1. Emma e Gervaise
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L’INFLUENZA FRANCESE NELL’EVOLUZIONE DEL ROMANZO NEL SECONDO OTTOCENTO
QUADRO COMPARATIVO DEI CAPOLAVORI DEL REALISMO E DEL NATURALISMO
Madame Bovary di Gustave Flaubert e L'Assommoir di Emile Zola
CORRENTE
LETTERARIA
REALISMO NATURALISMO
AUTORE GUSTAVE FLAUBERT EMILE ZOLA
PERIODO STORICO IL TRIONFO DELLA BORGHESIA (1848-1873)
DAL SECONDO IMPERO ALLE LOTTE SOCIALI
DI FINE SECOLO (1860- 1890)
OPERA MADAME BOVARY (1857) L’ASSOMMOIR (1877) (L'ammazzatoio)
PROTAGONISTA
FEMMINILE
EMMA BOVARY (moglie di un medico di
campagna)
GERVAISE MACQUART (lavandaia)
LA COSTELLAZIONE
MASCHILE
IL MARITO: il medico CHARLES BOVARY
L’AMANTE: il possidente RODOLPHE
L’IDEALE: lo studente LEON
IL MARITO: lo zincatore COUPEAU
L’AMANTE: il cappellaio LANTIER
L’IDEALE: il fabbro GOUIET
CETO SOCIALE BORGHESIA PROLETARIATO
AMBIENTE
LA PICCOLA E RECLUSIVA BORGATA DI
CAMPAGNA DOVE DOMINA LA CHIACCHIERA E
IL PETTEGOLEZZO;- LA GRANDE E LUMINOSA
CITTA’, SIMBOLO DELL’IDEALE DI LIBERTA’ ED
EVASIONE DI EMMA BOVARY.
LA PARIGI SOTTOPROLETARIA, SPORCA E
UMIDA, LE BETTOLE E LE BALERE DOVE LE
VITE ABBRUTITE DEI PERSONAGGI SI
CONSUMANO NELL’ALCOOL.
VICENDA ED ESITO
DEL PERCORSO
FORMATIVO DELLA
PROTAGONISTA
ASPIRA AD ELEVARSI DALLA CONDIZIONE DI
MOGLIE PICCOLO BORGHESE AI FASTI
DELL’ARISTOCRAZIA, MA CADE IN
DEPRESSIONE, IN ROVINA ECONOMICA E SI
SUICIDA.
ASPIRA AD ELEVARSI DALLA POVERA
CONDIZIONE DI RAGAZZA MADRE A MOGLIE
PICCOLO BORGHESE PROPRIETARIA DI
UN’ATTIVITA', MA CADE VITTIMA DEL VIZIO
E MUORE D’INEDIA.
ANTIROMANTICISMO
Rovesciamento del percorso di formazione
classico dell’eroe/eroina romantici.
Superamento del narratore onnisciente-
impersonalità .
Rovesciamento del percorso di formazione
classico dell’eroe/eroina romantici.
Superamento del narratore onnisciente-
impersonalità .
PESSIMISMO
Il sogno d’evasione di Emma collide con le
convenzioni borghesi ed è pertanto
irrealizzabile determinando una vera e propria
malattia. (bovarismo)
Il condizionamento naturale e sociale
(ereditarietà e ambiente) segna
l’ineluttabile destino di Gervaise.
IDEOLOGIA
Critica antiborghese: la borghesia, da classe
innovatrice e liberale, una volta al potere si
trasforma in classe conservatrice.
Denuncia sociale: il riscatto del proletariato
dall’abbrutimento equivale al riscatto di
tutta l’umanità.
ASPETTI STILISTICI E
FORMALI
Stile e linguaggio raffinati e ricercati, che
alludono al sogno d'evasione di Emma.
Impersonalità, cioè nessuna partecipazione
emotiva dello scrittore.
Linguaggio minuzioso che tende alla
descrizione scientifica e al dettaglio.
Aderenza all'ambiente con uso di espressioni
gergali e idiomatiche. Frequente uso del
discorso indiretto libero per ottenere un
effetto vero mediante l'introduzione di forme
del parlato nella narrazione.
