Massimo Calzoni “Mettersi in proprio con gli strumenti di Invitalia”
1. Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti
e lo sviluppo d’impresa SpA
Mettersi in proprio con gli strumenti di Invitalia
Marzo 2011
2. Chi siamo
Invitalia, è l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo
Invitalia
d'impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività
del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per
lo sviluppo.
Uno degli strumenti che concorre al raggiungimento dei suoi obiettivi è la
gestione del Decreto Legislativo n. 185/00 – Titolo II
che consente di avviare piccole attività imprenditoriali attraverso le forme di
Autoimpiego del Lavoro autonomo, della Microimpresa e del Franchising.
3. Le misure per l’autoimpiego: obiettivi ed azioni
L’intervento ha l’obiettivo di:
– favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti privi di occupazione
– qualificare il profilo di competenze professionali dei soggetti beneficiari
– diffondere e promuovere la cultura d’impresa
Le azioni:
– sostegno finanziario
– sostegno allo start-up
Il sostegno finanziario consiste nell’erogazione di un finanziamento, per la
realizzazione degli investimenti e per contribuire alle spese di gestione,
concesso sotto forma di fondo perduto e mutuo agevolato.
Il sostegno allo start-up consiste nell’erogazione di servizi di
accompagnamento di natura tecnica e gestionale nel primo anno di attività.
4. Slide titolo Gli incentivi per
l’Autoimpiego
D. Lgs 185/2000- Titolo II
5. Autoimpiego: le tre misure
Il Decreto Legislativo n. 185/00 Titolo II (incentivi in favore dell’Autoimpiego)
prevede tre forme di agevolazioni per il sostegno di attività di:
– Lavoro autonomo (persone fisiche-ditte individuali)
– Microimpresa (società di persone)
– Franchising (ditte individuali, società di persone e società di capitali)
I destinatari dell’intervento devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– maggiore età alla data di presentazione della domanda;
– non occupazione alla data di presentazione della domanda;
– residenza nel territorio italiano.
Tali requisiti, nelle società, devono essere in capo ad almeno la metà numerica dei soci che detenga
almeno il 50% delle quote di partecipazione.
L’ambito di intervento delle misure è dato dall’intero territorio nazionale, nel rispetto
della normativa comunitaria e nazionale vigente in materia.
6. Autoimpiego – le tre misure
Lavoro Autonomo Microimpresa Franchising
Settori: produzione di beni, Settori: produzione di beni, Settori: commercio e fornitura di
fornitura di servizi, commercio fornitura di servizi, (commercio ed servizi (iniziative gestite in
(agricoltura esclusa) agricoltura esclusi) affiliazione con franchisor
Importo massimo investimenti: Importo massimo investimenti: accreditati dall’Agenzia)
25.823 € + IVA 129.114 € + IVA Importo massimo investimenti:
Agevolazioni finanziarie: a Agevolazioni finanziarie: a non è previsto un massimale
completa copertura completa copertura Agevolazioni finanziarie: a
dell’investimento, entro il limite del dell’investimento, entro il limite del completa copertura
“de minimis” “de minimis” dell’investimento, entro il limite del
• contributo a fondo perduto per • contributo a fondo perduto per “de minimis”
l’investimento l’investimento • contributo a fondo perduto per
• finanziamento a tasso agevolato • finanziamento a tasso agevolato l’investimento
per l’investimento (durata 5 anni) per l’investimento (durata 7 anni) • finanziamento a tasso agevolato
• contributo a fondo perduto per le • contributo a fondo perduto per le per l’investimento (durata 5/10
spese di gestione del 1° anno, per spese di gestione del 1° anno anni, media 7)
un importo massimo di 5.165 € Agevolazioni reali: • contributo a fondo perduto per le
Agevolazioni reali: • accompagnamento alla spese di gestione dei primi 3 anni
• accompagnamento alla progettazione Agevolazioni reali:
progettazione • assistenza tecnica e gestionale • accompagnamento alla
• assistenza tecnica e gestionale progettazione
• assistenza tecnica e gestionale
