1. IL LAVORO COGNITIVO
NEL WEB 2.0
Knowledge work e social network sites a confronto
2. “ Nel modo di sviluppo informazionale la fonte di
produttività risiede nella tecnologia della generazione del
sapere, dell’elaborazione delle informazioni e della
comunicazione simbolica. Nell’azione della conoscenza sulla
conoscenza. ”
(Castells, 2002)
3. Internet e la diffusione del World Wide Web
segnano l’ingresso nel (nuovo) modo di produrre
informazionale, in cui:
Il bene primario è immateriale: l’informazione.
Il lavoro si trasforma.
Nascono nuove professioni che operano
prevalentemente sulla conoscenza, knowledge
workers.
4. Il web è legato al mondo del lavoro*:
C’E’ LAVORO NEL WEB: l’attività degli utenti in
alcuni siti web produce valore e ricchezza.
C’E’ IL WEB NEL LAVORO: la cultura del web
influenza le forme del lavoro contemporaneo.
* nonostante i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e della produzione dagli anni Novanta ad oggi
dipendano largamente da Internet, sia a livello socio-culturale che tecnologico, la categoria del lavoro
raramente viene utilizzata negli studi sui media. (Terranova)
6. Questa tesi indaga il rapporto fra il web e il lavoro
nelle società informazionali. In particolare viene
evidenziato il rapporto che esiste fra l’attività
svolta dagli utenti all’interno dei social network
sites (esemplare piattaforma Web 2.0) e le
caratteristiche dei lavoratori della conoscenza
(knowledge workers).
knowledge workers are social networkers
7. KNOWLEDGE WORKERS
(LAVORATORI DELLA CONOSCENZA)
Il knowledge worker opera sui simboli. La sua attività consiste in un puro “dispendio di astratta
competenza produttiva mentale”.
Difficili da identificare in modo univoco, in quanto “caleidoscopio di presetazioni differenziate”.
Diverse definizioni (es: lavoro cognitivo, classe creativa, lavoro mentale, lavoratore autonomo di
seconda generazione, ecc).
I mezzi di produzione dei knowledge workers: (1) mezzi di comunicazione-elaborazione (2) il
corpo/mente del lavoratore in quanto sedimentazione di “saperi codificati, conoscenze acquisite,
grammatiche produttive, esperienze”.
Caratteristiche: autoformazione, aggiornamento, cooperazione, costruzione di reti di relazioni,
abilità di comunicazione, creatività, coinvolgimento di soggettività, ricerca di senso nel lavoro.
Settori: media, arte, pubblicità, cultura, ricerca, comunicazione, marketing, web, educazione, servizi,
ecc...
8. SOCIAL NETWORK SITES
(SNS)
Etichettati come piattaforme Web 2.0 (insieme a Blog, Wiki, Folksonomie). I SNSs hanno un design
che stimola la partecipazione, sfrutta l’intelligenza collettiva, tramuta gli utenti in co-sviluppatori e
converte l’attività degli utenti in valore.
Esistono varie tipologie di SNSs ma tutti sono accumunati dalle stesse attività principali:
(1) Profile, rappresentazione del sè online attraverso un profilo
(2) Friending, instaurazione di relazioni con altri utenti ovvero costruire il network.
Permettono agli utenti di costruire network egocentrici, all’interno di “walled garden”, per
mantenere relazioni o instaurarne delle nuove. (Sono ambienti proprietari e controllati a
differenza di BBS e USENET).
MySpace e Facebook sono attualmente i due SNSs più popolari e sono quelli che verranno
analizzati in questa ricerca.
9. ( 1 ) I N F L U E N Z A D E L W E B
S U L M O N D O D E L L A V O R O
10. LAVORO NELLE SOCIETA’
INFORMAZIONALI
Le nuove professioni delle società informazionali
sono legate ad Internet e al world wide web.
I n f o r m a t i c i , c re a t i v i e c o m u n i c a t o r i s o n o l av o r a t o r i d e l l a
conoscenza.
I mezzi di produzione: personal computer (hardware e software) +
connessione alla rete (Internet, Www).
