Bottiglierie residenziali: ristrutturazione e riqualificazione edilizia di spazi e ambienti nelle residenze e ville per la conservazione del vino in bottiglia
Ristrutturazione e riqualificazione edilizia di bottiglierie residenziali.
L'intervento del wine designer nella ristrutturazione di cantine per la conservazione del vino in bottiglia, tra vincoli architettonici e problemi strutturali.
<<In questo articolo, sviluppato come nel numero scorso in collaborazione con “Cantine fatte ad Arte®” e Laura Frattini Sommelier “Wine Consulting & Executive Director”, parleremo di come bisogna approcciarsi quando si vuole ricavare uno spazio idoneo per il vino in un’abitazione già esistente e datata, sia che si tratti di un’antica dimora con al suo interno dei vincoli architettonici da rispettare, sia nei casi di ville o costruzioni in generale vetuste.>>
arch. Edoardo Venturini
La scoperta del paesaggio culturale. Quindici cantine della Marca trevigiana
Bottiglierie residenziali: ristrutturazione e riqualificazione edilizia di spazi e ambienti nelle residenze e ville per la conservazione del vino in bottiglia
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TENDENZE di Laura Frattini, Sommelier e Wine Blogger e Edoardo Venturini, Architetto
L’INTERVENTO DEL “WINE DESIGNER” NELLA
RISTRUTTURAZIONE DI CANTINE VETUSTE, TRA
VINCOLI ARCHITETTONICI E PROBLEMI STRUTTURALI
n questo articolo, sviluppato come
nel numero scorso in collaborazione
con “Cantine Fatte ad Arte” e Laura
Frattini Sommelier “Wine Consulting &
Executive Director”, parleremo di come
bisogna approcciarsi quando si vuole
ricavare uno spazio idoneo per il vino in
un’abitazione già esistente e datata, sia
che si tratti di un’antica dimora con al
suo interno dei vincoli architettonici da
rispettare, sia nei casi di ville o costru-
zioni in generale vetuste.
Obbiettivamente tali interventi fin dal
primo approccio risultano più articolati,
e il lavoro dell’architetto, assieme al
Wine Designer, risulterà più limitato ma
non per questo meno incisivo.
Lo svolgimento dei lavori edili sarà ine-
vitabilmente più delicato e bisognoso di
attenzioni prima, durante e dopo la rea-
lizzazione.
La procedura iniziale richiede l’analisi
degli impianti tecnologici (elettrico,
termoidraulico e di climatizzazione);
l’esperienza conferma che, nella mag-
gior parte dei casi esaminati, sono
necessari interventi importanti per
rimetterli a norma ed in sicurezza
secondo le leggi attuali.
È certo che tale tipo di ristrutturazione
si presenta decisamente complicata ed
articolata: il progettista si trova a dover
intervenire su di un costruito già esi-
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TENDENZE
stente e dovrà mettere in pratica tutte le
sue conoscenze tecniche e applicarle
con accuratezza e parsimonia, per
quantificare esattamente quello che c’è
da togliere e quello che invece si riesce
a conservare.
Ogni intervento è a sé; caso per caso
occorre un progetto mirato e persona-
lizzato; orientativamente si può riassu-
mere, come segue, per rendere meglio
l’idea, quale sia il primo passaggio
importante come intervento strutturale:
“Quello che si può togliere dalle mura-
ture esistenti che verranno inevitabil-
mente abbattute e al tempo stesso
capire quello che invece si riesce a con-
servare, recuperando tutto quello che
c’è di buono, riuscendo a ripristinare
un’estetica dell’epoca. Tale intervento è
basilare per poter sfruttare spazi e metri
quadri utili al progetto, per trovare il giu-
sto collocamento della bottiglieria otti-
mizzando al massimo alcuni spazi e/o
lasciarne altri inutilizzati.”
L’interazione tra il wine designer ed
il committente è fondamentale.
