Nicola Taddio Arezzo Nicolas Foundation 2011 Shoulder Cadaver Lab
Taddio Nicola Stop Running Injuries 2017
1. Dott. Mag. Nicola Taddio, Fisioterapista, BSC MSc OMPT
Laurea Specialistica in Scienze delle Professioni Sanitarie della Riabilitazione
Master in Terapia Manuale e Riabilitazione Muscolo Scheletrica Università di Padova
Docente a.c. Master in “Fisioterapia Applicata allo Sport”, Università di Siena, Ed. 2009/2010/2011
Docente a.c. Corso di Perfezionamento in “Fisioterapia per lo Sport ”, Edizione 2008, Università di Genova, polo di Savona
Docente a.c. Master Internazionale di Traumatologia da Sport “Management dell’ Atleta Infortunato” EdiErmes,MI, 2011>2017
Membro dell’ International Advisory Board della rivista “Il Fisioterapista”
Membro del comitato scientifico del portale www.riabilita.org
A.I.FI. Associazione Italiana Fisioterapisti, Regione Veneto N° 008804
____________________________________
Via Mercato Vecchio, 57 – 31044 Montebelluna (Tv) – p.i. 01851920262 - c.f. : TDDNCL60P26L483T
CENTRO MEDICO LA COLONNA, FLOAT THERAPY s.r.l.
Piazza Colonna 12, 31044 Montebelluna, TV, tel. 0423 605459 fax 0423 249876
THE BOX SPORTING CLUB - 31044 Montebelluna, TV, Via Buziol 15 tel. 0423 302522
BAMBOO SPA Centro Benessere 31044 Montebelluna, TV, via Monte Pasubio 5, tel. 0423 285024
mobile ++39-345-7660602 email: nicola.taddio@gmail.com web site: www.hrrgroup.org
3. 1960 19851980 1990 1995 2000 2005 20172010
2009 Ricerca, a,vità clinica,
formazione/educazione
2008 A,vità di docenza Universitaria
a.c. presso varie sedi UniSI, UniGE, MI
2007 Laurea specialisFca Scienze delle
Professioni Sanitarie della Riabilitazione
2006 Master in Terapia Manuale e
Riabilitazione Muscolo Scheletrica UniPD
2003 Percorso straordinario da diploma
a laurea di 1° livello
1985 Diploma Universitario di terapista
della riabilitazione
1980 Allenatore Federale presso la
Scuola dello Sport di Roma
Laurea
Specializzazione
Master
Dottorato di ricerca
Mondo del lavoro
(inserimento)
Mondo del lavoro
(posizione dirigenziale)
Mondo del lavoro
(sviluppo professionale)Mondo del lavoro
(ricerca e università)
Percorso professionale
4. Profilo professionale
• 32 ANNI ATTIVITA’ (1985-2017)
• LIBERO PROFESSIONISTA
• 600 PZ ANNO ( 2006 )
• 90 TRATTAMENTI al GIORNO
(70-120)
• 6 FISIOTERAPISTI
• 55 % TRAUMATOLOGIA
DELLO SPORT
• 22% TRAUMATOLOGIA DELLA
STRADA E DEL LAVORO
• 18% ORTOPEDIA
• 4 % REUMATOLOGIA
• - 1 % NEUROLOGIA
NEUROCHIRURGIA
• CONSULENTE FISIOTERAPISTA:
• CITTADELLA CALCIO (SERIE B)
• LUPARENSE CALCIO A5 (5
SCUDETTI)
• LUPE BASKET A1 FEMMINILE
10. Non esiste alcun farmaco in grado di esplicare
contemporaneamente anche solo due o tre di queste funzioni
1) Prevenzione cardiovascolare
2) Controllo della pressione arteriosa
3) Controllo delle dislipidemie
4) Controllo di resistenza insulinica iperglicemia e diabete
5) Riduzione del grasso corporeo e del sovrappeso
6) Prevenzione e cura della depressione
7) Regolazione del tono dell’ umore
8) Prevenzione e cura dell’ Alzheimer e demenza senile
9) Prevenzione e cura dell’ osteoporosi
10) Stimolo naturale del sistema immunitario
11. Non esiste alcun farmaco in grado di esplicare
contemporaneamente anche solo due o tre di queste funzioni
11) Rallentamento dell’ invecchiamento cellulare
12) Attenuazione dei sintomi allergici ed autoimmuni
13) Detossificazione attraverso il sudore
14) Incremento del metabolismo basale
15) Creazione di nuova massa muscolare
16) Attivazione della funzionalità tiroidea
17) Effetto antalgico in certe forme di dolore cronico
18) Aumento della peristalsi con migliore funzionalità intestinale
19) Prevenzione di insorgenza e di recidiva di alcune forme tumorali
20) Rallentamento della degenerazione nelle patologie articolari
http://www.exerciseismedicine.org/
13. Motivi per iniziare vs non
smettere di praticare il running
Williams P.T.
Relationship of distance run per week to coronary heart disease risk factors in 8283
male runners: the National Runners’ Health Study.
