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History of DEADS PENALTY and the labour of cessed
Directed of Dott.Ing.Arch. giovanni Colombo
WELKOME TO DEADS PENALTY
Versione italiana:
Anche se non UCCIDERE veniva scritto tanti millenni addietro è vero che il successo anti STATI CON
PENA DI MORTE lo si deve all’ obbiettare di chi ne faceva parte, per cui grazie al cominciar di
storico testimoniare che DOPO CROCIFSSIONI, BRUCIARE vivi/vive , TAGLIARE gole per BERSI il
sangue cominciava:
Cesare Beccaria
WELKOME TO DEADS PENALTY
Cesare Beccaria:
<Dei delitti ed delle pene>
Questa inutile prodigalità di supplicii, che non ha mai resi migliori gli uomini, mi ha spinto ad esaminare se la morte sia veramente utile e
giusta in un governo bene organizzato. Qual può essere il diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? Non certamente
quello da cui risulta la sovranità e le leggi. Esse non sono che una somma di minime porzioni della privata libertà di ciascuno: esse
rappresentano la volontà generale, che è l’aggregato delle particolari. Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l’arbitrio
di ucciderlo? Come mai nel minimo sacrificio della libertà di ciascuno vi può essere quello del massimo tra tutti i beni, la vita? E se ciò fu
fatto, come si accorda un tal principio coll’altro, che l’uomo non è padrone di uccidersi, e doveva esserlo se ha potuto dare altrui questo
diritto o alla società intera? Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può, ma è una guerra
della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non essere la morte né
utile né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità. (...) Non è utile la pena di morte per l’esempio di atrocità che dà agli uomini. Se le
passioni o la necessità della guerra hanno insegnato a spargere il sangue umano, le leggi moderatrici della condotta degli uomini non
dovrebbono aumentare il fiero esempio, tanto più funesto quanto la morte legale è data con istudio e con formalità. Parmi un assurdo che
le leggi che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per
allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinino un pubblico assassinio. Quali sono le vere e le più utili leggi? Quei patti e quelle condizioni
che tutti vorrebbero osservare e proporre, mentre tace la voce sempre ascoltata dell’interesse privato o si combina con quello del
pubblico. Quali sono i sentimenti di ciascuno sulla pena di morte? Leggiamoli negli atti d’indegnazione e di disprezzo con cui ciascuno
guarda il carnefice, che è pure un innocente esecutore della pubblica volontà, un buon cittadino che contribuisce al ben pubblico, lo
stromento necessario alla pubblica sicurezza al di dentro, come i valorosi soldati al di fuori. Qual è dunque l’origine di questa
contraddizione? E perché è indelebile negli uomini questo sentimento ad onta della ragione? Perché gli uomini nel più secreto dei loro
animi, parte che più d’ogn’altra conserva ancor la forma originale della vecchia natura, hanno sempre creduto non essere la vita propria
in potestà di alcuno fuori che della necessità, che col suo scettro di ferro regge l’universo.
http://www.agenziaradicale.com/images/DirittieLiberta
/dei%20delitti%20e%20delle%20pene_primaedizione.
jpg
WELKOME TO DEADS PENALTY
Cesare Beccaria:
<Dei delitti ed delle pene>
Se per Beccaria le Leggi consistono nel pensiero colletttivo di una societa’, cioe’ il borghese
approccio di contratto ad coesistere, per gli diritti per cui noi combattiamo ed lavoriamo si tratta
invece non di un contratto pero’ di un pensiero che si puo’ tenere quasi immutabile, ed che
provenienza del mondo ideologico hegeliano cioe’ un Status ove fondare gli propri privati ed/od
intimi coesistere, di qui il pensiero della Dichiarazione dei diritti dell’uomo non ha solo una visione
collettiva che si rispetta solo se si firma il contratto, pero’ gli Comuni Capitali che Legislativi che
fanno di uno STATO QUALUNQUE lo stato di diritti_doveri Corrispondenti appunto ad questa
Dichiarazione…. Ovvio che anche la societa’ che vi si sovrappone sembra coincidere infatti basta
chiedersi se l’estracomunitario va salvato dal non affogare precedente od DOPO che prendergli le
impronte digitali….. Valgasi che diritti_doveri è Come lo Stato corrisponde, ed che questo necessita
come tale di arrivare ad un contratto che è l’impronta digitale sul documento, che valido solo ove
esiste il concetto di Contratto cioè Borghese, mentre ove esiste la terra di chi EstraComunitari non
SEMPRE necessita il contratto….. Valgasi se anche si sovrappone per l’EurOpa lo stato birghese ad
quello di diritti_doveri cio’ non CORRISPONDE AD SOSTITUR lo……
Da cui non si LASCIA AFFOGARE se anche non ti hanno consegnato le impronte digitali
http://www.agenziaradicale.com/images/DirittieLiberta
/dei%20delitti%20e%20delle%20pene_primaedizione.
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Albert Camus:
<riflessioni sulla pena di morte>
https://www.thinglink.com/scene/777562434008252416
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Albert Camus:
<riflessioni sulla pena di morte>
Il senso d'impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la
sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile. E anche per questo sarebbe preferibile che
l'esecuzione avvenisse pubblicamente. L'attore che è in ogni uomo potrebbe allora venire in soccorso
dell'animale terrorizzato, e aiutarlo a ben figurare, anche di fronte a se stesso. Ma la notte e la segretezza
sono senza appello. In questo disastro, il coraggio, la forza d'animo, persino la fede rischiano di essere
affidati al caso. Generalmente l'uomo è distrutto dall'attesa della pena capitale molto tempo prima di
morire. Gli si infliggono due morti, e la prima è peggiore dell'altra, mentre egli ha ucciso una volta sola.
Paragonata a questo supplizio, la legge del taglione appare ancora come una legge di civiltà. Non ha mai
preteso che si dovessero cavare entrambi gli occhi a chi aveva reso cieco di un occhio il proprio fratello.
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(…) l’abolizione della pena di morte dovrebbe esser richiesta dai membri coscienti della nostra società, per
ragioni di logica e di realismo. Di logica, in primo luogo. Decretare che a un uomo debba essere inflitto il
castigo definitivo, equivale a stabilire che quest’uomo non ha più nessuna probabilità di riparare. È qui, lo
ripetiamo, che gli argomenti si affrontano ciecamente e si cristallizzano in una sterile opposizione. Ma
nessuno di noi è in grado di dire l’ultima parola su questo punto, giacché siamo tutti giudici e parti in causa.
(…) Questo diritto alla vita, che coincide con la possibilità di riscatto, è il diritto naturale di ogni uomo,
persino del peggiore. L’ultimo dei delinquenti e il più integro dei giudici si ritrovano qui fianco a fianco,
egualmente infelici e solidali. Senza questo diritto, la vita morale è assolutamente impossibile.
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Albert Camus:
<riflessioni sulla pena di morte>
Qui abbisogna dui due commenti separati al primo ed al secondo brano:
Il primo brano anche se conserva il senso agghiacciante del patibolo come
deprorevole, ha un compartecipare ad esso come se lo spettacolo con cui
presenti spettatori, salvifichi il condannato, in giudizio la cosa è
contraddittoria, se è vero che gli spettatori diventano sicuri che non vi esiste
uno di loro al patibilo se questo esposto pubblico, ed che questo è sicureza
anche del fatto che chi subisce la pena di morte, non venga di nascosto
graziato, d’altro lato il fatto che pubblico permette anche di non sostituire
nell’aberrazione della condanna, che comunque non puo’ guidicar Perfetto,
il condannato con un carcerato non giudicato…… di fatto l’atto pubblico va
verso la sicurezza ancor di piu’ dell’atto ad porte chiuse, poiche’ amplia il
potere di controllare il non errore di un verdetto che intrinseco
errore……..lasci ad voi il completare meglio non ERRARE CON LA PENA DI
MORTE
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Albert Camus:
<riflessioni sulla pena di morte>
Il secondo brano invece pone il suo essere atteso ad motivi che condivido
parecchio piu’ vicino, nel senso che se anche completo errato l’approcciuo
che di carattere contrattuale dallo stesso rivolgersi ad una sorta di cremè
ddi società, ed forse per motivo strategico, di fatto riulta pero’ negazione
Anti diritti, poiche’ quel pensiero non TOCCABILE con cui si Stabilisce che la
PENA DI MORTE E’ COMUNQUE ED SOLO ERRORE, è comune pensiero di
ogni esssere che ha approccio anche solo naturali….. L’animale infatti non
elimina il suo consimile per PUNIRE, pero’ per esisgere necessario cioe’ per
mangiare od delimitare il confine territoriale, od per l’accoppiarsi….. Da
cui LA PENA DI MORTE E’ PIU’ REPROREVOLE DI CHI PER RUBARE NON
AVENDO L’INTENZIONE INIZIALE DI UCCIDERE FINISCE PER SALVARSI CON
L’UCCIDERE….. Poiché inoltre noi non siamo animali per esseri superiori per
il nostro poter approcciare d’intelligere ponderato, l’ELIMINARE IL
CONSIMILE E’ COMUNQUE UNA PERDITA ANCHE PER noi, che condivido
nel tratto del riparare il debito, come mezzo giudiziario, anche se il vero
motivo non rissiede nel mezzo giudiziario pero’ nel contenuto giudiziario,
che l’ELIMINARE il proprio consimile è PERDERE QUALITATIVO NON
riparabile………
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WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
(…) Non c’è nulla nella tua vita che possa prepararti alla morte brutale, orrenda e insensata di tuo figlio. È
come se il peggiore incubo di ogni genitore diventasse realtà. (…) L’uomo che uccise Rick fu arrestato diverse
settimane dopo: aveva 39 anni ed era nei guai con la legge da quando era un bambino di circa dieci anni.
Non vi erano circostanze attenuanti. Non aveva bevuto, non si era drogato, non era insano di mente. Era un
normale ladro che aveva deciso di uccidere per non lasciare testimoni. (…) Io odiavo quell’assassino. Lui
aveva preso la cosa più preziosa della mia vita e aveva distrutto una parte del mio futuro. Non solo lo volevo
morto, ma volevo che morisse lentamente, soffrendo davanti al mio sguardo. Dicevo che volevo giustizia, ma
quello che volevo era semplicemente vendetta.
Sentimenti od EMOZIONI
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
(…) Non c’è nulla nella tua vita che possa prepararti alla morte brutale, orrenda e insensata di tuo figlio. È
come se il peggiore incubo di ogni genitore diventasse realtà. (…) L’uomo che uccise Rick fu arrestato diverse
settimane dopo: aveva 39 anni ed era nei guai con la legge da quando era un bambino di circa dieci anni.
Non vi erano circostanze attenuanti. Non aveva bevuto, non si era drogato, non era insano di mente. Era un
normale ladro che aveva deciso di uccidere per non lasciare testimoni. (…) Io odiavo quell’assassino. Lui
aveva preso la cosa più preziosa della mia vita e aveva distrutto una parte del mio futuro. Non solo lo volevo
morto, ma volevo che morisse lentamente, soffrendo davanti al mio sguardo. Dicevo che volevo giustizia, ma
quello che volevo era semplicemente vendetta.
Sentimenti per arrivare ad quando L’ASSASSINO è
arrestato ed carcerato, perché da qual momento
paga….paga lavorando per quella vita che non
Esiste PIU’…
EMOZIONI, dal momento che carcerato, PERCHE’ si puo’ di
Sentimenti continuare ad provare lo SCHIFO piu’ IMMONDO, vedi
CASO HEIKMANN 200000 DEPORTATI SI SUICIDAVA IN carcere, Anti il
carcerato…. Non siamo noi gli secondini, che lavorano, pero’ dal
momento che IL CARCERATO paga ricuce la ferita come puo’….
DECIDERE RATIONALE DI VOLERLO MORTO UCCISO E’ EMOZIONE
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
(…) Il momento più duro della mia guarigione è stato muovermi attraverso quell’odio. Per provare veramente il dolore
della perdita di mio figlio e, soprattutto, per me stessa, bisognava che lasciassi la rabbia e la vendetta alle spalle. Una
voce dentro me continuava a dirmi che l’assassino di Rick mi avrebbe distrutto, e avrebbe distrutto la mia famiglia. Se io
avessi continuato a provare odio, non sarei stata più capace di ricordare come era Rick, una persona dolce e gentile. Un
ragazzo adorabile. L’amore può guarire, l’odio può solo distruggere. La pena di morte non è una risposta. La pena di
morte riflette la mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti di una società che non riesce a proteggerci, (…) Ci
sono stati troppi esempi di criminali che sono stati arrestati, processati, condannati e che, una volta tornati in libertà, hanno
commesso altri crimini. Gli Stati Uniti hanno scelto la via più sbrigativa: metterli a morte. La pena capitale è l’estremo atto
di codardia di una parte della società. Li uccidiamo perché temiamo di non poterli controllare. E questa mancanza di
fiducia da parte nostra e questa codardia indeboliscono quel contratto sociale che tutti noi dovremmo accettare nella
civiltà moderna.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
La pena di morte non è una risposta. La pena di morte riflette la mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti di una società che non riesce a
proteggerci, La pena capitale è l’estremo atto di codardia di una parte della società. Li uccidiamo perché temiamo di non poterli controllare. E
questa mancanza di fiducia da parte nostra e questa codardia indeboliscono quel contratto sociale che tutti noi dovremmo accettare nella
civiltà moderna.
Qui condivido che E’ CODARDIA, solo che non dellapaura che se non vengono processati adeguato tornano fuori ed si ripetono, che implica
intrinseco UN ERRORE ESISTIBILE ANCHE CON LA PENA DI MORTE, IL VERO ERRORE E’ PENSARE DI ESSERE PERFETTO GIUDICARE, ED PER
CUI DI POTERCI METTERE COME Stato AL POSTO DEL REAGIRE INDIVIDUALI, OVE IL DOLORE PREVALE SUL come possibile comportarsi ad
freddo decidere, cioe’ senza intercalarsi nelle parti… io penso CHE LA PENA DI MORTE E’ UN METODO CODARDO PERCHE’ PONE LA
POSSIBILITA’ AD CHI NON VUOL ESSERE SCOPERTO COLPEVOLE DI CHIUDERE LA QUASTIONE CON UN INNOCENTE CHE NON potrà piu’
difendersi……
E’ LO STESSO PROBLEMA DELLA DSICRIMINAZIONE MENTALE: PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE MENTALE PONGONO coloro che LE
SUBISCONO , sia CHE COLPEVOLI SIA CHE innocenti NELLO STESSO PIANO DI NON POTERSI PIU’ difendere…………
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
(…) Nel 1983, in Louisiana, venne messo a morte un ragazzo che si chiamava Robert Wayne Williams. Il suo avvocato d’ufficio
aveva studiato il caso per appena otto ore. Un anno dopo, incontrai la madre di Robert: ci abbracciammo e cominciammo a
piangere. Ci univa il dolore di due madri che avevano sepolto i loro figli. La sua sofferenza doveva essere minore della
mia? Certo che no! Come possiamo dire che la vita è sacra se, quando ci conviene, la togliamo a un altro? Robert era nero
ed era povero. Era un esempio tipico dell’americano che viene messo a morte dallo Stato. Come possiamo fermare i crimini
violenti? Questo è un argomento da affrontare in un’altra occasione. Ma lasciatemi dire che non fermeremo la violenza intorno
a noi fino a quando non impareremo ad assistere, amare e aiutare chi vive in povertà, chi non ha un futuro. Dobbiamo
iniziare con i ragazzi: insegnando loro ad amarsi l’uno con l’altro, insegnando loro a rispettare la vita umana. (…) Voglio
compassione per quelli che hanno sbagliato, voglio compassione per quelli che sono rimasti indietro. Voglio che i colpevoli siano
puniti come meritano. Ma solo riconoscendo che la vita è sacra, possiamo sinceramente addolorarci per chi l’ha persa.
Mandando a morte un criminale, noi abbassiamo il valore dell’intera vita umana. Non posso accettarlo: la vita di mio figlio
era troppo importante.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
Ci univa il dolore di due madri che avevano sepolto i loro figli. La sua sofferenza doveva essere minore
della mia? Certo che no! Come possiamo dire che la vita è sacra se, quando ci conviene, la togliamo a
un altro? Ma lasciatemi dire che non fermeremo la violenza intorno a noi fino a quando non
impareremo ad assistere, amare e aiutare chi vive in povertà, chi non ha un futuro. Dobbiamo iniziare
con i ragazzi: insegnando loro ad amarsi l’uno con l’altro, insegnando loro a rispettare la vita umana.
Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano. Ma solo riconoscendo che la vita è sacra, possiamo
sinceramente addolorarci per chi l’ha persa. Mandando a morte un criminale, noi abbassiamo il valore
dell’intera vita umana. Non posso accettarlo: la vita di mio figlio era troppo importante.
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Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano
Anche se apprendocapisco come questa persona si esprime non intende certo come gli vocaboli che dice od
scrive…… trotzdem è necessario non prendendo alla lettera riportare cio’ che l’essere umano si puo’ permettere…..
L’essere umano non HA DIRITTO DI PUNIRE, suggerisco «sorvegliare ed punire» di Michelle Focault, perche’ IL
PUNIRE E’ UN INTRINSECA AZIONE CHE DERIVA DALL?ESSERE PERFETTO GIUDICE, l’essere umano si puo’
permettere di limitare QUELLI/E CHE HANNO ERRATO ad uno spazio ove non SI RIPETONO, ed possono imporre che
si paga il risarcire ad chi lo ha subito…… perche’ PUNIRE E? DI PERFETTO GIUDIZIO, PERCHE’ IMPLICA LA TORTURA
CIOE’, NELLA migliore delle circostanze L’UMILIAZIONE IL TOGLIERE la dignità,…. Ad Esempio ancora HEIKMANN,
non HO DUBBI che ad parenti ed ad chi LO AVEVA SUBITO poteva suicitare solo completo SCHIFO, solo che
HEIKMANN NON aveva dignità ED PER QUESTO SI E’ SUICIDATO senza VENIR PUNITO…..
WELKOME TO DEADS PENALTY
Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano
CHE E’ TOGLIERE la dignità ANTI chi ha ERRATO, E’ CERCARE LA SUA UMILIAZIONE ANTI la propia
stessa dignità…. Ancora l’esempio HEIKMANN…. Se chi scampato dai lager , gli si chiedeva in
maniera intelligente di pulire il proprio bagno, di certo non lo considera un offesa…… PROVATE
AD CHIEDERLO AD HEIKMANN….. Di qui la dignità od la si ha od se NE E’ PRIVI, ed da qui IL
CONCETTO DI PUNIRE E’ DI HEIKMANN ed non Ebreo…….
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Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield
Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano
CHE E’ TOGLIERE la dignità ANTI chi ha ERRATO, E’ CERCARE LA SUA UMILIAZIONE ANTI la propia
stessa dignità…. Ancora l’esempio HEIKMANN…. Se chi scampato dai lager , gli si chiedeva in
maniera intelligente di pulire il proprio bagno, di certo non lo considera un offesa…… PROVATE
AD CHIEDERLO AD HEIKMANN….. Di qui la dignità od la si ha od se NE E’ PRIVI, ed da qui IL
CONCETTO DI PUNIRE E’ DI HEIKMANN ed non Ebreo…….
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
Siete mai stati allo zoo? Gli studiosi affermano che ciascun animale ha bisogno di una certa area o territorio per vivere in
salute. Gli stessi studiosi affermano anche che, se l'animale non può usufruire della quantità di spazio di cui necessita, ben
presto impazzisce. Lo zoo è un fenomeno artificiale creato dall'uomo perché è una situazione innaturale nella quale gli
animali sono forzati a vivere in spazi chiusi ed aberranti per essere inumanamente esibiti. (…) Quando avevo 13 anni
andai con la mia classe a fare una visita allo zoo ed essendo da sempre amante degli animali ero veramente entusiasta
di sapere che avrei potuto vedere gli animali selvaggi che ammiravo. A differenza di quanto mostrato nei documentari
del National Geographic, durante la mia prima visita allo zoo, mi accorsi che la vita selvaggia sembrava in realtà priva
di vita. C'erano leoni che non ruggivano e tigri insolitamente quiete, scimmie che giacevano nella loro stessa urina ed
elefanti depressi e inerti che si adagiavano sui propri escrementi. Ovunque mi girassi sembrava che ci fosse un turista, un
mio compagno di classe o un altro qualsiasi sciocco visitatore che per gioco ridicolizzasse gli animali in gabbia. Dopo quel
giorno non sono mai più tornato allo zoo, almeno non come visitatore. (…) Solo adesso capisco, come quegli animali
fecero quel giorno, che l'altro punto di vista non è una scelta se sei tu ad essere dentro una gabbia
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
ciao amico dammi cinque, che io ce aggiungo il 6,……io capisco coetu ti esprimi, desidero solo lasciarti intuire che si non ti PIACCIONO ne ANCHE
gli animali in GABBIA, sei partito per come dicono da noi ‘ datte la zappa in t’i piedi’ ….. Siete mai stati allo zoo? Gli studiosi affermano che
ciascun animale ha bisogno di una certa area o territorio per vivere in salute. Gli stessi studiosi affermano anche che, se l'animale non può usufruire
della quantità di spazio di cui necessita, ben presto impazzisce…. Poi capiasco che ti piace avere confidenza con gli studiosi ed non mi
ARRABBIO…..perche’ vedi….. Se ad te ti DANNO DEL PAZZO OD DEL SU SEDIA ELETTRICA, cambia solo dall’ELETTROSHOCK CHIMICO OD
ELETTTRICO…. Valgasi se senza CHE HAI FATTO REATI ti GIUDICANO CHE SEI IMPAZZITO, ti rinchoudono ED ti UCCIDONO pIU’ OD MENO LENTO
COME QUANDO GLI SERVE CHE SEI IL COPLEVOLE ANCHE se sei innocente, ED CON LA PENA DI MORTE….CASO CHIUSO…..TUTTO AD
POSTO……..Beh la prossima volta cambia studiosi, non SCEGLIERE LE SS DI HITLER………ecco se invece onesti studiosi, valgasì non lo FANNO PER
LO STIPENDIO PIU’ ALTO, pero’ per servir meglio …… ecco se quest’ultimi, allora ti dicono, l’animale CHIUSO IN Gabbia VIENE RAPINATO di cio’
che per lui il piu’ valore che esiste, non ESSERE OGGETTO, ora siccpome un animale ad essere limitato non migliora come l’essere umano, che pensa
ed arriva ad maturare…. L’animale non smette, trannne SE ADDESTRATO di essere animale………per cui non SERVE METTER lo IN GABBIA. Mentre
l’essere umnano, ad esempio QUELLO CHE ti CONDANNAVA AD MORTE, serve metter LO in gabbai, per insegnargli che … se NON è capace di
osservare quegli limiti con cui gli diritti permettono di non SOPPRIMERSI, li va ad imparare limitato……
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
Io vivo in un un’area speciale di Huntsville, Texas. In un posto in quarantena dalla luce del
giorno, dove gli uomini vivono per morire. È un posto dove non esiste giustizia ma solo tradimento.
