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/about-me
Giovanni Sacheli
NERD, papà di amorevoli 2 iene, motociclista e videogamer.
Dal 2010 consulente in Search Marketing.
Co-autore del libro "SEO Audit Avanzato"
I ♥ Technical SEO
Blog: evemilano.com
Agenzia: searcus.ch
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All'inizio, l'unico modo
per eseguire qualsiasi
strategia SEO era
attraverso attività
on-page.
Il ranking era basato
su pochi fattori
facilmente
manipolabili.
Prima di Google la SEO era un gioco da ragazzi
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Le attività on-page si limitavano spesso a:
Assicurarsi che il contenuto fosse buono e pertinente.
Scrivere abbastanza testo.
Ripetere la parola chiave di interesse (Keyword Density).
Evitare errori nei tag HTML (W3C).
Usare collegamenti interni e collegamenti in uscita (URL discovery).
Se volevi posizionarti bene, il trucco più banale era semplicemente ripetere le
parole chiave abbastanza volte nelle pagine web e meta tag.
Prima di Google la SEO era un gioco da ragazzi
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Volevi superare una
pagina che utilizza una
parola chiave 100 volte?
Bastava inserirla 200
volte!
Oggi chiamiamo questa
pratica spamming.
Prima di Google la SEO era un gioco da ragazzi
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Google cambia le regole del gioco, grazie soprattutto all'invenzione
di un algoritmo innovativo chiamato PageRank.
Con la nascita di Google le regole cambiano
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Il nome “PageRank” è un gioco di parole tra il nome dell’ideatore Larry Page ed il concetto di
posizionamento (Ranking) di una pagina web.
La prima formula del PageRank fu sviluppata nell’università di Stanford da Larry Page e Sergey
Brin nel 1996 come parte di un progetto per un nuovo genere di motore di ricerca.
Il primo brevetto che descrive l’algoritmo del PageRank, ed il primo prototipo di Google, fu
pubblicato nel 1998: poco tempo dopo Page e Brin fondarono Google Inc.
Sebbene oggi il ranking delle pagine sia calcolato utilizzando algoritmi differenti, il PageRank
(attualizzato) è ancora uno dei più importanti.
Dal 1998 ad oggi Google ha registrato molti brevetti di varianti del PageRank.
La storia del PageRank
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PageRank è il famoso algoritmo di ricerca web di Google, che:
–ha reso Google il gold standard dei motori di ricerca
–ha reso miliardari i fondatori Sergey Brin e Larry Page.
PageRank
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Un algoritmo creato con l'intento di trasportare online il concetto di
"passaparola". In particolare, cerca di traslare questi aspetti dal
mondo reale a web:
Quantitativo - Più persone parlano di te e più sei famoso
= più siti web ti linkano e più sei autorevole e credibile.
Qualitativo - Più queste persone sono competenti e autorevoli in
materia, e più la loro voce è importante
= siti web autorevoli trasmettono link più forti.
PageRank
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Ogni collegamento da una pagina (A) all'altra (B) genera un cosiddetto voto.
I voti davano forza di posizionamento alla pagina, un valore che poteva
variare da 0 a 10.
Il peso del voto dato da A dipendeva dal peso collettivo di tutte le pagine che
rimandavano alla pagina A.
Come funziona il PageRank
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A --> B
Quanto è autorevole il link che riceve B?
Dipende da quanto è autorevole A, quindi da quanto sono autorevoli i
suoi backlink
Come funziona il PageRank
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Per interpretare i valori di PageRank (0-10), immaginiamo che si basino
su una scala logaritmica a base 5.
Una scala logaritmica è un modo per visualizzare i dati numerici su un
intervallo molto ampio di valori in modo compatto, in genere i numeri più
grandi nei dati sono centinaia o addirittura migliaia di volte più grandi dei
numeri più piccoli.
Crescere era difficile - Scala logaritmica si base 5
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L’algoritmo del PageRank
calcola la distribuzione
della probabilità che
quella pagina venga
visitata seguendo un
link.
In altre parole il PR vuole
rappresentare la possibilità
che una persona clicchi
casualmente un link per
arrivare in una particolare
pagina.
Cosa calcola?
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Considerando la struttura di un sito
web, ad ogni passaggio da una
pagina alla successiva il PageRank
subisce una piccola dispersione,
detto fattore di smorzamento.
Oltre i 5 livelli di navigazione il
PageRank tende praticamente zero,
per questo è importante sviluppare
un sito web non troppo profondo e
con pagine accessibili in pochi click
partendo dalla homepage.
Esempio di distribuzione del PageRank attraverso i link
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Nella storia dello spam web si ricorda anche la nascita della link building
https://dl.acm.org/cms/attachment/08d17abf-ba4b-414a-9233-86159b5467f3/f1.jpg
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La battaglia storica più importante e duratura di Google è quella contro
lo SPAM, in particolare verso la link building.
