2. Cittadellarte - Biella
● Mission: “ispirare e
produrre un
cambiamento
responsabile nella
società attraverso
idee e progetti
creativi”.
● Molta attenzione per
l'economia (edilizia
sostenibile, comunicazione
valoriale per i distretti
industriali ecc.)
3. Cittadellarte nel 2007
Cos'è Una ex filanda a Biella. Ospita atelier,
spazi espositivi, una mostra permanente,
un ristorante, un bookshop e spazi per
associazioni satelliti
Cosa fa Il motore dell'attività è un programma di
residenza per 30 giovani artisti da tutto il
mondo, che vivono e lavorano a
Cittadellarte durante l'estate
Superficie Circa 10K mq. Un altro fabbricato da 10K è
in attesa di restauro.
Gestione Fondazione privata che controlla
associazioni e srl. Ne è direttore artistico
Michelangelo Pistoletto.
Personale 30 persone in sede, più o meno tutte a
progetto, più collaboratori
4. Cittadellarte nel 2007/2
Ricavi (Keuro) 1200
Dalla Regione 250
Dalle fondazioni bancarie 100
Da progetti o bandi 400
Da mostre o altri eventi 450
Costi di personale 520
Riscaldamento 56
Costi finanziari 60
Problemi principali “L'economia della cultura in Italia funziona con
pagamenti molto ritardati: se non si sta attenti si lavora
per le banche. Il nonprofit ha vincoli giuridici che rende
difficile crescere.”
Vantaggi principali “Il sistema ci sorregge, abbiamo un sistema finanziario
competitivo, lavoriamo con 10 banche, il salone del
libro, tutto il cosiddetto terziario evoluto. E Pistoletto!”
Hanno anche una rete di relazioni di classe mondiale.
5. Officina giovani - Prato
● Mission: essere un
luogo di crescita e
una vetrina per i
giovani artisti
● Si tiene al di fuori dai circuiti
professionali: gli spettacoli
non vengono pagati. Mira un
po' più alta sui workshops
tematici.
6. Officina giovani nel 2007
Cos'è Un ex macello comunale a Prato. Ospita una sala
eventi da circa 400 posti, un bar e vari spazi minori per
laboratori o prove musicali e teatrali.
Cosa fa Programma spettacoli (quasi tutti i giorni, 11 mesi
all'anno) di artisti giovani e destinati ai giovani. Ha
anche un programma di workshops e di corsi per
aiutare i giovani artisti a muovere i primi passi
Superficie 5-6K mq
Gestione Servizio del Comune di Prato. Sorveglianza, pulizia,
manutenzione e i 3 assistenti sono a carico di un
consorzio di cooperative, che può affittare lo spazio per
matrimoni e simili. La direttrice ha un contratto con il
Comune.
Personale 4 più i docenti, tecnici avventizi, ecc.
7. Officina giovani nel 2007/2
Quanto ricava circa 20K da affitti di spazi. Tutte le altre attività sono
gratuite.
Quanto costa circa 180K (54K al consorzio per la gestione, più circa
50K per le attività, 12K per le utenze, 55K lo stipendio
della direttrice)
Principali vantaggi “Questa è una terra molto ricca, ci sono istituzioni
culturali di buon livello e artisti importanti che vivono qui
con cui possiamo collaborare.”
Principali problemi “Non c'è autonomia amministrativa, e servono 5
passaggi amministrativi per pagare un rimborso da 100
euro; mancano i soldi per la promozione.”
8. OZU – Monteleone di Sabina (RI)
● “creare un posto
dell’incontro, della
mescolanza e della
contaminazione tra il
mondo e il territorio
della Sabina”
● Molti progetti con il territorio,
partendo dalle attività e le
risorse culturali locali.
Residenze artistiche, con
molti legami internazionali
9. OZU nel 2007
Cos'è Una ex fabbrica di caramelle in aperta campagna, a
Monteleone di Sabina. Il paese più vicino è a cinque
minuti d'auto e conta 900 abitanti
Cosa fa Laboratori e residenze per artisti, di cui molti stranieri.
Progetti sul territorio: alcuni sul cibo, un festival
musicale, video, storia e memoria, ecc.
Superficie 1.250 mq
Gestione Associazione culturale privata. I soci sono 14 (molto
giovani salvo un capo carismatico 60enne), di cui
cinque vivono all'OZU
Personale nessun dipendente. I soci mandano avanti le attività.