Questo è anche un posto dove, a volte, la morte è il minore dei mali. (…) Ho vissuto in questo zoo,
in questa prigione, tra le atrocità di esseri intrappolati e terrorizzati, per mezza decade.
Fortunatamente non potete sentire quello che sento, né vedere quello che vedo e, se avessi il
potere di descrivervelo, dubito che lo capireste. Le parole che potrei usare e le situazioni che potrei
descrivervi non renderebbero mai l'idea, né vi farebbero capire lo stato d'animo di cosa vuole dire
vivere come sub umani dentro delle gabbie. Aspettare fino a che l'ultimo documento è stato
stilato, fino all'ultimo inutile appello, fino a che l'ultimo saluto è stato dato e tutto ciò che ti viene
concesso in cambio è una quantità di pietà che passa per la cruna di un ago. Gli uomini qui
muoiono molto prima di accorgersene. Il tempo e il logorio possono distruggere un animale in
gabbia come il veleno iniettato nelle vene dei loro corpi.
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
Dopo anni che un uomo passa attraverso le paludi delle Corti d'appello e vive con promesse che
mai diventano realtà, alla fine non ne può più. Gli uomini qui sono stanchi. Non solo fisicamente
ma anche moralmente. Arrivano a un punto che non desiderano altro che la fine perché questo è
l'ultimo desiderio che rimane. Senza rabbia, né dolore. Senza amore, né odio. Semplicemente
vogliono che tutto questo finisca. La morte è qualcosa che arrivano a desiderare. Credo che una
visita nel braccio della morte sia non molto diversa da una visita allo zoo dove gli animali sono
ingabbiati. Demenzialità e pazzia, dietro le sbarre, sono le stesse. Le tigri vanno su e giù nella loro
gabbia, gli uomini misurano con i passi la loro cella e quando si fermano guardano fissamente la
parete.
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
Dopo anni che un uomo passa attraverso le paludi delle Corti d'appello e vive con promesse che
mai diventano realtà, alla fine non ne può più. Gli uomini qui sono stanchi. Non solo fisicamente
ma anche moralmente. Arrivano a un punto che non desiderano altro che la fine perché questo è
l'ultimo desiderio che rimane. Senza rabbia, né dolore. Senza amore, né odio. Semplicemente
vogliono che tutto questo finisca. La morte è qualcosa che arrivano a desiderare. Credo che una
visita nel braccio della morte sia non molto diversa da una visita allo zoo dove gli animali sono
ingabbiati. Demenzialità e pazzia, dietro le sbarre, sono le stesse. Le tigri vanno su e giù nella loro
gabbia, gli uomini misurano con i passi la loro cella e quando si fermano guardano fissamente la
parete.
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Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
(…) Spesso arrivano dei visitatori che ci vogliono guardare, vogliono vedere la cosiddetta feccia
dell'umanità, com’è che vivono gli assassini degenerati. Un giorno, una visitatrice che stava a circa
mezzo metro dalla mia cella, chiese al secondino «Sono io che non lo vedo o il materasso proprio non
c'è? Sembra che ci sia solo una lastra d'acciaio sul letto». Il secondino confermò debitamente
l'osservazione: non c'era un materasso a vista, ma prima che potesse dare una spiegazione io
intervenni. «Per favore non parlare con lui come se io non fossi qui, se hai una domanda da fare su di
me, chiedi a me. Il materasso è sotto il letto e non lo uso per dormirci. Io dormo sul pavimento di
cemento, sull'asse d'acciaio o su qualsiasi altra cosa scomoda. Non voglio stare comodo in un posto
come questo, mi renderebbe pigro e mi farebbe dimenticare la realtà di questo posto e del perché sono
qui». La visitatrice sbiancò in viso mentre mi guardava e il secondino mi rimproverò perché secondo lui
non avevo il diritto di parlare. La donna però non era in collera per come l'avevo apostrofata ma
sembrava avesse un’espressione scioccata in viso. È una reazione che sia io che voi possiamo capire
bene, no? Voglio dire, non è cosa di tutti i giorni andare allo zoo e sentire gli animali che ti parlano.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
(…) Il giorno che andai allo zoo e assistetti indifferente al tormento di quegli animali, disonorai me stesso. Quando
la mia memoria va a quei momenti, vedo i loro occhi e capisco. Fino a quando gli esseri umani e gli animali
sopporteranno sofferenze e umiliazioni e non un gesto di aiuto, né una voce di dissenso sarà data, significherà
tradire loro e me stesso
Il nostro silenzio, da sempre, aiuta il tormentatore, non il tormentato. Proprio come la neutralità incoraggia
l'oppressore e mai l'oppresso. Le nostre vite non appartengono solo a noi stessi ma appartengono anche a coloro che
hanno disperatamente bisogno di noi. Questo è il motivo per il quale vi incoraggio a credere e a sostenere quello che
in cuor vostro credete sia giusto. Non siate come quel ragazzo di tredici anni che ero io, voltando le spalle ad animali
o persone che soffrono a causa dell'ignoranza di una nazione. Agendo in questo modo, voltate le spalle al futuro
della natura umana. Tra mille anni non avrà importanza come era il vostro conto in banca, che tipo di automobile
guidavate o che tipo di casa abitavate, avrà più importanza il fatto che il mondo possa essere diventato un posto
migliore anche perché voi ci avete vissuto. E così, la prossima volta che andate allo zoo e guardate gli animali negli
occhi... ricordate queste parole, chiudete gli occhi e ascoltate. Fidatevi, sarete sorpresi di scoprire quanto spesso gli
animali in gabbia parlano davvero.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Animali in gabbia
di Napoleon Beazley
personali non HO PAROLE AGGIUNGIBILI
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’ultima dichiarazione
di Napoleon Beazley
Ciò che mi ha fatto rinchiudere qui non è stato un crimine e basta, è stato un gesto insensato. Ma la
persona che ha commesso quel gesto non è più qui. Non sono più io. Non mi metterò ad agitarmi per
rompere i legacci. Non urlerò, non bestemmierò, non mi metterò a minacciare. Sappiate che non sto
fermo perché sono legato, ma perché sono schiacciato da quello che sta succedendo stanotte. Non sono
solo triste, sono deluso dal fatto che un sistema che si suppone debba proteggere e proclamare quello
che è giusto, in realtà sia così simile a me, e stia facendo lo stesso vergognoso errore che commisi io. Se
qualcuno mi proponesse di mettere al mio posto uno di quelli che mi sta uccidendo, urlerei “No!”. Gli
direi di dare a lui ciò che hanno rifiutato di dare a me: una seconda possibilità. Mi dispiace essere qui.
Mi dispiace voi siate qui. Mi dispiace che John Luttig sia morto. E mi dispiace che qualcosa che ho fatto
abbia dato inizio a tutto questo. Stanotte diciamo al mondo che, per la giustizia, non esiste una seconda
possibilità. Stanotte diciamo ai nostri bambini che certe volte, in qualche caso, uccidere è giusto.
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’ultima dichiarazione
di Napoleon Beazley
Caro uomo degno di questa terra che riconosce il proprio errore, ed cio’ non è frequenye, scusami se come discutero’
adesso con te, non ti permettera’ di rispondere:
Hai dichiarato solo UN GRAVE ERRORE per cpme penso io, che GRAVI ERRORI non NE FACCIO, pero’ è vero che NON ti
hanno permesso altri….. L’ERRORE che io vedo che tu hai dichiarato è CHE LA PARTE CORROTTA DELLO STATO E’
PARAGONABILE ad come tu hai errato, QUELLE BESTIE CHE ti HANNO TENUTO IN GABBIA, LO HANNO FATTO SOLO
PER UCCIDER ti QUANDO ormai non ne AVEVANO ALCUN BISOGNO, poiche’ dal carcere è difficile scappare…… LORO
VILI BESTIE SADICHE CHE VOGLIONO NASCONDERE IL LORO ERRORI IN BAGNI DI SANGUE ED DI VIOLENZA …non
MERITANO il tuop bUon Cuore di chi riconosce gli suoi ERRORI……..LA BESTIALITA’ CON CUI SI RIDUCE il cervello umano
ad preferire la morte che non la SOPRAVVIVENZA, CHE SPESSO GIA’ BESTIALE INFLIGGERE, … insegna ad noi che di
Cuore ed pensiero non siamo BESTIE, che ti CI HANNO RIDOTTO AL DESIDERIO DI MORTE,… anche se sei lì triste ed
sconbsolato da COME l’essere umano PUO’ DIVENTARE STOLTO ED BESTIALE……. Ti posso dire solo una cosa adesso che
non mi puoi piu’ interloquire qui terreno materiali….. Che CHI DI ARMA FERISCE DI ARMA PERISCE…. Ed Cio’ sembra anti
cio’ che tu dici, al momento CHE L’ARMA FERISCE MORTALE, perche’ la parte di te che ama la vita , VUOLE ERRANDO
RISCATTARE ANCHE QUELLA DELLE BESTIE…..Beh non SARA’ COSI’ DI MERDA……..
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’ultima dichiarazione
di Napoleon Beazley
Caro uomo degno di questa terra che riconosce il proprio errore, ed cio’ non è frequenye, scusami se come
discutero’ adesso con te, non ti permettera’ di rispondere:
Infatti per quanto tu potevi essere vigliacco nell’ERRARE COME UCCIDEVI, non AVEVI IL POTERE DELLO Stato
dalla tua ERI da solo ad ERRARE, LA CORRUZZIONE NELL’ Stato, CHE VUOLE ED ESEGUE PENE DI MORTE E’
MILIARDI DI VOLTE PIU’ VIGLIACCA, ed non merita alcun TIPO DI STIMA da chi conosce che limitare è
sufficiente per rimettere ad vivere senza CONFLITTI GRAVI…. Beh QUELLE BESTIE CHE ti HANNO
CONDANNATO ED UCCISO, SI CIBERANNO DI PLACENTE PER CUORI SINTENTICI, DI DISCHETTI DI TEFLON
PER ARTICOLAZIONI SINTETICHE….. ED SE PROVERANNO AD RUBARE, noi che non VIGLIACCHI, GLI Faremo
pagare ancora piu’ caro….. Questo è quello che ti dedicop caro amico che non hn conosciuto di persona,…..
Ed che non ERA VIGLACCO COME LA CORRUZZIONE DI PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE
MENTALE….. Bey Bey … amico che conosce come riconoscono gli propri ERRORI…. Ed ricordati che il tuo
coraggio ad riconoscere salvera’ non poche persone…. Bey Bey
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’ultima dichiarazione
di Napoleon Beazley
Questo conflitto ci colpisce tutti e non c'è scampo. Le persone che approvano questa procedura
pensano che questa sia giustizia. Le persone che vogliono che io resti in vita pensano che
quella sia giustizia. È difficile, è uno scontro tra ideali, con entrambe le parti convinte che ciò
che pensano sia giusto. Ma chi è che sbaglia, se alla fine siamo tutti vittime? Nel mio cuore,
credo ci sia una soluzione pacifica, in accordo con gli ideali. Non importa se non c'è stata per
me, come non ci sarà per quelli dopo di me. Ci sono tanti ragazzi come me nel braccio della
morte, bravi ragazzi che provano le stesse forti emozioni, ma non le esprimono così come ho
fatto io. Date a quei ragazzi una possibilità di fare qualcosa di giusto. Dategli una possibilità
di rimediare agli errori. Molti di loro vorrebbero fare qualcosa per espiare ciò che hanno
fatto, ma non sanno cosa. Il problema non sta tanto nelle persone che non li aiutano a capire
cosa potrebbero fare, ma nel sistema che dice che, tanto, non importa. Nessuno vince stanotte.
Nessuno starà meglio. Nessuno uscirà di qui vittorioso.
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’ultima dichiarazione
di Napoleon Beazley
Scusami ancora perche’ ancora una volta non mi potrai rispondere…… QUELLO CHE I CARCERIERI t’
HANNO INSEGNATO COME ideologico pensiero è invece dimostrata DEMAGOGIA FASCISTA….. Che
tra quelli in carcere ci POSSONO ESSERE ANCHE I RAGAZZI DEL KU KUX KLAN LO dinmostra, anche se
ricordati CHE IL CAPO DI QUELLI KU KUX KLAN E’ ESATTO CHI LI HA CONDANNATI AD MORTE…. Se è
possibile il pensiero ideologico senza PENA DI MORTE, anzi per calcolo probabile ne è il maggior
numeri di pensieri ideologici, la DEMAGOGIA CHE FASCISMO NAZISMO KU KUX KLAN VUOLE SOLO
LA PENA DI MORTE COME IL KAMIKAZE ED HARAKIRI, IN LORO E’ INTRINSECA LA DEMAGOGIA CHE
DISTRUZIONE, E’ VANEGGIARE Il pensiero CHE DALLA DEMAGOGIA VENGA qualche che che non
DISTRUZIONE…. Per cui anche se apprendocapisco che lì dentro IL CARCERE BRACCETTI DELLA MORTE I
CAMERATI DEL KU KU KLAN E’ SOLO LA MINORANZA, ED ENNO LI’ SOLO PER OCCULTARE REATI
GRAVI FATTI DA CHI STESSO LORO CAPO ED GIUDICE DI CONDANNA AD MORTE…
WELKOME TO DEADS PENALTY
PUBBLICITA’ PROGRESSO KKK
DA OGGI PUOI CAMBIARE IL TUO cuore naturale CON TRANQUILLITA’
CUORE SINTETICO ALLA PLACENTA
LA DUPLICAZIONE CELLULARE CHE TI STUPIRA’ PER DURATA
WELKOME TO DEADS PENALTY
Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte
di Scott Turow
Passammo alcuni mesi ad analizzare quei casi (quelli di persone prima condannate a morte e poi
assolte, ndr). Molte delle nostre scoperte smentivano ciò che avevo dato per scontato in tutti gli anni da
procuratore e perfino da avvocato difensore. Per esempio, uno dei punti cardine nell’universo del diritto
penale è l’idea che nessuno confessi volontariamente un crimine che non ha commesso. Per questo motivo
la confessione è considerata la migliore prova possibile e i poliziotti lavorano sodo nel corso degli
interrogatori per ottenere dai sospettati un’ammissione di colpevolezza. Da stime ben documentate
risulta che vengono ottenute confessioni nel quaranta per cento degli arresti e che in più o meno un
quarto di tutti i casi portati in tribunale l’imputato non verrebbe condannato se non fosse per queste sue
dichiarazioni autoincriminanti. Di conseguenza, l’alta incidenza di presunte confessioni di persone
innocenti poi assolte in Illinois fu un campanello d’allarme per me, cosa di cui tuttavia avevo già avuto
sentore anni prima.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte
di Scott Turow
L’unica prova che Alex Hernandez avesse un qualche ruolo nell’omicidio di Jeanine Nicarico era una
presunta dichiarazione fatta a un informatore dell’accusa: «Ho solo tenuta ferma quella ragazzina
mentre gli altri la colpivano alla testa». La dichiarazione era sconvolgente, ma lo stesso può dirsi delle
circostanze in cui, stando alle testimonianze, era stata raccolta. Alex aveva un quoziente d’intelligenza
basso (…) e gli psicologi di entrambe le parti affermarono che il suo comportamento negli anni
precedenti rifletteva ciò che la consapevolezza di inferiorità può produrre in un giovane: la tendenza
ad attirare l’attenzione, soprattutto raccontando storie esagerate. All’inizio Alex si era presentato dopo
che era stata promessa una ricompensa di diecimila dollari, sostenendo di avere notizie a proposito di
un misterioso Ricky che aveva parlato dell’omicidio; ma le sue cosiddette informazioni ebbero il solo
risultato di depistare la polizia che, perfettamente cosciente dei problemi di Alex, continuò ad
assicurargli che avrebbe avuto la ricompensa per il suo aiuto, considerandolo però un sospetto (benché
avesse avuto solo una condanna per un crimine minore, furto).
WELKOME TO DEADS PENALTY
Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte
di Scott Turow
Un giorno Alex fu portato nella stanza degli interrogatori con un amico d’infanzia, Armindo Marquez, che era agli arresti per furto con
scasso. La polizia aveva dato istruzioni a Marquez di raccontare una storia inventata, e cioè che aveva delle informazioni su un altro
assassinio commesso a Bolingbrook, una città vicina, e di suggerire ad Alex che insieme avrebbero potuto fornire alla polizia particolari su
quel caso e sull’omicidio Nicarico e dividere così la ricompensa di diecimila dollari. Perché la storia fosse più convincente i detective misero
nella stanza una scatola da scarpe piena di contanti chiedendo a Marquez di dire che erano i soldi per la ricompensa. Marquez non
pretese mai che quello che lui e Alex avrebbero detto ai poliziotti fosse vero e la registrazione del colloquio dimostra che, al contrario, i
due si inventarono le cose a mano a mano che procedevano nella conversazione. Marquez si dilungò su un mucchio di dettagli falsi sul
crimine di Bolingbrook e Alex, che pensava di trovarsi lì per aiutare la polizia perché gli era stato detto che avrebbe ottenuto la
ricompensa se avesse scoperto informazioni sul caso, rispose facendo un certo numero di dichiarazioni sull’omicidio Nicarico. Fu in questo
contesto che, a quanto pare, Alex pronunciò la frase «la tenevo ferma». Più o meno tutte le altre affermazioni che fece a proposito del
crimine che potevano essere verificate si rivelarono false. Per rincarare la dose, dopo essere uscito di prigione Marquez disse che la sua
testimonianza contro Alex era stata fabbricata. Lo Stato, dal canto suo, non spiegò mai come fosse possibile che una persona, per quanto
poco intelligente, potesse credere di poter confessare un omicidio orrendo e poi essere libera di usare i soldi della ricompensa.
Contrariamente alla logica, Alex passò i successivi dodici anni in prigione.
WELKOME TO DEADS PENALTY
L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo
Loro mi dicono che non è niente, che non si soffre, che è una fine dolce, che la morte in questo modo è
completamente semplificata. Eh! Cos'è dunque quest'agonia di sei settimane e questo rantolo di tutto un
giorno? Cosa sono le angosce di questa giornata irreparabile, che scorre così lentamente e così veloce? Che
cos'è allora questa scala di torture che termina sul palco? Forse che non sono uguali le convulsioni, sia che il
sangue si esaurisca goccia a goccia, sia che l'intelligenza si spenga pensiero a pensiero? E poi: non si soffre;
ne sono ben sicuri? Chi l'ha detto loro? Si racconta che mai una testa tagliata si sia sollevata sanguinante al
bordo del cesto e abbia gridato al popolo: Non fa per niente male? Ci sono dei morti alla loro maniera che
sono venuti a ringraziarli e a dir loro: - È un bella invenzione; tenetevela cara; il meccanismo è ottimo?...forse
Robespierre? Forse Luigi Sedicesimo?... No, niente! meno di un minuto, meno di un secondo, e la cosa è fatta.
Non si sono mai messi soltanto con il pensiero, al posto di quello che è là, nel momento in cui il pesante coltello
che cade morde la carne, rompe i nervi, stritola le vertebre?... Macché! Un mezzo secondo! Il dolore è
sparito... orrore!
WELKOME TO DEADS PENALTY
L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo
Mi scusi victor hugo, ma Lei….. Che ha fatto nella sua vita per impedire LA PENA DI
MORTE?
Ha forse lavato piatti, stretto bulloni in catena di montaggio, lavorato oltre 9 ore al
giorno…… insomma mi chiedo HA SOLO SCRITTO LIBRI PER VIVERE?
No…. Perche’ SE HA SOLO SCRITTO LIBRI, SE ANCHE NON HA LEI CONDANNATO il
poveretto, che ha fatto per non CONDANNAR lo?
