2. Il «Bildungsroman» di Renzo
• L’ opera può essere letta come romanzo di
formazione di Renzo nel senso che si
assiste a un’evoluzione del popolano da un
atteggiamento negativo a uno positivo .
• Secondo Manzoni, Renzo «conquista» nel
romanzo l’atteggiamento dell’umile ideale:
infatti all’inizio prova astio contro don
Rodrigo, alla fine, quando questi sta per
morire, lo perdona e prega per lui
3. Luoghi
• Strada = imprevedibile, luogo ambiguo perché aperto
tanto al pericolo quanto alla salvezza
• Villaggio vs. Milano = Eden vs. città Inferno
• Osteria = immagine degradata e falsa della casa, non
avendone la connotazione spirituale (osteria della Luna
piena; osteria di Gorgonzola)
• Selva vs. Adda = natura disordinata quindi negativa
vs. acqua purificatrice, natura in positivo.
• Il fiume rappresenta un confine fisico, politico, letterario
e antropologico fra due diversi condizioni e due diversi
mondi e allude alla salvezza
• Milano vs. Bergamo = Piano deserto vs. macchia
biancastra - Colpa vs. redenzione (parziale)
4. Tempo
• Esposizioni di numerosi fatti nell’arco di
solo due giorni dal 10 al 12 novembre 1628
• Presente nel cap. XVI una lunga analessi
(racconto dei tumulti milanesi da parte di
un mercante)
• Significativo il tempo «interno», quello
soggettivo e psicologico di Renzo nel cap.
XVII, quando è in cammino verso l’Adda.
La diversità del suo tempo è esasperata
dalla paura irrazionale del buio e dal
disagio della brezza notturna.
5. Personaggi
Renzo
• Cap. XI - E’ insofferente di ogni ingiustizia, viene
«risvegliato» dalla città.
• La conseguenza è il suo traviamento. Emblematici i
tre pani trovati sotto la croce all’arrivo a Milano, il cui
possesso è implicitamente conferma di un’azione
violenta. Vengono mangiati nei momenti dei
cedimenti: durante il tumulto (fine capitolo XI); mentre
la folla sta per saccheggiare il forno; all’osteria della
Luna piena.
• Cap. XII - Soprattutto con l’assalto della folla al forno,
in Renzo appare il contrasto tra imperativo d’ordine e
attrattiva del disordine
6. • XIV- XV Il discorso di Renzo in piazza (negativo per
Manzoni) non è mai completamente “democratico”, il
popolo al limite deve aiutare l’autorità costituita.
Renzo riprende le idee di Manzoni, ma è colpevole
perché:
predica in piazza, fomentando i facinorosi;
non capisce nulla di ciò che accade ( ne consegue
l’ironia).
• XIII – Il suo abbandono al disordine resta
però solo sul piano intellettuale ( curiosità
colpevole), ma, quando si va alla casa del
vicario, Renzo sul piano del comportamento
agisce contro i sediziosi. L’essersi però
mescolato con la folla è già un atteggiamento
portatore di conseguenze negative
7. • Dopo il discorso, nuovo cedimento: invece di
recarsi al convento si lascia portare all’osteria
della Luna piena
• All’osteria c’è il culmine della trasgressione
possibile per Renzo. Trasgredendo ulteriormente
il recupero sarebbe impossibile: si passa dal
predicare in piazza ad alzar troppo il gomito che
ne è la conseguenza. Sono presenti la
contestazione della scrittura e della cultura come
strumenti di potere e la definizione ironica del
poeta.
• Dalle parole pronunciate da Renzo nell’osteria
restano fuori Lucia e fra Cristoforo, segno che
Renzo ha ancora ben saldi i suoi valori morali che
costituiranno i germi della redenzione morale.
8. Gli spostamenti di Renzo a Milano. Nel cerchio blu, il convento dei frati Cappuccini (attuale corso Venezia); nel
cerchio rosso, “el prestin di Scansc” (all’inizio dell’attuale corso Vittorio Emanuele, allora chiamato Corsia de’
Servi, appena a Nord dell’abside del Duomo); nel cerchio verde, la casa del Vicario di provvisione (via Santa
Maria Segreta), appena dopo il Cordusio. L’osteria della Luna piena è una pura invenzione dell’autore e, dal
testo del romanzo, si potrebbe ipotizzare una sua localizzazione presso la casa del Vicario di Provvisione, a sud
SilvanoPirotta,IPromessiSposi[...],Storiain
Martesana-N°11-2018
9. • XVI – XVII Ritrova una “casa” cioè una capanna
in cui ringrazia la Provvidenza e gli vengono in
mente tre immagini salvifiche: due in particolar
modo (una treccia nera e una barba bianca).
• Qui Renzo si mostra coerente
con il modello di umile
manzoniano, cioè rassegnato
alla volontà di Dio. Emblematico
in tal senso il ricorrere alla
parola “Provvidenza”
• L’arrivo al filatoio del cugino
Bortolo segna il ritorno all’ordine
lavorativo del protagonista
10. Silvano Pirotta, I Promessi Sposi [...], Storia in Martesana - N° 11 - 2018
11. La folla
Massa irragionevole
• non sa e non vuole capire
le vere ragioni della
carestia,
• non sa e non vuole capire
quali siano i giusti e
necessari rimedi;
• il suo comportamento si
risolve in violenza
devastatrice
12. L’oste
• L’oste della Luna
Piena è
emblematico della
categoria
• «aiuta» Renzo solo
per interesse, in
realtà lo «vende»
per evitare guai.
13. Il mercante
• E’ il portavoce di una specifica
categoria sociale con la sua
«morale della bottega» (= i
propri affari garantiti dall’ordine
costituito, quindi qualunque
elemento che turbi lo stato
delle cose è visto come
negativo)
• egli fornisce una nuova
versione dei tumulti milanesi e
si rivela abilissimo affabulatore.
14. I temi
• Cap. XIV – Polemica contro le ingiustizie
del potere a diffidenza nei confronti di una
cultura usata come strumento di
persecuzione e privilegio.
• Cap. XVI – La morale del mercante
• Cap. XVII – La Provvidenza
• Cap. XII – La carestia
nel Nord Italia e i tumulti
di San Martino a Milano
15. La forma e lo stile
• I codici stilistici corrispondono ai vari momenti della
narrazione
• Nelle dissertazioni storico-sociali la scrittura è attenta
alla costruzione di un ragionamento ordinato, anche
grammaticalmente, per la comprensione e la
spiegazione dei fatti storici
• Nelle descrizioni di fasi concitate e convulse L’Autore
ricorre a periodi in cui prevale la coordinazione e a
verbi che passano dai tempi del passato al presente
• A moderare il ritmo della narrazione, sono comunque
sempre presenti interventi diretti, spesso ironici
dell’Autore
16. Conclusioni sulla «prima discesa»
• La formazione di Renzo non è ancora compiuta
non accetta l’epiteto baggiano
si fa chiamare Rivolta Antonio (falso nome
che può essere ricollegato alle idee di
eversione e di rivalsa che si affacciano in
Renzo e il rapporto con l’avversario (don
Rodrigo) è ancora irrisolto
Renzo non lo perdona, convinto che la storia
possa essere modificata dall’agire umano
• L’abbandono alla Provvidenza (= volontà di Dio)
non è ancora totale