Arch Intern Med. 1997;157(2):191–8.
14.
15. RUNNERSWORLD.COMCOPYRIGHT RODALE INC. 2010-2011 Photograph by Meredith Jenks 1
TRAINING GUIDE
r
YOUAND 26.2
The six rules of
marathon training
1BUILD SLOWLY
The training plan gradually builds weekly
mileage and the distance of the long runs.This
slow-but-steady buildup allows you to get
stronger and go longer, without getting hurt
or burned out. Some days you’ll want to add
more miles, but it’s best to stick to the plan.
2UPGRADE YOUR SHOES
Worn-out or ill-fitting shoes can lead to
injury, so it’s best to replace yours now. Go to
a specialty running shop, where you can get
help finding the shoe that offers the fit and
support that your feet need.
3GO LONG
Each week, you’ll do a long run to develop
the endurance you’ll need to cover the race
distance. On these runs, focus on covering
the mileage for the day, and forget about pace.
Take walk breaks to stay energized throughout.
4PRACTICE EATING ON THE RUN
You’ll need to refuel every 30 to 45 minutes
during the race, so on your long runs, experiment
with different brands and flavors of sports drinks,
gels, and chews to find out which one sits best in
your stomach. Be sure to try out the brand and
flavor that will be offered at the race.
5LISTEN TO YOUR BODY
Any soreness at the beginning of the run
that fades as you go is probably nothing to worry
about. But stop if you have any pain that persists
or gets worse during a run, and call the doctor.
Take the rest days on the schedule, and if you feel
worn out on a run day, move it to another day.
6EAT WELL
In order to run your best, it’s important
to have a balanced diet. About half your daily
calories should come from carbohydrates, like
whole grains, fruits, and vegetables. About
a quarter of your calories should come from
lean protein, like dairy, lean meats, beans, and
legumes. The remainder should come from
heart-healthy fats like olive oil and avocados.
YourFirst
Marathon
TRAINING PLANS INSIDE
C
ongratulations! You’re on your way to a goal that very few people can accom-
plish: running 26.2 miles. For many people, finishing a marathon can be a life-
transformingevent.Onthefollowingpagesyou’llfindtipsontraining,nutrition,
motivation, and injury prevention to help you get to the starting line feeling fit,
fresh, and ready to run your best. You’ll also find a full 16-week marathon-
training plan developed just for first-timers, plus a four-week recovery plan to help you
bounce back strong from the marathon.
Everything you need to know to get to the start and finish
lines feeling fit and ready to run your best
16.
17. Descriptors used to define running-related musculoskeletal injury: a systematic review.
Yamato TP, Saragiotto BT, Hespanhol Junior LC, Yeung SS, Lopes AD.
J Orthop Sports Phys Ther. 2015 May;45(5):366-74. doi: 10.2519/jospt.2015.5750.
Epub 2015 Mar 26. Review.
EDI
Academy Esercizio rieducativo
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come
risparmiare
Iscrizioni: edi·ermes srl - Viale Enrico Forlanini, 65 - 20134 Milano - www.ediacademy.it
Tel. 02.70.21.12.74 - Fax 02.70.21.12.83 - E-mail: formazione@eenet.it
QUOTA DI ISCRIZIONE
€ 370 + IVA
Programma - due giorni - 16 ore
Prima giornata - 9.00-18.15
Introduzione: benefici e rischi
dell’attività fisica di endurance
Anatomia palpatoria 1:
sapere dove mettere le mani, il prerequisito
fondamentale per non creare danni
Epidemiologia delle lesioni nella corsa:
lesioni tipiche e più frequenti nella corsa
di durata
Valutazione funzionale 1: come intervisto
il paziente (anamnesi = cosa e come chiedere,
come interpretare i sintomi)
Classificazione delle lesioni in traumatologia
dello sport: trauma vs overuse
Valutazione funzionale 2: come visito
un atleta (esame clinico e diagnosi differenziale
= come smascherare il problema)
Epidemiologia, meccanismo traumatico
e costruzione scientifica
di un programma di prevenzione
Analisi, discussione e trattamento di un case
report da parte dei partecipanti e/o del docente
Il passo e la deambulazione:
analisi biomeccanico-clinica
La corsa di durata: analisi biomeccanico-clinica
Fisio-patologia vs pato-meccanica:
analisi dei principali errori di tecnica
e loro potenziali conseguenze
Re-Live Rehab & Video Analysis
di casi clinici complessi trattati con successo
Discussione su casi clinici difficili:
“what, when, how and why to do”
Take Home Message: le 10 cose da ricordare e
che valgono un corso
(fase interattiva tra il docente e i partecipanti)
Seconda giornata - 9.00-18.15
Ripasso dei concetti fondamentali
e dei punti chiave discussi il primo giorno:
“open question time”
Anatomia palpatoria 2: “focus on knee injuries”
Come e quando un ginocchio diventa doloroso:
da dove proviene il dolore ?
