SlideShare a Scribd company logo
1 of 130
Download to read offline
E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ]
MODO DI P R ODUZIONE
Marco Bianchini — MODO DI PRODUZIONE pag .4
Maurice Godelier — ECONOMIA pag.10
F ORMAZIONE E C O N O M I C O - S O C I A L E pag.24
LAVORO pag.40
MODO DI P R O DUZI ONE pag.67
PROPRIETÁ pag.90
RIPRODUZIONE pag.100
T RANSIZ I O N E pag.113
I77 Modo di produzione
Modo di produzione i76
I
al al
C
Q o o
QQo
al Q
o ac o ct ca
o ca Iù IU
N g ca XlV
CI! Q Q Q p 4 o al
al o al 4 atN à0
o HQ Q c a Q 93 à0V + 4 N cf' ccl NC! o + at IU Q o Q èo
+E
E
Q g +
Vg
ca E ovv Q ac Q E at Q E V o Q
cù af Q o Q al o +»
Q QV at g
E
o oo4 o Q ca ac oV
Q Q o V à 0 ca a!
00 o ca tù Q Q à0 00 ò0 .F o oo al at Q • o o o
al al O V O O V O 8 V O
NQooooV
oo V O
5 6 4 S ' 3 6 S 2 3 3 3
economia 5 7 IO z 6 8 5 2 4 8 3 4 3
formazione econ.-soc. 3 7 3 5 8 6 3 5 5 3 4 6 6 6 3 3 6
lavoro 8 IO 6 9 6
433
5 z 8
5 6 3 5 3 3 4
modo di produzione 5 88
6 2 4 6 3 5 5 5 S S 2 z
proprietà 2 4 3 7 2 3
33
5 5 5 2 7 3 2
riproduzione 4 ' 3
7S
3 ' 5 6
43
4 2 3 2 3
transizione 3 3
3 4 3 3 2
.a!
)
ac al
N oQ o Q Q
+ ' o Q
ca Q
R
ca
oQo
oò0 o
oo
o o
V
al Cl o o ct
i
o
Q p ct g Q
QI
al al
o ca
QQQct
oNQo
Qo
,Q o. at oo Q
Q .Q
a!
o o 4 o o Eo I Q
'CI o Cll o E ca
o o 9 o g" 4
ac ac ac Q ct O Q 4Q
o c a + + sE o Q
a a, a a
Qo4V4
4
4 4 7 6 6 6 8 3 2 3 4 6
economia 4 5 7 4 2 5 5 6 7 5 2 4 4 4 4 4
formazione econ.-soc. 7 4
85 83
2 6 z S 8 5 5 6 7 6 3 ' 4 4
48
lavoro 4 3 9 7 5 ' 2 6 2 ' 7 5 3 4 5 5 3modo di produzione 4 4
9 4
75
2 3 5 I 6 4 3 6 4 3 S 4 6
proprietà 8 4 2
75
5 2
876
3 3 2 5 5 4 2 3 2 2 3
riproduzione S 42 7 3 3 6 5 6 2 6
86663
3 5 4 5 4
transizione 6 2 5 3
VoI
modo di
o produzione
d
oVQ'U
"o
oao
IU Qo
4o .Icl
oH
N
E Q
oIo)al
economia
E oas
o ca
ooo
E a proprietà formazione
economico
formazione economico-sociale 5
3635
676
2 2
~s ociale
modo di produzione
76 55
5 4 riprodu trans!ztone
lavoro 6 zione
transizione 2
economia
445
7455
5S
5 2
riproduzione
36
3 S lavoro
proprietà 7 6 4
!3
ambiguità allegoria
compe estanza/esecuzione codice
Modo di produzione fonetica immagine
grammatica avanguardia
metafora
conceffo analogia e metafora lessico classico
scgllo
esistenza argomentoxionc lingua critica
significato
essere interpretazione lingua/parola filologia
simbolo bello/brutto
fenomeno linguaggio leffersturs creatività
forma metrica maniera
astratt%oncreto espressione
ideadialettica semantica poetica fantastico
identità/difierenza
proposizionee giudizio senso/significato alfabeto retorica gusto
mediazione traduzione ascolto imitazione
snihropos
o posizione ccontraddizione universali/particolari gesto immaginazione
lettura cultura/culture
ualità/quantità
progetto
atti linguistici etnocentrismi
totalità
luogo comune durione/riproducibilità
dicibile/indicibile orale/scriffo natura/cultura
uno/molti enunciazione comunicazione discorso
decisione parola finzione spszialità srfi
distfibuzione statistica preresupposizione ee allusione errore
ritmo
dato referente informazione generi artigianato
scrittura narrazion
etica
'one/narratività artista
induzione statistica voce acculturazionesti e attribuzione
babilità
filosofi /filosofie civiltà
antico/moderno tema/motivo oggetto
rsppresen a 't zione statistica
ragione futurotesto
razionale/irraziona e catastrofi calendario pro Uduzione artistica
teoria/pratica selvaggio arb rbar%ivilizzato
soggetto/oggetto ciclo decadenza
uguaglianza evento escatologia armonia colore escrementi
caos/cosmo valori periodizzazione età mitiche melodia disegno/progetta fertilità
curve e supcrfici infinito vero/falso tempo/temporali genesi ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione
geometria c Iopoog'I i a macrocosmo microcosmo volontà Passeto/presente scala canto sensi generaxioni
invariante mon o progress%eazione suono/rumore coltivazione
alchimia corpo sessualità infanzia
natura storia tonale/atonale cultura màterisle
astrologia atlante danza vecchiaia morte
osservazione amore industria rurale
cabala colhriione maschera vita/morte
deduzione/prova reale desiderio materiali
elementi d ento / monumento modaocum
equivalenza unità armi eros picciotti
esoterico/essoterico credenze ornamento clinica
differenziale isieriaformalizzazione frontiera
sncmorls dialetto scena cura na normalizzazione
funzioni
angoscia/colpa
logica pulsione
rovina/restauro
guerra enigma
infinitesimale
castrazione e comp lesso esclusione/integrazione
sibilità/necessità analisi/sintesi imperi
fiaba
soma/psiche
censura farmaco/droga fuoco
locale/globale referenza/verità anticipazione funzione nazione
mostro cannibalismo sonn%ogno
idcntificazionc c tratransfert homo
sistemi di riferimento
follia/delirio
ricorsività ipotcsl misura tattica/strategia
popolare dèi inconscio me ici mano/manutaffo
stabilità/instabilità matematiche modello
dicina/medicalirzazione
divinoalienazione proverbi tecnica
variazione metodo struttura
nevrosi/psicosi normale/anormsle
cosciema/autocoscicosa tradizioni Ci'Ot utensile
centrato/acentrato teoria/modello
demagogia piacere salute/malattia
combinatoria
immaginazionesociale
iniriazionc
discriminazione sintomo/diagnosi
magia
grafo
pace repressione demoni slimentazionc
applicazioni
labirinto
serv%ignore messia
terrore ateo divinazione agonismo
casta animale
assioma/postulato caso/probabilità millennio cerimonialeuomo lleranza/intolleranza chierico/laico mit%ito donna cucina
continuo/discreto rete causa/etfet to Utopia chiesa persona festamythos/fogna endogamia/esogsmia domesticamento
dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza diavolo puro/impuro feticcioorigini fame
divisibilità algoritmo coerenza eresia religione famigliagioco
incesto vegetale
dualità approssimazione convenzione libertino sogno/visione lutto
este orie/categorizzazioneca eg
insieme calcolo determina o 't /indeterminato libro stregoneria maschile/femminile
conoacenxs
regalità
matrimonio
razionale/algebrico/trescandcnte numero empiria/esperienza peccato ritocoppie filosofiche
simmetria zero parente
esperimento disciplina(discipline sacro/profano cacda/raccufta
totem
motemsticbc
borghesi/borghesia
legge santità donoenciclopedia bumcrmis economla
trasformazioni natura i c uomo/donnarali / categorie libertà/necessità eccedontcinnovazione/scoperta classi formazione economico-sico-sociale
metafisica
controllo/retroazione insegnamento lavoro pastorizia
contadininaturale/artificiale
energia invenzione consenso/dissenso primitivo
ideologiaoperatività ~ sa p s reciprocità/ridistriburionc
analogico/dignale equilibrio/squilibrio rappresentazione egemonia/dittatura masse
paradigma
interazione ricerca proprietà
automa intellettuali
previsione e possibilità
profetanzto
slstcillatlcsmatica edassificazione riproduzione
intelligenzaartiliciale ordine/disordine libertà rivolusions
riduzione transizione abbondanza/scarsità
macchina organizzazione , maggioranza/minoranza bisogno
ripetizione
programma semplice/complesso , partiti consumo
scienza
simularionc sistema a prendimento politica accumulazionespiegazione amministiagionO imposta
StruillCIIIO soglia au
'
uilibrazioncautoregolazione equ'
'
lusso
verificabilità/falsificabilità cervello comunità capitale
vincolo comportamento cogjnixionc
conflitto
Cl'I SI Dro c srgcllto
e condizionamento induzione e'nduzione/deduzione
consuetudine costituzione
élite distribuzione pesi e misure
controllo sociale innato/acquisito diritto democrazia/dittatura fabbrica Produzfonc/dfstràbuxione
astronomia
gergo
emozione/motivazione IStlrlto giustizia norrm gestione ricchezzagruppocosmologie
tomo e molecola mente operazioni istituzioni parto marginalità imperialismo scambio
gr" vitazione ercezione
conserva 'azione/invarianz responsabilità pùtcfc opinione impresa Spicco
luce quozien e ite intellettuale potere/autorità povertà mercato
materia
fisica pubblico/privato propaganda merce
spazio-tempo atmosfera cellula società civile moneta
litosfera
forza/campo adattamento difierenziamento
ruol%tatus
statomoto .ipne socializzazione pianificszione
oceani evoluzione immunità
particella •scisti profitto
plaflctl mutarion%elezione
plasma
individualità biologica
ttpszio sociale rettdits
sole polimorfismo
propagazione
integrazione salario
lllllvcrso SPCCIC invecchiamento
quanti utilità
relatività
organismo valore/plusvalore
reversibilità/irreversibilità
regolazione insediamento agrkèlffnx
catalisistato fisico sviluppo e morfogenesi migrazione città/campagna
macromolecole paesaggio colopio '
metabolismo popolazione comztémiou
omeostasi industlià '
eredità
regione
organico/inorganico risorse spamhdasmoéico
oslliosl gene
suolo svààlapàzbhoffosvlluppo
Vita genotipo/fenotipo
terra
razza
territorio
sangue
villaggio
go8
Modo di produzione
Economia, Formazione economico-sociale, Lavoro, Modo di produzione,
Proprietà, Riproduzione, Transizione
Modi reali e modelli teorici,
Uno dei problemi basilari che ogni società affronta quotidianamente è pro
curarsi tutto ciò che le serve per continuare ad esistere, il che significa, in primo
luogo, produrre quei beni economici che ne garantiscono la sopravvivenza fisica.
Nel risolvere tale problema ogni comunità umana è condizionata da una serie di
limitazioni che le sono proprie : le condizioni ecologiche e geografiche dalle quali
essa ricava i mezzi materiali per la propria esistenza; i mezzi materiali e intellet
tuali impiegati nei processi produttivi; i rapporti che si sono instaurati fra gli
individui al fine di compiere l'intero ciclo che va dalla produzione al consumo dei
beni (rapporti nei quali il marxismo individua la «struttura» — o «infrastruttu
ra» — di una società). Nel loro insieme, le condizioni ambientali, le forze produt
tive e i rapporti sociali di natura economica concorrono nel dar f orma a uno spe
cifico +modo di produzione+ il quale, a sua volta, contribuisce a conferire una
impronta e una dinamica del tutto particolare a ciascuna+formazione economi
co-sociale+. Di conseguenza è sempre possibile tracciare relazioni di qualche si-,.
gnificato fra le condizioni della produzione da un lato, le strutture e le forme di
una società dall'altro.
Che relazioni del genere esistano nessuno ha mai dubitato: né l'uomo della
strada né gli scienziati sociali della piu varia estrazione. Dubbi e contrasti anche
radicali esistono invece sul significato e il ruolo da attribuirsi a tali legami. E noto
infatti che gli studiosi di ispirazione marxiana vi hanno dedicato grande atten-.
zione, al punto da fame l'oggetto specifico non solo del'a scienza economica ma
della stessa scienza della società. Come ebbe a dire Fngels, l'+economia+ politica
è «scienza delle condizioni e delle forme, nelle quali le diverse società umane
hanno prodotto e scambiato e nelle quali hanno volta per volta distribuito i loro
prodotti in modo conforme a questa produzione e a questo scambio». Tenendo
poi presente che «con la maniera e la specie di produzione e di scambio di una
società storicamente determinata e con le condizioni storiche preliminari di que
sta societàsono dati contemporaneamente anche la maniera e la specie della di
stribuzione dei prodotti», la quale ultima è indicativa della divisione di classe,
scienza economica e scienza sociale si trovano in gran parte a coincidere. Del
tutto all'opposto coloro che, come Robbins, hanno, implicitamente o esplicita
mente, adottato la definizione di economia come «scienza che studia la condotta
umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi applicabili a usi alternativi» e
solo marginalmente, nella migliore delle ipotesi, si sono occupati delle determi
nanti storico-ambientali dell'economia e della società. Dei fattori storico-am
bientali della produzione si sono invece occupati i sostanzialisti come Polanyi (o,
piu recentemente, Sahlins) per i quali l'economia è da intendersi come «processo
Sistematica locale 4I I
4IQ Modo di produzione
istituzionalizzato di interazione tra l'uomo e il suo ambiente» (Polanyi), ossia
accuratamente banditeper mezzo della formula ceterisparibus. Ne consegue che
come «categoria culturale anziché di comportamento, alla pari della politica o
le premesse, vale a dire la cornice teorica del modello, rappresentativa della real
della religione piuttosto che di categorie quali la razionalità e la prudenza: non
tà che si studia, risultando protette, non possono essere né confermate, né falsifi
le attività individuali orientate alla soddisfazione dei bisogni ma il processo della
cate nel corso dell'analisi. Fatta salva la correttezza della procedura logica, l'uni
vita materiale della società» (Sahlins). Da quest'ultimo punto di vista l'econo
ca possibilità di verifica delle premesse si ha mettendo a confronto il dato prove
mia, intesa come disciplina accademica, non ha mancato di esprimere esponenti
niente dalla simulazione teorica con quello eventualmente osservato nella realtà.
significativi : basti pensare alla Scuola storica tedesca o ad autori come Veblen,
In caso di discrepanza signi6cativa fra i due dati si deve abbandonare in blocco
Commons, Schumpeter, Ayres e Galbraith. D'altra parte, pare questo il genere
il sistema delle premesse adottato e ricercarne uno piu soddisfacente. A rigore,
d'impostazione di gran lunga prevalente nella tradizione delle scienze sociali : al
i modelli «chiusi» si debbono quindi accettare o respingere in blocco: in ogni
riguardo è sufficiente ricordare pensatori come Grotius, Hobbes, Locke, Vico,
caso non si prevede che essi generino, dal proprio interno, altri modelli portatori
Montesquieu, Cantillon, Hume, Galiani, Beccaria e Verri.
di premesse diverse da quelle originarie. Un modello «chiuso», di conseguenza,
In altri termini, nel corso della loro storia, le scienze sociali sembrano aver
è operativo nell'ambito di una situazione statica o stazionaria, non mai in vista
nettamente privilegiato l'indirizzo epistemologico noto come «olismo», secondo
dell'evoluzione di un organismo: l'obiettivo ad esso piu congeniale resta quello
il quale le totalità sono qualcosa di piu e di diverso dalla somma delleloro parti,
di individuare ipotesi intorno alla realtà che siano immediatamente o potenzial
nel senso che le totalità in questione hanno caratteristiche che non possono esse
mente veri6cabili e che siano utilizzabili per fare previsioni all'interno di tale
re spiegate sulla base delle proprietà e delle reciproche relazioni tipiche delle
realtà. Si può dire, in altri termini, che essi siano ontologicamente orientati a dar
singole parti, Tale prevalenza si può spiegare, fra l'altro, con il fatto che 1 indi
conto di un futuro prossimo che non si differenzi dal passato quanto alle sue
rizzo opposto, vale a dire l'« individualismo metodologico», tende a sottovalutare
componenti di fondo, oppure a individuare leggi regolatrici di processi che non
la rilevanza analitica delle totalità e, per questa sua stessa inclinazione, finisce siano influenzati dal divenire spazio-temporale (universali necessari, invarianti
con iltrascurare importanti relazionifra aggregati come possono essere,appun
strutturali ). Il problema teorico posto dagli eventuali rapporti fra le condizioni
to, quelle esistenti fra società e condizioni materiali d'esistenza. Chi si aspettasse,
materiali della vita e le con6gurazioni sociali è, all'opposto, di natura essenzial
p erò di trovare in tutta la letteratura ispirata all'«olismo metodologico» una
mente dinamica in quanto riguarda i mutamenti di fondo che intervengono nelle
trattazione esauriente di tali rapporti rimarrebbe deluso. Vi sono infatti scuole,
società in conseguenza della loro interazione con mutevoli condizioni della pro
classi6cabili sotto il nome di «funzionalismo strutturale», che in antropologia duzione. Non stupisce quindi che i modelli «aperti», oltre a tener conto delle
(Malinowski, Radcliffe-Brown ) o in sociologia (Parsons) hanno orientato le loro
«esternalità» e degli effetti di feedback (retroazione), contengano anche gli ele
ricerche sui bisogni, biologici o sociali, che ogni società deve soddisfare, piuttosto
menti salienti di tale reciproca influenza in una combinazione tale da spiegare la
che sulle interrelazioni fra società e condizioni materiali d'esistenza: le società o
nascita di una nuova realtà. Piu precisamente, le opposte caratteristiche dei mo
le culture sonostate di conseguenza analizzate come sistemi sostanzialmente
delli (e dei problemi teorici sottesi) hanno fatto si che le «esternalità» degli uni
chiusi, autoequilibranti, privi di significativi elementi di conflittualità interna o
abbiano sovente rappresentato le «internalità» degli altri. Variabili come le tec
esterna.
niche, i conflitti sociali, i «gusti», gli strumenti e le tipologie degli scambi, le
Il discriminefra quanti, almeno in linea di principio, hanno preso in consi
« istituzioni », mentali e sociali, le comunicazioni, la cultura, le particolarità geo
derazione l'ipotesi di conferire significatività "i fattori storico-ambientali della grafico-ecologiche, che compaiono alternativamente come explanans ocome ex
produzione e quanti li hanno invece trascurati va allora precisato meglio nel sen
planandnm, nella letteratura sostantivistica e negli scritti di tradizione marxiana,
so di collocare, grosso modo, i costruttori di «modelli chiusi » (anche se, a rigore, figurano spesso come dati «esterni», sovente raggelati nella formula eeteris pa
nessun modello potrebbe dirsi veramente chiuso) da un lato, e i costruttori di
ribus, dei modelli «chiusi». Categorie ideali e astoriche come domanda, offerta,
modelli aperti dall'altro. A favore di tale distinzione sembra esistere, oltre alle
prezzi, costo, utilità, risparmio, investimento, consumo, fattori di produzione,
preferenze analitiche dimostrate dagli studiosi, anche una ragione di ordine tec
produttività, margine ovvero funzioni ugualmente astoriche come pattern main
nico-procedurale: i modelli «chiusi » paiono infatti accomunati da caratteristiche
tenance, goal attainment, adaptatian, integratian sono invece, nelle loro astratte
distintive che li rendono inadeguati a trattare di realtà in movimento. Un model
e necessarie relazioni, oggetto e contenuto dei modelli «chiusi » : esse figurano, se
lo «chiuso»partesempre da alcune premesse e, attraverso una catena di dedu
è il caso, come dati, nei modelli «aperti». Per fare un esempio noto, mentre la
zioni logico-causali, giunge deterministicamente a una conclusione. Il procedi
concorrenza di mercato (con i suoi impliciti meccanismi ) rappresenta un dato e
mento euristico seguito è lineare, con un movimento che va dalle premesse alle
non il fine dell'analisi marxiana del capitalismo, la lotta di classe (in termini di
conclusioni senzaprevedere né effetti di causalità retroattiva né interferenze, in
distribuzione del sovrappiu fra salari e pro6tti ) rappresenta un dato esogeno per
un punto qualsiasidella catena causale, di eventuali «esternalità>) che comporti
alcuni tipi di modelli di produzione circolare classificabili come «chiusi».
no modifiche delle premesse iniziali : «esternalità», del resto, che di solito sono
A riprova di quanto detto a proposito dell'impossibilità dei modelli «chiusi »
Sistematica locale 4rz 4r3 Modo di produzione
di dar conto del mutamento, si può ricordare che quando si sono voluti affronta identificare i confiitti stessi con le contraddizioni interne ai singoli modi di pro
re problemi storici, come il benessere economico o lo sviluppo, con una strumen duzione. Da quando Cantillon credette di poter individuare, nell'ambito delle
tazione teorica di tipo «chiuso», questa si è rivelata spesso inadeguata e incapace società del suo tempo, le opposte categorie di coloro che vivevano del proprio
di suggerire provvedimenti dall'effetto certo o, piu semplicemente, desiderabile. +lavoro+ e di coloro che vivevano del lavoro altrui, prese piede una tradizione di
Per contro, quando teorie «aperte», come quella marxiana, sono state imprigio pensiero imperniata sulla dialettica di contrastanti forze economico-sociali : dia
nate in uno schema deterministico (si pensi alla teoria della caduta tendenziale lettica fra classi sociali, ossia fra coloro che avevano la +proprietà+ dei mezzi di
del saggio di profitto o ai modelli di accumulazione di stampo neomarxiano) esse produzione e coloro che possedevano la sola forza-lavoro (Marx) ; fra gli interessi
hanno perso la loro primitiva dimensione spazio-temporale. È quest'ultima, del della comunità nazionale e l'oscurantismo egoistico dei privati (scuola storica);
resto, la principale caratteristica (e utilità) dei modelli «aperti »: essi riguardano fra i percettori di profitti da innovazione e i percettori di redditi garantiti
fenomeni ed eventi reali cosi come si sono manifestati nello spazio-tempo e, di (Schumpeter) ; tra le forze costruttive di artigiani e tecnici e le forze distruttive
conseguenza, la loro attenzione non si limita ai soli fenomeni collegati da rela degli uomini d'affari (Veblen) ; tra le forze di mercato e le forze della conserva
zioni logiche (come le interrelazioni fra domanda e offerta in un mercato ) ma si zione comunitaria (Polanyi).
estende anche alle azioni «irrazionali» di individui che agiscono in un universo Accanto allacompetizione traforze contrastanti sièriconosciuta, d'altro can
aperto al caso e all'incertezza. Essi forniscono «tipi reali » come l'imprenditore to, l'esistenza di una sorta di proprietà omeostatica delle società, in base alla
innovatore di Schumpeter e non già « tipi ideali» come l'onnisciente e razionale quale esse sarebbero in grado di conservare, entro certi limiti, una propria iden
operatore descritto dalla tradizione marginalistica. tità, uno stato di equilibrio perdurante nel tempo a dispetto di mutate condizioni
storiche. Tale capacità di adattarsi alle situazioni senza perdere la propria iden
tità è stata espressa, con riferimento ai sistemi sociali, come attitudine a perpe
z, I (<Gestalt models» come strutture generative, tuare un ordine, un sistema di valori e un complesso di ragioni di scambio fra
ordini sociali o fra istituzioni. Cosi il romanticismo economico e la scuola stori
Fornire « tipi reali », ossia schemi ricavati da una realtà che per la mente uma ca, accentuando i! carattere nazionale di tale identità, parleranno di Staatsmirt
na è infinitamente estesa, comporta sempre una selezione intuitiva e arbitraria schaft 'economia dello Stato', di Volksmirtschaft 'economia del popolo', o di
sia dei fatti ritenuti rilevanti sia delle dimensioni spazio-temporali giudicate con nationales System der politischen Okonomie 'sistema nazionale di economia po
facenti al modello. Le due circostanze fanno si che i «modelli aperti » contenga litica', Marx attribuirà un ruolo centrale all'analisi della +riproduzione+ del
no, di necessità, una forte componente soggettiva improntata alla percezione che l'ordine sociale; gli istituzionalisti americani attireranno l'attenzione sulla conti
del mondò hanno avuto i loro costruttori. È questa la ragione per cui modelli di nuità delle «istituzioni» (abitudini, costumi, leggi, modi di vita e di pensie
questo tipo sono stati definiti anche come Gestalt modelsper mettere in evidenza ro) ; Schumpeter riconoscerà l'esistenza di protecting strata e di un institutional
l'importanza che ha avuto la percezione soggettiva della realtà (studiata dalla framework ; Polanyi si riferirà a una «sostanza umana e naturale». E, del resto, la
Gestalt Psychologie) nella loro edificazione. Ebbene, uno dei tratti comuni ai piu riconosciuta capacità di persistenza nel tempo e nello spazio di un determinato
grandi e famosi Gestalt models dev' essere stata la convinzione dell'assoluta supe ordine o di un insieme di caratteri che ha fornito una delle basi epistemologiche
riorità dell'uomo sulla natura se la ragione della dinamica sociale e del passaggio alla letteratura che a vario titolo si è occupata dei modi di produzione. Espres
da una forma di società all'altra è stata individuata quasi esclusivamente all'in sioni largamente impiegate come società primitiva, feudalesimo, capitalismo,
terno delle società stesse. L'interazione fra l'uomo e l'ambiente naturale, un pun socialismo non potevano essere usate se non ammettendo la persistenza di alcu
to nodale non solo della problematica sottesa al concetto di +modo di produzio ne costanti tipiche del modo di essere di alcune categorie di società. Nello stesso
ne+ ma della stessa vicenda evolutiva dell'uomo come specie, si può dire, infatti, tempo si doveva però ammettere l'esistenza di categorie o tipi di società all'in
che sia passato sotto silenzio. Quelle che efficacemente Braudel ha definito «les terno delle quali classificare gli infiniti esempi di sistemi sociali concreti, il che
structures du quotidien» (ossia «le possible et pimpossible») sono state tenute significava anche riconoscere che gli uomini, nell'organizzarsi in società, potes
sullo sfondo e, con loro, gli inesauribili fermenti dinamici generati dall'accanita, sero adottare, in complesso, un numero finito di schemi. Ed è questo l'altro,
diuturna e anonima lotta con l'ambiente. A partire dal xvtn secolo il cambiamen spesso implicito, fondamento della scienza dei modi di produzione, cosi come
to è stato spesso interpretato come la risultante di opposizioni d'interesse, di essa si è delineata attraverso i Gestalt models. Tali modelli, infatti, non hanno mai
qualche forma di conflitto, contraddizione o disparità esistente all'interno delle fornito rappresentazioni /descrizioni di società concrete, esistite veramente, ben
diverse configurazioni dei processi sociali e delle istituzioni. Risentendo, con si tipologie di «strutture economiche», riguardanti cioè i modi di regolare l'ac
tutta probabilità, delle tensioni di un mondo in via di radicale trasformazione, la cesso alle risorse e ai mezzi di produzione, l'organizzazione dei processi produt
«scienza dei modi di produzione» ha privilegiato, il piu delle volte, gli aspetti tivi e del +lavoro+, la distribuzione e la circolazione dei beni, secondo categorie
confiittuali caratteristici di ogni +formazione economico-sociale+, invitando a molto generali. L'analisi dei modi di produzione, delle relative formazioni eco
Sistematica locale 4 I 4. 4'5 Modo di produzione
nomico-sociali e della +transizione+ da una formazione all'altra è avvenuta, di quest'ultimo, del resto, significa in primo luogo lo sviluppo delle scienze e delle
conseguenza, operando su categorie che si collocano a metà strada fra le caratte tecniche capaci di moltiplicare la quantità dei beni estratti dall'ambiente : scienze
ristiche comuni ad ogni entità sociale (universali) e la civiltà materiale delle so e tecniche che le società storiche possono aver ostacolato o favorito ma non mai
cietà concrete, e in questo modo ci si è preclusa qualunque possibilità di verifica determinato essendone l'uomo come individuo e come specie il protagonista.
delle teorie sulla base di dati osservabili. Ad esemplificare la natura dei Gestalt I Gestalt modelshanno quindi lasciato aperti alcuni interrogativi che si rife
modelsben si presta l'apodittica affermazione contenuta nel Manifesto del partito riscono soprattuttoai rapporti fra uomo e uomo, fra uomo e ambiente, fraso
comunista (Manifest der kommunistischen Partei, r 848) di Marx e Engels, secondo cietà e società: aree entro cui si iscrive gran parte delle vicende connesse allo
cui «la storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di sviluppo delle tecniche e, piu in generale, della creatività progettuale dell'uomo.
classi. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle cor Per quanto riguarda i rapporti fra uomo e ambiente, ad esempio, è rimasto senza
porazioni e garzoni, in breve oppressori e oppressi, furono continuamente in re spiegazione il fenomeno, decisamente vistoso, della nascita e della diffusione del
ciproco contrasto e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta la civiltà industriale proprio lungo le fasce temperate del globo. Per quanto ri
che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società guarda i rapporti interindividuali e degli individui con i piu vasti aggregati (rap
o con la comune rovina delle classi in lotta». portiframicroem acro) molto è rimasto invece da spiegare circa il fenomeno della
parentela fondata sulla famiglia con il tabu dell'incesto. Di questo istituto, al
quale antropologi e storici dell'età preindustriale hanno riservato grande atten
3. Dalle strutture ai processi. zione, sono state fornite descrizioni di tipo strutturalistico-funzionale molto ac
curate. Ad esso, che è stato indicato come il perno attorno a cui ruota l'intera vita
Il fatto che nei Gestalt modelsla dinamica venga spiegata in termini di dialet economica e sociale delle comunità primitive, l'antecedente storico delle altre,
tica tra forze contrastanti fa si che il futuro risulti già iscritto nel passato delle piu complesse, forme sociali e l'archetipo dei gruppi solidaristici, proprio in
società stesse : se lo sbocco della lotta non è il disastro, la nuova società emergen quanto solidaristico, non è stato possibile applicare alcuno schema di natura dia
te dal conflitto presenterà la struttura economica piu congeniale al vincitore. Il lettica. Per una metodologia come quella dei Gestalt models,che aveva fatto dei
rischio di procedere a chiusure arbitrarie di modelli dinamici cosi concepiti è conflitti sociali uno dei propri punti di forza, tale impossibilità ha comportato
tanto forte che Marx potrà parlare di fine delle società fondate sull'antagonismo seri problemi : in primo luogo l'incapacità di spiegare la dinamica e, implicita
e sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ; Schumpeter dell'avvento del sociali mente, la necessità di ripiegare su schemi eminentemente descrittivi. Le ragioni
smo a causa della scomparsa della funzione di distruzione creatrice svolta dal che, della parentela, hanno determinato la genesi, la differenziazione e lo sbocco
l'imprenditore; Polanyi dell'avvento del fascismo come mezzo di controllo del in forme sociali piu complesse, sono rimaste in ombra unitamente a quelle che
l'anarchia indotta dalle forze del mercato. Chiusure del genere comportano però, riguardano le regolarità universali osservabili nei rapporti fra uomo e donna. Ri
come si è visto, di mettere al bando lo spazio e il tempo e, con ciò, il «realismo» condotti alle categorie marxiane, i rapporti di parentela si sono poi rivelati, con
dei modelli stessi. Realismo che, d'altra parte è messo anche in forse dalla scarsa temporaneamente, come «rapporti sociali di produzione» (ossia come condizioni
considerazione riservata a certe componenti necessarie della condizione umana sociali di accesso alle risorse naturali e punto di riferimento per l'organizzazio
come la nascita, l'invecchiamento e la morte ; mangiare, bere e coprirsi ; l'educa ne dei processi lavorativi e la ridistribuzione dei prodotti ) e come «sovrastruttu
zione dei giovani, il desiderio, il ricordo, l'immaginazione, la reificazione dei ra» (in quanto regolatori dei matrimoni, delle alleanze e della discendenza). Per
simboli, ecc, L'aver trascurato tali realtà, oltre tutto, ha portato a dimenticare quanto riguarda il marxismo, la constatazione di tale «contemporaneità» ha sol
che non sempre le società, come tali, hanno offerto risposte e soluzioni valide per levato seri interrogativi sulla validità universale dell'assunto secondo il quale la
tutti i loro membri i quali, del resto, intesi come individui e non già come cate «struttura» economica delle società è sempre, « in ultima analisi», determinante
goria sociale, raramente si comportano del tutto passivamente di fronte agli even della «sovrastruttura». Piu in generale, fuori del marxismo, la particolarità dei
