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AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
INTELLIGENZA ARTIFICIALE #AIMOOC
manuela berlingeri
1.3 Memoria di lavoro e
funzioni esecutive
mooc.uniurb.it/aimooc
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
Prof.ssa Manuela Berlingeri
Dipartimento di Studi Umanistici – Università di
Urbino Carlo Bo
Centro di Neuropsicologia Clinica dell’Età Evolutiva –
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AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
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• intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre
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• «Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di
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rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la
situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento …»
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• n. the ability to derive information, learn from experience, adapt to the
environment, understand, and correctly utilize thought and reason
[APA dictionary]
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012).
The Cattell-Horn-Carroll model of
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Sviluppo dei
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Intelligenza
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1904: «two-factor theory»
Il fattore G indica il cosiddetto «fattore generale
di intelligenza
A cui si associano abilità più specifiche misurate
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POSITIVE MANIFOLD: misure di abilità mentali
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funzione cognitiva o un’abilità
Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012).
The Cattell-Horn-Carroll model of
intelligence.
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Intelligenza fluida e
cristallizzata
«Fluid ability has the character of a purely
general ability to discriminate and perceive
relations between any fundaments, new or old…
It is associated with the action of the whole
cortex. It is responsible for the intercorrelations,
or general factor, found among children’s tests
and among the speeded or adaptation-requiring
tests of adults.
Crystallized ability consists of discriminatory
habits long established in a particular field,
originally through the operation of fluid ability,
but no longer requiring insightful perception for
their successful operation.»
(Cattel, 1943 – p 178)
1965 – Cattel e Horn propongono un’estensione
della teoria di Cattel
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
La teoria dei tre strati di Carroll (1993)
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General Intelligence
Gf Gc Gy Gv Ga Gr Gs Gt
STRATO DELLE ABILITÀ SPECIFICHE
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AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
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Il ruolo della memoria nella misurazione
dell’intelligenza
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date degli eventi importanti a memoria»
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mente facilmente le connessioni tra gli
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Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model
of intelligence.
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model
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Supponiamo che stiate chiedendo delle
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mercatale a via Bramante a Urbino.
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ricevute?
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La memoria di lavoro
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Il modello rivisto: il buffer episodico
• The component proposed is a buffer in that it serves as an
interface between a range of systems, each involving a
different set of codes. It is assumed to achieve this by
using a common multi-dimensional code. The buffer is
assumed to be limited in capacity because of the
computational demand of providing simultaneous access
to the necessarily wide range of different codes.
• The episodic buffer can be accessed by the central
executive through the medium of conscious awareness.
The executive can, furthermore, influence the content of
the store by attending to a given source of information,
whether perceptual, from other components of working
memory, or from LTM.
Baddeley, 2000
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
«My reluctance to tackle the executive stemmed from two sources: first,
its probable complexity, and second, because of the crucial importance
of its attentional capacity. Although there were a number of highly
developed and sophisticated theories of attention, most were concerned
with the role of attention in perception, whereas the principal role of the
CE was the attentional control of action. The one directly relevant article
I could find (Norman & Shallice 1986) appeared as a chapter because of
the difficulty of persuading a journal to accept it (Shallice 2010, personal
communication), alas, all too common with papers presenting new
ideas»
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
Il Sistema Supervisore Attentivo
«A major feature of our model is that for welllearned
action sequences two levels of control are possible:
deliberate conscious control and automatic contention
scheduling of the horizontal threads. Possibly the
strongest evidence for the existence of both levels comes
from neuropsychology. The functions we assume for the
supervisory attentional control those that require
"deliberate attention"correspond closely with those
ascribed by Luria (1966) to prefrontal regions of the
brain, thought by Luria to be required for the
programming, regulation, and verification of activity. In
this view, if the Supervisory Attentional System were
damaged the resulting»
Norman & Shallice 1986
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
L’esecutivo
centrale
«sistema sovraordinato il cui compito è controllare
e coordinare l’attività dei due “sistemi schiavi”»
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diverse funzioni (Baddeley, 2000):
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condizioni di doppio-compito
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4) aggiornamento delle informazioni
5) recupero e manipolazione di informazioni
immagazzinate in MLT
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
Le funzioni esecutive
Con il termine funzioni esecutive si fa riferimento ad un
insieme di funzioni e processi di alto livello che controllano il
comportamento e permettono l’emissione di risponde
comportamentali adattive a situazioni e stimoli nuovi,
complessi o ambigui
(Hughes et al., 2005)
“First, they all address, to some degree, mental capacities that
direct or cue the use of other mental processes and/or motor
responses. Second, they all address functions that have some
link to activation of portion of the frontal lobe regions of the
cerebral cortex”
(McCloskey et. al,2009).
Lurija: i lobi frontali hanno un ruolo nel
controllo e nella regolazione del
comportamento
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
• Quale componente della memoria di lavoro predice la
prestazione ai test di intelligenza?
AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
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  • 1. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri INTELLIGENZA ARTIFICIALE #AIMOOC manuela berlingeri 1.3 Memoria di lavoro e funzioni esecutive mooc.uniurb.it/aimooc
  • 2. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Prof.ssa Manuela Berlingeri Dipartimento di Studi Umanistici – Università di Urbino Carlo Bo Centro di Neuropsicologia Clinica dell’Età Evolutiva – ASUR Marche Pesaro NEUROMI – Centro di Neuroscienze di Milano
  • 3. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Una definizione di intelligenza • intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. • «Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere o spiegare i fatti o le azioni, elaborare modelli astratti della realtà, intendere e farsi intendere dagli altri, giudicare, e lo rendono insieme capace di adattarsi a situazioni nuove e di modificare la situazione stessa quando questa presenta ostacoli all’adattamento …» [Dizionario Treccani] • n. the ability to derive information, learn from experience, adapt to the environment, understand, and correctly utilize thought and reason [APA dictionary]
  • 4. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model of intelligence. Sviluppo dei Modelli Psicometrici di Intelligenza
  • 5. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Charles Spearman e il «g Factor» 1904: «two-factor theory» Il fattore G indica il cosiddetto «fattore generale di intelligenza A cui si associano abilità più specifiche misurate da prove costruite ad-hoc POSITIVE MANIFOLD: misure di abilità mentali tendono a correlare tra loro perché sono accumunate da un fattore generale di intelligenza sottostante Il «g Factor» è un’astrazione statistica, non una funzione cognitiva o un’abilità Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model of intelligence.
