Percorso partecipato e collaborativo dell'Agenda digitale dell'Umbria
Uso consapevole e professionale dei social media
1. “Uso consapevole
e professionale
dei social media”
strumenti della cittadinanza digitale e
processi di apertura e coinvolgimento
nell’epoca dei social media
Giovanni Gentili - 26/10/2017
11@giovannigentili 1
4. 4@giovannigentili
“Hashtag” parola preceduta da # per contrassegnare,
nei social, un messaggio rispetto ad un certo argomento
fonte: twitter, mtv, mashable.com
#WorldCupFinal (finale del 2014) ha generato 32,1 milioni di tweet
#vote5sos (MTV Video Music Awards 2014 per “5 Seconds of Summer”)
78 milioni di social-voti in 1 mese (su twitter, instagram e vine)
5. 5@giovannigentili
6,6 milioni di “tweet” con
hastag #JeSuisCharlie
in 5 giorni
6,7 milioni di “tweet” con
hastag #PrayforParis
in 10 ore
...rischio
“Slacktivism”
= Slack(fannullone) + Activism
mostrare supporto per una causa,
ma solo per il proprio ego fonte:
CNN, twitter, facebook
https://en.wikipedia.org/wiki/Slacktivism
12. 12@giovannigentili
(..) Una settimana a
Rigopiano ci ha fatto
vedere che esistono
due mondi della PA:
uno (largamente
dominante) che si
muove «a mille», che
comunica via
WhatsApp, che
risolve problemi e che
getta il cuore oltre
ogni ostacolo;
un altro (minoritario e
residuale)
che comunica per
PEC e fax (..)
fonte:
corriere.it/cronache/17_febbraio_01
19. 19@giovannigentili
Quante persone sono sui social?
Social
media
Utenti
attivi
Utenti italiani
(% popolazione)
Facebook 2 miliardi 31 milioni (55%)
WhatsApp 1,2 miliiardi 28 milioni (48%)
Youtube 1 miliardo 32 milioni (57%)
QQ (cina) 877 milioni
WeChat (cina) 846 milioni
Instagram 600 milioni 16 milioni (28%)
Twitter 350 milioni 14 milioni (25%)
Google+ 300 milioni 14 milioni (25%)
Linkedin 190 milioni 11 milioni (19%)
Snapchat 300 milioni 6 milioni (10%)
fonte: wikipedia, digital insights , we are social
20. 20
fonte: we are social
@giovannigentili
EA 99% USA 66% Italia 52%
21. • Italiani presenti nei social media: 31 milioni
(il 47% dell’utenza mobile li usa da smartphone)
• chi è presente, li usa in media per 2h al giorno
(30min in più della media europea, in USA 2h, in Brasile 3h40)
• dal 2013 il tempo che gli adulti passano su internet
(in Italia 6h) ha sorpassato quello dedicato alla
televisione (in Italia 4,4h)
• ben 9 teenager su 10 usano social media,
solo il 60% ha il profilo impostato a “privato”,
in media ha 300 “amici” su facebook
21@giovannigentili
Quanto tempo si passa sui social?
fonte: we are social, nielsen, pewinternet
25. “Sanno tutto di te. Ognuno ne sa un pezzettino,
e combinando tutti i pezzi non hai più segreti.
L'Esselunga sa che non stai affatto
seguendo quella dieta Dukan (..)
Facebook sa che non hai affatto tanto da lavorare
nelle ultime 48 ore hai postato cinque autoscatti
fatti a prolungati happy hour (..)
WhatsApp sa che scrivevi alle 3 e 20 di notte (..)
se sanno tutto di noi, non è perché ci spiano:
è perché non vediamo l'ora di raccontarglielo (..)
diciamo «Guardami!», e poi sbraitiamo
contro l'invadente usanza di guardarci.”
25
fonte: Guia Soncini “La lagna sulla privacy autoviolata” (IL del Sole 24 Ore, 24 maggio 2014)
@giovannigentili
26. “E se l’epoca dei mass media fosse solo un
incidente nella storia? (..)
la comunicazione broadcast
non è la norma nella storia – la norma è una
comunicazione interpersonale,
una relazione in cui si condivide,
qualcosa molto più simile ai social media.”