ti che li toccano. Si è dimenticato, in altri termini, che la società e le sue « istitu rapporti sociali di parentela ha sollevato il problema teorico di come una società
zioni» non sempre possono essere considerate un tutto pieno e che raramente e un'economia orientata verso la +riproduzione+ della vita abbiano potuto gene
classi, forze, ordini esauriscono, al loro interno, tutti i processi che si svolgono rare una società e un'economia orientate verso la moltiplicazione della ricchezza,
in una collettività. A meno di ipotizzare classi dirigenti onnipotenti e onniscienti il che ha significato anche chiedersi quali potessero essere i fattori dinamici di
vi debbono essere sempre stati, per gli individui, alcuni gradi di libertk difficil una collettività priva di conflitti interni,
mente schematizzabili a priori : libertà che le società stesse, in specie le occiden Gli interrogativi inevasi dai Gestalt models(sollecitati però dal medesimo suc
tali, hanno sovente consentito, tollerato o promosso. Se cosi non fosse, risulte cesso di questi come programmi di ricerca) hanno suggerito di intensificare le ri
rebbe assai arduo spiegare, prima dell'avvento del capitalismo che ne ha fatto la cerche nelle zone d'indagine rimaste inesplorate: i rapporti fra uomo e uomo,
sua ragion d'essere, il sorgere e il moltiplicarsi del sovrappiu. Il progredire di come si è detto, fra uomo e ambiente, fra società e società. Per quanto riguarda
Sistematica locale 4r6
4t7 Modo dx produzione
la dimensione storica di tale campo di ricerca, particolarmente attivi si sono mo strada per farlo» (Barth). Le ripetute esperienze, osservazioni e valutazioni, raf
strati gli storici economici, soprattutto quelli di scuola francese, che hanno edi forzate e spesso reificate nel corso delle relazioni interpersonali, producono nel
ficato la loro storia guardando alle attività di produzione e di scambio con l'ottica tempo una serie di comportamenti standardizzati, un insieme di valori general
infallibile della trasformazione delle tecniche, delle lavorazioni e dei procedi mente diffusi e un certo grado di coerenza fra valori e fra comportamenti : pro
menti, utilizzando al meglio gli insegnamenti dell'etnoantropologia, dando rilie ducono, in altri termini, delle forme sociali. Il compito principale dello studioso
vo, come dice Chaunu, «al sapore delle cose e alle umili pratiche della mensa, sociale è cosi diventato non piu lo studio delle forme, ma dei processi che hanno
alla produzione, conservazione, preparazione e utilizzazione dei viveri », diffidan generato le forme e la dialettica sottesa a tali processi non è piu fra classi, ma fra
do «di ogni teoria della produzione che nulla sappia degli utensili, di ogni teoria il singolo evento e l'aggregato, fra il pensiero e l'azione, fra i processi e le forme
della comunicazione che ignori l'attrito degli zoccoli e dei piedi sui ciottoli». emergenti: eventi, azioni, pensieri e processi che non riguardano solo le intera
Una storia che ha incluso anche il campo della cultura e quindi le strutture del zioni personali ma anche gli scambi con l'ambiente in senso lato.
pensiero e della sensibilità, l'etica, l'estetica, l'ontologia. Una storia non fine a Come si può constatare i modelli suggeriti da questo genere di studi condi
se stessama che siè proposta diapprofondire laconoscenza delpassato per una vidono caratteristiche sia dei modelli «chiusi » sia dei Gestalt models: come i pri
migliore amministrazione del futuro. Per quanto riguarda invece le sue dimen mi, essi sono costruiti in modo da fornire previsioni tali da essere confrontate
sioni non-storiche, il campo di ricerca lasciato inesplorato dai costruttori di Ge con la realtà osservabile; come i secondi, essi prendono in considerazione «rela
stalt models ha visto muoversi etologi e sociobiologi da un lato, antropologi sociali zioni intervariabili» (non semplici relazioni lineari di causa-effetto) aventi sia
e culturali e sociologi dall'altro. Il loro oggetto di studio, per quanto è possibile una veste logica, sia una veste empirica, tali da spiegare la dinamica, il passag
definirlo, può essere forse individuato nel processo che ha portato un Primate gio da stato a stato o il comportamento di un certo campo di eventi (Callino).
ad assumere quelle caratteristiche specifiche che vengono chiamate «umane»; La loro caratteristica di poter simulare il corso di processi dinamici capaci di
nei particolari processi che lo hanno formato cosi com'è oggi, in tutte le sue va dare origine a forme e valori istituzionalizzati ha fatto si che essi prendessero
rietà; le cause che lo hanno fatto affermare nella specie e quelle (se sono diverse) il nome di modelli generativi (generative models) : il centro motore e ordinatore
che lo hanno fatto perdurare ; nel generale processo a cui debbono essere impu di tali modelli non è piu individuato, tuttavia, in qualche forza sociale o in una
tati il tabu dell'incesto, la formazione della famiglia umana, della cultura e del metastorica lotta di classi bensi nella strategia e nelle tattiche degli individui o
suo ineliminabile supporto, il linguaggio. E la base da cui partono tali discipline dei gruppi organizzati.
si può forse indicare non nell'uomo cosi com' è, ma nell'uomo «proiettato sullo Sebbene appaiano, in prospettiva, i piu adatti per farlo, neppure i modelli
sfondo del suo progenitore, l'animale, reinterpretato in questa chiave», per usare generativi hanno ancora fornito una risposta soddisfacente al quesito di fondo
le parole di Ceccarelli. Lo scopo ultimo, anche in queste discipline, è pratico ol che da alcuni secoli anima le scienze sociali, vale a dire se sia la necessità oppure
tre che teorico : costruire schemi di predizione(spiegazione. Piu in generale, l'una il caso a prevalere nell'insieme dei processi generativi di nuove forine o, piu esat
e le altre discipline sociali, che nell'ultimo decennio hanno registrato una consi tamente, se la transizione da una forma sociale all'altra avvenga o meno sulla
derevole moltiplicazione di cultori e di contributi, sembra concordino nell'orien base di meccanismi necessari, relativamente certi nelle origini e nei risultati. Al
tare le ricerche su alcuni obiettivi comuni a tutti con metodi sostanzialmente si riguardo è opportuno dire tuttavia che, una volta constatata la mechanicalfallacy
mili. Lo scopo principale resta pur sempre l'edificazione di una sorta di «scienza degli schemi deterministici e di certe versioni del materialismo nessuno ha piu
dei modi di produzione» che permetta soprattutto di spiegare ma, indicativa negato l originale creatività dell'uomo e, quindi, una certa sua libertà nell'azione :)
mente, anche di predire; mediante simulazioni, il possibile corso dell'azione so non per questo si è però ripiegato nel credere a un cieco dominio del caso. Di
ciale ; l'ottica, tuttavia, si è spostata dai caratteri strutturali e dalle dinamiche in conseguenza, il quesito, come si pone oggi, non richiede tanto di optare per l'uno
terne aciascuna+formazione economico-sociale+ verso l'analisidei processi ge o per l'altro dei due estremi, quanto di individuare il genere e la forza dei vincoli
nerativi di tali « formazioni ». I modelli che si sono andati costruendo a tale scopo che orientano le scelte nonché la natura e l'energia degli eventuali stimoli che
si può dire che partano dal presupposto che la vita sociale sia il prodotto di unità sollecitano il dispiegarsi della creatività umana. Ma, posto in questi termini, il
biologico-culturali (individui o gruppi organizzati) che nell'operare «perseguono tema della dinamica sociale (e quindi della « transizione») presenta temibili dif
si i loro interessi irregolarmente, spesso con negligenza e, in generale, in modo ficoltà perché costringe ad affidare un ruolo di comprimario alla sfera mentale
abitudinario, ma ai quali, non per questo, sfugge, per quanto li riguarda, il risul dell'uomo, ossia all'aggrovigliato mondo delle idee e delle ideologie in tutte le sue
tato delle proprie azioni. Da questo punto di vista i loro giudizi sono basati su forme che vanno dal dogma al sapere scientifico. È infatti innegabile che l'uni
valori che, in quanto forniscono dei punti di riferimento per effettuare bilanci verso intellettuale rivesta un ruolo di primo piano nel determinare l'evoluzione
e anticipazioni sul futuro, guidano le scelte e l'azione. Nell'agire, poi, gli interes sociale non appena si ammetta, come è stato detto nell'articolo «Proprietà», che
sati tendono a ricercare i maggiori vantaggi e, nel contempo, ad evitare ostacoli esiste «un rapporto stretto tra le forme mediante cui si trova definita, diretta, ed
e danni, entro i limiti, s'intende, nei quali essi sono in grado di individuare una entro certi limiti controllata, l'appropriazione della natura da parte degli indivi
Sistematica locale 4I8 4?9 Modo di produzione
dui e dei gruppi appartenenti a una determinata società, e le capacità intellettuali
Fusfeld, D. R,
e materiali di cui questa società dispone al fine di intervenire sulla natura circo
t98o Th econceptual frametuork of modem economics,in «Journal of Economie Issues», XIV,
t> pp t 5 z.
stante allo scopo di controllarla, di trasformarla», e si riconosca, altresi, che, a Gallino, L.
parità delle condizioni ambientali, ciò che sembra infiuire maggiormente sul fun t98o-8t Pr ocedimenti d'osservazione e modelli del comportamento ammale e umano,in «Qua
zionamento e sull'evoluzione delle società sembra venire piu dalla cultura che non derni di sociologia», XXIX, 3, pp. 393-4I8.
dalla natura.
Godelier, M.
Eppure, a tutt' oggi, a causa oltre che delle innegabili difficoltà del tema anche
t966 Ra t ionalitéetirrationalite'en economie,Maspero, Paris (trad. it. Feltrinelli, Milano 1970 ).
di una sorta di pudore che avvolge da sempre la fenomenologia delle idee, non è
Marx, K., e Engels, F.
t848 Ma n ifest der kommunistischen Partei,Burghard, London (trad. it. Einaudi, Torino
ancora stata fornita una soddisfacente teoria sociale del pensiero né, del resto, s974 )
vi è stato alcuno che sia riuscito a dimostrare seriamente che una teoria del gene Polanyi, K.
re sia improponibile. Per usare le parole di Godelier, « il ruolo del pensiero nella 1957 The Economy as'Instituted Process,in K. Polanyi e altri (a cura di), Trade and Markets
formazione e nella trasformazione dei rapporti sociali è riconosciuto e miscono
in the Early Empires, Free Prese, New York, pp. z43-7o (trad. it. Einaudi, Torino
t978, PP z97-33t)
sciuto ad un tempo. Riconosciuto poiché si fa incessantemente appello alla presa Robbins, L.
di coscienza degli individui e delle masse per cambiare la società, per volgerla s93z An E ssay on the Nature and Signtficance of Economie Science,Macmillan, London s937
in direzione di nuovi rapporti di produzione, di nuove forme di esistenza sociale. (trad. it. Utet, Torino I973 ).
Misconosciuto poiché si contrappongono incessantemente le forze economiche Sahlins, M.
alle idee, come se la trasformazione dell'economia non implicasse una previa
1972 St one Age Economics,Aldine, Chicago (trad. it. Bompiani, Milano t98o).
trasformazione delle idee» : sul piano delle forme storiche di economia non si può
ad esempio negare che l'insorgere dell'idea di socialismo abbia anticipato, nel
tempo, i tentativi di realizzarlo concretamente ; sul piano, piu modesto, delle rea
lizzazioni tecniche, che l'idea del volo ha certo preceduto di gran lunga la costru
zione del primo aeromobile. Come negare, allora, che idee del genere facciano
parte integrante di quelle strategie e di quelle tattiche attraverso le quali indivi
dui o gruppi organizzati fanno concretamente la storia> Di conseguenza, in qua
lunque modo venga interpretato, in «ultima istanza», il mondo delle idee, esso si
presenta ora, agli scienziati sociali, anche nella forma di fenomeno reale che inte
ragisce, come tale, con altri fenomeni non meno reali e, quindi, passibile, come
questi, di analisi storica, ai fini non piu di una scienza dei «modi di produzione»
ma, piu in generale, di una «scienza della storia». [M. B.].
Barth, F.
198t Se lected Essays,I. Process and Form in Social Life, Routledge and Kegan Paul, London.
Braudel, F.
1979 Civilisation matérielle, économie et capitalisme: xve-xvtne siècle, I. Les structures du quo
tidien: le possible et!'impossible, Colin, Paris (trad. it. Einaudi, Torino t98z).
Ceccarelli, F.
t978 Il t abudell'incesto. I fondamenti biologici del linguaggio e della cultura,Einaudi, Torino.
Chaunu, P,
t977a Avant-propos,in P. Léon (a cura di), Histoire économique et sociale du monde,I. L'ou
verture du monde f xtve-xvte siècle), Colin, Paris, pp. 7-t t (trad. it. Laterza, Bari t98t,
pp. ix-xtn).
t977b Introducttongénérale: du plunelà un singulier, ibid., pp. t5-37 (trad. it. ibid., pp. 2-28).
Engels, F.
t878 He rrnEug. Duhring's Urntcaqzung der Wissenschaft. Philosophie. Politische (Ekonomie.
Sozialismus, Genossenschafts-Buchdruckerei, Leipzig (trad. it. in K. Marx e F. En
gels, Opere complete, voi. XXV, Editori Riuniti, Roma t974, pp. t-3t4).
I96
cosi come, Economia
ate sulla
'unque
zlo
t. Una scienza dalle definizioni controverse.
r.t. Una definizione «europea» che diventa «universale»: il significato cor
rente.
Non passa giorno, nella maggior parte delle società che compongono l'u
manità contemporanea, che non sia invocata, per cambiare o conservare la
loro organizzazione interna, la «dura realtà» dei problemi «economici» che
esse affrontano e che sembrano condizionare pesantemente il loro posto nel
mondo, il loro destino. Ciò avviene tanto nei paesi cosiddetti «sviluppati» che
nei paesi «in via di sviluppo», e sia nei paesi che si definiscono «capitalisti»
o «socialisti» sia in quelli che sostengono di voler adattare l'uno o l'altro di
questi modelli a realtà ereditate dal passato e sempre vive, ma che appaiono
di ostacolo allo «sviluppo economico», come l'Islam, per esempio, il sistema
delle caste in India, o l'esistenza di un gran numero di tribu in Africa o in
Oceania.
Ma ancora un secolofa,in Europa, dove ènata, questa maniera di pensare
aveva una circolazione molto limitata. Fuori del mondo degli affari e di quello
del potere queste idee e queste parole non erano ancora divenute «popolari»
e la loro evidenza non era affatto scontata. Si può quindi dedurne che la dif
fusione e l'accettazione di queste nozioni all'interno di cerchie sociali piu vaste
in Europa e fuori sia stata tanto l'effetto dell'espansione e della dominazione
mondiale dei paesi occidentali e del loro sistema economico e sociale, il ca
pitalismo, quanto della «verità» di queste idee, di un superiore potere di con
vinzione che ad essederiverebbe dal loro carattere «scientifico».
Comunque sia andata questa «storia» delle idee e delle parole, oggi sem
bra del tutto scontata, soprattutto nei paesi capitalisti industrializzati e in quel
li socialisti, una certa definizione dell'Economico. Se si cerca di precisare, di
riassumere che cosa s'intende comunemente con questa nozione, i significati
che essa«contiene» e diffonde sipuò affermare — senza grande timore di sba
gliarsi — che essa viene percepita come una maniera astratta di designare le
condizioni della produzione e della ripartizione dez' diversi elementi materiali della
(<sussistenza», della «ricchezza» e della «potenza>) delle società. Ricchezza e po
tenza vengono peraltro associate nella rappresentazione corrente dell'economia,
perché le «ricchezze» di un paese, che siano viste come risorse naturali sfrut
tabili o sfruttate, come riserve d'oro o di divise, come livello di sviluppo del
l'industria o come numero di ingegneri e di tecnici, sembrano conferire ad esso
una certa supremazia rispetto ai suoi vicini o sulla piu vasta scena mondiale:
supremazia osoggezione, indipendenza o dipendenza. Nella nozione corrente
di economico si trova altresi l'idea che in materia «economica» non tutto è
possibile, che vi sono obblighi e limiti, necessità e leggi. Ciò implica l'idea
Economia r98 r99 Economia
che occorreconoscere queste necessità e queste leggi per poterle dominare, che di una città-stato, di popoli civili e non di barbari (Politica) e le regole della
sono necessari un insieme di nozioni, e delle conoscenze specifiche. Prevale buona condotta non sono altro che quelle del cittadino di una simile città
dunque la convinzione che solo una scienza può ben dirigerel'economia e (Etica). Alcuni autori, come Schumpeter, hanno ritenuto che presso i Greci
non la morale o la religione. l'economia non fosse trattata autonomamente, ma in margine o incidental
Infine e soprattutto, tutti sono piu o meno consapevoli che l'esistenza di mente, tra i problemi di politica o di etica. Noi pensiamo che sia un errore,
«leggi» economiche non esclude che le società possano cambiare tipo di eco frutto di una visione etnocentrica delle cose.
nomia ed essere indotte a scegliere tra svariati modi di organizzarne il fun In realtà per un greco del v secolo l'oixoq è al tempo stesso la tenuta agri
zionamento. Si può optare pro o contro la proprietà privata delle risorse e cola — la terra che lui stesso lavora o fa lavorare dagli schiavi — e la casa di città
dei mezzi di produzione, pro o contro l'esistenza di un mercato e di prezzi dove vivono la moglie e i figli. L'economia è l'arte di amministrare le proprietà
concorrenziali, ecc. Questo in teoria, perché in concreto il campo delle scelte e il patrimonio (le cose di valore ereditate dagli avi, i gioielli, gli oggetti d'o
possibili appare spesso molto piu ristretto. Ma, comunque, la nozione popo ro e d'argento, ecc.), di dirigere la casa, e di esercitare la propria autorità sui
lare dieconomico implica l'idea che ogni scelta produce conseguenze neces membri della famiglia. Per un greco, tuttavia, Ia famiglia non è soltanto un
sarie a breve o a lungo termine, che ogni scelta «si paga» e che l'economico, gruppo di individui legati da rapporti di parentela, ma al suo interno ven
pur essendo in parte distinto dal politico, resta sempre ad esso collegato. gono compresi anche altri individui, servitori, schiavi che noi saremmo por
Tali, secondo noi, sono in sintesi le rappresentazioni generalmente condi tati a considerare come legati ai primi da rapporti di soggezione e di dipenden
vise dell'economico e del suo ruolo nello sviluppo delle società. Come si vede, za, da rapporti di «classe». D'altra parte Aristotele cosi definiva la famiglia
esse si riferiscono a un ambito misto di rapporti sociali, forme di organizza nella Politica: «Gli elementi primi e piu semplici della famiglia sono padrone
zione sociali e relazioni materiali terra, lavoro, bestiame, macchine; oppure e servo, marito e moglie, padre e figli» [I, r253b, 6-7] ; e aggiunge: «E a ra
a un insieme di fattori che contribuiscono alla produzione di realtà materiali, gione Esiodo ha detto nel suo poema; "casa nella sua essenza è la donna e il
conoscenze teoriche e tecniche, nozioni e capacità. Ma di rado queste idee si bove che ara"perché per i poveri il bove rimpiazza lo schiavo» [ibid., rz5zb,
spingono oltre. Quando integrano elementi di carattere piu teorico che ana ro-tz ]. Non è inutile ricordare che per Aristotele la differenza tra il bue e lo
lizzano la natura di questi rapporti sociali, ciò avviene nella forma di vaghi schiavo sta unicamente nel fatto che lo schiavo è uno strumento «dotato di
riferimenti alle «leggi della domanda e de@a offerta», ecc., sulle quali peraltro parola», mentre il bue ne è privo. Questi stessi concetti — della famiglia che
non vi è unanimità di vedute tra gli economisti. Insomma, ci si limita a idee comprende schiavi e servitori, della familia romana e dello schiavo come in
che interessano l'apparenza dei nostri sistemi economici e sociali e non le loro strumentum vocale —li si ritroverà qualche secolo piu tardi a Roma e nel codice
strutture interne e che giustappongono nello stesso discorso ciò che è e ciò giustinianeo.
che dovrebbe essere.Beninteso, quando questo modo di vedere è applicato La Città greca dunque costituisce non soltanto un'originale unità di città
ad altri sistemi sociali, indica realtà che all'interno di questi stessi sistemi sono e campagna, ma anche una comunità che funziona come uno Stato. Infattii
concepite diversamente o non sono concepite affattoperché non esistono o cittadini, gli uomini liberi di padre e madre ateniesi, accedono e si sottomet
non esistono in questa forma. tono a turno alle magistrature e alle altre cariche dello Stato ateniese ed eser
Si può dunque affermare che le rappresentazioni correnti dell'economico citano la loro autorità non solo, ovviamente, sulle proprie mogli, ma soprattut
corrispondono a un'epoca storica e a una società in seno alle quali i rapporti to sui meteci, uomini liberi stranieri che hanno scelto di vivere nel territorio del
sociali che organizzano la produzione e la ripartizione dei mezzi materiali del la Città, e sugli schiavi che hanno comprato o ridotto essi stessi in schiavitu.
l'esistenza sociale (sussistenza e potere) sono largamente autonomi rispetto alla Come si vede quei rapporti che noi chiameremmo «economici» non occu
religione, alla morale, alla parentela, alla politica o, in ogni modo, come tali pavano presso i Greci lo stesso posto, né avevano la stessa forma che hanno
appaiono. Ora, paradossalmente, il termine greco o<xovop.lx da cui sono de nelle società capitalistiche moderne. Essi infatti traevano origine dai rapporti
rivati 'economia', 'economico', ecc., si riferiva originariamente a una situa politici e si situavano al loro interno. La nascita da padre ateniese attribuiva
zione completamente diversa. automaticamente la condizione di cittadino, e per ciò stesso di appartenente
a una sroXns<tc, una comunità di uomini liberi che, insieme, formavano una
r.z. Ritorno alle origini: il significato greco e l'«economia» antica. srokt,g, una Città che era anche uno Stato indipendente. Ora, soltanto i citta
dini avevano il diritto di possedere a titolo privato un xAqpoc, una proprietà
Oixovop,<u.è un termine composto da vip.oc 'legge, ordine, regola', e oixoq fondiaria, una porzione del territorio della Città separata dalle terre che ap
'casa, unità familiare'. E infatti Aristotele parla dell'economia nella Politica partenevano alla comunità, allo Stato (in latino privatus significa 'separato',
e nell'Etica, cioè in opere destinate a definire le forme e i principi che con 'tagliato (dalle terre comuni)'.In greco antico laterra posseduta da un privato
traddistinguono la società ideale. Questa società non può essere che quella si chiamava wált,svoq dal verbo wépvs<v 'tagliare'.
Economia 200 20I Economia
Essere cittadino vuoi dire essere insieme un uomo libero e, se le cieche dello status degli individui, dei cittadini e delle famiglie all'interno della co
scelte della «Fortuna» non vi hanno impoverito, un proprietario fondiario, che munità; la riproduzione dei loro rapporti con il resto dei suoi componenti,
coltiva o nopersonalmente ilsuo podere, a seconda che disponga o meno di la riproduzione in definitiva della comunità stessa, della Città. La produzione,
schiavi, che può accedere alle magistrature e assumere responsabilità politiche, quello che noi chiameremmo l'economico, era dunque subordinata nei suoi
che ha il diritto di portare le armi, di fare il soldato, e il dovere di difendere scopi e fini alle condizioni sociali che ne costituivano il supporto, ai rappor
i propri beni e il suolo sacro degli avi (dei suoi antenati, della sua patria), ti politici. Ed appare perfettamente coerente, ai nostri occhi, che Aristotele
che beneficia infine della protezione degli dèi della Città, di Atena, ed è il situi l'economia, l'arte di amministrare un fondo e una famiglia, all'interno
solo che ha il diritto di dedicare loro un culto. È chiaro che qui il politico e del Politico, considerandola un'attività sottomessa alle strutture della Città,
cioè il fatto di essere cittadini, di appartenere a una ~áXl,q, ha un contenuto alle sue leggi e alla sua «etica».
molto piu ampio di ciò che s'intende oggi per «avere diritti politici», «fare Cos{ pure è logico che l'ideale politico ed etico dei Greci si riassumesse,
politica»... per l'intera Città come per ciascuno dei suoi cittadini, nel principio, nella
Quanto ai meteci, gli uomini liberi stranieri che avevano scelto di risiedere volontà di bastare a se stessi, di produrre o scambiare solo quanto fosse ne
nel territorio della Città per svolgervi i propri affari, potevano esercitare tutte cessario a soddisfare i propri bisogni, di praticare l'autarchia e di condannare
le rimanenti attività, artigianali, commerciali e bancarie, giudicate indegne di la ricerca del profitto per il profitto, l'accumu]azione senza fine delle ricchezze.
un cittadino; anche se quest'ultimo poteva e anzi doveva praticarle qualora È questa la ragione del discredito sociale e morale che colpiva le attività com
non avesse terra da coltivare. L'agricoltura dunque non costituiva un mestie merciali, soprattutto il commercio del danaro e le attività bancarie. Infatti,
re e restava,come ha dimostrato Jean-Pierre Vernant, un privilegio dei citta là dove non esiste freno all'arricchimento, il danaro attira il danaro e può
dini, un'attività che esigeva virtu e portava meriti agli occhi degli uomini e accumularsi senza fine e senza tener conto delle possibili conseguenze per la
degli dèi. Città: l'impoverimento degli uni e l'arricchimento degli altri, l'insoddisfazio
Proprio perché l'appartenenza di un individuo a una r»64q, a una comunità ne dei primi e la sazietà dei secondi, Per tale ragione Aristotele condanna la
funzionava al tempo stesso come condizione socialedell'appropriazione della «crematistica», la ricerca della ricchezza per la ricchezza come una minaccia
terra e quindi di tutta l'economia antica, tutte le attività che oggi si conside per l'ordine morale e sociale della Città. Si deve comunque a Finley l'aver
rano «economiche» si trovavano distribuite )ungo una gerarchiadiscendente di mostrato come l'ideale di autarchia e la condanna della crematistica non si
status e rapporti personali e risultavano pid o meno valorizzate a seconda del gnifichino affatto, come spesso si ripete, che i Greci condannassero ogni tipo
la loro distanza riguardo alle diverse attività di un cittadino: l'agricoltura, la di commercio e ogni forma di arricchimento. Al contrario, essi incoraggiavano,
politica, la guerra, il culto degli dèi della Città. Si noti con l'occasione che ad esempio, la produzione del vino e dell'olio di oliva, promuovendone il com
tutti gli uomini liberi, cittadini e meteci, potevano farsi sostituire, in ognuna mercio. Quando la produzione locale si mostrava insufficiente affidavano allo
di queste attività, compresa quella bancaria, da schiavi. Non c'è dunque da Stato il compito di controllare e anzi di organizzare le importazioni di grano
stupirsi se ad Atene gli schiavi riuscivano talvolta ad arricchirsi e a riscattare dall'estero. Ma tutte queste attivitàdovevano essere praticate in modo tale
la proprialibertà,o, senza cessare di essere schiavi,a possederne a loro volta. che l'arricchimento degli uni non minacciasse la libertà degli altri, e che il
Ma perché la proprietà fondiaria e l'agricoltura erano privilegio e, almeno patrimonio dei piu ricchi fosse di quando in quando parzialmente ridistribuito
fino all'inizio del v secolo, segno distintivo dello status di cittadino> Perché e messo al servizio della collettività, vuoi per organizzare una festa religiosa,
esse gli garantivano la libertà e l'indipendenza, cioè la riproduzione del suo vuoi per equipaggiare una nave da guerra, ecc.
status, del suo posto all'interno della comunità e, per il tramite di ciascun cit Come si vede, dunque, l'economia di una città antica, in questo caso Atene,
tadino, garantivano la riproduzione della Città. Al contrario, nelle altre atti per quanto non integrata dai meccanismi di un mercato generalizzato di beni
vità, come l'artigianato e il commercio, la sopravvivenza dell'individuo dipen e servizi,formava un sistema, un insieme che possedeva una propria logica
deva dagli altri, dal capriccio della clientela e del mercato. Si manifesta qui perfino nelle sue stesse contraddizioni. Infatti ciò che «integrava» tutte le uni
una logica completamente diversa da quella che contraddistingue le regole del tà familiari di produzione in un unico insieme era, là come altrove, l'identità
la produzione e del mercato capitalisti: una logica fondata sulla natura stessa delle condizioni sociali della produzione, ciò che Marx chiamerà identità dei
di questi rapporti sociali, rapporti di appartenenza a una comunità di uomini rapporti sociali di produzione. Contrariamente a quanto pensa uno storico av
liberi, cittadini di una ~áX<q, rapporti politici nel senso originario del termine, veduto come Will [ tgp6] e con lui molti economisti moderni, non è affatto
che costituiscono le condizioni e le forme sociali della produzione, della sus necessario, perché le strutture economiche di una società formino un tutto,
sistenza e della ricchezza materiale dei cittadini e della Città. Si comprende, un sistema, che ogni unità di produzione % consumo sia integrata in un mer
quindi, come lo scopo di queste attività produttive era non tanto l'accumu cato unico o subordinata alle decisioni di un potere centrale, di un potere
lazione individuale delle ricchezze, quanto la conservazione e la riproduzione statale.
Economia 202 203 Economia
E stato necessario so8ermarsi a lungo sull'esempio greco non solo perché clamano la costituzione di una vera storia della nascita dell'economia poli
riporta al problema delle origini, del significato «originario» dei termini 'eco tica. Poiché non è stato ancora fatto, ci si contenterà di riassumere alcuni
nomia'-'economico', ma perché mostra chiaramente quanto sia distante que aspetti di questa nascita, collocandosi all'interno di quello stesso schema clas
sto significato da quello «corrente» che si dà oggi e che si è cominciato col sificatorio delle scuole di pensiero di cui si è sottolineata la parziale inade
riassumere. Si vuoi infatti dimostrare che non si può passare da un significato guatezza.
all'altro, che non si può «dedurre» dal significato greco il signihcato corrente, L'economia politica nacque verso la fine del xvtt secolo nell' ambito diquel
non scientifico, attuale e che non si può neppure, partendo da quest'ultimo, le nazioni occidentali che avevano visto estendersi le attività produttive e gli
«indurre» le forme, i luoghi e la logica che corrispondevano alle condizioni scambi commerciali. Qualunque fosse la loro forma di governo, una monar
sociali della produzione nella Città greca. Ma se non si può trasferire il nostro chia come in Francia e in Inghilterra o una «repubblica» come nei Paesi Bassi,
modo di pensare nel passato o viceversa, il motivo è che tra i due termini ciascuna di esse era comunque una «nazione», cioè una realtà sociale di tipo
c'è la storia, una storia che non si può dedurre da nessun sistema definitorio nuovo, completamente diversa da una piccola città-stato dell'antica Grecia o
formale e astratto, ma che occorre invece ricostruire scientificamente. dall'immenso impero romano. Ma non si trattava piu neppure della Francia
Tuttavia l'essenziale non è questo. L'essenziale è mostrare in quale mo del xtu e xtv secolo in cui il potere centrale non s'identificava ancora con la
mento pressappoco si è creata la frattura, com'è nato il significato moderno. monarchia assoluta che avrebbe limitato in seguito le prerogative dei nobili
