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IL LAVORO COGNITIVO
        NEL WEB 2.0
Knowledge work e social network sites a confronto
“ Nel modo di sviluppo informazionale la fonte di
produttività risiede nella tecnologia della generazione del
sapere, dell’elaborazione delle informazioni e della
comunicazione simbolica. Nell’azione della conoscenza sulla
conoscenza. ”

(Castells, 2002)
Internet e la diffusione del World Wide Web
segnano l’ingresso nel (nuovo) modo di produrre
informazionale, in cui:

 Il bene primario è immateriale: l’informazione.

 Il lavoro si trasforma.

 Nascono nuove professioni che operano
 prevalentemente sulla conoscenza, knowledge
 workers.
Il web è legato al mondo del lavoro*:


   C’E’ LAVORO NEL WEB: l’attività degli utenti in
   alcuni siti web produce valore e ricchezza.

   C’E’ IL WEB NEL LAVORO: la cultura del web
   influenza le forme del lavoro contemporaneo.



* nonostante i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e della produzione dagli anni Novanta ad oggi
dipendano largamente da Internet, sia a livello socio-culturale che tecnologico, la categoria del lavoro
raramente viene utilizzata negli studi sui media. (Terranova)
Che relazione esiste fra il Web 2.0 e
le nuove professioni della conoscenza?
Questa tesi indaga il rapporto fra il web e il lavoro
nelle società informazionali. In particolare viene
evidenziato il rapporto che esiste fra l’attività
svolta dagli utenti all’interno dei social network
sites (esemplare piattaforma Web 2.0) e le
caratteristiche dei lavoratori della conoscenza
(knowledge workers).



knowledge workers are social networkers
KNOWLEDGE WORKERS
        (LAVORATORI DELLA CONOSCENZA)

Il knowledge worker opera sui simboli. La sua attività consiste in un puro “dispendio di astratta
competenza produttiva mentale”.

Difficili da identificare in modo univoco, in quanto “caleidoscopio di presetazioni differenziate”.

Diverse definizioni (es: lavoro cognitivo, classe creativa, lavoro mentale, lavoratore autonomo di
seconda generazione, ecc).

I mezzi di produzione dei knowledge workers: (1) mezzi di comunicazione-elaborazione (2) il
corpo/mente del lavoratore in quanto sedimentazione di “saperi codificati, conoscenze acquisite,
grammatiche produttive, esperienze”.

Caratteristiche: autoformazione, aggiornamento, cooperazione, costruzione di reti di relazioni,
abilità di comunicazione, creatività, coinvolgimento di soggettività, ricerca di senso nel lavoro.

Settori: media, arte, pubblicità, cultura, ricerca, comunicazione, marketing, web, educazione, servizi,
ecc...
SOCIAL NETWORK SITES
                                           (SNS)

Etichettati come piattaforme Web 2.0 (insieme a Blog, Wiki, Folksonomie). I SNSs hanno un design
che stimola la partecipazione, sfrutta l’intelligenza collettiva, tramuta gli utenti in co-sviluppatori e
converte l’attività degli utenti in valore.

Esistono varie tipologie di SNSs ma tutti sono accumunati dalle stesse attività principali:
(1) Profile, rappresentazione del sè online attraverso un profilo
(2) Friending, instaurazione di relazioni con altri utenti ovvero costruire il network.

Permettono agli utenti di costruire network egocentrici, all’interno di “walled garden”, per
mantenere relazioni o instaurarne delle nuove. (Sono ambienti proprietari e controllati a
differenza di BBS e USENET).

MySpace e Facebook sono attualmente i due SNSs più popolari e sono quelli che verranno
analizzati in questa ricerca.
( 1 ) I N F L U E N Z A D E L W E B
S U L M O N D O D E L L A V O R O
LAVORO NELLE SOCIETA’
          INFORMAZIONALI
Le nuove professioni delle società informazionali
sono legate ad Internet e al world wide web.

I n f o r m a t i c i , c re a t i v i e c o m u n i c a t o r i s o n o l av o r a t o r i d e l l a
conoscenza.

