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-MirellaArtiola
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Con “tendenze postimpressionistiche” si indica quel complesso di
orientamenti artistici che si svilupparono prima in Francia,poi nel
resto d’Europa,nell’ultimo ventennio dell’Ottocento.
Lo scopo dei postimpressionisti era quello di frugare ancora fra le
pieghe della natura, ossia superare i limiti degli impressionisti.
•Il rifiuto della sola impressione visiva;
•La sicurezza del contorno;
•Il ritorno della forma solida;
•La libertà del colore.
Gli esponenti più importanti,che non ebbero mai un’identità né un
manifesto unitario,furono:
Cézanne,Seurat,Gauguin e Van Gogh.
Dall’impressionismo, Cézanne apprese il “dipingere en
plein air”;tuttavia,l’esperienza impressionista
fu per lui solo l’inizio di una ricerca,la quale fu
così importante da generare in lui non solo
insoddisfazione,ma persino disgusto per
le sue opere,ritenute imperfette.
Il disegno di Cézanne è deciso ed è realizzato con linee ondulate
per delimitare i contorni,mentre un tratteggio rapido indica le zone in
ombra e modella i volumi.
E’ la geometria,che permea tutte le cose e a cui tutto può essere
ricondotto:l’uso costruttivo del colore determina
piani,curve,spigoli,mutamenti di inclinazione.
La casa dell’impiccato(1873)
La scelta del plein aire ed i piccoli tocchi di colore che fanno di questo dipinto un’opera
impressionista .Tuttavia,vi sono degli elementi che mostrano la volontà di andare oltre la
ricerca degli impressionisti:
Il paesaggio senza alcuna
presenza umana
Il paese
incastonato
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edifici
Il cielo color lilla si
trasforma in un
azzurro deciso
I bagnanti(1890)
•L’opera mostra sei giovani
nudi o seminudi mentre fanno
un bagno o si apprestano a
tuffarsi;
•Una forte architettura ed
una decisa prospettiva
marcate dall’inclinazione del
giovane seduto a sinistra e
quello di estrema destra;
•Gli azzurri rendono palpabile la presenza dell’aria e per conseguenza la
profondità;
•I corpi e le nuvole risultano essere irrobustiti della presenza rispettivamente del giallo
ocra e degli aranci,e dei caldi raggi del sole.
•E’ ciò che Cézanne definiva la “modulazione”,vale a dire un giusto rapporto dei
colori che crea il modellato.
L’opera in questione sancisce il distacco definitivo dalla corrente
impressionista,testimoniato dalla presenza di elementi quali:
Lo specchio quasi opaco
sembra far parte del
rivestimento ligneo per cui
l’attenzione va al tavolo ed ai
due giocatori;
L’artista isola i puri volumi,i soggetti sono rappresentati come
manichini,testimoniato dalla presenza di figure
geometriche(cilindri);
La tovaglia
che sembra
quasi
metallica
per la sua
rigidità.
La montagna di Saint-Victoire vista dai Lauves(1904)
Negli ultimi anni della sua vita,Cézanne sarà ossessionato dal paesaggio che era abituato a vedere
sin da bambino,tanto da realizzarlo più volte.
La loro composizione è data da superfici accostate a cui si aggiunge la ricerca della profondità
attuata tramite i colori.
Il dipinto di Cézanne si configura come una natura vinta e svelata,sezionata e poi
ricomposta,pronta ad essere consegnata ai pittori-indagatori delle generazioni future.
“Autoritratto con cappello”, 1893-1894,
Olio su tela, Musée D’Orsay, Parigi.
•Nasce a Parigi nel 1848 e sin da
piccolo viaggia molto
•Lavora prima come marinaio, poi
dal 1883 si dedicherà solo alla
pittura, avvicinandosi
all’Impressionismo
•Vende tutti i suoi beni e si
trasferisce a Tahiti, dove verrà
anche incarcerato per essersi
opposto a politica razzista
•Muore a Tahiti, in Polinesia
francese, nel 1903.
L’onda, 1888. Olio su tela, 49x58 cm. New
York. Collezione privata.
•Chiara influenza stampe giapponesi
Linee
spiraliformi
Orlatura con
linea scura,
tipica della
tecnica del
cloisonnisme
•Visione antinaturalistica
dei colori
Stampa giapponese del XIX secolo
L’onda, Paul Gauguin.