Evidentemente, questo significa scrivere una pseudostoria come hanno già fatto e condizionato dal centro l'economia di tutte le province del regno. Si tratta
Smith, Ricardo e Marx, un'analisi che del passato prende in considerazione dunque di nazioni che hanno ereditato le strutture feudali, ma all'interno delle
soltanto cio che si trova utilizzato o criticato nell'opera di ciascun autore: quali vi è una classe che fa sentire sempre di piu il proprio peso ed è associata
una storia ricorrente e teleologica nello stesso tempo. in forme inedite al potere statale. Questa classe è la borghesia, divisa in borghe
sia mercantile e borghesia di Stato. Si è usato il termine 'classe', ma è un ana
t.3. Pseudostoria della nascita del significato moderno dell'economico. cronismo. A quell'epoca, la borghesia, sebbene non si presentasse piu come
un insieme eterogeneo di gruppi sociali dimoranti nei «borghi» e nelle città
Si tenterà di ricostruire brevemente il contesto storico ed epistemologico feudali, legati a interessi puramente locali, restava pur sempre una delle fra
in cui è nata l'economia politica nel corso del xvttt secolo. Si è definita questa zioni del «terzo stato», cioè del terzo «ordine» feudale, situato all'ultimo po
ricostruzione una pseudostoria, che non vuoi dire una storia falsa quanto piut sto della gerarchia sociale, dopo il «clero» e la «nobiltà». La borghesia però
tosto una falsastoria.Falsa storia perché bisognerebbe poter valutare esatta costituiva adesso la frazione dirigente, la capofila di quest'ultimo ordine feu
mente l'apporto di ciascun autore in ciascuna epoca: William Petty, Cantillon, dale, che raggruppava, oltre a essa l'immensa moltitudine dei contadini, gli ar
Boisguilbert, Steuart, per non citare che i cosiddetti mercantilisti. Ma sarebbe tigiani e il popolo minuto delle città.
necessario partire ancora da piu lontano, dal xvn secolo, da Bodin e da Mont L'economia politica nacque quando ci si cominciò a porre le seguenti do
chrestien per esempio, che nel r6t3 scrisse il primo Traité de l'economiepo mande :
litique. Falsa storia, perché ciascuno di questi autori era non soltanto «econo
mista», ma anche altre cose, tante altre cose : William Petty era poeta, viaggia t ) In che cosa consiste la «ricchezza» delle moderne nazioni «civili»?
tore, commerciante, certuni precisano, trafficante; Montchrestien era giurista z) Chi la produce?
e consiglieredel re di Francia, ecc. Per scrivere una storia «vera» bisognerebbe 3) Come bisogna ripartirla per meglio soddisfare gl'interessi del regno, della
dunque analizzare le riflessioni di ciascuno di loro sui prezzi del grano, il società, degli «ordini» e degl'individui che la compongono?
valore della moneta, la libertà di commercio, ecc., nel contesto globale di una Per i mercantilisti la ricchezza s'identificava anzitutto con il denaro che
vita e di un'opera poliedriche e di un'epoca precisa. Ma già Adam Smith circolava all'interno della nazione e tra le varie nazioni e che sembrava nascere
aveva cominciato a parlare dei suoi predecessori raggruppandoli in due grosse dalla circolazione stessa delle merci. Sul piano pratico, ne traevano la conclu
categorie, i «mercantilisti» e i «fisiocratici». Marx dopo di lui fece lo stesso, sione che fossenecessario esercitare ilcommercio in modo tale da trattenere
contentandosi di aggiungervi una categoria in piu, che raggruppava i suoi pre all'interno piu denaro possibile: in sostanza, che bisognasse piu esportare che
decessori immediati, Adam Smith e Ricardo, sotto il nome di economisti «clas importare, Questo era il consiglio che i mercantilisti davano al loro re. Per i
sici». In seguito si è vissuti di rendita sulla base di questa partizione, aggiun fisiocratici, un po' piu tardi, nel xvrrt secolo, la ricchezza era costituita non
gendovi beninteso, sotto l'etichetta di economisti «post-classici», due correnti soltanto dal denaro, ma anche dall'insieme delle risorse naturali (cpucr<q, in
derivate dai classici che, contrapponendosi tra di loro, dissentono da questi greco, significa 'naturá' ), che occorreva però saper governare(in greco xpé~ecv).
ultimi su alcuni punti fondamentali: la corrente «marxista» e quella «margi Di qui l'impiego del termine 'fisiocrazia' per designare la scienza del governo
nalista». Oggi si levano voci che contestano questa abitudine mentale e re della natura: questo era infatti l'aspetto sotto cui si presentava a Quesnay
Economia 204. 205 Economia
l'economia politica. Per Quesnay, medico e chirurgo, ogni specie di ricchezza sori di capitali e operai costituiscono quindi le due classi produttive ma per
proviene dalla terra e dal lavoro agricolo. Sulla base di questa premessa de Smith soltanto i capitalisti possono aspirare alla direzione della società perché
finisce qual è la classe «produttiva» di una nazione. Il suo Tableau économique grazie alle leggi del mercato e alla «mano invisibile» che lo guida, la ricerca
[r 758] si apre con queste parole : «La nazione può ridursi a tre classi di citta del loro interesse privato realizza automaticamente l'interesse generale.
dini: la classe produttiva, la classedei proprietari e la classesterile. La classe «Sono i fondi impiegati alla ricerca del profitto che mettono in movimento
produttiva è quella che coltivando la terra riproduce la ricchezza annuale della l a maggior parte del lavoro utile di ogni società. I programmi e i progetti di
nazione... La classedei proprietari comprende il sovrano, i possessori di ter coloro che impiegano i fondi regolano e dirigono tutte le piu importanti ope
reno e i percettori di decime... La classe sterile,è costituita da tutti i cittadini razioni del lavoro, e il fine che si propongono tutti quei programmi e quei
occupati in servizi e in lavori diversi da quelli dell'agricoltura, le cui spese progetti è il profitto... Tuttavia, sebbene l'interesse dei lavoratori sia stretta
sono pagate dalla classe produttiva e dalla classe dei proprietari. Questi ultimi mente legato a quello della società, il lavoratore è incapace di comprendere
traggono anch' essi il loro reddito dalla classe produttiva» (trad. it. p. 93). quest interesse, o di capirne la connessione con il proprio. La sua condizione
In termini piu chiari, questo quadro economico di una nazione pone all'o non gli lascia il tempo di ricevere le informazioni necessarie e la sua educazione
rigine di ogni ricchezza l'attività dei fittavoli e degli altri produttori agricoli. e le sue abitudini sono comunemente tali da renderlo inadatto a giudicare, anche
Di questa ricchezza, una parte è consumata da loro, il resto dai nobili e dal quando fosse completamente informato. Perciò, nelle deliberazioni pubbliche,
clero (i proprietari fondiari ) e da tutti gli altri gruppi sociali, cioè dagli artigiani la suavoce è poco ascoltatae ancor meno considerata, tranne in certe occasioni
come dal popolo minuto delle città, dai servitori come dai borghesi. Va subito particolari, quando il suo clamore è... animato» [ibid., p. 253].
osservato che Quesnay, mentre non esprime alcun giudizio negativo sulla pri Con Smith e Ricardo [r8r7] viene fatto un grande passo avanti. Si ritiene
ma delle due grandi classi improduttive, quella a cui appartengono i proprie che ogni specie di ricchezza provenga necessariamente dal lavoro, ma quest'ul
tari fondiari, il sovrano, i nobili e il clero, definisce «sterile» la seconda classe. timo non è piu considerato, come aveva fatto Quesnay, in una sua forma par
Questo vocabolario, questa scelta dei termini indica una presa di posizione ticolare, il lavoro agricolo. Ormai il lavoro in tutte le sue forme concrete appa
ideologica da parte di Quesnay che considera «legittimi» i diritti dei proprie re come la fonte unica della ricchezza e, in modo particolare, delle merci che
tari fondiari sui prodotti del lavoro della classe produttiva. Ma un secondo vengono scambiate all'interno della nazione e tra le nazioni. Si scopre in esso
punto ancora piu importante va messo induce: Quesnay descrive una nazione
o
l origine prima del valore di scambio. La ricchezza si ripartisce tra le varie
come un insieme di «classi» di cui si propone di «seguire e calcolare in modo classi sotto forma di redditi, ma questa volta la rendita fondiaria che percepi
chiaro le reciproche relazioni... e descrivere il loro commercio» [ibid.,pp. 93-94]. scono i nobili e il clero appare come il reddito di una classe «sterile» erede di
Quesnay non impiega dunque la consueta terminologia della società feudale un antico privilegio non giustificato dal lavoro, il monopolio della terra. Al
che parla il linguaggio degli «ordini », degli stati, e non quello delle classi. Come contrario, il borghese che investe i suoi capitali nell'acquisto di terra, investe
interpretare questo cambiamento decisivo per l'evoluzione ulteriore del pen i frutti del proprio lavoro e ne dirige lo sfruttamento secondo un disegno e
siero scientifico moderno > E lecito supporre che Quesnay non potesse piu par un piano che né i proprietari fondiari feudali né gli operai sarebbero in grado
lare di «ordini» perché ormai la proprietà fondiaria aveva cessato di apparte di concepire, poiché essi non hanno coscienza dell'interesse generale e non ne
nere soltanto alla nobiltà e al clero. Della categoria dei proprietari fondiari comprendono il legame con il loro stesso interesse.
T
facevano ormai parte sempre piu spesso anche i borghesi. I tre «ordini» feu L economia politica classica afferma in linea di principio che ogni indi
dali venivano perciò a trovarsi nei medesimi rapporti con il suolo, con la terra, viduo persegue il proprio interesse privato, ma poi dimostra che solo gl'inte
e quindi la distinzione feudale tra di essi risultava ormai parzialmente supe ressi della classe capitalistica s'identificano con quelli dell'intera società. Essa
rata. Si deve perciò ritenere che Quesnay abbia scelto intenzionalmente il ter non nega lo sfruttamento della classe operaia, ma mentre da una parte lo con
mine 'classe' per esprimere questa nuova situazione storica, dando con ciò sidera legittimo, dall'altra non lo spiega; perché non spiega il rapporto che
origine a una disputa che si è protratta fino ai nostri giorni. Infatti, meno di intercorre tra salario e profitto. Essa considera quindi l'economia di mercato
venti anni piu tardi, nel r776, Adam Smith respinge l'accusa di classe sterile capitalistico come la piu razionale forma di organizzazione economica esistente
formulata contro la borghesia e gli artigiani, ritorcendola contro la classe dei punto d arrivo del progresso umano; e considera tutti gli altri sistemi econo
proprietari fondiari che invece Quesnay aveva esclusi da questa critica. Scrive mici checoesistono con essao che l'hanno preceduta come forme piu o meno
Smith [x776]: «Questi sono i tre grandi ordini originari ed elementari di ogni «irrazionali» di organizzazione sociale.
società civile, dai redditi dei quali in definitiva derivano quelli di ogni altra «Nelle nazioni civili e floride, all'opposto, sebbene una gran quantità di
classe... [I proprietari terrieri ] sono l'unico dei tre ordini il cui reddito non gente non lavori affatto, e molte di queste persone consumino il prodotto di
costa nélavoro né cura alcuna, ma giunge loro,per cosi dire,spontaneamente un lavoro dieci e spesso cento volte maggiore della maggior parte di quelli
e indipendentemente da ogni piano o progetto» (trad. it. pp. 252-53). Posses che lavorano, pure il prodotto complessivo del lavoro sociale è cosi grande
Economia zo6 207 Economia
che tutti gli individui ne risultano spesso abbondantemente provvisti, sicché A differenza dei classici, Marx dimostra che il lavoro in quanto tale non
la parte di necessità e comodità della vita di cui può godere un operaio frugale ha valore,solo la forza-lavoro ne ha uno che corrisponde al valore di ciò che
e industrioso, anche del piu umile dei ceti poveri, sarà sempre maggiore di è socialmente necessario alla sua riproduzione. Egli afferma che ciò risolve
quella che può ottenere un selvaggio» [Smith t776, trad. it. pp. 3-4]. l'enigma dell'origine e della natura del profitto capitalistico; infatti il lavo
A partire da questa teoria, si sviluppano due correnti. Una di queste nata ratore, mettendo a disposizione del capitalista la propria forza-lavoro, crea piu
con Cournot [x838] e continuata da Walras [r874] e da Pareto [ t8q6-g7], eli valore di quanto non ne riceva da quest'ultimo sotto forma di salario. Il valore
mina a poco a poco dal suo interno ogni traccia di analisi sociologica in ter eccedente è all'origine del profitto capitalistico, che è quindi lavoro non pagato.
mini di classi, e, per spiegare la formazione del valore di scambio delle mer Il salario e le altre categorie economiche, lungi dal rivelare il meccanismo di
ci, elimina inoltre ogni riferimento all'erogazione di lavoro socialmente ne questo scambio ineguale tra individui e tra classi, lo dissimulano contribuendo
cessario. Si parte da individui astratti, e per spiegare il valore dei beni e ser a dare una falsa immagine delle forze economiche che agiscono all'interno
vizi che essi scambiano tra loro, si suppone che ciascuno di essi disponga di di questi rapporti di produzione. Le categorie empiriche dell'economia non
una quantità limitata di mezzi per soddisfare una serie di bisogni gerarchica sono dunque concetti scientifici, ma concetti pratici che permettono la gestio
mente ordinati secondo una scala di preferenze soggettive; si suppone per di ne e la riproduzione del sistema, ma non ne chiariscono i meccanismi pro
piu che ciascun individuo si comporti «razionalmente», cioè combini tra loro fondi né le leggi evolutive che hanno radici nelle contraddizioni interne tra
i mezzi di cui dispone per soddisfare nel modo migliore i propri bisogni, per lo sviluppo delle forze produttive, sempre piu gigantesche e socializzate, da
«massimizzare» cioè le proprie soddisfazioni. Il valore di scambio dei beni una parte, e il mantenimento della proprietà privata e l'accumulazione del
e servizi non dipende piu dalla quantità di lavoro socialmente necessario a pro capitale privato (o pubblico), dall'altra.
durli, ma dalla loro scarsità relativa e dalla «utilità marginale» che essi presen Tuttavia, per quanto Marx abbia sempre sottolineato il carattere unico
tano per i consumatori. Si può allora dimostrare matematicamente che uno del sistema capitalistico e criticato ogni tentativo di estendere ad altri sistemi
stato di «equilibrio» e di soddisfazione «ottimale» può essere raggiunto nella le categorie proprie del capitalismo o anche concetti generali come quello di
società quando ciascuno, produttore o consumatore, in condizioni di con lavoro, ha tenuto però a far notare che l'apparizione del capitalismo ha rive
correnza piu o meno perfetta con ciascun altro produttore e consumatore, ri lato per la prima volta in modo chiaro il ruolo svolto nella storia dell'umanità
cerca la massimizzazione delle proprie soddisfazioni marginali. A partire da dallo sviluppo delle forze produttive e dei rapporti sociali di produzione. Pro
queste premesse, si possono costruire le rappresentazioni matematiche di di prio perché per la prima volta i rapporti economici non si presentavanopiu
verse situazioni di welfare, di stati del Benessere collettivo e individuale, te commisti ad altri rapporti sociali, religiosi, politici, di parentela, all'umanità
nuto conto dei vari vincoli strutturali, relativi alle società industriali, sia capi fu possibile fare questo salto nella conoscenza della realtà e prender coscienza
talistiche sia socialiste. Tuttavia ciò troverà riscontro solo dopo la seconda del ruolo in ultima analisi determinante delle strutture socio-materiali.
guerra mondiale, poiché tra le due guerre gli economisti « liberali», come Mises, Per questo il marxismo è molto piu di una nuova teoria economica, è l'emer
Hayek, Pigou, Robbins avevano «dimostrato», contro l'opinione di Oscar Lan gere di un'ipotesi generale sulle leggi di formazione e trasformazione delle
ge, l'impossibilità «logica» per un'economia «pianificata» di funzionare. Ma società. Per Marx ogni società presenta ineguaglianze, anche le società pri
siamo ormai in pieno xx secolo. Conviene tornare indietro e occuparsi dell'altra mitive comportavano ineguaglianze, quanto meno nei rapporti tra gli uomini
corrente dell'economia politica, che si sviluppa a partire dagli anni t85o, con e le donne, i vecchi e i giovani, gli autoctoni e gli stranieri. In seguito, se ne
Marx e la sua critica dell'economia politica classica. aggiunsero altre che non derivavano da esse, con l'apparire di nuove forme di
Questa critica si presenta non come la negazione, ma come lo sviluppo delle produzione sociale come l'agricoltura, l'allevamento, l'artigianato, dando ori
teorie degli economisti classici. Essa supera i limiti e le contraddizioni che alle gine a società divise in ordini, caste, classi gerarchizzate, con un'organizzazio
analisi e al pensiero di questi economisti erano stati imposti dallo stato della ri ne statuale o meno. Queste gerarchie sociali si basavano costantemente su for
cerca scientifica e della società, e dalle loro prese di posizione a favore del si me diverse di ineguaglianza nel controllo dei mezzi di produzione materiale
stema capitalistico. Marx non si stanca di sottolineare l'originalità del sistema e di riproduzione dell'esistenza.
capitalistico. Si tratta del piu sviluppato sistema di produzione di merci, pro Nell'ultimo periodo della sua vita, Marx vedrà in Ancient Society di Morgan
duzione fondata su un rapporto tra classi, un rapporto di sfruttamento unico [z877] un'opera che sembrava convergere con la sua ; ma Morgan, pur essendo
nella storia dell'umanità, poiché i produttori diretti, pur essendo liberi di di convinto che lo studio dello sviluppo delle tecniche e dell'economia.avrebbe
sporre della propria persona a differenza degli schiavi dell'antichità e dei servi fornito in fin dei conti «le basi piu soddisfacenti di cosiffatte divisioni [dell'e
del medioevo, sono totalmente privi di mezzi di produzione e perciò costretti voluzione]» dell'umanità [r877, trad. it. pp. 5-6], aggiungeva subito dopo che
a venderein cambio di un salario la sola risorsa di cui dispongono, la loro forza «in questa direzione le ricerche non sono state ancora condotte avanti in mi
lavoro. sura sufficiente per consegnarci le necessarie informazioni» [ibid., p. 6]. In
Economia zo8 209 Economia
luogo di ricerche precise, si è assistito invece alla costruzione di «pseudoschemi va costruita in una prospettiva storica e critica. Poiché il suo oggetto è per
riguardanti l'evoluzione economica» dei popoli primitivi, elaborati con dati definizione storico, concreto e contraddittorio, l'analisi della realtà che esso
separati dal loro contesto e riadattati per illustrare una pretesa evoluzione ne rappresenta obbliga a percorrere simultaneamente e successivamente diversi
cessaria dallo stadio dell'economia naturale, ripiegata sulla famiglia, senza scam livelli d'indagine, da quello macrosociologico dei rapporti complessivi tra le
bi né moneta, a quello dell'economia a carattere nazionale delle società civili classi (Quesnay, Srnith, Marx, ecc.) a quello degl'individui che prendono im
[cfr. Bucher i893]. Malinowski, all'inizio del secolo, s'imbatterà in questa pre ' mancabilmente le loro decisioni a partire da e all'interno dei rapporti di classe
tesa «scienza comparata dell'economia», ma non farà molta fatica a demolirla a cui appartengono e che preesistono loro, ma che le loro decisioni possono
riportando i «fatti» scoperti nell'isola di Kiriwina [i9zz ] : e cioè l'esistenza riprodurre o trasformare. Nel procedere poi dai rapporti macroeconomici alle
di scambi a lunga distanza, di vari tipi di «monete», di sistemi normativi che decisioni individuali, l'analisi è costretta a passare attraverso tutti i livelli in
contemplavano diritti della comunità e diritti degli individui, di un'economia termedi rappresentati dai diversi rami, settori, fasce, strutture, del mercato, del
diretta da capi responsabili e messa al servizio degli interessi collettivi «tribali» credito,della manodopera, ecc.
a breve e a lungo termine, ecc. Non è difficile dimostrare che marginalisti e neomarginalisti, pur preten
Questo breve richiamo alle condizioni storiche ed epistemologiche della na dendo di procedere diversamente,seguono in realtàlo stesso metodo. È noto
scita dell'economia politica, queste citazioni tratte dai primi grandi autori che che dopo Léon Walras e i suoi Eléments déconomie politique pure [r87y] la
scrissero sull'argomento, mostrano che, indubbiamente, l'economia politica si corrente marginalista sostiene di poter edificare una scienza «pura», mate
trovò coinvolta fin dall'inizio nelle lotte e nelle contraddizioni sociali del pro matica, delle leggi dell'economia «razionale», partendo da individui astratti
prio tempo e che non cessò mai in seguito di esserlo. Essa è costretta a ciò di cui inizialmente si suppone soltanto che scambino tra loro beni e servizi,
dal suo stesso oggetto, poiché ha il compito di analizzare il posto occupato . spinti dal desiderio di «massimizzare>) la soddisfazione dei loro bisogni sog
da ciascuna classe nel processo sociale di produzione e ripartizione delle con gettivi, che peraltro si presumono «ordinati» secondo una scala qualsiasi di
dizioni materiali di esistenza. D'altra parte, però, parlare di rapporti sociali preferenza. In questa prospettiva la sola definizione coerente dell'economia
e condizioni materiali di esistenza significa parlare di uguaglianza o inegua è la definizione «formale» di Lionel Robbins che figura all'inizio di tutti i
glianza relativa nel possesso della ricchezza e nel potere o nella mancanza di manuali di economia politica «non marxista», tra i quali il piu famoso è Eco
potere da parte di ciascuna di queste classi. A buon diritto dunque la scienza nomics (r948) di Paul Samuelson. Secondo Robbins, l'economia politica è «la
economica prende il nome di economia politica e sono comprensibili le speran scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi
ze che essafa nascere di poter contribuire a cambiare la società, a ridurre o scarsi applicabili ad usi alternativi» [r98z,trad.it.p.zo]. Si ritornerà su que
eliminare le ineguaglianze sociali, a introdurre insomma nel mondo un ordine sta definizione, ma basta un minimo di attenzione per scoprire che Samuelson,
«piu razionale». Fin dalla sua nascita, nel xvin secolo, per una borghesia che seguendolo, introduce, senza giustificare il suo procedimento, alcune realtà non
non aveva ancora il potere, l'economia politica divenne una sorta di nuova formali, come i mercati concorrenziali e le strutture oligopolistiche e monopo
teologia, che si sostitui alla vecchia teologia cristiana che giustificava l'ordi listiche della produzione e del consumo. Egli dunque completa e corregge il
namento feudale e i privilegi della nobiltà e del clero. Ancor oggi essa svolge suo punto di partenza formale con l'apporto di materiali concreti ricavati dal
un ruolo simile quando legittima gli atti di fede nella «capacità regolatrice» funzionamento del sistema capitalistico contemporaneo. È infatti una pratica
del mercato e dell'economia capitalistica, che sarebbe in grado di eliminare comune a tutti gli economisti « formalisti» quella di reintrodurre, senza offrire
le ineguaglianze sociali. una spiegazione, frammenti della sostanza dei rapporti sociali, non appena pro
L'economia politica si trovò dunque impegnata nel compito di spiegare cedono all'analisi delle realtà concrete. Diventano allora, senza ammetterlo e
la realtà e di legittimare o criticareil posto occupato dall'una o dall'altra classe persino senza accorgersene, degli economisti «sostantivisti», come i neoclas
nellastruttura economica della società. Questo suo duplice carattere,scienti sici. Vi è molta piu logica dunque nella corrente sviluppata a Cambridge in
fico e ideologico al tempo stesso, è variato continuamente col variare dei pe torno all'opera di Piero Sraffa Produzione di merci a mezzo di merci, la quale
riodi storici, dei nuovi interessi in conflitto e degli studiosi. L'economia po intende riallacciarsi a quanto «è stato sommerso e dimenticato, in seguito al
litica è quindi obbligata, come ogni altra scienza sociale, a criticarsi incessan l'avvento della teoria "marginale" », dell'opera dei vecchi economisti classici,
temente per poter separare, nei risultati delle sue analisi, ciò che è scientifico proclamandosi ufficialmente «corrente neoclassica» [i96o, p, v].
da ciò che dipende da giudizi formatisi nella mente degli economisti prima Infine, un'ultima osservazione sull'opera dei predecessori di Marx. Sin dal
di ogni procedimento scientifico, giudizi che trovano spiegazione nei rapporti l'inizio essi collegarono l'economia con la sociologia e con la storia, utilizzando
concreti che li legano all'una o all'altra classe e, per questo tramite, a tutta un concetto chiave delle scienze sociali, oggi comune a tutte queste discipline,
la società. il concetto di classe. Occorre dare tutto il suo peso alla dichiarazione esplicita
L'economia politica è una scienza della società, una scienza sociale che di Marx, che in una lettera del g marzo r85z a Joseph Weydemayer scriveva:
2II EconomiaEconomia 2IO
«Per quanto mi riguarda, non a me compete il merito di aver scoperto biamenti che questa interpretazione ha subito da Quesnay a Marx. Quesnay
l'esistenza delle classi nella società moderna e la loro lotta reciproca. Molto non esprime giudizi sulla rendita fondiaria che nobili e clero prelevano da
tempo prima di me, storiografi borghesi hanno descritto lo sviluppo storico contadini e fittavoli, ma accusa capitalisti e operai di essere una classe sterile.
di questa lotta delle classi ed economisti borghesi la loro anatomia economica.
Vent' anni piu tardi Adam Smith muove invece questa stessa accusa ai proprie
Ciò che io ho fatto di nuovo è stato: r ) dimostrare che l'esistenza delle classi tari fondiari. Cent' anni dopo Marx identifica contemporanearnente nei pro
è legata puramente a determinate fasi storiche di sviluppo della produzione; prietari fondiari e nei capitalisti le due classi «dominanti e sfruttatrici» della
z) che la lotta delle classi conduce necessariamente alla dittatura del prole società moderna, dimostrando al tempo stesso che ormai è la classe dei capi
tariato; 3 ) che questa dittatura medesima non costituisce se non il passag talisti a dirigere il processo di produzione e distribuzione della ricchezza so
gio all'abolizione di tutte le classi e a una società senza classi» [r85z, trad. it. ciale.
P 5371.
Infatti nel xIx secolo la ricchezza fondamentale non è piu la terra, ma il
Va subito evitato un malinteso molto frequente. Nel r85z Marx non pote capitale posseduto e investito nella produzione delle merci. Non è dunque un
va avere in mente l'immagine della Comune di Parigi del r87o e ancor meno caso se il Capitale si apre con queste parole: «La ricchezza delle società nelle
le immagini evocate oggi dalla dittatura nazista o da quella stalinista. Egli quali predomina il modo di produzione capitalistico si presenta come una "im
impiega un termine che risale alla tradizione dell'antica Roma. Un dittatore mane raccolta di merci" e la merce singola si presenta come sua forma ele
è un cittadino romano che esercita per un certo periodo un potere eccezionale mentare. Perciò la nostra indagine comincia con l'analisi della merce» [r867,
di fronte a un pericolo che minaccia la repubblica, e questo, almeno in teoria, trad. it. p. g3].
con l'accordo dei suoi concittadini. L'originalità di Marx non sta nell'affermare che gli operai sono sfruttati,
In questa dichiarazione è altrettanto fondamentale il fatto che Marx si at cosa che ciascuno poteva vedere da sé nel xrx secolo, ma nel sostenere che il
tribuisca come unico merito quello di aver scopero il legame, ignoto agli sto
salario degli operai non è quello che appare, cioè l'equivalente del valore delle
rici ed economisti borghesi, tra l'evoluzione delle classi e la natura delleforze merci prodotte mediante l'impiego della forza-lavoro. Ciò che fa Marx è sman
produttive, lo «sviluppo della produzione sociale».'~fatti il concetto di classe
tellare le apparenze, far apparire dietro rapporti che sembrano legare gli uo
(in latino classissignifica 'flotta di navigli da guerra', di triremi che gli schiavi
mini soltanto alle cose (la terra, il denaro, i mezzi di produzione, ecc.) i rap
fanno avanzare aforza di braccia, vogando allo stesso ritmo ) fu concepito nel porti tra gli uomini, i rapporti di sfruttamento, che sono al tempo stesso visi
xvIII secolo per rappresentare i nuovi rapporti sociali che non coincidevano bili e invisibili, sensibili e sovrasensibili.
piu con gli antichi «ordini» feudali. Nella nuova società, che Marx chiama
A che punto siamo oggi, un secolo piu tardi? Almeno per quanto riguarda
«moderna», poteva infatti accadere che due individui appartenenti a «ordini» le definizioni che gli economisti dànno dell'economia, dell'oggetto cioè della
diversi, per esempio un nobile e un borghese, si trovassero nella stessa classe, loro scienza? Tre sono le definizioni che coesistono e si confrontano, rispec
quella dei proprietari fondiari, uno per aver ereditato la terra dai suoi avi,
chiando la presenza e i rapporti conflittuali di tre correnti tra le quali si divi
l'altro per averla acquistata con i propri soldi e, ai suoi occhi, grazie al pro dono i vari economisti: la corrente marginalista e neomarginalista; la corrente
prio lavoro. Per Quesnay, Smith e Marx, l'appartenenza a una classe è quindi
marxista, che si divide a sua volta in base alla diverse interpretazioni che ven
definita unicamente dal rapporto degl'individui e dei gruppi con i mezzi di gono date della nozione di rapporti di produzione e dell'ipotesi marxiana del
produzione e con il prodotto sociale e dal posto che essi occupano nella divi
ruolo, in ultima analisi determinante, delle infrastrutture e delle loro contrad
sione sociale del lavoro. Questo medesimo concetto, concepito nel xvm secolo, dizioni sull'evoluzione della società; ed infine la corrente neoclassica, rappre
verrà rielaborato da Lenin che nella Grande iniziatiea [rtlrg] definirà le classi sentata in economia da Sraffa e in antropologia da Karl Polanyi e dai suoi
come «quei grandi gruppi di persone che si distinguono tra loro per il posto seguaci.
che occupano in un sistema storicamente determinato di produzione sociale, Poiché i punti principali di questo confronto sono stati già chiariti, si pas
per il loro rapporto (per lo piu sanzionato e fissato da leggi) con i mezzi di serà a riassumerlo brevemente con il proposito, soprattutto, di dimostrare che
produzione, per la loro funzione nell'organizzazione sociale dal lavoro e, quin
la sua vera posta non è la definizione dell'economico, ma la teoria del valore.
di, per il modo in cui ottengono e per la dimensione che ha quella parte di In definitiva, come si può osservare quello che è in gioco è l'analisi dei mecca
ricchezza sociale di cui dispongono. Le classi sono gruppi di persone, l'uno
nismi e delle forme dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo nelle
società di classe.dei quali può appropriarsi il lavoro dell'altro grazie al differente posto che
occupa in un determinato sistema di economia sociale» (trad. it. pp. 384-85).
Ciò che difierenzia Marx dagli economisti classici non è quindi il fatto
di riconoscere l'esistenza dei rapporti di sfruttamento tra le classi, ma di dare
una diversa interpretazione di questo sfruttamento. È possibile seguire i cam
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]

