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LA DINASTIA
OTTONIANA
D'ANGELO FELICIA, DI SANTE CHIARA, MARINI LUCA E
TRAVAGLINI GAIA
DINASTIA
Enrico I
876-936 d.C
Ottone I
912-973 d.C
Ottone II
955-983 d.C
Ottone III
980-1002 d.C
Enrico II
973-1024 d.C
DINASTIA OTTONIANA
La dinastia degli Ottoni, rappresenta un capitolo
cruciale nella storia europea. Il loro dominio ha
plasmato il corso della cultura e della società del
tempo. Una delle caratteristiche salienti della dinastia
è stata la sua abilità nell’instaurare
alleanze politiche, spesso sottolineate da matrimoni
strategici.
Queste unioni non solo hanno consolidato il potere
degli ottoni ma hanno anche contribuito a rafforzare
legami con altre potenze europee. La loro astuzia
politica si riflette nelle alleanze che hanno permesso
loro di affrontare sfide interne ed esterne.
Inoltre, gli Ottoni hanno lasciato un impatto duraturo
sul fronte culturale e religioso. Il loro sostegno
alla Chiesa e la creazione di istituzioni monastiche
hanno contribuito a diffondere il cristianesimo e a
-
Tuttavia, la dinastia non è priva di segreti e
controversie. Gli intrighi di corte e
le manovre politiche sotterranee
hanno alimentato in loro l'ascesa al
potere. Questi segreti nascosti
aggiungono un alone di mistero alla loro
storia.
La dinastia degli Ottoni rappresenta
un periodo di grande importanza storica,
caratterizzato da successi politici, sviluppo
culturale e intricati giochi di potere.
COSA SUCCEDE
PRIMA?
Le strutture dei regni post carolingi sono
particolarmente fragili e dei tre regni emersi dal
frazionamento del vecchio impero, il regno di
Francia si frammenta in una serie
di circoscrizioni territoriali che solo formalmente
fanno omaggio al re, il regno di Italia è un'entità
che esiste sulla carta, ma non nella realtà e il
regno di Germania è invece quello più solido.
È avvenuta una suddivisione del territorio in
grandi ducati simile a quella della Francia con
l'unica differenza che nel regno Franco continua
ad esistere un minimo potere regio, nel regno di
Germania questo non vi è più.
Il regno tedesco è anche quello
maggiormente esposto alle incursioni degli Ungari e
degli Slavi e ciò porta i duchi tedeschi alla
conclusione che per la sopravvivenza del regno e dei
loro ducati era necessaria una maggiore
coordinazione e unità che poteva essere garantita
dalla presenza di un sovrano che venisse
riconosciuto da tutti i duchi come proprio punto di
riferimento.
Dopo una prima elezione del duca Corrado I gli successe
Enrico I di Sassonia ed ebbe così inizio il regno ottoniano.
COSA
SUCCEDE
PRIMA?
ENRICO I
L'UCCELLATORE
“
”
VITA
Enrico I nacque nell'876 da una famiglia
nobile sassone. Durante il suo regno, dal
919 al 936, fu in grado di consolidare il
potere degli ottoni e di espandere i confini
dell'impero, contribuendo alla sua crescita e
prosperità.
Si sposò la prima volta con
Hateburga di Merseburgo con la quale
ebbe un figlio. Successivamente si sposò
con Matilde di Ringelheim con la quale
ebbe cinque figli tra cui il suo
successore Ottone I.
Le circostanze esatte della sua morte non
sono chiare, secondo alcune fonti storiche
potrebbe essere morto a causa di un
ENRICO I DETTO "L'UCCELLATORE"
Enrico amava la caccia, era una
delle sue più grandi passioni
e migliore attività di svago
​Infatti venne soprannominato
“l’uccellatore” appena nel
XVI secolo, quando si impose la
leggenda che fosse venuto al
corrente della sua elevazione
ad imperatore proprio mentre
era a caccia di uccelli.​
CARRIERA POLITICA
Uno dei successi più notevoli per Enrico I fu la
conquista della Lotaringia, che pose fine alle
dispute territoriali in quella zona.
Sotto il suo regno l'impero ottenne una maggiore
stabilità politica ed economica grazie alla sua
abilità nel governare e nel promuovere una
politica estera efficace.​
Promosse la costruzione di castelli per rafforzare
la difesa del regno.​
Inoltre svolse un ruolo importante nella
promozione delle riforme ecclesiastiche,
sostenendo la riforma cluniacense
e consolidando l'autorità della Chiesa nell'Impero;
voleva armonizzare le relazioni tra la Chiesa e lo
Stato.​
OTTONE I
“
” IL GRANDE
VITA
Ottone I di Sassonia, noto anche come
Ottone il Grande, è una figura di grande
rilevanza nella storia del Sacro Romano
Impero. Nasce nel 912, salì al trono nel
936 e fu incoronato imperatore nel 962.
L'alleanza tra il potere imperiale e il papato
si rilevò essenziale per la stabilità
dell'Europa medievale.
Si sposò inizialmente con Edith del
Wessex, il matrimonio stabilì un'alleanza
tra l'Inghilterra e la casa reale di Sassonia.
In un secondo matrimonio si sposò con
Adelaide di Borgogna con il quale
ebbe quattro figli tra cui Ottone II.
La sua morte nel 973 portò ad una serie
di sfide per il suo successore e le tensioni
tra Impero e Chiesa
crebbero notevolmente.