I mezzi di produzione: personal computer (hardware e software) +
connessione alla rete (Internet, Www).
LAVORO DELLA CONOSCENZA
                                 INFORMATICI
Nella Silicon Valley durante la New Economy emergono molte figure professionali che sono esemplari
delle nuove forme di lavoro postfordista.

autonomi e autodidatti (stock options o liberi
professionisti).

ambiente di lavoro privato o domestico.

operano su beni immateriali.

flessibili e precari.

status e ammirazione insieme a stress e sfruttamento.
LAVORO DELLA CONOSCENZA
                                       “CREATIVI”

Definizione del sociologo del lavoro Sergio Bologna dei lavoratori creativi urbani (media, comunicazione,
web).

 ricerca di appagamento nel lavoro - anche a scapito della
 retribuzione.

 “web generation”: auto-formati nell’informatica e nei
 linguaggi della comunicazione.

 padroneggiano il linguaggio dei simboli.

 esperienze nel mondo hacker e open source.

 mettono in gioco la loro soggettività.
LAVORO DELLA CONOSCENZA
                                  CREATIVE CLASS

I lavoratori creativi (di Richard Florida) condividono alcuni vizi con la classe hacker (Wark Mckenzie).
Confronto di Carlo Formenti.


   individualismo

   spirito competitivo

   elitarismo

   non rappresentazione politica
Le capacità e le conoscenze specifiche apprese nella rete
sono spendibili in ambito lavorativo. In generale il web
fornisce gli strumenti per sapersi muovere nel mondo
contemporaneo.

L’autonomia e l’auto-formazione, la capacità di
cooperare, la flessibilità, la messa in gioco della
propria soggettività, l’appagamento, sono tutti
aspetti che caratterizzano sia l’attività degli
utenti nell’ambiente digitale sia le forme di
lavoro delle società informazionali.
( 2 ) G L I U T E N T I D E L W E B L AV O R A N O ?
IL FREE LABOR DEGLI UTENTI DEL WEB2.0
IL LAVORO DEL WEB
                        L’ETICA DEL DONO


La rete è l’ambiente propizio per la nascita di una cooperazione spontanea
su scala globale, basata sullo scambio di doni e motivazioni personali anzichè
monetarie. (Benkler, 2006).

L’etica del dono e dello scambio è alle fondamenta dell’attività dei pionieri
del web (hacker, comunitari, ecc).

Un’etica simile è oggi alla base del modello massificato del Web 2.0.
IL DONO IN RETE
                     Hacker o Web 2.0?


  creatività        divertimento             status

 produzione       “costruire il web”      motivazioni
   sociale                                  etiche

apprendimento        entusiasmo          volontarismo
   favorire         cooperazione              fiducia
 innovazione                             nella tecnologia
 produzione         soddisfazione            bazar
 orizzontale          personale
DALL’ETICA HACKER AL WEB 2.0
  DAI MOVIMENTI SOCIALI E CONTROCULTURALI ALLE START UP E LO SPIRITO
                           IMPRENDITORIALE



Il lavoro libero in rete oscilla fra la gioia della produzione creativa e la sua
cattura od organizzazione capitalistica.

C’è un cortocircuito nell’ideologia libertaria legata ad Internet che si situa fra
le origini del movimento hacker, legate ai movimenti politici di contro-cultura,
e il digitalismo, modellato dalla tecnologia e dal mercato invece che dalle
tensioni sociali. (Terranova, 2006)

Fra il free software, l’economia del dono, l’etica hacker e il Web2.0, lo user
generated content e lo spirito imprenditoriale delle start up.
DAL FREE SOFTWARE AL FREE LABOR
             IL WEB2.0 DEPOLITICIZZA IL PEER TO PEER



P2P                                 WEB 2.0

Free Software                       User Generated Content

peer production                     free labor

codice open source                  piattaforme “black box”

non proprietario                    “walled garden”

origini controculturali             il software definisce gli usi
LE IMPRESE WEB 2.0
            METTONO AL LAVORO GLI UTENTI



Il Web2.0 sfrutta a livello economico l’etica del dono.
“Come possono questi atti, che non derivano dal desiderio di soldi,
ma da bisogni sociali e psicologici, essere mobilitati, diretti e tradotti
in forme economicamente rilevanti?” (Benkler, 2006)