More Related Content

What's hot

Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]sabbioso
 
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]sabbioso
 
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]sabbioso
 
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

What's hot (20)

Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Uomo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Comunicazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]
Guerra - Enciclopedia einaudi [1982]
 
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Universo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]
Linguaggio - Enciclopedia einaudi [1982]
 
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tempo_temporalitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Evoluzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Testo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
Classi - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Materia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Memoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
Domesticamento - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Giustizia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sacro_profano - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
Eccedente - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Geometria e topologia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
Sistema - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
Locale globale - Enciclopedia einaudi [1982]
 
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
ANTHROPOS - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tonale_atonale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Viewers also liked

Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

Viewers also liked (17)

Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Logica - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
Strutture matematiche - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Spiegazione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]
Teoria_modello - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
Combinatoria - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
Concetto - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Dialettica - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]Calcolo -  Enciclopedia Einaudi [1982]
Calcolo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Normale_anormale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ricoprimenti tematici - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Capitale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
Stato - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Probabilitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Corpo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Creativitá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cognizione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
Cultura materiale - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Similar to Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]

Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

Similar to Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982] (16)

Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organismo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Produzione_distribuzione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Esoterico_essoterico - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]
Macchina - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
Filosofia_filosofie - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
Parentela - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Generazioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tradizioni - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Organico_inorganico - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Ereditá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
Società - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
Civiltá - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]
ARGOMENTAZIONE - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
Metodo - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
Religione - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]
Politica - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

More from sabbioso

Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]sabbioso
 
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIAppunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIsabbioso
 
3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgasciosabbioso
 
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)sabbioso
 
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)sabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili   corso - unfoAppunti di ( ki)swahili   corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili corso - unfosabbioso
 
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il locativo - unfoAppunti di ( ki)swahili   il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfosabbioso
 
Appunti per un corso di malgascio unfo
Appunti per un corso di malgascio   unfoAppunti per un corso di malgascio   unfo
Appunti per un corso di malgascio unfosabbioso
 
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]sabbioso
 
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfoAppunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfosabbioso
 
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchiCome sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchisabbioso
 
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]sabbioso
 

More from sabbioso (16)

Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
Catherine Douay_Daniel Roulland - Le mots de Gustave Guillaume [1990]
 
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALIAppunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
Appunti di ( Ki)swahili - CLASSI NOMINALI
 
3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio3di3 dizionario italiano_malgascio
3di3 dizionario italiano_malgascio
 
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
2di3 Dizionario Malgascio_italiano (M > Z)
 
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
1di3 Dizionario malgascio_italiano (A > L)
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 2 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 2 - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfoAppunti di ( ki)swahili   il verbo 1 - unfo
Appunti di ( ki)swahili il verbo 1 - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili   corso - unfoAppunti di ( ki)swahili   corso - unfo
Appunti di ( ki)swahili corso - unfo
 
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili   il locativo - unfoAppunti di ( ki)swahili   il locativo - unfo
Appunti di ( ki)swahili il locativo - unfo
 
Appunti per un corso di malgascio unfo
Appunti per un corso di malgascio   unfoAppunti per un corso di malgascio   unfo
Appunti per un corso di malgascio unfo
 
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
Poesia Swahili [Euphrase Kezilahabi_Kithaka wa Mberia_Alamin Mazrui]
 
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfoAppunti di indonesiano (bahasa indonesia)   unfo
Appunti di indonesiano (bahasa indonesia) unfo
 
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchiCome sette sarti andarono alla guerra coi turchi
Come sette sarti andarono alla guerra coi turchi
 
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
Repertorio alfabetico - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
Tolleranza_intolleranza - Enciclopedia Einaudi [1982]
 
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
Storia - Enciclopedia Einaudi [1982]
 

Recently uploaded

Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CER
Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CERTransizione Energetica e Cooperazione: non solo CER
Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CERANCI - Emilia Romagna
 
Stati Uniti PPT geografia power point..
Stati Uniti  PPT geografia power point..Stati Uniti  PPT geografia power point..
Stati Uniti PPT geografia power point..vendettimattia2010
 
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domani
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domaniAccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domani
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domaniRoberto Scano
 
Powerpoint tesi di laurea
Powerpoint tesi di laurea Powerpoint tesi di laurea
Powerpoint tesi di laurea Valentina Ottini
 
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...Roberto Scano
 
Ostia antica da porta di Roma a porta d'Europa
Ostia antica da porta di Roma a porta d'EuropaOstia antica da porta di Roma a porta d'Europa
Ostia antica da porta di Roma a porta d'EuropaMarina Lo Blundo
 
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCO
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCOa scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCO
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCODamiano Orru
 
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, content
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, contentTiconzero news 149.pdf, maggio 2024, content
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, contentPierLuigi Albini
 
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...Roberto Scano
 
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice Impress
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice ImpressLo Schema Diapositiva con LibreOffice Impress
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice ImpressSalvatore Cianciabella
 
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptx
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptxAsou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptx
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptxnuriaiuzzolino1
 
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...holowawa
 

Recently uploaded (12)

Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CER
Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CERTransizione Energetica e Cooperazione: non solo CER
Transizione Energetica e Cooperazione: non solo CER
 
Stati Uniti PPT geografia power point..
Stati Uniti  PPT geografia power point..Stati Uniti  PPT geografia power point..
Stati Uniti PPT geografia power point..
 