TRAMA Un ufficiale sanitario, Charles Bovary, dopo aver
studiato medicina durante la giovinezza, sposa
una donna più grande di lui, che però muore
prematuramente. Rimasto vedovo, si risposa con
una bella ragazza di campagna, Emma Rouault,
impregnata di desideri di lusso e romanticherie,
vagheggiamenti che le provengono dalla lettura
Il libro narra la storia della vita di Gervaise
Macquart, una giovane lavandaia dipendente,
trasferitasi a Parigi con il fidanzato Auguste
Lantier e i due figli Étienne e Claude. Dopo
aver vissuto in modo dissoluto, una volta finiti
i risparmi della coppia, Lantier scappa di
casa per un'altra donna e Gervaise si ritrova
2. Emma e Gervaise
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di novelle popolari. Charles è benestante, ma
anche noioso e maldestro. Emma crede che la
nascita di un maschio "curerà" il loro matrimonio.
Quando rimane incinta, e alla fine partorisce una
figlia, si convince che la propria vita sia
virtualmente finita.
Charles decide che per Emma ci vuole un
cambio di scena, e si trasferisce dal villaggio di
Tostes (oggi Tôtes) a un altro villaggio altrettanto
deprimente, Yonville (tradizionalmente identificato
con la cittadina di Ry). Emma accetta il
corteggiamento di una delle prime persone che
incontra, un giovane studente di giurisprudenza,
Léon Dupuis, che sembra condividere con lei il
gusto per le "cose più belle della vita". Quando
Léon se ne va per motivi di studio a Parigi,
Emma intraprende una relazione con un ricco
proprietario terriero, Rodolphe Boulanger.
Confusa dai suoi fantasiosi vagheggiamenti
romantici, Emma escogita un piano per fuggire
con lui. Rodolphe, anche amandola, non è pronto
ad abbandonare tutto per una delle sue amanti.
Rompe quindi l'accordo la sera precedente a
quella dell'architettata fuga, mediante una lettera
sul fondo di un cesto di albicocche. Lo shock è
tale che Emma si ammala gravemente e per
qualche tempo si rifugia nella religione.
Una sera, a Rouen, Emma e Charles assistono
all'opera, ed Emma incontra di nuovo Léon. I
due iniziano una relazione: Emma si reca in città
ogni settimana per incontrarlo, mentre Charles
crede che lei prenda lezioni di pianoforte. Al
contempo, Emma sta spendendo esorbitanti
somme di denaro. I suoi debiti intanto
raggiungono valori esplosivi e la gente inizia a
sospettare l'adulterio. Dopo che i suoi amanti le
hanno rifiutato il denaro per pagare il debito,
Emma ingoia dell'arsenico e muore, in modo
penoso e lento. Il leale Charles è sconvolto,
tanto più che ritrova le lettere che Rodolphe le
scriveva. Dopo poco tempo muore a sua volta e
la figlia della coppia rimane orfana.
a vivere da sola, con i due figli, in un piccolo
appartamento. Si innamora però di Coupeau,
che le pare subito un uomo onesto: non
beve, ha un lavoro come zincatore ed è
disposto a sposarla nonostante le difficoltà.
Poco dopo il matrimonio, nasce la figlia Nanà.
Una volta sposata e trasferitasi, Gervaise,
grazie ad un prestito da parte di una sua
nuova coinquilina, riesce ad aprire una
lavanderia in proprio e a condurre una vita
benestante: l'apice è rappresentato da un
superbo e imponente pranzo, offerto dalla
lavandaia per il suo compleanno che impegna
i risparmi e le fatiche della famiglia.
Tuttavia non mancano i problemi: Coupeau,
mai pienamente ristabilitosi dopo un
drammatico incidente sul lavoro, torna spesso
a casa ubriaco, spendendo in alcool il
guadagno della giornata nella distilleria di
padre Colombe, chiamata "L'Assommoir"; a
ciò si aggiunge il ritorno di Lantier dalla fallita
esperienza amorosa, a cui viene accordato di
condividere l'appartamento. Egli vive però
come una sanguisuga, senza pagare l'affitto
ma, anzi, scialacquando i risparmi di
Gervaise e istigando Coupeau a bere.
In breve tempo la famiglia cade in rovina:
Nanà scappa di casa per andare a vivere
come ballerina nei locali notturni, mentre
Coupeau impazzisce a causa dell'alcool ed è
ricoverato più volte in un manicomio. Nel
frattempo va in rovina anche la bottega di
Gervaise, che è costretta a venderla insieme
all'appartamento ad una sua amica, su
suggerimento di Lantier, che ne è l'amante,
per farne una confetteria.
Dopo la morte di Coupeau per gli effetti
dell'abuso di alcool, Gervaise si ritrova a
vivere da sola in un piccolo monolocale e si
dà anche lei all'alcoolismo, fino alla morte
nella miseria di un piccolo sottoscala, ultimo
alloggio della donna.