Libro Di Alessandro de Luyk
Con prefazione di Alessandro Cecchi Paone
Casa Editrice Lupetti, Milano
Data Pubblicazione: Dicembre 2020
Nella scansione dei capitoli, con riferimenti alla filosofia, al giornalismo, al marketing e alla sociologia, risalta all’inizio l’individuazione nella società attuale di una sorta di “Panopticon”, vero e proprio meccanismo per mettere in atto una forma perversa di digital imperialism che, nella sua capacità di controllo totalizzante, sembra attualizzare la visione di Foucault dei corpi (e delle menti) addomesticate. Nonostante l’apparenza di una lotta tra il caos e la disciplina digitale, in sostanza oggi prende forma il brain hacking – l’addomesticamento dei cervelli – con l’utilizzo delle più evolute tecniche per lo sfruttamento estremo delle nostre capacità attenzionali.
Entrano in campo nuovi saperi e nuovi soggetti. Alcuni raggiungono la fama e vengono conclamati nelle frange coagulatesi come gruppi di contropotere egemonico. Tra questi spiccano i vandali digitali, da taluni definiti terroristi, gli internet troll.
Vengono coniati nuovi hashtag, elaborate tattiche di persecuzione lanciate, per la prima volta, con il gamergate. L’estremismo politico coinvolge aspetti sempre più intimi e particolari delle persone, deflagrando in movimenti reazionari fieri di esibirsi in atti di odio vero e proprio rivolti contro chi è dissenziente, contro il politically correct, contro il mainstream.
Vi si aggiunge il negazionismo: non solo quello politico e anti-olocausto dei siti estremisti dell’Alt Right, con al seguito la manosphere (uno spazio d’aggregazione dedicato a una sorta di “neomascolinità”), ma quello più ampio e difficilmente contenibile (rendicontabile) sostenuto dalle Fake News. I diversi gruppi, abili tessitori di teorie complottistiche, si specializzano nella forma mediale dei meme, proiettili digitali ad alto impatto, divenuti degli habitué in molti ambienti della comunicazione digitale, anche in quelli più en vogue del marketing delle grandi corporation.
La manipolazione dell’informazione si diffonde a macchia d’olio, così da trasformarsi in un vero e proprio attacco al mainstream e al mondo del giornalismo accreditato, non solo statunitense. In un conflitto digitale senza esclusione di colpi, fino a metterlo sotto scacco, fino a portare a una presidenza molto discussa.
7. Prefazione. Assalto al mainstream, di Alessandro Cecchi Paone11
Capitolo 1
IL PANOTTICO
VERSO UNA NUOVA DIMENSIONE DELLO SPAZIO13
IL PANOPTICON DA BENTHAM A FOUCAULT16
Le piattaforme come panottico del terzo millennio 18
I POTERI CONTRO IL POTERE23
Il concetto di potere e le puntualizzazioni di Foucault 24
La disciplina e l’algoritmo asimmetrizzante27
Purgare tutto tranne il consumo 31
Il digital imperialsim 32
La black box algoritmica35
4Chan e Linkedin: caos contro disciplina36
L’addio ai principi dell’Internet Culture dei padri fondatori 40
ATTENTION ECONOMY43
Clickbait ed economia dell’attenzione 47
Yves Citton e il concetto di immediacy 51
PIATTAFORME UNITE PER ADDOMESTICARE I CERVELLI55
Il Brain Hacking55
Microchirurgia estetica e funzionale delle piattaforme 57
La dopamina e la scimmia di Sepolsky 60
Piattaforme e media: una relazione fra odio e amore64
Design persuasivo e nomofobia 65
Il caso Snapchat e i nativi digitali 67
POTERE E RESISTENZE SECONDO FOUCAULT 71
INTERNET TROLL74
I troll nella classificazione di netlingo 78
Troll armies80
4CHAN IL NIDO DELLE AQUILE83
Lo stile dei troll in 4Chan 87
INDICE
8. 8
| INDICE
Capitolo 2
GAMERGATE E GRUPPI DI ODIO
GAMERGATE 93
La vicenda di Zoe Quinn 96
Nuovi hashtag entrano in campo 100
Il mainstream apre ai gamergaters 104
Tre tattiche per far deflagrare un movimento reazionario 107
L’eredità del gamergate 111
Ulteriore bibliografia del paragrafo113
GRUPPI DI ODIO 114