La collaborazione volontaria degli utenti viene
utilizzata per produrre valore.
“Chi entra nella rete non pensa di essere un cliente, ma un
collaboratore e per questo non vuole pagare” (Berardi, 2002)
“The immaterial, quot;affective laborquot; of net
publics produces data. Contributors comment,
tag, rank, forward, read, subscribe, re-post, link,
moderate , remix, share , collaborate , favorite ,
write; flirt, work, play, chat, gossip, discuss, and
learn.” (Scholz)
MODELLI ECONOMICI DELLE IMPRESE 2.0


Free Economy
il costo tendente a zero delle materie prime - e della manodopera - consente di
offrire i servizi gratuitamente. Per esempio con il modello “labor exchange” gli
utenti nell’usufruire un servizio creano automaticamente valore.

Wikinomics
il principio del web collaborativo diviene una strategia di business. Le aziende
devono sapper catturare il valore creato entro il network degli utenti/
consumatori/produttori.

Attention Economy
il bene scarso oggi è l’attenzione. Le imprese devono sapere che gli utenti
utilizzano il web per ottenere attenzione (uno dei motivi alla base della peer
production).
La cooperazione e lo scambio fra pari non sono sempre
forme di produzione libere e antagoniste. Sul web la
produzione sociale viene sfruttata a livello economico -
come avviene nel modello delle imprese Web 2.0.


“L’economia digitale del dono è parte costituente del capitalismo
cognitivo contemporaneo e non una sua alternativa.”(Terranova, 2006)

“E’ necessaria una critica del dono.” (Lovink, 2008)
Il free labor è una forma particolare di lavoro immateriale.


Secondo Tiziana Terranova il free labor degli utenti del web
è un esempio di un modello economico più ampio, che non
riguarda solo le imprese online, basato sull’estrazione di
valore monetario da saperi, cultura ed affetti. Si tratta del
concetto del lavoro immateriale elaborato dai teorici del
filone postoperaista.
(3) RAPPORTO FRA L’USO DEI SOCIAL NETWORK
        SITES E IL LAVORO IMMATERIALE
TEORIA DEL LAVORO IMMATERIALE


Teoria sviluppata entro il filone di pensiero postoperaista

Emerge dall’analisi dei cambiamenti nel mondo del lavoro e
della produzione nelle società postfordiste

Afferma il divenire produttive delle forme di vita (saperi,
affetti, relazioni)

I knowledge workers sono i lavoratori immateriali per
eccellenza
LAVORO IMMATERIALE
    DEFINITO DA COMPETENZE ASTRATTE


Abilità di linguaggio e comunicazione

Cooperazione sociale

Instaurazione di relazioni

Creatività

Messa in gioco della soggettività

Tempo di vita coincide con tempo di produzione/lavoro
Attraverso la teoria del lavoro immateriale vengono
fatte emergere le somiglianze fra :

- lavoratori della conoscenza (knowledge workers)

- utenti dei social network sites (web 2.0 users)
Tracce di lavoro immateriale sono quindi
riscontrabili non solo nelle figure lavorative
tradizionalmente intese , ma persino nelle
pratiche degli utenti del web.

Dalle interfacce dei social network sites
emergono aspetti chiave del lavoro immateriale.
STUDIARE LE INTERFACCE
SOFTWARE STUDIES
PERCHÈ STUDIARE IL SOFTWARE E LE INTERFACCE È IMPORTANTE




 Le interfacce dei servizi web incidono profondamente sul
 successo delle imprese online

 Il software definisce “usi e costumi” dell’ambiente online

 Geert Lovink “blogs are a software driven phenomenon”
PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE?


Le interfacce dei sistemi tecnologici e informatici non sono
neutrali, bensì definiscono modi di operare e di pensare

Le interfacce producono valore organizzando la peer
production/il free labor

I siti Web 2.0 sono architetture della partecipazione
PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE IN RELAZIONE AL
             TEMA DEL LAVORO?