Già nel 2012 Google rilasciava azioni manuali verso chi vendeva o
acquistava backlink ai fini della manipolazione del PageRank.
Oggi, con i suoi algoritmi anti-spam ben addestrati, Google è in grado
di ignorare alcuni link di spam durante il calcolo del PageRank
piuttosto che declassare l'intero sito web in generale.
Il PageRank - I danni che ha causato (a Google)
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Una volta si poteva
veicolare il PR dove
si voleva attraverso
l'utilizzo
dell'attributo
nofollow.
Oggi il nofollow
consuma
ugualmente PR.
Come veniva manipolato - PageRank sculpting
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“In January (2013), Interflora, in order to get ready for
Valentine’s Day, paid newspapers to run stories which
were only there to get links to improve their Google
ranking,” he said. “Google found out and went ballistic."
“In SEO terms, advertorials are like gold dust, but have to
be taken with care. Interflora went and did as many as
humanly possible, and they really went too far,” he
added.
Link:
https://www.computerwe
ekly.com/news/22401785
18/Google-penalises-
Interflora-and-UK-
newspapers-for-failing-to-
comply-with-SEO-
regulations
Le penalizzazioni sono reali: Interflora, BMW, Expedia...
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In order to comply with Google's regulations, paid
advertorials which feature links must attribute a
nofollow tag - which Interflora did not include.
A nofollow tag provides a way for webmasters to tell
search engines not to follow this specific link and therefore
not to pass any equity over to the website.
Link:
https://www.computerwe
ekly.com/news/22401785
18/Google-penalises-
Interflora-and-UK-
newspapers-for-failing-to-
comply-with-SEO-
regulations
Le penalizzazioni sono reali: Interflora, BMW, Expedia...
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“Google doesn’t want people buying links to
influence Google search engines, it makes a mockery
of search.”
Google has not only penalised Interflora by removing the
website from its search ranking, but it has also
punished the newspapers that carried its
advertorial, by reducing their page rank.
Link:
https://www.computerwe
ekly.com/news/22401785
18/Google-penalises-
Interflora-and-UK-
newspapers-for-failing-to-
comply-with-SEO-
regulations
Le penalizzazioni sono reali: Interflora, BMW, Expedia...
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Nel 2019, un ex dipendente di Google ha affermato che l'algoritmo originale del
PageRank non era in uso dal 2006 ed era stato sostituito con un altro algoritmo
meno dispendioso in termini di risorse man mano che Internet diventava più
grande.
L'algoritmo PageRank è applicato oggi? Sì. Non è lo stesso PageRank dei primi
anni 2000, ma Google continua a fare affidamento sull'autorevolezza dei backlink.
Google vuole ridurre, se non annullare del tutto, l'influenza dei backlink sul ranking
delle pagine, ma ancora non è riuscito nel suo intento. Yandex ci ha provato ma
senza grande successo!
Il PageRank oggi
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Una delle principali modernizzazioni di PR è stata il passaggio al
modello Reasonable Surfer nel 2012.
Reasonable Surfer presuppone che gli utenti non si comportino in modo
caotico su una pagina e facciano clic solo sui collegamenti a cui sono
interessati al momento. Supponiamo che, leggendo un articolo del blog,
sia più probabile che tu faccia clic su un collegamento nel contenuto
dell'articolo piuttosto che sul collegamento "Termini di utilizzo" nel
footer.
Reasonable Surfer Model – la posizione del link è importante
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Due fattori molto importanti per questo modello sono: la posizione
del collegamento e il traffico della pagina.
Un collegamento può trovarsi in qualsiasi punto della pagina: nel suo
contenuto, nel menu di navigazione, nella biografia dell'autore, nel
footer e in qualsiasi elemento strutturale contenuto nella pagina. E
diverse posizioni dei collegamenti influiscono sul valore del
collegamento. Lo ha confermato John Mueller, affermando che i link
inseriti all'interno del contenuto principale pesano più di tutti gli altri
Reasonable Surfer Model
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(Dato che molti SEO non credono a Google) continuano a considerare il PageRank
un forte segnale e fanno crescere i backlink dei loro portali in tutti i modi possibili.
Diversi SEO usano le PBN, si esercitano nella costruzione di collegamenti a più
livelli, acquistano collegamenti su base continuativa e così via, proprio come
avveniva 10 e passa anni fa.
Io non raccomando nulla di tutto ciò, ma questa è la realtà e dobbiamo
saperlo.
Il PageRank oggi
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Il PageRank è stato utile per migliorare i risultati di ricerca.
I backlink sono ancora un elemento importante valutato da Google, ma lo saranno
sempre di meno.
Non giocate con il fuoco: non comprate e non vendete backlink se ci tenete alla
longevità del vostro business online.
I link che funzionano non sono quelli che comprate.
Non credete ai venditori di fumo.
Cosa ci portiamo a casa?