OTTONE I
IN ITALIA
L'occasione di un intervento nelle faccende
italiane si presentò alla morte del re d'Italia. Nel
951 Ottone passa alle Alpi giunge a Pavia e si
fece proclamare Re d'Italia sposando Adelaide.
Con questa azione strategica Ottone unificò Il
regno italico con quello germanico e si appropriò
anche della Borgogna di cui Adelaide
era duchessa
BATTAGLIA DI
LECHFELD
Una delle sue conquiste più notevoli fu la
battaglia di Lechfeld contro i Magiari nel 955. I
magiari erano un'orda barbarica che minacciava
da tempo i confini est del Regno di Ottone.
Grazie a questa vittoria la popolazione ungara
venne definitivamente respinta verso Oriente
dove fondò lo stato magiaro e si convertì al
cristianesimo. Ottone I poté
invece incrementare l'avanzata tedesca verso
est al fine di espandere i propri domini sui
territori slavi.
SACRO ROMANO
IMPERO
Ottone I intendeva giungere fino a Roma ma il principe che allora
dominava la citta glielo impedì. Al suo rientro in Germania il
marchese Berengario ottenne da Ottone il regno d'Italia come
feudo.
Papa Giovanni XII puntava ad ingrandire e restaurare lo stato
pontificio nella sua antica estensione e in ciò giunse in conflitto
con Berengario.
Il papa rimasto sconfitto nel 960 si rivolse ad Ottone chiedendo
l'aiuto per la difesa di Roma offrendogli la corona imperiale.
Ottone ispirandosi a Carlo Magno comparve in Italia con un
nutritissimo esercito e ristabilì l'ordine in città. Nel 962 venne
finalmente incoronato imperatore.
Si rinnovò cosi il Sacro Romano Impero: un impero rinnovato
ma con una novità, ora era legato alla dignità regia tedesca e
non più franca.
DOPO
L'INCORONAZIONE...
Ottone I si preoccupò immediatamente di ridurre il
potere dell'aristocrazia feudale. Per poter mantenere il controllo delle
proprie terre decise di istituire i vescovi-conti, ossia di affidare i suoi
feudi solamente a un religioso da lui nominato e privo di figli che
potessero ereditare il feudo dopo la sua morte.
In questo modo le terre donate dal sovrano sarebbero tornate
direttamente a lui dopo la morte del feudatario.
PRIVILEGIUM OTHONIS
Il Privilegium Othonis è una legislazione imperiale stipulata a Roma nel 962
tra Ottone I di Sassonia e papa Giovanni XII. Il documento stabiliva che
1) l'elezione papale dovesse avvenire soltanto con il consenso dell'Imperatore
del Sacro Romano Impero e alla presenza di suoi rappresentanti;
2) Ottone attribuiva a se stesso reali diritti di sorveglianza, anche militare, sulla città di
Roma.
Con il Privilegium, Ottone, molto religioso, si ergeva a difensore della cristianità: il suo
intento era quello di incitare una riforma della Chiesa, caduta nel lusso e nella
corruzione, e, al contempo, legittimare il controllo imperiale sul papato.
OTTONE II
“
”
VITA
Ottone II nacque nel 955. Nel 972 Ottone II
sposò Teofano, una principessa bizantina,
rafforzando cosi i legami tra il sacro romano impero
e l'impero romano d'oriente Tuttavia la sua vita
familiare fu segnata da tragiche
perdite quando Teofano morì nel 991 lasciando
Ottone II vedovo. La coppia
ebbe quattro figlie femmine e un solo
maschio, Ottone III che diventerà imperatore dopo
il padre.
Ottone II dovette affrontare diverse sfide durante il
suo regno, comprese le tensioni con la chiesa e la
difficoltà nell'amministrare le regioni orientali
dell'impero. La sua vita privata, quindi, era
strettamente intrecciata con le sue responsabilità
politiche. Morì prematuramente all'età di 28 anni nel
983 poiché si ammallò di malaria. Venne seppellito
in una cripta della Basilica di San Pietro, dove
CARRIERA POLITICA
• Ottone II cercò di espandere l'influenza
dell'impero al di fuori dei suoi confini. Si
impegnò in diverse campagne militari per
sottomettere i regni confinanti e stabilire
l'autorità imperiali su essi. Il suo regno fu
segnato da numerosi scontri e rivolte. Il
progetto dell'imperatore era quello
di riorganizzare il sud dell'impero cercando
di cacciare gli arabi dalla puglia e dalla
Calabria sostituendovi il proprio dominio.
Questo progettò naufragò dopo la terribile
sconfitta subita presso Crotone, a Capo
Colonna dove sebbene l'emiro di Sicilia morì
le perdite più numerose ci furono nell'esercito
tedesco, perciò fu essenzialmente una
Inoltre Ottone si recò in Italia meridionale
per liberare quelle terre dalla dominazione
islamica. Lo scopo era quello di
ricongiungere i domini bizantini a quelli
germanici. Anche quest'operazione fallì.
Nel 978 riuscì a impossessarsi della Lorena
strappandola al re di Francia. La sua morte
improvvisa e la conseguente crisi
dell'impero plasmarono dei posteri
l'immagine di un sovrano sfortunato.
AZIONI IN TALIA
CURIOSITÀ
SU
OTTONE II
Durante il periodo regnante, Ottone II maturò un certo
interesse verso le abbazie, perché un buon rapporto con
gli arcivescovi gli avrebbe permesso di avere una
maggiore stabilità del suo impero. Per sua volontà venne
istituito un monastero benedettino che aveva un
cospicuo patrimonio rappresentato da appezzamenti di
terre e varie chiese.
