3. La missione centrale dell’iniziativa:
rilevare collettivamente le condizioni dei servizi di trasporto
pubblico.
Lo Strumento:
schede di rilevazione per il monitoraggio quotidiano dello stato del
trasporto pubblico basate su quattro dimensioni di analisi:
affidabilità, accessibilità, manutenzione, sicurezza.
L’oggetto del monitoraggio:
mezzi, fermate, stazioni, strumenti di comunicazione delle aziende.
4. Quando:
dal 12 novembre 2012 al 10 dicembre 2012.
Lo scopo:
Conoscere in forma rigorosa e impersonale lo stato reale del
trasporto pubblico, superare la percezione individuale acquisendo
dati attraverso un metodo comune.
A cosa servono le informazioni?
Alla condivisione con gli attori istituzionale e le aziende del trasporto
pubblico locale. Gli uni e gli altri possono rispondere ai cittadini,
avanzare e recepire proposte e soluzioni sulla base di un patrimonio
di informazioni costruito collettivamente.
5. Le rilevazioni sono state di due tipi:
Rilevazioni una tantum Rilevazioni continuative
Osservazioni alle stazioni ferroviarie di: Osservazioni sui treni della tratta
-Bari Palese Bari Palese – Molfetta
-Molfetta Molfetta – Bari Palese
-Giovinazzo
-Bisceglie
Osservazioni presso le fermate STP di Bisceglie: Osservazione sui pullman STP delle tratte
-Gelatiere
-Colorado Giovinazzo – Molfetta
-Papagni Molfetta – Giovinazzo
Osservazioni presso le fermate STP di Giovinazzo: Bisceglie – Molfetta
-Esso Molfetta – Bisceglie
-Carabinieri
-Piazza
-Via Molfetta
Il sistema delle informazioni: internet, punti
informativi, numero verde.
6. Gli strumenti sono distinti a seconda dei tipi di rilevazione:
Per le rilevazioni una tantum:
- Una griglia di osservazione per le stazioni
- - una griglia di osservazione per le fermate
- - una griglia di osservazione per il sistema delle informazioni
- Per le rilevazioni continuative:
- - una griglia di osservazione per i treni
- - una griglia di osservazione per i pullman
I ragazzi del Liceo Vito Fornari che sono stati coinvolti nelle attività di Mi.Mo2 si muovono, nel percorso casa-scuola-casa, principalmente in pullman: ben il 56% arriva da Bisceglie o da Giovinazzo ‘via gomma’. Il treno, invece, è il mezzo che utilizza chi arriva da Bari Palese. Chi si muove in città, cioè dentro Molfetta, viene accompagnato in auto nel 21% dei casi oppure si sposta a piedi. Solo il 3% utilizza abitualmente la circolare. Grandi assenti sono i mezzi che potrebbero sostituire l’auto: bicicletta e motorino.
Sono state fatte 75 osservazioni fatte sulle tratte Bisceglie-Molfetta e Giovinazzo-Molfetta, mediamente nelle fasce orarie 7.20 – 8.25, e sulle tratte Molfetta-Bisceglie e Molfetta-Giovinazzo nell’intervallo che va dalle 11 alle 13.58. Sono 31 le osservazioni fatte sulla tratta Giovinazzo – Molfetta – Giovinazzo e 44 quelle sulla tratta Molfetta – Bisceglie - Molfetta . Le osservazioni sono state realizzate dal 12 novembre 2012 al 10 dicembre 2012. L’aspetto maggiormente critico che emerge è quello dell’accessibilità: gli autobus risultano costantemente affollati e mancano spazi adeguati ad utenti disabili in carrozzina o a genitori che vogliano viaggiare con carrozzine e passeggini. Per quanto riguarda l’affidabilità l’elemento positivo –che colpisce- è una generale puntualità dei mezzi mentre sono diverse le corse nelle quali non vengono effettuate tutte le fermate probabilmente anche a causa del sovraffollamento dei mezzi. Riguardo la manutenzione c’è un aspetto da sottolineare: i mezzi non sono sporchi ma viaggiano spesso con i sedili imbrattati o rovinati e qui la responsabilità è tutta da attribuire ai viaggiatori e non alle aziende di trasporto. Certo è che, secondo le osservazioni fatte, mancano i controllori che potrebbero limitare i comportamenti scorretti dei passeggeri –specie in certe fasce orarie. Altro aspetto critico è la rilevazione di alcune infrazioni del codice della strada commesse dagli autisti. Mediamente, invece, obliteratrici e campanelli che segnalano le fermate sono funzionanti.
