Progetto allegato alla Deliberazione di Giunta Capitolina n. 203 del 11 settembre 2020, realizzato su indirizzo della Deliberazione di Assemblea Capitolina numero 110 del 27 settembre 2018 e finalizzato alla valorizzazione di arti e artigianato ad elevato valore culturale nel centro storico di Roma, Rione Ponte.
Minisondaggio sull’informazione referendaria nella cittadinanza romana
Progetto Distretto Artigianato Artistico Tor di Nona
1. DISTRETTO
DELL’ARTIGIANATO
ARTISTICO TOR DI NONA
Luglio 2020 Distretto produttivo del Bello Artigianale
Progetto allegato alla Deliberazione di Giunta, realizzato su indirizzo della Deliberazione di
Assemblea Capitolina numero 110 del 27 settembre 2018 e finalizzato alla valorizzazione di arti e
artigianato ad elevato valore culturale nel centro storico di Roma, Rione Ponte.
ALLEGATO: RELAZIONE PROGETTUALE
3. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
INTRODUZIONE
Il seguente elaborato è frutto del Lavoro del Tavolo interdipartimentale coordinato dagli Assessori Capitolini
con delega ai Dipartimenti Patrimonio e Politiche Abitative, Sviluppo Economico e Attività Produttive, Turismo,
Formazione Professionale e Lavoro e Attività Culturali, istituito da Delibera di Assemblea Capitolina
110/2018.
Premessa
Nella deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 110 del 27 settembre 2018 vengono illustrate le premesse
programmatiche in tema di tutela e promozione delle attività artigianali, le quali conferiscono un alto valore
culturale ed artistico a Roma Capitale, richiedendo all’Amministrazione di:
● rilanciare l'immagine di Via di Tor di Nona attraverso il nuovo progetto "Borgo degli Artigiani";
● di estendere il reperimento di immobili di proprietà capitolina da destinare a tale progetto alle vie
limitrofe a via di Tor di Nona: Vicolo degli Amatriciani, Via Arco di Parma, Via della Rondinella,
Piazza San Salvatore in Lauro e la stessa Via di Tor di Nona;
● di istituire un tavolo di lavoro interdipartimentale coordinato dagli Assessori Capitolini con delega ai
Dipartimenti Patrimonio e Politiche Abitative, Sviluppo Economico e Attività Produttive, Turismo,
Formazione Professionale e Lavoro e Attività Culturali, volto al rilancio del Progetto "Borgo degli
Artigiani" affinché possano essere formalizzate tutte le procedure necessarie a destinare gli immobili
capitolini ad attività di sviluppo e promozione dell'artigianato sia con finalità culturale che didattica
attraverso lo svolgimento di attività di formazione presso le locali botteghe artigiane, anche col
coinvolgimento degli studenti delle Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale.
● Il tavolo dovrà relazionare periodicamente alle Commissioni Capitoline competenti con l’obiettivo di
attuare la progettualità a seguito dell’approvazione della presente Deliberazione;
● di ricercare ed attivare tutte le forme di incentivazione economica a livello regionale, nazionale ed
europeo ai fini del sostegno al finanziamento del progetto;
● di inserire il Borgo degli Artigiani nei percorsi turistici di Roma Capitale, prevedendone l'adeguata
promozione attraverso i canali di comunicazione istituzionali.
Definizioni
Artigianato artistico. Settore produttivo che rappresenta tutti gli operatori che come attività principale
svolgono lavorazioni artistiche, ovvero “le creazioni, le produzioni e le opere di elevato valore estetico o
ispirate a forme, modelli, decori, stili e tecniche che costituiscono gli elementi tipici del patrimonio storico e
culturale anche con riferimento a zone di affermata ed intensa produzione artistica, o qualificate da
particolare creatività innovativa e ingegno, nonché le lavorazioni connesse alla loro realizzazione” (art. 11
LRL n. 3/2015).
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Riferimenti
● Regolamento regionale 4 Agosto 2016 n. 17:
Disposizioni attuative ed integrative della legge regionale 17 Febbraio 2015, n. 3 “Disposizioni per
la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'artigianato nel Lazio”.
http://www.regione.lazio.it/rl_main/?vw=regolamentiDettaglio&id=327&tipo=tc&nreg=&anno=2016&t
esto=
● L.R. 17 Febbraio 2015, n. 3:
Disposizioni per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell'artigianato nel Lazio. Modifiche alla
legge regionale 6 agosto 1999, n. 14 (Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per
la realizzazione del decentramento amministrativo) e successive modifiche
http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9255&sv=vige
nte
● Settori tutelati ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale del Lazio num. 3 del 17 febbraio 2015
e articolo 2, comma 3, del regolamento Reg. regionale del Lazio 4 Agosto 2016 n. 17, di cui
all’Allegato A
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_regolamenti/17_Allegati_A_e_B.pdf
● L.R.L 6 novembre 2019 n. 22
Testo Unico del Commercio
http://www.consiglio.regione.lazio.it/consiglio-regionale/?vw=leggiregionalidettaglio&id=9373&sv=vige
nte
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5. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
OBIETTIVO DEL DOCUMENTO
Con il presente documento si intende definire il progetto di rilancio dell’area di Via di Tor di Nona e sue vie
limitrofe, con la finalità di valorizzare l’arte e l’artigianato ad elevato valore culturale (o “artigianato
artistico d’eccellenza”) e avviare la creazione di un distretto a vocazione definita di produzione del bello,
considerando la tradizionale elezione artigianale di questa strada e la sua ubicazione privilegiata al centro
di Roma, che vanta una storia culturale del bello unica al mondo. Il patrimonio romano di “cultura del bello”
è egregiamente espresso dall'artigianato artistico di qualità, il quale riguarda lavorazioni che spaziano dalla
ceramica, al mosaico e micro-mosaico, dall'ebanisteria, all’argenteria, oreficeria e bronzistica, dai marmi
pregiati, al restauro e conservazione, cui si possono aggiungere tutte le discipline innovative che afferiscono
comunque allo spirito di promozione dell’artigianato d’eccellenza alla base del progetto.