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domani
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domaniAccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domani
AccessibleEU: oggi per l’accessibilità di domani
 
Powerpoint tesi di laurea
Powerpoint tesi di laurea Powerpoint tesi di laurea
Powerpoint tesi di laurea
 
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...
No. Nessuno strumento automatico verifica o ripara l’accessibilità di un sito...
 
Ostia antica da porta di Roma a porta d'Europa
Ostia antica da porta di Roma a porta d'EuropaOstia antica da porta di Roma a porta d'Europa
Ostia antica da porta di Roma a porta d'Europa
 
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCO
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCOa scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCO
a scuola di biblioVerifica: come utilizzare CHATBOT secondo UNESCO
 
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, content
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, contentTiconzero news 149.pdf, maggio 2024, content
Ticonzero news 149.pdf, maggio 2024, content
 
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...
Accessibilità, tra miti e realtà: gli errori da non compiere e le azioni da i...
 
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice Impress
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice ImpressLo Schema Diapositiva con LibreOffice Impress
Lo Schema Diapositiva con LibreOffice Impress
 
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptx
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptxAsou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptx
Asou.Mbaye_La relazione sulle macchine termiche.pptx
 
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...
Nuovo Progetto Italiano - 1. Livello elementare. Libro dello studente (A1-A2)...
 

Modo di produzione - Enciclopedia Einaudi [1982]

