2. La capitozzatura, definita anche taglio a
capitozzo è una tecnica di potatura che
consiste nel taglio dei rami sopra il punto di
intersezione con il tronco o altro ramo
principale, in modo che rimanga solo
quest'ultimo o una parte della chioma,
dopo una rimozione molto drastica, dal 50
al 100%.
3. Spesso questo tipo di potatura viene
richiesto perché si vuole ridimensionare la
chioma dell'albero, oppure perché si pensa
possa essere più stabile e più resistente alle
condizioni meteorologiche avverse, o anche
perché si crede che così facendo per qualche
anno non siano necessarie ulteriori
potature.
4.
5. E’ NECESSARIO PORSI UNA
DOMANDA
Q U A L I S O N O L E C O N S E G U E N Z E
D E L L A C A P I T O Z Z A T U R A ?
6. Per capire meglio di cosa si tratta ci aiuta
uno dei suoi sinonimi e cioè “decapitare”.
Certo non si hanno, almeno
nell’immediato, gli stessi effetti della
decapitazione di un animale ma alla lunga
questa operazione può portare gli alberi
alle stesse disastrose conseguenze.
Vediamo quali.
7. Gli alberi sottoposti a capitozzatura vedono
ridurre o sparire del tutto la loro chioma.
Senza la chioma le piante possono trovarsi per
un certo periodo nell’impossibilità di produrre
l’energia necessaria al loro sostentamento con
l’inevitabile conseguenza di subire uno stress
non indifferente.
8. Uno dei motivi principali per i quali si ricorre a questa
pratica è la riduzione delle dimensioni degli alberi ma, per
paradossale che possa sembrare, la capitozzatura
scaturisce esattamente l’effetto contrario. Menomati della
chioma gli alberi cercano di ricrearla il più velocemente
possibile e forzano la crescita delle nuove gemme con il
risultato di vedere la nuova vegetazione crescere molto
rapidamente allo scopo di riguadagnare il tempo perduto
e ritornare in pochi anni alle dimensioni di prima
dell’intervento, vanificando in pratica tutta l’operazione.
9. Dopo la capitozzatura l’obiettivo primario
dell’albero è ricreare il più velocemente possibile una
chioma con la quale poi tornare a vivere
normalmente. E’ costretto ad attingere alle energie
di riserva che la pianta può aver immagazzinato
durante la sua esistenza; se queste energie non sono
però sufficienti, o peggio ancora non sono disponibili,
l’albero rischia grosso e non è raro che rimanga
seriamente danneggiato o peggio ancora che muoia.
10. La capitozzatura produce grandi ferite alle piante.
Questi tagli estesi, che la pianta stenta a risarcire (spesso
non riuscendoci), possono essere soggetti all’attacco degli
insetti infestanti o da quelli di natura fungina come la
carie, attacchi ai quali l’albero non può contrapporre
nessuna difesa. Questi tessuti tagliati vengono esposti
inoltre alle intemperie che causano altri problemi agli
alberi mentre l’assenza della chioma espone fusto e rami
a un’eccessiva irradiazione solare che provoca spaccature
e altri pericoli.
11. In particolare gli ampi tagli sono un facile punto di
ingresso nell'albero per i funghi agenti della carie.
I responsabili delle alterazioni del legno appartengono
fondamentalmente ai generi Stereum, Ganoderma,
Phellinus.
Questi funghi degradano la lignina e la cellulosa,
provocando la disorganizzazione e il disfacimento dei
tessuti di sostegno, con conseguente formazione di cavità.
La pianta perde resistenza ed elasticità, divenendo
soggetta a crolli improvvisi.
12. Altro motivo che spinge alla capitozzatura è ritenere un
albero pericoloso a causa delle sue dimensioni. Anche in
questo caso, paradossalmente, si ottiene l’esatto contrario.
Da una pianta di solito robusta, stabile e sicura se ne ottiene
una indebolita e pericolosa perché i nuovi rami, spinti da una
crescita troppo rapida, si sviluppano più deboli e soggetti a
rottura, anche quando saranno cresciuti; l’alto numero di
polloni prodotti dalla crescita forzata vanno poi a
danneggiare l’albero e offrono una maggiore superficie al
vento e alla neve che possono rendere facilmente instabile la
pianta.
13. Non c’è niente di più brutto di albero
capitozzato, almeno tra le piante.
Privo di foglie e di chioma, con i soli e orrendi
monconi a svettare solitari, un albero così
trattato risulta innaturale e sfigurato e anche se
ci proverà con tutte le sue forze non riuscirà mai
a ritrovare la bellezza e l’armonia di una forma
naturale.
14. La capitozzatura non è economica. L’onerosità non è data dal costo
dell’operazione in sé ma dalle conseguenze prodotte da questo tipo di
intervento. Se l’albero sopravvive, occorreranno anni e diverse potature
per contenere la forma. Se viceversa l’albero muore si dovrà sostenere il
costo per l’abbattimento e la rimozione. In una proprietà privata poi
un albero antiestetico perché capitozzato può far perdere valore
all’immobile, valore che può viceversa aumentare se nella proprietà è
presente un albero bello e in salute. Il costo potrebbe rivelarsi davvero
alto è quello relativo alla sicurezza perché eventuali risarcimenti per
danni causati dalla nostra pianta a cose e/o persone possono risultare
molto alti.
15.
16. SENSIBILIZZAZIONE E INFORMAZIONE
DELLE PERSONE SONO IL PRIMO PASSO
DA FARE PER EVITARE TANTI INTERVENTI
SBAGLIATI CHE VENGONO ESEGUITI SUL
VERDE SIA PUBBLICO CHE PRIVATO.
17. E’ NECESSARIO E FONDAMENTALE
RIVOLGERSI A DITTE SPECIALIZZATE CON
PERSONALE FORMATO E COSTANTEMENTE
AGGIORNATO.
18. TUTTI POSSONO PRENDERE IN MANO UNA
MOTOSEGA E POTARE UNA PIANTA, MA
NON TUTTI SONO IN GRADO DI FARLO
NELLA MANIERA CORRETTA E SECONDO
LE IDONEE PRATICHE DI MANUTENZIONE.