Il Progetto del Distretto, che risulta dall’evoluzione ed implementazione dell’iniziale Progetto del “Borgo degli
Artigiani” come configurato nella deliberazione dell’Assemblea Capitolina n. 110/2018, si caratterizza, oltre
che per la valorizzazione dell’artigianato artistico, per la particolare attenzione rivolta all’attività formativa
ad esso connessa, che verrà realizzata nei predetti immobili appositamente adibiti a Laboratori artigianali,
al fine del trasferimento di conoscenze dai Maestri d’Arte agli allievi selezionati, in quanto ritenuto servizio di
interesse capitolino, promuovendo così il ricambio generazionale nel settore dell’artigianato artistico,
funzionale alla sua tutela e alla sua preservazione.
Individuazione del Distretto Economico Urbano (D.E.U.)
La riqualificazione di Tor di Nona e la valorizzazione della progettualità che la riguarda deve avvenire in
primo luogo attraverso l’individuazione del Distretto dell’artigianato artistico di Tor di Nona, di competenza
dell’amministrazione capitolina, come previsto dalla disposizione di cui all’art. 15 comma 1 lett. s e art. 95
della L.R.L. n. 22 del 6 Novembre 2019. Il distretto dell’artigianato artistico sarà caratterizzato quindi da
un’offerta sul piano della distribuzione commerciale, espressione dei maestri artigiani e degli altri soggetti
della comunità locale, capace di integrare al fattore formativo-produttivo gli elementi culturali e sociali
peculiari propri. Il distretto dell’artigianato artistico di Tor di Nona, così individuato, sarà poi costituito da
Maestri artigiani - selezionati da Roma Capitale - che di concerto con gli altri soggetti del tessuto sociale
commerciale urbano stipuleranno apposite convenzioni per decidere le modalità di costituzione e
l’elaborazione di un programma di sviluppo del DEU. Tale attività porterà alla qualificazione, allo sviluppo e
al consolidamento della polarità produttiva e commerciale che lo costituisce, quale componente essenziale e
non accessoria del tessuto sociale
dell’area individuata.
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6.
Le criticità attuali
Al fine di una efficace realizzazione del progetto, è opportuno evidenziare le criticità con le quali
l’Amministrazione e gli operatori di settore hanno dovuto confrontarsi, al fine di partire da queste e
prevenirne il verificarsi nella realizzazione della presente iniziativa.
Ad oggi Tor di Nona resta un luogo che non ha potuto esprimere appieno le sue potenzialità. A partire dagli
anni ’80 si è verificata una progressiva chiusura della maggior parte dei laboratori artigianali, sia per
mancanza di una progettualità collettiva di rilancio e trasmissione verso giovani talenti di queste attività, che
per l’aumento dei canoni di locazione sugli immobili di proprietà del Comune di Roma, condizioni alle quali gli
artigiani della zona non hanno potuto e saputo far fronte portando a chiusura le loro attività.
I diversi tentativi da parte dell’Amministrazione Comunale di assegnazione delle suddette botteghe, per la
loro destinazione originaria, non sono stati efficaci in quanto è stata riscontrata una mancanza di
progettualità d’insieme sull’area e la mancanza dell’instaurazione di una interlocuzione con un soggetto
rappresentativo dell’insieme degli operatori, situazione che ha portato a una insufficiente capacità
pubblico-privata nel valorizzare e promuovere attivamente e in modalità coordinata la manualità di alto
livello culturale.
Queste condizioni non consentono a tali realtà di operare e progredire, di trasmettere i propri saperi, con
conseguente depauperamento di un patrimonio di conoscenze unico al mondo.
Per le ragioni sopra descritte, l’Amministrazione intende includere tali immobili in un più ampio progetto di
servizio pubblico educativo e assieme di tutela e conservazione del patrimonio culturale immateriale, costituito
dai saperi dell’artigianato artistico oggi a rischio di dispersione in ragione dell’assenza di un intervento
pubblico a garanzia di un sistema di trasmissione del patrimonio di conoscenze e di tutela delle attività
artigianali artistiche e dei suoi prodotti.
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7. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
L’AREA E LE BOTTEGHE DA DESTINARE AL PUBBLICO SERVIZIO
L’area interessata dal progetto è situata nel rione Ponte del Centro Storico di Roma (Foglio 477).
Gli immobili di proprietà di Roma Capitale interessati dal progetto sono tutti quelli con destinazione o
destinabili ad attività di botteghe laboratori per arti e mestieri presenti nelle seguenti strade o piazze: Via di
Tor di Nona, Vicolo degli Amatriciani Via Arco di Parma e Via della Rondinella.
Nell’ambito della suddetta area, sono state individuate 30 unità immobiliari da destinare a laboratori per
arti e mestieri, che verranno affidate in via strumentale alla concessione di servizi formativi-produttivi che
verranno espletati da docenti individuati mediante apposito bando da attuarsi in fasi successive in funzione
delle operatività da svolgere per procedere con l’affidamento.
Risanamento del Quartiere Tor di Nona: cronologie degli interventi e relativi strumenti
urbanistici
Il Piano Regolatore del 1931 destinava questa parte del quartiere del Rinascimento (immobili di via dell’Arco
di Parma, vicolo dei Marchegiani, via di Tor di Nona, piazza Lancellotti, via della Rondinella) alla
demolizione e ricostruzione.
Il Piano Particolareggiato n. 23, approvato nel 1933, prevedeva, infatti, la ricostruzione intensiva degli
isolati verso il lungotevere e la demolizione di alcuni edifici lungo via dei Coronari.
Dopo l’approvazione di una serie di varianti, nel 1939 furono emanati i decreti prefettizi per l’esproprio
degli immobili al fine di procedere alla loro demolizione. In seguito a ciò il Governatorato di Roma acquisì il
complesso nel suo patrimonio, ma per lo scoppio della guerra non si arrivò mai a dare pratica attuazione alle
previsioni di piano.
Nel 1955 l’amministrazione comunale bandì un concorso per la sistemazione di Tor di Nona sulla base delle
previsioni del Piano del 1931.
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Verso la fine del 1956 il Comune dichiarò pericolanti le case di Tor di Nona ed intimò lo sfratto agli abitanti
che furono trasferiti ad Acilia.
Nel frattempo, per impedirne il riuso, gli edifici furono murati ma la reazione dell’opinione pubblica impedì
che si attuassero le demolizioni.
Successivamente il lavoro di collaborazione tra INU e la Soprintendenza portò all’elaborazione di un
programma di risanamento e di un progetto campione riguardante il restauro dell’isolato tra piazza
Lancellotti e via di Tor di Nona.
