2. Un polimero è una macromolecola ottenuta legando tra loro come
unità ripetitive molecole piccole dette monomeri
La natura produce svariate molecole
polimeriche
22/04/2021
AMIDO
CELLULOSA
GLICOGENO
PROTEINE
ACIDI NUCLEICI
(DNA, RNA)
PROF.SSA LUCIA
Catene di
glucosio
Catene di
amminoacidi
Catene di
nucleotidi
3. I POLIMERI SINTETICI SONO DEI DERIVATI DEL PETROLIO!
POLIETILENE
è un polimero dell’etilene, utilizzato per ogni tipo di contenitore
anche di uso domestico, fogli, sacchetti….
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
4. LE PLASTICHE
Le plastiche sono tipicamente composte da polimeri sintetizzati artificialmente.
Le materie plastiche sono prodotti petrolchimici. Con una produzione annuale di mezzo miliardo di
tonnellate, per la loro produzione ci affidiamo agli idrocarburi fossili.
La natura usa e getta di molte plastiche significa che sono un grave problema ambientale perché i
prodotti petrolchimici non si degradano naturalmente. I rifiuti di plastica possono essere smaltiti
mediante incenerimento, ma ciò produce inquinanti.
I rifiuti di plastica possono essere riciclati, ma ciò comporta problemi di pulizia, smistamento e
ricerca di applicazioni per materiali di qualità inferiore.
Il progresso nella comprensione delle correlazioni esistenti tra i processi naturali e la struttura e
le proprietà dei polimeri hanno determinato lo sviluppo di nuovi materiali con le proprietà e
l’usabilità della plastica, ma biodegradabili.
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
5. I POLIMERI TRA CHIMICA E STORIA
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
10. LE BIOPLASTICHE
Le bioplastiche sono polimeri di sostanze naturali cioè biopolimeri
Nella maggior parte dei casi possono essere biodegradabili dai
batteri quindi nell’ambiente non lasciano residui inquinanti o non
biodegradabili
Possono essere prodotte da fonti rinnovabili o non rinnovabili o da
scarti vegetali
Molte sono prodotte dall’amido di mais ( Mater-B, Acido polilattico
..) altre da prodotti di microrganismi
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
12. LE BIOPLASTICHE DAI RIFIUTI!
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
Attualmente a causa dell’aumentato inquinamento
ambientale, c’è una forte sensibilizzazione al riciclo
dei rifiuti organici ed in particolare al riciclo degli
scarti provenienti dal settore ortofrutticolo.
Gli scarti dell’industria agro-alimentare possono
essere recuperati per ottenere materiale utilizzabile
nella produzione di plastiche biodegradabili per
applicazioni sia in campo alimentare, farmaceutico
che agronomico.
13. BIOPLASTICHE DA RIFIUTI: VANTAGGI
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
L’utilizzo di omogenati di frutta e/o verdura provenienti dallo scarto di
prodotti destinati sia al consumo fresco che alla trasformazione
industriale consente di trasformare tali “waste” ad alto impatto
ambientale in materie prime.
Ciò presenta il vantaggio di ridurre il volume degli scarti, dare ad essi un
valore aggiunto e di riutilizzare sostanze ad alto valore salutistico e
nutrizionale (fibre, vitamine e proteine nobili)
https://issuu.com/rivistefiaccola/docs/waste_n3
14. Bioplastiche a composizione mista si possono ottenere a partire da
fonti di scarto dell’industria agroalimentare
https://youtu.be/I5-1ziWZpvo
22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
15. 22/04/2021
PROF.SSA LUCIA
In questo corso cosa possiamo fare?
Bioplastica dagli scarti vegetali (finocchio, albedo dei
limoni, bucce di pomodoro o di mela) ….. l’importante è
che ci sia un’alta percentuale di pectine!
Questi devono essere mischiati con una sostanza ricca di
proteine che ha una funzione di reticolante: siero del
latte, ovoalbumina, soia …