10. OZU nel 2007/2
Quanto ricava 0 (?). Non ci sono finanziamenti pubblici. I ricavi
vengono dalle attività dei soci ospitate in OZU
(esempio: Camera Chiara, lo studio grafico del
presidente Enrico Blasi)
Quanto costa I costi fissi sono circa 26K (1,2 Keuro di affitto –
l'immobile è della Comunità montana - e 1 Keuro per un
mutuo che ha finanziato la ristrutturazione). Non
abbiamo informazioni sui costi delle attività.
Principali vantaggi Spirito di iniziativa, relazioni internazionali forti (rete
Trans European Halles, come The Junction; due dei
soci sono stranieri); la ristrutturazione affidata
direttamente ai creativi ha prodotto uno spazio bello e
funzionale a costi contenuti.
Principali problemi Molto inesperti nella ricerca di finanziamenti pubblici e di
sbocchi di mercato. Il territorio è spopolato e apatico; la
vicinanza di Roma “spiazza” le attività culturali locali.
11. The Junction - Cambridge
● Mission: essere un
receiving venue, un
luogo dove si fa
spettacolo
● Nasce per iniziativa di un
gruppo di giovani,
insoddisfatti per la mancanza
in città di strutture per
l'intrattenimento.
12. The Junction nel 2006
Cos'è Un edificio di Cambridge salvato dalla
demolizione e riadattato. Ospita una sala
da 1000 posti, una da 220 e uno spazio
prove, oltre a sale corsi, tre bar e un
ristorante.
Cosa fa Spettacoli, laboratori ed eventi locali (1050
nel 2005), soprattutto musicali. Fa anche
corsi e programmi di valorizzazione ed
esportazione delle produzioni artistiche
locali (Escalator).
Superficie ?
Gestione Ente privato non profit. Controlla una
società for profit di produzione eventi.
Personale 35 fissi, più circa 100 collaboratori,
buttafuori etc.
13. The Junction nel 2006/2
Concerti (anno 2003/2004) 56
Club nights 120
Teatro e danza 58
Community events 50
Lezioni e laboratori 520
Ricavi (Keuro) 4000
Contributi pubblici 540
Vendite biglietti (123.000!) 1350
Bar 1200
Ricavi TJ Export 540
Vantaggi principali Rapporto fortissimo con il territorio
(Cambridge ha solo 120.000 abitanti), che
lo porta in palmo di mano. Grande
esperienza e abilità nel gestire lo spazio.
Problemi principali Non genera un vero indotto sulle
produzioni artistiche locali. Ha un
programma di sostegno al talento, ma non
sembra ci creda davvero.
14. La Friche de la Belle de Mai - Marsiglia
● Mission: incubatore
culturale a vocazione
prevalentemente
teatrale
● Inserito in un quartiere
disagiato di Marsiglia, il
centro ha forti benefici
sociali. Ospita 60 strutture
che si occupano di arte a
vario titolo.
15. La Friche nel 2007
Cos'è UN'ex manifattura tabacchi di Marsiglia,
chiusa nel 1990. E' uno spazio enorme
(120K mq), che ospita anche gli archivi
cittadini e spazi commerciali.
Cosa fa Affitta gli spazi a disposizione – a prezzo
politico – a soggetti che vogliono produrre
e rappresentare arte. Nel 2001 le strutture
ospitate erano 60, tra media e
comunicazione, produttori e artisti
Superficie 45K mq
Gestione Associazione privata. Gli associati sono il
Massalia Theatre de Marionettes e Aide de
Musiques Innovatrices
Personale 45 nell'associazione (senza contare le
strutture ospitate)
16. La Friche nel 2007/2
Quanto costa Nel 2001 l'associazione System Friche
Theatre costava circa 2300 Keuro; le 60
strutture ospiti portavano il totale a circa
7600. Nel 2003 dichiarava un totale di
10600 Keuro.
Quota finanziamento 85% per System Friche Theatre; 75%
pubblico (2001) comprendendo anche le 60 strutture ospiti
Vantaggi principali Grande prestigio associato all'idea di
produrre arte alla Friche. Direttore
carismatico, di formazione artistica.
Rapporto forte con il comune.
Problemi principali Fortemente dipendente dai trasferimenti
pubblici
17. Cable Factory - Helsinki
● Mission: creare le
condizioni di lavoro
favorevoli per gli
artisti e i creativi
gestendo uno spazio.
● “Gestire” in questo caso vuol
dire “affittare”. L'operazione è
di servizio alla creatività, non
di produzione artistica diretta.
18. Cable Factory nel 2007
Cos'è Una ex fabbrica di cavi sottomarini anni 40.