Per introdurre i nuovi criteri di intervento nel piano particolareggiato fu elaborata una nuova variante
adottata dal Consiglio Comunale nel giugno del 1960 ed approvata solo alla fine del 1965.
Le case di Tor di Nona vennero così sottoposte al vincolo di risanamento e restauro conservativo
successivamente confermato dalle NTA del nuovo PRG.
Nel giugno del 1972, dopo l’entrata in vigore della legge sulla casa la Regione Lazio destinò al Comune di
Roma 1 miliardo e 100 milioni di lire per il risanamento di edifici residenziali nel centro storico e, nel 1976,
tale finanziamento fu destinato all’intervento di Tor di Nona.
Fu così necessario procedere alla rielaborazione del Piano Particolareggiato 20/A che era stato redatto nel
1968 e che prevedeva di destinare gli edifici espropriati nel 1939 ad uffici pubblici e servizi.
All’interno del Piano Particolareggiato fu circoscritto il perimetro del Piano di Zona n.75 -che andava ad
integrare il PEEP della città del 1964- nel quale furono compresi gli isolati verso il lungotevere.
Tale PdZ, adottato dal Comune nel luglio del 1977, prevede il risanamento di 113 alloggi e di 42 fra negozi
e botteghe artigiane, la creazione di un centro per anziani e di un centro socio-culturale.
Subito dopo l’adozione del piano venne stipulata una convenzione tra Regione, Comune e IACP per definire
le modalità di intervento, di assegnazione e di gestione degli edifici ristrutturati.
I progetti esecutivi furono redatti tra il 1977 ed il 1978; l’intervento fu diviso in 3 lotti. Gli interventi sulle
singole unità edilizie ebbero inizio alla fine del 1978.
Al fine di ottenere un risultato il più integrato possibile tra piano di zona e piano particolareggiato sono state
determinate in un’unica normativa di intervento le diverse categorie di lavori edilizi permessi, che, come le
destinazioni d’uso, costituiscono un unico insieme teso a migliorare il precario equilibrio della situazione
urbanistica presente nell’ambito in oggetto.
Per dare seguito a tale scelta, il Consiglio Comunale, nella seduta pubblica del 22 marzo 1984, pubblica
l’elenco dei locali ad uso diverso di abitazione, restaurati con il primo e secondo lotto, ai fini della
concessione dei locali stessi in quanto, considerato il valore storico dell’insediamento, si ritiene debba trovare
applicazione la normativa sulle concessioni prevista dalla deliberazione ad urgenza della Giunta Municipale
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9. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
n. 6248 del 1983 con la speciale condizione che la scelta dei singoli concessionari sia subordinata
all’espletamento di apposito concorso.
La convenzione tra il Comune di Roma e l’IACP per l’attuazione degli interventi di recupero dei complessi
immobiliari di Tor di Nona sottolinea lo scopo della convenzione stessa che tende al miglioramento del
patrimonio edilizio esistente, alla difesa e conservazione del tessuto sociale, al mantenimento ed incremento
delle attività compatibili con la residenza.
La delibera riporta l’elenco dei locali da utilizzare per attività economiche nel I e II lotto.
La deliberazione n. 5474 del 1985 assegna i locali di Tor di Nona restaurati con il I e II lotto di intervento a
favore di attività artigianali: attività di lavorazione metalli non preziosi-pelle-decorazioni, lavorazione e
pulitura di metalli preziosi, incastonatura di pietre e simili, restauro di opere d’arte, sartoria-oggettistica,
restauro libri, restauro quadri etc.
Interventi di regolarizzazione urbanistico-edilizia e aggiornamenti catastali
Gli immobili oggetto della progettualità sono stati analizzati dal punto di vista urbanistico-edilizio e catastale
sulla base dei Progetti di Restauro del 1977-78 assunti come ultimo titolo abilitativo in grado di attestarne la
legittimità. Tale analisi ha evidenziato alcune difformità non sostanziali tra lo stato di fatto rilevato
nell’ambito dei sopralluoghi effettuati e quanto riportato nei progetti sopra citati, tali da rendere necessaria
una regolarizzazione urbanistico-edilizia.
E’ stata inoltre verificata la rispondenza della destinazione d’uso assentita a quella prevista dalla
progettualità: si procederà alla trasformazione di classificazione catastale che vedrà prevalentemente il
passaggio, per alcuni immobili, dalle sottocategorie catastali C/1, C/2, C4 e A2 a quella C/3 “Laboratori per
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Arti e Mestieri”, considerata la più consona per gli intenti del progetto, prevedendo la possibilità di allestire
il laboratorio artigianale anche con porzione dedicata alla vendita.
Tali immobili ricadono nel Sistema insediativo - Città storica - Tessuti - Tessuti di origine medievale – T1,
disciplinato dagli artt. Art. 24, Art. 25, Art. 26 delle NTA che consentono tale variazione di destinazione
d’uso.
Trattandosi di immobili di proprietà pubblica la regolarizzazione urbanistico-edilizia e l’eventuale cambio
della categoria catastale, consentiti dalle norme di Piano e alla luce della vocazione artigianale del
quartiere nonché alla reiterata e riconosciuta opportunità di riqualificazione con progettualità legate
all’artigianato, possono essere autorizzati attraverso opportune Conferenze di Servizi che verranno indette
dal Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative.
A seguito dell’esito delle Conferenze di Servizi si procederà alla destinazione degli immobili al pubblico
servizio oggetto del presente progetto e alla stesura del bando per l’affidamento della concessione dei
servizi di formazione, trasmissione dei saperi, tutela e valorizzazione dell’artigianato artistico romano ad
elevato valore manuale, in quanto patrimonio produttivo e culturale immateriale di Roma Capitale.
Lo svolgimento dell’attività formativa-produttiva include la messa a disposizione degli immobili, a titolo di
concessione, in via strumentale all’espletamento del suddetto servizio pubblico. Il progetto, che richiede la
disponibilità degli immobili, verrà così avviato per fasi successive in funzione delle operatività da svolgere
per procedere con l’affidamento dei suddetti immobili, suddivisi in gruppi, mediante appositi bandi.
Parere per interesse culturale
È necessario completare per tutti gli immobili interessati la procedura di verifica dell’interesse culturale ex art.