Esercizio terapeutico e taping nella sindrome
rotulea dolorosa
““Knee abusers & overlap syndrome”:
le sindromi da sovraccarico del ginocchio
negli sport di durata
Anatomia palpatoria 3:
“focus on foot & ankle injuries”
“Leg pain in athletes”: le sindromi
compartimentali, periostiti, sindrome
da stress tibiale mediale, fratture da stress
Re-Live Rehab & Video Gait-Analysis
Le tendinopatie dell’arto inferiore:
biologia e biomeccanica
Esercizio terapeutico nelle “Running Injuries”
Re-Live Rehab & Video Analysis
di casi clinici complessi trattati con successo
Approccio integrato:
esercizio terapeutico e taping
nelle sindromi da sovraccarico
Casi clinici difficili: “how, when and why to do”
Take Home Message: le 10 cose da ricordare
e che valgono un corso
(fase interattiva tra il docente e i partecipanti)
Test di valutazione ECM
Destinatari
Medici (fisiatria, MMG,
sport, ortopedia),
Fisioterapisti
(titolo equipollente DM 27/7/00),
Laureati in Scienze
motorie, Studenti
dell’ultimo anno
del CdL
Docente Nicola Taddio, PT OMPT ATC
Orthopaedic & Sports Traumatology Rehabilitation Specialist
Bachelor of Science in Physiotherapy
Master of Science in Health and Rehabilitation Science
Master degree IFOMPT in Manual Therapy
and Musculo-Skeletal Rehabilitation, Cittadella (PD)
Progressi in Riabilitazione ortopedica e Traumatologia dello sport
RUNNING INJURIES
Valutazione, prevenzione, riatletizzazione
e ritorno allo sport Codice FRVI
Se da un lato sono ben conosciuti i benefici di una regolare attività fisica praticata nell’arco di tutta la vita, sono altrettanto ben studiati i rischi
di patologie, sia traumatiche sia da sovraccarico funzionale (overuse) soprattutto negli sport di “endurance”.
Obiettivi
Effettuare una panoramica sulle dimensioni e le caratteristiche del problema (epidemiologia), sui fattori di rischio e i meccanismi lesionali,
cercando di evitare o minimizzare il loro riscontro (prevenzione primaria)
Avere ben chiara la storia naturale delle singole patologie e la possibilità di interferire e modificarne il decorso con una corretta valutazione
e un mirato recupero inviando se necessario il paziente allo specialista, chirurgo ortopedico, fisiatra o medico dello sport
Rivedere l’anatomia funzionale alla luce delle nuove conoscenze, capire la biomeccanica in chiave clinica (scienza di base applicata)
e la differenza tra patologia traumatica e da overuse (fisiopatologia) dal punto di vista della valutazione ma soprattutto dal punto di vista
del recupero funzionale
Essere in grado di raccogliere una corretta e completa anamnesi e di effettuare una valutazione sul singolo atleta
Essere in grado di somministrare un corretto ed efficace programma motorio (esercizio), per un rapido e sicuro ritorno alle attività
quotidiane, al lavoro, allo sport, senza rischi di ricadute, cronicizzazione o lesioni associate, evitando che il risultato si deteriori nel tempo
(prevenzione secondaria)
Avere la capacità di effettuare screening e trattamenti per la prevenzione, sia primaria sia secondaria, delle patologie traumatiche e da
overuse nella corsa
MILANO 8-9 ottobre 2016
93
Running Injury = R.R.I.
“Running-Related-Injury”
Dolore all’ apparato locomotore
(agli arti inferiori in
particolare) che causa una
restrizione o un arresto della
corsa (distanza, velocità,
durata, frequenza degli
allenamenti) per almeno 7 giorni
oppure 3 sessioni di
allenamento consecutive oppure
che richiede al Runner una
consulenza del medico o di un
professionista sanitario.
18. Perché occuparci delle RRI
R.unning R.elated I.njuriesEDI
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Introduzione: benefici e rischi
dell’attività fisica di endurance
Anatomia palpatoria 1:
sapere dove mettere le mani, il prerequisito
fondamentale per non creare danni
Epidemiologia delle lesioni nella corsa:
lesioni tipiche e più frequenti nella corsa
di durata
Valutazione funzionale 1: come intervisto
il paziente (anamnesi = cosa e come chiedere,
come interpretare i sintomi)
Classificazione delle lesioni in traumatologia
dello sport: trauma vs overuse
Valutazione funzionale 2: come visito
un atleta (esame clinico e diagnosi differenziale
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da dove proviene il dolore ?
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le sindromi da sovraccarico del ginocchio
negli sport di durata
Anatomia palpatoria 3:
“focus on foot & ankle injuries”
“Leg pain in athletes”: le sindromi
compartimentali, periostiti, sindrome
da stress tibiale mediale, fratture da stress
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biologia e biomeccanica
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motorie, Studenti
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del CdL
Docente Nicola Taddio, PT OMPT ATC
Orthopaedic & Sports Traumatology Rehabilitation Specialist
Bachelor of Science in Physiotherapy
Master of Science in Health and Rehabilitation Science
Master degree IFOMPT in Manual Therapy
and Musculo-Skeletal Rehabilitation, Cittadella (PD)
Progressi in Riabilitazione ortopedica e Traumatologia dello sport
RUNNING INJURIES
Valutazione, prevenzione, riatletizzazione
e ritorno allo sport Codice FRVI
Se da un lato sono ben conosciuti i benefici di una regolare attività fisica praticata nell’arco di tutta la vita, sono altrettanto ben studiati i rischi
di patologie, sia traumatiche sia da sovraccarico funzionale (overuse) soprattutto negli sport di “endurance”.