  • 6. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Intelligenza fluida e cristallizzata «Fluid ability has the character of a purely general ability to discriminate and perceive relations between any fundaments, new or old… It is associated with the action of the whole cortex. It is responsible for the intercorrelations, or general factor, found among children’s tests and among the speeded or adaptation-requiring tests of adults. Crystallized ability consists of discriminatory habits long established in a particular field, originally through the operation of fluid ability, but no longer requiring insightful perception for their successful operation.» (Cattel, 1943 – p 178) 1965 – Cattel e Horn propongono un’estensione della teoria di Cattel
  • 7. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri La teoria dei tre strati di Carroll (1993) g General Intelligence Gf Gc Gy Gv Ga Gr Gs Gt STRATO DELLE ABILITÀ SPECIFICHE III STRATO II STRATO I STRATO
  • 8. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 9. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Il ruolo della memoria nella misurazione dell’intelligenza «Luigi è molto intelligente, si ricorda tutte le date degli eventi importanti a memoria» «Laura è molto intelligente, riesce tenere a mente facilmente le connessioni tra gli argomenti trattati a scuola» «Fabio è molto intelligente, appena gli dici una cosa se la ricorda subito» «Martina è molto intelligente, riesce a tenere a mente molte cose contemporaneamente e a trovare sempre soluzioni creative ai problemi» Il senso comune Il modello CHC Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model of intelligence.
  • 10. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Schneider, W. J., & McGrew, K. S. (2012). The Cattell-Horn-Carroll model of intelligence.
  • 11. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Supponiamo che stiate chiedendo delle indicazioni stradali per arrivare da piazza mercatale a via Bramante a Urbino. Come fareste a ricordare le informazioni ricevute?
  • 12. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri La memoria di lavoro
  • 13. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri «A system for processing and storing information in the here and now» 1) Magazzini dominio-specifici 2) Sistema in grado di coordinare i magazzini e di processare le informazioni
  • 14. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Il modello rivisto: il buffer episodico • The component proposed is a buffer in that it serves as an interface between a range of systems, each involving a different set of codes. It is assumed to achieve this by using a common multi-dimensional code. The buffer is assumed to be limited in capacity because of the computational demand of providing simultaneous access to the necessarily wide range of different codes. • The episodic buffer can be accessed by the central executive through the medium of conscious awareness. The executive can, furthermore, influence the content of the store by attending to a given source of information, whether perceptual, from other components of working memory, or from LTM. Baddeley, 2000
  • 15. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 16. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri «My reluctance to tackle the executive stemmed from two sources: first, its probable complexity, and second, because of the crucial importance of its attentional capacity. Although there were a number of highly developed and sophisticated theories of attention, most were concerned with the role of attention in perception, whereas the principal role of the CE was the attentional control of action. The one directly relevant article I could find (Norman & Shallice 1986) appeared as a chapter because of the difficulty of persuading a journal to accept it (Shallice 2010, personal communication), alas, all too common with papers presenting new ideas»
  • 17. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Il Sistema Supervisore Attentivo «A major feature of our model is that for welllearned action sequences two levels of control are possible: deliberate conscious control and automatic contention scheduling of the horizontal threads. Possibly the strongest evidence for the existence of both levels comes from neuropsychology. The functions we assume for the supervisory attentional control those that require "deliberate attention"correspond closely with those ascribed by Luria (1966) to prefrontal regions of the brain, thought by Luria to be required for the programming, regulation, and verification of activity. In this view, if the Supervisory Attentional System were damaged the resulting» Norman & Shallice 1986
  • 18. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri L’esecutivo centrale «sistema sovraordinato il cui compito è controllare e coordinare l’attività dei due “sistemi schiavi”» è un sistema multi-componenziale che include diverse funzioni (Baddeley, 2000): 1) capacità di allocare risorse cognitive in condizioni di doppio-compito 2) switching 3) inibizione 4) aggiornamento delle informazioni 5) recupero e manipolazione di informazioni immagazzinate in MLT
  • 19. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri Le funzioni esecutive Con il termine funzioni esecutive si fa riferimento ad un insieme di funzioni e processi di alto livello che controllano il comportamento e permettono l’emissione di risponde comportamentali adattive a situazioni e stimoli nuovi, complessi o ambigui (Hughes et al., 2005) “First, they all address, to some degree, mental capacities that direct or cue the use of other mental processes and/or motor responses. Second, they all address functions that have some link to activation of portion of the frontal lobe regions of the cerebral cortex” (McCloskey et. al,2009). Lurija: i lobi frontali hanno un ruolo nel controllo e nella regolazione del comportamento
  • 20. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri • Quale componente della memoria di lavoro predice la prestazione ai test di intelligenza?
  • 21. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 22. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 23. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 24. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri
  • 25. AIMOOC 1.3 manuela berlingeri INTELLIGENZA ARTIFICIALE #AIMOOC manuela berlingeri 1.3 Memoria di lavoro e funzioni esecutive mooc.uniurb.it/aimooc