“Il computer è un mezzo sia di intrattenimento che
di lavoro: le interfacce sono le stesse. [...]
I programmi di lavoro e quelli di intrattenimento
usano gli stessi strumenti e le stesse metafore della
GUI.” (Manovich, 2001)
WORK 2.0
LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO



Il web forgia la forza lavoro
le modalità apprese sul web per agire sulla conoscenza ed instaurare relazioni agiscono sulla
mentalità dei lavoratori


Il Web 2.0 influisce e rispecchia la nuova mentalità del lavoro
Le competenze di un utente di un SNSs si avvicinano molto a quelle di un knowledge workers
(comunicazione, costruzione di reti sociali, capacità high tech, destrezza sul web, creatività,
cooperazione)
WORK 2.0
 LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO




I lavoratori della conoscenza operano essenzialmente
attraverso il computer e le reti.

L’uso quotidiano di strumenti come i social network
sites, nel tempo più o meno libero, favorisce
l’apprendimento di modi di agire e di pensare che
condizionano il modo di lavorare.
MYSPACE, FACEBOOK &
LAVORO IMMATERIALE
Alcuni aspetti cruciali che definiscono il lavoro
immateriale si possono osservare nelle funzioni
delle interfacce di MySpace e Facebook:


 ruolo cruciale del linguaggio e della comunicazione

 necessità di instaurare relazioni sociali e cooperazioni

 produttività del tempo libero/della creatività
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
                   PER I KNOWLEDGE WORKERS




Le facoltà di linguaggio sono più importanti delle conoscenze
specifiche

L’informazione è un bene immateriale e si diffonde nel
momento del consumo (circola anzichè distruggersi)

La chiacchiera è un discorso vacuo che però favorisce
l’innovazione e la sperimentazione.

Virno: “Qui si lavora. Parlate!”
LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE
                  NEI SOCIAL NETWORK SITES




L’utente per esistere deve comunicare

Il contenuto dei SNSs: un’insieme di chiacchiere e
informazioni

Le piattaforme dei SNSs offrono molti strumenti per
comunicare (attraverso testi, musica, video, immagini, grafica,
interazioni).
FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
                  NEI SOCIAL NETWORK SITES




Tre categorie di features legate al linguaggio nei
SNSs. Funzioni che:

 Stimolano la produzione di contenuti (informazioni o
 messaggi)

 Favoriscono l’apprendimento di nuovi linguaggi

 Incrementano la circolazione virale dei messaggi
FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
       (1) STIMOLANO LA PRODUZIONE DI MESSAGGI O INFORMAZIONI




        Imperativo della comunicazione

“campi vuoti”



chat, inbox e
  notifiche
FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
             (2) APPRENDIMENTO DI NUOVI LINGUAGGI




        Nuove tecniche di comunicazione

Status e Mood


Pulsante Share
FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO
             (3) CIRCOLAZIONE DEI MESSAGGI




     La diffusione delle chiacchiere

 Bullettin




                                   News Feed
RELAZIONI E COOPERAZIONE
                  PER I KNOWLEDGE WORKERS




Capitale sociale è fonte di risorse per i lavoratori autonomi

I creativi sono abituati/costretti al lavoro in team

Le imprese sfruttano la cooperazione dei lavoratori per
generare innovazione

Anche la cooperazione sociale che emerge spontaneamente
della comunità viene capitalizzata dalle imprese
RELAZIONI E COOPERAZIONE
                   NEI SOCIAL NETWORK SITES




Rafforzano i legami deboli

Permettono di mantenere economicamente le relazioni

Basati sulla cooperazione sociale spontanea

Fondati sull’instaurazione di network fra gli utenti
FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
                    NEI SOCIAL NETWORK SITES




Tre categorie di features legate alle relazioni nei
SNSs. Funzioni che:

  Favoriscono l’instaurazione di relazioni

  Creano un ambiente di lavoro cooperativo

  Semplificano il mantenimento delle relazioni
FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
               (1) NECESSITÀ DI INSTAURARE RELAZIONI




              Funzioni per il friending

Find Your Friends



Suggest Friends
FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
        (2) CREANO UN AMBIENTE DI LAVORO COLLABORATIVO