Questo monastero aveva delle dimensioni elevate. Nel
corso della sua vita riuscì a far costruire circa quattro
abbazie di enorme importanza, in quanto andavano a
rafforzare ancora di più il suo potere.
OTTONE III
“
”
DALLA NASCITA
ALL'INCORONAZIONE
Ottone III nacque nel 980 in Westfalia da Ottone II e
da Teofano.
Egli fu il primo sovrano al mondo a indossare le tre corone
regali contemporaneamente, ricoprendo il ruolo di
imperatore dopo più di 100 anni dalla morte di Carlo
Magno.
Ottone III fu quindi il terzo imperatore del Sacro Romano
Impero detto “Germanico” e il penultimo re della “dinastia
degli Ottoni”, che per prima portò sul capo la triplice
corona.
Ultimogenito, ma primo maschio, di Ottone II, Ottone III
nacque assieme a una sorella gemella che però morì subito
dopo la nascita.
Rimasto orfano di padre a 3 anni, dopo essere stato eletto
dai prìncipi elettori come successore di Ottone II a
Verona, fu incoronato re e imperatore ancora bambino, il 25
dicembre nella capitale germanica di Aquisgrana.
DAL RAPIMENTO
ALL'INDIPENDENZA
Quasi subito dopo l’incoronazione, il “re bambino” venne rapito dal
cugino di suo padre, Enrico duca di Baviera. Questi era stato a sua
volta fatto prigioniero da Ottone I per impedirgli di rivoltarsi contro la
sua autorità, ed era riuscito a fuggire e a ordire il rapimento con la
complicità dell’arcivescovo di Colonia.
Una volta rapito il cuginetto, Enrico pretese per sé il trono, ma trovò
la forte opposizione del popolo, e soprattutto
di Gerberto di Aurillac e dell’arcivescovo di Reims. Enrico venne
perciò nominato a gran voce “nemico dell’impero” e costretto a
fuggire e a restituire il bambino alla madre dopo pochi mesi, nel 964.
Per proteggere il figlio da altri eventi spiacevoli, Teofano assunse la
reggenza fino al 991, anno della sua morte. Dopodiché, il trono passò
ad Adelaide di Borgogna, che morì 4 anni dopo.
Rimasto unico erede al trono, Ottone III assunse pieno potere e
chiamò accanto a sé uno dei suoi maggiori
seguaci, Gerberto di Aurillac.
APPENA SEDICENNE....
Ottone III venne ufficialmente incoronato imperatore a
Monza, l’anno successivo alla morte della nonna. Fin dagli
inizi, il giovane sovrano iniziò a maturare l’idea di restaurare
l’antico impero romano riconquistando tutte le terre che vi
appartenevano originariamente, e di riunirle sotto la sua
autorità.
Per questo, dopo aver sedato alcune rivolte all’interno
dell’impero tedesco, nel 996 si recò a Roma, dove il cugino
Brunone di Carinzia venne da lui fatto papa col nome di
Gregorio V. Il nuovo pontefice fu però deposto dai Romani e
si decise pertanto di sostituire Gregorio con Giovanni XVI.
A causa dei vari tumulti scoppiati nella città per l’elezione
dell’antipapa, Ottone fu costretto a tornare in Germania, ma
nel 997 fece ritorno a Roma armato di un potente esercito, col
quale sconfisse gli avversari di Gregorio V.
Nonostante questa vittoria, Gregorio V venne avvelenato nel
999 dai suoi avversari rimasti in vita, e il trono di Pietro
rimase nuovamente vacante.
Fu così che Ottone III, di ritorno da un pellegrinaggio, ne
approfittò per imporre come nuovo papa Gerberto di Aurillac,
che prese il nome di Silvestro II. Pertanto Ottone III intendeva,
con questo gesto, essere riconosciuto come un “novello
Costantino” e venire identificato in un imperatore romano
secondo il suo progetto di restaurazione che prese nome
“Renovatio Imperii”.
Trasferì infatti la capitale dell’impero germanico a Roma e
pretese per sé gli appellativi di “console” e “senatore” che
facevano parte del vecchio contesto politico dell’impero
romano.
Inoltre, decise di fidanzarsi con la principessa bizantina Zoe,
per riunire l’impero d’Occidente con quello d’Oriente, ma morì
PROGETTO:
RENOVATIO IMPERII
Ottone III fu cacciato da Roma nel 1001
assieme a Silvestro II, e morì a Faleria,
presso Viterbo, il 23 gennaio 1002, all’età
di soli 22 anni. Le cause della morte non
furono ben note.
Fu sepolto nella cattedrale di
Aquisgrana vicino a Carlo Magno, ma
la sua salma è andata
completamente perduta. Secondo una
leggenda, essa risiede in una piccola
frazione in provincia di Perugia, che
prende per questo nome di
“Salmaregia“.
Gli successe il cugino Enrico, figlio del
duca di Baviera da cui Ottone era stato
rapito da bambino. Questi salì al trono
col nome di Enrico II, ultimo sovrano
GLI
ULTIMI
ANNI....
L'APOTEOSI DI OTTONE III
Questa è l’immagine di un potente. Vi si
ritrae l’imperatore Ottone III seduto su un trono sospeso
a mezz’aria, dove la mano di Dio tocca la corona
di Ottone in modo da trasformare il sovrano in
una persona superiore e quasi divina.