Obiettivi
Effettuare una panoramica sulle dimensioni e le caratteristiche del problema (epidemiologia), sui fattori di rischio e i meccanismi lesionali,
cercando di evitare o minimizzare il loro riscontro (prevenzione primaria)
Avere ben chiara la storia naturale delle singole patologie e la possibilità di interferire e modificarne il decorso con una corretta valutazione
e un mirato recupero inviando se necessario il paziente allo specialista, chirurgo ortopedico, fisiatra o medico dello sport
Rivedere l’anatomia funzionale alla luce delle nuove conoscenze, capire la biomeccanica in chiave clinica (scienza di base applicata)
e la differenza tra patologia traumatica e da overuse (fisiopatologia) dal punto di vista della valutazione ma soprattutto dal punto di vista
del recupero funzionale
Essere in grado di raccogliere una corretta e completa anamnesi e di effettuare una valutazione sul singolo atleta
Essere in grado di somministrare un corretto ed efficace programma motorio (esercizio), per un rapido e sicuro ritorno alle attività
quotidiane, al lavoro, allo sport, senza rischi di ricadute, cronicizzazione o lesioni associate, evitando che il risultato si deteriori nel tempo
(prevenzione secondaria)
Avere la capacità di effettuare screening e trattamenti per la prevenzione, sia primaria sia secondaria, delle patologie traumatiche e da
overuse nella corsa
MILANO 8-9 ottobre 2016
93
Descriptors used to define running-related musculoskeletal injury: a systematic review.
Yamato TP, Saragiotto BT, Hespanhol Junior LC, Yeung SS, Lopes AD.
J Orthop Sports Phys Ther. 2015 May;45(5):366-74. doi: 10.2519/jospt.2015.5750.
Epub 2015 Mar 26. Review.
21. Cominciamo a “dare” i numeri
• Attività fisica tra le più popolari e praticate
nel mondo
• Nel Nord America = 50 milioni di partecipanti
35% della popolazione (Institute 2009)
• Dal 27% al 70% dei podisti amatoriali ed
agonisti subiscono una RRI
• Il 16% degli Americani partecipano ad un
programma di running amatoriale
• Ogni anno 27 milioni di adulti Americani
subiscono una RRI
• 35 billions (miliardi) di dollari di costi diretti
(Knowles 2007)
22. Cominciamo a “dare” i numeri
• Il ginocchio rappresenta il 40% delle regioni
colpite
• La PFPS rappresenta tra il 46% e il 62% di queste
• Se questo fosse vero da 48 a 62 milioni di
Americani ne soffrirebbero ogni anno
• Sovraccarico funzionale = lesioni da overuse =
natura multifattoriale del problema
• Nonostante l’ impegno degli scienziati e dell’
industria negli ultimi 35 anni le RRI sono
aumentate
• La ITBS (sindrome della bendelletta ileo-tibiale) e
le fratture da stress sono roddoppiate
23. Running USA Road Race Finishers 1990‐2012
http://www.runningusa.org/statistics
Da 5 milioni nel 1990 ad oltre 15 milioni nel 2012
Dal 30% all’ 80% dei runners subiscono una RRI (running‐related injury).
In uno studio su 1000 runners amatoriali il 22% riferisce la presenza di dolore
all’ apparato locomotore (MUSK = mus.culo-sk.eletal) prima della gara.
Dimensioni del problema: dal 1990 al 2012
24. Running Injuries Survey (2010)
1. Bendelletta ileotibiale 19,79%
2. Ginocchio del corridore 17,99%
3. Fascite plantare 14,63%
4. Periostite ed altri problemi tibiali 13,68%
5. Tendinite dell'Achilleo 11,02%
6. Problemi ai MM posteriori della coscia 10,50%
7. Frattura da stress 6,80%
8. Sindrome del piriforme 5,59%
Secondo un sondaggio proposto da Runnersworld.com nel 2010, su un campione di oltre
1000 RUNNERS, che avevano subito un infortunio l’ anno precedente, le patologie più
diffuse erano nell’ ordine di frequenza .........
37,78%
25. Running injuries. A review of the epidemiological literature.
van Mechelen W.
Sports Med. 1992 Nov;14(5):320-35. Review.
anno varia tra il 37% e il 56%
L’ incidenza varia anche in rapporto all’ età al sesso e al
livello agonistico e ai kilometri percorsi
Per esempio ogni 1000 ore di corsa
possiamo aspettarci dalle 2.5 alle 12.1
lesioni
Epidemiologia nel running: 1992
Se da un lato sono ben conosciuti i benefici di una regolare attività fisica di tipo
aerobico, sono altrettanto ben studiati i rischi di patologie, soprattutto da
sovraccarico funzionale (overuse).
