2. Le premesse
La Rivoluzione Francese aveva travolto l’Antico regime ed affermato
una nuova visione della politica e della società, ma era degenerata
nel Terrore, con processi sommari contro chi era sospettato di essere
contro Robespierre. Gli eccessi giacobini avevano quindi portato alla
caduta ed alla esecuzione di Robespierre. Le finanze pubbliche
erano stremate, la Francia allo sbando. In questa situazione di
afferma l’astro di Napoleone Bonaparte, giovane generale corso che
gode dell’appoggio dei francesi grazie ai suoi successi militari. Il
quindicennio napoleonico sarà destinato a cambiare profondamente
la società europea ed a rinnovare le sue strutture politiche e
amministrative.
LUCIA GANGALE
3. La conquista del potere
Di fronte alle crescenti difficoltà interne, il
Direttorio decide di concentrarsi su
un’aggressiva politica espansionistica, dando il
via ad operazioni belliche contro i nemici
esterni: Inghilterra, Austria e Regno di
Sardegna. Per distogliere le truppe austriache
dal fronte renano, affida il comando delle
operazioni in Italia ad uno sconosciuto
generale, Napoleone Bonaparte, da poco
rientrato nell’esercito, da cui era stato
congedato a causa delle sue simpatie per
Robespierre, motivo per il quale era stato
incarcerato per un breve periodo.
LUCIA GANGALE
La campagna d’Italia 1796-1797
4. La conquista del potere
► 20 aprile 1796 Armistizio di Cherasco. Il re di Sardegna
Vittorio Amedeo III è costretto alla resa. A maggio Napoleone
occupa Milano e poi conquista Bologna, Ferrara, la
Romagna. Poi punta verso Vienna.
► 18 aprile 1797 preliminari della pace a Leoben. La corona
asburgica è costretta a sottoscriverli, riconoscendo le
conquiste napoleoniche in Italia. Napoleone attacca Venezia e
decreta la scomparsa di quella repubblica
► 18 ottobre 1797 trattato di Campoformio. La Francia cede
all’Austria il Veneto. L’Austria riconosce l’indipendenza della
Lombardia e delle Romagne e cede alla Francia le province
del Balgio e i territori ad ovest del Reno.
LUCIA GANGALE
La campagna d’Italia 1796-1797
5. La conquista del potere
Nei territorio conquistati Napoleone favorisce la
nascita di repubbliche giacobine sul modello
francese:
Repubblica Cisalpina (di là dalle Alpi, con capitale
Milano)
Repubblica Cispadana (di qua dalle Alpi, Ferrara,
Bologna, Modena e Reggio)
Repubblica Ligure
Repubblica Romana
Repubblica napoletana
Le repubbliche giacobine 1797-1799
LUCIA GANGALE
6. La conquista del potere
Contrasti tra il Direttorio e Napoleone riguardo
alle sorti dei territori italiani conquistati.
Occupazione da parte delle truppe francesi.
Tasse imposte alle popolazioni locali per
rimpinguare le casse statali francesi.
Caso particolare della Repubblica napoletana.
È di breve durata: dal 22 gennaio all’8 luglio
1799. Non gode del sostegno popolare, in
quanto la gente parteggia ancora per la corona.
È sostenuta da menti illuminate del tempo ed
avversata dal sovrano.
Le repubbliche giacobine 1797-1799
LUCIA GANGALE
7. La conquista del potere
Con la sua proclamazione il re Ferdinando IV di
Borbone è costretto a fuggire su una nave
inglese che lo porterà in Sicilia. Ma a Napoli i
lazzari si ribellano all’avanzata francese.
Il cardinale Fabrizio Ruffo raduna i contadini ed
organizza l’esercito sanfedista che risale la
penisola ed entra a Napoli, mentre i francesi
vengono sconfitti dagli austriaci.
Ferdinando IV ritorna sul trono assieme a sua
moglie Maria Carolina, figlia di Maria Teresa
d’Austria.
