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Lunedì, 19 Dicembre 2016
Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Pesticidi
Nella settimana n.51 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta
europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 77 (8 quelle inviate dal Ministero
della salute italiano).
Tra i lotti respinti alla frontiera si segnalano: notificato dal Regno Unito per alto
contenuto di cianuro in foglie di manioca congelate e impasto provenienti dal
Cameroon e per imballaggio danneggiato di pezzi di tonno pouch in salamoia
provenienti dal Vietnam infestati da larve di insetti; notificato dall’Italia per
aflatossine in pistacchi sgusciati provenienti dall’Iran, via Turchia; notificato dalla
Polonia per ocratossina A in caffè solubile proveniente dall’India; notificato dalla
Bulgaria per fostiazate in peperoni dolci provenienti dalla Turchia e per contenuto
troppo alto di solfiti in albicocche secche provenienti dalla Turchia; notificato dalla
Germania per aflatossine in pistacchi provenienti dalla Turchia e per sostanza
proibita cloramfenicolo in gamberetti surgelati (Penaeus vannamei) provenienti
dall’India; dall’Olanda per aflatossine in arachidi provenienti dall’ Argentina; da
Latvia per contenuto troppo alto di solfiti in albicocche secche provenienti dall’
Uzbekistan.
Allerta notificati dall’Italia per: mercurio in pesce spada affumicato refrigerato
(Xiphias gladius) proveniente dalla Spagna.
Allerta notificati: dalla Spagna per soia non dichiarata in riso e mais tostato
proveniente dalla Spagna; dalla Germania per deossinivalenolo proveniente dalla
Repubblica Ceca; da Latvia per Escherichia coli produttori di Shiga in salsicce
affumicate provenienti dalla Lituania; dalla Croazia per alto livello di acrilammide in
biscotti per bambini provenienti dalla Croazia; dalla Francia per Salmonella in
ducking farcito con morel e armagnac proveniente dalla Francia; dall’Olanda per
soia non dichiarata in involtini primavera congelati provenienti dall’ Olanda e per
Salmonella in cozze vive provenienti dall’Olanda; dalla Germania per alto
contenuto di iodio nella alghe marine tagliate essiccate provenienti dalla Corea del
Sud, via Olanda; dalla Slovacchia per presenza di sedano in panna acida e snack
di mais aromatizzato alla cipolla provenienti dalla Germania, manufatti in Olanda;
dal Portogallo per benzo(a)pirene e idrocarburi policiclici aromatici in olio di semi di
girasole provenienti dalla Spagna; dalla Francia per Escherichia coli
enteropatogena in carne di manzo congelata proveniente dall’ Irlanda.
Nella lista delle informative troviamo notificate: notificata dall’ Italia per infestazione
da parassiti con Anisakis di rana pescatrice refrigerata (Lophius piscatorius)
proveniente dalla Francia; notificato dalla Repubblica Ceca per clorpirifos in mele
provenienti dalla Polonia; dalla Finlandia per non autorizzato nuovo ingrediente
alimentare Salacia oblonga nel supplemento dietetico proveniente dagli Stati Uniti e
per Salmonella Liverpool in colza proveniente dalla Germania, via Svizzera e via
Danimarca; notificato dalla Croazia per Escherichia coli enteropatogena in
preparato di carne proveniente dalla Polonia; non notificato dalla Germania per
ingredienti non autorizzati e alti contenuti di caffeina in integratore alimentare
provenienti dagli Stati Uniti, via Tailandia; dalla Repubblica Ceca per norovirus in
physalis proveniente dalla Colombia; dall’Italia per Salmonella anatum, Salmonella
infantis e Salmonella Livingstone in farina di carne per gli animali domestici
proveniente dalla Polonia; notificato dalla Danimarca per purea di frutta organica
proveniente dall’Italia infestato con muffe; dalla Spagna per aflatossine in semi di
cotone proveniente da Benin.
Fonte: rasff.eu
La Spagna verso la sugar tax sulle bevande zuccherate. Lo ha annunciato il governo
e dovrebbe entrare in vigore nel 2017.