  • 1. E NCICLOPEDIA E I N A UD I [ 1 9 8 2 ] MODO DI P R ODUZIONE Marco Bianchini — MODO DI PRODUZIONE pag .4 Maurice Godelier — ECONOMIA pag.10 F ORMAZIONE E C O N O M I C O - S O C I A L E pag.24 LAVORO pag.40 MODO DI P R O DUZI ONE pag.67 PROPRIETÁ pag.90 RIPRODUZIONE pag.100 T RANSIZ I O N E pag.113
  • 2. I77 Modo di produzione Modo di produzione i76 I al al C Q o o QQo al Q o ac o ct ca o ca Iù IU N g ca XlV CI! Q Q Q p 4 o al al o al 4 atN à0 o HQ Q c a Q 93 à0V + 4 N cf' ccl NC! o + at IU Q o Q èo +E E Q g + Vg ca E ovv Q ac Q E at Q E V o Q cù af Q o Q al o +» Q QV at g E o oo4 o Q ca ac oV Q Q o V à 0 ca a! 00 o ca tù Q Q à0 00 ò0 .F o oo al at Q • o o o al al O V O O V O 8 V O NQooooV oo V O 5 6 4 S ' 3 6 S 2 3 3 3 economia 5 7 IO z 6 8 5 2 4 8 3 4 3 formazione econ.-soc. 3 7 3 5 8 6 3 5 5 3 4 6 6 6 3 3 6 lavoro 8 IO 6 9 6 433 5 z 8 5 6 3 5 3 3 4 modo di produzione 5 88 6 2 4 6 3 5 5 5 S S 2 z proprietà 2 4 3 7 2 3 33 5 5 5 2 7 3 2 riproduzione 4 ' 3 7S 3 ' 5 6 43 4 2 3 2 3 transizione 3 3 3 4 3 3 2 .a! ) ac al N oQ o Q Q + ' o Q ca Q R ca oQo oò0 o oo o o V al Cl o o ct i o Q p ct g Q QI al al o ca QQQct oNQo Qo ,Q o. at oo Q Q .Q a! o o 4 o o Eo I Q 'CI o Cll o E ca o o 9 o g" 4 ac ac ac Q ct O Q 4Q o c a + + sE o Q a a, a a Qo4V4 4 4 4 7 6 6 6 8 3 2 3 4 6 economia 4 5 7 4 2 5 5 6 7 5 2 4 4 4 4 4 formazione econ.-soc. 7 4 85 83 2 6 z S 8 5 5 6 7 6 3 ' 4 4 48 lavoro 4 3 9 7 5 ' 2 6 2 ' 7 5 3 4 5 5 3modo di produzione 4 4 9 4 75 2 3 5 I 6 4 3 6 4 3 S 4 6 proprietà 8 4 2 75 5 2 876 3 3 2 5 5 4 2 3 2 2 3 riproduzione S 42 7 3 3 6 5 6 2 6 86663 3 5 4 5 4 transizione 6 2 5 3 VoI modo di o produzione d oVQ'U "o oao IU Qo 4o .Icl oH N E Q oIo)al economia E oas o ca ooo E a proprietà formazione economico formazione economico-sociale 5 3635 676 2 2 ~s ociale modo di produzione 76 55 5 4 riprodu trans!ztone lavoro 6 zione transizione 2 economia 445 7455 5S 5 2 riproduzione 36 3 S lavoro proprietà 7 6 4 !3
  • 3. ambiguità allegoria compe estanza/esecuzione codice Modo di produzione fonetica immagine grammatica avanguardia metafora conceffo analogia e metafora lessico classico scgllo esistenza argomentoxionc lingua critica significato essere interpretazione lingua/parola filologia simbolo bello/brutto fenomeno linguaggio leffersturs creatività forma metrica maniera astratt%oncreto espressione ideadialettica semantica poetica fantastico identità/difierenza proposizionee giudizio senso/significato alfabeto retorica gusto mediazione traduzione ascolto imitazione snihropos o posizione ccontraddizione universali/particolari gesto immaginazione lettura cultura/culture ualità/quantità progetto atti linguistici etnocentrismi totalità luogo comune durione/riproducibilità dicibile/indicibile orale/scriffo natura/cultura uno/molti enunciazione comunicazione discorso decisione parola finzione spszialità srfi distfibuzione statistica preresupposizione ee allusione errore ritmo dato referente informazione generi artigianato scrittura narrazion etica 'one/narratività artista induzione statistica voce acculturazionesti e attribuzione babilità filosofi /filosofie civiltà antico/moderno tema/motivo oggetto rsppresen a 't zione statistica ragione futurotesto razionale/irraziona e catastrofi calendario pro Uduzione artistica teoria/pratica selvaggio arb rbar%ivilizzato soggetto/oggetto ciclo decadenza uguaglianza evento escatologia armonia colore escrementi caos/cosmo valori periodizzazione età mitiche melodia disegno/progetta fertilità curve e supcrfici infinito vero/falso tempo/temporali genesi ritmica/metrica abbigliamento visione nascita educazione geometria c Iopoog'I i a macrocosmo microcosmo volontà Passeto/presente scala canto sensi generaxioni invariante mon o progress%eazione suono/rumore coltivazione alchimia corpo sessualità infanzia natura storia tonale/atonale cultura màterisle astrologia atlante danza vecchiaia morte osservazione amore industria rurale cabala colhriione maschera vita/morte deduzione/prova reale desiderio materiali elementi d ento / monumento modaocum equivalenza unità armi eros picciotti esoterico/essoterico credenze ornamento clinica differenziale isieriaformalizzazione frontiera sncmorls dialetto scena cura na normalizzazione funzioni angoscia/colpa logica pulsione rovina/restauro guerra enigma infinitesimale castrazione e comp lesso esclusione/integrazione sibilità/necessità analisi/sintesi imperi fiaba soma/psiche censura farmaco/droga fuoco locale/globale referenza/verità anticipazione funzione nazione mostro cannibalismo sonn%ogno idcntificazionc c tratransfert homo sistemi di riferimento follia/delirio ricorsività ipotcsl misura tattica/strategia popolare dèi inconscio me ici mano/manutaffo stabilità/instabilità matematiche modello dicina/medicalirzazione divinoalienazione proverbi tecnica variazione metodo struttura nevrosi/psicosi normale/anormsle cosciema/autocoscicosa tradizioni Ci'Ot utensile centrato/acentrato teoria/modello demagogia piacere salute/malattia combinatoria immaginazionesociale iniriazionc discriminazione sintomo/diagnosi magia grafo pace repressione demoni slimentazionc applicazioni labirinto serv%ignore messia terrore ateo divinazione agonismo casta animale assioma/postulato caso/probabilità millennio cerimonialeuomo lleranza/intolleranza chierico/laico mit%ito donna cucina continuo/discreto rete causa/etfet to Utopia chiesa persona festamythos/fogna endogamia/esogsmia domesticamento dipendenza/indipendenza abaco certezza/dubbio violenza diavolo puro/impuro feticcioorigini fame divisibilità algoritmo coerenza eresia religione famigliagioco incesto vegetale dualità approssimazione convenzione libertino sogno/visione lutto este orie/categorizzazioneca eg insieme calcolo determina o 't /indeterminato libro stregoneria maschile/femminile conoacenxs regalità matrimonio razionale/algebrico/trescandcnte numero empiria/esperienza peccato ritocoppie filosofiche simmetria zero parente esperimento disciplina(discipline sacro/profano cacda/raccufta totem motemsticbc borghesi/borghesia legge santità donoenciclopedia bumcrmis economla trasformazioni natura i c uomo/donnarali / categorie libertà/necessità eccedontcinnovazione/scoperta classi formazione economico-sico-sociale metafisica controllo/retroazione insegnamento lavoro pastorizia contadininaturale/artificiale energia invenzione consenso/dissenso primitivo ideologiaoperatività ~ sa p s reciprocità/ridistriburionc analogico/dignale equilibrio/squilibrio rappresentazione egemonia/dittatura masse paradigma interazione ricerca proprietà automa intellettuali previsione e possibilità profetanzto slstcillatlcsmatica edassificazione riproduzione intelligenzaartiliciale ordine/disordine libertà rivolusions riduzione transizione abbondanza/scarsità macchina organizzazione , maggioranza/minoranza bisogno ripetizione programma semplice/complesso , partiti consumo scienza simularionc sistema a prendimento politica accumulazionespiegazione amministiagionO imposta StruillCIIIO soglia au ' uilibrazioncautoregolazione equ' ' lusso verificabilità/falsificabilità cervello comunità capitale vincolo comportamento cogjnixionc conflitto Cl'I SI Dro c srgcllto e condizionamento induzione e'nduzione/deduzione consuetudine costituzione élite distribuzione pesi e misure controllo sociale innato/acquisito diritto democrazia/dittatura fabbrica Produzfonc/dfstràbuxione astronomia gergo emozione/motivazione IStlrlto giustizia norrm gestione ricchezzagruppocosmologie tomo e molecola mente operazioni istituzioni parto marginalità imperialismo scambio gr" vitazione ercezione conserva 'azione/invarianz responsabilità pùtcfc opinione impresa Spicco luce quozien e ite intellettuale potere/autorità povertà mercato materia fisica pubblico/privato propaganda merce spazio-tempo atmosfera cellula società civile moneta litosfera forza/campo adattamento difierenziamento ruol%tatus statomoto .ipne socializzazione pianificszione oceani evoluzione immunità particella •scisti profitto plaflctl mutarion%elezione plasma individualità biologica ttpszio sociale rettdits sole polimorfismo propagazione integrazione salario lllllvcrso SPCCIC invecchiamento quanti utilità relatività organismo valore/plusvalore reversibilità/irreversibilità regolazione insediamento agrkèlffnx catalisistato fisico sviluppo e morfogenesi migrazione città/campagna macromolecole paesaggio colopio ' metabolismo popolazione comztémiou omeostasi industlià ' eredità regione organico/inorganico risorse spamhdasmoéico oslliosl gene suolo svààlapàzbhoffosvlluppo Vita genotipo/fenotipo terra razza territorio sangue villaggio
  • 4. go8 Modo di produzione Economia, Formazione economico-sociale, Lavoro, Modo di produzione, Proprietà, Riproduzione, Transizione Modi reali e modelli teorici, Uno dei problemi basilari che ogni società affronta quotidianamente è pro curarsi tutto ciò che le serve per continuare ad esistere, il che significa, in primo luogo, produrre quei beni economici che ne garantiscono la sopravvivenza fisica. Nel risolvere tale problema ogni comunità umana è condizionata da una serie di limitazioni che le sono proprie : le condizioni ecologiche e geografiche dalle quali essa ricava i mezzi materiali per la propria esistenza; i mezzi materiali e intellet tuali impiegati nei processi produttivi; i rapporti che si sono instaurati fra gli individui al fine di compiere l'intero ciclo che va dalla produzione al consumo dei beni (rapporti nei quali il marxismo individua la «struttura» — o «infrastruttu ra» — di una società). Nel loro insieme, le condizioni ambientali, le forze produt tive e i rapporti sociali di natura economica concorrono nel dar f orma a uno spe cifico +modo di produzione+ il quale, a sua volta, contribuisce a conferire una impronta e una dinamica del tutto particolare a ciascuna+formazione economi co-sociale+. Di conseguenza è sempre possibile tracciare relazioni di qualche si-,. gnificato fra le condizioni della produzione da un lato, le strutture e le forme di una società dall'altro. Che relazioni del genere esistano nessuno ha mai dubitato: né l'uomo della strada né gli scienziati sociali della piu varia estrazione. Dubbi e contrasti anche radicali esistono invece sul significato e il ruolo da attribuirsi a tali legami. E noto infatti che gli studiosi di ispirazione marxiana vi hanno dedicato grande atten-. zione, al punto da fame l'oggetto specifico non solo del'a scienza economica ma della stessa scienza della società. Come ebbe a dire Fngels, l'+economia+ politica è «scienza delle condizioni e delle forme, nelle quali le diverse società umane hanno prodotto e scambiato e nelle quali hanno volta per volta distribuito i loro prodotti in modo conforme a questa produzione e a questo scambio». Tenendo poi presente che «con la maniera e la specie di produzione e di scambio di una società storicamente determinata e con le condizioni storiche preliminari di que sta societàsono dati contemporaneamente anche la maniera e la specie della di stribuzione dei prodotti», la quale ultima è indicativa della divisione di classe, scienza economica e scienza sociale si trovano in gran parte a coincidere. Del tutto all'opposto coloro che, come Robbins, hanno, implicitamente o esplicita mente, adottato la definizione di economia come «scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi scarsi applicabili a usi alternativi» e solo marginalmente, nella migliore delle ipotesi, si sono occupati delle determi nanti storico-ambientali dell'economia e della società. Dei fattori storico-am bientali della produzione si sono invece occupati i sostanzialisti come Polanyi (o, piu recentemente, Sahlins) per i quali l'economia è da intendersi come «processo
  • 5. Sistematica locale 4I I 4IQ Modo di produzione istituzionalizzato di interazione tra l'uomo e il suo ambiente» (Polanyi), ossia accuratamente banditeper mezzo della formula ceterisparibus. Ne consegue che come «categoria culturale anziché di comportamento, alla pari della politica o le premesse, vale a dire la cornice teorica del modello, rappresentativa della real della religione piuttosto che di categorie quali la razionalità e la prudenza: non tà che si studia, risultando protette, non possono essere né confermate, né falsifi le attività individuali orientate alla soddisfazione dei bisogni ma il processo della cate nel corso dell'analisi. Fatta salva la correttezza della procedura logica, l'uni vita materiale della società» (Sahlins). Da quest'ultimo punto di vista l'econo ca possibilità di verifica delle premesse si ha mettendo a confronto il dato prove mia, intesa come disciplina accademica, non ha mancato di esprimere esponenti niente dalla simulazione teorica con quello eventualmente osservato nella realtà. significativi : basti pensare alla Scuola storica tedesca o ad autori come Veblen, In caso di discrepanza signi6cativa fra i due dati si deve abbandonare in blocco Commons, Schumpeter, Ayres e Galbraith. D'altra parte, pare questo il genere il sistema delle premesse adottato e ricercarne uno piu soddisfacente. A rigore, d'impostazione di gran lunga prevalente nella tradizione delle scienze sociali : al i modelli «chiusi» si debbono quindi accettare o respingere in blocco: in ogni riguardo è sufficiente ricordare pensatori come Grotius, Hobbes, Locke, Vico, caso non si prevede che essi generino, dal proprio interno, altri modelli portatori Montesquieu, Cantillon, Hume, Galiani, Beccaria e Verri. di premesse diverse da quelle originarie. Un modello «chiuso», di conseguenza, In altri termini, nel corso della loro storia, le scienze sociali sembrano aver è operativo nell'ambito di una situazione statica o stazionaria, non mai in vista nettamente privilegiato l'indirizzo epistemologico noto come «olismo», secondo dell'evoluzione di un organismo: l'obiettivo ad esso piu congeniale resta quello il quale le totalità sono qualcosa di piu e di diverso dalla somma delleloro parti, di individuare ipotesi intorno alla realtà che siano immediatamente o potenzial nel senso che le totalità in questione hanno caratteristiche che non possono esse mente veri6cabili e che siano utilizzabili per fare previsioni all'interno di tale re spiegate sulla base delle proprietà e delle reciproche relazioni tipiche delle realtà. Si può dire, in altri termini, che essi siano ontologicamente orientati a dar singole parti, Tale prevalenza si può spiegare, fra l'altro, con il fatto che 1 indi conto di un futuro prossimo che non si differenzi dal passato quanto alle sue rizzo opposto, vale a dire l'« individualismo metodologico», tende a sottovalutare componenti di fondo, oppure a individuare leggi regolatrici di processi che non la rilevanza analitica delle totalità e, per questa sua stessa inclinazione, finisce siano influenzati dal divenire spazio-temporale (universali necessari, invarianti con iltrascurare importanti relazionifra aggregati come possono essere,appun strutturali ). Il problema teorico posto dagli eventuali rapporti fra le condizioni to, quelle esistenti fra società e condizioni materiali d'esistenza. Chi si aspettasse, materiali della vita e le con6gurazioni sociali è, all'opposto, di natura essenzial p erò di trovare in tutta la letteratura ispirata all'«olismo metodologico» una mente dinamica in quanto riguarda i mutamenti di fondo che intervengono nelle trattazione esauriente di tali rapporti rimarrebbe deluso. Vi sono infatti scuole, società in conseguenza della loro interazione con mutevoli condizioni della pro classi6cabili sotto il nome di «funzionalismo strutturale», che in antropologia duzione. Non stupisce quindi che i modelli «aperti», oltre a tener conto delle (Malinowski, Radcliffe-Brown ) o in sociologia (Parsons) hanno orientato le loro «esternalità» e degli effetti di feedback (retroazione), contengano anche gli ele ricerche sui bisogni, biologici o sociali, che ogni società deve soddisfare, piuttosto menti salienti di tale reciproca influenza in una combinazione tale da spiegare la che sulle interrelazioni fra società e condizioni materiali d'esistenza: le società o nascita di una nuova realtà. Piu precisamente, le opposte caratteristiche dei mo le culture sonostate di conseguenza analizzate come sistemi sostanzialmente delli (e dei problemi teorici sottesi) hanno fatto si che le «esternalità» degli uni chiusi, autoequilibranti, privi di significativi elementi di conflittualità interna o abbiano sovente rappresentato le «internalità» degli altri. Variabili come le tec esterna. niche, i conflitti sociali, i «gusti», gli strumenti e le tipologie degli scambi, le Il discriminefra quanti, almeno in linea di principio, hanno preso in consi « istituzioni », mentali e sociali, le comunicazioni, la cultura, le particolarità geo derazione l'ipotesi di conferire significatività "i fattori storico-ambientali della grafico-ecologiche, che compaiono alternativamente come explanans ocome ex produzione e quanti li hanno invece trascurati va allora precisato meglio nel sen planandnm, nella letteratura sostantivistica e negli scritti di tradizione marxiana, so di collocare, grosso modo, i costruttori di «modelli chiusi » (anche se, a rigore, figurano spesso come dati «esterni», sovente raggelati nella formula eeteris pa nessun modello potrebbe dirsi veramente chiuso) da un lato, e i costruttori di ribus, dei modelli «chiusi». Categorie ideali e astoriche come domanda, offerta, modelli aperti dall'altro. A favore di tale distinzione sembra esistere, oltre alle prezzi, costo, utilità, risparmio, investimento, consumo, fattori di produzione, preferenze analitiche dimostrate dagli studiosi, anche una ragione di ordine tec produttività, margine ovvero funzioni ugualmente astoriche come pattern main nico-procedurale: i modelli «chiusi » paiono infatti accomunati da caratteristiche tenance, goal attainment, adaptatian, integratian sono invece, nelle loro astratte distintive che li rendono inadeguati a trattare di realtà in movimento. Un model e necessarie relazioni, oggetto e contenuto dei modelli «chiusi » : esse figurano, se lo «chiuso»partesempre da alcune premesse e, attraverso una catena di dedu è il caso, come dati, nei modelli «aperti». Per fare un esempio noto, mentre la zioni logico-causali, giunge deterministicamente a una conclusione. Il procedi concorrenza di mercato (con i suoi impliciti meccanismi ) rappresenta un dato e mento euristico seguito è lineare, con un movimento che va dalle premesse alle non il fine dell'analisi marxiana del capitalismo, la lotta di classe (in termini di conclusioni senzaprevedere né effetti di causalità retroattiva né interferenze, in distribuzione del sovrappiu fra salari e pro6tti ) rappresenta un dato esogeno per un punto qualsiasidella catena causale, di eventuali «esternalità>) che comporti alcuni tipi di modelli di produzione circolare classificabili come «chiusi». no modifiche delle premesse iniziali : «esternalità», del resto, che di solito sono A riprova di quanto detto a proposito dell'impossibilità dei modelli «chiusi »
  • 6. Sistematica locale 4rz 4r3 Modo di produzione di dar conto del mutamento, si può ricordare che quando si sono voluti affronta identificare i confiitti stessi con le contraddizioni interne ai singoli modi di pro re problemi storici, come il benessere economico o lo sviluppo, con una strumen duzione. Da quando Cantillon credette di poter individuare, nell'ambito delle tazione teorica di tipo «chiuso», questa si è rivelata spesso inadeguata e incapace società del suo tempo, le opposte categorie di coloro che vivevano del proprio di suggerire provvedimenti dall'effetto certo o, piu semplicemente, desiderabile. +lavoro+ e di coloro che vivevano del lavoro altrui, prese piede una tradizione di Per contro, quando teorie «aperte», come quella marxiana, sono state imprigio pensiero imperniata sulla dialettica di contrastanti forze economico-sociali : dia nate in uno schema deterministico (si pensi alla teoria della caduta tendenziale lettica fra classi sociali, ossia fra coloro che avevano la +proprietà+ dei mezzi di del saggio di profitto o ai modelli di accumulazione di stampo neomarxiano) esse produzione e coloro che possedevano la sola forza-lavoro (Marx) ; fra gli interessi hanno perso la loro primitiva dimensione spazio-temporale. È quest'ultima, del della comunità nazionale e l'oscurantismo egoistico dei privati (scuola storica); resto, la principale caratteristica (e utilità) dei modelli «aperti »: essi riguardano fra i percettori di profitti da innovazione e i percettori di redditi garantiti fenomeni ed eventi reali cosi come si sono manifestati nello spazio-tempo e, di (Schumpeter) ; tra le forze costruttive di artigiani e tecnici e le forze distruttive conseguenza, la loro attenzione non si limita ai soli fenomeni collegati da rela degli uomini d'affari (Veblen) ; tra le forze di mercato e le forze della conserva zioni logiche (come le interrelazioni fra domanda e offerta in un mercato ) ma si zione comunitaria (Polanyi). estende anche alle azioni «irrazionali» di individui che agiscono in un universo Accanto allacompetizione traforze contrastanti sièriconosciuta, d'altro can aperto al caso e all'incertezza. Essi forniscono «tipi reali » come l'imprenditore to, l'esistenza di una sorta di proprietà omeostatica delle società, in base alla innovatore di Schumpeter e non già « tipi ideali» come l'onnisciente e razionale quale esse sarebbero in grado di conservare, entro certi limiti, una propria iden operatore descritto dalla tradizione marginalistica. tità, uno stato di equilibrio perdurante nel tempo a dispetto di mutate condizioni storiche. Tale capacità di adattarsi alle situazioni senza perdere la propria iden tità è stata espressa, con riferimento ai sistemi sociali, come attitudine a perpe z, I (<Gestalt models» come strutture generative, tuare un ordine, un sistema di valori e un complesso di ragioni di scambio fra ordini sociali o fra istituzioni. Cosi il romanticismo economico e la scuola stori Fornire « tipi reali », ossia schemi ricavati da una realtà che per la mente uma ca, accentuando i! carattere nazionale di tale identità, parleranno di Staatsmirt na è infinitamente estesa, comporta sempre una selezione intuitiva e arbitraria schaft 'economia dello Stato', di Volksmirtschaft 'economia del popolo', o di sia dei fatti ritenuti rilevanti sia delle dimensioni spazio-temporali giudicate con nationales System der politischen Okonomie 'sistema nazionale di economia po facenti al modello. Le due circostanze fanno si che i «modelli aperti » contenga litica', Marx attribuirà un ruolo centrale all'analisi della +riproduzione+ del no, di necessità, una forte componente soggettiva improntata alla percezione che l'ordine sociale; gli istituzionalisti americani attireranno l'attenzione sulla conti del mondò hanno avuto i loro costruttori. È questa la ragione per cui modelli di nuità delle «istituzioni» (abitudini, costumi, leggi, modi di vita e di pensie questo tipo sono stati definiti anche come Gestalt modelsper mettere in evidenza ro) ; Schumpeter riconoscerà l'esistenza di protecting strata e di un institutional l'importanza che ha avuto la percezione soggettiva della realtà (studiata dalla framework ; Polanyi si riferirà a una «sostanza umana e naturale». E, del resto, la Gestalt Psychologie) nella loro edificazione. Ebbene, uno dei tratti comuni ai piu riconosciuta capacità di persistenza nel tempo e nello spazio di un determinato grandi e famosi Gestalt models dev' essere stata la convinzione dell'assoluta supe ordine o di un insieme di caratteri che ha fornito una delle basi epistemologiche riorità dell'uomo sulla natura se la ragione della dinamica sociale e del passaggio alla letteratura che a vario titolo si è occupata dei modi di produzione. Espres da una forma di società all'altra è stata individuata quasi esclusivamente all'in sioni largamente impiegate come società primitiva, feudalesimo, capitalismo, terno delle società stesse. L'interazione fra l'uomo e l'ambiente naturale, un pun socialismo non potevano essere usate se non ammettendo la persistenza di alcu to nodale non solo della problematica sottesa al concetto di +modo di produzio ne costanti tipiche del modo di essere di alcune categorie di società. Nello stesso ne+ ma della stessa vicenda evolutiva dell'uomo come specie, si può dire, infatti, tempo si doveva però ammettere l'esistenza di categorie o tipi di società all'in che sia passato sotto silenzio. Quelle che efficacemente Braudel ha definito «les terno delle quali classificare gli infiniti esempi di sistemi sociali concreti, il che structures du quotidien» (ossia «le possible et pimpossible») sono state tenute significava anche riconoscere che gli uomini, nell'organizzarsi in società, potes sullo sfondo e, con loro, gli inesauribili fermenti dinamici generati dall'accanita, sero adottare, in complesso, un numero finito di schemi. Ed è questo l'altro, diuturna e anonima lotta con l'ambiente. A partire dal xvtn secolo il cambiamen spesso implicito, fondamento della scienza dei modi di produzione, cosi come to è stato spesso interpretato come la risultante di opposizioni d'interesse, di essa si è delineata attraverso i Gestalt models. Tali modelli, infatti, non hanno mai qualche forma di conflitto, contraddizione o disparità esistente all'interno delle fornito rappresentazioni /descrizioni di società concrete, esistite veramente, ben diverse configurazioni dei processi sociali e delle istituzioni. Risentendo, con si tipologie di «strutture economiche», riguardanti cioè i modi di regolare l'ac tutta probabilità, delle tensioni di un mondo in via di radicale trasformazione, la cesso alle risorse e ai mezzi di produzione, l'organizzazione dei processi produt «scienza dei modi di produzione» ha privilegiato, il piu delle volte, gli aspetti tivi e del +lavoro+, la distribuzione e la circolazione dei beni, secondo categorie confiittuali caratteristici di ogni +formazione economico-sociale+, invitando a molto generali. L'analisi dei modi di produzione, delle relative formazioni eco
  • 7. Sistematica locale 4 I 4. 4'5 Modo di produzione nomico-sociali e della +transizione+ da una formazione all'altra è avvenuta, di quest'ultimo, del resto, significa in primo luogo lo sviluppo delle scienze e delle conseguenza, operando su categorie che si collocano a metà strada fra le caratte tecniche capaci di moltiplicare la quantità dei beni estratti dall'ambiente : scienze ristiche comuni ad ogni entità sociale (universali) e la civiltà materiale delle so e tecniche che le società storiche possono aver ostacolato o favorito ma non mai cietà concrete, e in questo modo ci si è preclusa qualunque possibilità di verifica determinato essendone l'uomo come individuo e come specie il protagonista. delle teorie sulla base di dati osservabili. Ad esemplificare la natura dei Gestalt I Gestalt modelshanno quindi lasciato aperti alcuni interrogativi che si rife modelsben si presta l'apodittica affermazione contenuta nel Manifesto del partito riscono soprattuttoai rapporti fra uomo e uomo, fra uomo e ambiente, fraso comunista (Manifest der kommunistischen Partei, r 848) di Marx e Engels, secondo cietà e società: aree entro cui si iscrive gran parte delle vicende connesse allo cui «la storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di sviluppo delle tecniche e, piu in generale, della creatività progettuale dell'uomo. classi. Liberi e schiavi, patrizi e plebei, baroni e servi della gleba, membri delle cor Per quanto riguarda i rapporti fra uomo e ambiente, ad esempio, è rimasto senza porazioni e garzoni, in breve oppressori e oppressi, furono continuamente in re spiegazione il fenomeno, decisamente vistoso, della nascita e della diffusione del ciproco contrasto e condussero una lotta ininterrotta, ora latente ora aperta; lotta la civiltà industriale proprio lungo le fasce temperate del globo. Per quanto ri che ogni volta è finita o con una trasformazione rivoluzionaria di tutta la società guarda i rapporti interindividuali e degli individui con i piu vasti aggregati (rap o con la comune rovina delle classi in lotta». portiframicroem acro) molto è rimasto invece da spiegare circa il fenomeno della parentela fondata sulla famiglia con il tabu dell'incesto. Di questo istituto, al quale antropologi e storici dell'età preindustriale hanno riservato grande atten 3. Dalle strutture ai processi. zione, sono state fornite descrizioni di tipo strutturalistico-funzionale molto ac curate. Ad esso, che è stato indicato come il perno attorno a cui ruota l'intera vita Il fatto che nei Gestalt modelsla dinamica venga spiegata in termini di dialet economica e sociale delle comunità primitive, l'antecedente storico delle altre, tica tra forze contrastanti fa si che il futuro risulti già iscritto nel passato delle piu complesse, forme sociali e l'archetipo dei gruppi solidaristici, proprio in società stesse : se lo sbocco della lotta non è il disastro, la nuova società emergen quanto solidaristico, non è stato possibile applicare alcuno schema di natura dia te dal conflitto presenterà la struttura economica piu congeniale al vincitore. Il lettica. Per una metodologia come quella dei Gestalt models,che aveva fatto dei rischio di procedere a chiusure arbitrarie di modelli dinamici cosi concepiti è conflitti sociali uno dei propri punti di forza, tale impossibilità ha comportato tanto forte che Marx potrà parlare di fine delle società fondate sull'antagonismo seri problemi : in primo luogo l'incapacità di spiegare la dinamica e, implicita e sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo ; Schumpeter dell'avvento del sociali mente, la necessità di ripiegare su schemi eminentemente descrittivi. Le ragioni smo a causa della scomparsa della funzione di distruzione creatrice svolta dal che, della parentela, hanno determinato la genesi, la differenziazione e lo sbocco l'imprenditore; Polanyi dell'avvento del fascismo come mezzo di controllo del in forme sociali piu complesse, sono rimaste in ombra unitamente a quelle che l'anarchia indotta dalle forze del mercato. Chiusure del genere comportano però, riguardano le regolarità universali osservabili nei rapporti fra uomo e donna. Ri come si è visto, di mettere al bando lo spazio e il tempo e, con ciò, il «realismo» condotti alle categorie marxiane, i rapporti di parentela si sono poi rivelati, con dei modelli stessi. Realismo che, d'altra parte è messo anche in forse dalla scarsa temporaneamente, come «rapporti sociali di produzione» (ossia come condizioni considerazione riservata a certe componenti necessarie della condizione umana sociali di accesso alle risorse naturali e punto di riferimento per l'organizzazio come la nascita, l'invecchiamento e la morte ; mangiare, bere e coprirsi ; l'educa ne dei processi lavorativi e la ridistribuzione dei prodotti ) e come «sovrastruttu zione dei giovani, il desiderio, il ricordo, l'immaginazione, la reificazione dei ra» (in quanto regolatori dei matrimoni, delle alleanze e della discendenza). Per simboli, ecc, L'aver trascurato tali realtà, oltre tutto, ha portato a dimenticare quanto riguarda il marxismo, la constatazione di tale «contemporaneità» ha sol che non sempre le società, come tali, hanno offerto risposte e soluzioni valide per levato seri interrogativi sulla validità universale dell'assunto secondo il quale la tutti i loro membri i quali, del resto, intesi come individui e non già come cate «struttura» economica delle società è sempre, « in ultima analisi», determinante goria sociale, raramente si comportano del tutto passivamente di fronte agli even della «sovrastruttura». Piu in generale, fuori del marxismo, la particolarità dei ti che li toccano. Si è dimenticato, in altri termini, che la società e le sue « istitu rapporti sociali di parentela ha sollevato il problema teorico di come una società zioni» non sempre possono essere considerate un tutto pieno e che raramente e un'economia orientata verso la +riproduzione+ della vita abbiano potuto gene classi, forze, ordini esauriscono, al loro interno, tutti i processi che si svolgono rare una società e un'economia orientate verso la moltiplicazione della ricchezza, in una collettività. A meno di ipotizzare classi dirigenti onnipotenti e onniscienti il che ha significato anche chiedersi quali potessero essere i fattori dinamici di vi debbono essere sempre stati, per gli individui, alcuni gradi di libertk difficil una collettività priva di conflitti interni, mente schematizzabili a priori : libertà che le società stesse, in specie le occiden Gli interrogativi inevasi dai Gestalt models(sollecitati però dal medesimo suc tali, hanno sovente consentito, tollerato o promosso. Se cosi non fosse, risulte cesso di questi come programmi di ricerca) hanno suggerito di intensificare le ri rebbe assai arduo spiegare, prima dell'avvento del capitalismo che ne ha fatto la cerche nelle zone d'indagine rimaste inesplorate: i rapporti fra uomo e uomo, sua ragion d'essere, il sorgere e il moltiplicarsi del sovrappiu. Il progredire di come si è detto, fra uomo e ambiente, fra società e società. Per quanto riguarda