       Collaborare con e per Facebook


 Groups


 Facebook
Translation
FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI
        (3) MANTENERE IN MODO ECONOMICO LE RELAZIONI




               notifiche di affetto


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Knowledge work & social network sites a confronto

  • 1. IL LAVORO COGNITIVO NEL WEB 2.0 Knowledge work e social network sites a confronto
  • 2. “ Nel modo di sviluppo informazionale la fonte di produttività risiede nella tecnologia della generazione del sapere, dell’elaborazione delle informazioni e della comunicazione simbolica. Nell’azione della conoscenza sulla conoscenza. ” (Castells, 2002)
  • 3. Internet e la diffusione del World Wide Web segnano l’ingresso nel (nuovo) modo di produrre informazionale, in cui: Il bene primario è immateriale: l’informazione. Il lavoro si trasforma. Nascono nuove professioni che operano prevalentemente sulla conoscenza, knowledge workers.
  • 4. Il web è legato al mondo del lavoro*: C’E’ LAVORO NEL WEB: l’attività degli utenti in alcuni siti web produce valore e ricchezza. C’E’ IL WEB NEL LAVORO: la cultura del web influenza le forme del lavoro contemporaneo. * nonostante i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro e della produzione dagli anni Novanta ad oggi dipendano largamente da Internet, sia a livello socio-culturale che tecnologico, la categoria del lavoro raramente viene utilizzata negli studi sui media. (Terranova)
  • 5. Che relazione esiste fra il Web 2.0 e le nuove professioni della conoscenza?
  • 6. Questa tesi indaga il rapporto fra il web e il lavoro nelle società informazionali. In particolare viene evidenziato il rapporto che esiste fra l’attività svolta dagli utenti all’interno dei social network sites (esemplare piattaforma Web 2.0) e le caratteristiche dei lavoratori della conoscenza (knowledge workers). knowledge workers are social networkers
  • 7. KNOWLEDGE WORKERS (LAVORATORI DELLA CONOSCENZA) Il knowledge worker opera sui simboli. La sua attività consiste in un puro “dispendio di astratta competenza produttiva mentale”. Difficili da identificare in modo univoco, in quanto “caleidoscopio di presetazioni differenziate”. Diverse definizioni (es: lavoro cognitivo, classe creativa, lavoro mentale, lavoratore autonomo di seconda generazione, ecc). I mezzi di produzione dei knowledge workers: (1) mezzi di comunicazione-elaborazione (2) il corpo/mente del lavoratore in quanto sedimentazione di “saperi codificati, conoscenze acquisite, grammatiche produttive, esperienze”. Caratteristiche: autoformazione, aggiornamento, cooperazione, costruzione di reti di relazioni, abilità di comunicazione, creatività, coinvolgimento di soggettività, ricerca di senso nel lavoro. Settori: media, arte, pubblicità, cultura, ricerca, comunicazione, marketing, web, educazione, servizi, ecc...
  • 8. SOCIAL NETWORK SITES (SNS) Etichettati come piattaforme Web 2.0 (insieme a Blog, Wiki, Folksonomie). I SNSs hanno un design che stimola la partecipazione, sfrutta l’intelligenza collettiva, tramuta gli utenti in co-sviluppatori e converte l’attività degli utenti in valore. Esistono varie tipologie di SNSs ma tutti sono accumunati dalle stesse attività principali: (1) Profile, rappresentazione del sè online attraverso un profilo (2) Friending, instaurazione di relazioni con altri utenti ovvero costruire il network. Permettono agli utenti di costruire network egocentrici, all’interno di “walled garden”, per mantenere relazioni o instaurarne delle nuove. (Sono ambienti proprietari e controllati a differenza di BBS e USENET). MySpace e Facebook sono attualmente i due SNSs più popolari e sono quelli che verranno analizzati in questa ricerca.
  • 9. ( 1 ) I N F L U E N Z A D E L W E B S U L M O N D O D E L L A V O R O