Il Ministro delle Finanze spagnolo, Cristóbal Montoro, ha annunciato ad alcuni gruppi
parlamentari l’intenzione del governo di istituire una tassa sulle bevande zuccherate,
al fine di spingere verso il consumo di prodotti più salutari e combattere l’obesità e
malattie come il diabete. La nuova tassa, di cui non sono ancora stati forniti dettagli,
dovrebbe produrre circa 200 milioni di euro di entrate.
Le aziende del settore lamentano la mancanza di dialogo da parte del governo,
che li ha colti di sorpresa, senza alcun coinvolgimento preventivo. I produttori, riuniti
nell’Associazione celle bevande rinfrescanti (Anfabra), definiscono la nuova tassa
“ingiusta e discriminatoria”, sostenendo che danneggerà la ripresa dei consumi e
dell’economia, la competitività dell’industria delle bevande e, in particolare,
dell’ospitalità e del turismo, oltre che gravare sulle classi meno abbienti.
Inoltre, l’Anfabra sostiene che sarebbe dimostrato che le tasse non sono efficaci per
risolvere i problemi della salute o per cambiare le abitudini di consumo, oltre a
contrastare con il principio che non ci sono alimenti buoni o cattivi e che occorrono
diete equilibrate.
Tuttavia, a favore della soda tax si è espressa recentemente anche l’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms), con un rapporto secondo cui a un aumento del 20%
del prezzo di vendita al dettaglio delle bibite zuccherate corrisponde una
diminuzione proporzionale del loro consumo e quindi una diminuzione del
sovrappeso, dell’obesità, del diabete di tipo 2 e delle carie dentali. (Articolo di
Beniamino Bonardi)
Fonte: www.ilfattoalimentare.it
Dal glifosato al dicamba, il nuovo pesticida di Monsanto in arrivo il prossimo anno.
Già pronti anche sementi OGM resistenti all’erbicida.
L’hashtag #StopGlifosato ha avuto gran successo nel 2016, grazie alle polemiche
insorte dopo il parere dello IARC (OMS) che accusava il preparato chimico
di cancerogenicità. Le ONG ambientaliste hanno acclamato di fronte alla magra
vittoria delle restrizioni all’impiego nella sola Europa, senza valutare con attenzione
la situazione delle commodity agricole d’oltreoceano, il grano in particolare. Al
glifosato é stato attribuito il titolo di pesticida del XX secolo. Un diserbante ad ampio
spettro, così efficace da consentire l’abbandono di pratiche tradizionali e ridurre
l’impiego della forza lavoro in agricoltura. Il rovescio della medaglia è stato la
dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche a discapito di lavoratori, abitanti e
consumatori, l’inquinamento dei terreni e delle acque sotterranee, e la riduzione
della biodiversità (1).
Dopo 40 anni di massiccio impiego il glifosato dovrebbe andare in pensione. Il
risultato non è merito degli effetti collaterali, fino a oggi poco considerati dai politici
e dalle amministrazioni, ma è collegato ad un motivo molto più banale. Il suo
impiego non è più così redditizio perché il brevetto è decaduto da qualche anno. Il
Roundup – questo il celebre brand commerciale scelto dalla Monsanto per il
Roundup – è stato mantenuto in circolazione un paio di decenni poiché la
multinazionale ha brevettato anche sementi OGM Roundup-Ready, in grado
resistere al micidiale pesticida dopo l’irrorazione dei terreni. Il gruppo americano,
che a breve vestirà maglia tedesca (2), ha deciso di lanciare un nuovo super-
diserbante prima che anche questi brevetti decadano.