Il Cristo giallo, Olio su tela, 92x73 cm.
Buffalo, Albright-Knox Art Gallery.
•Recupero bidimensionalità persa
col cloisonnisme da cui trae
ispirazione
•Visione antinaturalistica del colore
•Importanza colore: uguale cromia
tra corpo del Cristo e colline
retrostanti indicano essenza
religiosa bretoni e attaccamento
delle donne alla terra e alla
religione
•Essenzialità paesaggio giustifica
sua definizione di Impressionismo
come “Sintetismo”.
Aha oe feii? 1892. Olio su tela, 66x 89 cm. Mosca,
Museo Puskin.
•Ispirato ad una scena a cui
aveva assistito, fu questo uno
dei quadri di cui fu più fiero
in assoluto
•La fanciulla al centro ricorda
le divinità greche
•Le due fanciulle sono
compositivamente l’una
l’opposta dell’altra
•Corpi fusi in una sola massa
•Corrispondenze di colori
•I corpi e i volti hanno forte
carica erotica e sono trattati
sinteticamente
•Natura realizzata
antinaturalisticamente
Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, 1897-1898. Olio su tela, 139x374 cm.
Boston, Museum of Fine Arts.
•Quest’opera doveva fungere da testamento spirituale (fu realizzata poco prima di un tentativo
di suicidio)
•Le diciture negli angoli superiori dovevano dare l’idea che si trattasse di un affresco rovinato
•Costruzione secondo uno schema a doppia piramide
•Dà l’idea dell’esistenza di episodi separati gli uni dagli altri
•Dodici persone, sei animali e una statua di divinità, tutti con forti significati simbolici
(nascita, vita, morte e altri)
•Domande esistenziali del titolo forse affidate a figure in porpora
•In qualche modo rappresenta la sintesi tra credenze cristiane, ebraiche e orientali
Georges Seurat (1859-1891)
L’artista nacque a Parigi il
2 dicembre 1859 e cominciò i
suoi studi presso una scuola
d’arte, per poi frequentare
l’Ecole des Beaux- Arts.
Le prime esperienze
artistiche di Georges Seurat
furono decisamente
impressioniste, ma già nel
1886 aveva creato il suo
capolavoro con una tecnica da
lui ideata, quella
divisionista, che consisteva
nell’accostare colori diversi
tra loro senza mescolarli…
Per ottenere questo
effetto, però, era
necessario che i colori
fossero depositati sulla
tela con la punta del
pennello sotto forma di
minuscoli tratti o punti.
L’ ispirazione per questa
tecnica venne dal chimico
Michel-Eugène Chevreul con
il suo principio di
«contrasto simultaneo».
I colori così posti sarebbero poi ricomposti e
fusi dalla retina dell’ occhio
dell’osservatore (principio della
ricomposizione retinica).
Une baignade à Asnières (1883-1884)
Un esempio
dell’Impress
ionismo a
cui Seurat
aveva
aderito è
Une baignade
à Asnières,
dipinto che
presenta
degli uomini
e dei
ragazzi che
prendono il
sole sulle
rive della
Senna.
Un dimanche après-midi (1883-1885)
Seurat, per eseguire questo dipinto, ebbe bisogno di numerose
sedute per completare i bozzetti del quadro nella stessa ora
del giorno e con la stessa luce. Il soggetto è ancora una volta
impressionsta: una folla di gitanti domenicali che si diverte
sulla Senna. Uomini e donne che passeggiano o sono distesi
all’ombra, una donna che pesca o un uomo che suona la tromba,
due militari
che camminano
appaiati e una
coppia che si
abbraccia
mentre ibambini
corrono sono i
soggetti del
dipinto.
Su tutta la
scena domina
una strana
sensazione di
calma e
silenzio.
Il circo ( 1891)
L’opera «Il circo» è
l’esempio più riuscito
dell’ultimo Seurat, in
cui l’artista sperimenta
le sue ultime innovazioni
in campo pittorico.
Seurat costruisce il suo
dipinto con sapienza.
Seguendo la corrente
impressionista, l’artista
riproduce fedelmente la
distinzione in classi
sociali degli spettatori:
uomini e donne ben
vestiti si trovano in
basso, mentre i meno
abbienti occupano i
gradini e la balconata
più in alto.
Particolari….
… d’opera!
Vincent Van Gogh nacque a
Groot Zundert, Olanda, il 30
Marzo 1853.