57 bis del D.Lgs. 42 del 2004, coinvolgendo, in caso di esito positivo, la Sovrintendenza nell'ambito delle
Conferenze di Servizi citate.
Intervento di variazione di natura patrimoniale
Dati gli obiettivi del progetto, che richiedono di
“destinare gli immobili capitolini ad attività di sviluppo e promozione dell'artigianato e ad attività di tipo sia
culturale che didattico attraverso lo svolgimento di praticantati presso le locali botteghe artigiane, anche col
coinvolgimento degli studenti delle Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale” (DAC 110/2018)
negli immobili coinvolti si svolgerà una funzione d'interesse pubblico avente carattere formativo, culturale e di
tutela dei saperi artigianali pertanto per quelle unità che ad oggi risultano del patrimonio disponibile, si
attiverà l’iter di passaggio al patrimonio indisponibile, al fine di conformare l’intera consistenza
immobiliare alle esigenze del progetto.
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11. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
IL PROGETTO DI RILANCIO: TOR DI NONA COME NATURALE DISTRETTO FORMATIVO-PRODUTTIVO DEL
BELLO ARTIGIANALE
Principi progettuali
La bottega laboratorio è il luogo simbolo della straordinaria epoca rinascimentale italiana, all’interno della
quale Maestri e allievi si misurano tra XV e XVI secolo nelle varie discipline accomunate dal comune
denominatore delle arti del disegno. Nel nostro tempo le botteghe laboratorio sono state depauperate del
loro valore d’origine, disperdendo sistematicamente saperi e conoscenze di elevato valore materiale e
immateriale, vero e proprio patrimonio per il nostro Paese e la nostra Città.
Il progetto intende impostare il rilancio dell’area di Via di Tor di Nona come modello di eccellenza
internazionale per la tutela e la promozione delle attività svolte dagli operatori dell’artigianato artistico,
replicabile anche in altri contesti cittadini, sia centrali che periferici.
I pilastri portanti del progetto sono:
▪ dal punto di vista intangibile si vuole ricostruire il valore dei Laboratori per Arti e Artigianato
Artistico come luogo di sperimentazione e di conservazione dei saperi e come polo formativo che
mostra e trasmette i modi, le tecniche, i gesti e il fascino degli strumenti messi in opera da “mani
sapienti” verso nuovi talenti della generazione creativa emergente;
▪ dal punto di vista materiale si intende rigenerare il tessuto produttivo a partire dagli spazi di
proprietà pubblica connotando l’intera area come polo attrattivo d’incontro delle idee nei diversi
linguaggi delle arti e dei mestieri indirizzati alla produzione del Bello e Ben Fatto. Più concretamente,
la valorizzazione fisica dei locali di proprietà comunale presenti in Tor di Nona, oggi fatiscenti e
abbandonati, si configura come l’operazione strumentale da attuare per lo sviluppo del progetto di
salvaguardia e trasmissione del “saper fare produttivo di arte e cultura”, restituendo alle botteghe di
artigianato artistico le caratteristiche identitarie che costituiranno l’elemento distintivo dell’intera area.
L'organizzazione che Roma Capitale immagina svilupparsi nell’area di Via di Tor di Nona è quella di un vero
e proprio centro formativo e creativo diffuso, gestito sul principio del coworking urbano, come spazio
pubblico di aggregazione per micro imprese con elevato valore artistico, di ricerca e innovazione, dove i
maestri d’arte offriranno principalmente servizi di trasmissione del loro sapere agli allievi e
complementarmente svolgeranno la loro attività di produzione creativa, in modo da sviluppare molteplici
percorsi di “training on the job” alle future generazioni di talenti artistici. Con tale modello Roma intende
valorizzare e promuovere il proprio patrimonio di saperi artigiani sostenendone conservazione e
trasmissione.
La riqualificazione di Tor di Nona avverrà quindi attraverso la creazione di un “Distretto dell’Artigianato
Artistico” a vocazione artistica e formativa, basata su principi di ricerca e sperimentazione, che possa offrire
ai cittadini, ai visitatori e alla zona stessa un alto valore aggiunto sociale e culturale.
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Il Progetto del Distretto di Tor di Nona come osservatorio sperimentale per nuove
iniziative legislative
Risulta chiaro che il tema del lavoro vada affrontato in direzioni innovative. Quella che il progetto intende
percorrere riguarda la conservazione dell’artigianato artistico e la trasmissione dei suoi saperi attraverso la
realizzazione di una struttura formativa volta a contrastare il fenomeno dell’abbandono del settore,
organizzando un servizio pubblico di formazione dedicato alla promozione di una nuova classe di giovani e
nuovi artisti, artigiani e imprenditori in grado di conquistare gli spazi dell'economia globale nell'unico modo
che il nostro Paese ha mostrato di saper fare molto bene: costruendo Bellezza in un mercato mondiale con un
potenziale di clienti dal numero esorbitante, 202 milioni di nuovi ricchi in più al 2023 e con 174 milioni di
nuovi consumatori potenziali per il Bello e Ben Fatto italiano (Rapporto Prometeia Confindustria 2018 ).
1
Ovviamente per far questo si rende necessaria una consapevolezza ed un coraggio che l’amministrazione
capitolina intende promuovere. In questo caso ci può essere una sola strada: studiare con attenzione il Sistema
Paese che ha generato la diffusa ricchezza con il Made in Italy, muovere dalle cause della sua progressiva
perdita di attrattività e recuperare quel modello sostenendolo a livello locale.
Ad oggi resta quindi necessario intraprendere un tentativo di sperimentazione, una sorta di laboratorio delle
idee nel quale l'esercizio pratico di un complesso di persone produce l'esperimento di risanare quel capitale e
quel “brand” disperso negli anni e negli stravolgimenti dei modelli educativi, sociali e di consumo.
Ecco allora che il progetto di rilancio del Distretto dell’artigianato artistico di Tor di Nona si mostra come un
esperimento ambizioso che va ben al di là dell'interesse di recupero di una piccola zona del Centro Storico
romano. Lo scopo del progetto è contribuire, congiuntamente alle Istituzioni presenti sul territorio, allo sviluppo
di un vero e proprio esperimento da monitorare, al fine di fornire dati utili ai vari legislatori per correggere
le attuali carenze che non consentono al nostro Paese di crescere e dimostrare la potenzialità delle discipline
individuate nel progetto. Tra i problemi dell'attuale legislazione spiccano quelli prodotti dalle leggi
sull'apprendistato che negli ultimi decenni non hanno risposto alle esigenze di evoluzione dei modelli culturali
e produttivi per il mantenimento e il rilancio del successo internazionale dell'Italia: il modello della Bottega
Rinascimentale, che si intende rivedere in chiave socio-economica e normativa attuale.
