6. Fattori predisponenti:
2) larga diffusione in alcune aree delle pinete a pino nero e pino silvestre
con forte presenza di rocce a matrice calcarea
7. Fattori predisponenti:
3) situazione meteo particolari; presenza anticiclone africano per più giorni
con successiva formazione di temporali (secchi) con scarse precipitazione e
distribuzione non omogenea.
Fonte Meteolive
Fonte
CESI
8.
9. Incendi da fulmine Alto Friuli
0
5
10
15
20
25
30
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
anno
numero
Dalla combinazione di questi fattori ne consegue un certo numero di incendi
causati dalla caduta dei fulmini.
11. Incendi 2013 Area montana «Alto Friuli». La percentuale degli incendi da
fulmine supera il 70% del totale.
12. Gli incendi da fulmine che potremmo definire anche incendi in
quota, visto che per la maggior parte hanno origine in
situazioni sommitali o di cresta o comunque in zone molto
scoscese, sono la combinazione di numerose variabili oltre ai
fattori predisponenti principali descritti ma l’evoluzione
dipende soprattutto dalla possibilità di un tempestivo
intervento da parte del sistema antincendio.
Premesso che ogni incendio fa storia a sé, e che per poter far
comprendere correttamente il fenomeno e le principali
variabili che intervengono bisognerebbe poterne illustrare un
campione molto più ampio, nelle slide successive ho inserito
alcune immagini con la breve descrizione di due incendi simili
nel momento di scoppio ma molto diversi nell’evoluzione.
13. Foglio Notizie incendi boschivi TM PON-2010-02
Comuni: Chiusaforte (UD)
Inizio fuoco: 11.07.2010
Segnalazione: ore
Inizio intervento: ore
Fine fuoco e intervento: ore 18.07.2010
Superficie bruciata: 0,7501 ettari
Causa: naturali ( fulmini)
Potenzialità di espansione: alcune centinaia di ettari
Foglio Notizie incendi boschivi TM PON-2010-02
Comuni: Chiusaforte (UD)
Inizio fuoco: 11.07.2010
Segnalazione: ore
Inizio intervento: ore
Fine fuoco e intervento: ore 18.07.2010
Superficie bruciata: 0,7501 ettari
Causa: naturali ( fulmini)
Potenzialità di espansione: alcune centinaia di ettari
33. Incendio primo giorno 20.05.2011
Incendio secondo giorno 21.05.2011
Incendio terzo giorno 22.05.2011
Incendio quarto giorno 23.05.2011
Incendio quinto giorno 24.05.2011
Incendio sesto giorno 25.05.2011
Incendio settimo giorno 26.05.2011
34. Incendio del Monte Uarchec in Comune di Resiutta
Venerdì 20 maggio 2011:
Area bruciata: 0,35 ha
69. Incendio del Monte Uarchec in Comune di Resiutta
Venerdì 27 maggio 2011:
Area bruciata: 65,74 ha
70. Punta dell’iceberg di questo tipo di incendi
è l’incendio del Monte Jovet (Chiusaforte)
del 2013. Incendio, che tutti gli Amici di
AIB Antincendi Boschivi Italia almeno
parzialmente conoscono,e che ha azzerato
tutti i record di durata, superficie bruciata,
costi, danni provocati, ecc. e che verrà
proposto al 3° Incontro.
71. Foglio Notizie incendi boschivi TM PON-2013-02
Comuni: Chiusaforte (UD)
Inizio fuoco: ore 12.00 del 10.07.2013
Segnalazione: ore 11.00 del 14.07.2013
Inizio intervento: ore 11.30 del 14.07.2014
Fine fuoco e intervento: ore 11.00 del 29.08.2014
Superficie bruciata: 945, 76ettari
Causa: naturali ( fulmini)
Potenzialità di espansione: centinaia di ettari
Foglio Notizie incendi boschivi TM PON-2013-02
Comuni: Chiusaforte (UD)
Inizio fuoco: ore 12.00 del 10.07.2013
Segnalazione: ore 11.00 del 14.07.2013
Inizio intervento: ore 11.30 del 14.07.2014
Fine fuoco e intervento: ore 11.00 del 29.08.2014
Superficie bruciata: 945, 76ettari
Causa: naturali ( fulmini)
Potenzialità di espansione: centinaia di ettari
Incendio Monte Jovet Chiusaforte 2013
72. Cenni sulla storia ed
evoluzione degli interventi di
spegnimento negli incendi
boschivi in quota
73. Incendio in loc. Ciucis in Comune di Moggio Udinese cod. TMMOG-1988-01 ( foto
archivio Corpo Pompieri volontari Moggio Udinese)
74. Primo intervento “strutturato” su incendio in quota ( foto archivio Corpo Pompieri
volontari Moggio Udinese)
Incendio in loc. Ciucis in Comune di Moggio Udinese cod.
TMMOG-1988-01 ( foto archivio Corpo Pompieri Volontari
Moggio Udinese)
75. Incendio in loc. Grauzaria in Comune di Moggio Udinese cod. TMMOG-2000-01 (
foto archivio Corpo Pompieri volontari Moggio Udinese)
76. Primo intervento “strutturato” con sistemi modulari elitrasportabili ad alta pressione su
incendio in quota (foto archivio CPV Moggio Udinese)
Incendio in loc. Grauzaria in Comune di Moggio Udinese cod. TMMOG-2000-01
81. Prospettive di lavoro per il futuro
- in determinate situazioni meteorologiche lo spegnimento degli
incendi da fulmine nell’area montana della Regione Friuli
Venezia Giulia può essere , e spesso lo è, più impegnativo di
quelli che si verificano in situazioni invernali. In situazioni limite
possono essere solo contenuti ma non spenti.
- l’unica soluzione è quella di riuscire a “prenderli” e circoscriverli
impiegando tempestivamente il massimo delle risorse possibili
82. Prospettive di lavoro per il futuro:
Dal punto di vista delle tecniche operative impiegate nello spegnimento, sia aeree che da terra,
difficilmente si potranno avere nel breve periodo evoluzioni significative per cui l’attività di
coloro che si occupano di antincendio in futuro dovrà essere indirizzata a:
1. mantenimento e rafforzamento delle tecniche acquisite con la massima sinergia possibile tra il
personale del CFR e i volontari delle Squadre di Protezione civile e antincendio boschivo;
83. Lezioni apprese:
2 a) rafforzamento delle conoscenze dei fattori predisponenti allo scoppio e
sviluppo di questa particolare tipologia incendi;