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’idiota di Fedor M. Dostoevskij
(…) Il condannato (…) era un uomo intelligente, robusto, coraggioso, di mezza età. Si chiamava Legros.
Ebbene, lo credereste? Salito sul patibolo, si fece bianco come la carta, piangeva. Un orrore, una cosa
indescrivibile! E si può forse piangere di spavento? Un uomo, vi dico, non un ragazzo: un uomo di
quarantacinque anni. Che prova l’anima in quel momento? Da quali convulsioni è dilaniata? Perché,
vedete, è proprio l’anima che si manda a morte. Non uccidere, è detto nei comandamenti. E perché,
dunque, per punire un uomo di avere ucciso, lo uccidono? No, no, è un’infamia. (…) A me, però, durante
l’esecuzione venne un sospetto: e se fosse proprio questo il colmo della sofferenza? Potrà sembrarvi
strano, vi farà ridere, eppure… prendiamo, per esempio, la tortura: strazio, piaghe, scricchiolio d’ossa,
dolore materiale insomma, un dolore che distrae la vittima dalle sofferenze morali fino all’arrivo della
morte. Ma il dolore principale, il più forte, non è quello delle ferite; è invece la certezza, che fra un’ora,
poi fra dieci minuti, poi fra mezzo minuto, poi ora, subito, l’anima si staccherà dal corpo, e che tu, uomo,
cesserai irrevocabilmente di essere un uomo. Questa certezza è spaventosa.
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’idiota di Fedor M. Dostoevskij
Tu metti la testa sotto la mannaia, senti strisciare il ferro, e quel quarto di secondo è più atroce di qualunque
agonia. Questa non è una mia fantasia; ce ne sono moltissimi che la pensano come me. E ve ne dico un’altra.
La pena di morte che danno per un assassinio è un castigo sproporzionatamente grave. Un assassinio legale è
cento volte più terribile di un assassinio brigantesco. L'individuo che viene ucciso dai briganti, di notte, in un
bosco o in qualche altro luogo, ha sempre fino all’ultimo momento la speranza di salvarsi. Si possono citare
esempi di uomini che, con le gole tagliate, speravano e imploravano ancora, oppure cercarono di fuggire.
Qui, invece, quest'ultima speranza, che rende la morte dieci volte meno terribile, vi è tolta irrevocabilmente,
con una sentenza di condanna; la più terribile tortura, la massima tortura che esiste al mondo è appunto
quella consapevolezza dell'inevitabilità.<Vedi anche DISCRIMINAZIONE MENTALE.> Conducete un soldato in
piena battaglia fin sotto la bocca di un cannone, egli spererà fino al momento in cui gli spareranno addosso;
leggete invece allo stesso soldato un decreto che lo condanni alla morte sicura, ed egli piangerà o impazzirà.
(…) Chi ha mai detto che la natura umana può sopportare un colpo simile senza impazzire? E allora, a cosa
può essere utile una pena così mostruosa?
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’idiota di Fedor M. Dostoevskij
Gentile signor fedior, si vede che lei ha passato la vita ad scrivere invece che ad lavorare………. Per
condannare LA PENA DI MORTE….. METTE I PRESUPPOSTI DI UN’ALTRA PENA DI MORTE….. IL CREDO
PAGANO CHE ESISTE LA PAZZIA…….
Analizzare giuridico tra PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE MENTALE LE fanno coincidee nei seguenti
punti:
a) L’ ATTO CON CUI SI CONDANNA AD MORTE E’ MIRATO AD METTERE UNA PIETRA TOMBALE ED NEL
DIMENTICATOIO il dimostrato REATO. INFATTI UNA VOLTA ESEGUITA E’ COSI’ ASSOLUTA, CHE PONE FINE
ANTI ogni possibile ulteriore controllo ed indagare; DELLE VOLTE ELIMINANDO ANCHE il possibile testimone
oculare, che VENENDO CONDANNATO AD MORTE ANCHE SE innocente, NON potrà più essere ascoltato ad
testimoniare i FATTI come dimostrabili ACCADUTI. LO STESSSO CON STILLICIDIO PIU’ BESTIALE E’ LA
DISCRIMINAZINE MENTALE, LA QUALE CON IL DECRETARE CHE QUALCHE CHI E’ DISABILE MENTALE, PRIMA
NE RIDUCE il potere del testimoniare, PER POI ISOLARE il soggetto, DISTRUGGENDONE ogni facoltà
intellettiva, CON TORTURE DI ELETTROSHOCK DA PSICOFARMACI, ED AUMENTANDONE COSI’
L’ISOLAMENTO ED L’INDIRIZZABILITA’ VERSO QUALE MONDO FREQUENTABILE.
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’idiota di Fedor M. Dostoevskij
b) L’ATTENTARE la dignità dell’essere umano, VOLENDORIDURRE la sua facolta percettiva, che intendere ed
volere, AD QUELLA DI ESSERE OLO OGGETTO, ED NON soggetto_oggetto, NEL VENIR GIUDICATO, AVENDO
IL GIUDICE, SIA CHE PUO’ SENTENZIARE LA PENA DI MORTE, CHE LO PSICHIATRA CHE PUO’ DECRETARE LA
NON attendibilità dell’essere umano, ED NON confutando, qualora lo è , se dice BUGIE, PERO’ DANDO UN
GIUDIZIO CHE NON pone possibile autodifendersi……. CON IL GIUDIZIO PSICHIATRICO DAL MOMENTO
STESSO CHE LO SI EMETTE, CON LA PENA DI MORTE ADL MOMENTO CHE LA SI ESEGUE…. ED d analizzare
esatto, ANCHE NEI BRACCETTI DELLA MORTE COME LA SI PORTA AD ESEGUIRE……DI FATTO L’INTENTO
COMUNE DEI DUE METODI E’ QUELLO DI STERILIZZARE ogni possibile emergere di realtà che vera, PER
L’INTENTO DI DARE SICUREZZA ED ESSERE SICURI/E NEL SENTENZIARE … NEL GIUDICARE…..IL PRIVARE
DALL’essere soggetto, cioe’ dignitoso nell’esistere sia nell’ERRORE che nell’innocente esistere di poter
esprimere senza RICATTO I FATTI COME VISSUTI od come vissuti……..
WELKOME TO DEADS PENALTY
L’idiota di Fedor M. Dostoevskij
c) IL RIDURRE la forza dello Stato che , ovvio , parecchio superiore, se rispetta diritti_doveri che Dichiarazione
dei diritti dell’uomo, AD ESSERE ORGANO DISCIPLINATO DEL OTTENERE RAGIONE AD QUALSIASI COSTO,
ED PER FINI CHE PERSONALIZZATI DA CHI LO ABUSANO…… CIO’ CHE CON LA PENA DI MORTE E’ IN
OGNI CIRCOSTANZA non CONFUTABILE ED CHE PER LA DISCRIMINAZIONE MENTALE E’ NON CONFUTABILE,
minimo, SE NON si permette di obbiettare Anti, cioe’ ponendo gli diritti_doveri di libero scegliere se servirsi
od non DI QUEL TIPO DI SERVIZIO ASSOLUTO CHE LA GIUDICABILITA’ DISCRIMINANTE MENTALE.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Il buco di Mumia Abu Jamal
L’uomo sedeva con un braccio incatenato alla grata d’acciaio. Bastava dargli una rapida occhiata per avere
un quadro della situazione, una storia di assoluta, totale alienazione, scritta in ogni singola ruga scavata sul
suo pallido volto. La casacca bianca senza strisce rivelava il luogo di assegnazione: la cosiddetta unità di
osservazione psichiatrica. La sua incapacità o la sua riluttanza a stabilire un contatto visivo con gli uomini che
gli stavano intorno suggerivano una volontà di estraniazione. I suoi tremori e il battito rapido e ripetitivo di
mani e gambe, così come altri movimenti, raccontavano una storia anche più cupa: quella di farmaci
psicotropi, tra i cui effetti collaterali figura una condizione che rende chi soffre di discinesia tardiva soggetto
a una disparata varietà di movimenti involontari e scossoni del corpo. Potenti farmaci che piegano la mente,
prescritti senza controllo. Un giorno, un inconfondibile odore di peli bruciati andò espandendosi in modo acuto
in tutto il blocco. Le guardie, corsero da una cella all’altra per capire da dove provenisse il fumo. Qualche
istante dopo, un uomo nudo camminava con la fronte annerita come un toast bruciato, emanando un odore
acre come in un sacrificio infernale. Dodici ore più tardi fu dichiarato morto, con oltre il 70 per cento di ustioni
sul suo corpo. Aveva avvertito le autorità che se l’avessero messo nel ‘buco’, in status di custodia disciplinare,
si sarebbe ucciso. Era stato messo nel ‘buco’ e si era ucciso. Nonostante avesse una lunga storia psichiatrica, e
avesse recentemente minacciato di suicidarsi, era stato messo in una minuscola cella per 24 ore al giorno.
Quando fu trovato, la sua casacca era già completamente consumata dal fuoco. Così per molti prigionieri con
gravi problemi psichici e mentali, il ‘buco’ diviene una stazione di passaggio verso la discesa all’inferno.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Il buco di Mumia Abu Jamal
Caro amico…. Abu janal,… seanche capisco che viesistono rairi casi in cui LA PSICHIATRIA E’ UN RINVIARE AD GIUDIZIO CIO’ CHE SENTENZIATO PER PENA DI MORTE,….. E’
VERO CHE LA PSICHIATRIA STESSA IN QUEI CASI LI’ DEVE RISPONDERE COME CRITERIO DI SICUREZZA ASSOLUTA, PER CUI I FATTI ACCADUTI NON devono piu’ emergere
csosì come dimostrabile ACCADUTI….. Per cui non mi stupisce, CHE IL BUCO VIENE USATO SIA COME METODO CRUDELE CON CUI FAR SOGNARE SPERANZE DI SALVEZZA
AL FATTO CHE FORSE non CI SI VIENE MESSI, SIA COME SISTEMA CON CUI SI PUOL SEMPRE DIRE…. SE SI E’ SUICIODATO ERA UN POCO DI BUONO …. COME VENDETTA
AD FAVORE HEICKMANN EDHITLER…. CHE SCEGLIEVANO IL SUICIDIO NON PERCHE’ COSTRETTI DALL’INGIUSTIZIA COME QUELLI CHE MESSI AD CURA PSICHIATRICA ED
NEL BUCO, Però per come dimostrato DIFRONTE ALLA RESA, LA PAURA STESSA DI ESSERE TRATTATI COME LORO FACEVANO, CASO HITLER UFFICIALE DELL SS MOGLIE ED
FIGLI MINORENNI, MIGLIORE PRENDERE IL CIANURO….. MENTRE NEL CASO HEICKMANN….L’IMPROVVISO CROLLARE IN SOLITUDINE DI QUELLA SICUREZZA DISCIPLINATA
CHE AVENDO RETTO DA SOLA OGNI SUO FARE …. Cascando difronte gli evidenti ripetersi, non VISTI ALLA STESSA MANIERA dimostrati ACCADUTI BESTIALI FATTI DA LU
STESSO PROVOCATI ED PARSZIALI ESEGUITI, non avendo il sostegno di alcun tipo di dignità, poiche’ NON aveva dedicato alcun che de SUO ESISTERE add questa…..
HARAKIRI ENFASI DEL SUO SENTIRSI ESSERE SUPERIORE…. CHE TROVA Muro irremovibile all’atto stesso in cui si compie….LUI E’ CENERE COMUNE MORTALE CHE PONE
FINE ALLA SOLA ESISTENZA CHE POTEVA AVERE………
WELKOME TO DEADS PENALTY
Il buco di Mumia Abu Jamal
ECCCO I POVERI STOLTI TROVANO DA SOLI IL LORO STESSO CREPARE… ED QUESTO PER STOLTI PIU’
STOLTI CHE LORO….. DIVENTA MANIACALITA’ DI VENDETTA…. AD TAL PUNTO CHE CONTINUANO LAGER
RAFFINATI PER DAR RAGIONE AD SE STESSI/E…….. Beh non si PUO’ DIRSI per diritti_doveri che
Dichiarazione die diritti dell’uomo, se NON si assolve gli doveri con cui si pine minimo l’Obbiettare Anti
DISCRIMINAZIONE MEWNTALE fondanti il proprio esistere…..
WELKOME TO DEADS PENALTY
Il buco di Mumia Abu Jamal
ECCCO I POVERI STOLTI TROVANO DA SOLI IL LORO STESSO CREPARE… ED QUESTO PER STOLTI PIU’
STOLTI CHE LORO….. DIVENTA MANIACALITA’ DI VENDETTA…. AD TAL PUNTO CHE CONTINUANO LAGER
RAFFINATI PER DAR RAGIONE AD SE STESSI/E…….. Beh non si PUO’ DIRSI per diritti_doveri che
Dichiarazione die diritti dell’uomo, se NON si assolve gli doveri con cui si pine minimo l’Obbiettare Anti
DISCRIMINAZIONE MEWNTALE fondanti il proprio esistere…..
WELKOME TO DEADS PENALTY
Pubblicità progresso:
UCCISI CON PENA DI MORTE OD PRESIDENTI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA……QUALE E’ LA
DIFFERENZA…..COMPRATI IL TUPE’ ED SCOPRIRAI IL TUO DESTINO…….
Teddy ed little John VENGONO CONDANNATI AD MORTE ED UCCISI…… ERANO PER CASO IL CALIFFO
DELL’ISIS?
DUNALD TRUMP…. ERRA ED ATTACCA la Siria INVECE che attaccare l’ISIS…PROBLEMI DI PREZZO DEL PETROLIO
ED DI SISTEMI COLONIALE…… LA BESTIA DI GENERALE SIRIANO COME AD SUO TEMPO SADDAM HUSSEIN USA
LE ARMI CHIMI CHE ED UCCIDE migliaglia di essri umani…
Teddy ed Little John l’ERRORE, SE LO AVEVANO FATTO ERA COSI’ GROSSO COME QUELLO DI DUNALD TRUMP?
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Le vittime invisibili di Martina Correia
Mi chiamo Martina Correia e sono rinchiusa nel braccio della morte. No, non ho ucciso nessuno e non sono nemmeno mai stata processata. Sono nel braccio della morte perché è qui che vive
mio fratello. Il braccio della morte è per me e la mia famiglia un incubo vivente. Come sorella maggiore di cinque figli, mi sono sempre sentita responsabile della protezione dei miei fratelli.
Mi chiedo cosa avrei potuto fare tornando indietro nel tempo o cambiando il passato. Mio padre è morto di depressione e dolore, mia madre prega, prega e prega... e piange, piange e
piange. Ogni telefonata a tarda notte ci terrorizza, ogni visita alla prigione ci rende euforici, e intanto la morte è sempre intorno a noi. Ci hanno detto che siamo dalla stessa parte
dell’assassino. A volte, ci hanno trattato come criminali. Abbiamo perso la nostra chiesa, abbiamo perso i nostri amici, abbiamo perso il lavoro ma non abbiamo mai perso la fede o l’amore
incondizionato per Troy, mio fratello. Siamo diventati le vittime invisibili, tormentate e disonorate. Siamo diventati il nemico dello Stato. Una volta credevo nella giustizia, oggi non più. La mia
vita è una battaglia costante. Combatto per salvare mio fratello, combatto per salvare me stessa dal cancro, combatto per proteggere ed educare mio figlio, combatto per vedere mia
madre sorridere. Dopo anni di tormento e paura, è orribile sapere che qualcuno che ami sarà ucciso in un giorno preciso, a un'ora precisa. Nel braccio della morte vedi le altre famiglie che
aspettano l’esecuzione del proprio caro e non sai cosa dire: ti chiedi se la loro sofferenza finirà o aumenterà. Il mio timore più grande è che nel sistema giudiziario nessuno si preoccupi
veramente. E mio fratello sarà ucciso dallo Stato della Georgia. Mio figlio è abbastanza grande da chiedermi: “Perché vogliono uccidere mio zio?”, e non so cosa rispondergli. Ogni tanto
penso che, forse, sarebbe meglio morire di cancro piuttosto che vivere e vedere mio fratello messo a morte per un crimine che non ha commesso. Vivo ogni giorno pensando alla morte, mi
chiedo “Cosa posso fare per salvare Troy?” e anche “Sarò viva per vederlo camminare libero?”. Mi chiamo Martina Correia e sono rinchiusa nel braccio della morte.
WELKOME TO DEADS PENALTY
La sedia di Michael Toney
La sedia! Sembra una versione super efficiente e con migliori prestazioni della vecchia sedia elettrica Old Sparky. Il vecchio
modello in legno che faceva orrore ma che ha messo a morte rapidamente centinaia di esseri umani, a volte fino a cinque in una
notte, sembra essere stato rimpiazzato da un efficiente nuovo modello di fine millennio. Ci sono due guardie che mi scortano come
sempre, ma oggi entrambe mi tengono le mani sul braccio, una per lato. Qualcosa non va! Di solito una guardia mi tiene per un
braccio mentre l’altra cammina un passo indietro con il manganello pronto all’uso. Le mie mani sono ammanettate dietro la schiena,
ma ho la sensazione di qualcosa di sbagliato. Dalle mani delle guardie avverto la loro tensione. Mi stanno scortando lungo un
corridoio senza finestre o porte, a eccezione dell’entrata dietro la spaventosa sedia. Mentre mi avvicino a quell’orrore il cuore mi
accelera. L’ansia mi fa rimbombare i battiti del cuore nelle orecchie, come il suono di un basso. La sedia ha una pesante corda
nera collegata a un circuito elettrico. Vedo la parola PERICOLO stampata a grosse lettere rosse dietro la spalliera della sedia.
Chiedo a me stesso “che razza di sedia deve avere questa attrezzatura e avere la parola “PERICOLO” scritta sopra? Oh no,
questa gente sta per uccidermi!
WELKOME TO DEADS PENALTY
La sedia di Michael Toney
Quando sono più vicino vedo le parole ALTO VOLTAGGIO e altri avvisi di pericolo sulle targhe di metallo attaccate al fondo dell’apparato. Il
diabolico marchingegno sembra avere una sorta di meccanismo di controllo, simile a quello delle montagne russe di un parco giochi. Quando arrivo
a pochi metri dalla mostruosità, con grande sollievo vengo spinto intorno a essa e riportato fuori attraverso la porta sul retro. Sono troppo
spaventato per parlare. Vorrei chiedere alle guardie perché la sedia elettrica si trova qui, ma non riesco a trovare il coraggio. Sono terrorizzato
dalla paura che le guardie possano cambiare idea e sbattermi sulla sedia sterminatrice. Mi portano in un ufficio, e una donna mi chiede qual’è il
mio nome. Le dico Michael Toney e lei scuote la testa facendo cenno di no, e dice alle guardie che le hanno portato la persona sbagliata. Un’altra
onda di sollievo mi travolge. Mentre torniamo indietro lungo il passaggio e il corridoio vedo qualcuno seduto sulla sedia. L’uomo sembra uscito da
una di quelle foto che ho visto dei campi di concentramento nazisti o dei prigionieri di guerra in Vietnam. Sembra denutrito. Ha gli occhi
sbarrati e non riesco a mettere a fuoco chi sia… quando siamo vicini, ovviamente mi riconosce. Non è ancora nella fase delle contrazioni, quindi si
sporge verso di me e mi urla “sei già stato in Vietnam?”. Riconosco la sua voce anche nell’urlo. È un prigioniero del braccio della morte che ho già
incontrato qualche volta, ma è cambiato. Sta urlando con tutte le sue forze, ma non riesco a capire quello che sta dicendo.
Pubblicità progresso:
Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho
……Bey Bey
WELKOME TO DEADS PENALTY
WELKOME TO DEADS PENALTY
La sedia di Michael Toney
L’uomo sembra uscito da una di quelle foto che ho visto dei campi di concentramento nazisti o dei prigionieri di guerra in Vietnam. Sembra
denutrito. Ha gli occhi sbarrati e non riesco a mettere a fuoco chi sia…
CHE FA gli innocenti che nei Lager, gli innocenti che nella foresta Vietnam MENTRE BUTTANO NAPALM, come chi forse innocente od
COPLEVOLE NEL BRACCIO DELLA MORTE ……LA PRETESA DI STERMINIO AL POSTO d’Essere Intrinseco nella natura , che se ti desidera
sterminare lo Fa di Malattie ed non DI SEGGIOLA ELETTRICA…….. CIOE’ IL VOLER DOMARE il non DOMABILE…. IL VOLER FAERE CENTRALI
NUCLEARI SUPER SICURE COME SEGGIOLE ELETTRICHE ED il veder arrivare lo Tsunami senza POTERSI OPPORRE…….
PERDERE LA VITA AD VOLER DOMINARE invece che ad imparare ……… VOLERE LA SICUREZZA CON CUI HITLER RUBAVA le case Ebree ED
DEPORTAVA ED PER NON AVER RIVALSE Anti LUI STESSO STERMINAVA, FACEVA RAPPRESAGLIE….. SI DIVERTIVA , nel miglior dei casi, AD
SPARARE ALLA TEMPIA TIRANDO AD SORTE, INVECE CHE TORTURARE NEI LAGER…..
ECCO L’ASSOLUTA SICUREZZA COME L’ASSOLUTO DOMINIO DEL SINGOLO ESSERE UMANO COINCIDE NEI LAGER NEI BRACCETTI DELLA
MORTE NELLE PSICHIATRIE…….