Modalità della concessione e compensazione dei canoni concessori
Nelle premesse del progetto, riprese dalla D.A.C. 110/2018, si fa riferimento alle Linee Programmatiche
2016/2021 che definiscono l’intento di mettere in campo strumenti di promozione e valorizzazione
dell’artigianato artistico. Considerate dunque le finalità, i principi e le caratteristiche della progettualità da
attivare, si prevede l’espletamento di un bando avente ad oggetto una concessione di servizi di formazione,
trasmissione dei saperi, tutela e valorizzazione dell’artigianato artistico romano ad elevato valore manuale,
1
Rapporto Esportare la dolce vita (EDV), Centri studi Confindustria e Prometeia, 2018
https://www.confindustria.it/home/centro-studi/temi-di-ricerca/tendenze-delle-imprese-e-dei-sistemi-industriali/tut
ti/dettaglio/Esportare-la-dolce-vita-2018
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13. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
in quanto patrimonio produttivo e culturale immateriale di Roma Capitale, che verranno erogati nei confronti
di allievi di discipline artistiche negli immobili del patrimonio di Roma Capitale, siti in Tor di Nona, individuati
come mezzi strumentali finalizzati all’erogazione dei servizi stessi, particolarmente idonei per la loro storia e
la loro tradizione alla realizzazione degli obiettivi del presente progetto.
Lo stato di fatto di tali immobili tuttavia è tale da richiedere opere di manutenzione talvolta straordinaria e
dunque si pone il problema di reperire le risorse necessarie e di assicurare nel contempo la sostenibilità
economica dei servizi resi dai concessionari.
Al fine di valutare la sostenibilità del progetto, la sostenibilità economica dei servizi per i concessionari,
nonché per l’Amministrazione titolare degli immobili, sarà necessario definire, nel bando di concessione dei
servizi, un piano economico finanziario in cui raffrontare il valore stimato dei canoni concessori ipoteticamente
ricavabili dai singoli immobili (componente economica positiva per l’amministrazione) al valore delle attività
del servizio di trasmissione dei saperi ivi realizzato - parametrabile al costo di un docente della scuola d’Arte
e dei Mestieri - e ripartire in tale quadro tra Amministrazione e concessionario i costi per il professionista di
gestione della rete di imprese. Nel suddetto piano sarà definita anche la durata delle concessioni di servizi,
utile al ritorno dell’investimento e alla corretta valorizzazione delle prestazioni offerte dai concessionari, da
valutare per ogni singolo immobile in funzione delle caratteristiche tecniche e dello stato manutentivo dello
stesso Si ipotizza quindi, in questa fase, una durata minima delle concessioni di 6 anni, che potrà essere
ricalibrata sulla base dei costi necessari alla piena utilizzazione del bene immobile, come riportato nel piano
economico finanziario. Nell’ambito della durata della concessione, indipendentemente dal termine della
stessa, è prevista l'eventuale estensione/proroga del periodo di concessione del servizio di docenza fino alla
fine dell'anno formativo al fine di garantire la continuità didattica a garanzia del discente.
La concessione include tra le attività di servizio pubblico, che i concessionari svolgano, contemporaneamente
all’attività di trasmissione dei propri saperi agli allievi che si iscriveranno alla scuola diffusa, quella di vendita
dei beni di produzione propria (nel rispetto della Legge regionale n. 3/2015 di tutela dell’artigianato) che
offrirà una forma di autofinanziamento per l’operatore impegnato nell’erogazione dei servizi,
rappresentando la componente di rischio operativo propria della concessione di servizi, attraverso cui
assicurare la sostenibilità economica della resa del servizio stesso.
Coinvolgimento di altri dipartimenti
Per il perseguimento delle finalità espresse nella DAC 110/2018, oltre alla rigenerazione degli immobili
destinati alla tutela e alla promozione delle attività di artigianato artistico, risulta ampiamente necessaria la
riqualificazione dell’area di Via di Tor di Nona e le vie limitrofe dal punto di vista di arredo urbano e di
accoglienza dell’utenza. Per tale motivo si ritiene necessario il coinvolgimento del Dipartimento di
Programmazione e Attuazione Urbanistica e Dipartimento SIMU al fine di progettare ed effettuare gli
opportuni interventi di riqualificazione urbana e quello del Dipartimento Mobilità e Trasporti per gli
interventi relativi all’accesso e alla sosta dei veicoli nell’area oltre che ai percorsi ciclo-pedonali.
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14.
IL PROGETTO DI RILANCIO: LE MACRO ATTIVITÀ
Per superare le criticità di partenza esposte e per traguardare le finalità previste dalla D.A.C. 110/2018, il
progetto può essere suddiviso nelle macro attività principali esposte.
Macro Attività A – Attivazione botteghe laboratori
In base alle modalità descritte nel Capitolo “L’area e le botteghe da affidare”, tutti gli immobili di proprietà di
Roma Capitale nell’area prevista dal progetto saranno conformati urbanisticamente ed affidati come
Laboratori per arti e mestieri.
Bottega per accoglienza, esposizione e vendita condivisa dell’artigianato artistico di Tor di Nona
Nel corso della realizzazione progettuale si prevede la possibilità di individuare, sulla base delle migliori
scelte tecnico-organizzative attuabili, un’unità immobiliare appropriata e destinabile ad attività di ricezione
dell’utenza presso il Distretto degli Artisti (“Reception”), la quale sarà inoltre luogo di esposizione di
prodotti e attività, oltre che di vendita condivisa per tutti gli operatori concessionari, secondo le
caratteristiche dell’immobile stesso e secondo il posizionamento baricentrico rispetto l’intera consistenza
immobiliare dell’area. Gli oneri relativi all’unità immobiliare destinata a ricezione, esposizione e vendita
condivisa verranno ripartiti in parti eguali tra tutti gli operatori assegnatari degli spazi e dovrà essere
garantita agli stessi una eguale ripartizione dell’esposizione di attività e prodotti, o del campionario di
ciascun operatore assegnatario, eventualmente anche impiegando meccanismi di rotazione.