Nel 1880 si recò a Bruxelles,
dove studiò anatomia e
disegno prospettico.
Sei anni dopo raggiunse il
fratello Theo a Parigi, con il
quale ha avuto un forte
legame testimoniato dalle
lettere che si scambiavano in
continuazione.
In una lettera a suo fratello, possiamo percepire il
profondo
disagio interiore che affliggeva l’artista.
Egli si paragona ad un uccello in gabbia, poiché era
prigioniero
della sua depressione.
Il forte legame con il fratello riveste un ruolo fondamentale
nella vita dell’autore: Theo oltre ad aiutarlo
economicamente
era l’unica persona dalla quale poteva trovare l’appoggio
morale che non riusciva ad avere negli altri rapporti
sociali.
Barbante
- Mangiatori di patate.
Parigi
- Incontro con il fratello
Theo, Lautrec, Monet,
Degas, Renoir, Seurat.
Arles
-Incontra Gauguin, con il
quale iniziò un’amicizia
che solo due mesi dopo
interruppe tragicamente
Saint-Rèmy de
Provence
-Ricovero in
ospedale, egli
stesso decise di
farsi internare
Auvers-sur-Oise
-27 luglio si
suicidò
sparandosi al
cuore, morì due
giorni dopo tra le
braccia del
fratello Theo
-Anno 1882
- Il paesaggio spettrale e
l’albero nodoso senza foglie
rappresentano il suo stato d’animo.
-Sperimenta tecniche grafiche, alterna
diverse tecniche come il gessetto, la
matita nera e gli acquerelli.
-Anno 1888
-Stile giapponese, disegno a gessetto,
matita e inchiostro
Impiega forme geometriche varie:
-Trattini quadrangolari
-Linguette
-Pallini
-Filamenti
Caffè bollente nero, pasto
povero che sottolinea la
povertà dei contadini,
utilizzo di colori scuri
simili tra loro.
Mani nodose, rese tali dal duro lavoro
e dalla semina al raccolto delle
patate.
Van Gogh riusciva a cogliere la parte più impressionistica della miseria, trattando temi sociali
e mostrando un lato compassionevole verso questa tematica.
-Rapidi tocchi di colore che caratterizzano l’intero
dipinto
-Colori simili vicini
-Linguette disposte a centrifuga
La rappresentazione degli occhi fissi e il volto scavato
mostrano
l’inquietudine dell’artista.
Il ponte di Langlois
(Marzo 1888) -Influenza e contatto
con i Divisionisti;
-Spirito creativo,forte,
guerresco;
-Equilibrio cromatico.
-Donne intente a lavare panni;
-Filtro di canne palustri;
-Barca in disuso,tirata sulla
riva,semisommersa dall’acqua;
-Ponte mobile su cui si staglia
un carro in transito.
Veduta di Arles
( Maggio 1888)
-Linea d’orizzonte alta;
-Punto di fuga sinistro ed
esterno;
-Contrapposizione giaggioli
violacei(in primo piano) e gialli
ranuncoli,la quale ne esalta la
luminosità.
-Rossi tetti delle ultime case del paese “affogati” nel verde degli alberi degli orti;
-Luminosità del cielo data dalla sovrapposizione del celeste,del verde-acqua e del
violetto;
-Alberi (filtro vegetale tra il paese e i campi) realizzano un effetto unitario tra terra
e cielo.
-Abbandona la “pace” dei paesaggi di Arles;
-Accoglie i significati simbolici cari all’artista ed amico Gauguin;
-Grande fascino,potere evocatore;
-Natura complessa celata dietro un’apparente semplicità.
In primo piano un alto e
scuro cipresso,uno dei
soggetti ricorrenti ai
tempi del soggiorno a
Saint Rémy.
-Alle spalle del cipresso si estende un paesaggio(Saint Rémy o il
villaggio natio?)
-Cuspide di un campanile
-Alte colline delle Alpilles
-Sulla destra prospera un oliveto
-Un’aranciata luna falcata illumina un vasto cielo
stellato,il quale appare percorso da pericolose ed
aggressive “palle di fuoco”,trascinate nella corrente
densa dello spazio.
L’intero dipinto è,dunque,contrariamente alla
tranquillità paesaggistica di Renoir,dominato da un
senso di costante minaccia,a cui contribuisce il tratto
ondulato delle colline azzurre.