La possibilità per un “runner” di avere un infortunio in un
La maggior parte delle lesioni colpiscono l’ arto inferiore con predominanza per il
ginocchio
Dal 50% al 75% delle lesioni sono da “overuse” (ripetizione costante
dello stesso movimento);
26. Running injuries. A review of the epidemiological literature.
van Mechelen W.
Sports Med. 1992 Nov;14(5):320-35. Review.
la ricaduta/recidiva dopo una lesione varia
tra il 20% e il 70%
Una riduzione o una cessazione degli allenamenti avviene
tra il 20% e il 90% e circa il 20%-70% sono costretti a
rivolgersi al medico e/o relativi trattamenti; dallo 0% al
5% richiedono anche una assenza dal lavoro.
I fattori eziologici implicati sono:
lesioni precedenti, scarsa esperienza, troppi km
settimanali;
rimangono conflittuali e poco chiare le relazioni tra:
riscaldamento stretching, altezza, malallineamento,
squilibri muscolari, limitazioni dell’ articolarità, frequenza
della corsa, livello di performance, stabilità del modo di
correre, scarpe, plantari, terreno e fondo stradale
Non sembrano essere associati:
età, genere, BMI, corsa in salita/discesa, su superfici
dure, partecipazione ad altri sport, periodo dell’ anno o
del giorno.
Epidemiologia nel running: 1992
27. • Negli ultimi 10/15 anni c’è stato un aumento esponenziale del running
e delle maratone
• Le patologie del runner avvengono nel 90% dei casi in preparazione
per la maratona
• I runner più esperti sono meno esposti a lesioni
• Quindi più anni di esperienza = meno lesioni da sovraccarico
• E’ importante recuperare completamente da una pregressa lesione,
infortunio o malattia
• Per i meno esperti la soglia delle 40 miglia = 64 km x settimana è
quella critica
• Le patologie più frequenti sono:
• Ginocchio (femoro-rotulea)
• ITBS MTSS PF AT Meniscus
Epidemiology and aetiology of marathon running injuries.
Fredericson M, Misra AK.
Sports Med. 2007;37(4-5):437-9.
Epidemiologia nel running: 2007
28. What are the main running-related musculoskeletal injuries ?
A Systematic Review.
Lopes AD, Hespanhol Júnior LC, Yeung SS, Costa LO.
Sports Med. 2012 Oct 1;42(10):891-905
Epidemiologia nel running: 2012
.
RESULTS:
A total of 28 RRMIs were found and the main general RRMIs were
Sindrome da Stress Tibiale Mediale
(incidence ranging from 13.6% to 20.0%; prevalence of 9.5%),
Tendinopatia Achillea (incidence ranging from 9.1% to
10.9%; prevalence ranging from 6.2% to 9.5%) and
Fascite Plantare (incidence ranging from 4.5% to 10.0%;
prevalence ranging from 5.2% to 17.5%).
The main ultra-marathon RRMIs were:
Tendinopatia Achillea
(prevalence ranging from 2.0% to 18.5%) and
Sindrome Dolorosa Patello Femorale
(prevalence ranging from 7.4% to 15.6%).
CONCLUSION:
This systematic review provides evidence that medial tibia stress syndrome, Achilles tendinopathy and plantar fasciitis were the main
general RRMIs, while Achilles tendinopathy and patellofemoral syndrome were the most common RRMIs for runners who participated in
ultra-marathon races.
29. Meno di 8.5 anni di
allenamento sono
associati a MTSS
Donne con BMI <=
21kg/m alto rischio
per fratture da stress
e lesioni alla colonna
vertebrale
A retrospective case-control analysis of 2002 running injuries.
Taunton JE, Ryan MB, Clement DB, McKenzie DC, Lloyd-Smith DR, Zumbo BD.
Br J Sports Med. 2002 Apr;36(2):95-101.
Fattori di rischio nel running
30. Take Home Message
What are the Main Risk Factors for Running-Related Injuries ?
Saragiotto BT, Yamato TP, Hespanhol Junior LC, Rainbow MJ, Davis IS, Lopes AD.
Sports Med. 2014 May 9.
Avere avuto una precedente
lesione negli ultimi 12 mesi
Tra tutti i fattori di rischio
analizzati il principale fattore di
rischio nel Running è .......
31. Fattori di rischio nello sport
R Bahr and I Holme
Risk factors for sports injuries: a methodological approach
Br J Sports Med 2003;37:384-392
variabili biologiche,
comportamentali e
fattori ambientali la
cui presenza aumenta
la probabilità che la
malattia o l’ evento
patologico si
manifesti, pur non
svolgendo un chiaro
ruolo etiologico
32. BACKGROUND:
Behavioral science methods have rarely been used in running injury research. Therefore, the attitudes amongst runners and
their coaches regarding factors leading to running injuries warrants formal investigation.