Le repubbliche giacobine 1797-1799
LUCIA GANGALE
8. La conquista del potere
La repressione borbonica sarà durissima.
Saranno 122 i filorepubblicani condannati a
morte. Tra di loro ci sono Mario Pagano,
Eleonora de Fonseca Pimentel, Ignazio Ciaia,
Domenico Cirillo, Vincenzo Russo, Francesco
Caracciolo. Elenco completo su
https://www.vesuviolive.it/cultura-
napoletana/295523-la-repubblica-napoletana-
del-1799-i-nomi-dei-122-martiri-della-rivoluzione/
Luisa Sanfelice verrà giustiziata più tardi, in
quanto dichiaratasi in stato interessante.
Le repubbliche giacobine 1797-1799
LUCIA GANGALE
9. La conquista del potere
Storia tragica e commovente è quella di Elonora
de Fonseca Pimentel, ardente filorepubblicana,
che pagherò con la vita i suoi ideali. Direttrice del
giornale «Il Monitore Napoletano», è mandata a
morte dalla regina Maria Carolina, che la fa
impiccare, invece di decapitarla come avrebbe
richiesto il suo rango nobiliare. Di lei si cancella
ogni traccia, compresa l’immagine. Quella a
nostra disposizione non è la sua, ma quella di
una sua parente prossima. In punto di morte
Eleonora cita Virgilio: "Forsan et haec olim
meminisse iuvabit« ("Forse un giorno ci farà
piacere ricordare anche queste cose«)
Le repubbliche giacobine 1797-1799
LUCIA GANGALE
11. La conquista del potere
Il Direttorio vuole sbarazzarsi dell’ingombrante presenza di
Napoleone e delle sue ambizioni personali e così lo
spedisce in Egitto, per colpire al cuore la potenza
commerciale inglese, in quanto quel paese è lo snodo tra
l’Inghilterra e l’Oriente.
21 luglio 1798 Napoleone sconfigge le truppe del sultano
nella battaglia delle Piramidi.
1° agosto 1798 La flotta inglese comandata da Horatio
Nelson distrugge completamente quella francese ad Abukir
(battaglia del Nilo), isolando momentaneamente Napoleone.
Scoperta della Stele di Rosetta (1799).
LUCIA GANGALE
12. La conquista del potere
Mentre le repubbliche giacobine cadono una dopo
l’altra, anche la situazione in Francia è assai difficile.
Riprendono le insurrezioni filomonarchiche in
Vandea, Bretagna e Normandia. Il Direttorio non
riesce a tenere sotto controllo la situazione.
► Napoleone, forte del prestigio conquistato con la
vittoriosa battaglia delle Piramidi, entra trionfalmente
a Parigi.
► 18 brumaio 1799 (9 novembre): Bonaparte fa
intervenire il suo fedelissimo esercito, rovescia il
Direttorio e forma il Consolato, composto da lui, da
Emmanuel Sieyès e da Roger Ducos.
LUCIA GANGALE
Il Consolato
13. La conquista del potere
- 1802 Col trattato di Amiens la Francia pone momentaneamente fine alla
guerra con l’Inghilterra
- Il Consolato emana la Costituzione dell’anno VIII, di carattere moderato
e censitario
- 2 agosto 1802, nomina a console a vita con diritto a designare il
successore
- 2 dicembre 1804 incoronazione a imperatore e Costituzione dell’anno IX
- Al fratello Luigi, Bonaparte attribuisce la corona d’Olanda. A Girolamo la
Westfalia, a Giuseppe prima la corona di Napoli e poi la Spagna (mentre
Napoli va a Gioacchino Murat, marito di Carolina, sorella di Napoleone).
- 1805 Napoleone si proclama re del Regno d’Italia, nato nel 1802
LUCIA GANGALE
14. La conquista del potere Incoronazione a Imperatore
Jacques-Louis David, Incoronazione di
Napoleone, 1806 – 1807, olio su tela, 621
x 979 cm. Parigi, Musée du Louvre
Domenica 2 dicembre 1804 (11 frimaio), nella
cattedrale di Notre-Dame di Parigi, Napoleone
si autoincorona imperatore e poi pone la
corona sulla testa di sua moglie, Giuseppina
di Beauhrnais. Papa Pio VII assistette alla
cerimonia.