  • 10. LAVORO NELLE SOCIETA’ INFORMAZIONALI Le nuove professioni delle società informazionali sono legate ad Internet e al world wide web. I n f o r m a t i c i , c re a t i v i e c o m u n i c a t o r i s o n o l av o r a t o r i d e l l a conoscenza. I mezzi di produzione: personal computer (hardware e software) + connessione alla rete (Internet, Www).
  • 11. LAVORO DELLA CONOSCENZA INFORMATICI Nella Silicon Valley durante la New Economy emergono molte figure professionali che sono esemplari delle nuove forme di lavoro postfordista. autonomi e autodidatti (stock options o liberi professionisti). ambiente di lavoro privato o domestico. operano su beni immateriali. flessibili e precari. status e ammirazione insieme a stress e sfruttamento.
  • 12. LAVORO DELLA CONOSCENZA “CREATIVI” Definizione del sociologo del lavoro Sergio Bologna dei lavoratori creativi urbani (media, comunicazione, web). ricerca di appagamento nel lavoro - anche a scapito della retribuzione. “web generation”: auto-formati nell’informatica e nei linguaggi della comunicazione. padroneggiano il linguaggio dei simboli. esperienze nel mondo hacker e open source. mettono in gioco la loro soggettività.
  • 13. LAVORO DELLA CONOSCENZA CREATIVE CLASS I lavoratori creativi (di Richard Florida) condividono alcuni vizi con la classe hacker (Wark Mckenzie). Confronto di Carlo Formenti. individualismo spirito competitivo elitarismo non rappresentazione politica
  • 14. Le capacità e le conoscenze specifiche apprese nella rete sono spendibili in ambito lavorativo. In generale il web fornisce gli strumenti per sapersi muovere nel mondo contemporaneo. L’autonomia e l’auto-formazione, la capacità di cooperare, la flessibilità, la messa in gioco della propria soggettività, l’appagamento, sono tutti aspetti che caratterizzano sia l’attività degli utenti nell’ambiente digitale sia le forme di lavoro delle società informazionali.
  • 15. ( 2 ) G L I U T E N T I D E L W E B L AV O R A N O ? IL FREE LABOR DEGLI UTENTI DEL WEB2.0
  • 16. IL LAVORO DEL WEB L’ETICA DEL DONO La rete è l’ambiente propizio per la nascita di una cooperazione spontanea su scala globale, basata sullo scambio di doni e motivazioni personali anzichè monetarie. (Benkler, 2006). L’etica del dono e dello scambio è alle fondamenta dell’attività dei pionieri del web (hacker, comunitari, ecc). Un’etica simile è oggi alla base del modello massificato del Web 2.0.
  • 17. IL DONO IN RETE Hacker o Web 2.0? creatività divertimento status produzione “costruire il web” motivazioni sociale etiche apprendimento entusiasmo volontarismo favorire cooperazione fiducia innovazione nella tecnologia produzione soddisfazione bazar orizzontale personale
  • 18. DALL’ETICA HACKER AL WEB 2.0 DAI MOVIMENTI SOCIALI E CONTROCULTURALI ALLE START UP E LO SPIRITO IMPRENDITORIALE Il lavoro libero in rete oscilla fra la gioia della produzione creativa e la sua cattura od organizzazione capitalistica. C’è un cortocircuito nell’ideologia libertaria legata ad Internet che si situa fra le origini del movimento hacker, legate ai movimenti politici di contro-cultura, e il digitalismo, modellato dalla tecnologia e dal mercato invece che dalle tensioni sociali. (Terranova, 2006) Fra il free software, l’economia del dono, l’etica hacker e il Web2.0, lo user generated content e lo spirito imprenditoriale delle start up.
  • 19. DAL FREE SOFTWARE AL FREE LABOR IL WEB2.0 DEPOLITICIZZA IL PEER TO PEER P2P WEB 2.0 Free Software User Generated Content peer production free labor codice open source piattaforme “black box” non proprietario “walled garden” origini controculturali il software definisce gli usi
  • 20. LE IMPRESE WEB 2.0 METTONO AL LAVORO GLI UTENTI Il Web2.0 sfrutta a livello economico l’etica del dono. “Come possono questi atti, che non derivano dal desiderio di soldi, ma da bisogni sociali e psicologici, essere mobilitati, diretti e tradotti in forme economicamente rilevanti?” (Benkler, 2006) La collaborazione volontaria degli utenti viene utilizzata per produrre valore. “Chi entra nella rete non pensa di essere un cliente, ma un collaboratore e per questo non vuole pagare” (Berardi, 2002)