WELKOME TO DEADS PENALTY
La sedia di Michael Toney
Quando usciamo dal corridoio finalmente trovo il coraggio di chiedere alle guardie della sedia. Chiedo “Perché quella sedia è
qui?”. Una delle guardie risponde “È un metal detector per orifizi corporali, ci mettiamo i prigionieri sopra e lui controlla tutti gli
orifizi per verificare che non vi siano nascoste chiavi delle manette o armi”. ...sapere che non è una sedia elettrica per l’esecuzione
mi fa sentire davvero meglio, ma è comunque una sedia elettrica. E mi sembra assolutamente terrificante.
ECCO L’ELETTROSHOCK CHE PASSIONE, COME SCOPRIRE CHE IL CONDUTTORE METALLICO ACCENDE MEGLIO gli peli….., CIO’
CHE LA PSICHIATRIA CONTINUAVA IN Italia per arrivare ad quando lo proibirono negli anni ‘70
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Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho
……Bey Bey
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WELKOME TO DEADS PENALTY
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
Bartolomeo Vanzetti, Mia cara Signora Glendover Evans, 22 Luglio 1921, in: AIC, FBV, busta III, fasc. 15 Ricordo…
era una notte senza luna ma stellata, sedevo solo nell’oscurità, ero triste, molto triste. Colla faccia nelle mani
incominciai a guardare le stelle. Sentivo che la mia anima doveva uscire dal mio corpo ed avevo fatto uno sforzo
per tenerla nel petto. Io sono il figlio della natura e sono così ricco che non ho bisogno di denaro. È per questo essi
dicono che io sono un assassino, e mi condannano a morte.
WELKOME TO DEADS PENALTY
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
Ma quanti focolari spenti, quanti dolori, quante sventure strazian l’umane carni e gli spiriti, e non già per
durezza di natural ambiente, ma bensì per la feroce e pazza cupidigia di tiranni; per loro catene, il
piombo e le tenebre con cui domano e spengono audacie di petto e virtù di mente. Ed io cui una gran
fede riscalda il petto e mi diè pace fra la guerra, l’insidie e le catene, sogno un’altra redenzione e
benedico anche al dolor quand’esso può mutarsi in olocausto propiziatore dell’imminente palingenesi.
A noi non rimane che di sapere guardare al patibolo o alla ancor più orrenda carcerazione perpetua,
senza debolezza e vigliaccheria […]. Ci faranno la pelle, o ci faranno morire, atomo ad atomo tra le
mura della loro bastiglia, come hanno fatto con gli altri
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Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti
vaBBhè Sacco ed Vanzetti sono conosciuti…Amplia
letteratura si occupa del loro caso ed anche nei
Licei… per cui ritorno ad gli PROBLEMI VERI……
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Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho
……Bey Bey
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I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al
cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi
mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI:
Omicidio, Alfred Hitchcock, Inghilterra, 1930
Io sono un evaso, Mervyn Leroy, Usa, 1932 20.000 anni a Sing Sing, Michael Curtiz, Usa, 1932
Furia, Fritz Lang, Germania/Usa, 1936 Sono innocente, Fritz Lang, Germania/Usa, 1937
L’alibi era perfetto, Fritz Lang, Germania/Usa, 1937 Vendetta, Mervyn Leroy, Usa, 1937
Gli angeli con la faccia sporca, Michael Curtiz, Usa, 1938
Giustizia è fatta, Andre Cayatte, Francia, 1950
Clandestino a Trieste, Guido Salvini, Italia, 1951 Siamo tutti assassini, Andre Cayatte, Francia, 1952
Frenesia del delitto, Richard Fleischer, Usa, 1959
Cella 2455 Braccio della morte, Fred Sears, Usa, 1955
Gli uomini condannano, J. Lee Thompson, Inghilterra, 1956
Un condannato a morte è fuggito, Robert Bresson, Francia, 1956
La parola ai giurati, Sidney Lumet, Usa, 1957
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Codice penale islamico Libro II - Sezione I La punizione per il reato di adulterio
Capitolo 4 – Come viene eseguita la punizione Articolo
98 – Quando una persona è condannata a punizioni multiple, l’ordine di esecuzione delle sentenze deve
essere tale affinché nessuna di queste ne prevenga un’altra, quindi se qualcuno è condannato alla
fustigazione e alla lapidazione, prima dev’essere frustato e solo dopo può essere lapidato a morte.
Articolo 99 – Se l’adulterio di una persona sposata è provato dalla sua confessione, allora la prima
pietra dovrà essere lanciata dal giudice e poi dagli altri, se l’adulterio è provato da un testimone,
allora dovrà essere prima il testimone a lanciare la pietra, poi il giudice e poi gli altri.
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Scusatemi io non conosco l’arabo, certo quando vedo TRADUZIONI, DI COME SI PROSPETTANO OLTRE
2500, 2006, SUICIDI ALL’ANNO IN Italia, DI CUI , minimo, 1500 DURANTE LA CURA PSICHIATRICA, ed
ho esposto piu’ volte DI QUALI TRATTAMENTI SIA CON PSICOFARMACI CHE CON FORZATE
CONFESSIONI IN TERAPIA PSICOLOGICA…….. Mi sembra che anche solo di numeri IL PROBLEMA AD
87 è irrisorio…..
In quanto ad esperto in sacra Bibbia … LA LAPIDAZIONE VENIVA FATTA DI Leggi di Dio CON IL
Vecchio Testamento, cioe’ precdente che il nuovo Testamento introduceva….» chi è privo di peccato
scagli la prima pietr»……detto onesto ELETTROSHOCK FATTI DALLA MAFIA LEGALE AD mia madre
quando ero otto_enne 1973, non mi sembravano piu’ delicati DELLA LAPIDAZIONE, SOLO CHE ALLORA
IN Italia SE NE CONSUMAVANO SOLO QUALCHE MIGLIAGLIO ALL’ANNO…….ora considerando CHE
ALLORA mi STUPRAVANO IL cervello CON BARBITURICI ANTI EPILETTICI, ED CHE UN PEDOFILO
OMOSESSUALE SICULO mi PERSEGUITAVA………..
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Codice penale islamico Libro II - Sezione I La punizione per il reato di adulterio
Articolo 102 – Per procedere alla lapidazione, un uomo adultero dovrà essere seppellito in una fossa
fino alla vita, una donna adultera fino al torace.
Articolo 103 – Nel caso in cui una persona condannata alla lapidazione riesca a liberarsi dal fosso
dove è seppellita, se l’adulterio è provato da testimoni allora la sentenza dovrà essere nuovamente
eseguita, se è provata dalla sua stessa confessione, allora l’adultero potrà evitarla.
Articolo 104 – Le dimensioni delle pietre utilizzate per lapidare dovranno essere non troppo grandi da
uccidere il condannato con uno o due colpi ma nemmeno troppo piccole per essere chiamate pietre.
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Beh COME METODO LEGALE LA CAMICIA DI FORZA L’ELETTROSHOCK CHIMICO CHE SOSTITUIVA
QUELLO ELETTRICO, ED PORTA AL SUICIDIO, COME VENDETTA AD FAVORE DEL CIANURO PRESO DA
HITLER ED FAMILIA DI GENERALE DELLE SS, ED IMPICCAGIONE DI HEICKMANN, è da Valutare non
MENO GRAVE DELLA LAPIDAZIONE, ed allora come lo stesso crierio economico CHE LA SOCIETA’
SOCIALLIBERALE IMPONE, bisogna vedere ove sono il minor numero DI VITTIME ED COME E’
CONSUMATA PIU’ RAPIDA LA TORTURA PER STERMINIO……
ad questo punto CON I CRITERI DEL SOCIALLIBRERALE CHE NELLA nostra esistenza E’ ANCHE
PROMOTORE DELLA PENA DI MORTE, bisogna dire che i CRITERI DI LAPIDAZIONE QUI MENZIONATI
SONO irrisori se paragonati AD GRAVI OMICIDI PRETERINTENZIONALI ED OCCULTATI CON METODI
PSICHIATRICI CHE LA SOCIETA’ LEGALIZZATA IN Italia PERMETTE ANDANDO ANTI La
Costituzione………
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Ora qui si citano atrticoli di codici , COME DA noi IN Italia CODICI CIVILI ED PENALE, I QUALI
SPUDORATI ANTI La Costituzione ED ANTI Dichiarazione dei diritti dell’uomo……ed non potendo
tradurre l’arabo……. Posso solo dire che non CONDIVIDO LA LAPIDAZIONE , però me lo posso
permettere io, che precedente denuncio ed non CONDIVIDO LA DIILANIAZIONE CHE ACCADE CON IL
METODO PSICHIATRICO IN Italia……..
CHI TRA VOI VEDE SOLO LA LAPIDAZIONE IN Islam, ED NON vede LA DILANAZIONE IN Italia, è
DEGNO DI ESSERE CON Amnesty international, COME HITLER CON gli Ebrei……..
Per cui mi auguro che smettete DI FARE I CAPRICCI ed vi mettete ad lavorare per Amnesty International ,
senza FINGERE DI NON vedere….. ..perche’ se esistono ANCORA persone che subiscono PENA DI
MORTE ED TORTURE E’ DOVUTO SOPRATTUTTO AD CHI IPOCRITA IN Amnetsy International NON vede
QUELLO CHE ACCADE DI PARECCHIO PIU’ ATROCE IN Italia che IN islam……..
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CERTO NON vedendo LE SACCOCCE SI FANNO PIENE …PIENE DI QUEI SOLDI SPORCHI DI SANGUE DI
TORURE ED DI PENE DI MORTE OCCULTATE CHE IL MONDO SOCIALLIBERALE IMPONEVA ED PROVA AD
IMPORRE IN MANIERA AD DI POCO DA FAR COMPLETO SCHIFO…….
Ed allora invece d’ABBRACCIARE LA CROCE PUNITIìVA DELLA FALGELLAZIONE ANTI Dicuhiarazione dei
diritti dell’uomo, PER NON arrivare ad poter temere CHE LE BESTIE SE non LE ASSECONDI, PROVANO
AD TORTURATR ti……. Prendete forza da Chi non vede OSTACOLI INSORMONTABILI,…. Rimboccatevi
le meniche non DI SPETTACOLO, pero’ di lavoro ed di contrapporsi deciso con ogni mezzo che il
GANDISMO NON porta ad risultato…. Poiche’ IL PACIFISMO E’ ANCHE ARMA DEL TOTALITARISMO….
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Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho
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I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al
cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi
mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI:
Orizzonti di gloria, Stanley Kubrick, Inghilterra, 1957
Non voglio morire, Robert Wise, Usa, 1958
L’albero degli impiccati, Delmer Dares, Usa, 1959
L'uomo di Alcatraz, John Frankenheimer, Usa, 1962
La vita, l’amore, la morte, Claude Lelouche, Francia, 1968
Sacco e Vanzetti, Giuliano Montaldo, Italia, 1971
L’affare della sezione speciale, Constantin Costa-Gavras, Grecia, 1975
Houston Texas, F. Reichenbach, Usa, 1979
Ballando con uno sconosciuto, Mike Newell, Inghilterra, 1985
Breve film sull'uccidere, Krizystof Kieslowski, Polonia, 1987
Un affare di donne, Claude Chabrol, Francia, 1988
La sottile linea blu, Errol Morris, Usa, 1988
Porte aperte, Gianni Amelio, Italia, 1989
Decalogo V, Krizystof Kieslowski, Polonia, 1990
Confortorio, Paolo Benvenuti, Italia, 1992
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Articolo 21 Codice penale
Codice penale → LIBRO PRIMO - Dei reati in generale → Titolo
II - Delle pene → Capo II - Delle pene principali, in particolare
Articolo abrogato dall'art. 1, D. Lgs. 19 agosto 1944, n
224.
[La pena di morte si esegue, mediante la fucilazione, nell'interno
di uno stabilimento penitenziario ovvero, in un altro luogo
indicato dal ministro della giustizia.
L'esecuzione non è pubblica, salvo che il ministro della giustizia
disponga altrimenti (1) (2).]
Fonte Brocardi in internet
1) E' stata soppressa, con conseguente assorbimento nell'ergastolo,
dapprima per i delitti previsti dal codice penale ex art. 1 d.lgs-lt. 10 agosto
1944, n. 224 e poi per i delitti previsti dalle leggi speciali (art. 1 dlgs. 22
gennaio 1948, n.21). La Costituzione, attraverso l'art. 27, introducendo il
cd principio di umanizzazione della pena,l'aveva abolita quasi totalmente,
circoscrivendone l'applicazione solo ai casi previsti dalle leggi militari di
guerra. Ma anche rispetto a tali ipotesi è stata abrogata con l'art. 1 l. 13
ottobre 1994, n. 589. Tale abrogazione venne però operata con legge
ordinaria, mantenendo così la possibilità di reintrodurla nelle leggi militari
di guerra, in caso di dichiarazione di guerra. Il riferimento alle leggi penali
di guerra è stato eliminato definitivamente dal testo costituzionale quando
l'Italia ha ratificato il protocollo n. 13 alla Convenzione per la salvaguardia
dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo all'abolizione della
pena di morte in qualsiasi circostanza, attraverso la l. cost 2 ottobre 2007,
n. 1 ("Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione
della pena di morte"), sancendo per via costituzionale la non applicabilità
della stessa in ogni caso.
l'Italia ha ratificato il protocollo n. 13 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà
fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza, attraverso la
l. cost 2 ottobre 2007, n. 1 ("Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione della pena di
morte"), sancendo per via costituzionale la non applicabilità della stessa in ogni caso.
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cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi
mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI:
La giusta causa, Arne Glimcher, Usa, 1994
Dead Man Walking, Tim Robbins, Usa, 1995
Daniel, Sidney Lumet, Usa, 1995 Difesa a oltranza, Bruce Beresford, Usa, 1995
Ultimo appello, James Foley, Usa, 1996 La parola ai giurati, William Friedkin, Usa, 1997 Last
Rites, Kevin Dowling, Usa, 1998
Death Row. Nel braccio della morte, Joseph Sargent, Usa, 1999
Il miglio verde, Frank Darabont, Usa, 1999
Fino a prova contraria, Clint Eastwood, Usa, 1999
Dancer in the dark, Lars von Trier, Danimarca/Francia/Svezia, 2000
L’amore che non muore, Patrice Leconte, Francia, 2000
Monster’s ball, Marc Forster, Usa, 2001 Unspeakable, Thomas J. Right, Usa, 2002
La lettera, Luciano Cannito, Italia, 2003
The life of David Gale, Alan Parker, Usa/Germania, 2003 Monster, Patty Jenkins, Usa, 2003
Redemption - The Stan Tookie Williams story, Vondie Curtis Hall, Usa, 2004
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La rosa bianca - Sophie School, Marc Rothemund, Germania, 2005
Salvador 26 anni contro, Manuel Huerga, Spagna, 2006
Tutta la mia vita in prigione (In prison my whole life), Marc Evans, Usa/Uk, 2007
Sanguepazzo, Marco Tullio Giordana, Italia/Francia, 2008
Box - The Hakamada case, Banmei Takahashi, Giappone, 2010
Incendiary: the Willingham case, Steve Mims e Joe Bailey Jr., Usa, 2010
Into the Abyss, Werner Herzog, Usa/Uk/Germania, 2011
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I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al
cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi
mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI:
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Nota sui dati di Amnesty International riguardanti l’uso della pena di morte
Il presente rapporto riguarda l’uso giudiziario della pena di morte nel periodo che va da gennaio a dicembre 2016.
Come negli anni precedenti, le informazioni sono state raccolte da diverse fonti, inclusi dati ufficiali, notizie
provenienti dagli stessi condannati a morte nonché dai loro familiari e rappresentanti legali, rapporti di altre
organizzazioni della società civile e resoconti dei mezzi di comunicazione. Amnesty International riporta
esclusivamente esecuzioni, condanne a morte e altri aspetti legati all’uso della pena di morte, come
commutazioni o proscioglimenti, di cui c’è ragionevole conferma. In molti paesi i governi non rendono pubbliche
le informazioni riguardo il proprio uso della pena capitale. In Bielorussia, Cina e Vietnam i dati sull’uso della pena
di morte sono classificati come segreto di stato. Durante il 2016 sono state poche o nulle le informazioni su alcuni
paesi, in particolare Corea del Nord, Laos, Siria e Yemen, a causa delle restrizioni governative e/o dei conflitti
armati.
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
Io considero ed per questo anche se sono attivo con Amnesty international
devo continuare il mio LaVOrO Costituzionale di Organo di Controllo Iscritto
nell’ordine degli Ingegneri ed riportare che se anche Amnesty international
in buona fede ed per COME ALCUNE DITTATURE, CHE AD ESEMPIO IL MONDO
SOCIALLIBERALE, PERMETTE, NON puo’ scricere SEMPRE esatto CIO, che
dimostrato, ACCADE ANTI Dichiarazione dei diritti dell’uomo, il mio essere
responsabile invece me lo impone……
Da cui se esiste SEGRETO DI STATO IN Cina, ESISTE IL SEGRETO PROFESSIONALE
ABUSATO ANTI La Costituzione IN Italia, valgsì, che il segreto professionale
che Legittimato dalla Costituzione è quello che difende diritti_doveri, per
cui chi svolge una professione Costituzionale, esempi Ing. Arch. Agr. Madico
non PSICHIATRA Avv. Magistrato,…ecc…. Ed non CHE NASCONDE OCCULTANDO TORTURE
ED PENE DI MORTE……
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
Tra dimostrate TORTURE ED PENE DI MORTE OCCULTATE IN Italia, ESISTONO CASI ECLATANTI
COME L’OMICIDIO DOLOSO PRETERINTENZIONALE ANTI Cucchi, di cui anche A_I si occupava,
ED ALCUNI NON POCHI TIPO ENTITA’ INTORNO AD 1500 ANNUALI, CHE AD ESEMPIO TERAPIE
PSICHIATRICHE CON OBBLIGO DA PSICOFARMACO AD SUICIDIO…… QUESTE TERAPIE OLTRE AD ESSERE
TORTURE BESTYIALI, PORTANO AL LORO APICE D’ORGASMO CON IL SUICIDIO, CHE APPORTATO DAL
METODO PSICHIATRICO STESSO…. ED CHE PER SEGRETO PROFESSIONALE ANCORA DALL’ANTI La
Costituzuione, MASSONERIA OCCULTATRICE PERPETUATO PERMETTE DI TORTURARE ED UCCIDERE
CON VERI ED PROPRI PROCESSI TENUTI DA PSICHIATRA OD NUCLEI DI PSICHIATRI/E CHE SENZA
NEANCHE AVVISAGLIA di Avv., INFATTI L’Avv. Mentre puo’ esprimere pareri in tribunali,
NEL CASO DEL GIUDIZIO PSICHIATRICO, puo’ arrivare ad intervenire solo presso il
Giudice tutelare, CHE SPESSO HA RICAVI SOLO ED SOLO SE APPLICA MINIMO AMMINISTRAZIONI
DI SOTREGNO, OD MANIERA DIRETTA CON STIPENDI, OD INDIRETTA VOLENDO DECIDERE AL POSTO
DELLA VITTIMA COME SCEGLIERE DI SPENDERE i suoi capitali.
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
È ovvio COME IL GIUDICE TUTELARE E’ INTRINSECA CONTRADDIZIONE DEL SUO ESISTERE
STESSO , quando cio’ che percepito da chi , DEVE VENIRE TUTELATO, è cio’ che non
Elargito solo dallo Stato ed solo proveniente da Tasse, che non contributi
pensionistici….
INTRINESECA CONTRADDIZIONE PERCHE’ QUESTO VUOLE SCEGLIERE AL POSTO DEL TUTELATO
COME SPENDERE ED DEVE SENTIRE Ciò Che lui preferisce spendere ed come SENZA PERO’
lasciare scegliere ad lui stesso……. Da cui risulta evidente IL FURTO CON RICATTO ED
ESTORSIONBE CHE OPERA QUALSIASI GIUDICE TUTELARE……..
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
Passando ad motivi parecchio piu’ gravi del mio denunciare è dimostrati REATI DI
INPOTIZZARE PAZIENTI CON PSICOFARMACI AI FINI DI PROVOCARNE IL SUICIDIO, NON SOLO
DISTRUGGENDO OGNI dignità intrinseca del poter scegliere di libero arbitriio per
come gli propri Sentimenti ed il proprio pensiero, ed di quale di questi
applicabili pratico terreno materiali, PERO’ANCHE CON L’INFLUYIRE DI VICENDE NON
più vedibili con il proprio intelligere, PERO’ AD IPNOTIZZATO VEDERE CHE CAUSA
AMPLIARE DRAMMATICO vicende anche quasi banali, APPORTANDO UNA GRAVITA’ CHE SERVE
AD ESTINGUERE SE STETTI/E CON IL SUICIDIO, VEDENDOSI, COME NON vero, ESSERI
ABOMINEVOLI AD SE STESSI/E, ED VENENDO PRIVATI/E del proprio senso dignitoso
d’esistere ed del conseguente provenire energetico da esso stesso che ci consente
di affronare problemi ED PROBLEMI, senza AUTOLEDER ci FINO AL SUICIDIO…..