Campo di grano con volo di corvi
Ormai prossimo al suicidio,nel luglio del 1890, Vincent ha affrontato svariate
volte il tema della natura soggetta alla furia degli elementi ma,piuttosto che
rappresentar l’evento nel momento di concretizzazione effettiva, ne ha
evidenziato l’avvicinamento dell’istante cruciale.
Il dipinto “Campo di grano
con volo di corvi” nasce
dall’espressione della
disperazione,la solitudine,la
rabbia e la dolcezza,ciò che di
queste ne restava.
-Una spaventosa tempesta si
avvicina,presagio di morte
-Stormo di corvi,realizzati
con semplici “w”
capovolte ,si leva dal
campo
-Campo di grano tagliato da tre viottoli bordati di verde
Ciò che sprigiona luminosità (il cielo azzurro che occupa 1/3 della tela;l’oro lucente
del grano a cui Van Gogh riserva 2/3 della superficie) è in evidente
contrapposizione all’oscurità che sta per soccombere.
L’artista si sente impotente dinnanzi l’evento,simile all’uccellino citato in una
lettera al fratello Theo del 1880 il quale,in gabbia, se ne sta immobile a “guardare
fuori il cielo turgido,carico di tempesta,e sente in sé la rivolta contro la propria
fatalità”.
≈ Nasce nel 1864 nella Francia Meridionale
≈ Subisce dei traumi ai femori che gli
impediscono un armonico
sviluppo dello scheletro
≈ Frequenta gli atelier di Parigi dove conosce
Van Gogh
≈ Assiduo frequentatore di cabaret e circhi
≈ Muore divorato dalla sifilide e dall’alcool
nel 1901
Solo 2 mesi dopo
avrebbe compiuto
37 anni
≈ Giovane donna ubriaca, spinta in
avanti ed appoggiata sui suoi
gomiti su un tavolino dove ci sono
una bottiglia e un bicchiere
semivuoti
“GUEULE DE BOIS”
Lieve tratto di
matita azzurra
Ripassato con
inchiostro bruno
Azzurro anche per definire le ombre e
dare risalto all’architettura/arredo
Pittura en
plein air
Paesaggio Colori luminosi
L’indifferenza
per la linea di
contorno
Ripudia i principi e i temi dell’impressionismo, come:
• Interesse per il
mondo della notte
• Dà un taglio
fotografico ai suoi
dipinti
• Utilizza una
gamma limitata di
colori: verde, rosso,
azzurro, giallo
• Usa il pennello come
se fosse una matita e
diluisce molto i colori a
olio
• I dipinti tendono
all’opacità, al contrario
di quelli impressionisti
(effetto pastello)
• Segno nitido e veloce,
quasi nervoso
• Apparente immediatezza che
nasconde un minuzioso lavoro
di preparazione (bozzetti,
schizzi d’insieme, prove di
colore)
1892-1893 È il quadro più significativo di Lautrec, che raffigura l’interno del famoso locale
di cui luci e lustrini spesso nascondono una realtà di dolore e sfruttamento.
La vita notturna di locali frequentati da ricchi borghesi affascinati da ballerine che
all’occasione si trasformavano anche in prostitute, da tipi umani e personaggi equivoci
aveva sempre affascinato l’indole dell’artista, assiduo frequentatore del Moulin.
• Si ritrae in fondo, di profilo, insieme a
suo cugino Tapié de Céleyran
• Personaggi addensati al centro
• Specchi dilatano l’effetto spaziale
•Al tavolo ci sono 3 uomini e 2 donne,
stelle del Moulin: di fronte la Macarona,
di spalle Jane Avril con i capelli rossi
•A destra una donna bionda che incrocia
lo sguardo dell’osservatore e lo trascina
all’interno del quadro
Jane Avril
Macarona
Colori scuri ed opachi con poche parti luminose.
Ci troviamo nel salone d’attesa della casa chiusa di Rue del Moulins, dove Lautrec passava le
sue giornate. Le donne sono in piedi o sedute su grandi divani rossi e sono in vestaglia o
sottoveste, in un’attitudine rilassata. A destra del dipinto il colore ad olio eccessivamente
diluito lascia intravedere il disegno in carboncino che rende l’architettura quasi incompleta.