È rinchiuso in una mandorla, una sorta di aureola, che
si intreccia con l’aureola blu di dio, a significare che
l’imperatore quasi possiede la dignità di cristo. Ai lati
dell’imperatore ha due persone che indossano una
corona e che si inchinano davanti alla sua maestà: sono
re di minore importanza, che lo stanno onorando.
Sotto, infine, ci sono due guerrieri e due
ecclesiastici, che rappresentano i signori e i vescovi
leali verso il potere imperiale. Tale fantasia serve a dirci
che i sovrani e i potenti medievali si sentono investiti
del loro potere da dio, e sono quasi tanto
autorevoli quanto lo è stato Cristo.
ENRICO II
IL SANTO
“
”
SALITA AL TRONO DI ENRICO II
La successione dopo la morte di Ottone III non
fu immediata o senza complicazioni. Ottone III
non aveva eredi diretti, e ci furono divergenze
e dispute tra i membri della dinastia ottoniana.
Alcuni cugini addirittura potrebbero aver
rifiutato il trono, mentre altri potrebbero aver
cercato di affermare le proprie pretese.
In ogni caso, Enrico II, cugino di Ottone III, alla
fine salì al trono come suo successore,
portando avanti la dinastia ottoniana e
consolidando il suo dominio sul Sacro Romano
Impero.
Figlio di Enrico II di Baviera e di Gisella di
Borgogna, Enrico II nacque il 6 maggio del
973.
Alcuni aspetti della sua vita privata
includono:
- Matrimonio con Cunegonda: Enrico II
sposò Cunegonda, una principessa di
origini polacche, intorno al 998. La loro
unione fu caratterizzata da una profonda
spiritualità e da un impegno reciproco.
Entrambi furono canonizzati dalla Chiesa
cattolica, evidenziando il loro modello di
vita cristiana.
- Vita coniugale: La coppia imperiale
condusse una vita coniugale improntata
alla fedeltà e alla devozione reciproca. Si
dice che abbiano vissuto in castità e che
VITA
• Patroni delle arti: Enrico II e Cunegonda furono patroni delle arti
e della cultura. Sostennero la costruzione di chiese e monasteri,
contribuendo alla diffusione dell'arte e dell'architettura cristiana.
• Vita spirituale: Entrambi furono noti per la loro vita sperimentale
intensa. Partecipavano attivamente alle funzioni liturgiche e
facevano donazioni significative alle istituzioni ecclesiastiche.
• Rapporti con la Polonia: grazie al matrimonio con Cunegonda,
Enrico II ebbe legami con la Polonia, e questo contribuì a
stabilire una connessione tra i regni tedeschi e polacchi.
La vita privata di Enrico II riflette l'importanza della fede e della
spiritualità nella sua vita, insieme a una relazione matrimoniale
che fu lodata per la sua santità.
Enrico II di Sassonia, noto anche come Enrico
II il santo, fu imperatore del Sacro romano
impero nel X secolo. Il titolo "il Santo", gli
fu conferito principalmente per il suo sostegno
alla Chiesa e per i suoi sforzi nel promuovere il
cristianesimo nel suo regno. Egli fu coinvolto
nella fondazione e nel sostegno di
numerose chiese e
monasteri, contribuendo alla diffusione
del cristianesimo nelle terre sotto il suo
dominio.
ENRICO IL SANTO
Enrico II di Sassonia salì al trono del Sacro Romano
Impero nel 1002 e raccolse la successione del
padre Ottone III. Come i suoi predecessori, egli si trovò
ad affrontare il problema della gestione contemporanea
della politica italiana e di quella germanica e quindi
quello di garantire la sua presenza nello stesso tempo al di
qua e al di là delle Alpi. Egli i infatti si preoccupò molto di
più della Germania le cui frontiere erano minacciate
dai Polacchi, mentre Roma era in mano alle
agitazioni autonomistiche della famiglia Crescenzi.
L’Italia meridionale cadeva di nuovo nel solito caos, mente
l’ Italia settentrionale si ribellava acclamando re Arduino
d’ Ivrea ed accennando a ricostruire un regno d’ Italia
indipendente.​ Enrico II, libero da questioni germaniche
così, giunse in Italia e riuscì a sconfiggere Arduino e lo
costrinse a ritirarsi nel monastero di Fruttuaria.
CARRIERA
POLITICA
Inoltre in Italia, Enrico II si occupò anche del problema dell’ Italia meridionale
dove nel frattempo, il nobile pugliese Melo, si era posto a capo di una rivolta contro
il potere bizantino. Nonostante l’appoggio del Papa e dei mercenari normanni, egli
venne sconfitto a Canne(1018) e fu costretto a chiedere aiuto ad Enrico II.
L’imperatore intervenne, ma una pestilenza decimò il suo esercito ed egli dovette
ritornare in Germania senza aver concluso nulla. Con la morte di Enrico II nel 1024,
la dinastia di Sassonia si esaurì. I diversi sforzi operati dalla dinastia per riunire
l’Italia settentrionale e quella meridionale erano stati sempre inutili.
In conclusione, l'epoca ottoniana è un esempio di come
una dinastia può lasciare un'impronta significativa sulla
storia di un periodo. Attraverso la loro abilità di governo, i
sovrani ottoniani hanno riportato stabilità e prosperità
nell'Impero e hanno rafforzato l'autorità centrale e
promosso la cristianizzazione delle terre sotto il loro
dominio.
