La traccia del discorso tenuto dalla Dottoressa Marcella Marletta in occasione del convegno svoltosi ad Arezzo il 27 novembre 2015 all'interno del Forum Risk Management.
Marcella Marletta - Carta della qualità della farmacia 2015
Marcella Marletta - Forum Risk Management
1. “HTA e ICT: metodi, difficoltà e sviluppi virtuosi
per valutare beni intangibili”
Gli spunti per il discorso tenuto dalla Dottoressa Marcella Marletta
Negli ultimi anni i Sistemi Informativi hanno guadagnato un ruolo strategico nelle diverse realtà
aziendali. Dalla semplice misurazione dei dati si è passati alla condivisione di informazioni che
contribuiscono alla conoscenza. Questa disciplina è conosciuta come Information and
Communication Tecnology (ICT).
L’impatto che questa materia ha sul sistema sanitario è notevole basti pensare a tutto quel comparto
che viene ricompreso nella cosiddetta sanità elettronica (e – health). Questa oggi da supporto ai
diversi processi aziendali oltre a rendere più agevoli i flussi informativi più complessi ed a migliorare
le relazioni con gli stakeholder.
L’ICT in sanità ha una sua specifica ed elevata complessità, che richiede un management dedicato,
competente e costante. Una gestione superficiale della materia, infatti, può determinare il fallimento
di importanti progetti ICT, sottovalutando l’impatto che l’uso della tecnologia ha sull’organizzazione
sanitaria e sugli operatori coinvolti.
Tutto ciò ci fa comprendere quanto sia rilevante lo spazio che questa materia si deve ritagliare nel
settore sanitario. Di conseguenza, ritengo che nel campo sanitario l’ICT non debba più rappresentare,
come sin qui invece emerso, un elemento marginale ma, al contrario, la strada principale per
affrontare il futuro.
E quanto affermato è avvalorato da alcuni dati: gli investimenti in sanità digitale in Italia nel 2014
sono stati pari a 1,47 miliardi di euro, diminuiti del 4,6% rispetto al precedente anno e incidendo
appena per l’1,2% sul totale della spesa sanitaria pubblica. Troppo pochi in un paese che si appresta
ad affrontare la grande sfida delle cronicità, che imporrà uno grande sforzo al servizio sanitario
nazionale. Ritengo, per tale ragione, che ci sia la necessità di innovare e dare spazio e sostegno ai
progetti di teleassistenza e alla digitalizzazione dei processi sanitari.
Il nodo da sciogliere è che molti di queste iniziative vedono nell’aspetto finanziario la barriera
principale per il loro ingresso sul mercato. Quando invece la complessità della materia richiederebbe
una valutazione multidimensionale.
Si rende necessario un sistema di valutazione multilivello, che ampli la semplice analisi costo -
beneficio, aiutando a prendere decisioni in modo corretto. La chiave è l’HTA, disciplina oramai
universalmente riconosciuta come essenziale, a tali fini, dalla comunità scientifica.
L’HTA rappresenta proprio quel ponte tra il mondo tecnico-scientifico e quello dei decisori. Esso,
avvalendosi di framework di valutazione, realizza prospetti di sintesi utili per prendere delle scelte.
Di conseguenza, un modello di HTA applicato alla materia sembra utile per superare i limiti appena
evidenziati, completando lo spettro delle possibili valutazioni tecnologiche.
Quello che intendo dire è che considerando l'ICT strategico nell'attività clinica, sarebbe opportuno
equipararlo alle tecnologie sanitarie e valutarlo attraverso i domini dell'HTA.
A sostegno di questa ipotesi viene il Terzo Programma UE sulla Salute 2014-2020 che indica come
prioritari, al contributo per l’innovazione, l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari, l’HTA e
l’ICT. Abbinare i due aspetti ritengo possa rappresentare una mossa vincente.