“(..) scrivere diari fino al 19° secolo
era considerata una cosa di natura sociale”
26
fonte: Mattew Ingram “Back to the future, Lee Humphreys Univ.Cornell
@giovannigentili
33. 33@giovannigentili
fonte: David Weinberger e Doc Searls, “new clues” (gennaio 2015)
traduzione italiana https://medium.com/@nuovetesi/nuove-tesi-4a1def360351 - 121 nuove tesi
da due degli autori del “cluetrain manifesto” (1999) contenente 95 tesi su come internet cambiava i mercati
34. “a. Internet siamo noi, connessi.
1. Internet non è fatta di cavi, di fibre ottiche,
di onde radio, e neanche di tubi.
(..) 6. La Rete è di noi, da noi, per noi. (..)
12. Non si è mai avuto uno strumento con uno scopo così
generico dall’invenzione del linguaggio. (..)
c. La Rete non è contenuti.
16. Ci sono incredibili contenuti su Internet.
Ma, perdiana, Internet non è fatta di contenuti.
17. La prima poesia di un adolescente, la felice rivelazione di
un segreto custodito a lungo, un bel disegno buttato giù da
una mano paralitica, il post di un blog sotto un regime che
odia il suono delle voci del suo popolo - nessuna di queste
persone aveva intenzione di scrivere un contenuto.”
34
fonte: David Weinberger e Doc Searls, “new clues” (gennaio 2015)
@giovannigentili
35. “ 19. La Rete non è un medium più di
quanto non lo sia una conversazione.
20. Sulla Rete, il medium siamo noi.
Noi muoviamo i messaggi. Lo facciamo ogni volta che
pubblichiamo un post, ritwittiamo, mandiamo un link con
un’email, o lo postiamo su un social network. (..)
Diciamo alle persone perché passiamo quel messaggio.
Lo discutiamo. Vi aggiungiamo una battuta.
Tagliamo il pezzo che non ci piace.
Così quei messaggi diventano i nostri.
22. Tutte le volte che muoviamo un messaggio attraverso
la Rete, esso porta con sè un piccolo pezzo di noi. (..)”
35
fonte: David Weinberger e Doc Searls, “new clues” (gennaio 2015)
@giovannigentili
36. 88. La privacy personale è bella
per chi la desidera. E tutti noi tracciamo
una linea di confine da qualche parte.
(..)
90. Il Web ha a malapena superato la sua adolescenza.
Ci troviamo all’inizio, non alla fine, della storia della privacy.
91. Potremo comprendere che cosa vuol dire privato
solo quando avremo capito cosa vuol dire sociale.
Abbiamo appena iniziato a reinventare il concetto.
(..)
121. Long may we have our Internet to love.”
36
fonte: David Weinberger e Doc Searls, “new clues” (gennaio 2015)
@giovannigentili
38. “ L’ambiente digitale
non è un mondo parallelo
o puramente virtuale,
ma è parte della realtà quotidiana
di molte persone, specialmente dei più giovani.
I network sociali sono il frutto dell’interazione umana,
ma essi, a loro volta, danno forme nuove
alle dinamiche della comunicazione
che crea rapporti: una comprensione attenta
di questo ambiente è dunque il prerequisito
per una significativa presenza
all’interno di esso (..)”
38
fonte: Benedetto XVI, messaggio per la 47a giornata delle comunicazioni sociali (2013)
@giovannigentili
39. • La relazione tra le persone é centrale per l’uomo.
• La vita é rete... ed oggi, in parte, é digitale.
Il digitale non è in alternativa o
in opposizione al resto della vita.
• I social media sono nuovi “ambienti” di vita in cui
le relazioni sono vere, non virtuali.
• Condivisione ("share") è proprio il termine chiave
dei social network, ma da sempre è chiave per fare
comunione/comunità.
• Cos’è un “amico”?
39@giovannigentili
Le reti sociali non sono “virtuali”
41. 41
fonte: Fabio Chiusi in espresso.repubblica.it/visioni/tecnologia/2017/10/12/news/
abiteremo-in-una-realta-virtuale-il-futuro-secondo-zuckerberg-senza-effetti-collaterali-1.312127
@giovannigentili
il virtuale ci leva i limiti? peccato
originale
“Realtà virtuale, il mondo futuro secondo Zuckerberg è
senza effetti collaterali (..) niente come la realtà virtuale
consente di restituire un senso, profondo e avvolgente, di
“presenza” in un luogo (..) Da sempre, nell’immaginario
collettivo, quella presenza comporta un’assenza,
un isolamento dal mondo vero e proprio.
