Progettare e realizzare un proprio progetto di sviluppo professionale in tempi come questi, segnati dal crescente precariato e liquefazione del mondo del lavoro, richiede specifiche e molteplici competenze.
In questo corso provo a mettere a fuoco le principali:
• La capacità di prendere decisioni, a partire da una consapevolezza su dimensioni quali il piacere, i rinforzi ambientali e la monetizzazione del lavoro
• La gestione del cambiamento
• La messa a fuoco delle dimensioni che orientano il proprio specifico percorso professionale in base a interessi, attitudini ed ambizioni
• La centralità della dimensione sociale implicata nella ricerca e costruzione di un proprio personale percorso professionale, attraverso la messa a fuoco dei principali strumenti per la costruzione di una reputazione online e offline. Accanto al forse troppo enfatizzato strumento del cv, va sottolineato il ruolo che le reti sociali giocano nel consentire di sviluppare percorsi professionali in linea con le proprie esigenze, competenze ed attitudini.
Il corso si dipana entro un’esplorazione accurata di tutte queste dimensioni, secondo una logica di tipo esperienziale, volta a consentire un’operazione di rispecchiamento personale nei temi affrontati ed individuare e mettere a fuoco specifici percorsi, innanzitutto rispetto allo sviluppo delle competenze necessarie a pianificare e dirigere consapevolmente la propria crescita professionale – come parte importante della propria crescita esistenziale – sulla base di un’adeguata contestualizzazione nelle proprie circostanze di vita e di lavoro, pregresse, presenti e future. Il corso prevede quindi continui utilizzi di sussidi audio visivi (spezzoni di film e video), esercitazioni che coinvolgono il partecipante in prima persona ed in maniera creativa, senza l’obiettivo di adeguamento a schemi predefiniti, secondo una logica di fondo che tende ad integrare aspetti cognitivi, affettivi e valoriali, in un’ottica di tipo esplorativa per prove ed errori. L’attenzione quindi si concentra su competenze di tipo sia tecnico che relazionali e comunicative, volte ad integrare il sapere, col saper fare ed il saper essere, in funzione della domanda di realtà e della definizione e verifica continua di obiettivi e strategie per perseguirli.
2. Presentazione del corso
Programma
► Processi decisionali: piacere, rinforzi ambientali, monetizzazione
del lavoro
► Gestione del cambiamento
► Costruire il proprio lavoro: interessi, attitudini, ambizioni
► Strumenti di self marketing: uso del networking, uso dei social
network (es. Linkedin)
3. Presentazione del corso
Modalità didattica: Esperienziale
► Teoria:
o Presentazione di concetti teorici di riferimento
► Pratica:
o Esercitazioni
o Visione di spezzoni di film e video
o Discussione
4. Punto di partenza
Presupposti per la co-struzione del processo formativo
► Aspettative
► Esigenze
► Motivazioni
► Obiettivi
5. Punto di partenza
Aspettativa: definizione
► Ciò che ci si aspetta da qualcosa o qualcuno
► Previsione, prospettiva
► Auspicio, desiderio, speranza
6. Punto di partenza
Esigenza: definizione
► Ciò che è richiesto o giova al normale svolgimento di
qualche cosa
► Bisogno, desiderio, necessità
► Prestazioni o riguardi a cui si ritiene di aver diritto
7. Punto di partenza
Motivazione: definizione
► Atto del motivare
► Ragioni che giustificano una decisione
► Insieme dei bisogni, desideri o intenzioni che prendono
parte alla determinazione del comportamento e che
conferiscono a questo unità e significato: si distinguono
aspetti primari, quali i bisogni fisiologici o sociali, e
aspetti secondari, quali i fattori di stimolazione esterna o
di progettualità individuale
8. Punto di partenza
Obiettivo: definizione
► Scopo di una determinata operazione
► Bersaglio a cui è diretta un’azione
► Meta che ci si propone di raggiungere
► Fine, proposito
10. I processi decisionali legati al lavoro
Elementi centrali
► La dimensione del piacere
► Il ruolo dei rinforzi ambientali
► La monetizzazione del lavoro
11. I processi decisionali legati al lavoro
La dimensione del piacere: Esercitazione
► Quali bisogni, desideri e aspirazioni si mira a
soddisfare attraverso il proprio lavoro?
