Studi recenti hanno dimostrato che gli esseri umani comunicano tra loro sempre attraverso la propria intelligenza percettiva. Da essa dipende il nostro successo relazionale. La percezione e la comunicazione con il mondo interno ed esterno a noi avvengono attraverso i nostri sensi: l’olfatto e il gusto, il tatto, la vista e l’udito.
4. Da essadipende il nostro successorelazionale.
La percezione e lacomunicazionecon il mondo interno ed esterno a noi
avvengono attraversoi nostrisensi:l’olfattoe ilgusto, il tatto,lavista e l’udito.
Ognuno dinoi ha un’intelligenzapercettiva più spiccatache passa
attraversoun particolaresenso o canale percettivo.
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5. Mettere alcentro lapercezione sensoriale,la
comunicazionee i modelli comportamentali
vissuti
alloscopo di sviluppare nuove possibilitàdi scelta
e di soluzionenel rapportocon se stessie con gli altri.
PNL: Programmazione Neuro Linguistica
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6. Ognunodi noi ha elascia nell’altro la
PROPRIA IMPRONTA.
È la traccia del nostro modello comportamentale.
P = Programmazione del Comportamento
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8. Ogni comportamento umano è fatto di PROCESSI NEUROLOGICI:
Vista, Udito, Tatto, Olfatto, Gusto
Ogni nostrocontattoconl’ambiente avviene attraversola percezionesensoriale.
N = Neurolinguistica
Ogni persona, attraverso le PROPRIE percezioni
si forma la propria REALTA’SOGGETTIVA.
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9. Le parole sono dei ponti che
colleganoil nostro mondointeriore
con l’esterno.
Il linguaggio èl’espressioneindividualedella nostrapercezione soggettiva.
L = Linguistica
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10. Le intelligenzepercettive sono ilnostro linguaggio
esperienziale con il quale entriamoin contattocon noi stessi e
con gli altri attraverso la percezione, ilpensiero, la memoria e
la consapevolezza.
Ciò significache riceviamo,codifichiamo,memorizziamoe trasmettiamo informazioni
mediante la nostra intelligenzapercettiva preferita, il nostro linguaggioesperienziale.
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11. Che cosa accadequando insegnanti e alunni possiedono
intelligenze percettive differenti?
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12. Barbara, una maestra cinestesica, dimostrava affetto e vicinanza ad un sua allieva in difficoltà, Elena,
attraverso espressionifisiche: carezze, sedersi vicino, mettere unamano sullaspalla,ecc.
Quest’alunnaera uditiva e, per sentirsi ben voluta, aveva bisogno di essereascoltata, nonle
bastavano,cioè,lesensazionifisiche(cheinvecegradival’insegnante).
Vi racconto un esempio successo in classe:
CosaaccadevatraBarbaraedElena?
Si verificava una mancanza di comunicazione per entrambe le parti: Barbarasi lamentava perché Elena
non apprezzava i suoisforzi relazionali e la bambina non percepiva pienamente l’affetto della sua
insegnante.
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13. Stare in una relazioneautentica, vera e leale congli
alunniparte proprio daqui:
riconoscerela loroINTELLIGENZA
PERCETTIVA PREFERITAper
nonpassaresopraalle loro parole,
ailoro pensieri, alleloroemozioni,
alle lorofantasiee ai lorosogni.
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