La vita privata di Napoleone fu alquanto
movimentata. Ebbe due moglie e numerose
relazioni extraconiugali.
LUCIA GANGALE
15. PAPA PIO VII
Al secolo Barnaba Niccolò Maria Luigi (in religione Gregorio)
Chiaramonti (Cesena, 14 agosto 1742 – Roma, 20 agosto
1823), benedettino. Fu assai acclamato in Francia (con enorme
fastidio di Napoleone), paese nel quale la fede stava rinascendo
dopo la secolarizzazione portata dalla Rivoluzione. Fin dall’inizio
del suo insediamento cercò di conciliare il potere papale con le
richieste progressiste della società europea. Riconobbe la
Pontificia accademia romana di archeologia. Fu sensibile alle
necessità delle popolazioni impoverite dalla presenza francese.
Fu protettore di artisti. Nel 1801 siglò con Napoleone un
Concordato al fine di riappacificare i rapporti, molto tesi dopo la
morte di Pio VI avvenuta in prigionia in Francia, tra quest'ultima e
la Santa Sede. Il Concordato fu abrogato dal governo francese
nel 1905. Fu imprigionato da Napoleone e morì in cattività a
Valenza. Nel 2007 è stato proclamato Servo di Dio.
LUCIA GANGALE
16. La conquista del potere
► L’armata francese batte la Seconda coalizione
antifrancese di ritorno dall’Egitto.
► 1805 Sconfitta francese nella battaglia navale di
Trafalgar, da parte della flotta inglese
► 1805-1810 Ripetute vittorie francesi contro gli eserciti
nemici. L’Austria viene sconfitta a Ulma, Austerlitz e
Wagram, la Prussia a Jena, la Russia ad Austerlitz e
Friedland.
► La battaglia di Austerlitz (o dei tre imperatori) fu il
capolavoro militare di Napoleone. Oltre lui erano presenti
l’imperatore d’Austria Francesco II e lo zar di Russia
Alessandro I. LUCIA GANGALE
Alla conquista dell’Europa
17. La conquista del potere
► 1807 Napoleone stipula un accordo con
la Russia (pace di Tilsit)
► 1806-1807 Per isolare l’Inghilterra, che
grazie alla sua potenza marittima, può
continuare a finanziare le coalizioni militari
antifrancesi, Napoleone lancia il blocco
continentale, teso a soffocare l’economia
inglese attraverso il divieto di commercio
con quella nazione, ma che si risolve con
una parziale contrazione dei commerci con
l’Europa e con danni per molti centri
commerciali. Solo la Francia ne ricava un
parziale beneficio
LUCIA GANGALE
Apogeo e crollo dell’impero napoleonico
18. Apogeo e crollo dell’impero napoleonico
• L’esercito napoleonico entra nei territori russi senza
incontrare resistenze. A Mosca i russi adottano la tattica
della «terra bruciata», cioè distruggono tutto ciò che io
francesi incontrano sul loro cammino, riducendoli alla
fame e allo stremo delle forze. A settembre 1812 i
francesi cominciano una precipitosa ritirata. Alla fine
solo 18mila uomini riescono a mettersi in salvo. Disfatta
della campagna di Russia e formazione di una nuova
coalizione austro-russo-prussiana, sostenuta dagli
inglesi.
• 1813 Sconfitta di Lipsia e abdicazione di Napoleone il
successivo 6 aprile 1814. Ritiro a S. Elena
LUCIA GANGALE
L’inizio della fine
19. I cento giorni e Waterloo
• Il 1° marzo 1815 Napoleone fugge dall’isola d’Elba e
ritorna in Francia dove si abbandona a vendette ed
epurazioni nei confronti dei sospettati di giacobinismo.