Nonostante il tentativo messo in atto dai tre Ottoni è
stato ambizioso, e sebbene non si sia veramente
stabilizzato, ha fatto comunque rinascere la forma
istituzionale imperiale nel centro Europa.
COSA CI HANNO
LASCIATO GLI
OTTONI?
GRAZIE PER
L'ATTENZIONE
Classe 3F
A.s.2023/24
Liceo Scientifico Statale Corradino
D'Ascanio

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  • 1. LA DINASTIA OTTONIANA D'ANGELO FELICIA, DI SANTE CHIARA, MARINI LUCA E TRAVAGLINI GAIA
  • 2. DINASTIA Enrico I 876-936 d.C Ottone I 912-973 d.C Ottone II 955-983 d.C Ottone III 980-1002 d.C Enrico II 973-1024 d.C
  • 3. DINASTIA OTTONIANA La dinastia degli Ottoni, rappresenta un capitolo cruciale nella storia europea. Il loro dominio ha plasmato il corso della cultura e della società del tempo. Una delle caratteristiche salienti della dinastia è stata la sua abilità nell’instaurare alleanze politiche, spesso sottolineate da matrimoni strategici. Queste unioni non solo hanno consolidato il potere degli ottoni ma hanno anche contribuito a rafforzare legami con altre potenze europee. La loro astuzia politica si riflette nelle alleanze che hanno permesso loro di affrontare sfide interne ed esterne. Inoltre, gli Ottoni hanno lasciato un impatto duraturo sul fronte culturale e religioso. Il loro sostegno alla Chiesa e la creazione di istituzioni monastiche hanno contribuito a diffondere il cristianesimo e a -
  • 4. Tuttavia, la dinastia non è priva di segreti e controversie. Gli intrighi di corte e le manovre politiche sotterranee hanno alimentato in loro l'ascesa al potere. Questi segreti nascosti aggiungono un alone di mistero alla loro storia. La dinastia degli Ottoni rappresenta un periodo di grande importanza storica, caratterizzato da successi politici, sviluppo culturale e intricati giochi di potere.
  • 5. COSA SUCCEDE PRIMA? Le strutture dei regni post carolingi sono particolarmente fragili e dei tre regni emersi dal frazionamento del vecchio impero, il regno di Francia si frammenta in una serie di circoscrizioni territoriali che solo formalmente fanno omaggio al re, il regno di Italia è un'entità che esiste sulla carta, ma non nella realtà e il regno di Germania è invece quello più solido. È avvenuta una suddivisione del territorio in grandi ducati simile a quella della Francia con l'unica differenza che nel regno Franco continua ad esistere un minimo potere regio, nel regno di Germania questo non vi è più.
  • 6. Il regno tedesco è anche quello maggiormente esposto alle incursioni degli Ungari e degli Slavi e ciò porta i duchi tedeschi alla conclusione che per la sopravvivenza del regno e dei loro ducati era necessaria una maggiore coordinazione e unità che poteva essere garantita dalla presenza di un sovrano che venisse riconosciuto da tutti i duchi come proprio punto di riferimento. Dopo una prima elezione del duca Corrado I gli successe Enrico I di Sassonia ed ebbe così inizio il regno ottoniano. COSA SUCCEDE PRIMA?
  • 8. VITA Enrico I nacque nell'876 da una famiglia nobile sassone. Durante il suo regno, dal 919 al 936, fu in grado di consolidare il potere degli ottoni e di espandere i confini dell'impero, contribuendo alla sua crescita e prosperità. Si sposò la prima volta con Hateburga di Merseburgo con la quale ebbe un figlio. Successivamente si sposò con Matilde di Ringelheim con la quale ebbe cinque figli tra cui il suo successore Ottone I. Le circostanze esatte della sua morte non sono chiare, secondo alcune fonti storiche potrebbe essere morto a causa di un
  • 9. ENRICO I DETTO "L'UCCELLATORE" Enrico amava la caccia, era una delle sue più grandi passioni e migliore attività di svago ​Infatti venne soprannominato “l’uccellatore” appena nel XVI secolo, quando si impose la leggenda che fosse venuto al corrente della sua elevazione ad imperatore proprio mentre era a caccia di uccelli.​
  • 10. CARRIERA POLITICA Uno dei successi più notevoli per Enrico I fu la conquista della Lotaringia, che pose fine alle dispute territoriali in quella zona. Sotto il suo regno l'impero ottenne una maggiore stabilità politica ed economica grazie alla sua abilità nel governare e nel promuovere una politica estera efficace.​ Promosse la costruzione di castelli per rafforzare la difesa del regno.​ Inoltre svolse un ruolo importante nella promozione delle riforme ecclesiastiche, sostenendo la riforma cluniacense e consolidando l'autorità della Chiesa nell'Impero; voleva armonizzare le relazioni tra la Chiesa e lo Stato.​
  • 12. VITA Ottone I di Sassonia, noto anche come Ottone il Grande, è una figura di grande rilevanza nella storia del Sacro Romano Impero. Nasce nel 912, salì al trono nel 936 e fu incoronato imperatore nel 962. L'alleanza tra il potere imperiale e il papato si rilevò essenziale per la stabilità dell'Europa medievale. Si sposò inizialmente con Edith del Wessex, il matrimonio stabilì un'alleanza tra l'Inghilterra e la casa reale di Sassonia. In un secondo matrimonio si sposò con Adelaide di Borgogna con il quale ebbe quattro figli tra cui Ottone II. La sua morte nel 973 portò ad una serie di sfide per il suo successore e le tensioni tra Impero e Chiesa crebbero notevolmente.