Dicamba é il nome del candidato pesticida del XXI secolo, stabilito nei piani del
ristretto club di aziende che domina il mercato globale dei pesticidi. La sostanza non
é nuova, ma é stata inserita in un nuovo cocktail che ha già raccolto attestati di
neurotossicità, danni al sistema riproduttivo e rischi di malformazione del feto (in
alcune specie animali), al fegato e i reni, tossicità per gli uccelli e le specie
acquatiche, percolazione nelle acque sotterranee (3). Ragionevolmente servirà
almeno un decennio per valutare compiutamente altri danni, per la salute umana e
l’ambiente. L’approvazione della nuova formulazione del pesticida da parte
dell’EPA (Environment Protection Agency) é arrivata proprio quando l’attenzione di
tutti era focalizzata sulle elezioni presidenziali USA (4).
Come ovvio, sono pronti anche gli OGM dicamba-resistenti. La Commissione
europea ha già approvato la soia Roundup Ready 2 Xtend di Monsanto per
l’impiego in alimenti, mangimi e altri prodotti (5). Un via libera atteso anche dal
Canada, che nel corso dei negoziati CETA aveva sospeso il processo di
autorizzazione alle coltivazioni per prevenire ostacoli all’export in UE. Gli altri membri
del club delle aziende che producono agrofarmaci sono altresì preparati al lancio
del pesticida coi marchi DuPont, BASF e un centinaio d’altri già concessi in licenza. A
loro volta DuPont, Pioneer e Syngenta immetteranno sul mercato dei semi, già a
partire dal 2017, decine di varietà di soia OGM e cotone dicamba-resistenti.Per
ulteriori approfondimenti sul tema, si veda l’articolo. Per un quadro complessivo di
scenario, si segnala l’ebook “OGM, la Grande Truffa”, il cui download é gratuito
seguendo questo link (http://www.greatitalianfoodtrade.it/sostenibilità/ogm-la-
grande-truffa)
Note
(1) Molto interessante ci sembra la visione del documentario “The human cost of
agrotoxicos” dell’argentino Pablo Ernesto Piovano.
(2) Si attende entro i prossimi mesi il fanale verde delle autorità per la concorrenza dei vari continenti
all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer.
(3) http://www.beyondpesticides.org/resources/pesticide-gateway-test?pname=dicamba.php
(4) http://www.reuters.com/article/monsanto-epa-dicamba-idUSL1N1DA3YS
(5) http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/gm_register_auth.cfm?pr_id=7
Fonte: www.ilfattoalimentare.it

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  • 1. News 51/SA/2016 Lunedì, 19 Dicembre 2016 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Pesticidi Nella settimana n.51 del 2016 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 77 (8 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). Tra i lotti respinti alla frontiera si segnalano: notificato dal Regno Unito per alto contenuto di cianuro in foglie di manioca congelate e impasto provenienti dal Cameroon e per imballaggio danneggiato di pezzi di tonno pouch in salamoia provenienti dal Vietnam infestati da larve di insetti; notificato dall’Italia per aflatossine in pistacchi sgusciati provenienti dall’Iran, via Turchia; notificato dalla Polonia per ocratossina A in caffè solubile proveniente dall’India; notificato dalla Bulgaria per fostiazate in peperoni dolci provenienti dalla Turchia e per contenuto troppo alto di solfiti in albicocche secche provenienti dalla Turchia; notificato dalla Germania per aflatossine in pistacchi provenienti dalla Turchia e per sostanza proibita cloramfenicolo in gamberetti surgelati (Penaeus vannamei) provenienti dall’India; dall’Olanda per aflatossine in arachidi provenienti dall’ Argentina; da Latvia per contenuto troppo alto di solfiti in albicocche secche provenienti dall’ Uzbekistan. Allerta notificati dall’Italia per: mercurio in pesce spada affumicato refrigerato (Xiphias gladius) proveniente dalla Spagna. Allerta notificati: dalla Spagna per soia non dichiarata in riso e mais tostato proveniente dalla Spagna; dalla Germania per deossinivalenolo proveniente dalla Repubblica Ceca; da Latvia per Escherichia coli produttori di Shiga in salsicce affumicate provenienti dalla Lituania; dalla Croazia per alto livello di acrilammide in biscotti per bambini provenienti dalla Croazia; dalla Francia per Salmonella in ducking farcito con morel e armagnac proveniente dalla Francia; dall’Olanda per soia non dichiarata in involtini primavera congelati provenienti dall’ Olanda e per Salmonella in cozze vive provenienti dall’Olanda; dalla Germania per alto contenuto di iodio nella alghe marine tagliate essiccate provenienti dalla Corea del