• Punto di fuga in alto a destra,
fuori dal dipinto ci permette di
vedere la scena dall’alto
• In primo piano una donna si
adagia su uno dei divani in
un’attitudine serena che crea un
clima di calma (+ toni caldi)
Così un luogo di sfruttamento e
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Il Postimpressionismo

  • 2. Con “tendenze postimpressionistiche” si indica quel complesso di orientamenti artistici che si svilupparono prima in Francia,poi nel resto d’Europa,nell’ultimo ventennio dell’Ottocento. Lo scopo dei postimpressionisti era quello di frugare ancora fra le pieghe della natura, ossia superare i limiti degli impressionisti. •Il rifiuto della sola impressione visiva; •La sicurezza del contorno; •Il ritorno della forma solida; •La libertà del colore. Gli esponenti più importanti,che non ebbero mai un’identità né un manifesto unitario,furono: Cézanne,Seurat,Gauguin e Van Gogh.
  • 3. Dall’impressionismo, Cézanne apprese il “dipingere en plein air”;tuttavia,l’esperienza impressionista fu per lui solo l’inizio di una ricerca,la quale fu così importante da generare in lui non solo insoddisfazione,ma persino disgusto per le sue opere,ritenute imperfette. Il disegno di Cézanne è deciso ed è realizzato con linee ondulate per delimitare i contorni,mentre un tratteggio rapido indica le zone in ombra e modella i volumi. E’ la geometria,che permea tutte le cose e a cui tutto può essere ricondotto:l’uso costruttivo del colore determina piani,curve,spigoli,mutamenti di inclinazione.
  • 5. La scelta del plein aire ed i piccoli tocchi di colore che fanno di questo dipinto un’opera impressionista .Tuttavia,vi sono degli elementi che mostrano la volontà di andare oltre la ricerca degli impressionisti: Il paesaggio senza alcuna presenza umana Il paese incastonato nel cuneo tra i due grandi edifici Il cielo color lilla si trasforma in un azzurro deciso
  • 6. I bagnanti(1890) •L’opera mostra sei giovani nudi o seminudi mentre fanno un bagno o si apprestano a tuffarsi; •Una forte architettura ed una decisa prospettiva marcate dall’inclinazione del giovane seduto a sinistra e quello di estrema destra; •Gli azzurri rendono palpabile la presenza dell’aria e per conseguenza la profondità; •I corpi e le nuvole risultano essere irrobustiti della presenza rispettivamente del giallo ocra e degli aranci,e dei caldi raggi del sole. •E’ ciò che Cézanne definiva la “modulazione”,vale a dire un giusto rapporto dei colori che crea il modellato.
  • 7. L’opera in questione sancisce il distacco definitivo dalla corrente impressionista,testimoniato dalla presenza di elementi quali:
  • 8. Lo specchio quasi opaco sembra far parte del rivestimento ligneo per cui l’attenzione va al tavolo ed ai due giocatori; L’artista isola i puri volumi,i soggetti sono rappresentati come manichini,testimoniato dalla presenza di figure geometriche(cilindri); La tovaglia che sembra quasi metallica per la sua rigidità.
  • 9. La montagna di Saint-Victoire vista dai Lauves(1904)
  • 10. Negli ultimi anni della sua vita,Cézanne sarà ossessionato dal paesaggio che era abituato a vedere sin da bambino,tanto da realizzarlo più volte. La loro composizione è data da superfici accostate a cui si aggiunge la ricerca della profondità attuata tramite i colori. Il dipinto di Cézanne si configura come una natura vinta e svelata,sezionata e poi ricomposta,pronta ad essere consegnata ai pittori-indagatori delle generazioni future.
  • 11. “Autoritratto con cappello”, 1893-1894, Olio su tela, Musée D’Orsay, Parigi. •Nasce a Parigi nel 1848 e sin da piccolo viaggia molto •Lavora prima come marinaio, poi dal 1883 si dedicherà solo alla pittura, avvicinandosi all’Impressionismo •Vende tutti i suoi beni e si trasferisce a Tahiti, dove verrà anche incarcerato per essersi opposto a politica razzista •Muore a Tahiti, in Polinesia francese, nel 1903.
  • 12. L’onda, 1888. Olio su tela, 49x58 cm. New York. Collezione privata. •Chiara influenza stampe giapponesi Linee spiraliformi Orlatura con linea scura, tipica della tecnica del cloisonnisme •Visione antinaturalistica dei colori
  • 13. Stampa giapponese del XIX secolo L’onda, Paul Gauguin.