  • 13. OTTONE I IN ITALIA L'occasione di un intervento nelle faccende italiane si presentò alla morte del re d'Italia. Nel 951 Ottone passa alle Alpi giunge a Pavia e si fece proclamare Re d'Italia sposando Adelaide. Con questa azione strategica Ottone unificò Il regno italico con quello germanico e si appropriò anche della Borgogna di cui Adelaide era duchessa
  • 14. BATTAGLIA DI LECHFELD Una delle sue conquiste più notevoli fu la battaglia di Lechfeld contro i Magiari nel 955. I magiari erano un'orda barbarica che minacciava da tempo i confini est del Regno di Ottone. Grazie a questa vittoria la popolazione ungara venne definitivamente respinta verso Oriente dove fondò lo stato magiaro e si convertì al cristianesimo. Ottone I poté invece incrementare l'avanzata tedesca verso est al fine di espandere i propri domini sui territori slavi.
  • 15. SACRO ROMANO IMPERO Ottone I intendeva giungere fino a Roma ma il principe che allora dominava la citta glielo impedì. Al suo rientro in Germania il marchese Berengario ottenne da Ottone il regno d'Italia come feudo. Papa Giovanni XII puntava ad ingrandire e restaurare lo stato pontificio nella sua antica estensione e in ciò giunse in conflitto con Berengario. Il papa rimasto sconfitto nel 960 si rivolse ad Ottone chiedendo l'aiuto per la difesa di Roma offrendogli la corona imperiale. Ottone ispirandosi a Carlo Magno comparve in Italia con un nutritissimo esercito e ristabilì l'ordine in città. Nel 962 venne finalmente incoronato imperatore. Si rinnovò cosi il Sacro Romano Impero: un impero rinnovato ma con una novità, ora era legato alla dignità regia tedesca e non più franca.
  • 16. DOPO L'INCORONAZIONE... Ottone I si preoccupò immediatamente di ridurre il potere dell'aristocrazia feudale. Per poter mantenere il controllo delle proprie terre decise di istituire i vescovi-conti, ossia di affidare i suoi feudi solamente a un religioso da lui nominato e privo di figli che potessero ereditare il feudo dopo la sua morte. In questo modo le terre donate dal sovrano sarebbero tornate direttamente a lui dopo la morte del feudatario.
  • 17. PRIVILEGIUM OTHONIS Il Privilegium Othonis è una legislazione imperiale stipulata a Roma nel 962 tra Ottone I di Sassonia e papa Giovanni XII. Il documento stabiliva che 1) l'elezione papale dovesse avvenire soltanto con il consenso dell'Imperatore del Sacro Romano Impero e alla presenza di suoi rappresentanti; 2) Ottone attribuiva a se stesso reali diritti di sorveglianza, anche militare, sulla città di Roma. Con il Privilegium, Ottone, molto religioso, si ergeva a difensore della cristianità: il suo intento era quello di incitare una riforma della Chiesa, caduta nel lusso e nella corruzione, e, al contempo, legittimare il controllo imperiale sul papato.
  • 19. VITA Ottone II nacque nel 955. Nel 972 Ottone II sposò Teofano, una principessa bizantina, rafforzando cosi i legami tra il sacro romano impero e l'impero romano d'oriente Tuttavia la sua vita familiare fu segnata da tragiche perdite quando Teofano morì nel 991 lasciando Ottone II vedovo. La coppia ebbe quattro figlie femmine e un solo maschio, Ottone III che diventerà imperatore dopo il padre. Ottone II dovette affrontare diverse sfide durante il suo regno, comprese le tensioni con la chiesa e la difficoltà nell'amministrare le regioni orientali dell'impero. La sua vita privata, quindi, era strettamente intrecciata con le sue responsabilità politiche. Morì prematuramente all'età di 28 anni nel 983 poiché si ammallò di malaria. Venne seppellito in una cripta della Basilica di San Pietro, dove
  • 20. CARRIERA POLITICA • Ottone II cercò di espandere l'influenza dell'impero al di fuori dei suoi confini. Si impegnò in diverse campagne militari per sottomettere i regni confinanti e stabilire l'autorità imperiali su essi. Il suo regno fu segnato da numerosi scontri e rivolte. Il progetto dell'imperatore era quello di riorganizzare il sud dell'impero cercando di cacciare gli arabi dalla puglia e dalla Calabria sostituendovi il proprio dominio. Questo progettò naufragò dopo la terribile sconfitta subita presso Crotone, a Capo Colonna dove sebbene l'emiro di Sicilia morì le perdite più numerose ci furono nell'esercito tedesco, perciò fu essenzialmente una
  • 21. Inoltre Ottone si recò in Italia meridionale per liberare quelle terre dalla dominazione islamica. Lo scopo era quello di ricongiungere i domini bizantini a quelli germanici. Anche quest'operazione fallì. Nel 978 riuscì a impossessarsi della Lorena strappandola al re di Francia. La sua morte improvvisa e la conseguente crisi dell'impero plasmarono dei posteri l'immagine di un sovrano sfortunato. AZIONI IN TALIA
  • 22. CURIOSITÀ SU OTTONE II Durante il periodo regnante, Ottone II maturò un certo interesse verso le abbazie, perché un buon rapporto con gli arcivescovi gli avrebbe permesso di avere una maggiore stabilità del suo impero. Per sua volontà venne istituito un monastero benedettino che aveva un cospicuo patrimonio rappresentato da appezzamenti di terre e varie chiese. Questo monastero aveva delle dimensioni elevate. Nel corso della sua vita riuscì a far costruire circa quattro abbazie di enorme importanza, in quanto andavano a rafforzare ancora di più il suo potere.