  • 2. Sud, via Olanda; dalla Slovacchia per presenza di sedano in panna acida e snack di mais aromatizzato alla cipolla provenienti dalla Germania, manufatti in Olanda; dal Portogallo per benzo(a)pirene e idrocarburi policiclici aromatici in olio di semi di girasole provenienti dalla Spagna; dalla Francia per Escherichia coli enteropatogena in carne di manzo congelata proveniente dall’ Irlanda. Nella lista delle informative troviamo notificate: notificata dall’ Italia per infestazione da parassiti con Anisakis di rana pescatrice refrigerata (Lophius piscatorius) proveniente dalla Francia; notificato dalla Repubblica Ceca per clorpirifos in mele provenienti dalla Polonia; dalla Finlandia per non autorizzato nuovo ingrediente alimentare Salacia oblonga nel supplemento dietetico proveniente dagli Stati Uniti e per Salmonella Liverpool in colza proveniente dalla Germania, via Svizzera e via Danimarca; notificato dalla Croazia per Escherichia coli enteropatogena in preparato di carne proveniente dalla Polonia; non notificato dalla Germania per ingredienti non autorizzati e alti contenuti di caffeina in integratore alimentare provenienti dagli Stati Uniti, via Tailandia; dalla Repubblica Ceca per norovirus in physalis proveniente dalla Colombia; dall’Italia per Salmonella anatum, Salmonella infantis e Salmonella Livingstone in farina di carne per gli animali domestici proveniente dalla Polonia; notificato dalla Danimarca per purea di frutta organica proveniente dall’Italia infestato con muffe; dalla Spagna per aflatossine in semi di cotone proveniente da Benin. Fonte: rasff.eu La Spagna verso la sugar tax sulle bevande zuccherate. Lo ha annunciato il governo e dovrebbe entrare in vigore nel 2017. Il Ministro delle Finanze spagnolo, Cristóbal Montoro, ha annunciato ad alcuni gruppi parlamentari l’intenzione del governo di istituire una tassa sulle bevande zuccherate, al fine di spingere verso il consumo di prodotti più salutari e combattere l’obesità e malattie come il diabete. La nuova tassa, di cui non sono ancora stati forniti dettagli, dovrebbe produrre circa 200 milioni di euro di entrate. Le aziende del settore lamentano la mancanza di dialogo da parte del governo, che li ha colti di sorpresa, senza alcun coinvolgimento preventivo. I produttori, riuniti nell’Associazione celle bevande rinfrescanti (Anfabra), definiscono la nuova tassa “ingiusta e discriminatoria”, sostenendo che danneggerà la ripresa dei consumi e dell’economia, la competitività dell’industria delle bevande e, in particolare,
  • 3. dell’ospitalità e del turismo, oltre che gravare sulle classi meno abbienti. Inoltre, l’Anfabra sostiene che sarebbe dimostrato che le tasse non sono efficaci per risolvere i problemi della salute o per cambiare le abitudini di consumo, oltre a contrastare con il principio che non ci sono alimenti buoni o cattivi e che occorrono diete equilibrate. Tuttavia, a favore della soda tax si è espressa recentemente anche l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), con un rapporto secondo cui a un aumento del 20% del prezzo di vendita al dettaglio delle bibite zuccherate corrisponde una diminuzione proporzionale del loro consumo e quindi una diminuzione del sovrappeso, dell’obesità, del diabete di tipo 2 e delle carie dentali. (Articolo di Beniamino Bonardi) Fonte: www.ilfattoalimentare.it Dal glifosato al dicamba, il nuovo pesticida di Monsanto in arrivo il prossimo anno. Già pronti anche sementi OGM resistenti