11. LAVORO DELLA CONOSCENZA
INFORMATICI
Nella Silicon Valley durante la New Economy emergono molte figure professionali che sono esemplari
delle nuove forme di lavoro postfordista.
autonomi e autodidatti (stock options o liberi
professionisti).
ambiente di lavoro privato o domestico.
operano su beni immateriali.
flessibili e precari.
status e ammirazione insieme a stress e sfruttamento.
12. LAVORO DELLA CONOSCENZA
“CREATIVI”
Definizione del sociologo del lavoro Sergio Bologna dei lavoratori creativi urbani (media, comunicazione,
web).
ricerca di appagamento nel lavoro - anche a scapito della
retribuzione.
“web generation”: auto-formati nell’informatica e nei
linguaggi della comunicazione.
padroneggiano il linguaggio dei simboli.
esperienze nel mondo hacker e open source.
mettono in gioco la loro soggettività.
13. LAVORO DELLA CONOSCENZA
CREATIVE CLASS
I lavoratori creativi (di Richard Florida) condividono alcuni vizi con la classe hacker (Wark Mckenzie).
Confronto di Carlo Formenti.
individualismo
spirito competitivo
elitarismo
non rappresentazione politica
14. Le capacità e le conoscenze specifiche apprese nella rete
sono spendibili in ambito lavorativo. In generale il web
fornisce gli strumenti per sapersi muovere nel mondo
contemporaneo.
L’autonomia e l’auto-formazione, la capacità di
cooperare, la flessibilità, la messa in gioco della
propria soggettività, l’appagamento, sono tutti
aspetti che caratterizzano sia l’attività degli
utenti nell’ambiente digitale sia le forme di
lavoro delle società informazionali.
15. ( 2 ) G L I U T E N T I D E L W E B L AV O R A N O ?
IL FREE LABOR DEGLI UTENTI DEL WEB2.0
16. IL LAVORO DEL WEB
L’ETICA DEL DONO
La rete è l’ambiente propizio per la nascita di una cooperazione spontanea
su scala globale, basata sullo scambio di doni e motivazioni personali anzichè
monetarie. (Benkler, 2006).
L’etica del dono e dello scambio è alle fondamenta dell’attività dei pionieri
del web (hacker, comunitari, ecc).
Un’etica simile è oggi alla base del modello massificato del Web 2.0.
17. IL DONO IN RETE
Hacker o Web 2.0?
creatività divertimento status
produzione “costruire il web” motivazioni
sociale etiche
apprendimento entusiasmo volontarismo
favorire cooperazione fiducia
innovazione nella tecnologia
produzione soddisfazione bazar
orizzontale personale
18. DALL’ETICA HACKER AL WEB 2.0
DAI MOVIMENTI SOCIALI E CONTROCULTURALI ALLE START UP E LO SPIRITO
IMPRENDITORIALE
Il lavoro libero in rete oscilla fra la gioia della produzione creativa e la sua
cattura od organizzazione capitalistica.
C’è un cortocircuito nell’ideologia libertaria legata ad Internet che si situa fra
le origini del movimento hacker, legate ai movimenti politici di contro-cultura,
e il digitalismo, modellato dalla tecnologia e dal mercato invece che dalle
tensioni sociali. (Terranova, 2006)
Fra il free software, l’economia del dono, l’etica hacker e il Web2.0, lo user
generated content e lo spirito imprenditoriale delle start up.
19. DAL FREE SOFTWARE AL FREE LABOR
IL WEB2.0 DEPOLITICIZZA IL PEER TO PEER
P2P WEB 2.0
Free Software User Generated Content
peer production free labor
codice open source piattaforme “black box”
non proprietario “walled garden”
origini controculturali il software definisce gli usi
20. LE IMPRESE WEB 2.0
METTONO AL LAVORO GLI UTENTI
Il Web2.0 sfrutta a livello economico l’etica del dono.
“Come possono questi atti, che non derivano dal desiderio di soldi,
ma da bisogni sociali e psicologici, essere mobilitati, diretti e tradotti
in forme economicamente rilevanti?” (Benkler, 2006)
La collaborazione volontaria degli utenti viene
utilizzata per produrre valore.