Il virtuale, questo l’assunto, ci separa dal reale.
Per Zuckerberg, invece, è vero il contrario.
E non manca mai di ricordarlo (..)
<<La verità è che la nostra realtà ha dei limiti — posti in
cui non possiamo andare, persone che non possiamo
vedere, cose che non possiamo fare. Rendere disponibili
più esperienze a ciascuno di noi non isola, ma libera>>”
43. • Viviamo un passaggio epocale:
le mamme normalmente insegnano ai figli
ad attraversare la strada.
La mamma è nata, infatti, in un'epoca in cui
c'erano le automobili ed è stata la nonna ad
insegnargli come si attraversa.
• Le mamme scoprono oggi la rete insieme ai
figli. Ma a volte le mamme non sono in rete.
Quindi, a volte, oggi i figli imparano ad
attraversare la strada da soli.
43@giovannigentili
Attraversare la strada…
46. “La nostra gioventù ama il lusso, è maleducata, si
burla dell’autorità e non ha alcun rispetto degli
anziani, i bambini di oggi sono dei tiranni”
“Il nostro mondo ha raggiunto uno stadio critico, i
ragazzi non ascoltano più i genitori, la fine del mondo
non può essere lontana”
“Questa gioventù è marcia nel profondo del cuore, i
giovani sono maligni e pigri. Quelli di oggi non
saranno capaci di mantenere la nostra cultura”
46
fonte: Franco Nembrini (2014) www.youtube.com/watch?v=Ur769677H9U
@giovannigentili
49. Cicerone utilizzava delle
abbreviazioni all’interno
dei suoi messaggi…
“SPD” stava per “salutem plurimam dicit”
ovvero “ti saluta tanto” mentre
“SVBEEV”, “si vales, bene est, ego
valeo” significava “se stai bene ne ho
piacere, io sto bene” (..)
49
fonte: http://www.chefuturo.it/2015/11/social-network-media-civici-satya-nadella/
@giovannigentili
51. • “Social media” (o media sociali) è un
termine che indica tecnologie e prassi online
che le persone adottano per condividere
contenuti testuali, immagini, video e audio
• “Social network” (o SNS o reti sociali) indica
servizi per gestire relazioni sociali.
Solitamente permettono:
– la creazione di un profilo pubblico o semi-pubblico all'interno di un
sistema vincolato di condivisione,
– La costruzione di una lista di contatti (amici, followers, ecc),
– la possibilità di scorrere le attività dei propri contatti (bacheca, ecc).
51@giovannigentili #scuolasocial
Definizioni
fonte: wikipedia, boyd-ellison univ.indiana
52. • “Postare” pubblicare un testo o immagine
• “Uploadare” caricare online un file o immagine
• “Sexting” scambiare messaggi provocanti o sessualmente
espliciti (testi o foto)
• “Askare” postare una domanda personale, solitamente
in anonimato, pratica diffusa tra adolescenti
• “Bannare” escludere da accesso un utente, solitamente lo
fa l’amm.re del servizio/pagina
• “Hater” chi odia e scrive con rabbia, di solito anonimo
• “Trollare” provocare, insultando ed aggredendo,
pubblicando commenti, a proprio nome, su post di altri
• “Hashtag” parola preceduta da # per contrassegnare un
messaggio rispetto ad un certo argomento
52@giovannigentili #scuolasocial
Slang dei social media
64. 64@giovannigentili
4 caratteristiche peculiari dei social
• I social media si differenziano rispetto ai tradizionali
“ambienti pubblici” in particolare per…
– Persistenza: durata nel tempo dei contenuti
pubblicati e del nostro esprimerci online;
– Visibilità: l’audience potenziale che può
assistere a ciò che facciamo online;
– Velocità di diffusione (spreadability): facilità
con cui i contenuti possono essere ri-condivisi;
– Ricercabilità: l’abilità di trovare i contenuti
attraverso motori di ricerca
fonte: danah boyd “it’s complicated”
67. “Il Web come Far West?
Il web è spesso raccontato come un luogo
senza regole dove ogni utente può dire
o fare quello che vuole.