PURPOSE:
To investigate the attitudes of middle- and long-distance runners able to compete in national championships and their coaches
about factors associated with running injury development.
METHODS:
A link to an online survey was distributed to middle- and long-distance runners and their coaches across 25 Danish Athletics
Clubs. The main research question was: "Which factors do you believe influence the risk of running injuries?". In response to
this question, the athletes and coaches had to click "Yes" or "No" to 19 predefined factors. In addition, they had the
possibility to submit a free-text response.
RESULTS:
A total of 68 athletes and 19 coaches were included in the study. A majority of the athletes (76% [95%CI: 66%; 86%]) and
coaches (79% [95%CI: 61%; 97%]) reported "Ignoring pain" as a risk factor for running injury. A majority of the coaches
reported "Reduced muscle strength" (79% [95%CI: 61%; 97%]) and "high running distance" (74% [95%CI: 54%; 94%]) to be
associated with injury, while half of the runners found "insufficient recovery between running sessions" (53% [95%CI: 47%;
71%]) important.
CONCLUSION:
Runners and their coaches emphasize ignoring pain as a factor associated with injury development. The question remains how
much running, if any at all, runners having slight symptoms or mild pain, are able to tolerate before these symptoms develop
into a running-related injury.
i Runners e i loro allenatori sono convinti che il
fatto di ignorare il dolore durante
l’ allenamento sia un fattore che predispone all’
instaurarsi di una lesione.
La domanda rimane quanto un runner può
correre e quanto è in grado di tollerare, con
dei sintomi lievi o moderati, senza rischiare
poi di trasformarli in una lesione
Running injury development:
the attitudes of middle- and long-distance runners and their coaches.
Johansen KK, Hulme A, Damsted C, Ramskov D, Nielsen RO.
Int J Sports Phys Ther. 2017 Aug;12(4):634-641.
Cosa pensano gli allenatori e gli atleti
33. Monitorare il dolore
e la risposta al carico
Dolore durante l’ esercizio
0 = Nessun dolore 10 = peggior dolore immaginabile
Monitorare i sintomi per 24-48 ore dopo l’ esercizio
Il dolore può presentarsi rapidamente dopo l’ esercizio ma
non deve aumentare di intensità il giorno dopo
34. Che cos’ è una R.R.I.?
Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
OMEOSTASI
36. PERCHE’ NON C’ E’
ADATTAMENTO ?
1. SQUILIBRIO TRA CARICO ESTERNO
SOMMINISTRATO E CARICO
INTERNO ASSORBITO
2. TROPPO RAPIDO AUMENTO DEL
CARICO
3. TROPPO ELEVATA LA QUANTITA’ DI
CARICO
4. TROPPO “MONOTONE “ E
UNILATERALI SOLLECITAZIONI
5. TROPPO FREQUENTI, DILUITI E/O
CONCENTRATI GLI ALLENAMENTI
6. SCORRETTA TECNICA ESECUTIVA
7. CALZATURE
8. TERRENO DI ALLENAMENTO/GARA
INTRINSECI
L’ ATLETA
ESTRINSECI
L’ AMBIENTE
1. ETA’ BIOLOGICA DIVERSA DALL’ ETA’
ANAGRAFICA
2. MORFOTIPO A RISCHIO PIEDE CAVO O
IPERPRONATO GINOCCHIO VARO
VALGO RECURVATO
3. IPOMETRIE ED ETEROMETRIE DEGLI
ARTI INFERIORI
4. SQUILIBRI MUSCOLARI RIGIDITA’
DEGLI ISCHIO PERONEO TIBIALI
5. POSTURA
6. PREGRESSE MALATTIE O ESITI DI
TRAUMI
7. FATTORI PSICOLOGICI ANSIA
DEPRESSIONE
FATTORI EZIOLOGICI
PREDISPONENTI DETERMINANTI PERPETUANTI
37. Che cos’ è una R.R.I.?
Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
OVERUSE vs UNDER-RECOVERY
39. Che cos’ è una R.R.I.?
Applicazione di
un carico di
allenamento
(Stimolo)
Capacità di
adattamento al
carico imposto
(Risposta)
ERRORI DI ALLENAMENTO
40. Too much = troppo .....
Too soon = troppo presto .....
Too fast = troppo velocemente .....
I principali errori .....
I tempi di adattamento dei
vari tessuti sono diversi tra
loro per cui la cartilagine e
il tendine si adattano con
tempi da 3 a 6 volte quelli
del muscolo .......
43. Domanda a tutti :
quando hai un problema di
salute, un infortunio, un dolore o
un fastidio, che interferisce con
gli allenamenti o con la gara (che
ti fa ridurre frequenza, durata,
intensità) a chi ti rivolgi ?
44. Risposte possibili:
1. guardo su internet;
2. chiedo ad un mio amico + esperto;
3. vado dal mio fisioterapista;
4. chiedo al mio preparatore;
5. vado dal medico di base;
6. aspetto come evolve o che passi;
7. altra risposta …………..