  • 14. Il Cristo giallo, Olio su tela, 92x73 cm. Buffalo, Albright-Knox Art Gallery. •Recupero bidimensionalità persa col cloisonnisme da cui trae ispirazione •Visione antinaturalistica del colore •Importanza colore: uguale cromia tra corpo del Cristo e colline retrostanti indicano essenza religiosa bretoni e attaccamento delle donne alla terra e alla religione •Essenzialità paesaggio giustifica sua definizione di Impressionismo come “Sintetismo”.
  • 15. Aha oe feii? 1892. Olio su tela, 66x 89 cm. Mosca, Museo Puskin. •Ispirato ad una scena a cui aveva assistito, fu questo uno dei quadri di cui fu più fiero in assoluto •La fanciulla al centro ricorda le divinità greche •Le due fanciulle sono compositivamente l’una l’opposta dell’altra •Corpi fusi in una sola massa •Corrispondenze di colori •I corpi e i volti hanno forte carica erotica e sono trattati sinteticamente •Natura realizzata antinaturalisticamente
  • 16. Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?, 1897-1898. Olio su tela, 139x374 cm. Boston, Museum of Fine Arts.
  • 17. •Quest’opera doveva fungere da testamento spirituale (fu realizzata poco prima di un tentativo di suicidio) •Le diciture negli angoli superiori dovevano dare l’idea che si trattasse di un affresco rovinato •Costruzione secondo uno schema a doppia piramide •Dà l’idea dell’esistenza di episodi separati gli uni dagli altri •Dodici persone, sei animali e una statua di divinità, tutti con forti significati simbolici (nascita, vita, morte e altri) •Domande esistenziali del titolo forse affidate a figure in porpora •In qualche modo rappresenta la sintesi tra credenze cristiane, ebraiche e orientali
  • 18. Georges Seurat (1859-1891) L’artista nacque a Parigi il 2 dicembre 1859 e cominciò i suoi studi presso una scuola d’arte, per poi frequentare l’Ecole des Beaux- Arts. Le prime esperienze artistiche di Georges Seurat furono decisamente impressioniste, ma già nel 1886 aveva creato il suo capolavoro con una tecnica da lui ideata, quella divisionista, che consisteva nell’accostare colori diversi tra loro senza mescolarli…
  • 19. Per ottenere questo effetto, però, era necessario che i colori fossero depositati sulla tela con la punta del pennello sotto forma di minuscoli tratti o punti. L’ ispirazione per questa tecnica venne dal chimico Michel-Eugène Chevreul con il suo principio di «contrasto simultaneo». I colori così posti sarebbero poi ricomposti e fusi dalla retina dell’ occhio dell’osservatore (principio della ricomposizione retinica).
  • 20. Une baignade à Asnières (1883-1884) Un esempio dell’Impress ionismo a cui Seurat aveva aderito è Une baignade à Asnières, dipinto che presenta degli uomini e dei ragazzi che prendono il sole sulle rive della Senna.
  • 21. Un dimanche après-midi (1883-1885) Seurat, per eseguire questo dipinto, ebbe bisogno di numerose sedute per completare i bozzetti del quadro nella stessa ora del giorno e con la stessa luce. Il soggetto è ancora una volta impressionsta: una folla di gitanti domenicali che si diverte sulla Senna. Uomini e donne che passeggiano o sono distesi all’ombra, una donna che pesca o un uomo che suona la tromba, due militari che camminano appaiati e una coppia che si abbraccia mentre ibambini corrono sono i soggetti del dipinto. Su tutta la scena domina una strana sensazione di calma e silenzio.
  • 22. Il circo ( 1891) L’opera «Il circo» è l’esempio più riuscito dell’ultimo Seurat, in cui l’artista sperimenta le sue ultime innovazioni in campo pittorico. Seurat costruisce il suo dipinto con sapienza. Seguendo la corrente impressionista, l’artista riproduce fedelmente la distinzione in classi sociali degli spettatori: uomini e donne ben vestiti si trovano in basso, mentre i meno abbienti occupano i gradini e la balconata più in alto.
  • 24. Vincent Van Gogh nacque a Groot Zundert, Olanda, il 30 Marzo 1853. Nel 1880 si recò a Bruxelles, dove studiò anatomia e disegno prospettico. Sei anni dopo raggiunse il fratello Theo a Parigi, con il quale ha avuto un forte legame testimoniato dalle lettere che si scambiavano in continuazione.