L’Alt Right ed il rebrand del movimento 114
Richard Spencer e il sito The Daily Stormer115
Breitbart news e Milo Yiannopoulos119
CULTURA DELL’ALT-RIGHT: MEME E DINTORNI125
I normie ed i meme delle élite125
Pepe the Frog – La rana, le star e il presidente 129
La musica e l’estetica dell’Alt Right 133
La negazione dell’olocausto 139
Lista dei siti internet vicini al movimento Alt Right141
Capitolo 3
MANOSPHERE – TEORIE DELLA COSPIRAZIONE –
INFLUENCER E POLITICI
MANOSPHERE143
Le narrative della manosphere143
Spazi virtuali della manosphere 149
I siti della manosphere 152
MEN’S RIGHT ACTIVISM (MRA)155
I siti del Men’s Right Activism156
PICK UP ARTISTS157
PUA e cinema mainstream 159
Il marketing e la donna oggetto 161
I siti dei PUA164
Bibliografia aggiuntiva sulla sezione Pick Up Artist164
INCEL DALLA PILLOLA ROSSA ALLA NERA165
Elliot Rodger il “gentleman” 167
Mainstream in crisi nella manosphere 171
Gli Incel: chi sono e cosa c’entrano con i Geek ed i Nerd? 174
Il green texting la poetica fringe 180
Minassian, un discepolo nato dalla comunicazione di Elliot 184
9. INDICE
| 9
Il credo degli Incels 185
I valori del mainstream contro la manosphere189
Testate on line degli Incel 192
TEORIE DELLA COSPIRAZIONE193
Camere d’eco e cospirazionismo 196
Lo studio di grimes: la probabilità e il complottismo 200
Pragmatismo e verità: alcune note203
Il debunking206
Youtube un canale amato dai cospirazionisti 210
Youtube dalle giutificazioni zuccherose alle espulsioni rovinose 216
Il caso mediatico e la gogna di Infowar 218
Infowar si rifugia su nuove piattaforme 222
Deepfake: la falsificazione video affila i suoi artigli 224
JFK: il complottismo diventato mainstream 230
L’Alt Right, Jones e i temi che spingono a confezionare teorie complottiste234
I social bot e le fake news 238
I Trending Tabs e la sparatoria alla Marjory Stoneman Douglas244
INFLUENCER E POLITICI252
Andrew Anglin il latitante 253
Andrew Auernheimer: hackerare per fare politica 257
ALCUNE TECNICHE SEO CON CUI I TROLL MANIPOLANO L’INFORMAZIONE259
I troll bannati e il mimetismo dell’anonimato 261
I troll e le manipolazioni di YouTube 263
Reconquista Germanica attacca YouTube270
Dai troll all’accelerazionismo 277
Lista delle ulteriori referenze al capitolo280
Capitolo 4
I MEME
IL MEME E LE SUE ROTTE DIGITALI281
Il tempo e la creazione 281
Per una definizione di meme 283
I MEME IN AMBITO MILITARE 284
Memetic warfare284
Jeff Giesea – “It’s time to embrace memetic warfare”286
Google, Twitter, YouTube, e Facebook – “Propagandisti di stato”290
Finkelstein e il “meme control center”292
Il futuro della guerra memetica – Intelligenza artificiale e bots 296
A) Manipolazione della reputazione e della diplomazia296
B) Computational propaganda301
C) Il laser phishing 302
10. 10
| INDICE
I MEME NEL MARKETING303
I meme della campagna #TFWgucci303
Gucci meme o non meme? 307
Gli atti di consumo e la cocreazione mediale 311
Precauzioni prima di avviare una campagna via meme 313
I meme di Schick e McDonalds316
Subvertising e meme321
La campagna vera diventa meme: il caso Dos Equis323
Il meme che diventa campagna: il caso HipChat 325
Il meme ironico: il caso Bark 327
Il lolcat: un meme in superficie bonario, ma che… 329
Leftbook e Weird Facebook333
Il meme e la scomparsa dell’uomo339
Bibliografia343
11. La fine dell’Uomo, padrone del suo destino e del mondo, è prossima, per il pre-
valere sul suo regno millenario delle macchine intelligenti. In attesa di verificare,
e se possibile vanificare, la previsione apocalittica di Michel Foucault, è il caso di
tenere conto che comunque una guerra è veramente deflagrata fra vecchie e nuove
tecnologie della Informazione e della Comunicazione. Dunque, ma non tutti lo han-
no capito fino in fondo, fra linguaggi, regole, contenuti, valori, fra loro diversissimi.