45. Navigare in internet è come navigare per mare:
bisogna avere punti di riferimento e strumenti
Il 34% degli italiani cerca
informazioni mediche sui siti
web senza consultare il
proprio medico o
fisioterapista
Il 5% contesta apertamente il proprio medico/
fisioterapista su diagnosi e cure in base a quanto
scoperto navigando
PUBMED > Running Injuries = 3976 articoli (al 30 settembre 2015)
533 in più rispetto al 2014
GOOGLE > Running Injuries = 14.000.000 di records
Quality and content of Internet-based information for ten common orthopaedic
sports medicine diagnoses.
Starman JS, Gettys FK, Capo JA, Fleischli JE, Norton HJ, Karunakar MA.
J Bone Joint Surg Am. 2010 Jul 7;92(7):1612-8.
46. Importanza delle
corretta TECNICA DI
CORSA e del corretto
approccio all’ allenamento
La maggior parte degli
infortuni nel running
avviene agli ARTI
INFERIORI
(funzione propulsiva)
Non bisogna mai perdere
d’ occhio quello che fanno
gli ARTI SUPERIORI
(funzione balistica) e
ll distretto
LOMBO PELVICO
(funzione stabilizzatrice)
deve risiede il centro di
gravità del corpo
(centro di massa)
47. Clinical biomechanics of the elbow in tennis:
implications for evaluation and diagnosis.
Kibler WB.
Med Sci Sports Exerc. 1994 Oct;26(10):1203-6.
Il Concetto di Catena Cinetica
50. A schematic illustrating how the directional flow of energy
in muscle–tendon systems determines mechanical function.
Flexible mechanisms: the diverse roles of biological springs in vertebrate movement.
Roberts TJ, Azizi E.
J Exp Biol. 2011 Feb 1;214(Pt 3):353-61.
Nella corsa il corpo si comporta come un molla
52. Funzione della muscolatura nella corsa
• Stabilità in carico
• Assorbimento dell’
impatto
• Progressione sul piede
di appoggio
• Conservazione dell’
energia cinetica
53. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.
2015.08.006. Epub 2015 Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
Video Analisi
Biomeccanica della Corsa
54. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.
2015.08.006. Epub 2015 Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
55. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.
2015.08.006. Epub 2015 Oct 20. Review.
PMID: 26616185 Free PMC Article
Video Analisi
Biomeccanica della Corsa
La biomeccanica nel running gioca un ruolo importante nello sviluppo delle lesioni.
Riuscire ad effettuare un analisi biomeccanica su un runner infortunato può aiutare a
sviluppare delle strategie efficaci di trattamento
Questo articolo ci aiuta ad individuare gli aspetti importanti di una sistematica video-
analisi biomeccanica basata sulle correnti conoscenze scientifiche utilizzando un video a 2
dimensioni (2D video) e degli strumenti molto semplici.
In questo programma di analisi biomeccanica vengono proposte 14 misurazioni attraverso
una visione posteriore e laterale.
Identificando dei semplici surrogati 2D per delle variabili biomeccaniche 3D di interesse
ci permette di tradurre un ampia migliore pratica clinica, per avere una migiore
opportunità di impattare un problema molto presente nel runner infortunato.
56. MOMENTI CHIAVE DELLA CORSA:
(A) La fine della fase terminale della oscillazione è identificata quando
il piede rimane elevato dal suolo un attimo prima del contatto;
(B) Il contatto iniziale è identificato dal primo frame quando il piede
impatta il suolo;
(C) La risposta al carico è identificata dal primo frame nel quale il peso
del runner si stà trasferendo tutto su un arto ed è caratterizzato dalla
presenza della deformazione della scarpa.
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
57. 1. Nella corsa la grandezza della forza di impatto ad ogni
passo e di circa 2,5 volte il peso corporeo
2. La somma della forza istantanea e delle ripetizioni che si
accumulano sono le cause che provocano il danno e la
lesione
3. Il modo in cui il soggetto corre altera la distribizxione
delle forze sull’ apparato locomotore
4. La biomeccanica di ogni singolo individuo influenza il tipo
di lesione che esso sostiene
Punti chiave della biomeccanica
della corsa
58. DIVERSI TIPI DI IMPATTO AL SUOLO:
(A) Forefoot strike = avan-piede
(B) Midfoot strike = meso-piede
(C) Rearfoot strike = retro-piede
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
59. Vertical ground reaction forces and foot kinematics for three foot
strikes at 3.5ms21 in the same runner. a, RFS during barefoot heel–toe
running; b, RFS during shod heel–toe running; c, FFS during barefoot
toe–heel–toe running. Both RFS gaits generate an impact transient, but
shoes slow the transient’s rate of loading and lower its magnitude. FFS
generates no impact transient even in the barefoot condition.