13. I processi decisionali legati al lavoro
Il ruolo dei rinforzi ambientali: Esercitazione
► Quali forme di gratificazioni e riconoscimenti
presenti nel proprio ambiente di vita (dal contesto
relazionale diretto e indiretto, al contesto mediatico)
orientano le proprie scelte lavorative verso
determinate mete?
► In che modo e misura le proprie scelte lavorative
sono orientate da spinte interne e/o esterne?
► Cosa mi incoraggia e cosa mi scoraggia?
14. I processi decisionali legati al lavoro
La monetizzazione del lavoro: Esercitazione
► Qual’è il peso attributo alla motivazione/incentivo
economico nella scelta del proprio lavoro?
► Come coniugarlo con le altre motivazioni,
aspettative, desideri, ambizioni, esigenze, necessità?
15. Presentazione del corso
Modalità didattica: Esperienziale
► Teoria:
o Presentazione di concetti teorici di riferimento
► Pratica:
o Esercitazioni
o Visione di spezzoni di film e video
o Discussione
16. La gestione del cambiamento
Il cambiamento: definizione
Il cambiamento è un processo di trasformazione che risulta
dall’interazione tra
► una forza (energia rivolta a raggiungere un obiettivo)
rappresentata da motivazioni personali, pressioni del proprio
contesto ambientale e culturale
► e una resistenza (energie che contrasta il cambiamento)
rappresentata da difese psicologiche individuali e di gruppo,
sfiducia verso le proprie possibilità, sovrastima dei rischi e
delle difficoltà del cambiamento
17. La gestione del cambiamento
Elementi salienti
Il cambiamento richiede di adottare un approccio esplorativo che
comporta:
► Un atteggiamento propositivo (interviene non aspetta)
► Un’assunzione di responsabilità verso se stessi (farsi carico
della propria vita)
► Un’assunzione di decisionalità (non delegare)
► Un’apertura alle possibilità del futuro (fiducia)
► La riscoperta delle dimensioni del piacere, del desiderio e
della creatività
► Esposizione a conflittualità e contraddizioni
► Un’assunzione di rischio
18. La gestione del cambiamento
Elementi salienti
Impone la messa in discussione di:
► Schemi interpretativi conosciuti
► Punti di riferimento consolidati
Quindi è possibile (e normale) provare:
► Ansia
► Timore
► Insicurezza
19. La gestione del cambiamento
Considerazioni
► Credere/sperare nella mancanza di cambiamento
significa negare la realtà
► La realtà è fatta di cambiamento continuo
20. Punto di partenza
Presupposti per la co-struzione del processo formativo
► Aspettative
► Esigenze
► Motivazioni
► Obiettivi
21. La gestione del cambiamento
Dimensione valoriale
Il cambiamento richiede:
► Chiarificazione dei propri valori
► Individuazione delle proprie priorità (cosa conta veramente)
► Ripensamento dei criteri guida delle scelte fatte e da fare
► Confronto con i valori dell’ambiente circostante
22. La gestione del cambiamento
Dimensione relazionale
Il cambiamento richiede:
► Rivisitazione delle proprie relazioni
► Costruzione di nuove relazioni
► Creazione di reti comunicative
23. La gestione del cambiamento
Dimensione cognitiva
Il cambiamento richiede:
► Ricercare nuove possibilità
► Nuove concettualizzazioni
► Rendere compatibili e fertili le differenze
► Portare il meglio da un posto all’altro
24. La gestione del cambiamento
Dimensione volitiva
Il cambiamento richiede:
► Poco spazio tra decisione e realizzazione
► Capacità intellettuali
► Agilità mentale
► Risoluzione dei conflitti negoziando
25. Punto di partenza
Aspettativa: definizione
► Ciò che ci si aspetta da qualcosa o qualcuno
► Previsione, prospettiva
► Auspicio, desiderio, speranza
26. La gestione del cambiamento
Competenze per il cambiamento
COMPETENZE TECNICHE
► Formali/settoriali
► Capacità di applicare regole
► Orientamento al compito
► Efficienze/coinvolgimento
COMPETENZE RELAZIONALI
► Emotive, gestionali
► Capacità di perseguire risultati
► Verificare e valutare
► Orientamento all’obiettivo
► Orientamento al cliente
► Problem solving
27. La gestione del cambiamento
Condizioni per il cambiamento
► Creatività
► Discontinuità
► Disordine
► Transitorietà
► Ambiguità
► Gestione dell’imperfezione
► Relatività del sapere