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
Ulteriori motivi inerenti il mio denunciare è ad esempio, IL GRAVE COMPORATMENTO AD ASSOCIARSI
AD DELINQUERE INTRINSECO TRA L’ERRORE NEL procedere medico, CHE PUO’ ESSERE DI DOLO, DI
IGNORANZA, come di buona fede, CHE PER VENIR OCCULTATO SI ASSERVE DEL METTERE AD DISABILE
MENTALE, chi, se anche solo di dubbi, ne ha diriti_doveri di esplicarli, senza INCONTRARE
SISTEMI OCCULTATORI DI TORTURE COME IL METODO PSICHIATRICO E’ INTRINSECO QUALORA LO SI IMPONE
ED NON è libero scegliere diproprio libero arbitrio, CIOE’ QUANDO NON esiste Obbiettare Anti
DISCRIMINAZIONE MENTALE……..
Di qui posso pensare che ad esempio in Cina, vedi dimnostrati GRAVI CASIU DI VIOLENZE ED PENE
DI MORTE SENZA PROCESSI, CHE COINVOLGEVANO Dailalama od ragazzi di ThienAmen…… beh qui PER NON
ottenere per questi il giusto decorrere secondo Dichiarazione dei diritti dell’uomo,…SI SPARA
COMPLETO ABUSANDONE ARRIVANDO AD GIUDICARE gli Cinesi COME LO PSYCHIATER ED MILOSEVIC, ANCHE
DOVE, dimostrato E’ LA CORRUZZIONE IN parte dello Stato Cinese AD ESSERE COLPEVOLE ed non
l’intero Stato Coinese,,,,,,,, anzi oso die ed scrivere ed non penso di ERRARE nenache di poco
… nel considerare dimostrati CHE I VERI AGGRESSORI LIBERALI ANTI lo Stato Cinese ENNO QUELLI
CHE HANNO VIOLENTATO ED UCCISO CON TANTO DI BENE PLACIDO DI CHI HA STESSI INTERESSI AD
DISTRUGGERE lo Stato Cinese….
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Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995
09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international:
Lo Stato Cinese ha solo interessi ad ridurre igli numeri di residenti ed non AD
UCCIDERE ED/OD TORTURARE… la sua arma piu’ potente è condurre chi gli è ANTI od
anti , al di là dei limiti doganali, senza lederli lederle…..SOLO CHE GLI STATI CHE
NON li con le VOGLIONO, SI RIFIUTANO DI ACCOGLIER li con le, ED LASCIANO PER CUI LA
CORRUZZIONE NELLO Stato Cinese COME METODO SIA PER NON ricevere, SIA PER INCOLPARE
lo Stato Cinese DI COLPE CHE INTRINSECHE DELLA CORRUZZIONE ED NON dello Stato
Cinese stesso…..vedi in Italia COME UCCIDEVANO Falcone ed borsellino…. LA VERA
PIAGA ERA LA MAFIA NELLO Stato Costituzionale ed non Lo Stato Costiotuzionale che
loro stessi difendevano……
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Gli esseri umani non ENNO PERSONAGGI DI FUMETTO DI WALT DISNEY, ed ne
ANCHE ANIMALI DA LABORATORIO ED/OD LAGER
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Nel mio caso non era quasi Così….. DELLE VOLTE IN PSICHIATRIA ci si
nasce NON TI CI PORTANO……..
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LA SICUREZZA DI PROLE….. LA SIRINGA CHE NON si vede…….
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Una volta si abortiva per sovrannumero…. ADESSO PERCHE’ INTERESSA DI
PIU’ LA PLACENTA CON LE SUE CELLULE STAMINALI……….
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BEH MINIMO NON BORBOTTA ED NON E’ MORBIDO Come il cuore naturali…..
SYLENT SYSTEM MOTOR………..

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  • 1. Slides for not DEADS PENALTY History of DEADS PENALTY and the labour of cessed Directed of Dott.Ing.Arch. giovanni Colombo
  • 2. WELKOME TO DEADS PENALTY Versione italiana: Anche se non UCCIDERE veniva scritto tanti millenni addietro è vero che il successo anti STATI CON PENA DI MORTE lo si deve all’ obbiettare di chi ne faceva parte, per cui grazie al cominciar di storico testimoniare che DOPO CROCIFSSIONI, BRUCIARE vivi/vive , TAGLIARE gole per BERSI il sangue cominciava: Cesare Beccaria
  • 3. WELKOME TO DEADS PENALTY Cesare Beccaria: <Dei delitti ed delle pene> Questa inutile prodigalità di supplicii, che non ha mai resi migliori gli uomini, mi ha spinto ad esaminare se la morte sia veramente utile e giusta in un governo bene organizzato. Qual può essere il diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? Non certamente quello da cui risulta la sovranità e le leggi. Esse non sono che una somma di minime porzioni della privata libertà di ciascuno: esse rappresentano la volontà generale, che è l’aggregato delle particolari. Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l’arbitrio di ucciderlo? Come mai nel minimo sacrificio della libertà di ciascuno vi può essere quello del massimo tra tutti i beni, la vita? E se ciò fu fatto, come si accorda un tal principio coll’altro, che l’uomo non è padrone di uccidersi, e doveva esserlo se ha potuto dare altrui questo diritto o alla società intera? Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può, ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. Ma se dimostrerò non essere la morte né utile né necessaria, avrò vinto la causa dell’umanità. (...) Non è utile la pena di morte per l’esempio di atrocità che dà agli uomini. Se le passioni o la necessità della guerra hanno insegnato a spargere il sangue umano, le leggi moderatrici della condotta degli uomini non dovrebbono aumentare il fiero esempio, tanto più funesto quanto la morte legale è data con istudio e con formalità. Parmi un assurdo che le leggi che sono l’espressione della pubblica volontà, che detestano e puniscono l’omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall’assassinio, ordinino un pubblico assassinio. Quali sono le vere e le più utili leggi? Quei patti e quelle condizioni che tutti vorrebbero osservare e proporre, mentre tace la voce sempre ascoltata dell’interesse privato o si combina con quello del pubblico. Quali sono i sentimenti di ciascuno sulla pena di morte? Leggiamoli negli atti d’indegnazione e di disprezzo con cui ciascuno guarda il carnefice, che è pure un innocente esecutore della pubblica volontà, un buon cittadino che contribuisce al ben pubblico, lo stromento necessario alla pubblica sicurezza al di dentro, come i valorosi soldati al di fuori. Qual è dunque l’origine di questa contraddizione? E perché è indelebile negli uomini questo sentimento ad onta della ragione? Perché gli uomini nel più secreto dei loro animi, parte che più d’ogn’altra conserva ancor la forma originale della vecchia natura, hanno sempre creduto non essere la vita propria in potestà di alcuno fuori che della necessità, che col suo scettro di ferro regge l’universo. http://www.agenziaradicale.com/images/DirittieLiberta /dei%20delitti%20e%20delle%20pene_primaedizione. jpg
  • 4. WELKOME TO DEADS PENALTY Cesare Beccaria: <Dei delitti ed delle pene> Se per Beccaria le Leggi consistono nel pensiero colletttivo di una societa’, cioe’ il borghese approccio di contratto ad coesistere, per gli diritti per cui noi combattiamo ed lavoriamo si tratta invece non di un contratto pero’ di un pensiero che si puo’ tenere quasi immutabile, ed che provenienza del mondo ideologico hegeliano cioe’ un Status ove fondare gli propri privati ed/od intimi coesistere, di qui il pensiero della Dichiarazione dei diritti dell’uomo non ha solo una visione collettiva che si rispetta solo se si firma il contratto, pero’ gli Comuni Capitali che Legislativi che fanno di uno STATO QUALUNQUE lo stato di diritti_doveri Corrispondenti appunto ad questa Dichiarazione…. Ovvio che anche la societa’ che vi si sovrappone sembra coincidere infatti basta chiedersi se l’estracomunitario va salvato dal non affogare precedente od DOPO che prendergli le impronte digitali….. Valgasi che diritti_doveri è Come lo Stato corrisponde, ed che questo necessita come tale di arrivare ad un contratto che è l’impronta digitale sul documento, che valido solo ove esiste il concetto di Contratto cioè Borghese, mentre ove esiste la terra di chi EstraComunitari non SEMPRE necessita il contratto….. Valgasi se anche si sovrappone per l’EurOpa lo stato birghese ad quello di diritti_doveri cio’ non CORRISPONDE AD SOSTITUR lo…… Da cui non si LASCIA AFFOGARE se anche non ti hanno consegnato le impronte digitali http://www.agenziaradicale.com/images/DirittieLiberta /dei%20delitti%20e%20delle%20pene_primaedizione. jpg
  • 5. WELKOME TO DEADS PENALTY Albert Camus: <riflessioni sulla pena di morte> https://www.thinglink.com/scene/777562434008252416
  • 6. WELKOME TO DEADS PENALTY Albert Camus: <riflessioni sulla pena di morte> Il senso d'impotenza e di solitudine del condannato incatenato, di fronte alla coalizione pubblica che vuole la sua morte, è già di per sé una punizione inconcepibile. E anche per questo sarebbe preferibile che l'esecuzione avvenisse pubblicamente. L'attore che è in ogni uomo potrebbe allora venire in soccorso dell'animale terrorizzato, e aiutarlo a ben figurare, anche di fronte a se stesso. Ma la notte e la segretezza sono senza appello. In questo disastro, il coraggio, la forza d'animo, persino la fede rischiano di essere affidati al caso. Generalmente l'uomo è distrutto dall'attesa della pena capitale molto tempo prima di morire. Gli si infliggono due morti, e la prima è peggiore dell'altra, mentre egli ha ucciso una volta sola. Paragonata a questo supplizio, la legge del taglione appare ancora come una legge di civiltà. Non ha mai preteso che si dovessero cavare entrambi gli occhi a chi aveva reso cieco di un occhio il proprio fratello. ----------- (…) l’abolizione della pena di morte dovrebbe esser richiesta dai membri coscienti della nostra società, per ragioni di logica e di realismo. Di logica, in primo luogo. Decretare che a un uomo debba essere inflitto il castigo definitivo, equivale a stabilire che quest’uomo non ha più nessuna probabilità di riparare. È qui, lo ripetiamo, che gli argomenti si affrontano ciecamente e si cristallizzano in una sterile opposizione. Ma nessuno di noi è in grado di dire l’ultima parola su questo punto, giacché siamo tutti giudici e parti in causa. (…) Questo diritto alla vita, che coincide con la possibilità di riscatto, è il diritto naturale di ogni uomo, persino del peggiore. L’ultimo dei delinquenti e il più integro dei giudici si ritrovano qui fianco a fianco, egualmente infelici e solidali. Senza questo diritto, la vita morale è assolutamente impossibile. https://www.thinglink.com/scene/777562434008252416
  • 7. WELKOME TO DEADS PENALTY Albert Camus: <riflessioni sulla pena di morte> Qui abbisogna dui due commenti separati al primo ed al secondo brano: Il primo brano anche se conserva il senso agghiacciante del patibolo come deprorevole, ha un compartecipare ad esso come se lo spettacolo con cui presenti spettatori, salvifichi il condannato, in giudizio la cosa è contraddittoria, se è vero che gli spettatori diventano sicuri che non vi esiste uno di loro al patibilo se questo esposto pubblico, ed che questo è sicureza anche del fatto che chi subisce la pena di morte, non venga di nascosto graziato, d’altro lato il fatto che pubblico permette anche di non sostituire nell’aberrazione della condanna, che comunque non puo’ guidicar Perfetto, il condannato con un carcerato non giudicato…… di fatto l’atto pubblico va verso la sicurezza ancor di piu’ dell’atto ad porte chiuse, poiche’ amplia il potere di controllare il non errore di un verdetto che intrinseco errore……..lasci ad voi il completare meglio non ERRARE CON LA PENA DI MORTE https://www.thinglink.com/scene/777562434008252416
  • 8. WELKOME TO DEADS PENALTY Albert Camus: <riflessioni sulla pena di morte> Il secondo brano invece pone il suo essere atteso ad motivi che condivido parecchio piu’ vicino, nel senso che se anche completo errato l’approcciuo che di carattere contrattuale dallo stesso rivolgersi ad una sorta di cremè ddi società, ed forse per motivo strategico, di fatto riulta pero’ negazione Anti diritti, poiche’ quel pensiero non TOCCABILE con cui si Stabilisce che la PENA DI MORTE E’ COMUNQUE ED SOLO ERRORE, è comune pensiero di ogni esssere che ha approccio anche solo naturali….. L’animale infatti non elimina il suo consimile per PUNIRE, pero’ per esisgere necessario cioe’ per mangiare od delimitare il confine territoriale, od per l’accoppiarsi….. Da cui LA PENA DI MORTE E’ PIU’ REPROREVOLE DI CHI PER RUBARE NON AVENDO L’INTENZIONE INIZIALE DI UCCIDERE FINISCE PER SALVARSI CON L’UCCIDERE….. Poiché inoltre noi non siamo animali per esseri superiori per il nostro poter approcciare d’intelligere ponderato, l’ELIMINARE IL CONSIMILE E’ COMUNQUE UNA PERDITA ANCHE PER noi, che condivido nel tratto del riparare il debito, come mezzo giudiziario, anche se il vero motivo non rissiede nel mezzo giudiziario pero’ nel contenuto giudiziario, che l’ELIMINARE il proprio consimile è PERDERE QUALITATIVO NON riparabile……… https://www.thinglink.com/scene/777562434008252416
  • 9. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield (…) Non c’è nulla nella tua vita che possa prepararti alla morte brutale, orrenda e insensata di tuo figlio. È come se il peggiore incubo di ogni genitore diventasse realtà. (…) L’uomo che uccise Rick fu arrestato diverse settimane dopo: aveva 39 anni ed era nei guai con la legge da quando era un bambino di circa dieci anni. Non vi erano circostanze attenuanti. Non aveva bevuto, non si era drogato, non era insano di mente. Era un normale ladro che aveva deciso di uccidere per non lasciare testimoni. (…) Io odiavo quell’assassino. Lui aveva preso la cosa più preziosa della mia vita e aveva distrutto una parte del mio futuro. Non solo lo volevo morto, ma volevo che morisse lentamente, soffrendo davanti al mio sguardo. Dicevo che volevo giustizia, ma quello che volevo era semplicemente vendetta. Sentimenti od EMOZIONI
  • 10. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield (…) Non c’è nulla nella tua vita che possa prepararti alla morte brutale, orrenda e insensata di tuo figlio. È come se il peggiore incubo di ogni genitore diventasse realtà. (…) L’uomo che uccise Rick fu arrestato diverse settimane dopo: aveva 39 anni ed era nei guai con la legge da quando era un bambino di circa dieci anni. Non vi erano circostanze attenuanti. Non aveva bevuto, non si era drogato, non era insano di mente. Era un normale ladro che aveva deciso di uccidere per non lasciare testimoni. (…) Io odiavo quell’assassino. Lui aveva preso la cosa più preziosa della mia vita e aveva distrutto una parte del mio futuro. Non solo lo volevo morto, ma volevo che morisse lentamente, soffrendo davanti al mio sguardo. Dicevo che volevo giustizia, ma quello che volevo era semplicemente vendetta. Sentimenti per arrivare ad quando L’ASSASSINO è arrestato ed carcerato, perché da qual momento paga….paga lavorando per quella vita che non Esiste PIU’… EMOZIONI, dal momento che carcerato, PERCHE’ si puo’ di Sentimenti continuare ad provare lo SCHIFO piu’ IMMONDO, vedi CASO HEIKMANN 200000 DEPORTATI SI SUICIDAVA IN carcere, Anti il carcerato…. Non siamo noi gli secondini, che lavorano, pero’ dal momento che IL CARCERATO paga ricuce la ferita come puo’…. DECIDERE RATIONALE DI VOLERLO MORTO UCCISO E’ EMOZIONE
  • 11. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield (…) Il momento più duro della mia guarigione è stato muovermi attraverso quell’odio. Per provare veramente il dolore della perdita di mio figlio e, soprattutto, per me stessa, bisognava che lasciassi la rabbia e la vendetta alle spalle. Una voce dentro me continuava a dirmi che l’assassino di Rick mi avrebbe distrutto, e avrebbe distrutto la mia famiglia. Se io avessi continuato a provare odio, non sarei stata più capace di ricordare come era Rick, una persona dolce e gentile. Un ragazzo adorabile. L’amore può guarire, l’odio può solo distruggere. La pena di morte non è una risposta. La pena di morte riflette la mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti di una società che non riesce a proteggerci, (…) Ci sono stati troppi esempi di criminali che sono stati arrestati, processati, condannati e che, una volta tornati in libertà, hanno commesso altri crimini. Gli Stati Uniti hanno scelto la via più sbrigativa: metterli a morte. La pena capitale è l’estremo atto di codardia di una parte della società. Li uccidiamo perché temiamo di non poterli controllare. E questa mancanza di fiducia da parte nostra e questa codardia indeboliscono quel contratto sociale che tutti noi dovremmo accettare nella civiltà moderna.
  • 12. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield La pena di morte non è una risposta. La pena di morte riflette la mancanza di fiducia che abbiamo nei confronti di una società che non riesce a proteggerci, La pena capitale è l’estremo atto di codardia di una parte della società. Li uccidiamo perché temiamo di non poterli controllare. E questa mancanza di fiducia da parte nostra e questa codardia indeboliscono quel contratto sociale che tutti noi dovremmo accettare nella civiltà moderna. Qui condivido che E’ CODARDIA, solo che non dellapaura che se non vengono processati adeguato tornano fuori ed si ripetono, che implica intrinseco UN ERRORE ESISTIBILE ANCHE CON LA PENA DI MORTE, IL VERO ERRORE E’ PENSARE DI ESSERE PERFETTO GIUDICARE, ED PER CUI DI POTERCI METTERE COME Stato AL POSTO DEL REAGIRE INDIVIDUALI, OVE IL DOLORE PREVALE SUL come possibile comportarsi ad freddo decidere, cioe’ senza intercalarsi nelle parti… io penso CHE LA PENA DI MORTE E’ UN METODO CODARDO PERCHE’ PONE LA POSSIBILITA’ AD CHI NON VUOL ESSERE SCOPERTO COLPEVOLE DI CHIUDERE LA QUASTIONE CON UN INNOCENTE CHE NON potrà piu’ difendersi…… E’ LO STESSO PROBLEMA DELLA DSICRIMINAZIONE MENTALE: PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE MENTALE PONGONO coloro che LE SUBISCONO , sia CHE COLPEVOLI SIA CHE innocenti NELLO STESSO PIANO DI NON POTERSI PIU’ difendere…………
  • 13. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield (…) Nel 1983, in Louisiana, venne messo a morte un ragazzo che si chiamava Robert Wayne Williams. Il suo avvocato d’ufficio aveva studiato il caso per appena otto ore. Un anno dopo, incontrai la madre di Robert: ci abbracciammo e cominciammo a piangere. Ci univa il dolore di due madri che avevano sepolto i loro figli. La sua sofferenza doveva essere minore della mia? Certo che no! Come possiamo dire che la vita è sacra se, quando ci conviene, la togliamo a un altro? Robert era nero ed era povero. Era un esempio tipico dell’americano che viene messo a morte dallo Stato. Come possiamo fermare i crimini violenti? Questo è un argomento da affrontare in un’altra occasione. Ma lasciatemi dire che non fermeremo la violenza intorno a noi fino a quando non impareremo ad assistere, amare e aiutare chi vive in povertà, chi non ha un futuro. Dobbiamo iniziare con i ragazzi: insegnando loro ad amarsi l’uno con l’altro, insegnando loro a rispettare la vita umana. (…) Voglio compassione per quelli che hanno sbagliato, voglio compassione per quelli che sono rimasti indietro. Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano. Ma solo riconoscendo che la vita è sacra, possiamo sinceramente addolorarci per chi l’ha persa. Mandando a morte un criminale, noi abbassiamo il valore dell’intera vita umana. Non posso accettarlo: la vita di mio figlio era troppo importante.
  • 14. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield Ci univa il dolore di due madri che avevano sepolto i loro figli. La sua sofferenza doveva essere minore della mia? Certo che no! Come possiamo dire che la vita è sacra se, quando ci conviene, la togliamo a un altro? Ma lasciatemi dire che non fermeremo la violenza intorno a noi fino a quando non impareremo ad assistere, amare e aiutare chi vive in povertà, chi non ha un futuro. Dobbiamo iniziare con i ragazzi: insegnando loro ad amarsi l’uno con l’altro, insegnando loro a rispettare la vita umana. Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano. Ma solo riconoscendo che la vita è sacra, possiamo sinceramente addolorarci per chi l’ha persa. Mandando a morte un criminale, noi abbassiamo il valore dell’intera vita umana. Non posso accettarlo: la vita di mio figlio era troppo importante.
  • 15. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano Anche se apprendocapisco come questa persona si esprime non intende certo come gli vocaboli che dice od scrive…… trotzdem è necessario non prendendo alla lettera riportare cio’ che l’essere umano si puo’ permettere….. L’essere umano non HA DIRITTO DI PUNIRE, suggerisco «sorvegliare ed punire» di Michelle Focault, perche’ IL PUNIRE E’ UN INTRINSECA AZIONE CHE DERIVA DALL?ESSERE PERFETTO GIUDICE, l’essere umano si puo’ permettere di limitare QUELLI/E CHE HANNO ERRATO ad uno spazio ove non SI RIPETONO, ed possono imporre che si paga il risarcire ad chi lo ha subito…… perche’ PUNIRE E? DI PERFETTO GIUDIZIO, PERCHE’ IMPLICA LA TORTURA CIOE’, NELLA migliore delle circostanze L’UMILIAZIONE IL TOGLIERE la dignità,…. Ad Esempio ancora HEIKMANN, non HO DUBBI che ad parenti ed ad chi LO AVEVA SUBITO poteva suicitare solo completo SCHIFO, solo che HEIKMANN NON aveva dignità ED PER QUESTO SI E’ SUICIDATO senza VENIR PUNITO…..