In realtà, le stesse regole di civile convivenza,
così come le norme che tutelano, ad esempio,
dalla diffamazione, dalla violazione della tua dignità,
valgono nella vita reale
come sui social network, in chat o blog.
Non esistono zone franche
dalle leggi e dal buon senso”
67
fonte: Garante Privacy “social privacy” (2014)
@giovannigentili
71. 71
fonte:
aforisma anonimo /
piramide di Manslow
in chiave moderna da
psicologacrigna.it
@giovannigentili
Immagina se gli alberifornissero wifi gratuito:li pianteremmo ovunque.E' un peccato che inveceforniscano solol'ossigeno che respiriamo.
77. 77
fonte:
articolo su agendadigitale.eu del 31/05/2017, e pagina
commissariatodips.it/notizie/articolo/blue-whale-consigli.html
@giovannigentili
Blue Whale
“(..) Non è una
bufala, non è vera,
ma non è neanche
falsa: benvenuti
nell’era della
post-verità.”
79. 79
fonte: mantellini.it/2016/12/30/post-verita-uomini-e-donne-di-superficie 30/12/2016
@giovannigentili
Post verità... Post truth...
Fake News... Bugie… Bufale
“Improvvisamente la politica si è accorta del potere
dirompente delle bugie. (..) Ovviamente le bugie che la
interessano sono in genere quelle degli altri e questo rende il
dibattito in corso piuttosto curioso. (..)
La “post-verità” criminalizza tutti, suona l’allarme del crollo
delle democrazie, stimola le nostre paure più sotterranee, ci
suggerisce che forse non siamo abbastanza intelligenti per le
cose davvero importanti. Per questo abbiamo votato per
Donald Trump o per la Brexit (..)
Il punto è semplice. In molti detestano Internet perché
preferiscono il mondo semplificato in cui vivevano prima. (..)”
80. “(..) uno non sa se sta
parlando un premio Nobel
(..) in Internet io so filtrare certe cose in
materie che conosco, ma non so filtrare in
altre materie (..) finirà che la gente non
crederà più a quello che gli dice Twitter”
80
fonte: Umberto Eco, Univ.Torino 11/06/2015, https://www.youtube.com/watch?v=u10XGPuO3C4
@giovannigentili
81. “se ci fosse stato Internet ai tempi di Hitler,
i campi di sterminio non sarebbero stati
possibili, ma d’altro canto
dà diritto di parola a legioni di imbecilli (..)
vedo in basso in TV delle frasi di gente che
una volta veniva messa a tacere dai compagni
al bar (..) adesso invece ha lo stesso diritto di
parola di un premio Nobel”
81
fonte: Umberto Eco, Univ.Torino 11/06/2015, https://www.youtube.com/watch?v=u10XGPuO3C4
@giovannigentili
83. 83@giovannigentili
fonte: Le Scienze 12/01/2015, Wu Youyou/Michal Kosinski - Università Cambridge/Stanford
I social ti conoscono meglio di mamma?
un algoritmo riesce a tracciare il profilo della personalità sulla base dei “like”
84. 84
fonte: libro “The Filter Bubble” di Eli Parisier (2011) e it.wikipedia.org/wiki/Bolla_di_filtraggio
@giovannigentili
Bolla di filtraggio / Echo chamber
“E’ il risultato degli algoritmi di
personalizzazione e ricerca basati
sulla storia del comportamento
dell'utente (posizione, tempi di
lettura, click precedenti, ricerche
fatte) per scegliere selettivamente
quello che vorrà vedere l'utente.
L'effetto è di isolare l'utente da
informazioni che sono in contrasto
con il suo punto di vista,
effettivamente isolandolo nella sua
bolla culturale o ideologica (..)”
85. 85
fonte: theatlantic.com/technology/archive/2017/10/what-facebook-did/542502/
@giovannigentili
What Facebook
did to american
democracy
“(..) If every News Feed is
different, how can anyone
understand what other people
are seeing and responding to?
(..) The truth is that while many
reporters knew some things that
were going on on Facebook, no
one knew everything that was
going on on Facebook, not even
Facebook. And so, during the
most significant shift in the
technology of politics since the
television, the first draft of
history is filled with (..)
empty pages.”
