2. CHOCOLAT
Il libro è scritto in prima persona, da due punti di
vista, da Vianne e dal prete Reynaud. La maggior
parte dei capitoli sono raccontati da Vianne.
Quando narra Reynaud, si rivolge a mon père, cioè al
Signore. In fondo al libro c’è il GLOSSARIO
GOLOSO dove ci sono molti nomi di cioccolate e
cioccolatini con la propria spiegazione.
3. I personaggi
Vianne Rocher: E’ la protagonista del libro, arriva a
Lansquenet per aprire un negozio di cioccolata, la
“Celeste Praline”, che attira molte persone del
villaggio. Per ogni cliente sa riconoscere il suo
dolciume preferito. Non frequenta la chiesa.
Francis Reynaud: E’ il prete del villaggio, non
sopporta Vianne, il suo negozio e la figlia.
Per questo cerca di fargli chiudere la Celeste
Praline per tutto il libro.
4. I personaggi
Anouk: E’ la figlia di Vianne, ha 6 anni,
e porta sempre con sé il suo
coniglio immaginario Pantouffle.
Armande Voizin: E’ una vecchia
signora stravagante che diventa un’amica di Vianne e sua
cliente.
Guillaume: E’ un signore in pensione, anche lui un
cliente della Celeste Praline, ha
un inseparabile amico, cioè un cane
malato.
5. I personaggi
Joséphine: E’ la moglie di
Muscat, che la domina e
che non la rispetta. Diventa
amica e aiutante di Vianne,
lasciando suo marito.
Muscat: E’ il marito di Josèphine, è autoritario e
violento contro di lei.
Roux: E’ un nomade arrivato con altri amici
con delle barche a Lansquenet, innamorato
di Joséphine.
6. I personaggi
La madre di Vianne: Lei, insieme a Vianne,
scappa dall'Uomo Nero attraversando tutto in
mondo. La madre di Vianne usava i suoi poteri per
scavare nelle vite delle persone, ma Vianne, usa la
magia solo per il cioccolato. A New York la
mamma di Vianne è morta di cancro.
Ora, Vianne e Anouk sperano
di rimanere a Lansquenet.
7. Lansquenet-Sous-Tannes
Lansquenet è un paesino in Francia triste e grigio.
E’ guidato dal prete Reynaud, che vuole che tutti
frequentino la chiesa; infatti quando arriva Vianne la
prende già di mira.
Lansquenet ha un fiume che si chiama
Tannes, dove poi vengono a stare per
un po’ di tempo, dei
nomadi.