  • 16. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano CHE E’ TOGLIERE la dignità ANTI chi ha ERRATO, E’ CERCARE LA SUA UMILIAZIONE ANTI la propia stessa dignità…. Ancora l’esempio HEIKMANN…. Se chi scampato dai lager , gli si chiedeva in maniera intelligente di pulire il proprio bagno, di certo non lo considera un offesa…… PROVATE AD CHIEDERLO AD HEIKMANN….. Di qui la dignità od la si ha od se NE E’ PRIVI, ed da qui IL CONCETTO DI PUNIRE E’ DI HEIKMANN ed non Ebreo…….
  • 17. WELKOME TO DEADS PENALTY Una testimonianza di Dorothea B. Moorefield Voglio che i colpevoli siano puniti come meritano CHE E’ TOGLIERE la dignità ANTI chi ha ERRATO, E’ CERCARE LA SUA UMILIAZIONE ANTI la propia stessa dignità…. Ancora l’esempio HEIKMANN…. Se chi scampato dai lager , gli si chiedeva in maniera intelligente di pulire il proprio bagno, di certo non lo considera un offesa…… PROVATE AD CHIEDERLO AD HEIKMANN….. Di qui la dignità od la si ha od se NE E’ PRIVI, ed da qui IL CONCETTO DI PUNIRE E’ DI HEIKMANN ed non Ebreo…….
  • 18. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley Siete mai stati allo zoo? Gli studiosi affermano che ciascun animale ha bisogno di una certa area o territorio per vivere in salute. Gli stessi studiosi affermano anche che, se l'animale non può usufruire della quantità di spazio di cui necessita, ben presto impazzisce. Lo zoo è un fenomeno artificiale creato dall'uomo perché è una situazione innaturale nella quale gli animali sono forzati a vivere in spazi chiusi ed aberranti per essere inumanamente esibiti. (…) Quando avevo 13 anni andai con la mia classe a fare una visita allo zoo ed essendo da sempre amante degli animali ero veramente entusiasta di sapere che avrei potuto vedere gli animali selvaggi che ammiravo. A differenza di quanto mostrato nei documentari del National Geographic, durante la mia prima visita allo zoo, mi accorsi che la vita selvaggia sembrava in realtà priva di vita. C'erano leoni che non ruggivano e tigri insolitamente quiete, scimmie che giacevano nella loro stessa urina ed elefanti depressi e inerti che si adagiavano sui propri escrementi. Ovunque mi girassi sembrava che ci fosse un turista, un mio compagno di classe o un altro qualsiasi sciocco visitatore che per gioco ridicolizzasse gli animali in gabbia. Dopo quel giorno non sono mai più tornato allo zoo, almeno non come visitatore. (…) Solo adesso capisco, come quegli animali fecero quel giorno, che l'altro punto di vista non è una scelta se sei tu ad essere dentro una gabbia
  • 19. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley ciao amico dammi cinque, che io ce aggiungo il 6,……io capisco coetu ti esprimi, desidero solo lasciarti intuire che si non ti PIACCIONO ne ANCHE gli animali in GABBIA, sei partito per come dicono da noi ‘ datte la zappa in t’i piedi’ ….. Siete mai stati allo zoo? Gli studiosi affermano che ciascun animale ha bisogno di una certa area o territorio per vivere in salute. Gli stessi studiosi affermano anche che, se l'animale non può usufruire della quantità di spazio di cui necessita, ben presto impazzisce…. Poi capiasco che ti piace avere confidenza con gli studiosi ed non mi ARRABBIO…..perche’ vedi….. Se ad te ti DANNO DEL PAZZO OD DEL SU SEDIA ELETTRICA, cambia solo dall’ELETTROSHOCK CHIMICO OD ELETTTRICO…. Valgasi se senza CHE HAI FATTO REATI ti GIUDICANO CHE SEI IMPAZZITO, ti rinchoudono ED ti UCCIDONO pIU’ OD MENO LENTO COME QUANDO GLI SERVE CHE SEI IL COPLEVOLE ANCHE se sei innocente, ED CON LA PENA DI MORTE….CASO CHIUSO…..TUTTO AD POSTO……..Beh la prossima volta cambia studiosi, non SCEGLIERE LE SS DI HITLER………ecco se invece onesti studiosi, valgasì non lo FANNO PER LO STIPENDIO PIU’ ALTO, pero’ per servir meglio …… ecco se quest’ultimi, allora ti dicono, l’animale CHIUSO IN Gabbia VIENE RAPINATO di cio’ che per lui il piu’ valore che esiste, non ESSERE OGGETTO, ora siccpome un animale ad essere limitato non migliora come l’essere umano, che pensa ed arriva ad maturare…. L’animale non smette, trannne SE ADDESTRATO di essere animale………per cui non SERVE METTER lo IN GABBIA. Mentre l’essere umnano, ad esempio QUELLO CHE ti CONDANNAVA AD MORTE, serve metter LO in gabbai, per insegnargli che … se NON è capace di osservare quegli limiti con cui gli diritti permettono di non SOPPRIMERSI, li va ad imparare limitato……
  • 20. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley Io vivo in un un’area speciale di Huntsville, Texas. In un posto in quarantena dalla luce del giorno, dove gli uomini vivono per morire. È un posto dove non esiste giustizia ma solo tradimento. Questo è anche un posto dove, a volte, la morte è il minore dei mali. (…) Ho vissuto in questo zoo, in questa prigione, tra le atrocità di esseri intrappolati e terrorizzati, per mezza decade. Fortunatamente non potete sentire quello che sento, né vedere quello che vedo e, se avessi il potere di descrivervelo, dubito che lo capireste. Le parole che potrei usare e le situazioni che potrei descrivervi non renderebbero mai l'idea, né vi farebbero capire lo stato d'animo di cosa vuole dire vivere come sub umani dentro delle gabbie. Aspettare fino a che l'ultimo documento è stato stilato, fino all'ultimo inutile appello, fino a che l'ultimo saluto è stato dato e tutto ciò che ti viene concesso in cambio è una quantità di pietà che passa per la cruna di un ago. Gli uomini qui muoiono molto prima di accorgersene. Il tempo e il logorio possono distruggere un animale in gabbia come il veleno iniettato nelle vene dei loro corpi.
  • 21. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley Dopo anni che un uomo passa attraverso le paludi delle Corti d'appello e vive con promesse che mai diventano realtà, alla fine non ne può più. Gli uomini qui sono stanchi. Non solo fisicamente ma anche moralmente. Arrivano a un punto che non desiderano altro che la fine perché questo è l'ultimo desiderio che rimane. Senza rabbia, né dolore. Senza amore, né odio. Semplicemente vogliono che tutto questo finisca. La morte è qualcosa che arrivano a desiderare. Credo che una visita nel braccio della morte sia non molto diversa da una visita allo zoo dove gli animali sono ingabbiati. Demenzialità e pazzia, dietro le sbarre, sono le stesse. Le tigri vanno su e giù nella loro gabbia, gli uomini misurano con i passi la loro cella e quando si fermano guardano fissamente la parete.
  • 22. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley Dopo anni che un uomo passa attraverso le paludi delle Corti d'appello e vive con promesse che mai diventano realtà, alla fine non ne può più. Gli uomini qui sono stanchi. Non solo fisicamente ma anche moralmente. Arrivano a un punto che non desiderano altro che la fine perché questo è l'ultimo desiderio che rimane. Senza rabbia, né dolore. Senza amore, né odio. Semplicemente vogliono che tutto questo finisca. La morte è qualcosa che arrivano a desiderare. Credo che una visita nel braccio della morte sia non molto diversa da una visita allo zoo dove gli animali sono ingabbiati. Demenzialità e pazzia, dietro le sbarre, sono le stesse. Le tigri vanno su e giù nella loro gabbia, gli uomini misurano con i passi la loro cella e quando si fermano guardano fissamente la parete.
  • 23. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley (…) Spesso arrivano dei visitatori che ci vogliono guardare, vogliono vedere la cosiddetta feccia dell'umanità, com’è che vivono gli assassini degenerati. Un giorno, una visitatrice che stava a circa mezzo metro dalla mia cella, chiese al secondino «Sono io che non lo vedo o il materasso proprio non c'è? Sembra che ci sia solo una lastra d'acciaio sul letto». Il secondino confermò debitamente l'osservazione: non c'era un materasso a vista, ma prima che potesse dare una spiegazione io intervenni. «Per favore non parlare con lui come se io non fossi qui, se hai una domanda da fare su di me, chiedi a me. Il materasso è sotto il letto e non lo uso per dormirci. Io dormo sul pavimento di cemento, sull'asse d'acciaio o su qualsiasi altra cosa scomoda. Non voglio stare comodo in un posto come questo, mi renderebbe pigro e mi farebbe dimenticare la realtà di questo posto e del perché sono qui». La visitatrice sbiancò in viso mentre mi guardava e il secondino mi rimproverò perché secondo lui non avevo il diritto di parlare. La donna però non era in collera per come l'avevo apostrofata ma sembrava avesse un’espressione scioccata in viso. È una reazione che sia io che voi possiamo capire bene, no? Voglio dire, non è cosa di tutti i giorni andare allo zoo e sentire gli animali che ti parlano.
  • 24. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley (…) Il giorno che andai allo zoo e assistetti indifferente al tormento di quegli animali, disonorai me stesso. Quando la mia memoria va a quei momenti, vedo i loro occhi e capisco. Fino a quando gli esseri umani e gli animali sopporteranno sofferenze e umiliazioni e non un gesto di aiuto, né una voce di dissenso sarà data, significherà tradire loro e me stesso Il nostro silenzio, da sempre, aiuta il tormentatore, non il tormentato. Proprio come la neutralità incoraggia l'oppressore e mai l'oppresso. Le nostre vite non appartengono solo a noi stessi ma appartengono anche a coloro che hanno disperatamente bisogno di noi. Questo è il motivo per il quale vi incoraggio a credere e a sostenere quello che in cuor vostro credete sia giusto. Non siate come quel ragazzo di tredici anni che ero io, voltando le spalle ad animali o persone che soffrono a causa dell'ignoranza di una nazione. Agendo in questo modo, voltate le spalle al futuro della natura umana. Tra mille anni non avrà importanza come era il vostro conto in banca, che tipo di automobile guidavate o che tipo di casa abitavate, avrà più importanza il fatto che il mondo possa essere diventato un posto migliore anche perché voi ci avete vissuto. E così, la prossima volta che andate allo zoo e guardate gli animali negli occhi... ricordate queste parole, chiudete gli occhi e ascoltate. Fidatevi, sarete sorpresi di scoprire quanto spesso gli animali in gabbia parlano davvero.
  • 25. WELKOME TO DEADS PENALTY Animali in gabbia di Napoleon Beazley personali non HO PAROLE AGGIUNGIBILI
  • 26. WELKOME TO DEADS PENALTY L’ultima dichiarazione di Napoleon Beazley Ciò che mi ha fatto rinchiudere qui non è stato un crimine e basta, è stato un gesto insensato. Ma la persona che ha commesso quel gesto non è più qui. Non sono più io. Non mi metterò ad agitarmi per rompere i legacci. Non urlerò, non bestemmierò, non mi metterò a minacciare. Sappiate che non sto fermo perché sono legato, ma perché sono schiacciato da quello che sta succedendo stanotte. Non sono solo triste, sono deluso dal fatto che un sistema che si suppone debba proteggere e proclamare quello che è giusto, in realtà sia così simile a me, e stia facendo lo stesso vergognoso errore che commisi io. Se qualcuno mi proponesse di mettere al mio posto uno di quelli che mi sta uccidendo, urlerei “No!”. Gli direi di dare a lui ciò che hanno rifiutato di dare a me: una seconda possibilità. Mi dispiace essere qui. Mi dispiace voi siate qui. Mi dispiace che John Luttig sia morto. E mi dispiace che qualcosa che ho fatto abbia dato inizio a tutto questo. Stanotte diciamo al mondo che, per la giustizia, non esiste una seconda possibilità. Stanotte diciamo ai nostri bambini che certe volte, in qualche caso, uccidere è giusto.
  • 27. WELKOME TO DEADS PENALTY L’ultima dichiarazione di Napoleon Beazley Caro uomo degno di questa terra che riconosce il proprio errore, ed cio’ non è frequenye, scusami se come discutero’ adesso con te, non ti permettera’ di rispondere: Hai dichiarato solo UN GRAVE ERRORE per cpme penso io, che GRAVI ERRORI non NE FACCIO, pero’ è vero che NON ti hanno permesso altri….. L’ERRORE che io vedo che tu hai dichiarato è CHE LA PARTE CORROTTA DELLO STATO E’ PARAGONABILE ad come tu hai errato, QUELLE BESTIE CHE ti HANNO TENUTO IN GABBIA, LO HANNO FATTO SOLO PER UCCIDER ti QUANDO ormai non ne AVEVANO ALCUN BISOGNO, poiche’ dal carcere è difficile scappare…… LORO VILI BESTIE SADICHE CHE VOGLIONO NASCONDERE IL LORO ERRORI IN BAGNI DI SANGUE ED DI VIOLENZA …non MERITANO il tuop bUon Cuore di chi riconosce gli suoi ERRORI……..LA BESTIALITA’ CON CUI SI RIDUCE il cervello umano ad preferire la morte che non la SOPRAVVIVENZA, CHE SPESSO GIA’ BESTIALE INFLIGGERE, … insegna ad noi che di Cuore ed pensiero non siamo BESTIE, che ti CI HANNO RIDOTTO AL DESIDERIO DI MORTE,… anche se sei lì triste ed sconbsolato da COME l’essere umano PUO’ DIVENTARE STOLTO ED BESTIALE……. Ti posso dire solo una cosa adesso che non mi puoi piu’ interloquire qui terreno materiali….. Che CHI DI ARMA FERISCE DI ARMA PERISCE…. Ed Cio’ sembra anti cio’ che tu dici, al momento CHE L’ARMA FERISCE MORTALE, perche’ la parte di te che ama la vita , VUOLE ERRANDO RISCATTARE ANCHE QUELLA DELLE BESTIE…..Beh non SARA’ COSI’ DI MERDA……..
  • 28. WELKOME TO DEADS PENALTY L’ultima dichiarazione di Napoleon Beazley Caro uomo degno di questa terra che riconosce il proprio errore, ed cio’ non è frequenye, scusami se come discutero’ adesso con te, non ti permettera’ di rispondere: Infatti per quanto tu potevi essere vigliacco nell’ERRARE COME UCCIDEVI, non AVEVI IL POTERE DELLO Stato dalla tua ERI da solo ad ERRARE, LA CORRUZZIONE NELL’ Stato, CHE VUOLE ED ESEGUE PENE DI MORTE E’ MILIARDI DI VOLTE PIU’ VIGLIACCA, ed non merita alcun TIPO DI STIMA da chi conosce che limitare è sufficiente per rimettere ad vivere senza CONFLITTI GRAVI…. Beh QUELLE BESTIE CHE ti HANNO CONDANNATO ED UCCISO, SI CIBERANNO DI PLACENTE PER CUORI SINTENTICI, DI DISCHETTI DI TEFLON PER ARTICOLAZIONI SINTETICHE….. ED SE PROVERANNO AD RUBARE, noi che non VIGLIACCHI, GLI Faremo pagare ancora piu’ caro….. Questo è quello che ti dedicop caro amico che non hn conosciuto di persona,….. Ed che non ERA VIGLACCO COME LA CORRUZZIONE DI PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE MENTALE….. Bey Bey … amico che conosce come riconoscono gli propri ERRORI…. Ed ricordati che il tuo coraggio ad riconoscere salvera’ non poche persone…. Bey Bey
  • 29. WELKOME TO DEADS PENALTY L’ultima dichiarazione di Napoleon Beazley Questo conflitto ci colpisce tutti e non c'è scampo. Le persone che approvano questa procedura pensano che questa sia giustizia. Le persone che vogliono che io resti in vita pensano che quella sia giustizia. È difficile, è uno scontro tra ideali, con entrambe le parti convinte che ciò che pensano sia giusto. Ma chi è che sbaglia, se alla fine siamo tutti vittime? Nel mio cuore, credo ci sia una soluzione pacifica, in accordo con gli ideali. Non importa se non c'è stata per me, come non ci sarà per quelli dopo di me. Ci sono tanti ragazzi come me nel braccio della morte, bravi ragazzi che provano le stesse forti emozioni, ma non le esprimono così come ho fatto io. Date a quei ragazzi una possibilità di fare qualcosa di giusto. Dategli una possibilità di rimediare agli errori. Molti di loro vorrebbero fare qualcosa per espiare ciò che hanno fatto, ma non sanno cosa. Il problema non sta tanto nelle persone che non li aiutano a capire cosa potrebbero fare, ma nel sistema che dice che, tanto, non importa. Nessuno vince stanotte. Nessuno starà meglio. Nessuno uscirà di qui vittorioso.
  • 30. WELKOME TO DEADS PENALTY L’ultima dichiarazione di Napoleon Beazley Scusami ancora perche’ ancora una volta non mi potrai rispondere…… QUELLO CHE I CARCERIERI t’ HANNO INSEGNATO COME ideologico pensiero è invece dimostrata DEMAGOGIA FASCISTA….. Che tra quelli in carcere ci POSSONO ESSERE ANCHE I RAGAZZI DEL KU KUX KLAN LO dinmostra, anche se ricordati CHE IL CAPO DI QUELLI KU KUX KLAN E’ ESATTO CHI LI HA CONDANNATI AD MORTE…. Se è possibile il pensiero ideologico senza PENA DI MORTE, anzi per calcolo probabile ne è il maggior numeri di pensieri ideologici, la DEMAGOGIA CHE FASCISMO NAZISMO KU KUX KLAN VUOLE SOLO LA PENA DI MORTE COME IL KAMIKAZE ED HARAKIRI, IN LORO E’ INTRINSECA LA DEMAGOGIA CHE DISTRUZIONE, E’ VANEGGIARE Il pensiero CHE DALLA DEMAGOGIA VENGA qualche che che non DISTRUZIONE…. Per cui anche se apprendocapisco che lì dentro IL CARCERE BRACCETTI DELLA MORTE I CAMERATI DEL KU KU KLAN E’ SOLO LA MINORANZA, ED ENNO LI’ SOLO PER OCCULTARE REATI GRAVI FATTI DA CHI STESSO LORO CAPO ED GIUDICE DI CONDANNA AD MORTE…
  • 31. WELKOME TO DEADS PENALTY PUBBLICITA’ PROGRESSO KKK DA OGGI PUOI CAMBIARE IL TUO cuore naturale CON TRANQUILLITA’ CUORE SINTETICO ALLA PLACENTA LA DUPLICAZIONE CELLULARE CHE TI STUPIRA’ PER DURATA
  • 32. WELKOME TO DEADS PENALTY Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte di Scott Turow Passammo alcuni mesi ad analizzare quei casi (quelli di persone prima condannate a morte e poi assolte, ndr). Molte delle nostre scoperte smentivano ciò che avevo dato per scontato in tutti gli anni da procuratore e perfino da avvocato difensore. Per esempio, uno dei punti cardine nell’universo del diritto penale è l’idea che nessuno confessi volontariamente un crimine che non ha commesso. Per questo motivo la confessione è considerata la migliore prova possibile e i poliziotti lavorano sodo nel corso degli interrogatori per ottenere dai sospettati un’ammissione di colpevolezza. Da stime ben documentate risulta che vengono ottenute confessioni nel quaranta per cento degli arresti e che in più o meno un quarto di tutti i casi portati in tribunale l’imputato non verrebbe condannato se non fosse per queste sue dichiarazioni autoincriminanti. Di conseguenza, l’alta incidenza di presunte confessioni di persone innocenti poi assolte in Illinois fu un campanello d’allarme per me, cosa di cui tuttavia avevo già avuto sentore anni prima.
  • 33. WELKOME TO DEADS PENALTY Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte di Scott Turow L’unica prova che Alex Hernandez avesse un qualche ruolo nell’omicidio di Jeanine Nicarico era una presunta dichiarazione fatta a un informatore dell’accusa: «Ho solo tenuta ferma quella ragazzina mentre gli altri la colpivano alla testa». La dichiarazione era sconvolgente, ma lo stesso può dirsi delle circostanze in cui, stando alle testimonianze, era stata raccolta. Alex aveva un quoziente d’intelligenza basso (…) e gli psicologi di entrambe le parti affermarono che il suo comportamento negli anni precedenti rifletteva ciò che la consapevolezza di inferiorità può produrre in un giovane: la tendenza ad attirare l’attenzione, soprattutto raccontando storie esagerate. All’inizio Alex si era presentato dopo che era stata promessa una ricompensa di diecimila dollari, sostenendo di avere notizie a proposito di un misterioso Ricky che aveva parlato dell’omicidio; ma le sue cosiddette informazioni ebbero il solo risultato di depistare la polizia che, perfettamente cosciente dei problemi di Alex, continuò ad assicurargli che avrebbe avuto la ricompensa per il suo aiuto, considerandolo però un sospetto (benché avesse avuto solo una condanna per un crimine minore, furto).