Non c’è studioso che neghi che una rivoluzione è in corso, della portata più to-
talizzante di quella della invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg.
Da cui derivò come noto la popolarizzazione del sapere, la Riforma Protestante, la
nascita della richiesta di libertà politiche ed economiche. Un terremoto rigeneratore
per la civiltà occidentale.
Molti videro nell’avvento di Internet il compimento del lungo cammino di libe-
razione dell’Umanità iniziato allora, attraverso la creazione di una piazza virtuale
globale dove scambiare senza limite alcuno emozioni, idee, merci e monete. Non è
andata così. Il potere di controllo delle coscienze e delle interazioni è passato dalle
ideologie e dalle religioni, ai detentori delle infrastrutture digitali e ai gestori delle
piattaforme verso cui migrano velocemente e senza ritorno, vite private, discorso
pubblico, commercio e business.
I monopolisti del web si giustificano candidamente: non siamo editori, ma for-
nitori di tecnologie. Vero ma sono tecnologie altamente invasive e manipolatorie.
Prendono per ora più di quel che offrono. L’IOT, l’internet delle cose, ha accostato
all’onnipresente smartphone, smart TV ed elettrodomestici domotici che mentre li
utilizziamo, ci osservano, registrano e classificano.
È il quasi onnipotente demiurgo della rete, l’ALGORITMO, che ci guida, incon-
sapevoli, nelle nostre scelte sul Social Network Service. E che ci irretisce, agendo
sui trasmettitori cerebrali indicati dal neuromarketing, a passare sempre più tempo
on line, a uniformare gusti, scelte, comportamenti. Secondo l’Autore di questo inte-
ressantissimo libro, si tratta di un processo in una fase talmente avanzata da averlo
fatto già diventare il MAINSTREAM del titolo. Cioè ambiente collettivo condiviso,
consenso socioculturale, ambito valoriale tendenzialmente ecumenico e progressivo.
Prefazione
ASSALTO AL MAINSTREAM
12. 12
| PREFAZIONE
Per fortuna, verrebbe da dire, dove c’è un Potere però si genera sempre fisiologica-
mente un contropotere.
Una critica radicale da sinistra e libertaria, all’inizio. Tali erano le matrici di
MEME e TROLLS nelle loro prime manifestazioni. Ma dal 2014, imprevisto e vio-
lento, l’assalto all’Establishment digitalizzato cambia di segno. Il cosiddetto GA-
MEGATE nato nel mondo dei videogiochi, dà il via libera tutti a haters, misogini,
maschilisti, suprematisti bianchi, antisemiti, nazifascisti, negazionisti e complottisti.
Se ne accorge Steve Bannon, e ne fa l’esercito fanatico al servizio dei movimenti
populisti e sovranisti di mezzo mondo. Che mettono a segno due punti pesantissimi
per la storia del mondo.
L’elezione di Trump e la vittoria della Brexit. Liberali e progressisti restano tra-
mortiti anche in Italia, dove si affermano i primi Cinque Stelle anti-governisti e so-
prattutto la nuova Lega estremista. Nel nel campo europeista, globalista, liberalde-
mocratico e libertario la guerra in corso si gioca in difesa, di rimessa e di rincorsa. E
la rivincita della civiltà progressista è affidata alla politica tradizionale. Non basterà,
alla lunga. Serve abbracciare fino in fondo la rivoluzione digitale, soprattutto capirla
laicamente come aiuta a fare questo libro. Utilizzarla come nuova manifestazione
umanistica e non dirigistica. Rischi e storture si affrontano con azioni antimonopo-
listiche e fiscali. Lo scossone antropologico è invece nelle mani delle giovani genera-
zioni, con cui è obbligatorio allearsi subito e convintamente. Condividendo l’inno-
vazione senza riserve e timori. Nell’interesse comune. Solo grazie a loro i NORMIES
si salveranno, e salveranno ancora una volta il mondo dalla barbarie.
Alessandro Cecchi Paone