Caratteristiche del bando, degli operatori e composizione graduatoria
Il bando ha come oggetto l’affidamento in concessione dei servizi di formazione, trasmissione dei saperi,
tutela e valorizzazione dell’artigianato artistico romano ad elevato valore manuale, in quanto patrimonio
produttivo e culturale immateriale di Roma Capitale, nei confronti di allievi di discipline artistiche, da attuarsi
negli immobili del patrimonio che Roma Capitale destinerà in via strumentale all’espletamento dei servizi
stessi. Il bando prevede i criteri per la selezione dei concessionari, i quali saranno valutati da una
Commissione appositamente costituita.
Gli operatori che avanzeranno domanda, dovranno dimostrare, su base documentata, di poter operare in
termini di ricerca, sperimentazione e innovazione, oltre che in termini di conservazione e trasmissione dei
principi della tradizione identificabili nelle produzioni del territorio (“scuola romana”). In particolare,
andranno selezionati quegli operatori che esercitano attività di artigianato artistico di elevato valore
culturale in possesso dei seguenti requisiti:
1. che abbiano comprovata esperienza almeno decennale specificatamente nei settori sotto elencati a
partire dal giorno dell’emissione del bando;
2. che al momento della domanda siano iscritti all’albo delle imprese artigiane ovvero che si impegnino
a tale iscrizione nell’ipotesi in cui divengano assegnatari della concessione;
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3. che al momento della domanda possiedano gli ulteriori specifici requisiti definiti nel bando (da
individuarsi sulla base di quelli stabiliti per i maestri delle Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma
Capitale) per l’inserimento nella graduatoria di merito.
Colonna SETTORE: settori tutelati ai sensi dell’articolo 12 della legge regionale del Lazio num. 3 del
17 febbraio 2015 e articolo 2, comma 3, del regolamento Reg. regionale del Lazio 4 Agosto 2016
n. 17, di cui all’Allegato A
http://www.regione.lazio.it/binary/rl_main/tbl_regolamenti/17_Allegati_A_e_B.pdf
Colonna CATEGORIA: attività prevalenti che si intendono incentivare poiché maggiormente legate
alla manualità colta caratterizzante dell’artigianato artistico sul territorio di Roma. Elenco non
esaustivo.
SETTORE CATEGORIA
I. Abbigliamento su misura Sartorialità creativa, con particolare riferimento al costume
e alla moda
II. Cuoio, pelletteria e tappezzeria Lavorazione del cuoio ad elevato valore progettuale e di
design
III. Decorazioni IV. Fotografia, riproduzione
disegni e pittura
A. Fotografo
B. Illustratore
C. Pittore
V. Legno e affini A. Scultore
B. Ebanista
VI. Metalli comuni A. Fonderia artistica
B. incisore di metalli
C. bronzista
VII. Metalli pregiati, pietre preziose, pietre dure
e lavorazioni affini
A. Argentieri-orafi
B. Incastonatore di arte orafa
VIII. Strumenti musicali Liutaio
IX. Tessitura, ricamo ed affini ● Tessitura artistica e ricamo, anche tramite materiali
pregiati
● Arazzi
X. Vetro, ceramica, pietra ed affini A. Ceramista
B. Lavorazione artistica del vetro
C. Incisore di marmi
D. Scultore
XI. Carta, attività affini e lavorazioni varie Stamperia di pregio
XII. Restauro Restauratori e conservatori nel settore dell’ebanisteria, delle
sculture e delle opere pittoriche
XIII. Produzione e riparazione orologi Produttore di orologi artistici, da indossare, da incastonare
in oggetti o da affiggere
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Dal momento che il progetto persegue l’obiettivo di creare percorsi formativi per tutti i settori tutelati sopra
elencati, l’assegnazione delle concessioni di servizio verrà effettuata in modo tale da garantire, ove possibile
e congruo rispetto ai criteri di merito, la presenza di almeno un operatore per ogni settore rientrante nella
graduatoria.
Verranno inoltre attribuiti specifici punteggi ai seguenti elementi:
● dimostrata e documentata attività formativa svolta presso enti ed istituti accreditati tramite laboratori
di arti e artigianato artistico;
● appartenenza dell’operatore artigiano all’albo delle “Botteghe Storiche” di Roma Capitale;
● appartenenza dell’operatore artigiano all’albo dei “Negozi Storici d’Eccellenza”.
Il bando di assegnazione agli aventi diritto, in funzione dei requisiti sopra riportati, produrrà una graduatoria
di merito, sulla base della quale la Commissione individuerà il concessionario del servizio ed assegnerà le
unità immobiliari destinate a Laboratori per arti e mestieri, valutando anche la compatibilità con la tipologia
di attività svolta.
Le graduatoria avrà durata di tre anni, decorsi i quali si procederà al suo aggiornamento e alla definizione
di una nuova graduatoria.
Alla graduatoria di merito, per il periodo della sua efficacia, l’Amministrazione è tenuta ad attingere per
ulteriori successive assegnazioni, anche in conseguenza di recesso, rinuncia o decadenza del concessionario o
di qualsiasi altra causa di estinzione o risoluzione del rapporto concessorio. In tali casi l’Amministrazione
procederà all’assegnazione della nuova concessione con durata analoga a far data dalla risoluzione del
rapporto contrattuale precedente, al fine di garantire il rientro dell’investimento per concessionario
subentrante.
Gli assegnatari dovranno rendere la propria attività in via esclusiva nell’ambito del progetto in esame,
cessando concorrenti l’attività imprenditoriali eventualmente svolte presso altre sedi, data la finalità di
promozione del Distretto che richiede la completa disponibilità del concessionario rispetto all’obiettivo di
servizio pubblico e al progetto collettivo di rilancio dell’artigianato artistico romano.
Forma associativa dei concessionari Gli operatori aggiudicatari si impegneranno a costituirsi come rete
d’imprese territoriale nel Distretto Economico Urbano individuato mediante apposite convenzioni. Tale rete
d’imprese sarà diretta da un professionista di gestione delle reti d’impresa, il quale sarà nominato dai
concessionari membri della rete.