  • 34. WELKOME TO DEADS PENALTY Punizione suprema. Una riflessione sulla pena di morte di Scott Turow Un giorno Alex fu portato nella stanza degli interrogatori con un amico d’infanzia, Armindo Marquez, che era agli arresti per furto con scasso. La polizia aveva dato istruzioni a Marquez di raccontare una storia inventata, e cioè che aveva delle informazioni su un altro assassinio commesso a Bolingbrook, una città vicina, e di suggerire ad Alex che insieme avrebbero potuto fornire alla polizia particolari su quel caso e sull’omicidio Nicarico e dividere così la ricompensa di diecimila dollari. Perché la storia fosse più convincente i detective misero nella stanza una scatola da scarpe piena di contanti chiedendo a Marquez di dire che erano i soldi per la ricompensa. Marquez non pretese mai che quello che lui e Alex avrebbero detto ai poliziotti fosse vero e la registrazione del colloquio dimostra che, al contrario, i due si inventarono le cose a mano a mano che procedevano nella conversazione. Marquez si dilungò su un mucchio di dettagli falsi sul crimine di Bolingbrook e Alex, che pensava di trovarsi lì per aiutare la polizia perché gli era stato detto che avrebbe ottenuto la ricompensa se avesse scoperto informazioni sul caso, rispose facendo un certo numero di dichiarazioni sull’omicidio Nicarico. Fu in questo contesto che, a quanto pare, Alex pronunciò la frase «la tenevo ferma». Più o meno tutte le altre affermazioni che fece a proposito del crimine che potevano essere verificate si rivelarono false. Per rincarare la dose, dopo essere uscito di prigione Marquez disse che la sua testimonianza contro Alex era stata fabbricata. Lo Stato, dal canto suo, non spiegò mai come fosse possibile che una persona, per quanto poco intelligente, potesse credere di poter confessare un omicidio orrendo e poi essere libera di usare i soldi della ricompensa. Contrariamente alla logica, Alex passò i successivi dodici anni in prigione.
  • 35. WELKOME TO DEADS PENALTY L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo Loro mi dicono che non è niente, che non si soffre, che è una fine dolce, che la morte in questo modo è completamente semplificata. Eh! Cos'è dunque quest'agonia di sei settimane e questo rantolo di tutto un giorno? Cosa sono le angosce di questa giornata irreparabile, che scorre così lentamente e così veloce? Che cos'è allora questa scala di torture che termina sul palco? Forse che non sono uguali le convulsioni, sia che il sangue si esaurisca goccia a goccia, sia che l'intelligenza si spenga pensiero a pensiero? E poi: non si soffre; ne sono ben sicuri? Chi l'ha detto loro? Si racconta che mai una testa tagliata si sia sollevata sanguinante al bordo del cesto e abbia gridato al popolo: Non fa per niente male? Ci sono dei morti alla loro maniera che sono venuti a ringraziarli e a dir loro: - È un bella invenzione; tenetevela cara; il meccanismo è ottimo?...forse Robespierre? Forse Luigi Sedicesimo?... No, niente! meno di un minuto, meno di un secondo, e la cosa è fatta. Non si sono mai messi soltanto con il pensiero, al posto di quello che è là, nel momento in cui il pesante coltello che cade morde la carne, rompe i nervi, stritola le vertebre?... Macché! Un mezzo secondo! Il dolore è sparito... orrore!
  • 36. WELKOME TO DEADS PENALTY L'ultimo giorno di un condannato a morte di Victor Hugo Mi scusi victor hugo, ma Lei….. Che ha fatto nella sua vita per impedire LA PENA DI MORTE? Ha forse lavato piatti, stretto bulloni in catena di montaggio, lavorato oltre 9 ore al giorno…… insomma mi chiedo HA SOLO SCRITTO LIBRI PER VIVERE? No…. Perche’ SE HA SOLO SCRITTO LIBRI, SE ANCHE NON HA LEI CONDANNATO il poveretto, che ha fatto per non CONDANNAR lo?
  • 37. WELKOME TO DEADS PENALTY L’idiota di Fedor M. Dostoevskij (…) Il condannato (…) era un uomo intelligente, robusto, coraggioso, di mezza età. Si chiamava Legros. Ebbene, lo credereste? Salito sul patibolo, si fece bianco come la carta, piangeva. Un orrore, una cosa indescrivibile! E si può forse piangere di spavento? Un uomo, vi dico, non un ragazzo: un uomo di quarantacinque anni. Che prova l’anima in quel momento? Da quali convulsioni è dilaniata? Perché, vedete, è proprio l’anima che si manda a morte. Non uccidere, è detto nei comandamenti. E perché, dunque, per punire un uomo di avere ucciso, lo uccidono? No, no, è un’infamia. (…) A me, però, durante l’esecuzione venne un sospetto: e se fosse proprio questo il colmo della sofferenza? Potrà sembrarvi strano, vi farà ridere, eppure… prendiamo, per esempio, la tortura: strazio, piaghe, scricchiolio d’ossa, dolore materiale insomma, un dolore che distrae la vittima dalle sofferenze morali fino all’arrivo della morte. Ma il dolore principale, il più forte, non è quello delle ferite; è invece la certezza, che fra un’ora, poi fra dieci minuti, poi fra mezzo minuto, poi ora, subito, l’anima si staccherà dal corpo, e che tu, uomo, cesserai irrevocabilmente di essere un uomo. Questa certezza è spaventosa.
  • 38. WELKOME TO DEADS PENALTY L’idiota di Fedor M. Dostoevskij Tu metti la testa sotto la mannaia, senti strisciare il ferro, e quel quarto di secondo è più atroce di qualunque agonia. Questa non è una mia fantasia; ce ne sono moltissimi che la pensano come me. E ve ne dico un’altra. La pena di morte che danno per un assassinio è un castigo sproporzionatamente grave. Un assassinio legale è cento volte più terribile di un assassinio brigantesco. L'individuo che viene ucciso dai briganti, di notte, in un bosco o in qualche altro luogo, ha sempre fino all’ultimo momento la speranza di salvarsi. Si possono citare esempi di uomini che, con le gole tagliate, speravano e imploravano ancora, oppure cercarono di fuggire. Qui, invece, quest'ultima speranza, che rende la morte dieci volte meno terribile, vi è tolta irrevocabilmente, con una sentenza di condanna; la più terribile tortura, la massima tortura che esiste al mondo è appunto quella consapevolezza dell'inevitabilità.<Vedi anche DISCRIMINAZIONE MENTALE.> Conducete un soldato in piena battaglia fin sotto la bocca di un cannone, egli spererà fino al momento in cui gli spareranno addosso; leggete invece allo stesso soldato un decreto che lo condanni alla morte sicura, ed egli piangerà o impazzirà. (…) Chi ha mai detto che la natura umana può sopportare un colpo simile senza impazzire? E allora, a cosa può essere utile una pena così mostruosa?
  • 39. WELKOME TO DEADS PENALTY L’idiota di Fedor M. Dostoevskij Gentile signor fedior, si vede che lei ha passato la vita ad scrivere invece che ad lavorare………. Per condannare LA PENA DI MORTE….. METTE I PRESUPPOSTI DI UN’ALTRA PENA DI MORTE….. IL CREDO PAGANO CHE ESISTE LA PAZZIA……. Analizzare giuridico tra PENA DI MORTE ED DISCRIMINAZIONE MENTALE LE fanno coincidee nei seguenti punti: a) L’ ATTO CON CUI SI CONDANNA AD MORTE E’ MIRATO AD METTERE UNA PIETRA TOMBALE ED NEL DIMENTICATOIO il dimostrato REATO. INFATTI UNA VOLTA ESEGUITA E’ COSI’ ASSOLUTA, CHE PONE FINE ANTI ogni possibile ulteriore controllo ed indagare; DELLE VOLTE ELIMINANDO ANCHE il possibile testimone oculare, che VENENDO CONDANNATO AD MORTE ANCHE SE innocente, NON potrà più essere ascoltato ad testimoniare i FATTI come dimostrabili ACCADUTI. LO STESSSO CON STILLICIDIO PIU’ BESTIALE E’ LA DISCRIMINAZINE MENTALE, LA QUALE CON IL DECRETARE CHE QUALCHE CHI E’ DISABILE MENTALE, PRIMA NE RIDUCE il potere del testimoniare, PER POI ISOLARE il soggetto, DISTRUGGENDONE ogni facoltà intellettiva, CON TORTURE DI ELETTROSHOCK DA PSICOFARMACI, ED AUMENTANDONE COSI’ L’ISOLAMENTO ED L’INDIRIZZABILITA’ VERSO QUALE MONDO FREQUENTABILE.
  • 40. WELKOME TO DEADS PENALTY L’idiota di Fedor M. Dostoevskij b) L’ATTENTARE la dignità dell’essere umano, VOLENDORIDURRE la sua facolta percettiva, che intendere ed volere, AD QUELLA DI ESSERE OLO OGGETTO, ED NON soggetto_oggetto, NEL VENIR GIUDICATO, AVENDO IL GIUDICE, SIA CHE PUO’ SENTENZIARE LA PENA DI MORTE, CHE LO PSICHIATRA CHE PUO’ DECRETARE LA NON attendibilità dell’essere umano, ED NON confutando, qualora lo è , se dice BUGIE, PERO’ DANDO UN GIUDIZIO CHE NON pone possibile autodifendersi……. CON IL GIUDIZIO PSICHIATRICO DAL MOMENTO STESSO CHE LO SI EMETTE, CON LA PENA DI MORTE ADL MOMENTO CHE LA SI ESEGUE…. ED d analizzare esatto, ANCHE NEI BRACCETTI DELLA MORTE COME LA SI PORTA AD ESEGUIRE……DI FATTO L’INTENTO COMUNE DEI DUE METODI E’ QUELLO DI STERILIZZARE ogni possibile emergere di realtà che vera, PER L’INTENTO DI DARE SICUREZZA ED ESSERE SICURI/E NEL SENTENZIARE … NEL GIUDICARE…..IL PRIVARE DALL’essere soggetto, cioe’ dignitoso nell’esistere sia nell’ERRORE che nell’innocente esistere di poter esprimere senza RICATTO I FATTI COME VISSUTI od come vissuti……..
  • 41. WELKOME TO DEADS PENALTY L’idiota di Fedor M. Dostoevskij c) IL RIDURRE la forza dello Stato che , ovvio , parecchio superiore, se rispetta diritti_doveri che Dichiarazione dei diritti dell’uomo, AD ESSERE ORGANO DISCIPLINATO DEL OTTENERE RAGIONE AD QUALSIASI COSTO, ED PER FINI CHE PERSONALIZZATI DA CHI LO ABUSANO…… CIO’ CHE CON LA PENA DI MORTE E’ IN OGNI CIRCOSTANZA non CONFUTABILE ED CHE PER LA DISCRIMINAZIONE MENTALE E’ NON CONFUTABILE, minimo, SE NON si permette di obbiettare Anti, cioe’ ponendo gli diritti_doveri di libero scegliere se servirsi od non DI QUEL TIPO DI SERVIZIO ASSOLUTO CHE LA GIUDICABILITA’ DISCRIMINANTE MENTALE.
  • 42. WELKOME TO DEADS PENALTY Il buco di Mumia Abu Jamal L’uomo sedeva con un braccio incatenato alla grata d’acciaio. Bastava dargli una rapida occhiata per avere un quadro della situazione, una storia di assoluta, totale alienazione, scritta in ogni singola ruga scavata sul suo pallido volto. La casacca bianca senza strisce rivelava il luogo di assegnazione: la cosiddetta unità di osservazione psichiatrica. La sua incapacità o la sua riluttanza a stabilire un contatto visivo con gli uomini che gli stavano intorno suggerivano una volontà di estraniazione. I suoi tremori e il battito rapido e ripetitivo di mani e gambe, così come altri movimenti, raccontavano una storia anche più cupa: quella di farmaci psicotropi, tra i cui effetti collaterali figura una condizione che rende chi soffre di discinesia tardiva soggetto a una disparata varietà di movimenti involontari e scossoni del corpo. Potenti farmaci che piegano la mente, prescritti senza controllo. Un giorno, un inconfondibile odore di peli bruciati andò espandendosi in modo acuto in tutto il blocco. Le guardie, corsero da una cella all’altra per capire da dove provenisse il fumo. Qualche istante dopo, un uomo nudo camminava con la fronte annerita come un toast bruciato, emanando un odore acre come in un sacrificio infernale. Dodici ore più tardi fu dichiarato morto, con oltre il 70 per cento di ustioni sul suo corpo. Aveva avvertito le autorità che se l’avessero messo nel ‘buco’, in status di custodia disciplinare, si sarebbe ucciso. Era stato messo nel ‘buco’ e si era ucciso. Nonostante avesse una lunga storia psichiatrica, e avesse recentemente minacciato di suicidarsi, era stato messo in una minuscola cella per 24 ore al giorno. Quando fu trovato, la sua casacca era già completamente consumata dal fuoco. Così per molti prigionieri con gravi problemi psichici e mentali, il ‘buco’ diviene una stazione di passaggio verso la discesa all’inferno.
  • 43. WELKOME TO DEADS PENALTY Il buco di Mumia Abu Jamal Caro amico…. Abu janal,… seanche capisco che viesistono rairi casi in cui LA PSICHIATRIA E’ UN RINVIARE AD GIUDIZIO CIO’ CHE SENTENZIATO PER PENA DI MORTE,….. E’ VERO CHE LA PSICHIATRIA STESSA IN QUEI CASI LI’ DEVE RISPONDERE COME CRITERIO DI SICUREZZA ASSOLUTA, PER CUI I FATTI ACCADUTI NON devono piu’ emergere csosì come dimostrabile ACCADUTI….. Per cui non mi stupisce, CHE IL BUCO VIENE USATO SIA COME METODO CRUDELE CON CUI FAR SOGNARE SPERANZE DI SALVEZZA AL FATTO CHE FORSE non CI SI VIENE MESSI, SIA COME SISTEMA CON CUI SI PUOL SEMPRE DIRE…. SE SI E’ SUICIODATO ERA UN POCO DI BUONO …. COME VENDETTA AD FAVORE HEICKMANN EDHITLER…. CHE SCEGLIEVANO IL SUICIDIO NON PERCHE’ COSTRETTI DALL’INGIUSTIZIA COME QUELLI CHE MESSI AD CURA PSICHIATRICA ED NEL BUCO, Però per come dimostrato DIFRONTE ALLA RESA, LA PAURA STESSA DI ESSERE TRATTATI COME LORO FACEVANO, CASO HITLER UFFICIALE DELL SS MOGLIE ED FIGLI MINORENNI, MIGLIORE PRENDERE IL CIANURO….. MENTRE NEL CASO HEICKMANN….L’IMPROVVISO CROLLARE IN SOLITUDINE DI QUELLA SICUREZZA DISCIPLINATA CHE AVENDO RETTO DA SOLA OGNI SUO FARE …. Cascando difronte gli evidenti ripetersi, non VISTI ALLA STESSA MANIERA dimostrati ACCADUTI BESTIALI FATTI DA LU STESSO PROVOCATI ED PARSZIALI ESEGUITI, non avendo il sostegno di alcun tipo di dignità, poiche’ NON aveva dedicato alcun che de SUO ESISTERE add questa….. HARAKIRI ENFASI DEL SUO SENTIRSI ESSERE SUPERIORE…. CHE TROVA Muro irremovibile all’atto stesso in cui si compie….LUI E’ CENERE COMUNE MORTALE CHE PONE FINE ALLA SOLA ESISTENZA CHE POTEVA AVERE………
  • 44. WELKOME TO DEADS PENALTY Il buco di Mumia Abu Jamal ECCCO I POVERI STOLTI TROVANO DA SOLI IL LORO STESSO CREPARE… ED QUESTO PER STOLTI PIU’ STOLTI CHE LORO….. DIVENTA MANIACALITA’ DI VENDETTA…. AD TAL PUNTO CHE CONTINUANO LAGER RAFFINATI PER DAR RAGIONE AD SE STESSI/E…….. Beh non si PUO’ DIRSI per diritti_doveri che Dichiarazione die diritti dell’uomo, se NON si assolve gli doveri con cui si pine minimo l’Obbiettare Anti DISCRIMINAZIONE MEWNTALE fondanti il proprio esistere…..
  • 45. WELKOME TO DEADS PENALTY Il buco di Mumia Abu Jamal ECCCO I POVERI STOLTI TROVANO DA SOLI IL LORO STESSO CREPARE… ED QUESTO PER STOLTI PIU’ STOLTI CHE LORO….. DIVENTA MANIACALITA’ DI VENDETTA…. AD TAL PUNTO CHE CONTINUANO LAGER RAFFINATI PER DAR RAGIONE AD SE STESSI/E…….. Beh non si PUO’ DIRSI per diritti_doveri che Dichiarazione die diritti dell’uomo, se NON si assolve gli doveri con cui si pine minimo l’Obbiettare Anti DISCRIMINAZIONE MEWNTALE fondanti il proprio esistere…..
  • 46. WELKOME TO DEADS PENALTY Pubblicità progresso: UCCISI CON PENA DI MORTE OD PRESIDENTI DEGLI STATI UNITI D’AMERICA……QUALE E’ LA DIFFERENZA…..COMPRATI IL TUPE’ ED SCOPRIRAI IL TUO DESTINO……. Teddy ed little John VENGONO CONDANNATI AD MORTE ED UCCISI…… ERANO PER CASO IL CALIFFO DELL’ISIS? DUNALD TRUMP…. ERRA ED ATTACCA la Siria INVECE che attaccare l’ISIS…PROBLEMI DI PREZZO DEL PETROLIO ED DI SISTEMI COLONIALE…… LA BESTIA DI GENERALE SIRIANO COME AD SUO TEMPO SADDAM HUSSEIN USA LE ARMI CHIMI CHE ED UCCIDE migliaglia di essri umani… Teddy ed Little John l’ERRORE, SE LO AVEVANO FATTO ERA COSI’ GROSSO COME QUELLO DI DUNALD TRUMP?
  • 47. WELKOME TO DEADS PENALTY Le vittime invisibili di Martina Correia Mi chiamo Martina Correia e sono rinchiusa nel braccio della morte. No, non ho ucciso nessuno e non sono nemmeno mai stata processata. Sono nel braccio della morte perché è qui che vive mio fratello. Il braccio della morte è per me e la mia famiglia un incubo vivente. Come sorella maggiore di cinque figli, mi sono sempre sentita responsabile della protezione dei miei fratelli. Mi chiedo cosa avrei potuto fare tornando indietro nel tempo o cambiando il passato. Mio padre è morto di depressione e dolore, mia madre prega, prega e prega... e piange, piange e piange. Ogni telefonata a tarda notte ci terrorizza, ogni visita alla prigione ci rende euforici, e intanto la morte è sempre intorno a noi. Ci hanno detto che siamo dalla stessa parte dell’assassino. A volte, ci hanno trattato come criminali. Abbiamo perso la nostra chiesa, abbiamo perso i nostri amici, abbiamo perso il lavoro ma non abbiamo mai perso la fede o l’amore incondizionato per Troy, mio fratello. Siamo diventati le vittime invisibili, tormentate e disonorate. Siamo diventati il nemico dello Stato. Una volta credevo nella giustizia, oggi non più. La mia vita è una battaglia costante. Combatto per salvare mio fratello, combatto per salvare me stessa dal cancro, combatto per proteggere ed educare mio figlio, combatto per vedere mia madre sorridere. Dopo anni di tormento e paura, è orribile sapere che qualcuno che ami sarà ucciso in un giorno preciso, a un'ora precisa. Nel braccio della morte vedi le altre famiglie che aspettano l’esecuzione del proprio caro e non sai cosa dire: ti chiedi se la loro sofferenza finirà o aumenterà. Il mio timore più grande è che nel sistema giudiziario nessuno si preoccupi veramente. E mio fratello sarà ucciso dallo Stato della Georgia. Mio figlio è abbastanza grande da chiedermi: “Perché vogliono uccidere mio zio?”, e non so cosa rispondergli. Ogni tanto penso che, forse, sarebbe meglio morire di cancro piuttosto che vivere e vedere mio fratello messo a morte per un crimine che non ha commesso. Vivo ogni giorno pensando alla morte, mi chiedo “Cosa posso fare per salvare Troy?” e anche “Sarò viva per vederlo camminare libero?”. Mi chiamo Martina Correia e sono rinchiusa nel braccio della morte.
  • 48. WELKOME TO DEADS PENALTY La sedia di Michael Toney La sedia! Sembra una versione super efficiente e con migliori prestazioni della vecchia sedia elettrica Old Sparky. Il vecchio modello in legno che faceva orrore ma che ha messo a morte rapidamente centinaia di esseri umani, a volte fino a cinque in una notte, sembra essere stato rimpiazzato da un efficiente nuovo modello di fine millennio. Ci sono due guardie che mi scortano come sempre, ma oggi entrambe mi tengono le mani sul braccio, una per lato. Qualcosa non va! Di solito una guardia mi tiene per un braccio mentre l’altra cammina un passo indietro con il manganello pronto all’uso. Le mie mani sono ammanettate dietro la schiena, ma ho la sensazione di qualcosa di sbagliato. Dalle mani delle guardie avverto la loro tensione. Mi stanno scortando lungo un corridoio senza finestre o porte, a eccezione dell’entrata dietro la spaventosa sedia. Mentre mi avvicino a quell’orrore il cuore mi accelera. L’ansia mi fa rimbombare i battiti del cuore nelle orecchie, come il suono di un basso. La sedia ha una pesante corda nera collegata a un circuito elettrico. Vedo la parola PERICOLO stampata a grosse lettere rosse dietro la spalliera della sedia. Chiedo a me stesso “che razza di sedia deve avere questa attrezzatura e avere la parola “PERICOLO” scritta sopra? Oh no, questa gente sta per uccidermi!