► Reti, connessioni, lavoro in gruppo
28. La gestione del cambiamento
Elementi per il cambiamento
► Relazioni
► Comportamenti
► Comunicazione
► Modelli culturali («mentalità»)
29. La gestione del cambiamento
Elementi per il cambiamento
Riorganizzare il rapporto tra:
► Pragmaticità, realismo concretezza
► Vision, valori, rischio/astrazione/leggerezza
«unire ciò che è oggettivamente funzionale e ciò che è
soggettivamente significativo»
30. Punto di partenza
Esigenza: definizione
► Ciò che è richiesto o giova al normale svolgimento di
qualche cosa
► Bisogno, desiderio, necessità
► Prestazioni o riguardi a cui si ritiene di aver diritto
31. La gestione del cambiamento
Elementi per il cambiamento
► Ripensi agli aspetti del cambiamento sinora visti
rispetto al suo possibile percorso di cambiamento
32. Costruire il proprio lavoro
interessi: definizione
► Interessi
► Attitudini
► Ambizioni
33. Costruire il proprio lavoro
interesse: definizione
► Partecipazione pratica e attiva a una qualsiasi realtà, fatto,
evento, applicazione, che si concretizza in vario modo come
desiderio di conoscere, di apprendere, come curiosità e
attenzione di fronte a ciò che si vede, si ascolta, si legge, come
impegno nello svolgimento di un’attività
► Oggetti a cui si è più intensamente rivolti, spesso come
desiderio di soddisfacimento di un bisogno naturale
► Capacità che una cosa o una persona ha di suscitare in noi tali
sentimenti, di richiamare e legare la nostra attenzione
34. Costruire il proprio lavoro
Attitudine: definizione
► Disposizione innata o acquisita (fisica, psicofisica o psichica)
che rende possibile o facilita lo svolgimento di particolari
forme di attività (avere attitudine per … )
► Inclinazione, predisposizione, propensione, talento, tendenza,
vocazione
35. Punto di partenza
Motivazione: definizione
► Atto del motivare
► Ragioni che giustificano una decisione
► Insieme dei bisogni, desideri o intenzioni che prendono
parte alla determinazione del comportamento e che
conferiscono a questo unità e significato: si distinguono
aspetti primari, quali i bisogni fisiologici o sociali, e
aspetti secondari, quali i fattori di stimolazione esterna o
di progettualità individuale
36. Costruire il proprio lavoro
Interessi, attitudini, ambizioni: Esercitazione
► Mettere a fuoco i propri interessi personali e
professionali, le proprie attitudini e le proprie
ambizioni professionali (sulla base delle proprie
esperienze lavorative e di vita pregresse/attraverso
una messa a fuoco del proprio curriculum vitae)
37. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking (fare rete): Definizioni
38. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking: Definizioni
► Creazione di un gruppo di conoscenti e persone correlate la
cui attività consiste nello scambio regolare di comunicazioni di
utilità comune.
► Condivisione informale di informazioni e servizi tra individui o
gruppi
► Relazione di reciprocità in cui si dà e si riceve (tempo,
competenze, informazioni, …)
► Attività utile a raccogliere tutte le risorse necessarie per
praticare un’attività
39. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking: Definizioni
► «fare network» significa avviare contatti interpersonali con un
obiettivo specifico (professionale o personale), sviluppando
delle relazioni da cui si generano altri contatti
► Si può «fare rete» sia dal vivo (attraverso i contatto diretto)
che in maniera indiretta (attraverso il telefono ed il web)
► La fiducia è il primo fattore che consente di creare un network
efficace (fiducia basata sia sulla stima professionale che
sull’empatia)
40. Punto di partenza
Obiettivo: definizione
► Scopo di una determinata operazione
► Bersaglio a cui è diretta un’azione
► Meta che ci si propone di raggiungere
► Fine, proposito
41. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking: la mappa dei contatti
► Fare una mappa delle persone che si conoscono e degli
ambienti ad esse collegati, partendo dalla propria vita privata:
famiglia, amici, vicini di casa, vecchi compagni di scuola,
vecchi professori, conoscenti legati a viaggi, associazioni
culturali, etc.