“Chi entra nella rete non pensa di essere un cliente, ma un
collaboratore e per questo non vuole pagare” (Berardi, 2002)
21. “The immaterial, quot;affective laborquot; of net
publics produces data. Contributors comment,
tag, rank, forward, read, subscribe, re-post, link,
moderate , remix, share , collaborate , favorite ,
write; flirt, work, play, chat, gossip, discuss, and
learn.” (Scholz)
22. MODELLI ECONOMICI DELLE IMPRESE 2.0
Free Economy
il costo tendente a zero delle materie prime - e della manodopera - consente di
offrire i servizi gratuitamente. Per esempio con il modello “labor exchange” gli
utenti nell’usufruire un servizio creano automaticamente valore.
Wikinomics
il principio del web collaborativo diviene una strategia di business. Le aziende
devono sapper catturare il valore creato entro il network degli utenti/
consumatori/produttori.
Attention Economy
il bene scarso oggi è l’attenzione. Le imprese devono sapere che gli utenti
utilizzano il web per ottenere attenzione (uno dei motivi alla base della peer
production).
23. La cooperazione e lo scambio fra pari non sono sempre
forme di produzione libere e antagoniste. Sul web la
produzione sociale viene sfruttata a livello economico -
come avviene nel modello delle imprese Web 2.0.
“L’economia digitale del dono è parte costituente del capitalismo
cognitivo contemporaneo e non una sua alternativa.”(Terranova, 2006)
“E’ necessaria una critica del dono.” (Lovink, 2008)
24. Il free labor è una forma particolare di lavoro immateriale.
Secondo Tiziana Terranova il free labor degli utenti del web
è un esempio di un modello economico più ampio, che non
riguarda solo le imprese online, basato sull’estrazione di
valore monetario da saperi, cultura ed affetti. Si tratta del
concetto del lavoro immateriale elaborato dai teorici del
filone postoperaista.
25. (3) RAPPORTO FRA L’USO DEI SOCIAL NETWORK
SITES E IL LAVORO IMMATERIALE
26. TEORIA DEL LAVORO IMMATERIALE
Teoria sviluppata entro il filone di pensiero postoperaista
Emerge dall’analisi dei cambiamenti nel mondo del lavoro e
della produzione nelle società postfordiste
Afferma il divenire produttive delle forme di vita (saperi,
affetti, relazioni)
I knowledge workers sono i lavoratori immateriali per
eccellenza
27. LAVORO IMMATERIALE
DEFINITO DA COMPETENZE ASTRATTE
Abilità di linguaggio e comunicazione
Cooperazione sociale
Instaurazione di relazioni
Creatività
Messa in gioco della soggettività
Tempo di vita coincide con tempo di produzione/lavoro
28. Attraverso la teoria del lavoro immateriale vengono
fatte emergere le somiglianze fra :
- lavoratori della conoscenza (knowledge workers)
- utenti dei social network sites (web 2.0 users)
29. Tracce di lavoro immateriale sono quindi
riscontrabili non solo nelle figure lavorative
tradizionalmente intese , ma persino nelle
pratiche degli utenti del web.
Dalle interfacce dei social network sites
emergono aspetti chiave del lavoro immateriale.
31. SOFTWARE STUDIES
PERCHÈ STUDIARE IL SOFTWARE E LE INTERFACCE È IMPORTANTE
Le interfacce dei servizi web incidono profondamente sul
successo delle imprese online
Il software definisce “usi e costumi” dell’ambiente online
Geert Lovink “blogs are a software driven phenomenon”
32. PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE?
Le interfacce dei sistemi tecnologici e informatici non sono
neutrali, bensì definiscono modi di operare e di pensare
Le interfacce producono valore organizzando la peer
production/il free labor
I siti Web 2.0 sono architetture della partecipazione
33. PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE IN RELAZIONE AL
TEMA DEL LAVORO?
“Il computer è un mezzo sia di intrattenimento che
di lavoro: le interfacce sono le stesse. [...]