  • 25. In una lettera a suo fratello, possiamo percepire il profondo disagio interiore che affliggeva l’artista. Egli si paragona ad un uccello in gabbia, poiché era prigioniero della sua depressione. Il forte legame con il fratello riveste un ruolo fondamentale nella vita dell’autore: Theo oltre ad aiutarlo economicamente era l’unica persona dalla quale poteva trovare l’appoggio morale che non riusciva ad avere negli altri rapporti sociali.
  • 26.
  • 27. Barbante - Mangiatori di patate. Parigi - Incontro con il fratello Theo, Lautrec, Monet, Degas, Renoir, Seurat. Arles -Incontra Gauguin, con il quale iniziò un’amicizia che solo due mesi dopo interruppe tragicamente
  • 28. Saint-Rèmy de Provence -Ricovero in ospedale, egli stesso decise di farsi internare Auvers-sur-Oise -27 luglio si suicidò sparandosi al cuore, morì due giorni dopo tra le braccia del fratello Theo
  • 29. -Anno 1882 - Il paesaggio spettrale e l’albero nodoso senza foglie rappresentano il suo stato d’animo. -Sperimenta tecniche grafiche, alterna diverse tecniche come il gessetto, la matita nera e gli acquerelli.
  • 30. -Anno 1888 -Stile giapponese, disegno a gessetto, matita e inchiostro Impiega forme geometriche varie: -Trattini quadrangolari -Linguette -Pallini -Filamenti
  • 31.
  • 32. Caffè bollente nero, pasto povero che sottolinea la povertà dei contadini, utilizzo di colori scuri simili tra loro. Mani nodose, rese tali dal duro lavoro e dalla semina al raccolto delle patate. Van Gogh riusciva a cogliere la parte più impressionistica della miseria, trattando temi sociali e mostrando un lato compassionevole verso questa tematica.
  • 33. -Rapidi tocchi di colore che caratterizzano l’intero dipinto -Colori simili vicini -Linguette disposte a centrifuga La rappresentazione degli occhi fissi e il volto scavato mostrano l’inquietudine dell’artista.
  • 34. Il ponte di Langlois (Marzo 1888) -Influenza e contatto con i Divisionisti; -Spirito creativo,forte, guerresco; -Equilibrio cromatico.
  • 35. -Donne intente a lavare panni; -Filtro di canne palustri; -Barca in disuso,tirata sulla riva,semisommersa dall’acqua; -Ponte mobile su cui si staglia un carro in transito.
  • 36. Veduta di Arles ( Maggio 1888) -Linea d’orizzonte alta; -Punto di fuga sinistro ed esterno; -Contrapposizione giaggioli violacei(in primo piano) e gialli ranuncoli,la quale ne esalta la luminosità.
  • 37. -Rossi tetti delle ultime case del paese “affogati” nel verde degli alberi degli orti; -Luminosità del cielo data dalla sovrapposizione del celeste,del verde-acqua e del violetto; -Alberi (filtro vegetale tra il paese e i campi) realizzano un effetto unitario tra terra e cielo.
  • 38.
  • 39. -Abbandona la “pace” dei paesaggi di Arles; -Accoglie i significati simbolici cari all’artista ed amico Gauguin; -Grande fascino,potere evocatore; -Natura complessa celata dietro un’apparente semplicità. In primo piano un alto e scuro cipresso,uno dei soggetti ricorrenti ai tempi del soggiorno a Saint Rémy.
  • 40. -Alle spalle del cipresso si estende un paesaggio(Saint Rémy o il villaggio natio?) -Cuspide di un campanile -Alte colline delle Alpilles -Sulla destra prospera un oliveto
  • 41. -Un’aranciata luna falcata illumina un vasto cielo stellato,il quale appare percorso da pericolose ed aggressive “palle di fuoco”,trascinate nella corrente densa dello spazio. L’intero dipinto è,dunque,contrariamente alla tranquillità paesaggistica di Renoir,dominato da un senso di costante minaccia,a cui contribuisce il tratto ondulato delle colline azzurre.
  • 42. Campo di grano con volo di corvi Ormai prossimo al suicidio,nel luglio del 1890, Vincent ha affrontato svariate volte il tema della natura soggetta alla furia degli elementi ma,piuttosto che rappresentar l’evento nel momento di concretizzazione effettiva, ne ha evidenziato l’avvicinamento dell’istante cruciale.