86. 86
fonte: twitter.com/evgenymorozov/status/926333381092282368
e copertina da economist.com/news/leaders/21730871-facebook-google-
and-twitter-were-supposed-save-politics-good-information-drove-out
@giovannigentili
Do social media threaten
democracy?
Facebook, Google and Twitter
were supposed to save politics
as good information drove out
prejudice and falsehood.
Something has gone very wrong
(..) Social media are being
abused. But, with a will,
society can harness them
and revive that early dream of
enlightenment. The stakes
for liberal democracy
could hardly be higher.”
90. • Un social è per sempre
Quando inserisci i tuoi dati personali, pensieri,
scritti o foto in un social media ne perdi il controllo.
I dati possono essere memorizzati dagli altri
contatti della tua rete (anche se li rimuovi dopo
poco tempo) e comunque vengono mantenuti
dall’impresa che gestisce il servizio (leggere le
“condizioni d’uso”).
Le società di selezione del personale oggi usano
moltissimo i motori di ricerca (molti anni dopo
quella foto potrebbe non essere più divertente…).
@giovannigentili 90
Social avvertenze/1
91. • E allora mi cancello… forse
Anche se si disattiva un profilo, che così diviene
non più visibile agli utenti, tutte le informazioni
connesse potrebbero non essere cancellate dagli
archivi della società che gestisce il servizio.
Le garanzie sulla privacy possono minime,
nella maggior parte dei casi le società hanno sede
fuori dall’Unione Europea ed applicano legislazioni
ben diverse dalla nostra
@giovannigentili 91
Social avvertenze/2
92. • Mai veramente anonimo
Anche i servizi che dichiarano di garantire l’anonimato
mantengono “log” delle attività.
Le autorità di polizia possono risalire agli utenti.
Anche se non si mettono dati personali come nome o
indirizzo, i sistemi possono risalire alla posizione dell’utente
(soprattutto con gli smartphone)
I malintenzionati possono carpire informazioni attraverso
un dialogo o dall’archivio delle nostre conversazioni (nel
tempo si rivelano molte cose).
I volti nelle foto e nei video possono essere identificati
automaticamente (anche senza tag).
@giovannigentili 92
Social avvertenze/3
93. • Public by default
Visto che si effettuano scambi con “amici” è facile che nei
social media si abbia la sensazione di stare condividendo in
un gruppo ristretto. Non è così.
Le condizioni d’uso del servizio vengono cambiate spesso
dalle imprese e ed è facile sbagliare le impostazioni di
privacy dei servizi stessi.
In ogni caso gli “amici” possono ri-condividere facilmente e
con estrema velocità cose destinate ad un gruppo ristretto.
Nelle amicizie esistono differenti livelli di relazione a
seconda che ci si rapporti con amici stretti o semplici
conoscenti, compagni di classe o professori, nei social è
facile finire con il porre tutti sullo stesso piano.
@giovannigentili 93
Social avvertenze/4
94. • Non sono io!
Attenzione ai falsi profili ed ai falsi siti…
Basta una foto di una persona e qualche
infor-mazione sulla sua vita per impersonarla online.
Questo può essere fatto a scopo di truffa o per
gioco, comunque con gravi conseguenze (reato).
Se la vostra banca vi chiede di mandargli
la vostra password… di sicuro non è la banca!
In generale meglio creare il proprio profilo nei
principali social (anche se poi non si usa)
invece di essere “assenti” (e quindi impersonabili).
@giovannigentili 94
Social avvertenze/5
95. • La merce sei tu
Se il servizio online è gratuito… la merce sei tu.
La maggior parte dei social media si finanzia
attraverso la pubblicità mirata, quindi per queste
imprese hanno molto valore le nostre informazioni
personali, i nostri comportamenti ed abitudini.
Attenzione: solitamente il materiale caricato nei
social media (come le foto) diventa di loro proprietà
e la società può usarlo in futuro come vuole.