  • 21. “The immaterial, quot;affective laborquot; of net publics produces data. Contributors comment, tag, rank, forward, read, subscribe, re-post, link, moderate , remix, share , collaborate , favorite , write; flirt, work, play, chat, gossip, discuss, and learn.” (Scholz)
  • 22. MODELLI ECONOMICI DELLE IMPRESE 2.0 Free Economy il costo tendente a zero delle materie prime - e della manodopera - consente di offrire i servizi gratuitamente. Per esempio con il modello “labor exchange” gli utenti nell’usufruire un servizio creano automaticamente valore. Wikinomics il principio del web collaborativo diviene una strategia di business. Le aziende devono sapper catturare il valore creato entro il network degli utenti/ consumatori/produttori. Attention Economy il bene scarso oggi è l’attenzione. Le imprese devono sapere che gli utenti utilizzano il web per ottenere attenzione (uno dei motivi alla base della peer production).
  • 23. La cooperazione e lo scambio fra pari non sono sempre forme di produzione libere e antagoniste. Sul web la produzione sociale viene sfruttata a livello economico - come avviene nel modello delle imprese Web 2.0. “L’economia digitale del dono è parte costituente del capitalismo cognitivo contemporaneo e non una sua alternativa.”(Terranova, 2006) “E’ necessaria una critica del dono.” (Lovink, 2008)
  • 24. Il free labor è una forma particolare di lavoro immateriale. Secondo Tiziana Terranova il free labor degli utenti del web è un esempio di un modello economico più ampio, che non riguarda solo le imprese online, basato sull’estrazione di valore monetario da saperi, cultura ed affetti. Si tratta del concetto del lavoro immateriale elaborato dai teorici del filone postoperaista.
  • 25. (3) RAPPORTO FRA L’USO DEI SOCIAL NETWORK SITES E IL LAVORO IMMATERIALE
  • 26. TEORIA DEL LAVORO IMMATERIALE Teoria sviluppata entro il filone di pensiero postoperaista Emerge dall’analisi dei cambiamenti nel mondo del lavoro e della produzione nelle società postfordiste Afferma il divenire produttive delle forme di vita (saperi, affetti, relazioni) I knowledge workers sono i lavoratori immateriali per eccellenza
  • 27. LAVORO IMMATERIALE DEFINITO DA COMPETENZE ASTRATTE Abilità di linguaggio e comunicazione Cooperazione sociale Instaurazione di relazioni Creatività Messa in gioco della soggettività Tempo di vita coincide con tempo di produzione/lavoro
  • 28. Attraverso la teoria del lavoro immateriale vengono fatte emergere le somiglianze fra : - lavoratori della conoscenza (knowledge workers) - utenti dei social network sites (web 2.0 users)
  • 29. Tracce di lavoro immateriale sono quindi riscontrabili non solo nelle figure lavorative tradizionalmente intese , ma persino nelle pratiche degli utenti del web. Dalle interfacce dei social network sites emergono aspetti chiave del lavoro immateriale.
  • 31. SOFTWARE STUDIES PERCHÈ STUDIARE IL SOFTWARE E LE INTERFACCE È IMPORTANTE Le interfacce dei servizi web incidono profondamente sul successo delle imprese online Il software definisce “usi e costumi” dell’ambiente online Geert Lovink “blogs are a software driven phenomenon”
  • 32. PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE? Le interfacce dei sistemi tecnologici e informatici non sono neutrali, bensì definiscono modi di operare e di pensare Le interfacce producono valore organizzando la peer production/il free labor I siti Web 2.0 sono architetture della partecipazione
  • 33. PERCHÈ STUDIARE LE INTERFACCE IN RELAZIONE AL TEMA DEL LAVORO? “Il computer è un mezzo sia di intrattenimento che di lavoro: le interfacce sono le stesse. [...] I programmi di lavoro e quelli di intrattenimento usano gli stessi strumenti e le stesse metafore della GUI.” (Manovich, 2001)