L’unica tratta ferroviaria percorsa quotidianamente dagli studenti è la Bari Palese – Molfetta – Bari Palese. Le osservazioni fatte su questa tratta sono state in totale 8. Da queste osservazioni il viaggio in treno sembra più qualitativo di quello in pullman anche se alcune criticità sono analoghe. Anche l’arrivo in stazione dei treni risulta puntuale, ma i tempi di percorrenza risultano più lunghi di quelli previsti dagli orari, causando un ritardo nell’arrivo a destinazione: il tempo medio di percorrenza supera i 17 minuti nel tragitto di andata, e addirittura i 23 minuti nel tragitto di andata, a fronte dei 13 minuti previsti dalla tabella degli orari. I treni vengono sistematicamente annunciati e c’è disponibilità di posti a sedere nonostante la prevalenza di situazioni di affollamento, soprattutto nelle fasce orarie mattutine. Va rilevato che anche sui treni regionali mancano spazi adeguati per disabili in carrozzina o per genitori con bambini in carrozzina, né sono presenti posti a disposizione di anziani, gestanti, ecc. Le vetture risultano mediamente pulite così come i sedili e sono presenti normalmente bagni funzionanti. Mancano invece le figure dei controllori e mancano anche gli annunci sonori a bordo treno.
Il confronto fatto fra le 7 fermate mette in evidenza alcune criticità legate, anzitutto, alle informazioni che non sono organizzate in modo omogeneo: alcune fermate, per esempio, non hanno una palina che indichi la presenza della fermata stessa e, in quei casi, manca completamente anche il riferimento agli orari di partenza dei pullman. La situazione delle informazioni offerte agli utenti dei servizi direttamente alla fermata è critica soprattutto a Giovinazzo dove, anche quando sono indicati gli orari, non facilmente consultabili perché danneggiati, imbrattati o comunque perché non adeguatamente visibili. Situazione disomogenea anche per la messa in sicurezza delle fermate attraverso spazi protetti dal traffico o slargo apposito per la salita e la discesa. Solo due fermate, una di Bisceglie e una di Giovinazzo, presentano tutte e due queste condizioni di sicurezza. Solo in due casi, invece, mancano marciapiedi di attesa dotati della rampa per i disabili mentre negli altri cinque casi sono presenti. Per quanto riguarda l’acquisto dei biglietti è sempre possibile trovarli presso tabaccai, edicole e qualche bar mentre non è previsto alcun tipo di acquisto self service e solo in due casi è presente una biglietteria. Manca completamente, invece, un sistema che offra ai viaggiatori informazioni in tempo reale (tempi di attesa, scioperi, deviazioni, ecc.).
Il confronto fra l’osservazione delle quattro stazioni prese in esame mostra una certa similitudine dei servizi presenti e di quelli critici. Ciò che balza immediatamente agli occhi è la presenza di molti quadratini rossi nell’area ‘Sicurezza’: non è stata rilevata la presenza di telecamere nei sottopaggi e, in tre casi su quattro, non è stato visto personale presente. Infine, su quattro stazioni, in due sono state rilevate telecamere nei locali interni e in due invece le telecamere non ci sono. Queste criticità non sono, di per sé, il segnale oggettivo dell’insicurezza delle stazioni o dei luoghi intorno la stazione, possono essere, però, una delle ragioni per cui le persone non si sentono sicure in quegli ambienti e confermano quanto ci è stato detto da molte ragazze: i genitori preferiscono il pullman al treno perché ritengono insicure le stazioni. Va segnalato come, solo in un caso le toilette siano presenti e anche accessibili per i disabili. Buona invece l’accessibilità alle informazioni, la possibilità di acquistare i biglietti e di vidimarli prima della partenza, dato che tutte le obliteratrici sono funzionanti.
Nel confronto tra i siti internet delle tre aziende (è stata inclusa anche l’azienda dei trasporti di Molfetta) il sito più completo è quello di Trenitalia del quale, purtroppo, non si dispone l’informazione relativa alle risposte alle richieste inviate attraverso l’indirizzo e-mail che, invece, sono la principale criticità rilevata nel caso delle altre due aziende. I servizi presenti e garantiti, quindi, sono quelli statici e non transattivi e, inoltre, anche il sistema di interazione on line (possibile attraverso la posta elettronica) non ha dato risposta quindi non viene adeguatamente presidiato. Il sito delle aziende locali e il loro call center sono gli unici canali utilizzabili per avere informazioni in tempo reale dato che, come visto sopra, alle fermate queste informazioni non sono presenti ed, eventualmente, si possono fare richieste specifiche alle biglietterie che, però, si devono conoscere dato che nei siti non vengono indicate.
La disponibilità dell’informazione online non significa però che questa informazione sia di elevata qualità e accessibile a tutti. Spesso le informazioni sono riportate in forma poco chiara, non intuitiva e scarsamente user-friendly. E’ il caso delle tabelle degli orari STP, di cui riportiamo qui una pagina tipo. La tabella a doppia entrata è poco comprensibile, i rimandi rendono difficile la lettura della pagina, le sigle sono di difficile interpretazione. Un servizio di alta qualità dovrebbe prevedere un software che consenta di ottenere l’informazione sugli orari semplicemente digitando la stazione di partenza, la stazione di arrivo, orario e data del viaggio. Senza scaricare un file PDF. E’ un sistema che utilizzano ormai moltissime aziende di trasporto. In alternativa, ogni sforzo per rendere meno complessa la tabella oraria di STP può migliorare la qualità dell’informazione.