Yellow Kid: fu davvero il primo protagonista dei fumetti?
1. Yellow Kid: fu davvero il primo protagonista dei fumetti?
Quando nasce il fumetto come lo conosciamo oggi? E davvero il celebre Yellow Kid è stato il
primo protagonista di una storia a fumetti?
2. Ancora oggi la nascita del fumetto è materia dibattuta ma, storicamente, si fa risalire la sua
creazione a Yellow Kid, il primo personaggio di una storia a fumetti! Ma è davvero così?
Chi è Yellow Kid?
Yellow Kid era un personaggio della striscia intitolata "At the Circus in Hogan's Alley" pubblicata
per la prima volta il 5 Maggio 1895 come supplemento domenicale del New York World.
Il suo autore è l'artista Richard Felton Outcault che, nelle sue strisce, raccontava le avventure di
una variopinta umanità in un ghetto newyorkese. Tra queste figure spicca la presenza di Mickey
Dugan, un ragazzino goffo, calvo, abbigliato con una camiciona da letto (inizialmente blu e poi
gialla).
Mentre i dialoghi degli altri personaggi erano scritti su cartelli, i dialoghi di Yellow Kid apparivano
sul suo camicione, ma successivamente l'autore introdurrà le caratteristiche nuvolette. Questo
personaggio curioso e singolare è riconosciuto oggi come il primo protagonista di un fumetto.
I precursori del fumetto
Come abbiamo accennato, l'identità del primo personaggio dei fumetti, anche se formalmente
designata, è ancora materia di discussione tra gli studiosi di storia dell'arte. Molte di queste
discussioni hanno addirittura origine dalla definizione stessa di fumetto.
Questo linguaggio è spesso definito come una narrazione per immagini e, se il testo scritto non è
strettamente necessario, è possibile considerare come primi esempi anche i graffiti preistorici, i
geroglifici egiziani o i bassorilievi greci e romani. Tuttavia, il celebre autore newyorkese Will
Eisner ci offre una definizione più puntuale: quella di arte sequenziale.
La sequenzialità contraddistingue la narrazione a fumetti, ma questa può essere riscontrata anche in
antichità, in esempi come la Colonna Traiana o in alcune illustrazioni dell'arte medievale. Per
arrivare al fumetto vero e proprio andranno ancora definiti degli stili di linguaggio ed espressione
precisi.
La nascita del balloon
Il balloon è quello spazio bianco, rappresentato come una sorte di palloncino, che, nelle tavole a
fumetto, serve a contenere i dialoghi dei personaggi. In Italia il nome "fumetto" nasce proprio da
questo elemento che appare come una nuvoletta di fumo che esce dalla bocca del personaggio.
Ma anche in questo caso esistono delle rappresentazioni precedenti alla pubblicazione delle storie di
Yellow Kid, come opere medievali o stampe del XVII° secolo che utilizzano soluzioni simili al
balloon. Precedenti che fanno scricchiolare il suo primato. Quindi, di cosa abbiamo bisogno ancora
per definire un fumetto?
L'artista statunitense Coulton Waugh, nel 1947, pubblica il saggio The Comics, il primo libro
dedicato ad analizzare l'arte del fumetto. Waugh è il primo ad avanzare l'ipotesi di Yellow Kid
come primo personaggio dei fumetti e offre la sua definizione del mezzo: la sequenza narrativa
3. delle vignette, il testo inserito nei disegni e la presenza di personaggi che appaiono con regolarità
nella storia.
Un'altra caratteristica importante dei fumetti, e che ne segna la nascita solo da un certo momento
storico in poi, è la sua riproducibilità. Propria del fumetto è la possibilità di essere riproducibile
per essere diffuso a un gran numero di lettori, un aspetto collegato alla diffusione dei giornali nella
seconda metà dell'800.
Il fumetto... prima di Yellow Kid?
Ma, quindi, davvero Yellow Kid è il primo personaggio dei fumetti a tutti gli effetti? Beh... non
esattamente.
Nel XIX° secolo i giornali iniziavano la loro grande diffusione e, assieme a questi, anche le strisce
satiriche e umoristiche. In Europa, a Ginevra, Rodolphe Töppfer pubblica nel 1827 diversi racconti
per immagini come "Histoire de M. Jabot", anche grazie ai consigli di Goethe e sono molti a
considerare questo artista il primo vero fumettista.
Sempre in Europa, questa volta in Germania, l’illustratore e poeta Heinrich Christian Wilhelm
Busch, realizza nel 1865, per un giornale umoristico "Fliegende Blätter", le avventure dei bambini
Max e Moritz. Anche se non compare ancora il fumetto, alcuni storici del ramo, come l'italiano
Palmiro Boschesi, le considerano come le prime storie a fumetti.
Passato e... futuro del fumetto
Queste opinioni contrastanti rendono la cosa ancora oggi, spinosa e soggetta alle opinioni dei vari
esperti a seconda di come questi considerano il media. La creazione di fumetti, come espressione
artistica, si è ritagliata un suo posto nel cuore di milioni di appassionati, raggiunti da una infinità di
storie dei propri eroi, dapprima grazie alla stampa e, in tempi recenti, al web.
La nona arte, grazie al suo linguaggio semplice ma evocativo, fatto della fusione tra immagine e
testo, è ideale sia per raccontare una storia che nella progettazione grafica di materiale pubblicitario
messa in atto da aziende e imprese.