@giovannigentili 95
Social avvertenze/6
98. • Circolare 15 marzo 2007 (Fioroni)
https://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/prot30_07.pdf
– parla dell’uso “personale” dei telefoni cellulari da parte di
studenti e docenti, vieta la ripresa/diffusione di foto/video
– rinvia all’adeguamento dei regolamenti di istituto per le
sanzioni ivi compresa quella del ritiro temporaneo del
telefono cellulare durante le ore di lezione, in caso di uso
scorretto dello stesso
• Direttiva n.104 del 30 novembre 2007 (Fioroni)
https://archivio.pubblica.istruzione.it/normativa/2007/allegati/dir104_07.pdf
@giovannigentili 98
Circolari e Direttive MIUR
99. 99@giovannigentili
fonte: Danah Boyd “It’s complicated” (2014)
“(..) le interazioni social
possono essere
una distrazione dalla lezione,
ma spesso non sono una
distrazione dall’imparare”
101. 101@giovannigentili
fonte: Nicoletti, Radio 24 “Melog” del 06/11/2015
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/melog/studenti-filmano-prof-guerra-105208-gSLA0Pm3PB
“questo è il mondo parallelo che si svolge in
una classe durante una lezione,
non fate finta di non saperlo perché assomiglia
a quello che si svolge in un ufficio, in una
metropolitana (..) è la condivisione in tempo
reale delle impressioni nei social network (..)
ma è sempre successo: giravano i bigliettini,
c’era il linguaggio dei sordi (..) già ai tempi di
Gianburrasca quando faceva
le caricature del professore (..)”
102. 102@giovannigentili
fonte: Nicoletti, Radio 24 “Melog” del 06/11/2015
http://www.radio24.ilsole24ore.com/programma/melog/studenti-filmano-prof-guerra-105208-gSLA0Pm3PB
“(..) ma oggi i professori non sono attrezzati
per gestire questa attività social dei ragazzi.
Si trovano davanti ad un dilemma:
insegnano in edifici che sono identici
a quelli degli ultimi 50 anni, la stessa lavagna,
la stessa scrivania in formica (..)
ma al tempo stesso gli viene dato
l’input che ‘bisogna modernizzarsi
e, davanti, degli smanettoni (..)”
106. • Se sapessi che il vicino di casa o il professore
potrebbero leggere quello che stai per scrivere…
scriveresti le stesse cose e nella stessa forma?
• Sei sicuro che le foto che pubblichi ti piaceranno
anche tra qualche anno? Sai che quello che scrivi,
anche in chat privata, rimane registrato?
• Prima di postare la foto ridicola di un amico,
ti sei chiesto se ti farebbe piacere trovarti nella
stessa situazione?
• Sei sicuro che mostreresti quella foto anche al tuo
nuovo ragazzo/a?
@giovannigentili 106
Domande che i ragazzi devono farsi/1
fonte: garante privacy
107. • Sai che le società di selezione del personale
cercano informazioni sui candidati utilizzando i
principali motori di ricerca?
• Sai che le foto ed i post che pubblichi nei social
media potrebbero danneggiarti nella ricerca di un
lavoro?
• Il curriculum che hai spedito corrisponde con quello
che hai pubblicato su internet? Quello che racconti
online è coerente con le tue aspirazioni lavorative?
• Hai valutato se stai condividendo informazioni con
qualcuno che può danneggiarti?
@giovannigentili 107
Domande che i ragazzi devono farsi/2
fonte: garante privacy
108. • Hai mai provato a navigare insieme a lui?
• Gli hai chiesto di mostrarti come si usa internet?
• Sai quali social media usa?
• Sai a quali gruppi online è iscritto?
• Come sono impostati i livelli di privacy dei servizi?
• Hai verificato le condizioni d’uso?
@giovannigentili 108
Domande che gli educatori devono farsi…
fonte: garante privacy
111. “Essendo amati in quelle cose
che loro piacciono, col partecipare
alle loro inclinazioni infantili,
imparano veder l’amore in quelle cose
che naturalmente loro piacciono poco,
quali sono la disciplina, lo studio, la
mortificazione di se stessi, e queste cose
imparino a far con slancio ed amore”
111
fonte: Don Bosco, XVII111
@giovannigentili
113. Giovanni Gentili
se volete contattarmi su twitter…
@giovannigentili
Grazie per l’attenzione!
113@giovannigentili
Giovanni Gentili
se volete contattarmi su twitter…
@giovannigentili
questa presentazione è rilasciata sotto licenza
trae spunto da varie risorse aperte pubblicate online
e riporta brevi citazioni da lavori sotto copyright
nel rispetto del “fair use” e delle norme vigenti