Forte del prestigio di cui ancora gode, egli riprende il
potere e cerca di intavolare trattative di pace con le
potenze straniere, ma queste dichiarano nuovamente
guerra alla Francia.
• Napoleone attacca gli inglesi a Waterloo (15 giugno) ma
viene sonoramente sconfitto. Fatto prigioniero dagli
inglesi viene esiliato nella sperduta isola di S. Elena,
nell’Oceano Atlantico. Qui Napoleone muore il 5 maggio
1821.
LUCIA GANGALE
Napoleone scortato a S. Elena
a bordo del vascello inglese Bellerophon
20. ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO
L’esercito
Napoleone ha una grande capacità di spostare con velocità grandi
eserciti, motivare le truppe e permettere agli aspiranti di fare
splendide carriere militari. Ricompensa i soldati, di qualsiasi
estrazione sociale, con le onorificenze della Legion d’onore (ordine
cavalleresco da lui istituito nel 1802).
Le finanze
Il territorio dell’impero è diviso in dipartimenti e circondari. A
capo dei primi vengono posti i prefetti, dotati di ampio potere in
materia di ordine pubblico, militare, fiscale, commerciale. Figure
che fanno da tramite fra il centro e la periferia dell’impero.
LUCIA GANGALE
21. ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO
La giustizia
Innovative sono le riforme in ambito legislativo e giudiziario. Tra il
1804 ed il 1811 in tutti i territori occupati entrarono in vigore i
codici civile, penale, di commercio e di procedura civile e penale. Il
Codice civile napoleonico, esteso a tutto il continente, è del 1804. gli
uffici più importanti dello Stato sono occupati dalla borghesia, alla
cui affermazione Napoleone contribuisce moltissimo.
Sistema giudiziario
Il nuovo sistema è incentrato su tre gradi di giudizio: tribunali di
prima istanza, corti d’appello, corte suprema
LUCIA GANGALE
LUCIA GANGALE
22. ORGANIZZAZIONE DELL’IMPERO
La scuola
A Napoleone si deve il rinnovamento del sistema
scolastico, allo scopo di formare i futuri funzionari e
la classe dirigente dell’impero. I suoi interventi si
concentrarono sulle scuole secondarie. Furono creati
i Licei. Nelle grandi scuole di tipo universitario
veniva completata la formazione professionale. Per
combattere l’analfabetismo furono tuttavia curati
anche i gradi inferiori dell’istruzione. Gli esiti di
queste riforme furono disuguali nel vasto impero, ma
si affermò l’idea che l’istruzione fosse compito dello
Stato.
LUCIA GANGALE
LUCIA GANGALE
23. TRASFORMAZIONI SOCIALI
LUCIA GANGALE
Reintroduzione dei titoli nobiliari come strumento di adesione al regime
Abolizione della feudalità e fine dell’Antico regime
Crescita economica e sociale della borghesia
Reintroduzione dei titoli nobiliari come strumento di adesione al regime
Abolizione dei privilegi dell’aristocrazia
Merito e ricchezza valgono più del sangue blu
24. BILANCIO FINALE
LUCIA GANGALE
In Italia l’esperienza delle repubbliche giacobine rinnovò la
vita pubblica ed aprì un importante dibattito sull’unità
culturale e politica del paese. Le riforme ebbero tuttavia
altissimi costi sociali e peggiorarono le condizioni di vita
dei ceti subalterni. Lo Stato fu completamente
trasformato. L’Antico regime era concluso e nasceva uno
Stato fortemente centralizzato e moderno. Si impose la
borghesia come classe dominante. La successiva
Restaurazione, avutasi con il Congresso di Vienna (castello
di Schönbrunn, 1° novembre 1814-9 giugno 1815) fu
praticamente impossibile da attuare, dopo la grande
stagione di riforme attuata con il bonapartismo. Inizia così
una nuova fase della storia italiana, segnata dalle guerre
del Risorgimento e dall’affermarsi di una nuova idea di
nazione.
Il Congresso di Vienna