Nokia ne affitta una parte negli anni 80, e
alcuni artisti vi si insediano. Negli anni 90
Nokia la regala al Comune (da
ristrutturare).
Cosa fa Affitta gli spazi a disposizione – ce ne sono
molti, dai 2400 posti in giù – a artisti,
creativi vari (per esempio produttori
televisivi) e anche clienti corporate. Con i
proventi ristruttura altre parti della fabbrica.
Gli affitti sono sia di breve termine es.
auditorium) che di lungo (es. studios).
Superficie 55K mq
Gestione Società immobiliare di proprietà del
Comune.
Personale 7 più 35 volontari e “socially employed
workers”
19. Cable Factory nel 2007/2
Ricavi (Keuro) 3500
Reinvestiti nella struttura circa la metà dei ricavi nel 2001.
Attualmente sconosciuto
Contributi pubblici nessuno. Restano a carico del Comune
(proprietario) i costi di manutenzione
straordinaria
Contratti in essere 320
Chi affitta? 100 artisti, 70 gruppi musicali, 3 musei, 8
gallerie d'arte, due stazioni radio, una
televisiva, un ristorante e un café, scuole
di danza, teatri, 6 palestre ecc. ecc.
Gestione Società for profit di proprietà del Comune.
Personale 7 più 35 volontari e “socially employed
workers”
20. Il modello ResArtis
● Non uno spazio, ma un modo di gestire attività
● Luoghi di grande fascino che contengono
laboratori e attività artistiche
● In parte formazione all'arte, in parte leisure
21. Riepilogo
Cittadellarte Officina Giovani OZU The Junction La Friche Cable Factory
Gestione Fondazione privata Servizio comunale + Associazione Associazione Associazione Società immobiliare
consorzio coop
Mission “cambiamento sociale “essere un luogo di “un posto “receving venue a “incubatore culturale “creare le condizioni
responsabile nella crescita e una vetrina dell’incontro, della prezzi accessibili” in un luogo di disagio” perché i creativi
società attraverso per i giovani artisti” mescolanza e della possano lavorare
progetti creativi” contaminazione tra il bene”
mondo e il territorio”
Ospita altri? Sì No Sì No Sì Sì
Mq 10.000 5.000 1.250 8.000 45.000 55.000
Personale fisso 30 4 0 35 45 7
Bilancio (Keuro) 1.200 180 26 4.000 10.600 3.500
3.000 l'associazione,
10.600 l'intero
sistema
22. Idee guida per la Basilicata?
● polifunzionalità. Luoghi che favoriscano l'incontro e
l'ibridazione tra artisti e i legami di scena (Officina Giovani,
OZU, The Junction, La Friche, Cable Factory, Cittadellarte
un po' meno)
● modularità vs. fascino. Edifici industriali o commerciali
recuperati, semplici da suddividere all'interno a seconda
delle necessità (tutti, ma in Italia esistono altre vie).
● residenzialità. Ospitare artisti “da fuori” per aumentare la
propria offerta sul territorio e acquisire nuovi rapporti
(Cittadellarte, OZU, La Friche, Cable Factory).
● offerta di servizi (es. spettacoli) rivolta al territorio per
acquisire consenso e generare ricavi (Officina Giovani,
OZU, The Junction, La Friche).
23. Idee guida per la Basilicata?/2
● Una rete di spazi, con un coordinamento
regionale
● Un “consiglio di saggi” composto di persone di
livello internazionale, che elabora una strategia
culturale (o industrial-creativa) per il territorio
24. Avvertenza finale
● Gestire uno spazio implica responsabilità
rilevanti che può sottrarre energie all'attività
artistica
● Un artista che sente di dovere seguire il proprio
percorso al di sopra di tutto probabilmente farà
bene a non assumersi responsabilità gestionali
di lungo periodo
● Per un organizzatore culturale non c'è conflitto
tra responsabilità e crescita culturale
● Siete più artisti o più organizzatori culturali?
25. Fonti
● Siti web degli spazi
● Per Cittadellarte, Officina Giovani e OZU: interviste dirette, 19-
21 dicembre 2007
● Per The Junction: intervista diretta e contatto email, estate
2006. A. Cottica, R. Falcone e A. Missingham, 2006, “Strumenti
innovativi per lo sviluppo delle industrie creative: esperienze e
lezioni dall'UK”, rapporto di ricerca, Milano (link)
● Per La Friche e Cable Factory: SDA Bocconi, 2001, “La
Fabbrica del Vapore: prime indicazioni sulle possibile alternative
organizzative”, rapporto di ricerca, Milano