  • 34. WORK 2.0 LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO Il web forgia la forza lavoro le modalità apprese sul web per agire sulla conoscenza ed instaurare relazioni agiscono sulla mentalità dei lavoratori Il Web 2.0 influisce e rispecchia la nuova mentalità del lavoro Le competenze di un utente di un SNSs si avvicinano molto a quelle di un knowledge workers (comunicazione, costruzione di reti sociali, capacità high tech, destrezza sul web, creatività, cooperazione)
  • 35. WORK 2.0 LE INTERFACCE DEI SNS INFLUISCONO SUL LAVORO I lavoratori della conoscenza operano essenzialmente attraverso il computer e le reti. L’uso quotidiano di strumenti come i social network sites, nel tempo più o meno libero, favorisce l’apprendimento di modi di agire e di pensare che condizionano il modo di lavorare.
  • 37. Alcuni aspetti cruciali che definiscono il lavoro immateriale si possono osservare nelle funzioni delle interfacce di MySpace e Facebook: ruolo cruciale del linguaggio e della comunicazione necessità di instaurare relazioni sociali e cooperazioni produttività del tempo libero/della creatività
  • 38. LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE PER I KNOWLEDGE WORKERS Le facoltà di linguaggio sono più importanti delle conoscenze specifiche L’informazione è un bene immateriale e si diffonde nel momento del consumo (circola anzichè distruggersi) La chiacchiera è un discorso vacuo che però favorisce l’innovazione e la sperimentazione. Virno: “Qui si lavora. Parlate!”
  • 39. LINGUAGGIO E COMUNICAZIONE NEI SOCIAL NETWORK SITES L’utente per esistere deve comunicare Il contenuto dei SNSs: un’insieme di chiacchiere e informazioni Le piattaforme dei SNSs offrono molti strumenti per comunicare (attraverso testi, musica, video, immagini, grafica, interazioni).
  • 40. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO NEI SOCIAL NETWORK SITES Tre categorie di features legate al linguaggio nei SNSs. Funzioni che: Stimolano la produzione di contenuti (informazioni o messaggi) Favoriscono l’apprendimento di nuovi linguaggi Incrementano la circolazione virale dei messaggi
  • 41. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO (1) STIMOLANO LA PRODUZIONE DI MESSAGGI O INFORMAZIONI Imperativo della comunicazione “campi vuoti” chat, inbox e notifiche
  • 42. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO (2) APPRENDIMENTO DI NUOVI LINGUAGGI Nuove tecniche di comunicazione Status e Mood Pulsante Share
  • 43. FUNZIONI LEGATE AL LINGUAGGIO (3) CIRCOLAZIONE DEI MESSAGGI La diffusione delle chiacchiere Bullettin News Feed
  • 44. RELAZIONI E COOPERAZIONE PER I KNOWLEDGE WORKERS Capitale sociale è fonte di risorse per i lavoratori autonomi I creativi sono abituati/costretti al lavoro in team Le imprese sfruttano la cooperazione dei lavoratori per generare innovazione Anche la cooperazione sociale che emerge spontaneamente della comunità viene capitalizzata dalle imprese
  • 45. RELAZIONI E COOPERAZIONE NEI SOCIAL NETWORK SITES Rafforzano i legami deboli Permettono di mantenere economicamente le relazioni Basati sulla cooperazione sociale spontanea Fondati sull’instaurazione di network fra gli utenti
  • 46. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI NEI SOCIAL NETWORK SITES Tre categorie di features legate alle relazioni nei SNSs. Funzioni che: Favoriscono l’instaurazione di relazioni Creano un ambiente di lavoro cooperativo Semplificano il mantenimento delle relazioni
  • 47. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI (1) NECESSITÀ DI INSTAURARE RELAZIONI Funzioni per il friending Find Your Friends Suggest Friends
  • 48. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI (2) CREANO UN AMBIENTE DI LAVORO COLLABORATIVO Collaborare con e per Facebook Groups Facebook Translation
  • 49. FUNZIONI LEGATE ALLE RELAZIONI (3) MANTENERE IN MODO ECONOMICO LE RELAZIONI notifiche di affetto pokes comments