Attività di scienze legate al compito di realtà "Inverno... Digitale", svolto dalle classi quarte del plesso "Crisci", dell'I.C. "Galileo Galilei" di Arienzo (CE), nel mese di gennaio dell'a. s. 2020/2021.
XI Lezione - Arabo LAR Giath Rammo @ Libera Accademia Romana
Gli animali in inverno
1. CLASSI QUARTE – Plesso «Crisci»
I.C. «G. Galilei» - Arienzo
A. s.2020/2021
GLI ANIMALI IN INVERNO
2. IL LETARGO
Per difendersi dal freddo e sopravvivere alla
mancanza di cibo, alcuni animali vanno in
LETARGO.
Il letargo è un sonno più o meno profondo e
lungo durante il quale il cuore dell’animale batte
più lentamente, la temperatura del corpo si
abbassa e l’animale sopravvive consumando il
grasso accumulato durante la bella stagione.
Numerosi sono gli animali che si difendono dal
freddo e dalla fame della cattiva stagione
addormentandosi.
Gli animali che vanno in letargo sono: il ghiro, il
pipistrello, l’orso ecc…
8. IL SEMILETARGO
Alcuni animali, invece, come lo
scoiattolo e la marmotta, dormono e
ogni tanto si svegliano per mangiare
qualcosa e poi si riaddormentano.
Le loro provviste sono nocciole,
ghiande, bacche ecc...
11. MIMETISMO
Ogni specie selvatica ha sviluppato nel corso
della propria storia evolutiva una grande varietà
di adattamenti in risposta all’ambiente in cui si
trova.
Con l’arrivo dell’inverno, le condizioni ambientali
cambiano drasticamente: la temperatura si
abbassa, il cibo scarseggia e a causa della neve
gli spostamenti diventano difficoltosi, per questo
mettono in atto il mimetismo.
12. Alcuni animali nella stagione invernale si
mimetizzano per non essere visti dalle prede
o dai predatori, infoltendo il pelo o le piume e
cambiando colore, diventando bianchi come
la neve. La parola mimetismo, infatti, deriva
dal greco “mimetizo” che significa “imitare”.
21. LA MIGRAZIONE
La migrazione per gli uccelli avviene solo
d’inverno.
Gli uccelli durante la migrazione viaggiano
verso un paese più caldo per non soffrire il
freddo del paese in cui sono.
Un uccello come la rondine è spesso
legato al concetto di migrazione e ne è
uno dei simboli più immediati.
23. In inverno le rondini europee migrano in Sud
Africa percorrendo in cielo circa 11.000 km con
un ritmo medio di 322 km al giorno, a una
velocità di circa 32,2 Km/h.
Gli uccelli che migrano, si spostano sia in gruppi
che da soli; alcuni, come il malvizzo e l’allodola,
si muovono di notte, per sfuggire ai rapaci.
25. Gli uccelli d’acqua dolce, invece, come svasso e
marangone, si riposano lungo le coste.
svasso
marangone
26. GLI INSETTI
In inverno, la maggior parte degli insetti è morta
dopo aver deposto le uova ed i rari superstiti
sono rannicchiati, al riparo dal freddo, in
nascondigli dove sarebbe molto difficile poterli
trovare.
Gli insetti hanno cicli vitali molto diversi l’uno
dall’altro: tutti depongono le uova, ma
successivamente si sviluppano in maniera
differente a seconda della famiglia: c’è chi
compie una metamorfosi, chi si sviluppa
direttamente con forma adulta, ecc…
27. Come la maggior parte delle specie,
anche gli insetti devono trovare delle
strategie per superare l’inverno con i suoi
mesi freddi e condizioni avverse. Molti
hanno un ciclo di vita annuale, che li
porterà alla morte con i primi freddi.
Tuttavia, prima della loro fine, depongono
le uova in zone e luoghi riparati (anfratti
rocciosi, fori e fessure nei muri, cortecce,
e tronchi morti), che si schiuderanno con i
primi caldi.
28. Anche la scelta del luogo di deposizione non
è casuale.
Per esempio le farfalle della specie Papilio
machaon (Macaone) depositano le uova
sulla pianta del finocchio selvatico, specie di
cui si nutrirà la larva appena nata.
29. Altre farfalle sopravvivono alle temperature
rigide invernali e si ritrovano anche nei mesi più
freddi, rifugiate in ambienti riparati, in attesa
della stagione più mite (Vanessa atalanta).
30. In molte specie, come nel podalirio (Iphiclides
podalirius), le larve si impupano durante la
stagione invernale, per compiere direttamente
la metamorfosi nell’individuo adulto in
primavera.
31. Le coccinelle in inverno affrontano il freddo
raggruppandosi in gran numero sotto rocce, fitta
vegetazione o in qualche ambiente chiuso da
tempo. Esse sfruttano il colore che li
contraddistingue, il rosso, che rappresenta un
chiaro segnale ai loro predatori: pericolo!
Il loro corpo, infatti, è velenoso e la sua tossicità
è direttamente proporzionale all’intensità del
loro colore.
32. Nella stagione invernale, quando le temperature
si irrigidiscono, le api si agglomerano nel cuore
dell’alveare formando un glomerulo, un
ammasso al cui centro si posiziona l’ape regina.
Le operaie, invece, contraendo i muscoli del
torace, rilasciano energia sotto forma di calore.
Grazie a quest’azione corale nell’alveare si
ottiene una temperatura interna stabile intorno
ai 24 °C.
33. Le strategie adottate dagli insetti sono
molteplici e variegate ma hanno come
unico scopo quello, non tanto di
permettere la sopravvivenza del singolo
individuo, ma di prediligere la
prosecuzione della specie.