Il secondo passaggio consiste nel
portare a conoscenza del commit-
tente quali siano gli spazi che si rie-
sce a riutilizzare dopo aver sviluppato
l’analisi: e in risposta lui esporrà le
sue idee, i suoi desideri ed ambizioni
su come vorrebbe vedere realizzata
la sua cantina per la conservazione
delle bottiglie. Questa interazione
consente di intervenire ed arredare
consapevolmente un ambiente nel
migliore modo possibile.
A differenza delle costruzioni nuove,
nelle quali si riesce sempre a garantire
la conservazione delle bottiglie con un
corretto equilibrio delle variabili termo-
igrometriche e di illuminazione artifi-
ciale-naturale, nelle ristrutturazioni tali
variabili sono soggette a scelte delicate
ed è necessaria una maggiore atten-
zione, e qui riportiamo un esempio:
“Gli interventi di mascheramento e di
protezione dell’impatto della luce solare
diretta non vanno trascurati perché por-
terebbe ad una nefasta modifica dei va-
lori testé citati a scapito della buona
conservazione del vino in bottiglia”.
Sempre più i cultori del vino,
e non solo, desiderano ritagliare
nella propria residenza, villa o
appartamento che sia, uno spazio
dedicato alla conservazione e
alla degustazione meditativa di
vini e liquori. Questa tendenza
sta diventando sempre più uno
status simbol ed un elemento
di gradimento per occupare al
meglio il proprio tempo libero,
tenendo le comodità a portata
di mano. Un’alternativa
personalizzata alla solita
enoteca, che a volte risulta
troppo affollata e caotica.
winelovers
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TENDENZE
L’ESPOSIZIONE
Bisogna tenere in considerazione
l’esposizione della bottiglieria, per
non cadere nell’errore di collocare la
collezione di vini in un vano assogget-
tato a ripetuti cicli di forte insolazione
(azione diretta della luce solare), sbalzi
termici stagionali (caldo-freddo), se-
quenze acustiche-vibrazionali prove-
nienti dall’esterno e non per ultimo
le fasi di inquinamento luminoso artifi-
ciale. Tutti questi fattori provoche-
rebbero effetti indesiderati sulla con-
servazione del vino in bottiglia, soprat-
tutto se in vetro chiaro.
Si consiglia sempre di ubicare la costru-
zione enotecnica rivolta verso nord o
al più a nord-est rispetto all’edificio: il
locale deve risultare asciutto, ed è fon-
damentale intervenire sugli ambienti
vetusti con gravi formazione di umidità,
fare i necessari trattamenti per riportare
l’ambiente ad una temperatura co-
stante che non superi mai i 12 C°.
Nelle residenze soggette a vincoli archi-
tettonici abbiamo maggiori limiti: al
piano interrato si trovano frequente-
mente nel soffitto delle volte che non
possono essere demolite: ma interve-
nendo con una buona azione di rifini-
tura o verniciatura si riesce a ripor-
tarne in auge tutta l’originaria bellezza.
Nelle pareti si possono trovare degli
affreschi che non permettono l’arredo di
quello spazio e dunque non sarebbe
possibile anche volendo inserire una
bottiglieria aperta, bisogna riutilizzare
materiali di recupero e non nuovi mate-
riali edili per pavimenti, colonne portanti
e finiture.
Se l’ambiente non ha vincoli si avrà una
maggior libertà di demolizione e si
otterrà una ristrutturazione più funzio-
nale, inserendo con maggior facilità gli
impianti tecnologici con un maggior
spazio di manovra. Ogni cantina da
ristrutturare presenta i suoi specifici
vantaggi e svantaggi, ma questo non
impedisce di trovare un equo compro-
messo, e anche nei casi limite si è riu-
sciti a trovare degli “escamotages”
progettuali per armonizzare il fascino
dell’antico con un tocco di modernità.
Nel prossimo intervento illustreremo
altri elementi utili da tenere bene in con-
siderazione per conservare al meglio i
vini acquistati, ma anche soluzioni di
interior wine design che trasformano
un ambiente anonimo in uno spazio
molto esclusivo e particolare.
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