  • 43. Il dipinto “Campo di grano con volo di corvi” nasce dall’espressione della disperazione,la solitudine,la rabbia e la dolcezza,ciò che di queste ne restava. -Una spaventosa tempesta si avvicina,presagio di morte -Stormo di corvi,realizzati con semplici “w” capovolte ,si leva dal campo -Campo di grano tagliato da tre viottoli bordati di verde
  • 44. Ciò che sprigiona luminosità (il cielo azzurro che occupa 1/3 della tela;l’oro lucente del grano a cui Van Gogh riserva 2/3 della superficie) è in evidente contrapposizione all’oscurità che sta per soccombere. L’artista si sente impotente dinnanzi l’evento,simile all’uccellino citato in una lettera al fratello Theo del 1880 il quale,in gabbia, se ne sta immobile a “guardare fuori il cielo turgido,carico di tempesta,e sente in sé la rivolta contro la propria fatalità”.
  • 45.
  • 46. ≈ Nasce nel 1864 nella Francia Meridionale ≈ Subisce dei traumi ai femori che gli impediscono un armonico sviluppo dello scheletro ≈ Frequenta gli atelier di Parigi dove conosce Van Gogh ≈ Assiduo frequentatore di cabaret e circhi ≈ Muore divorato dalla sifilide e dall’alcool nel 1901 Solo 2 mesi dopo avrebbe compiuto 37 anni
  • 47. ≈ Giovane donna ubriaca, spinta in avanti ed appoggiata sui suoi gomiti su un tavolino dove ci sono una bottiglia e un bicchiere semivuoti “GUEULE DE BOIS” Lieve tratto di matita azzurra Ripassato con inchiostro bruno Azzurro anche per definire le ombre e dare risalto all’architettura/arredo
  • 48. Pittura en plein air Paesaggio Colori luminosi L’indifferenza per la linea di contorno Ripudia i principi e i temi dell’impressionismo, come: • Interesse per il mondo della notte • Dà un taglio fotografico ai suoi dipinti • Utilizza una gamma limitata di colori: verde, rosso, azzurro, giallo • Usa il pennello come se fosse una matita e diluisce molto i colori a olio • I dipinti tendono all’opacità, al contrario di quelli impressionisti (effetto pastello) • Segno nitido e veloce, quasi nervoso • Apparente immediatezza che nasconde un minuzioso lavoro di preparazione (bozzetti, schizzi d’insieme, prove di colore)
  • 49. 1892-1893 È il quadro più significativo di Lautrec, che raffigura l’interno del famoso locale di cui luci e lustrini spesso nascondono una realtà di dolore e sfruttamento. La vita notturna di locali frequentati da ricchi borghesi affascinati da ballerine che all’occasione si trasformavano anche in prostitute, da tipi umani e personaggi equivoci aveva sempre affascinato l’indole dell’artista, assiduo frequentatore del Moulin. • Si ritrae in fondo, di profilo, insieme a suo cugino Tapié de Céleyran • Personaggi addensati al centro • Specchi dilatano l’effetto spaziale •Al tavolo ci sono 3 uomini e 2 donne, stelle del Moulin: di fronte la Macarona, di spalle Jane Avril con i capelli rossi •A destra una donna bionda che incrocia lo sguardo dell’osservatore e lo trascina all’interno del quadro Jane Avril Macarona Colori scuri ed opachi con poche parti luminose.
  • 50. Ci troviamo nel salone d’attesa della casa chiusa di Rue del Moulins, dove Lautrec passava le sue giornate. Le donne sono in piedi o sedute su grandi divani rossi e sono in vestaglia o sottoveste, in un’attitudine rilassata. A destra del dipinto il colore ad olio eccessivamente diluito lascia intravedere il disegno in carboncino che rende l’architettura quasi incompleta. • Punto di fuga in alto a destra, fuori dal dipinto ci permette di vedere la scena dall’alto • In primo piano una donna si adagia su uno dei divani in un’attitudine serena che crea un clima di calma (+ toni caldi) Così un luogo di sfruttamento e sofferenza è trasformato in una scena di vita quotidiana dove donne costantemente oggetto di violenze e soprusi tornano ad essere quello che sono: persone.