► Esercitarsi a raccontare la propria esperienza, capire cosa si è
in grado di offrire, spiegare i propri obiettivi professionali
► Farsi consigliare e ricevere in modo naturale nuovi contatti
► Rapportare le proprie aspettative a quanto si può offrire e alle
occasioni scelte
42. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking: la mappa degli eventi
► Incontri organizzativi dalle università con le imprese ed il
mondo del lavoro
► Convegni
► Congressi
► Fiere ed appuntamenti di settore
► Eventi promossi da riviste di settore
► Eventi legati al proprio settore di interesse organizzati nel
proprio contesto territoriale di riferimento
► Eventi organizzati da associazioni o altri gruppi informali di cui
si fa parte
► Etc. (in base a specifici ambiti operativi)
43. Gli strumenti del self marketing
L’uso del networking: esercitazione
► La mappa dei contatti personali
► La mappa dei contesti di networking
46. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Web 2.0 e Social Media
Insieme di tecnologie e pratiche che consentono a chiunque di:
► Creare
► Pubblicare
► Leggere
► Condividere
► Commentare
► Distribuire
► Modificare
INFORMAZIONI E CONTENUTI
enterprise europe network
47. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: il personal branding
► «l’arte di diventare conoscibile, simpatico e affidabile»
John Jantsch, esperto di marketing
48. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Il personal Branding
49. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Il personal Branding
50. I processi decisionali legati al lavoro
Elementi centrali
► La dimensione del piacere
► Il ruolo dei rinforzi ambientali
► La monetizzazione del lavoro
51. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Il personal Branding
52. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Funzioni del Web 2.0
53. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Il Piano di comunicazione
1. Con chi dovrei/potrei parlare? Chi è più interessato?
2. Che cosa dovrei dirgli? Che cosa gli interessa sapere?
3. Quando dovrei parlargli? Quando è disponibile ad ascoltarmi?
4. Dove potrei parlargli? Dove è più facilmente raggiungibile?
5. Perché ci devo parlare? Perché dovrebbe ascoltarmi?
6. Come programmo le attività?
7. Come misuro e valuto i risultati?
8. Come sviluppo le relazioni?
Stefano Principato
54. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: il piano di comunicazione
55. I processi decisionali legati al lavoro
La dimensione del piacere: Esercitazione
► Quali bisogni, desideri e aspirazioni si mira a
soddisfare attraverso il proprio lavoro?
56. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Linkedin
► avere un curriculum online (recruiting online e head hunting)
► avere una lista di contatti sempre aggiornata con cui
condividere le tue esperienze e promuovere il tuo valore
► Creare e gestire dei gruppi o semplicemente parteciparvi
► Costruire reputazione professionale
57. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Twitter
► Rapido, concentrato e dinamico (mini-blog 140 cc)
► Uno dei canali di informazione più efficaci su internet
► Trovare informazioni di qualità
► Creazione di reputazione creando contenuti di qualità
(tweets)
► Creazione di contatti personali
► Canale di promozione dei propri prodotti, servizi
58. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Facebook
► La rete sociale più grande al mondo (e in Italia)
► Realtà commerciale per professionisti, aziende, piccole e
medie imprese
► È possibile fare business, promuovere i propri prodotti tramite
le pagine aziendali
► È comunque una rete incentrata sulle relazioni personali e sul
«passatempo»
► È possibile creare o partecipare a gruppi tematici
59. Gli strumenti del self marketing
L’uso dei social network: Google +
► Una rete sociale molto potente soprattutto per quanto
riguarda la SEO
► Può essere utilizzato per creare e sviluppare il proprio Brand
personale (sempre che il proprio pubblico sia presente su G+)
► Si può creare una pagina personale o aziendale per il proprio
business oppure utilizzare il profilo personale
► È possibile creare o partecipare a community tematiche