In the US, the S&P500 ended Q1 in mid-table mediocrity (+0,7% YTD). Having bottomed out in mid-February, losing more than 11% in the first six weeks, the index managed to react energetically, recovering over 13% in just six weeks of their last seven. The S&P500 closed either above or below one percent 26 times over the first 48 trading sessions of the year.
Con l'inizio di aprile possiamo tracciare le somme del 1° trimestre che quest'anno ci ha riservato un inizio esplosivo con profondi ribassi come mai accaduto nell'ultimo secolo ed un recupero di pari intensità evidenziando un passo diverso tra vecchio e nuovo continente
1. The World of ABC Economics – Monthly News Bulletin from abceconomics.com – No. 5 – April 2016
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FINANCIAL MARKETS / PARALLEL UNIVERSES
FEDERICO IZZI reports.
The time has come for us to assess how financial markets fared
in the first quarter of the year.
Three facts stand out.
Firstly, we saw a sharp decline in stock prices as never before
during the past century.
Secondly, a number of indexes recovered from January’s market
slump.
Finally, some significant performance discontinuities between
the Old and the New World are beginning to develop, with three
Latin American countries – namely Colombia, Brazil and
Argentina – outperforming most markets.
Last year’s best and second best performers – the Argentina
Merval and Russia’s Micex indexes – recorded a strong start of
the year growing 11.3% and 6.4% respectively, whilst Italy’s
FtseMib – on the lower step of the podium in 2015 – had a
dismal first quarter (-15.4%).
Don’t be fooled by the recent bullish market conditions. As
previously mentioned in this column, historical evidence
suggests market turbulence in the coming months as the end of
a presidency nears. Ω
In the US, the S&P500 ended Q1 in mid-table mediocrity (+0,7%
YTD). Having bottomed out in mid-February, losing more than
11% in the first six weeks, the index managed to react
energetically, recovering over 13% in just six weeks of their last
seven. The S&P500 closed either above or below one percent 26
times over the first 48 trading sessions of the year.
2. The World of ABC Economics – Monthly News Bulletin from abceconomics.com – No. 5 – April 2016
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FEDERICO IZZI
Non deve trarre in inganno il rendimento trimestrale dell'indice statunitense
S&P500 che chiude a metà classifica con un rendimento dello +0,7%. Dopo aver
cinese che dalla scorsa estate continua a condizionare gli sviluppi mondiali così
toccato il fondo
come confermato anche dall'ultimo intervento del Presidente della FED, Janet
Yellen.
precedente articolo di marzo
MERCATI FINANZIARI / UNIVERSI PARALLELI
Con l'inizio di aprile possiamo tracciare le somme del 1° trimestre che
quest'anno ci ha riservato un inizio esplosivo con profondi ribassi come mai
accaduto nell'ultimo secolo ed un recupero di pari intensità evidenziando un
passo diverso tra vecchio e nuovo continente.
a metà febbraio perdendo oltre l'11% in sei settimane, l'indice
è riuscito a reagire con energia recuperando oltre il 13% in solamente sei
settimane delle ultime sette sfiorando il record di un simile andamento
registrato nel lontano ultimo trimestre del 1933. Il mese di marzo ha visto
prevalere le giornate positive come non accadeva dall'ottobre 2013. Scatto
d'orgoglio che ha riportato i prezzi ai livelli dello scorso dicembre facendo
crollare l'indice di volatilità VIX segnando un declino simile a quanto accaduto
dopo i ribassi di luglio ed ottobre dello scorso anno caratterizzando il 2016
come un anno altamente volatile così come previsto nel mio precedente
articolo di gennaio. Nei primi 48 giorni di borsa per ben 26 volte le chiusure
giornaliere sono state superiori/inferiori al punto percentuale. Similitudine che
non deve trarre in inganno con prezzi che continuano ad oscillare allo stesso
livello di dicembre 2014 che non rassicura con la proiezione per i prossimi mesi
essendo a ridosso della fine del semestre più positivo dell'anno
(novembre-aprile) e con una statistica sfavorevole al periodo nella seconda
parte dell'ultimo anno del mandato presidenziale statunitense così come
scritto nel mio .
Osservando la tabella a lato aggiornata alle chiusure di fine marzo, possiamo
notare che le migliori 5 performance da inizio anno dei listini azionari mondiali,
tre sono dell'America Latina (Colombia, Brasile e Argentina). L'indice Merval
argentino riesce a mantenere il deciso passo rialzista dopo aver chiuso il 2015
sul podio precedendo l'indice Micex russo ed il nostro FtseMib chiudendo con
la migliore performance europea (+16,2%) che ora stride con l'ultimo posto
terminando il 1° trimestre come il peggior listino mondiale annullando gli utili
dello scorso anno (-15,4%) contentendosi la maglia nera con lo Shanghai Comp.