  • 8. Sistematica locale 4r6 4t7 Modo dx produzione la dimensione storica di tale campo di ricerca, particolarmente attivi si sono mo strada per farlo» (Barth). Le ripetute esperienze, osservazioni e valutazioni, raf strati gli storici economici, soprattutto quelli di scuola francese, che hanno edi forzate e spesso reificate nel corso delle relazioni interpersonali, producono nel ficato la loro storia guardando alle attività di produzione e di scambio con l'ottica tempo una serie di comportamenti standardizzati, un insieme di valori general infallibile della trasformazione delle tecniche, delle lavorazioni e dei procedi mente diffusi e un certo grado di coerenza fra valori e fra comportamenti : pro menti, utilizzando al meglio gli insegnamenti dell'etnoantropologia, dando rilie ducono, in altri termini, delle forme sociali. Il compito principale dello studioso vo, come dice Chaunu, «al sapore delle cose e alle umili pratiche della mensa, sociale è cosi diventato non piu lo studio delle forme, ma dei processi che hanno alla produzione, conservazione, preparazione e utilizzazione dei viveri », diffidan generato le forme e la dialettica sottesa a tali processi non è piu fra classi, ma fra do «di ogni teoria della produzione che nulla sappia degli utensili, di ogni teoria il singolo evento e l'aggregato, fra il pensiero e l'azione, fra i processi e le forme della comunicazione che ignori l'attrito degli zoccoli e dei piedi sui ciottoli». emergenti: eventi, azioni, pensieri e processi che non riguardano solo le intera Una storia che ha incluso anche il campo della cultura e quindi le strutture del zioni personali ma anche gli scambi con l'ambiente in senso lato. pensiero e della sensibilità, l'etica, l'estetica, l'ontologia. Una storia non fine a Come si può constatare i modelli suggeriti da questo genere di studi condi se stessama che siè proposta diapprofondire laconoscenza delpassato per una vidono caratteristiche sia dei modelli «chiusi » sia dei Gestalt models: come i pri migliore amministrazione del futuro. Per quanto riguarda invece le sue dimen mi, essi sono costruiti in modo da fornire previsioni tali da essere confrontate sioni non-storiche, il campo di ricerca lasciato inesplorato dai costruttori di Ge con la realtà osservabile; come i secondi, essi prendono in considerazione «rela stalt models ha visto muoversi etologi e sociobiologi da un lato, antropologi sociali zioni intervariabili» (non semplici relazioni lineari di causa-effetto) aventi sia e culturali e sociologi dall'altro. Il loro oggetto di studio, per quanto è possibile una veste logica, sia una veste empirica, tali da spiegare la dinamica, il passag definirlo, può essere forse individuato nel processo che ha portato un Primate gio da stato a stato o il comportamento di un certo campo di eventi (Callino). ad assumere quelle caratteristiche specifiche che vengono chiamate «umane»; La loro caratteristica di poter simulare il corso di processi dinamici capaci di nei particolari processi che lo hanno formato cosi com'è oggi, in tutte le sue va dare origine a forme e valori istituzionalizzati ha fatto si che essi prendessero rietà; le cause che lo hanno fatto affermare nella specie e quelle (se sono diverse) il nome di modelli generativi (generative models) : il centro motore e ordinatore che lo hanno fatto perdurare ; nel generale processo a cui debbono essere impu di tali modelli non è piu individuato, tuttavia, in qualche forza sociale o in una tati il tabu dell'incesto, la formazione della famiglia umana, della cultura e del metastorica lotta di classi bensi nella strategia e nelle tattiche degli individui o suo ineliminabile supporto, il linguaggio. E la base da cui partono tali discipline dei gruppi organizzati. si può forse indicare non nell'uomo cosi com' è, ma nell'uomo «proiettato sullo Sebbene appaiano, in prospettiva, i piu adatti per farlo, neppure i modelli sfondo del suo progenitore, l'animale, reinterpretato in questa chiave», per usare generativi hanno ancora fornito una risposta soddisfacente al quesito di fondo le parole di Ceccarelli. Lo scopo ultimo, anche in queste discipline, è pratico ol che da alcuni secoli anima le scienze sociali, vale a dire se sia la necessità oppure tre che teorico : costruire schemi di predizione(spiegazione. Piu in generale, l'una il caso a prevalere nell'insieme dei processi generativi di nuove forine o, piu esat e le altre discipline sociali, che nell'ultimo decennio hanno registrato una consi tamente, se la transizione da una forma sociale all'altra avvenga o meno sulla derevole moltiplicazione di cultori e di contributi, sembra concordino nell'orien base di meccanismi necessari, relativamente certi nelle origini e nei risultati. Al tare le ricerche su alcuni obiettivi comuni a tutti con metodi sostanzialmente si riguardo è opportuno dire tuttavia che, una volta constatata la mechanicalfallacy mili. Lo scopo principale resta pur sempre l'edificazione di una sorta di «scienza degli schemi deterministici e di certe versioni del materialismo nessuno ha piu dei modi di produzione» che permetta soprattutto di spiegare ma, indicativa negato l originale creatività dell'uomo e, quindi, una certa sua libertà nell'azione :) mente, anche di predire; mediante simulazioni, il possibile corso dell'azione so non per questo si è però ripiegato nel credere a un cieco dominio del caso. Di ciale ; l'ottica, tuttavia, si è spostata dai caratteri strutturali e dalle dinamiche in conseguenza, il quesito, come si pone oggi, non richiede tanto di optare per l'uno terne aciascuna+formazione economico-sociale+ verso l'analisidei processi ge o per l'altro dei due estremi, quanto di individuare il genere e la forza dei vincoli nerativi di tali « formazioni ». I modelli che si sono andati costruendo a tale scopo che orientano le scelte nonché la natura e l'energia degli eventuali stimoli che si può dire che partano dal presupposto che la vita sociale sia il prodotto di unità sollecitano il dispiegarsi della creatività umana. Ma, posto in questi termini, il biologico-culturali (individui o gruppi organizzati) che nell'operare «perseguono tema della dinamica sociale (e quindi della « transizione») presenta temibili dif si i loro interessi irregolarmente, spesso con negligenza e, in generale, in modo ficoltà perché costringe ad affidare un ruolo di comprimario alla sfera mentale abitudinario, ma ai quali, non per questo, sfugge, per quanto li riguarda, il risul dell'uomo, ossia all'aggrovigliato mondo delle idee e delle ideologie in tutte le sue tato delle proprie azioni. Da questo punto di vista i loro giudizi sono basati su forme che vanno dal dogma al sapere scientifico. È infatti innegabile che l'uni valori che, in quanto forniscono dei punti di riferimento per effettuare bilanci verso intellettuale rivesta un ruolo di primo piano nel determinare l'evoluzione e anticipazioni sul futuro, guidano le scelte e l'azione. Nell'agire, poi, gli interes sociale non appena si ammetta, come è stato detto nell'articolo «Proprietà», che sati tendono a ricercare i maggiori vantaggi e, nel contempo, ad evitare ostacoli esiste «un rapporto stretto tra le forme mediante cui si trova definita, diretta, ed e danni, entro i limiti, s'intende, nei quali essi sono in grado di individuare una entro certi limiti controllata, l'appropriazione della natura da parte degli indivi
  • 9. Sistematica locale 4I8 4?9 Modo di produzione dui e dei gruppi appartenenti a una determinata società, e le capacità intellettuali Fusfeld, D. R, e materiali di cui questa società dispone al fine di intervenire sulla natura circo t98o Th econceptual frametuork of modem economics,in «Journal of Economie Issues», XIV, t> pp t 5 z. stante allo scopo di controllarla, di trasformarla», e si riconosca, altresi, che, a Gallino, L. parità delle condizioni ambientali, ciò che sembra infiuire maggiormente sul fun t98o-8t Pr ocedimenti d'osservazione e modelli del comportamento ammale e umano,in «Qua zionamento e sull'evoluzione delle società sembra venire piu dalla cultura che non derni di sociologia», XXIX, 3, pp. 393-4I8. dalla natura. Godelier, M. Eppure, a tutt' oggi, a causa oltre che delle innegabili difficoltà del tema anche t966 Ra t ionalitéetirrationalite'en economie,Maspero, Paris (trad. it. Feltrinelli, Milano 1970 ). di una sorta di pudore che avvolge da sempre la fenomenologia delle idee, non è Marx, K., e Engels, F. t848 Ma n ifest der kommunistischen Partei,Burghard, London (trad. it. Einaudi, Torino ancora stata fornita una soddisfacente teoria sociale del pensiero né, del resto, s974 ) vi è stato alcuno che sia riuscito a dimostrare seriamente che una teoria del gene Polanyi, K. re sia improponibile. Per usare le parole di Godelier, « il ruolo del pensiero nella 1957 The Economy as'Instituted Process,in K. Polanyi e altri (a cura di), Trade and Markets formazione e nella trasformazione dei rapporti sociali è riconosciuto e miscono in the Early Empires, Free Prese, New York, pp. z43-7o (trad. it. Einaudi, Torino t978, PP z97-33t) sciuto ad un tempo. Riconosciuto poiché si fa incessantemente appello alla presa Robbins, L. di coscienza degli individui e delle masse per cambiare la società, per volgerla s93z An E ssay on the Nature and Signtficance of Economie Science,Macmillan, London s937 in direzione di nuovi rapporti di produzione, di nuove forme di esistenza sociale. (trad. it. Utet, Torino I973 ). Misconosciuto poiché si contrappongono incessantemente le forze economiche Sahlins, M. alle idee, come se la trasformazione dell'economia non implicasse una previa 1972 St one Age Economics,Aldine, Chicago (trad. it. Bompiani, Milano t98o). trasformazione delle idee» : sul piano delle forme storiche di economia non si può ad esempio negare che l'insorgere dell'idea di socialismo abbia anticipato, nel tempo, i tentativi di realizzarlo concretamente ; sul piano, piu modesto, delle rea lizzazioni tecniche, che l'idea del volo ha certo preceduto di gran lunga la costru zione del primo aeromobile. Come negare, allora, che idee del genere facciano parte integrante di quelle strategie e di quelle tattiche attraverso le quali indivi dui o gruppi organizzati fanno concretamente la storia> Di conseguenza, in qua lunque modo venga interpretato, in «ultima istanza», il mondo delle idee, esso si presenta ora, agli scienziati sociali, anche nella forma di fenomeno reale che inte ragisce, come tale, con altri fenomeni non meno reali e, quindi, passibile, come questi, di analisi storica, ai fini non piu di una scienza dei «modi di produzione» ma, piu in generale, di una «scienza della storia». [M. B.]. Barth, F. 198t Se lected Essays,I. Process and Form in Social Life, Routledge and Kegan Paul, London. Braudel, F. 1979 Civilisation matérielle, économie et capitalisme: xve-xvtne siècle, I. Les structures du quo tidien: le possible et!'impossible, Colin, Paris (trad. it. Einaudi, Torino t98z). Ceccarelli, F. t978 Il t abudell'incesto. I fondamenti biologici del linguaggio e della cultura,Einaudi, Torino. Chaunu, P, t977a Avant-propos,in P. Léon (a cura di), Histoire économique et sociale du monde,I. L'ou verture du monde f xtve-xvte siècle), Colin, Paris, pp. 7-t t (trad. it. Laterza, Bari t98t, pp. ix-xtn). t977b Introducttongénérale: du plunelà un singulier, ibid., pp. t5-37 (trad. it. ibid., pp. 2-28). Engels, F. t878 He rrnEug. Duhring's Urntcaqzung der Wissenschaft. Philosophie. Politische (Ekonomie. Sozialismus, Genossenschafts-Buchdruckerei, Leipzig (trad. it. in K. Marx e F. En gels, Opere complete, voi. XXV, Editori Riuniti, Roma t974, pp. t-3t4).
  • 10. I96 cosi come, Economia ate sulla 'unque zlo t. Una scienza dalle definizioni controverse. r.t. Una definizione «europea» che diventa «universale»: il significato cor rente. Non passa giorno, nella maggior parte delle società che compongono l'u manità contemporanea, che non sia invocata, per cambiare o conservare la loro organizzazione interna, la «dura realtà» dei problemi «economici» che esse affrontano e che sembrano condizionare pesantemente il loro posto nel mondo, il loro destino. Ciò avviene tanto nei paesi cosiddetti «sviluppati» che nei paesi «in via di sviluppo», e sia nei paesi che si definiscono «capitalisti» o «socialisti» sia in quelli che sostengono di voler adattare l'uno o l'altro di questi modelli a realtà ereditate dal passato e sempre vive, ma che appaiono di ostacolo allo «sviluppo economico», come l'Islam, per esempio, il sistema delle caste in India, o l'esistenza di un gran numero di tribu in Africa o in Oceania. Ma ancora un secolofa,in Europa, dove ènata, questa maniera di pensare aveva una circolazione molto limitata. Fuori del mondo degli affari e di quello del potere queste idee e queste parole non erano ancora divenute «popolari» e la loro evidenza non era affatto scontata. Si può quindi dedurne che la dif fusione e l'accettazione di queste nozioni all'interno di cerchie sociali piu vaste in Europa e fuori sia stata tanto l'effetto dell'espansione e della dominazione mondiale dei paesi occidentali e del loro sistema economico e sociale, il ca pitalismo, quanto della «verità» di queste idee, di un superiore potere di con vinzione che ad essederiverebbe dal loro carattere «scientifico». Comunque sia andata questa «storia» delle idee e delle parole, oggi sem bra del tutto scontata, soprattutto nei paesi capitalisti industrializzati e in quel li socialisti, una certa definizione dell'Economico. Se si cerca di precisare, di riassumere che cosa s'intende comunemente con questa nozione, i significati che essa«contiene» e diffonde sipuò affermare — senza grande timore di sba gliarsi — che essa viene percepita come una maniera astratta di designare le condizioni della produzione e della ripartizione dez' diversi elementi materiali della (<sussistenza», della «ricchezza» e della «potenza>) delle società. Ricchezza e po tenza vengono peraltro associate nella rappresentazione corrente dell'economia, perché le «ricchezze» di un paese, che siano viste come risorse naturali sfrut tabili o sfruttate, come riserve d'oro o di divise, come livello di sviluppo del l'industria o come numero di ingegneri e di tecnici, sembrano conferire ad esso una certa supremazia rispetto ai suoi vicini o sulla piu vasta scena mondiale: supremazia osoggezione, indipendenza o dipendenza. Nella nozione corrente di economico si trova altresi l'idea che in materia «economica» non tutto è possibile, che vi sono obblighi e limiti, necessità e leggi. Ciò implica l'idea
  • 11. Economia r98 r99 Economia che occorreconoscere queste necessità e queste leggi per poterle dominare, che di una città-stato, di popoli civili e non di barbari (Politica) e le regole della sono necessari un insieme di nozioni, e delle conoscenze specifiche. Prevale buona condotta non sono altro che quelle del cittadino di una simile città dunque la convinzione che solo una scienza può ben dirigerel'economia e (Etica). Alcuni autori, come Schumpeter, hanno ritenuto che presso i Greci non la morale o la religione. l'economia non fosse trattata autonomamente, ma in margine o incidental Infine e soprattutto, tutti sono piu o meno consapevoli che l'esistenza di mente, tra i problemi di politica o di etica. Noi pensiamo che sia un errore, «leggi» economiche non esclude che le società possano cambiare tipo di eco frutto di una visione etnocentrica delle cose. nomia ed essere indotte a scegliere tra svariati modi di organizzarne il fun In realtà per un greco del v secolo l'oixoq è al tempo stesso la tenuta agri zionamento. Si può optare pro o contro la proprietà privata delle risorse e cola — la terra che lui stesso lavora o fa lavorare dagli schiavi — e la casa di città dei mezzi di produzione, pro o contro l'esistenza di un mercato e di prezzi dove vivono la moglie e i figli. L'economia è l'arte di amministrare le proprietà concorrenziali, ecc. Questo in teoria, perché in concreto il campo delle scelte e il patrimonio (le cose di valore ereditate dagli avi, i gioielli, gli oggetti d'o possibili appare spesso molto piu ristretto. Ma, comunque, la nozione popo ro e d'argento, ecc.), di dirigere la casa, e di esercitare la propria autorità sui lare dieconomico implica l'idea che ogni scelta produce conseguenze neces membri della famiglia. Per un greco, tuttavia, Ia famiglia non è soltanto un sarie a breve o a lungo termine, che ogni scelta «si paga» e che l'economico, gruppo di individui legati da rapporti di parentela, ma al suo interno ven pur essendo in parte distinto dal politico, resta sempre ad esso collegato. gono compresi anche altri individui, servitori, schiavi che noi saremmo por Tali, secondo noi, sono in sintesi le rappresentazioni generalmente condi tati a considerare come legati ai primi da rapporti di soggezione e di dipenden vise dell'economico e del suo ruolo nello sviluppo delle società. Come si vede, za, da rapporti di «classe». D'altra parte Aristotele cosi definiva la famiglia esse si riferiscono a un ambito misto di rapporti sociali, forme di organizza nella Politica: «Gli elementi primi e piu semplici della famiglia sono padrone zione sociali e relazioni materiali terra, lavoro, bestiame, macchine; oppure e servo, marito e moglie, padre e figli» [I, r253b, 6-7] ; e aggiunge: «E a ra a un insieme di fattori che contribuiscono alla produzione di realtà materiali, gione Esiodo ha detto nel suo poema; "casa nella sua essenza è la donna e il conoscenze teoriche e tecniche, nozioni e capacità. Ma di rado queste idee si bove che ara"perché per i poveri il bove rimpiazza lo schiavo» [ibid., rz5zb, spingono oltre. Quando integrano elementi di carattere piu teorico che ana ro-tz ]. Non è inutile ricordare che per Aristotele la differenza tra il bue e lo lizzano la natura di questi rapporti sociali, ciò avviene nella forma di vaghi schiavo sta unicamente nel fatto che lo schiavo è uno strumento «dotato di riferimenti alle «leggi della domanda e de@a offerta», ecc., sulle quali peraltro parola», mentre il bue ne è privo. Questi stessi concetti — della famiglia che non vi è unanimità di vedute tra gli economisti. Insomma, ci si limita a idee comprende schiavi e servitori, della familia romana e dello schiavo come in che interessano l'apparenza dei nostri sistemi economici e sociali e non le loro strumentum vocale —li si ritroverà qualche secolo piu tardi a Roma e nel codice strutture interne e che giustappongono nello stesso discorso ciò che è e ciò giustinianeo. che dovrebbe essere.Beninteso, quando questo modo di vedere è applicato La Città greca dunque costituisce non soltanto un'originale unità di città ad altri sistemi sociali, indica realtà che all'interno di questi stessi sistemi sono e campagna, ma anche una comunità che funziona come uno Stato. Infattii concepite diversamente o non sono concepite affattoperché non esistono o cittadini, gli uomini liberi di padre e madre ateniesi, accedono e si sottomet non esistono in questa forma. tono a turno alle magistrature e alle altre cariche dello Stato ateniese ed eser Si può dunque affermare che le rappresentazioni correnti dell'economico citano la loro autorità non solo, ovviamente, sulle proprie mogli, ma soprattut corrispondono a un'epoca storica e a una società in seno alle quali i rapporti to sui meteci, uomini liberi stranieri che hanno scelto di vivere nel territorio del sociali che organizzano la produzione e la ripartizione dei mezzi materiali del la Città, e sugli schiavi che hanno comprato o ridotto essi stessi in schiavitu. l'esistenza sociale (sussistenza e potere) sono largamente autonomi rispetto alla Come si vede quei rapporti che noi chiameremmo «economici» non occu religione, alla morale, alla parentela, alla politica o, in ogni modo, come tali pavano presso i Greci lo stesso posto, né avevano la stessa forma che hanno appaiono. Ora, paradossalmente, il termine greco o<xovop.lx da cui sono de nelle società capitalistiche moderne. Essi infatti traevano origine dai rapporti rivati 'economia', 'economico', ecc., si riferiva originariamente a una situa politici e si situavano al loro interno. La nascita da padre ateniese attribuiva zione completamente diversa. automaticamente la condizione di cittadino, e per ciò stesso di appartenente a una sroXns<tc, una comunità di uomini liberi che, insieme, formavano una r.z. Ritorno alle origini: il significato greco e l'«economia» antica. srokt,g, una Città che era anche uno Stato indipendente. Ora, soltanto i citta dini avevano il diritto di possedere a titolo privato un xAqpoc, una proprietà Oixovop,<u.è un termine composto da vip.oc 'legge, ordine, regola', e oixoq fondiaria, una porzione del territorio della Città separata dalle terre che ap 'casa, unità familiare'. E infatti Aristotele parla dell'economia nella Politica partenevano alla comunità, allo Stato (in latino privatus significa 'separato', e nell'Etica, cioè in opere destinate a definire le forme e i principi che con 'tagliato (dalle terre comuni)'.In greco antico laterra posseduta da un privato traddistinguono la società ideale. Questa società non può essere che quella si chiamava wált,svoq dal verbo wépvs<v 'tagliare'.
  • 12. Economia 200 20I Economia Essere cittadino vuoi dire essere insieme un uomo libero e, se le cieche dello status degli individui, dei cittadini e delle famiglie all'interno della co scelte della «Fortuna» non vi hanno impoverito, un proprietario fondiario, che munità; la riproduzione dei loro rapporti con il resto dei suoi componenti, coltiva o nopersonalmente ilsuo podere, a seconda che disponga o meno di la riproduzione in definitiva della comunità stessa, della Città. La produzione, schiavi, che può accedere alle magistrature e assumere responsabilità politiche, quello che noi chiameremmo l'economico, era dunque subordinata nei suoi che ha il diritto di portare le armi, di fare il soldato, e il dovere di difendere scopi e fini alle condizioni sociali che ne costituivano il supporto, ai rappor i propri beni e il suolo sacro degli avi (dei suoi antenati, della sua patria), ti politici. Ed appare perfettamente coerente, ai nostri occhi, che Aristotele che beneficia infine della protezione degli dèi della Città, di Atena, ed è il situi l'economia, l'arte di amministrare un fondo e una famiglia, all'interno solo che ha il diritto di dedicare loro un culto. È chiaro che qui il politico e del Politico, considerandola un'attività sottomessa alle strutture della Città, cioè il fatto di essere cittadini, di appartenere a una ~áXl,q, ha un contenuto alle sue leggi e alla sua «etica». molto piu ampio di ciò che s'intende oggi per «avere diritti politici», «fare Cos{ pure è logico che l'ideale politico ed etico dei Greci si riassumesse, politica»... per l'intera Città come per ciascuno dei suoi cittadini, nel principio, nella Quanto ai meteci, gli uomini liberi stranieri che avevano scelto di risiedere volontà di bastare a se stessi, di produrre o scambiare solo quanto fosse ne nel territorio della Città per svolgervi i propri affari, potevano esercitare tutte cessario a soddisfare i propri bisogni, di praticare l'autarchia e di condannare le rimanenti attività, artigianali, commerciali e bancarie, giudicate indegne di la ricerca del profitto per il profitto, l'accumu]azione senza fine delle ricchezze. un cittadino; anche se quest'ultimo poteva e anzi doveva praticarle qualora È questa la ragione del discredito sociale e morale che colpiva le attività com non avesse terra da coltivare. L'agricoltura dunque non costituiva un mestie merciali, soprattutto il commercio del danaro e le attività bancarie. Infatti, re e restava,come ha dimostrato Jean-Pierre Vernant, un privilegio dei citta là dove non esiste freno all'arricchimento, il danaro attira il danaro e può dini, un'attività che esigeva virtu e portava meriti agli occhi degli uomini e accumularsi senza fine e senza tener conto delle possibili conseguenze per la degli dèi. Città: l'impoverimento degli uni e l'arricchimento degli altri, l'insoddisfazio Proprio perché l'appartenenza di un individuo a una r»64q, a una comunità ne dei primi e la sazietà dei secondi, Per tale ragione Aristotele condanna la funzionava al tempo stesso come condizione socialedell'appropriazione della «crematistica», la ricerca della ricchezza per la ricchezza come una minaccia terra e quindi di tutta l'economia antica, tutte le attività che oggi si conside per l'ordine morale e sociale della Città. Si deve comunque a Finley l'aver rano «economiche» si trovavano distribuite )ungo una gerarchiadiscendente di mostrato come l'ideale di autarchia e la condanna della crematistica non si status e rapporti personali e risultavano pid o meno valorizzate a seconda del gnifichino affatto, come spesso si ripete, che i Greci condannassero ogni tipo la loro distanza riguardo alle diverse attività di un cittadino: l'agricoltura, la di commercio e ogni forma di arricchimento. Al contrario, essi incoraggiavano, politica, la guerra, il culto degli dèi della Città. Si noti con l'occasione che ad esempio, la produzione del vino e dell'olio di oliva, promuovendone il com tutti gli uomini liberi, cittadini e meteci, potevano farsi sostituire, in ognuna mercio. Quando la produzione locale si mostrava insufficiente affidavano allo di queste attività, compresa quella bancaria, da schiavi. Non c'è dunque da Stato il compito di controllare e anzi di organizzare le importazioni di grano stupirsi se ad Atene gli schiavi riuscivano talvolta ad arricchirsi e a riscattare dall'estero. Ma tutte queste attivitàdovevano essere praticate in modo tale la proprialibertà,o, senza cessare di essere schiavi,a possederne a loro volta. che l'arricchimento degli uni non minacciasse la libertà degli altri, e che il Ma perché la proprietà fondiaria e l'agricoltura erano privilegio e, almeno patrimonio dei piu ricchi fosse di quando in quando parzialmente ridistribuito fino all'inizio del v secolo, segno distintivo dello status di cittadino> Perché e messo al servizio della collettività, vuoi per organizzare una festa religiosa, esse gli garantivano la libertà e l'indipendenza, cioè la riproduzione del suo vuoi per equipaggiare una nave da guerra, ecc. status, del suo posto all'interno della comunità e, per il tramite di ciascun cit Come si vede, dunque, l'economia di una città antica, in questo caso Atene, tadino, garantivano la riproduzione della Città. Al contrario, nelle altre atti per quanto non integrata dai meccanismi di un mercato generalizzato di beni vità, come l'artigianato e il commercio, la sopravvivenza dell'individuo dipen e servizi,formava un sistema, un insieme che possedeva una propria logica deva dagli altri, dal capriccio della clientela e del mercato. Si manifesta qui perfino nelle sue stesse contraddizioni. Infatti ciò che «integrava» tutte le uni una logica completamente diversa da quella che contraddistingue le regole del tà familiari di produzione in un unico insieme era, là come altrove, l'identità la produzione e del mercato capitalisti: una logica fondata sulla natura stessa delle condizioni sociali della produzione, ciò che Marx chiamerà identità dei di questi rapporti sociali, rapporti di appartenenza a una comunità di uomini rapporti sociali di produzione. Contrariamente a quanto pensa uno storico av liberi, cittadini di una ~áX<q, rapporti politici nel senso originario del termine, veduto come Will [ tgp6] e con lui molti economisti moderni, non è affatto che costituiscono le condizioni e le forme sociali della produzione, della sus necessario, perché le strutture economiche di una società formino un tutto, sistenza e della ricchezza materiale dei cittadini e della Città. Si comprende, un sistema, che ogni unità di produzione % consumo sia integrata in un mer quindi, come lo scopo di queste attività produttive era non tanto l'accumu cato unico o subordinata alle decisioni di un potere centrale, di un potere lazione individuale delle ricchezze, quanto la conservazione e la riproduzione statale.