60. ANGOLO DI INCLINAZIONE DEL PIEDE
(A) Angolo di inclinazione relativamente alto
(25°circa) rispetto alla linea orizzontale
(B) Angolo di inclinazione basso (10°)
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
62. Angolo Tibiale
(A) Tibia estesa
(B) Tibia Verticale (C) Tibia Flessa
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
63. FLESSIONE DEL GINOCCHIO
DURANTE LA FASE DI APPOGGIO
(A) Flessione limitata (40°) (B) flessione normale (50°)
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
64. ESTENSIONE DELL’ ANCA DURANTE
LA FASE FINALE DELLA SPINTA
(A) Estensione normale (B) Estensione limitata
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
65. FLESSIONE DEL TRONCO IN AVANTI
(A) Postura eretta con scarsa flessione del tronco (<5°)
(B) Flessione in avanti corretta (10°)
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
66. OVERSTRIDING misurato nel momento della risposta al carico
(A) Normale meccanica del passo e della corsa
(B) Overstride caratterizzato da la linea verticale che sale dal malleolo
laterale e passa anteriormente al bacino
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
67. OSCILLAZIONE VERTICALE:
SPOSTAMENTO VERTICALE DEL CENTRO DI MASSA
(A) Runner che rimbalza troppo e che ha un elevata oscillazione
verticale
(B) Runner efficiente con un’ oscillazione verticale limitata
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
68. EVERSIONE DEL CALCAGNO
(A) Allineamento normale del calcagno rispetto all’ asse della gamba
(B) Eccessivo angolo di eversione del calcagno
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
69. AMPIEZZA DELL’ EVERSIONE
Eccessiva escursione nella eversione del calcagno
(A) Contatto iniziale con il tallone in posizione di inversione
(B) 20 millisecondi dopo il calcagno è ruotato in fuori per più di 20°
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
70. PROGRESSIONE NELL’ APPOGGIO DEL PIEDE
(A) Progressione normale = Toe-out = dita del piede in fuori
(B) Lieve anormalità dita in dentro = Toe-in (C) Eccessiva anormalità
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
71. FRUSTATA DEL TALLONE (HEEL WHIPS)
(A) Frustata interna del tallone all’ inizio dell’ oscillazione (fase aerea)
(B) Angolo massimo di frustata interna (C) Frustata esterna del tallone
all’ inizio dell’ oscillazione (D) Angolo massimo di frustata interna
An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
72. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
Knee Window
(Finestra tra le Ginocchia)
(A) “Knee Window” normale (B) “Knee Window” eccessivo
73. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
ECCESSIVA CADUTA DEL BACINO (PELVIC DROP)
(A) durante la fase di contatto al suolo il bacino è
abbastanza allo stesso livello
(B) durante la fase di appoggio dimostra un eccessiva
caduta dal lato opposto.
74. DISFUNZIONI BIOMECCANICHE
Physical therapy and rehabilitation of the foot and ankle in the athlete.
Hawson ST.
Clin Podiatr Med Surg. 2011 Jan;28(1):189-201.Review.
Dynamic
Valgus
Navicular
Drop
Pelvic
Drop
+
Dynamic
Valgus
+
Navicular
Drop
Pelvic
Drop
75.
76.
77.
78.
79.
80.
81.
82.
83.
84.
85.
86.
87.
88.
89. Parametri biomeccanici
1. Pace = Ritmo
2. Stride length (SL) = Lunghezza del passo
3. Speed = SRxSL
4. Efficiency = Efficienza
5. Step Rate (SR) = Cadenza
6. Flight raFo = Tempo di volo
7. Contact Fme = Tempo di conta`o
8. Shock = Impa`o
9. Impact Gs = componente verFcale del Peak Gs
10. Braking Gs = componente orizzontale del Peak Gs
11. MoFon = Movimento
12. Foot strike Type = Fpo di appoggio
13. PronaFon Escursion = ampiezza della pronazione
14. Max PronaFon Velocity = velocità massima di pronazione
15. Symmetry = Simmetria
113. An Evidence-Based Videotaped Running Biomechanics Analysis.
Souza RB.
Phys Med Rehabil Clin N Am. 2016 Feb;27(1):217-36. doi: 10.1016/j.pmr.2015.08.006. Epub 2015
Oct 20. Review.PMID: 26616185 Free PMC Article
TAKE HOME MESSAGE
• La biomeccanica nel running gioca un ruolo molto importante nello
sviluppo delle lesioni soprattutto negli atleti amatoriali.
• Effettuando una sistematica video analisi basata sulla biomeccanica
utilizzando le più recenti conoscenza scientifiche è possibile sviluppare
delle strategie di trattamento di queste lesioni.
• La letteratura scientifica non ci da certezze sui fattori di rischio e
sul ruolo preventivo riguardo la correzione di queste alterazioni
biomeccaniche per cui possiamo dare solo dei suggerimenti e
naturalmente trattare ogni atleta un maniera individualizzata
• Solo quando lo specialista, l’ esperto, trova accordo tra le alterazioni
biomeccaniche analizzate e la sintomatologia clinica allora è
giustificato ed indicato un trattamento delle anomalie riscontrate con
un programma Ri-educativo e di Gait-Run Retraining
114. la scienza spiega cio’ che e’
possibile fare,
l’etica dice cio’ che e’
giusto fare (Socrate)