Il Distretto Economico, adeguatamente gestito e promosso, rappresenta uno strumento d’interlocuzione e
pianificazione fondamentale sia per Roma Capitale che per gli stessi operatori, al fine di massimizzare
l’efficacia e l’impatto economico, sociale, culturale e turistico dell’iniziativa.
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La rete d’imprese costituente il Distretto è inoltre destinataria di fondi europei, nazionali e regionali dedicati
a questo tipo di formazioni, anche tramite progettazioni effettuate da Roma Capitale e altre istituzioni.
A tal fine, si ritiene opportuno che il bando preveda il rispetto da parte di ciascun operatore delle regole
comuni del progetto e di quelle della rete di imprese, vincolando così i concessionari al progetto nella sua
completezza con le connesse responsabilità per inadempienza alle regole comuni.
Le attività del Progetto di rilancio dovranno essere coordinate dal professionista di gestione del Distretto
quale curatore della rete stessa che avrà una stretta e costante relazione con un referente nominato
dall’amministrazione comunale, nell’ambito del Dipartimento Sviluppo Economico. Compiti del curatore
saranno i seguenti:
A. Mantenere un sito web pubblico che cataloghi e presenti le attività realizzate nell’ambito del
progetto, individuando per ognuno degli operatori gli aspetti di interesse pubblico e sociale;
B. Organizzare, con cadenza annuale, secondo l’anno accademico, il calendario delle attività formative
che vincola i concessionari quale programma del servizio, con particolare riguardo a modi e tempi
stabiliti.
C. Organizzare attività di promozione e divulgazione delle attività presenti nel progetto, sia dal punto
di vista culturale che turistico, in stretta collaborazione con i rispettivi Dipartimenti alle Attività
Culturali e del Turismo di Roma Capitale.
D. Studiare e monitorare le attività previste dal progetto, con lo scopo di funzionare da osservatorio del
progetto, in grado di produrre una reportistica necessaria sia per la garanzia della qualità del
progetto sia per essere oggetto di esportazione e replica in altre zone della città, partendo dal
principio che il Progetto “Tor di Nona” costituisca un prototipo virtuoso da utilizzare
dall’Amministrazione al fine di costruire Spazi Politici per la Città Creativa.
E. Prevedere che Tor di Nona diventerà il luogo per eventi, nel quale sfilate di moda, concerti,
conferenze, seminari e performance dal vivo saranno organizzati dalla comunità degli assegnatari
(come detto organizzati in Rete di Imprese) ospitati nella cornice delle suddette attività.
F. Stilare delle relazioni con cadenza semestrale o secondo le esigenze stabilite nel progetto, in un
Open Day/Week che sarà pubblicizzato anche a cura dell’Amministrazione e saranno oggetto di
pubblicazione scientifica.
Commissione di valutazione
La Commissione che selezionerà le domande per l’assegnazione della concessione del servizio dovrà includere
accanto a commissari provenienti dall’Amministrazione anche figure tecnico-scientifiche dotate di idonee
competenze tra cui almeno uno storico dell’arte, un designer, un economista dell’innovazione, un sociologo, un
antropologo. Apposita Commissione verrà istituita anche al fine di individuare i criteri più opportuni per la
selezione degli allievi e la conseguente formazione di una graduatoria di merito.
Il Tavolo Interdipartimentale provvederà alla nomina delle suddette Commissioni.
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Macro Attività B – Riqualificazione e valorizzazione urbana
L’area in questione dovrà essere necessariamente riqualificata e valorizzata per la promozione del progetto
ivi incluse la tutela dei concessionari e dell’utile svolgimento dei servizi anche sul piano della sostenibilità
economica degli stessi nonché l’attrazione dei cittadini e dei turisti italiani e stranieri. Si prevede a tal fine di
avviare, contemporaneamente alle procedure di attivazione delle botteghe laboratorio di cui alle Macro
Attività A, la progettazione di interventi volti alla realizzazione di attrazioni turistico-culturali, aree pedonali
e di mobilità sostenibile, punti informativi anche con l’utilizzo di nuove tecnologie e arredo urbano all’altezza
delle prerogative del progetto.
Opere di attrattività turistico-culturale per la valorizzazione del Distretto
Al fine di dotare l’area di una speciale attrattiva turistica e culturale, si ritiene utile impiegare anche la
particolare presenza lungo la maggior parte di Via di Tor di Nona della fascia del muro di sostruzione
generato dagli interventi riguardanti la costruzione dei “Muraglioni”. Su quest’ultimo, facendo salvi i vincoli
storici, si intende realizzare un’opera che possa anche rappresentare momenti storici salienti dell’area, di
Roma e dell’artigianato di pregio in tutta la sua narrazione del percorso storico. Tale opera potrà essere
realizzata con la collaborazione di operatori, enti ed istituti sia con risorse dell’amministrazione che tramite le
procedure indicate da apposito “Regolamento per la disciplina e la gestione delle sponsorizzazioni” di cui
alla Deliberazione dell’Assemblea Capitolina 23/2019.
Macro Attività C – Attività complementari
Verranno intrapresi dall’Amministrazione Capitolina interventi coordinati per la formazione e la preparazione
al lavoro di manualità colta, per la riqualificazione urbana, per la valorizzazione culturale, per l’attrazione
turistica dell’area e delle botteghe laboratorio.
Formazione e Lavoro
Uno degli obiettivi principali del progetto è quello di creare percorsi professionalizzanti di eccellenza che
permettano ai migliori artigiani artisti di trasmettere i saperi del loro mestiere agli allievi artigiani del futuro
attraverso percorsi formativi a domanda individuale. I concessionari avranno l’obbligo di garantire e
impegnarsi a svolgere un servizio di formazione di elevato valore artistico nei confronti degli allievi
selezionati; saranno inoltre tenuti a garantire la presenza di almeno 1 (un) allievo per ogni bottega per un
periodo minimo che verrà opportunamente stabilito all’interno del bando. Tali servizi verranno erogati tramite
percorsi formativi proposti dalla rete di operatori assegnatari e supportati dall’amministrazione con gli uffici
della Scuola d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale.
Nell’impianto di progetto, si prevede che l’amministrazione si impegni a produrre adeguata comunicazione
istituzionale per promuovere la partecipazione ai percorsi formativi offerti. Laddove il singolo operatore non
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fosse più in grado di erogare il servizio di formazione come sopra descritto, oppure non dovesse presentare
allievi iscritti per due anni consecutivi, tale condizioni costituiranno motivo di decadenza della concessione.