7. Autoimpiego: le spese ammissibili per l’investimento
Sono ammissibili le seguenti spese (al netto dell’IVA):
– attrezzature, macchinari*, impianti e allacciamenti
– beni immateriali a utilità pluriennale
– ristrutturazione di immobili, entro il 10% del valore degli investimenti
ammessi
* le attrezzature e i macchinari possono anche essere usati purché non siano stati oggetto di
precedenti agevolazioni pubbliche e offrano garanzia di funzionalità
Non sono ammissibili le spese:
– sostenute prima della data di ammissione alle agevolazioni
– per l’acquisto di terreni
– per la costruzione e/o acquisto di immobili
8. Autoimpiego: le spese ammissibili per la gestione
Sono ammissibili le seguenti spese :
– materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti, nonché altri costi inerenti al
processo produttivo
– utenze e canoni di locazione per immobili
– oneri finanziari
– prestazioni di garanzie assicurative sui beni finanziati
– servizi (solo per Microimpresa e Franchising)
Non sono ammissibili le spese:
– sostenute prima dell’ammissione alle agevolazioni
– per oneri relativi al finanziamento a tasso agevolato
– per tasse e imposte
– per salari e stipendi
10. Sintesi dei risultati 1996 – 31 dicembre 2010
Risorse
Nr. domande Nr. domande Nr. nuovi
Anno Risorse impegnate Nuovi investimenti finanziarie/benefici
presentate finanziate occupati
reali erogati*
1996 7.204 - - -
1997 32.438 170 4.716.857 3.883.307 204
1998 8.254 1.754 50.627.261 41.637.230 2.105 10.369.095
1999 13.189 4.326 125.147.291 102.805.361 5.191 50.760.560
2000 22.021 9.722 283.278.563 233.068.613 11.666 125.580.726
2001 62.430 19.590 561.262.083 459.131.301 23.529 362.314.457
2002 42.614 - - - 367.541.317
2003 16.816 12.753 432.570.086 304.364.068 17.277 160.164.709
2004 20.210 13.584 622.607.954 425.744.464 21.671 335.185.900
2005 15.679 9.114 626.798.110 427.937.233 19.075 330.647.992
2006 18.746 8.194 587.210.709 416.244.043 18.899 545.842.489
2007 11.978 6.192 361.857.115 281.489.234 13.909 438.906.435
2008 8.182 5.071 310.198.366 243.958.329 11.427 348.559.099
2009 8.900 4.499 274.743.132 219.932.370 10.023 278.861.994
2010 11.124 4.395 289.082.149 237.568.547 10.417 210.438.603
Tot. 299.785 99.364 4.530.099.676 3.397.764.097 165.393 3.565.173.375
* per il periodo 1999-2002 sono compresi anche gli importi erogati per il tutoraggio LA (dato non disponibile a livello regionale)
Fonte: Valutazione Effetti - SPO
11. Risultati Autoimpiego per misura
Lavoro Autonomo Microimpresa* Franchising* Totale
Nr. domande presentate 261.876 34.913 2.996 299.785
Nr. iniziative finanziate 83.009 15.667 688 99.364
Risorse finanziarie
impegnate 2.469.643.934 1.977.376.005 83.079.737 4.530.099.676
Nuovi investimenti 1.867.154.679 1.474.715.423 55.893.995 3.397.764.097
Nr. nuovi occupati 102.933 61.083 1.376 165.393
Risorse finanziarie erogate 1.984.815.333 1.518.211.049 62.146.993 3.565.173.375
* dal 2003
Fonte: Valutazione Effetti - SPO
- Non c’è un solo Comune del sud da cui non risulti pervenuta almeno una domanda;
- Il 90% delle aziende è localizzato nel Mezzogiorno;
- un’intera città di medie dimensioni (come Perugia, Reggio Emilia o Salerno) ha trovato occupazione
grazie alle misure agevolative per l’Autoimpiego.
12. I proponenti
Il proponente Autoimpiego è:
•giovane (il 51% ha meno di 35 anni);
•in possesso di un titolo di studio medio
alto (il 68% è laureato e diplomato).
•il 44% è rappresentato da donne.
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13. Le iniziative finanziate: distribuzione settoriale
La misura del Lavoro Autonomo evidenzia
che le iniziative di commercio al dettaglio
sono le preferite: 32,9%.
Il dato non stupisce se si pensa al modesto
investimento necessario all’avvio di tale
attività.
Seguono le attività di servizi alle imprese
con il 18,4% (si tratta in particolare di servizi
di pubblicità, pulizia, imballaggio e
confezionamento, fotografia, design e
styling.); le attività di muratori ed elettricisti
con il 7,7% e le attività manifatturiere con il
7,3% (panettieri, pasticceri, gelatai, sarti,
fabbri, falegnami e odontotecnici).