  • 13. Economia 202 203 Economia E stato necessario so8ermarsi a lungo sull'esempio greco non solo perché clamano la costituzione di una vera storia della nascita dell'economia poli riporta al problema delle origini, del significato «originario» dei termini 'eco tica. Poiché non è stato ancora fatto, ci si contenterà di riassumere alcuni nomia'-'economico', ma perché mostra chiaramente quanto sia distante que aspetti di questa nascita, collocandosi all'interno di quello stesso schema clas sto significato da quello «corrente» che si dà oggi e che si è cominciato col sificatorio delle scuole di pensiero di cui si è sottolineata la parziale inade riassumere. Si vuoi infatti dimostrare che non si può passare da un significato guatezza. all'altro, che non si può «dedurre» dal significato greco il signihcato corrente, L'economia politica nacque verso la fine del xvtt secolo nell' ambito diquel non scientifico, attuale e che non si può neppure, partendo da quest'ultimo, le nazioni occidentali che avevano visto estendersi le attività produttive e gli «indurre» le forme, i luoghi e la logica che corrispondevano alle condizioni scambi commerciali. Qualunque fosse la loro forma di governo, una monar sociali della produzione nella Città greca. Ma se non si può trasferire il nostro chia come in Francia e in Inghilterra o una «repubblica» come nei Paesi Bassi, modo di pensare nel passato o viceversa, il motivo è che tra i due termini ciascuna di esse era comunque una «nazione», cioè una realtà sociale di tipo c'è la storia, una storia che non si può dedurre da nessun sistema definitorio nuovo, completamente diversa da una piccola città-stato dell'antica Grecia o formale e astratto, ma che occorre invece ricostruire scientificamente. dall'immenso impero romano. Ma non si trattava piu neppure della Francia Tuttavia l'essenziale non è questo. L'essenziale è mostrare in quale mo del xtu e xtv secolo in cui il potere centrale non s'identificava ancora con la mento pressappoco si è creata la frattura, com'è nato il significato moderno. monarchia assoluta che avrebbe limitato in seguito le prerogative dei nobili Evidentemente, questo significa scrivere una pseudostoria come hanno già fatto e condizionato dal centro l'economia di tutte le province del regno. Si tratta Smith, Ricardo e Marx, un'analisi che del passato prende in considerazione dunque di nazioni che hanno ereditato le strutture feudali, ma all'interno delle soltanto cio che si trova utilizzato o criticato nell'opera di ciascun autore: quali vi è una classe che fa sentire sempre di piu il proprio peso ed è associata una storia ricorrente e teleologica nello stesso tempo. in forme inedite al potere statale. Questa classe è la borghesia, divisa in borghe sia mercantile e borghesia di Stato. Si è usato il termine 'classe', ma è un ana t.3. Pseudostoria della nascita del significato moderno dell'economico. cronismo. A quell'epoca, la borghesia, sebbene non si presentasse piu come un insieme eterogeneo di gruppi sociali dimoranti nei «borghi» e nelle città Si tenterà di ricostruire brevemente il contesto storico ed epistemologico feudali, legati a interessi puramente locali, restava pur sempre una delle fra in cui è nata l'economia politica nel corso del xvttt secolo. Si è definita questa zioni del «terzo stato», cioè del terzo «ordine» feudale, situato all'ultimo po ricostruzione una pseudostoria, che non vuoi dire una storia falsa quanto piut sto della gerarchia sociale, dopo il «clero» e la «nobiltà». La borghesia però tosto una falsastoria.Falsa storia perché bisognerebbe poter valutare esatta costituiva adesso la frazione dirigente, la capofila di quest'ultimo ordine feu mente l'apporto di ciascun autore in ciascuna epoca: William Petty, Cantillon, dale, che raggruppava, oltre a essa l'immensa moltitudine dei contadini, gli ar Boisguilbert, Steuart, per non citare che i cosiddetti mercantilisti. Ma sarebbe tigiani e il popolo minuto delle città. necessario partire ancora da piu lontano, dal xvn secolo, da Bodin e da Mont L'economia politica nacque quando ci si cominciò a porre le seguenti do chrestien per esempio, che nel r6t3 scrisse il primo Traité de l'economiepo mande : litique. Falsa storia, perché ciascuno di questi autori era non soltanto «econo mista», ma anche altre cose, tante altre cose : William Petty era poeta, viaggia t ) In che cosa consiste la «ricchezza» delle moderne nazioni «civili»? tore, commerciante, certuni precisano, trafficante; Montchrestien era giurista z) Chi la produce? e consiglieredel re di Francia, ecc. Per scrivere una storia «vera» bisognerebbe 3) Come bisogna ripartirla per meglio soddisfare gl'interessi del regno, della dunque analizzare le riflessioni di ciascuno di loro sui prezzi del grano, il società, degli «ordini» e degl'individui che la compongono? valore della moneta, la libertà di commercio, ecc., nel contesto globale di una Per i mercantilisti la ricchezza s'identificava anzitutto con il denaro che vita e di un'opera poliedriche e di un'epoca precisa. Ma già Adam Smith circolava all'interno della nazione e tra le varie nazioni e che sembrava nascere aveva cominciato a parlare dei suoi predecessori raggruppandoli in due grosse dalla circolazione stessa delle merci. Sul piano pratico, ne traevano la conclu categorie, i «mercantilisti» e i «fisiocratici». Marx dopo di lui fece lo stesso, sione che fossenecessario esercitare ilcommercio in modo tale da trattenere contentandosi di aggiungervi una categoria in piu, che raggruppava i suoi pre all'interno piu denaro possibile: in sostanza, che bisognasse piu esportare che decessori immediati, Adam Smith e Ricardo, sotto il nome di economisti «clas importare, Questo era il consiglio che i mercantilisti davano al loro re. Per i sici». In seguito si è vissuti di rendita sulla base di questa partizione, aggiun fisiocratici, un po' piu tardi, nel xvrrt secolo, la ricchezza era costituita non gendovi beninteso, sotto l'etichetta di economisti «post-classici», due correnti soltanto dal denaro, ma anche dall'insieme delle risorse naturali (cpucr<q, in derivate dai classici che, contrapponendosi tra di loro, dissentono da questi greco, significa 'naturá' ), che occorreva però saper governare(in greco xpé~ecv). ultimi su alcuni punti fondamentali: la corrente «marxista» e quella «margi Di qui l'impiego del termine 'fisiocrazia' per designare la scienza del governo nalista». Oggi si levano voci che contestano questa abitudine mentale e re della natura: questo era infatti l'aspetto sotto cui si presentava a Quesnay
  • 14. Economia 204. 205 Economia l'economia politica. Per Quesnay, medico e chirurgo, ogni specie di ricchezza sori di capitali e operai costituiscono quindi le due classi produttive ma per proviene dalla terra e dal lavoro agricolo. Sulla base di questa premessa de Smith soltanto i capitalisti possono aspirare alla direzione della società perché finisce qual è la classe «produttiva» di una nazione. Il suo Tableau économique grazie alle leggi del mercato e alla «mano invisibile» che lo guida, la ricerca [r 758] si apre con queste parole : «La nazione può ridursi a tre classi di citta del loro interesse privato realizza automaticamente l'interesse generale. dini: la classe produttiva, la classedei proprietari e la classesterile. La classe «Sono i fondi impiegati alla ricerca del profitto che mettono in movimento produttiva è quella che coltivando la terra riproduce la ricchezza annuale della l a maggior parte del lavoro utile di ogni società. I programmi e i progetti di nazione... La classedei proprietari comprende il sovrano, i possessori di ter coloro che impiegano i fondi regolano e dirigono tutte le piu importanti ope reno e i percettori di decime... La classe sterile,è costituita da tutti i cittadini razioni del lavoro, e il fine che si propongono tutti quei programmi e quei occupati in servizi e in lavori diversi da quelli dell'agricoltura, le cui spese progetti è il profitto... Tuttavia, sebbene l'interesse dei lavoratori sia stretta sono pagate dalla classe produttiva e dalla classe dei proprietari. Questi ultimi mente legato a quello della società, il lavoratore è incapace di comprendere traggono anch' essi il loro reddito dalla classe produttiva» (trad. it. p. 93). quest interesse, o di capirne la connessione con il proprio. La sua condizione In termini piu chiari, questo quadro economico di una nazione pone all'o non gli lascia il tempo di ricevere le informazioni necessarie e la sua educazione rigine di ogni ricchezza l'attività dei fittavoli e degli altri produttori agricoli. e le sue abitudini sono comunemente tali da renderlo inadatto a giudicare, anche Di questa ricchezza, una parte è consumata da loro, il resto dai nobili e dal quando fosse completamente informato. Perciò, nelle deliberazioni pubbliche, clero (i proprietari fondiari ) e da tutti gli altri gruppi sociali, cioè dagli artigiani la suavoce è poco ascoltatae ancor meno considerata, tranne in certe occasioni come dal popolo minuto delle città, dai servitori come dai borghesi. Va subito particolari, quando il suo clamore è... animato» [ibid., p. 253]. osservato che Quesnay, mentre non esprime alcun giudizio negativo sulla pri Con Smith e Ricardo [r8r7] viene fatto un grande passo avanti. Si ritiene ma delle due grandi classi improduttive, quella a cui appartengono i proprie che ogni specie di ricchezza provenga necessariamente dal lavoro, ma quest'ul tari fondiari, il sovrano, i nobili e il clero, definisce «sterile» la seconda classe. timo non è piu considerato, come aveva fatto Quesnay, in una sua forma par Questo vocabolario, questa scelta dei termini indica una presa di posizione ticolare, il lavoro agricolo. Ormai il lavoro in tutte le sue forme concrete appa ideologica da parte di Quesnay che considera «legittimi» i diritti dei proprie re come la fonte unica della ricchezza e, in modo particolare, delle merci che tari fondiari sui prodotti del lavoro della classe produttiva. Ma un secondo vengono scambiate all'interno della nazione e tra le nazioni. Si scopre in esso punto ancora piu importante va messo induce: Quesnay descrive una nazione o l origine prima del valore di scambio. La ricchezza si ripartisce tra le varie come un insieme di «classi» di cui si propone di «seguire e calcolare in modo classi sotto forma di redditi, ma questa volta la rendita fondiaria che percepi chiaro le reciproche relazioni... e descrivere il loro commercio» [ibid.,pp. 93-94]. scono i nobili e il clero appare come il reddito di una classe «sterile» erede di Quesnay non impiega dunque la consueta terminologia della società feudale un antico privilegio non giustificato dal lavoro, il monopolio della terra. Al che parla il linguaggio degli «ordini », degli stati, e non quello delle classi. Come contrario, il borghese che investe i suoi capitali nell'acquisto di terra, investe interpretare questo cambiamento decisivo per l'evoluzione ulteriore del pen i frutti del proprio lavoro e ne dirige lo sfruttamento secondo un disegno e siero scientifico moderno > E lecito supporre che Quesnay non potesse piu par un piano che né i proprietari fondiari feudali né gli operai sarebbero in grado lare di «ordini» perché ormai la proprietà fondiaria aveva cessato di apparte di concepire, poiché essi non hanno coscienza dell'interesse generale e non ne nere soltanto alla nobiltà e al clero. Della categoria dei proprietari fondiari comprendono il legame con il loro stesso interesse. T facevano ormai parte sempre piu spesso anche i borghesi. I tre «ordini» feu L economia politica classica afferma in linea di principio che ogni indi dali venivano perciò a trovarsi nei medesimi rapporti con il suolo, con la terra, viduo persegue il proprio interesse privato, ma poi dimostra che solo gl'inte e quindi la distinzione feudale tra di essi risultava ormai parzialmente supe ressi della classe capitalistica s'identificano con quelli dell'intera società. Essa rata. Si deve perciò ritenere che Quesnay abbia scelto intenzionalmente il ter non nega lo sfruttamento della classe operaia, ma mentre da una parte lo con mine 'classe' per esprimere questa nuova situazione storica, dando con ciò sidera legittimo, dall'altra non lo spiega; perché non spiega il rapporto che origine a una disputa che si è protratta fino ai nostri giorni. Infatti, meno di intercorre tra salario e profitto. Essa considera quindi l'economia di mercato venti anni piu tardi, nel r776, Adam Smith respinge l'accusa di classe sterile capitalistico come la piu razionale forma di organizzazione economica esistente formulata contro la borghesia e gli artigiani, ritorcendola contro la classe dei punto d arrivo del progresso umano; e considera tutti gli altri sistemi econo proprietari fondiari che invece Quesnay aveva esclusi da questa critica. Scrive mici checoesistono con essao che l'hanno preceduta come forme piu o meno Smith [x776]: «Questi sono i tre grandi ordini originari ed elementari di ogni «irrazionali» di organizzazione sociale. società civile, dai redditi dei quali in definitiva derivano quelli di ogni altra «Nelle nazioni civili e floride, all'opposto, sebbene una gran quantità di classe... [I proprietari terrieri ] sono l'unico dei tre ordini il cui reddito non gente non lavori affatto, e molte di queste persone consumino il prodotto di costa nélavoro né cura alcuna, ma giunge loro,per cosi dire,spontaneamente un lavoro dieci e spesso cento volte maggiore della maggior parte di quelli e indipendentemente da ogni piano o progetto» (trad. it. pp. 252-53). Posses che lavorano, pure il prodotto complessivo del lavoro sociale è cosi grande
  • 15. Economia zo6 207 Economia che tutti gli individui ne risultano spesso abbondantemente provvisti, sicché A differenza dei classici, Marx dimostra che il lavoro in quanto tale non la parte di necessità e comodità della vita di cui può godere un operaio frugale ha valore,solo la forza-lavoro ne ha uno che corrisponde al valore di ciò che e industrioso, anche del piu umile dei ceti poveri, sarà sempre maggiore di è socialmente necessario alla sua riproduzione. Egli afferma che ciò risolve quella che può ottenere un selvaggio» [Smith t776, trad. it. pp. 3-4]. l'enigma dell'origine e della natura del profitto capitalistico; infatti il lavo A partire da questa teoria, si sviluppano due correnti. Una di queste nata ratore, mettendo a disposizione del capitalista la propria forza-lavoro, crea piu con Cournot [x838] e continuata da Walras [r874] e da Pareto [ t8q6-g7], eli valore di quanto non ne riceva da quest'ultimo sotto forma di salario. Il valore mina a poco a poco dal suo interno ogni traccia di analisi sociologica in ter eccedente è all'origine del profitto capitalistico, che è quindi lavoro non pagato. mini di classi, e, per spiegare la formazione del valore di scambio delle mer Il salario e le altre categorie economiche, lungi dal rivelare il meccanismo di ci, elimina inoltre ogni riferimento all'erogazione di lavoro socialmente ne questo scambio ineguale tra individui e tra classi, lo dissimulano contribuendo cessario. Si parte da individui astratti, e per spiegare il valore dei beni e ser a dare una falsa immagine delle forze economiche che agiscono all'interno vizi che essi scambiano tra loro, si suppone che ciascuno di essi disponga di di questi rapporti di produzione. Le categorie empiriche dell'economia non una quantità limitata di mezzi per soddisfare una serie di bisogni gerarchica sono dunque concetti scientifici, ma concetti pratici che permettono la gestio mente ordinati secondo una scala di preferenze soggettive; si suppone per di ne e la riproduzione del sistema, ma non ne chiariscono i meccanismi pro piu che ciascun individuo si comporti «razionalmente», cioè combini tra loro fondi né le leggi evolutive che hanno radici nelle contraddizioni interne tra i mezzi di cui dispone per soddisfare nel modo migliore i propri bisogni, per lo sviluppo delle forze produttive, sempre piu gigantesche e socializzate, da «massimizzare» cioè le proprie soddisfazioni. Il valore di scambio dei beni una parte, e il mantenimento della proprietà privata e l'accumulazione del e servizi non dipende piu dalla quantità di lavoro socialmente necessario a pro capitale privato (o pubblico), dall'altra. durli, ma dalla loro scarsità relativa e dalla «utilità marginale» che essi presen Tuttavia, per quanto Marx abbia sempre sottolineato il carattere unico tano per i consumatori. Si può allora dimostrare matematicamente che uno del sistema capitalistico e criticato ogni tentativo di estendere ad altri sistemi stato di «equilibrio» e di soddisfazione «ottimale» può essere raggiunto nella le categorie proprie del capitalismo o anche concetti generali come quello di società quando ciascuno, produttore o consumatore, in condizioni di con lavoro, ha tenuto però a far notare che l'apparizione del capitalismo ha rive correnza piu o meno perfetta con ciascun altro produttore e consumatore, ri lato per la prima volta in modo chiaro il ruolo svolto nella storia dell'umanità cerca la massimizzazione delle proprie soddisfazioni marginali. A partire da dallo sviluppo delle forze produttive e dei rapporti sociali di produzione. Pro queste premesse, si possono costruire le rappresentazioni matematiche di di prio perché per la prima volta i rapporti economici non si presentavanopiu verse situazioni di welfare, di stati del Benessere collettivo e individuale, te commisti ad altri rapporti sociali, religiosi, politici, di parentela, all'umanità nuto conto dei vari vincoli strutturali, relativi alle società industriali, sia capi fu possibile fare questo salto nella conoscenza della realtà e prender coscienza talistiche sia socialiste. Tuttavia ciò troverà riscontro solo dopo la seconda del ruolo in ultima analisi determinante delle strutture socio-materiali. guerra mondiale, poiché tra le due guerre gli economisti « liberali», come Mises, Per questo il marxismo è molto piu di una nuova teoria economica, è l'emer Hayek, Pigou, Robbins avevano «dimostrato», contro l'opinione di Oscar Lan gere di un'ipotesi generale sulle leggi di formazione e trasformazione delle ge, l'impossibilità «logica» per un'economia «pianificata» di funzionare. Ma società. Per Marx ogni società presenta ineguaglianze, anche le società pri siamo ormai in pieno xx secolo. Conviene tornare indietro e occuparsi dell'altra mitive comportavano ineguaglianze, quanto meno nei rapporti tra gli uomini corrente dell'economia politica, che si sviluppa a partire dagli anni t85o, con e le donne, i vecchi e i giovani, gli autoctoni e gli stranieri. In seguito, se ne Marx e la sua critica dell'economia politica classica. aggiunsero altre che non derivavano da esse, con l'apparire di nuove forme di Questa critica si presenta non come la negazione, ma come lo sviluppo delle produzione sociale come l'agricoltura, l'allevamento, l'artigianato, dando ori teorie degli economisti classici. Essa supera i limiti e le contraddizioni che alle gine a società divise in ordini, caste, classi gerarchizzate, con un'organizzazio analisi e al pensiero di questi economisti erano stati imposti dallo stato della ri ne statuale o meno. Queste gerarchie sociali si basavano costantemente su for cerca scientifica e della società, e dalle loro prese di posizione a favore del si me diverse di ineguaglianza nel controllo dei mezzi di produzione materiale stema capitalistico. Marx non si stanca di sottolineare l'originalità del sistema e di riproduzione dell'esistenza. capitalistico. Si tratta del piu sviluppato sistema di produzione di merci, pro Nell'ultimo periodo della sua vita, Marx vedrà in Ancient Society di Morgan duzione fondata su un rapporto tra classi, un rapporto di sfruttamento unico [z877] un'opera che sembrava convergere con la sua ; ma Morgan, pur essendo nella storia dell'umanità, poiché i produttori diretti, pur essendo liberi di di convinto che lo studio dello sviluppo delle tecniche e dell'economia.avrebbe sporre della propria persona a differenza degli schiavi dell'antichità e dei servi fornito in fin dei conti «le basi piu soddisfacenti di cosiffatte divisioni [dell'e del medioevo, sono totalmente privi di mezzi di produzione e perciò costretti voluzione]» dell'umanità [r877, trad. it. pp. 5-6], aggiungeva subito dopo che a venderein cambio di un salario la sola risorsa di cui dispongono, la loro forza «in questa direzione le ricerche non sono state ancora condotte avanti in mi lavoro. sura sufficiente per consegnarci le necessarie informazioni» [ibid., p. 6]. In
  • 16. Economia zo8 209 Economia luogo di ricerche precise, si è assistito invece alla costruzione di «pseudoschemi va costruita in una prospettiva storica e critica. Poiché il suo oggetto è per riguardanti l'evoluzione economica» dei popoli primitivi, elaborati con dati definizione storico, concreto e contraddittorio, l'analisi della realtà che esso separati dal loro contesto e riadattati per illustrare una pretesa evoluzione ne rappresenta obbliga a percorrere simultaneamente e successivamente diversi cessaria dallo stadio dell'economia naturale, ripiegata sulla famiglia, senza scam livelli d'indagine, da quello macrosociologico dei rapporti complessivi tra le bi né moneta, a quello dell'economia a carattere nazionale delle società civili classi (Quesnay, Srnith, Marx, ecc.) a quello degl'individui che prendono im [cfr. Bucher i893]. Malinowski, all'inizio del secolo, s'imbatterà in questa pre ' mancabilmente le loro decisioni a partire da e all'interno dei rapporti di classe tesa «scienza comparata dell'economia», ma non farà molta fatica a demolirla a cui appartengono e che preesistono loro, ma che le loro decisioni possono riportando i «fatti» scoperti nell'isola di Kiriwina [i9zz ] : e cioè l'esistenza riprodurre o trasformare. Nel procedere poi dai rapporti macroeconomici alle di scambi a lunga distanza, di vari tipi di «monete», di sistemi normativi che decisioni individuali, l'analisi è costretta a passare attraverso tutti i livelli in contemplavano diritti della comunità e diritti degli individui, di un'economia termedi rappresentati dai diversi rami, settori, fasce, strutture, del mercato, del diretta da capi responsabili e messa al servizio degli interessi collettivi «tribali» credito,della manodopera, ecc. a breve e a lungo termine, ecc. Non è difficile dimostrare che marginalisti e neomarginalisti, pur preten Questo breve richiamo alle condizioni storiche ed epistemologiche della na dendo di procedere diversamente,seguono in realtàlo stesso metodo. È noto scita dell'economia politica, queste citazioni tratte dai primi grandi autori che che dopo Léon Walras e i suoi Eléments déconomie politique pure [r87y] la scrissero sull'argomento, mostrano che, indubbiamente, l'economia politica si corrente marginalista sostiene di poter edificare una scienza «pura», mate trovò coinvolta fin dall'inizio nelle lotte e nelle contraddizioni sociali del pro matica, delle leggi dell'economia «razionale», partendo da individui astratti prio tempo e che non cessò mai in seguito di esserlo. Essa è costretta a ciò di cui inizialmente si suppone soltanto che scambino tra loro beni e servizi, dal suo stesso oggetto, poiché ha il compito di analizzare il posto occupato . spinti dal desiderio di «massimizzare>) la soddisfazione dei loro bisogni sog da ciascuna classe nel processo sociale di produzione e ripartizione delle con gettivi, che peraltro si presumono «ordinati» secondo una scala qualsiasi di dizioni materiali di esistenza. D'altra parte, però, parlare di rapporti sociali preferenza. In questa prospettiva la sola definizione coerente dell'economia e condizioni materiali di esistenza significa parlare di uguaglianza o inegua è la definizione «formale» di Lionel Robbins che figura all'inizio di tutti i glianza relativa nel possesso della ricchezza e nel potere o nella mancanza di manuali di economia politica «non marxista», tra i quali il piu famoso è Eco potere da parte di ciascuna di queste classi. A buon diritto dunque la scienza nomics (r948) di Paul Samuelson. Secondo Robbins, l'economia politica è «la economica prende il nome di economia politica e sono comprensibili le speran scienza che studia la condotta umana come una relazione tra scopi e mezzi ze che essafa nascere di poter contribuire a cambiare la società, a ridurre o scarsi applicabili ad usi alternativi» [r98z,trad.it.p.zo]. Si ritornerà su que eliminare le ineguaglianze sociali, a introdurre insomma nel mondo un ordine sta definizione, ma basta un minimo di attenzione per scoprire che Samuelson, «piu razionale». Fin dalla sua nascita, nel xvin secolo, per una borghesia che seguendolo, introduce, senza giustificare il suo procedimento, alcune realtà non non aveva ancora il potere, l'economia politica divenne una sorta di nuova formali, come i mercati concorrenziali e le strutture oligopolistiche e monopo teologia, che si sostitui alla vecchia teologia cristiana che giustificava l'ordi listiche della produzione e del consumo. Egli dunque completa e corregge il namento feudale e i privilegi della nobiltà e del clero. Ancor oggi essa svolge suo punto di partenza formale con l'apporto di materiali concreti ricavati dal un ruolo simile quando legittima gli atti di fede nella «capacità regolatrice» funzionamento del sistema capitalistico contemporaneo. È infatti una pratica del mercato e dell'economia capitalistica, che sarebbe in grado di eliminare comune a tutti gli economisti « formalisti» quella di reintrodurre, senza offrire le ineguaglianze sociali. una spiegazione, frammenti della sostanza dei rapporti sociali, non appena pro L'economia politica si trovò dunque impegnata nel compito di spiegare cedono all'analisi delle realtà concrete. Diventano allora, senza ammetterlo e la realtà e di legittimare o criticareil posto occupato dall'una o dall'altra classe persino senza accorgersene, degli economisti «sostantivisti», come i neoclas nellastruttura economica della società. Questo suo duplice carattere,scienti sici. Vi è molta piu logica dunque nella corrente sviluppata a Cambridge in fico e ideologico al tempo stesso, è variato continuamente col variare dei pe torno all'opera di Piero Sraffa Produzione di merci a mezzo di merci, la quale riodi storici, dei nuovi interessi in conflitto e degli studiosi. L'economia po intende riallacciarsi a quanto «è stato sommerso e dimenticato, in seguito al litica è quindi obbligata, come ogni altra scienza sociale, a criticarsi incessan l'avvento della teoria "marginale" », dell'opera dei vecchi economisti classici, temente per poter separare, nei risultati delle sue analisi, ciò che è scientifico proclamandosi ufficialmente «corrente neoclassica» [i96o, p, v]. da ciò che dipende da giudizi formatisi nella mente degli economisti prima Infine, un'ultima osservazione sull'opera dei predecessori di Marx. Sin dal di ogni procedimento scientifico, giudizi che trovano spiegazione nei rapporti l'inizio essi collegarono l'economia con la sociologia e con la storia, utilizzando concreti che li legano all'una o all'altra classe e, per questo tramite, a tutta un concetto chiave delle scienze sociali, oggi comune a tutte queste discipline, la società. il concetto di classe. Occorre dare tutto il suo peso alla dichiarazione esplicita L'economia politica è una scienza della società, una scienza sociale che di Marx, che in una lettera del g marzo r85z a Joseph Weydemayer scriveva:
  • 17. 2II EconomiaEconomia 2IO «Per quanto mi riguarda, non a me compete il merito di aver scoperto biamenti che questa interpretazione ha subito da Quesnay a Marx. Quesnay l'esistenza delle classi nella società moderna e la loro lotta reciproca. Molto non esprime giudizi sulla rendita fondiaria che nobili e clero prelevano da tempo prima di me, storiografi borghesi hanno descritto lo sviluppo storico contadini e fittavoli, ma accusa capitalisti e operai di essere una classe sterile. di questa lotta delle classi ed economisti borghesi la loro anatomia economica. Vent' anni piu tardi Adam Smith muove invece questa stessa accusa ai proprie Ciò che io ho fatto di nuovo è stato: r ) dimostrare che l'esistenza delle classi tari fondiari. Cent' anni dopo Marx identifica contemporanearnente nei pro è legata puramente a determinate fasi storiche di sviluppo della produzione; prietari fondiari e nei capitalisti le due classi «dominanti e sfruttatrici» della z) che la lotta delle classi conduce necessariamente alla dittatura del prole società moderna, dimostrando al tempo stesso che ormai è la classe dei capi tariato; 3 ) che questa dittatura medesima non costituisce se non il passag talisti a dirigere il processo di produzione e distribuzione della ricchezza so gio all'abolizione di tutte le classi e a una società senza classi» [r85z, trad. it. ciale. P 5371. Infatti nel xIx secolo la ricchezza fondamentale non è piu la terra, ma il Va subito evitato un malinteso molto frequente. Nel r85z Marx non pote capitale posseduto e investito nella produzione delle merci. Non è dunque un va avere in mente l'immagine della Comune di Parigi del r87o e ancor meno caso se il Capitale si apre con queste parole: «La ricchezza delle società nelle le immagini evocate oggi dalla dittatura nazista o da quella stalinista. Egli quali predomina il modo di produzione capitalistico si presenta come una "im impiega un termine che risale alla tradizione dell'antica Roma. Un dittatore mane raccolta di merci" e la merce singola si presenta come sua forma ele è un cittadino romano che esercita per un certo periodo un potere eccezionale mentare. Perciò la nostra indagine comincia con l'analisi della merce» [r867, di fronte a un pericolo che minaccia la repubblica, e questo, almeno in teoria, trad. it. p. g3]. con l'accordo dei suoi concittadini. L'originalità di Marx non sta nell'affermare che gli operai sono sfruttati, In questa dichiarazione è altrettanto fondamentale il fatto che Marx si at cosa che ciascuno poteva vedere da sé nel xrx secolo, ma nel sostenere che il tribuisca come unico merito quello di aver scopero il legame, ignoto agli sto salario degli operai non è quello che appare, cioè l'equivalente del valore delle rici ed economisti borghesi, tra l'evoluzione delle classi e la natura delleforze merci prodotte mediante l'impiego della forza-lavoro. Ciò che fa Marx è sman produttive, lo «sviluppo della produzione sociale».'~fatti il concetto di classe tellare le apparenze, far apparire dietro rapporti che sembrano legare gli uo (in latino classissignifica 'flotta di navigli da guerra', di triremi che gli schiavi mini soltanto alle cose (la terra, il denaro, i mezzi di produzione, ecc.) i rap fanno avanzare aforza di braccia, vogando allo stesso ritmo ) fu concepito nel porti tra gli uomini, i rapporti di sfruttamento, che sono al tempo stesso visi xvIII secolo per rappresentare i nuovi rapporti sociali che non coincidevano bili e invisibili, sensibili e sovrasensibili. piu con gli antichi «ordini» feudali. Nella nuova società, che Marx chiama A che punto siamo oggi, un secolo piu tardi? Almeno per quanto riguarda «moderna», poteva infatti accadere che due individui appartenenti a «ordini» le definizioni che gli economisti dànno dell'economia, dell'oggetto cioè della diversi, per esempio un nobile e un borghese, si trovassero nella stessa classe, loro scienza? Tre sono le definizioni che coesistono e si confrontano, rispec quella dei proprietari fondiari, uno per aver ereditato la terra dai suoi avi, chiando la presenza e i rapporti conflittuali di tre correnti tra le quali si divi l'altro per averla acquistata con i propri soldi e, ai suoi occhi, grazie al pro dono i vari economisti: la corrente marginalista e neomarginalista; la corrente prio lavoro. Per Quesnay, Smith e Marx, l'appartenenza a una classe è quindi marxista, che si divide a sua volta in base alla diverse interpretazioni che ven definita unicamente dal rapporto degl'individui e dei gruppi con i mezzi di gono date della nozione di rapporti di produzione e dell'ipotesi marxiana del produzione e con il prodotto sociale e dal posto che essi occupano nella divi ruolo, in ultima analisi determinante, delle infrastrutture e delle loro contrad sione sociale del lavoro. Questo medesimo concetto, concepito nel xvm secolo, dizioni sull'evoluzione della società; ed infine la corrente neoclassica, rappre verrà rielaborato da Lenin che nella Grande iniziatiea [rtlrg] definirà le classi sentata in economia da Sraffa e in antropologia da Karl Polanyi e dai suoi come «quei grandi gruppi di persone che si distinguono tra loro per il posto seguaci. che occupano in un sistema storicamente determinato di produzione sociale, Poiché i punti principali di questo confronto sono stati già chiariti, si pas per il loro rapporto (per lo piu sanzionato e fissato da leggi) con i mezzi di serà a riassumerlo brevemente con il proposito, soprattutto, di dimostrare che produzione, per la loro funzione nell'organizzazione sociale dal lavoro e, quin la sua vera posta non è la definizione dell'economico, ma la teoria del valore. di, per il modo in cui ottengono e per la dimensione che ha quella parte di In definitiva, come si può osservare quello che è in gioco è l'analisi dei mecca ricchezza sociale di cui dispongono. Le classi sono gruppi di persone, l'uno nismi e delle forme dello sfruttamento dell'uomo da parte dell'uomo nelle società di classe.dei quali può appropriarsi il lavoro dell'altro grazie al differente posto che occupa in un determinato sistema di economia sociale» (trad. it. pp. 384-85). Ciò che difierenzia Marx dagli economisti classici non è quindi il fatto di riconoscere l'esistenza dei rapporti di sfruttamento tra le classi, ma di dare una diversa interpretazione di questo sfruttamento. È possibile seguire i cam