3. L´Indovinello veronese è un testo in corsiva nuova vergato su una pergamena del Secolo VIII o del inizio del IX
4. L´INDOVINELLO VERONESE Se pareba boves, alba pratàlia aràba et albo versòrio teneba, et negro sèmen seminaba Teneva davanti a sé i buoi, arava i bianchi prati, ed un bianco aratro teneva ed un nero seme seminava
6. Cielo d´Alcamo , nato in Sicilia è uno dei menestrelli più conosciuti. Lui apre in Italia la tradizione della poesia popolare . È l'autore di un contrasto in dialetto meridionale dal titolo “Rosa fresca aulentissima” . È un dialogo dove si rappresenta una scena in cui una donna del villaggio viene inseguita da un amante spudorato, e cerca di resistere prima di cedere a lui. Queste storie erano anche conosciute con il nome di Ballate, Canzoni di Ballo, o Cantinelle.
7. Le tre grandi corone fiorentine della letteratura italiana
8. Dante Alighieri - La Divina Comedia Boccaccio - Decameron Francesco Petrarca - Cancionere
16. La penisola italiana è dominata da potenze straniere . Un momento di grande cambiamento. La scoperta dell'America ha spostato l'attenzione del Mediterraneo verso l'Atlantico e l'America.
17. Castiglione scrive “ Il Corteggiano” , un´opera che ha influenzato molto la letteratura europea, mostrando come il signor aristocratico non è solo un soldato, ma dev’essere anche un uomo colto, versato nella poesia e nelle armi. Ludovico Ariosto scrive un'altra opera importante, “ Orlando Furioso”
18. Un´invenzione ha rivoluzionato la creazione letteraria: LA STAMPA . Manuzio e Giolito furono autentici editori. La diffusione media nel S XV era di circa 200 copie . Nel XVI s. raggiunge le 1.000 copie . Il costo è diminuito notevolmente Gli autori non solo sono già al servizio di un principe o signor, ma anche di un editore.
19. Gerolamo Ruscelli esprime il suo stupore per l'invenzione “… parlerò in un momento, nello stesso tempo, a cinquanta, cento o mille persone, raccontando loro tutto quello che voglio, mentre uno c´è ad est e l'altro ad ovest ... e non solo diró quelIo che voglio ai cui vivono adesso, ma anche quelli nati in un migliaio di anni . “
20. Si comincia a costruire gli edifici dove si farà il teatro con attori professionisti e compagnie teatrali stabili Le opere sono diverse, e tanto il popolo come il papa vanno al teatro per divertirsi. Le opere sono scritte in dialetto , come quelle del'autore toscano Angelo Alloro , o tragedie come Sofonisba , scritta da Gian Giorgio Trissino , o tragi-commedie con un lieto fine.
21. Una cosa importante da notare è il teatro veneziano. È l'inizio della Commedia dell'Arte. Si istituisce la Compagnia della Calza . L'aristocrazia si travestiva e si mescolava con la gente, creando composizioni popolari in cui utilizzavano le maschere .
25. La commedia dell´arte è anche chiamata Commedia a Soggetto (d´argomento), o Commedia Improvvisa La Commedia dell´Arte è fatta per comici professionisti che viaggiano di città in città Le commedie sono sviluppate in 3 atti, e non sono scritte. C’è solo uno script o linea guida con l'argomento, accompagnata da scene di mimica, chiamate L'Azzi. Non sono personaggi reali, ma caratteri tipi. Ognuno parla in dialetto e sono subito riconosciuti perché vanno sempre vestiti allo stesso modo. Queste scene potrebbero essere paragonate a quelle fatte da Charlie Chaplin.
26. In Toscana , allo stesso tempo esiste una sorta di commedia tradizionale alla spagnola , che adatta quelle di Calderón de la Barca, Lope de Vega e Tirso de Molina. Calderón de la Barca Lope de Vega Tirso de Molina
27. E finalmente al termine del XVI secolo, è nato a Firenze il dramma musicale o L´Opera
29. Carlo Goldoni L'autore rifiuta la commedia dell'arte. Ha iniziato a scrivere il ruolo del protagonista. Ora l'attore non può improvvisare, bisogna imparare il ruolo. Toglie le maschere dei servi. È l'inizio di una commedia realistica. I personaggi non sono più personaggi tipo, ma singoli individui. Goldoni vuole educare il pubblico con un nuovo tipo di teatro Alcune delle sue opere sono: Le Baruffe chiozzotte Il Campiello La padrona di casa
30. È un altro importante autore del teatro di quest´epoca, ma come autore di tragedie. Vittorio Alfieri. Il XVIII S finisce con grandi cambiamenti in Europa con la Rivoluzione francese
32. Il XIXs inizia con una sorta di teatro chiamato " giacobino " o " patriottico ". Si usa il teatro come mezzo di trasmissione di idee e di propaganda . È il teatro politico.