I programmi di lavoro e quelli di intrattenimento
usano gli stessi strumenti e le stesse metafore della
GUI.” (Manovich, 2001)
34. WORK 2.0
LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO
Il web forgia la forza lavoro
le modalità apprese sul web per agire sulla conoscenza ed instaurare relazioni agiscono sulla
mentalità dei lavoratori
Il Web 2.0 influisce e rispecchia la nuova mentalità del lavoro
Le competenze di un utente di un SNSs si avvicinano molto a quelle di un knowledge workers
(comunicazione, costruzione di reti sociali, capacità high tech, destrezza sul web, creatività,
cooperazione)
35. WORK 2.0
LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO
I lavoratori della conoscenza operano essenzialmente
attraverso il computer e le reti.
L’uso quotidiano di strumenti come i social network
sites, nel tempo più o meno libero, favorisce
l’apprendimento di modi di agire e di pensare che
condizionano il modo di lavorare.
37. Alcuni aspetti cruciali che definiscono il lavoro
immateriale si possono osservare nelle funzioni
delle interfacce di MySpace e Facebook:
ruolo cruciale del linguaggio e della comunicazione
necessità di instaurare relazioni sociali e cooperazioni
produttività del tempo libero/della creatività
38. LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
PER I KNOWLEDGE WORKERS
Le facoltà di linguaggio sono più importanti delle conoscenze
specifiche
L’informazione è un bene immateriale e si diffonde nel
momento del consumo (circola anzichè distruggersi)
La chiacchiera è un discorso vacuo che però favorisce
l’innovazione e la sperimentazione.
Virno: “Qui si lavora. Parlate!”
39. LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
NEI SOCIAL NETWORK SITES
L’utente per esistere deve comunicare
Il contenuto dei SNSs: un’insieme di chiacchiere e
informazioni
Le piattaforme dei SNSs offrono molti strumenti per
comunicare (attraverso testi, musica, video, immagini, grafica,
interazioni).
40. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
NEI SOCIAL NETWORK SITES
Tre categorie di features legate al linguaggio nei
SNSs. Funzioni che:
Stimolano la produzione di contenuti (informazioni o
messaggi)
Favoriscono l’apprendimento di nuovi linguaggi
Incrementano la circolazione virale dei messaggi
41. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
(1) STIMOLANO LA PRODUZIONE DI MESSAGGI O INFORMAZIONI
Imperativo della comunicazione
“campi vuoti”
chat, inbox e
notifiche
42. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
(2) APPRENDIMENTO DI NUOVI LINGUAGGI
Nuove tecniche di comunicazione
Status e Mood
Pulsante Share
43. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
(3) CIRCOLAZIONE DEI MESSAGGI
La diffusione delle chiacchiere
Bullettin
News Feed
44. RELAZIONI E COOPERAZIONE
PER I KNOWLEDGE WORKERS
Capitale sociale è fonte di risorse per i lavoratori autonomi
I creativi sono abituati/costretti al lavoro in team
Le imprese sfruttano la cooperazione dei lavoratori per
generare innovazione
Anche la cooperazione sociale che emerge spontaneamente
della comunità viene capitalizzata dalle imprese
45. RELAZIONI E COOPERAZIONE
NEI SOCIAL NETWORK SITES
Rafforzano i legami deboli
Permettono di mantenere economicamente le relazioni
Basati sulla cooperazione sociale spontanea
Fondati sull’instaurazione di network fra gli utenti
46. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
NEI SOCIAL NETWORK SITES
Tre categorie di features legate alle relazioni nei
SNSs. Funzioni che:
Favoriscono l’instaurazione di relazioni
Creano un ambiente di lavoro cooperativo
Semplificano il mantenimento delle relazioni
47. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
(1) NECESSITÀ DI INSTAURARE RELAZIONI
Funzioni per il friending
Find Your Friends
Suggest Friends
48. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
(2) CREANO UN AMBIENTE DI LAVORO COLLABORATIVO
Collaborare con e per Facebook
Groups
Facebook
Translation
49. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
(3) MANTENERE IN MODO ECONOMICO LE RELAZIONI
notifiche di affetto
pokes
comments