all’erbicida. L’hashtag #StopGlifosato ha avuto gran successo nel 2016, grazie alle polemiche insorte dopo il parere dello IARC (OMS) che accusava il preparato chimico di cancerogenicità. Le ONG ambientaliste hanno acclamato di fronte alla magra vittoria delle restrizioni all’impiego nella sola Europa, senza valutare con attenzione la situazione delle commodity agricole d’oltreoceano, il grano in particolare. Al glifosato é stato attribuito il titolo di pesticida del XX secolo. Un diserbante ad ampio spettro, così efficace da consentire l’abbandono di pratiche tradizionali e ridurre l’impiego della forza lavoro in agricoltura. Il rovescio della medaglia è stato la dispersione nell’ambiente di sostanze tossiche a discapito di lavoratori, abitanti e consumatori, l’inquinamento dei terreni e delle acque sotterranee, e la riduzione della biodiversità (1). Dopo 40 anni di massiccio impiego il glifosato dovrebbe andare in pensione. Il risultato non è merito degli effetti collaterali, fino a oggi poco considerati dai politici e dalle amministrazioni, ma è collegato ad un motivo molto più banale. Il suo impiego non è più così redditizio perché il brevetto è decaduto da qualche anno. Il Roundup – questo il celebre brand commerciale scelto dalla Monsanto per il Roundup – è stato mantenuto in circolazione un paio di decenni poiché la multinazionale ha brevettato anche sementi OGM Roundup-Ready, in grado
  • 4. resistere al micidiale pesticida dopo l’irrorazione dei terreni. Il gruppo americano, che a breve vestirà maglia tedesca (2), ha deciso di lanciare un nuovo super- diserbante prima che anche questi brevetti decadano. Dicamba é il nome del candidato pesticida del XXI secolo, stabilito nei piani del ristretto club di aziende che domina il mercato globale dei pesticidi. La sostanza non é nuova, ma é stata inserita in un nuovo cocktail che ha già raccolto attestati di neurotossicità, danni al sistema riproduttivo e rischi di malformazione del feto (in alcune specie animali), al fegato e i reni, tossicità per gli uccelli e le specie acquatiche, percolazione nelle acque sotterranee (3). Ragionevolmente servirà almeno un decennio per valutare compiutamente altri danni, per la salute umana e l’ambiente. L’approvazione della nuova formulazione del pesticida da parte dell’EPA (Environment Protection Agency) é arrivata proprio quando l’attenzione di tutti era focalizzata sulle elezioni presidenziali USA (4). Come ovvio, sono pronti anche gli OGM dicamba-resistenti. La Commissione europea ha già approvato la soia Roundup Ready 2 Xtend di Monsanto per l’impiego in alimenti, mangimi e altri prodotti (5). Un via libera atteso anche dal Canada, che nel corso dei negoziati CETA aveva sospeso il processo di autorizzazione alle coltivazioni per prevenire ostacoli all’export in UE. Gli altri membri del club delle aziende che producono agrofarmaci sono altresì preparati al lancio del pesticida coi marchi DuPont, BASF e un centinaio d’altri già concessi in licenza. A loro volta DuPont, Pioneer e Syngenta immetteranno sul mercato dei semi, già a partire dal 2017, decine di varietà di soia OGM e cotone dicamba-resistenti.Per ulteriori approfondimenti sul tema, si veda l’articolo. Per un quadro complessivo di scenario, si segnala l’ebook “OGM, la Grande Truffa”, il cui download é gratuito seguendo questo link (http://www.greatitalianfoodtrade.it/sostenibilità/ogm-la- grande-truffa) Note (1) Molto interessante ci sembra la visione del documentario “The human cost of agrotoxicos” dell’argentino Pablo Ernesto Piovano. (2) Si attende entro i prossimi mesi il fanale verde delle autorità per la concorrenza dei vari continenti all’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer. (3) http://www.beyondpesticides.org/resources/pesticide-gateway-test?pname=dicamba.php (4) http://www.reuters.com/article/monsanto-epa-dicamba-idUSL1N1DA3YS (5) http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/gm_register_auth.cfm?pr_id=7 Fonte: www.ilfattoalimentare.it