L'obiettivo è quello di agevolare le scelte professionali e di aumentare le possibilità occupazionali
velocizzando e rendendo più efficace il percorso di transizione tra scuola e lavoro attraverso l’alta
formazione sul campo artistico artigianale, suscettibile anche di eventuale accreditamento.
In questo modo si costruirebbe un sistema formativo basato sulla figura del concessionario, docente di
eccellenza nel campo dell’artigianato artistico che consenta di:
● salvaguardare settori e tecniche produttive a rischio scomparsa;
● fornire una prima risposta al problema della trasmissione di impresa e del ricambio generazionale
nel settore dell’artigianato artistico;
● ampliare le conoscenze tecniche e materiche di allievi artigiani con il fine ultimo di creare nuova
imprenditorialità nel settore;
● creare nuova occupazione nell’ambito dei mestieri tradizionali di qualità a rischio di estinzione;
● favorire l’interscambio di competenze fra gli antichi mestieri e le capacità dei giovani al fine di
alimentarne l’accrescimento;
● stimolare il ricambio generazionale anche attraverso l’utilizzo e il trasferimento delle competenze
maturate dagli stessi artigiani nel corso della propria esperienza d’insegnamento e l’apprendimento
di attività creative da parte dei giovani.
Per tale fine, possono essere siglati accordi tra la Rete di Imprese e vari enti e istituti che rappresentano un
importante bacino di allievi interessati all’esperienza formativa presso gli Artigiani Artisti di Tor di Nona.
L’Amministrazione Capitolina fin da ora mette a disposizione, quali bacini di allievi interessati, per le finalità
di formazione di cui sopra, la sua rete di Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale: Ettore Rolli; Scienza
e Tecnica; Arti Ornamentali e Nicola Zabaglia.
Si segnalano, a titolo non esaustivo, altri Licei Artistici ed Istituti d’Arte che potrebbero siglare un protocollo di
formazione con la Rete di Imprese: Liceo Artistico Statale G.C. Argan; IV Liceo Artistico A. Caravillani; Liceo
Artistico Statale Via di Ripetta; Liceo Artistico Caravaggio; Liceo Artistico Multimedia Rossellini; Liceo Artistico
Largo Pannonia e Via Cerveteri; Liceo Artistico; L.A. S. Orsola; Liceo Artistico Ugo Foscolo; Liceo Artistico Via
della Cecchina 20 - Via Sarandi' 11; Liceo Artistico Enzo Rossi; Accademia delle belle Arti; Istituto Europeo
del Design; Scuola di Costume e Moda.
Il costo dei corsi è modulato in relazione alle condizioni reddituali del discente; in particolare la tariffa verrà
definita dall’amministrazione in sede di bando per la selezione del concessionari, avendo come parametro di
riferimento quelle utilizzate per le Scuole d’Arte e dei Mestieri di Roma Capitale, come da tariffario della
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Deliberazione della Giunta Capitolina n. 312 del 31 Dicembre 2019 e ss.mm.ii. La tariffa così definita sarà
percepita dall’Amministrazione. Inoltre nella fase di redazione del bando, di competenza dell’Ufficio di scopo
“Progettazione ed Innovazione Economica Urbana”, si può prevedere di coprire anche tali costi con fondi
pubblici ove disponibili attraverso l’istituzione di borse di studio o di riduzioni della quota a carico degli
allievi.
Cultura
Il Dipartimento Attività Culturali, dovrà supportare il progetto creando una relazione di Sistema con gli
spazi museali capitolini tramite la Soprintendenza Capitolina, comunicando la stretta relazione tra arte
conservata nei musei e gli epigoni di quelle arti (le opere degli Artigiani Artisti di Tor di Nona), al fine di
rappresentare l’elevato livello culturale dell’artigianato, in grado di esprimere i linguaggi delle discipline
espressive oggetto di attrazione per il pubblico internazionale.
Il Dipartimento Attività Culturali identifica ulteriori iniziative collegabili al progetto, come dei concorsi di
premiazione ricorrenti dei migliori allievi emergenti dal Distretto.
Turismo
Il Dipartimento Turismo inserirà gli Artisti e gli Artigiani e l’area di Tor di Nona all’interno del sistema di
promozione turistica ufficiale di Roma Capitale, esaltandone l’elevato valore storico, artistico e culturale che
le opere di eccellenza, prodotte da mani sapienti, possono rappresentare per turisti e visitatori.
Al fine di valorizzare ulteriormente l’attività ad elevato valore formativo, artistico, culturale del maestro
artigiano titolare della concessione, si potrà prevedere il riconoscimento di una licenza d’uso per il “Maestro
Artigiano nel Distretto dell’Artigianato Artistico di Tor di Nona per Roma Capitale” in grado di fornire
prestigio e differenziare tale figura selezionata rispetto agli eventuali ulteriori artigiani che si insedieranno
nel Distretto che fungerà da polo attrattivo. La suddetta licenza d’uso avrà validità per tutta la durata della
concessione, con possibilità di impiegare tale titolo identificativo anche successivamente alla scadenza della
concessione di servizi purché con una precisa delimitazione temporale all’effettivo esercizio del ruolo e
sempre salva la possibilità per l’Amministrazione di interdirne l’uso qualora lesivo dell’immagine di Roma
Capitale. Tale riconoscimento sarà visibile presso i laboratori artigianali stessi in modo tale da rappresentare
un marchio di garanzia nei confronti di turisti e visitatori.
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21. DISTRETTO DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO TOR DI NONA
PARTECIPANTI AI LAVORI DEL TAVOLO INTERDIPARTIMENTALE
Per Roma Capitale
Assessorato allo Sviluppo Economico, Turismo e Lavoro - capofila per indirizzi di progettazione
Assessorato al Patrimonio e alle Politiche abitative - capofila per indirizzi di predisposizione immobili
Ufficio di Scopo Progettazione e Innovazione Economica Urbana - attuatore della progettazione
Dipartimento Patrimonio e Politiche abitative - attuatore per la predisposizione immobili
Dipartimento Sviluppo Economico e Attività Produttive - contributore
Dipartimento Turismo, Formazione professionale e Lavoro - contributore
Dipartimento Attività Culturali - contributore
Con la collaborazione tecnico-giuridica di Risorse per Roma
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