  • 24. DALLA NASCITA ALL'INCORONAZIONE Ottone III nacque nel 980 in Westfalia da Ottone II e da Teofano. Egli fu il primo sovrano al mondo a indossare le tre corone regali contemporaneamente, ricoprendo il ruolo di imperatore dopo più di 100 anni dalla morte di Carlo Magno. Ottone III fu quindi il terzo imperatore del Sacro Romano Impero detto “Germanico” e il penultimo re della “dinastia degli Ottoni”, che per prima portò sul capo la triplice corona. Ultimogenito, ma primo maschio, di Ottone II, Ottone III nacque assieme a una sorella gemella che però morì subito dopo la nascita. Rimasto orfano di padre a 3 anni, dopo essere stato eletto dai prìncipi elettori come successore di Ottone II a Verona, fu incoronato re e imperatore ancora bambino, il 25 dicembre nella capitale germanica di Aquisgrana.
  • 25. DAL RAPIMENTO ALL'INDIPENDENZA Quasi subito dopo l’incoronazione, il “re bambino” venne rapito dal cugino di suo padre, Enrico duca di Baviera. Questi era stato a sua volta fatto prigioniero da Ottone I per impedirgli di rivoltarsi contro la sua autorità, ed era riuscito a fuggire e a ordire il rapimento con la complicità dell’arcivescovo di Colonia. Una volta rapito il cuginetto, Enrico pretese per sé il trono, ma trovò la forte opposizione del popolo, e soprattutto di Gerberto di Aurillac e dell’arcivescovo di Reims. Enrico venne perciò nominato a gran voce “nemico dell’impero” e costretto a fuggire e a restituire il bambino alla madre dopo pochi mesi, nel 964. Per proteggere il figlio da altri eventi spiacevoli, Teofano assunse la reggenza fino al 991, anno della sua morte. Dopodiché, il trono passò ad Adelaide di Borgogna, che morì 4 anni dopo. Rimasto unico erede al trono, Ottone III assunse pieno potere e chiamò accanto a sé uno dei suoi maggiori seguaci, Gerberto di Aurillac.
  • 26. APPENA SEDICENNE.... Ottone III venne ufficialmente incoronato imperatore a Monza, l’anno successivo alla morte della nonna. Fin dagli inizi, il giovane sovrano iniziò a maturare l’idea di restaurare l’antico impero romano riconquistando tutte le terre che vi appartenevano originariamente, e di riunirle sotto la sua autorità. Per questo, dopo aver sedato alcune rivolte all’interno dell’impero tedesco, nel 996 si recò a Roma, dove il cugino Brunone di Carinzia venne da lui fatto papa col nome di Gregorio V. Il nuovo pontefice fu però deposto dai Romani e si decise pertanto di sostituire Gregorio con Giovanni XVI. A causa dei vari tumulti scoppiati nella città per l’elezione dell’antipapa, Ottone fu costretto a tornare in Germania, ma nel 997 fece ritorno a Roma armato di un potente esercito, col quale sconfisse gli avversari di Gregorio V. Nonostante questa vittoria, Gregorio V venne avvelenato nel 999 dai suoi avversari rimasti in vita, e il trono di Pietro rimase nuovamente vacante.
  • 27. Fu così che Ottone III, di ritorno da un pellegrinaggio, ne approfittò per imporre come nuovo papa Gerberto di Aurillac, che prese il nome di Silvestro II. Pertanto Ottone III intendeva, con questo gesto, essere riconosciuto come un “novello Costantino” e venire identificato in un imperatore romano secondo il suo progetto di restaurazione che prese nome “Renovatio Imperii”. Trasferì infatti la capitale dell’impero germanico a Roma e pretese per sé gli appellativi di “console” e “senatore” che facevano parte del vecchio contesto politico dell’impero romano. Inoltre, decise di fidanzarsi con la principessa bizantina Zoe, per riunire l’impero d’Occidente con quello d’Oriente, ma morì PROGETTO: RENOVATIO IMPERII
  • 28. Ottone III fu cacciato da Roma nel 1001 assieme a Silvestro II, e morì a Faleria, presso Viterbo, il 23 gennaio 1002, all’età di soli 22 anni. Le cause della morte non furono ben note. Fu sepolto nella cattedrale di Aquisgrana vicino a Carlo Magno, ma la sua salma è andata completamente perduta. Secondo una leggenda, essa risiede in una piccola frazione in provincia di Perugia, che prende per questo nome di “Salmaregia“. Gli successe il cugino Enrico, figlio del duca di Baviera da cui Ottone era stato rapito da bambino. Questi salì al trono col nome di Enrico II, ultimo sovrano GLI ULTIMI ANNI....
  • 29. L'APOTEOSI DI OTTONE III Questa è l’immagine di un potente. Vi si ritrae l’imperatore Ottone III seduto su un trono sospeso a mezz’aria, dove la mano di Dio tocca la corona di Ottone in modo da trasformare il sovrano in una persona superiore e quasi divina. È rinchiuso in una mandorla, una sorta di aureola, che si intreccia con l’aureola blu di dio, a significare che l’imperatore quasi possiede la dignità di cristo. Ai lati dell’imperatore ha due persone che indossano una corona e che si inchinano davanti alla sua maestà: sono re di minore importanza, che lo stanno onorando. Sotto, infine, ci sono due guerrieri e due ecclesiastici, che rappresentano i signori e i vescovi leali verso il potere imperiale. Tale fantasia serve a dirci che i sovrani e i potenti medievali si sentono investiti del loro potere da dio, e sono quasi tanto autorevoli quanto lo è stato Cristo.