33. Un tempo in cui c´è un crescente movimento d´unificazione nazionale. Importanti autori europei come Madame da Stael , o Lord Byron , sono vissuti a Milano.
34. Alessandro Manzoni Il Conte di Carmagnola Cerca di rafforzare il sentimento nazionale con le sue tragedie, più simili a quelle di Shakespeare, invece di a quelle di Alfieri. Manzoni confronta l'Italia con il fiume Po, in cui si mescola l'acqua del fiume da molti affluenti
35. 1861 - L´Unificazione Massimo d'Azeglio: "Ora che l'Italia è fatta, dobbiamo fare gli italiani". In quest´epoca di unificazione, il 78% della popolazione era analfabeta, solo il 12% sa scrivere e solo 600.000 persone parlano italiano.
36. Dopo l'Unificazione il teatro è diventato un revival. Il teatro, aveva detto Alfieri, presuppone una società e dopo l'Unità, si istituisce una società nazionale italiana. Il teatro è uno strumento di coesione sociale. La tragedia scompare per diversi decenni e fiorisce il dramma borghese, che mostra gli eventi come nella vita sociale. Casa di bambole di Henrik Ibsen, parla su diverse questioni, come il ruolo delle donne, il femminismo, o e il diritto a una società libera. C´era una certa aria di tristeza nel mostrare le miserie della società.
37. Giovanni Verga Autore di dramma, e di un movimento chiamato verismo, fa un teatro realistico, moderno, in cui i personaggi parlano, come fanno nella vita reale. Ci sono state differenze tra le opere rappresentate nel nord o nel sud, o tra le città e i paesini
39. Fino alla Prima Guerra Mondiale Tra le due guerre Dopo la Seconda Guerra Mondiale
40. Siamo all'inizio del XXs. Un tempo in cui tutto cambia molto velocemente: la creazione della energia elettrica, la radio, il cinema, la tv, l´auto. Politicamente, in Italia ci sono 15 anni di democrazia. È arrivata la prima guerra mondiale, la rivoluzione russa, il marxismo.
41. Appare sulla scena Luigi Pirandello Nel 1917 scrive: "Così è (se vi pare)”, dove insiste sull’impossibilità di conoscere la verità, e l´unico rimedio è la reciproca comprensione e compassione. Nel 1921 scrive: "Sei personaggi in cerca d'autore". Diventa famoso in Italia ed all'estero. Ha la sua propia compagnia. Il suo, è un teatro complesso, naturalistico, che propone nuove prospettive. Separa i personaggi dalle convenzioni. Pirandello alla fine scrive un dramma surreale, futurista e magico.
42. Nel 1922 è la "marcia su Roma" e Mussolini arriva al potere. C´è un rifiuto generale di tutto quello che significa sindacalismo, socialismo, marxismo, o qualsiasi altro tipo d´arte avanguardista. il fascismo è imposto. Che istituisce l'Istituto fascista di cultura, Il Carro di Tespi, con il compito di diffondere il teatro nelle province e l'Ente Teatrale Italiano, che gestisce i teatri. Il fascismo vieta criticamente rappresentare la realtà sociale.
43. C´è anche un teatro denominato "gastronomico“. Sono commedie erotico-sentimentali . Aldo De Benedetti è stato l'autore più conosciuto di questo tipo di teatro. È stato l´autore preferito del regime. È un testo senza idee, come accade nei film.
45. Dopo la guerra, il fascismo finisce e torna la democrazia . Sorge il neorealismo.
46. Eduardo De Filippo. Napolitano. È un drammaturgo di teatro dialettale. Ha scritto più di 20 opere. "Sabato, Domenica e Lunedì" , una commedia grottesca che spiega la situazione e l'ingiustizia della società napolitana.
47. Alcuni altre autori sono: Giuseppe Patroni Griffi Giovanni Testori Pasquale Festa Campanile
48. Il teatro del XXs. diventa un teatro sperimentale, indirizzato a un pubblico più ristretto. Il drammaturgo più conosciuto è Dario Fo, che dagli anni cinquanta è noto per le sue critiche pungenti del sistema politico in Italia e la critica sociale. Ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1997 per il suo contributo al teatro in Italia.