Se si escludono le attività di produzione,
che non arrivano al 10%, la restante quota di
iniziative finanziate, si distribuisce
equamente tra le attività di natura
prettamente commerciale e quelle terziarie.
Spesso si tratta di servizi ad alto contenuto
professionale (medici, studi legali,
commerciali, di architettura e ingegneria).
L’analisi settoriale suggerisce che i proponenti sono persone che non sono alla prima esperienza di
lavoro, ma che desiderano consolidare la propria esperienza professionale grazie ad un sostegno in
grado di regolarizzare e stabilizzare la loro presenza nel mercato del lavoro.
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14. Le iniziative finanziate: distribuzione settoriale
La misura Microimpresa vede
ai primi posti le attività nel
settore manifatturiero (24,5%)
e quelle di ristorazione e
ricettive (21,1%).
Crescono in modo sensibile i
settori delle attività
turistiche/culturali (6,4%), dei
servizi alle imprese (16,8%),
delle costruzioni (9,3%) dei
servizi alla persona (8,3%) e
dell’ICT (4,5%).
La misura Franchising
privilegia attività commerciali
(in particolare abbigliamento,
cartoleria, macchine per
ufficio).
Per effetto del target dimensionale di questa misura, (massimale di investimento € 129.114)
aumentano le attività finanziate nei settori manifatturieri e delle attività di ristorazione e ricettive
che tendono a triplicare il loro peso rispetto a quanto si registra per la misura Lavoro Autonomo.
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15. 4.1.3 Le iniziative finanziate: distribuzione settoriale 3/3
Si registra una forte dispersione
settoriale e una “ premialità di fatto”
per le attività commerciali e di
servizi alla imprese per il Lavoro
Autonomo; un significativo peso
percentuale per le attività
manifatturiere di Microimpresa.
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17. Il piano di impresa (la domanda di finanziamento)
Per ottenere le agevolazioni è necessario compilare on-line un format di
domanda (business plan) disponibile via web all’indirizzo:
www.autoimpiego.invitalia.it
Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di
ricevimento della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi
dell’art. 5 del D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123.
– Non ci sono scadenze per la presentazione delle domande.
– Non esistono graduatorie di merito e punteggi: i progetti sono
esaminati in ordine cronologico di arrivo.
– Non sono richieste garanzie personali o patrimoniali
18. Autoimpiego: la domanda di finanziamento
La valutazione della domanda prevede le seguenti verifiche:
- la verifica formale (preliminare), volta ad accertare la sussistenza di quei requisiti la cui assenza
pregiudica direttamente ed oggettivamente la possibilità di accedere ai benefici di legge (requisiti di
accoglibilità);
- la verifica di merito basata sui criteri fissati dal CIPE, che riguardano la coerenza tra il profilo
del proponente e l'idea imprenditoriale, la fattibilità tecnico-economica dell'iniziativa e, infine,
la sua cantierabilità, ovvero l'effettiva e immediata realizzabilità.
Parte fondamentale della verifica di merito è il colloquio con i soggetti proponenti.
N.B. La mancata partecipazione al colloquio, anche di uno soltanto dei soci, nelle date che verranno
comunicate dall'Agenzia nazionale comporterà il rigetto della domanda.
Il procedimento di valutazione sarà concluso entro il termine di sei mesi dalla data di ricevimento
della domanda, ovvero della documentazione integrativa richiesta, ai sensi dell’art. 5 del
D.Lgs. 31 marzo 1998, n.123.
19. Autoimpiego
Tutto il processo di gestione degli incentivi per l’Autoimpiego è:
– Informatizzato;
– certificato ISO 9001-2000;
– gestito con la massima trasparenza in ogni fase del processo conforme all’art. 10bis
l.15/2005 e alla legge 231/01 (comunicazioni preventive degli esiti di valutazione per
garantire l’opponibilità dei proponenti / beneficiari (legge 241/90);
– monitorato, nell’intero ciclo del finanziamento concesso, in attuazione di un accordo
con la Guardia di Finanza (dalla fase di valutazione fino all’erogazione).
20. Per saperne di più
www.invitalia.it
www.autoimpiego.invitalia.it
info@invitalia.it
848 886 886