  • 31. SALITA AL TRONO DI ENRICO II La successione dopo la morte di Ottone III non fu immediata o senza complicazioni. Ottone III non aveva eredi diretti, e ci furono divergenze e dispute tra i membri della dinastia ottoniana. Alcuni cugini addirittura potrebbero aver rifiutato il trono, mentre altri potrebbero aver cercato di affermare le proprie pretese. In ogni caso, Enrico II, cugino di Ottone III, alla fine salì al trono come suo successore, portando avanti la dinastia ottoniana e consolidando il suo dominio sul Sacro Romano Impero.
  • 32. Figlio di Enrico II di Baviera e di Gisella di Borgogna, Enrico II nacque il 6 maggio del 973. Alcuni aspetti della sua vita privata includono: - Matrimonio con Cunegonda: Enrico II sposò Cunegonda, una principessa di origini polacche, intorno al 998. La loro unione fu caratterizzata da una profonda spiritualità e da un impegno reciproco. Entrambi furono canonizzati dalla Chiesa cattolica, evidenziando il loro modello di vita cristiana. - Vita coniugale: La coppia imperiale condusse una vita coniugale improntata alla fedeltà e alla devozione reciproca. Si dice che abbiano vissuto in castità e che VITA
  • 33. • Patroni delle arti: Enrico II e Cunegonda furono patroni delle arti e della cultura. Sostennero la costruzione di chiese e monasteri, contribuendo alla diffusione dell'arte e dell'architettura cristiana. • Vita spirituale: Entrambi furono noti per la loro vita sperimentale intensa. Partecipavano attivamente alle funzioni liturgiche e facevano donazioni significative alle istituzioni ecclesiastiche. • Rapporti con la Polonia: grazie al matrimonio con Cunegonda, Enrico II ebbe legami con la Polonia, e questo contribuì a stabilire una connessione tra i regni tedeschi e polacchi. La vita privata di Enrico II riflette l'importanza della fede e della spiritualità nella sua vita, insieme a una relazione matrimoniale che fu lodata per la sua santità.
  • 34. Enrico II di Sassonia, noto anche come Enrico II il santo, fu imperatore del Sacro romano impero nel X secolo. Il titolo "il Santo", gli fu conferito principalmente per il suo sostegno alla Chiesa e per i suoi sforzi nel promuovere il cristianesimo nel suo regno. Egli fu coinvolto nella fondazione e nel sostegno di numerose chiese e monasteri, contribuendo alla diffusione del cristianesimo nelle terre sotto il suo dominio. ENRICO IL SANTO
  • 35. Enrico II di Sassonia salì al trono del Sacro Romano Impero nel 1002 e raccolse la successione del padre Ottone III. Come i suoi predecessori, egli si trovò ad affrontare il problema della gestione contemporanea della politica italiana e di quella germanica e quindi quello di garantire la sua presenza nello stesso tempo al di qua e al di là delle Alpi. Egli i infatti si preoccupò molto di più della Germania le cui frontiere erano minacciate dai Polacchi, mentre Roma era in mano alle agitazioni autonomistiche della famiglia Crescenzi. L’Italia meridionale cadeva di nuovo nel solito caos, mente l’ Italia settentrionale si ribellava acclamando re Arduino d’ Ivrea ed accennando a ricostruire un regno d’ Italia indipendente.​ Enrico II, libero da questioni germaniche così, giunse in Italia e riuscì a sconfiggere Arduino e lo costrinse a ritirarsi nel monastero di Fruttuaria. CARRIERA POLITICA
  • 36. Inoltre in Italia, Enrico II si occupò anche del problema dell’ Italia meridionale dove nel frattempo, il nobile pugliese Melo, si era posto a capo di una rivolta contro il potere bizantino. Nonostante l’appoggio del Papa e dei mercenari normanni, egli venne sconfitto a Canne(1018) e fu costretto a chiedere aiuto ad Enrico II. L’imperatore intervenne, ma una pestilenza decimò il suo esercito ed egli dovette ritornare in Germania senza aver concluso nulla. Con la morte di Enrico II nel 1024, la dinastia di Sassonia si esaurì. I diversi sforzi operati dalla dinastia per riunire l’Italia settentrionale e quella meridionale erano stati sempre inutili.
  • 37. In conclusione, l'epoca ottoniana è un esempio di come una dinastia può lasciare un'impronta significativa sulla storia di un periodo. Attraverso la loro abilità di governo, i sovrani ottoniani hanno riportato stabilità e prosperità nell'Impero e hanno rafforzato l'autorità centrale e promosso la cristianizzazione delle terre sotto il loro dominio. Nonostante il tentativo messo in atto dai tre Ottoni è stato ambizioso, e sebbene non si sia veramente stabilizzato, ha fatto comunque rinascere la forma istituzionale imperiale nel centro Europa. COSA CI HANNO LASCIATO GLI OTTONI?
  • 38. GRAZIE PER L'ATTENZIONE Classe 3F A.s.2023/24 Liceo Scientifico Statale Corradino D'Ascanio