  • 49. WELKOME TO DEADS PENALTY La sedia di Michael Toney Quando sono più vicino vedo le parole ALTO VOLTAGGIO e altri avvisi di pericolo sulle targhe di metallo attaccate al fondo dell’apparato. Il diabolico marchingegno sembra avere una sorta di meccanismo di controllo, simile a quello delle montagne russe di un parco giochi. Quando arrivo a pochi metri dalla mostruosità, con grande sollievo vengo spinto intorno a essa e riportato fuori attraverso la porta sul retro. Sono troppo spaventato per parlare. Vorrei chiedere alle guardie perché la sedia elettrica si trova qui, ma non riesco a trovare il coraggio. Sono terrorizzato dalla paura che le guardie possano cambiare idea e sbattermi sulla sedia sterminatrice. Mi portano in un ufficio, e una donna mi chiede qual’è il mio nome. Le dico Michael Toney e lei scuote la testa facendo cenno di no, e dice alle guardie che le hanno portato la persona sbagliata. Un’altra onda di sollievo mi travolge. Mentre torniamo indietro lungo il passaggio e il corridoio vedo qualcuno seduto sulla sedia. L’uomo sembra uscito da una di quelle foto che ho visto dei campi di concentramento nazisti o dei prigionieri di guerra in Vietnam. Sembra denutrito. Ha gli occhi sbarrati e non riesco a mettere a fuoco chi sia… quando siamo vicini, ovviamente mi riconosce. Non è ancora nella fase delle contrazioni, quindi si sporge verso di me e mi urla “sei già stato in Vietnam?”. Riconosco la sua voce anche nell’urlo. È un prigioniero del braccio della morte che ho già incontrato qualche volta, ma è cambiato. Sta urlando con tutte le sue forze, ma non riesco a capire quello che sta dicendo.
  • 50. Pubblicità progresso: Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY
  • 51. WELKOME TO DEADS PENALTY La sedia di Michael Toney L’uomo sembra uscito da una di quelle foto che ho visto dei campi di concentramento nazisti o dei prigionieri di guerra in Vietnam. Sembra denutrito. Ha gli occhi sbarrati e non riesco a mettere a fuoco chi sia… CHE FA gli innocenti che nei Lager, gli innocenti che nella foresta Vietnam MENTRE BUTTANO NAPALM, come chi forse innocente od COPLEVOLE NEL BRACCIO DELLA MORTE ……LA PRETESA DI STERMINIO AL POSTO d’Essere Intrinseco nella natura , che se ti desidera sterminare lo Fa di Malattie ed non DI SEGGIOLA ELETTRICA…….. CIOE’ IL VOLER DOMARE il non DOMABILE…. IL VOLER FAERE CENTRALI NUCLEARI SUPER SICURE COME SEGGIOLE ELETTRICHE ED il veder arrivare lo Tsunami senza POTERSI OPPORRE……. PERDERE LA VITA AD VOLER DOMINARE invece che ad imparare ……… VOLERE LA SICUREZZA CON CUI HITLER RUBAVA le case Ebree ED DEPORTAVA ED PER NON AVER RIVALSE Anti LUI STESSO STERMINAVA, FACEVA RAPPRESAGLIE….. SI DIVERTIVA , nel miglior dei casi, AD SPARARE ALLA TEMPIA TIRANDO AD SORTE, INVECE CHE TORTURARE NEI LAGER….. ECCO L’ASSOLUTA SICUREZZA COME L’ASSOLUTO DOMINIO DEL SINGOLO ESSERE UMANO COINCIDE NEI LAGER NEI BRACCETTI DELLA MORTE NELLE PSICHIATRIE…….
  • 52. WELKOME TO DEADS PENALTY La sedia di Michael Toney Quando usciamo dal corridoio finalmente trovo il coraggio di chiedere alle guardie della sedia. Chiedo “Perché quella sedia è qui?”. Una delle guardie risponde “È un metal detector per orifizi corporali, ci mettiamo i prigionieri sopra e lui controlla tutti gli orifizi per verificare che non vi siano nascoste chiavi delle manette o armi”. ...sapere che non è una sedia elettrica per l’esecuzione mi fa sentire davvero meglio, ma è comunque una sedia elettrica. E mi sembra assolutamente terrificante. ECCO L’ELETTROSHOCK CHE PASSIONE, COME SCOPRIRE CHE IL CONDUTTORE METALLICO ACCENDE MEGLIO gli peli….., CIO’ CHE LA PSICHIATRIA CONTINUAVA IN Italia per arrivare ad quando lo proibirono negli anni ‘70
  • 53. Pubblicità progresso: Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY
  • 54. WELKOME TO DEADS PENALTY Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti Bartolomeo Vanzetti, Mia cara Signora Glendover Evans, 22 Luglio 1921, in: AIC, FBV, busta III, fasc. 15 Ricordo… era una notte senza luna ma stellata, sedevo solo nell’oscurità, ero triste, molto triste. Colla faccia nelle mani incominciai a guardare le stelle. Sentivo che la mia anima doveva uscire dal mio corpo ed avevo fatto uno sforzo per tenerla nel petto. Io sono il figlio della natura e sono così ricco che non ho bisogno di denaro. È per questo essi dicono che io sono un assassino, e mi condannano a morte.
  • 55. WELKOME TO DEADS PENALTY Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti Ma quanti focolari spenti, quanti dolori, quante sventure strazian l’umane carni e gli spiriti, e non già per durezza di natural ambiente, ma bensì per la feroce e pazza cupidigia di tiranni; per loro catene, il piombo e le tenebre con cui domano e spengono audacie di petto e virtù di mente. Ed io cui una gran fede riscalda il petto e mi diè pace fra la guerra, l’insidie e le catene, sogno un’altra redenzione e benedico anche al dolor quand’esso può mutarsi in olocausto propiziatore dell’imminente palingenesi. A noi non rimane che di sapere guardare al patibolo o alla ancor più orrenda carcerazione perpetua, senza debolezza e vigliaccheria […]. Ci faranno la pelle, o ci faranno morire, atomo ad atomo tra le mura della loro bastiglia, come hanno fatto con gli altri
  • 56. WELKOME TO DEADS PENALTY Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti vaBBhè Sacco ed Vanzetti sono conosciuti…Amplia letteratura si occupa del loro caso ed anche nei Licei… per cui ritorno ad gli PROBLEMI VERI……
  • 57. Pubblicità progresso: Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI: Omicidio, Alfred Hitchcock, Inghilterra, 1930 Io sono un evaso, Mervyn Leroy, Usa, 1932 20.000 anni a Sing Sing, Michael Curtiz, Usa, 1932 Furia, Fritz Lang, Germania/Usa, 1936 Sono innocente, Fritz Lang, Germania/Usa, 1937 L’alibi era perfetto, Fritz Lang, Germania/Usa, 1937 Vendetta, Mervyn Leroy, Usa, 1937 Gli angeli con la faccia sporca, Michael Curtiz, Usa, 1938 Giustizia è fatta, Andre Cayatte, Francia, 1950 Clandestino a Trieste, Guido Salvini, Italia, 1951 Siamo tutti assassini, Andre Cayatte, Francia, 1952 Frenesia del delitto, Richard Fleischer, Usa, 1959 Cella 2455 Braccio della morte, Fred Sears, Usa, 1955 Gli uomini condannano, J. Lee Thompson, Inghilterra, 1956 Un condannato a morte è fuggito, Robert Bresson, Francia, 1956 La parola ai giurati, Sidney Lumet, Usa, 1957
  • 58. WELKOME TO DEADS PENALTY Codice penale islamico Libro II - Sezione I La punizione per il reato di adulterio Capitolo 4 – Come viene eseguita la punizione Articolo 98 – Quando una persona è condannata a punizioni multiple, l’ordine di esecuzione delle sentenze deve essere tale affinché nessuna di queste ne prevenga un’altra, quindi se qualcuno è condannato alla fustigazione e alla lapidazione, prima dev’essere frustato e solo dopo può essere lapidato a morte. Articolo 99 – Se l’adulterio di una persona sposata è provato dalla sua confessione, allora la prima pietra dovrà essere lanciata dal giudice e poi dagli altri, se l’adulterio è provato da un testimone, allora dovrà essere prima il testimone a lanciare la pietra, poi il giudice e poi gli altri.
  • 59. WELKOME TO DEADS PENALTY Scusatemi io non conosco l’arabo, certo quando vedo TRADUZIONI, DI COME SI PROSPETTANO OLTRE 2500, 2006, SUICIDI ALL’ANNO IN Italia, DI CUI , minimo, 1500 DURANTE LA CURA PSICHIATRICA, ed ho esposto piu’ volte DI QUALI TRATTAMENTI SIA CON PSICOFARMACI CHE CON FORZATE CONFESSIONI IN TERAPIA PSICOLOGICA…….. Mi sembra che anche solo di numeri IL PROBLEMA AD 87 è irrisorio….. In quanto ad esperto in sacra Bibbia … LA LAPIDAZIONE VENIVA FATTA DI Leggi di Dio CON IL Vecchio Testamento, cioe’ precdente che il nuovo Testamento introduceva….» chi è privo di peccato scagli la prima pietr»……detto onesto ELETTROSHOCK FATTI DALLA MAFIA LEGALE AD mia madre quando ero otto_enne 1973, non mi sembravano piu’ delicati DELLA LAPIDAZIONE, SOLO CHE ALLORA IN Italia SE NE CONSUMAVANO SOLO QUALCHE MIGLIAGLIO ALL’ANNO…….ora considerando CHE ALLORA mi STUPRAVANO IL cervello CON BARBITURICI ANTI EPILETTICI, ED CHE UN PEDOFILO OMOSESSUALE SICULO mi PERSEGUITAVA………..
  • 60. WELKOME TO DEADS PENALTY Codice penale islamico Libro II - Sezione I La punizione per il reato di adulterio Articolo 102 – Per procedere alla lapidazione, un uomo adultero dovrà essere seppellito in una fossa fino alla vita, una donna adultera fino al torace. Articolo 103 – Nel caso in cui una persona condannata alla lapidazione riesca a liberarsi dal fosso dove è seppellita, se l’adulterio è provato da testimoni allora la sentenza dovrà essere nuovamente eseguita, se è provata dalla sua stessa confessione, allora l’adultero potrà evitarla. Articolo 104 – Le dimensioni delle pietre utilizzate per lapidare dovranno essere non troppo grandi da uccidere il condannato con uno o due colpi ma nemmeno troppo piccole per essere chiamate pietre.
  • 61. WELKOME TO DEADS PENALTY Beh COME METODO LEGALE LA CAMICIA DI FORZA L’ELETTROSHOCK CHIMICO CHE SOSTITUIVA QUELLO ELETTRICO, ED PORTA AL SUICIDIO, COME VENDETTA AD FAVORE DEL CIANURO PRESO DA HITLER ED FAMILIA DI GENERALE DELLE SS, ED IMPICCAGIONE DI HEICKMANN, è da Valutare non MENO GRAVE DELLA LAPIDAZIONE, ed allora come lo stesso crierio economico CHE LA SOCIETA’ SOCIALLIBERALE IMPONE, bisogna vedere ove sono il minor numero DI VITTIME ED COME E’ CONSUMATA PIU’ RAPIDA LA TORTURA PER STERMINIO…… ad questo punto CON I CRITERI DEL SOCIALLIBRERALE CHE NELLA nostra esistenza E’ ANCHE PROMOTORE DELLA PENA DI MORTE, bisogna dire che i CRITERI DI LAPIDAZIONE QUI MENZIONATI SONO irrisori se paragonati AD GRAVI OMICIDI PRETERINTENZIONALI ED OCCULTATI CON METODI PSICHIATRICI CHE LA SOCIETA’ LEGALIZZATA IN Italia PERMETTE ANDANDO ANTI La Costituzione………
  • 62. WELKOME TO DEADS PENALTY Ora qui si citano atrticoli di codici , COME DA noi IN Italia CODICI CIVILI ED PENALE, I QUALI SPUDORATI ANTI La Costituzione ED ANTI Dichiarazione dei diritti dell’uomo……ed non potendo tradurre l’arabo……. Posso solo dire che non CONDIVIDO LA LAPIDAZIONE , però me lo posso permettere io, che precedente denuncio ed non CONDIVIDO LA DIILANIAZIONE CHE ACCADE CON IL METODO PSICHIATRICO IN Italia…….. CHI TRA VOI VEDE SOLO LA LAPIDAZIONE IN Islam, ED NON vede LA DILANAZIONE IN Italia, è DEGNO DI ESSERE CON Amnesty international, COME HITLER CON gli Ebrei…….. Per cui mi auguro che smettete DI FARE I CAPRICCI ed vi mettete ad lavorare per Amnesty International , senza FINGERE DI NON vedere….. ..perche’ se esistono ANCORA persone che subiscono PENA DI MORTE ED TORTURE E’ DOVUTO SOPRATTUTTO AD CHI IPOCRITA IN Amnetsy International NON vede QUELLO CHE ACCADE DI PARECCHIO PIU’ ATROCE IN Italia che IN islam……..
  • 63. WELKOME TO DEADS PENALTY CERTO NON vedendo LE SACCOCCE SI FANNO PIENE …PIENE DI QUEI SOLDI SPORCHI DI SANGUE DI TORURE ED DI PENE DI MORTE OCCULTATE CHE IL MONDO SOCIALLIBERALE IMPONEVA ED PROVA AD IMPORRE IN MANIERA AD DI POCO DA FAR COMPLETO SCHIFO……. Ed allora invece d’ABBRACCIARE LA CROCE PUNITIìVA DELLA FALGELLAZIONE ANTI Dicuhiarazione dei diritti dell’uomo, PER NON arrivare ad poter temere CHE LE BESTIE SE non LE ASSECONDI, PROVANO AD TORTURATR ti……. Prendete forza da Chi non vede OSTACOLI INSORMONTABILI,…. Rimboccatevi le meniche non DI SPETTACOLO, pero’ di lavoro ed di contrapporsi deciso con ogni mezzo che il GANDISMO NON porta ad risultato…. Poiche’ IL PACIFISMO E’ ANCHE ARMA DEL TOTALITARISMO….
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  • 67. Pubblicità progresso: Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI: Orizzonti di gloria, Stanley Kubrick, Inghilterra, 1957 Non voglio morire, Robert Wise, Usa, 1958 L’albero degli impiccati, Delmer Dares, Usa, 1959 L'uomo di Alcatraz, John Frankenheimer, Usa, 1962 La vita, l’amore, la morte, Claude Lelouche, Francia, 1968 Sacco e Vanzetti, Giuliano Montaldo, Italia, 1971 L’affare della sezione speciale, Constantin Costa-Gavras, Grecia, 1975 Houston Texas, F. Reichenbach, Usa, 1979 Ballando con uno sconosciuto, Mike Newell, Inghilterra, 1985 Breve film sull'uccidere, Krizystof Kieslowski, Polonia, 1987 Un affare di donne, Claude Chabrol, Francia, 1988 La sottile linea blu, Errol Morris, Usa, 1988 Porte aperte, Gianni Amelio, Italia, 1989 Decalogo V, Krizystof Kieslowski, Polonia, 1990 Confortorio, Paolo Benvenuti, Italia, 1992
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  • 70. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Articolo 21 Codice penale Codice penale → LIBRO PRIMO - Dei reati in generale → Titolo II - Delle pene → Capo II - Delle pene principali, in particolare Articolo abrogato dall'art. 1, D. Lgs. 19 agosto 1944, n 224. [La pena di morte si esegue, mediante la fucilazione, nell'interno di uno stabilimento penitenziario ovvero, in un altro luogo indicato dal ministro della giustizia. L'esecuzione non è pubblica, salvo che il ministro della giustizia disponga altrimenti (1) (2).] Fonte Brocardi in internet 1) E' stata soppressa, con conseguente assorbimento nell'ergastolo, dapprima per i delitti previsti dal codice penale ex art. 1 d.lgs-lt. 10 agosto 1944, n. 224 e poi per i delitti previsti dalle leggi speciali (art. 1 dlgs. 22 gennaio 1948, n.21). La Costituzione, attraverso l'art. 27, introducendo il cd principio di umanizzazione della pena,l'aveva abolita quasi totalmente, circoscrivendone l'applicazione solo ai casi previsti dalle leggi militari di guerra. Ma anche rispetto a tali ipotesi è stata abrogata con l'art. 1 l. 13 ottobre 1994, n. 589. Tale abrogazione venne però operata con legge ordinaria, mantenendo così la possibilità di reintrodurla nelle leggi militari di guerra, in caso di dichiarazione di guerra. Il riferimento alle leggi penali di guerra è stato eliminato definitivamente dal testo costituzionale quando l'Italia ha ratificato il protocollo n. 13 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza, attraverso la l. cost 2 ottobre 2007, n. 1 ("Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione della pena di morte"), sancendo per via costituzionale la non applicabilità della stessa in ogni caso. l'Italia ha ratificato il protocollo n. 13 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, relativo all'abolizione della pena di morte in qualsiasi circostanza, attraverso la l. cost 2 ottobre 2007, n. 1 ("Modifica all'articolo 27 della Costituzione, concernente l'abolizione della pena di morte"), sancendo per via costituzionale la non applicabilità della stessa in ogni caso.
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  • 75. Pubblicità progresso: Si io sono colpevole degli occhi ed il sorriso che ho ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI: La giusta causa, Arne Glimcher, Usa, 1994 Dead Man Walking, Tim Robbins, Usa, 1995 Daniel, Sidney Lumet, Usa, 1995 Difesa a oltranza, Bruce Beresford, Usa, 1995 Ultimo appello, James Foley, Usa, 1996 La parola ai giurati, William Friedkin, Usa, 1997 Last Rites, Kevin Dowling, Usa, 1998 Death Row. Nel braccio della morte, Joseph Sargent, Usa, 1999 Il miglio verde, Frank Darabont, Usa, 1999 Fino a prova contraria, Clint Eastwood, Usa, 1999 Dancer in the dark, Lars von Trier, Danimarca/Francia/Svezia, 2000 L’amore che non muore, Patrice Leconte, Francia, 2000 Monster’s ball, Marc Forster, Usa, 2001 Unspeakable, Thomas J. Right, Usa, 2002 La lettera, Luciano Cannito, Italia, 2003 The life of David Gale, Alan Parker, Usa/Germania, 2003 Monster, Patty Jenkins, Usa, 2003 Redemption - The Stan Tookie Williams story, Vondie Curtis Hall, Usa, 2004
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  • 78. Pubblicità progresso: La rosa bianca - Sophie School, Marc Rothemund, Germania, 2005 Salvador 26 anni contro, Manuel Huerga, Spagna, 2006 Tutta la mia vita in prigione (In prison my whole life), Marc Evans, Usa/Uk, 2007 Sanguepazzo, Marco Tullio Giordana, Italia/Francia, 2008 Box - The Hakamada case, Banmei Takahashi, Giappone, 2010 Incendiary: the Willingham case, Steve Mims e Joe Bailey Jr., Usa, 2010 Into the Abyss, Werner Herzog, Usa/Uk/Germania, 2011 ……Bey Bey WELKOME TO DEADS PENALTY I miei occhi non possono piu’ ………però chi non disabile oculare al cinema ci puo’ andare……. Da quassù vediamo non con gli stessi mezzi………. Per cui non FACCIAMO GLI STESSI ERRORI:
  • 79. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Nota sui dati di Amnesty International riguardanti l’uso della pena di morte Il presente rapporto riguarda l’uso giudiziario della pena di morte nel periodo che va da gennaio a dicembre 2016. Come negli anni precedenti, le informazioni sono state raccolte da diverse fonti, inclusi dati ufficiali, notizie provenienti dagli stessi condannati a morte nonché dai loro familiari e rappresentanti legali, rapporti di altre organizzazioni della società civile e resoconti dei mezzi di comunicazione. Amnesty International riporta esclusivamente esecuzioni, condanne a morte e altri aspetti legati all’uso della pena di morte, come commutazioni o proscioglimenti, di cui c’è ragionevole conferma. In molti paesi i governi non rendono pubbliche le informazioni riguardo il proprio uso della pena capitale. In Bielorussia, Cina e Vietnam i dati sull’uso della pena di morte sono classificati come segreto di stato. Durante il 2016 sono state poche o nulle le informazioni su alcuni paesi, in particolare Corea del Nord, Laos, Siria e Yemen, a causa delle restrizioni governative e/o dei conflitti armati.
  • 80. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: Io considero ed per questo anche se sono attivo con Amnesty international devo continuare il mio LaVOrO Costituzionale di Organo di Controllo Iscritto nell’ordine degli Ingegneri ed riportare che se anche Amnesty international in buona fede ed per COME ALCUNE DITTATURE, CHE AD ESEMPIO IL MONDO SOCIALLIBERALE, PERMETTE, NON puo’ scricere SEMPRE esatto CIO, che dimostrato, ACCADE ANTI Dichiarazione dei diritti dell’uomo, il mio essere responsabile invece me lo impone…… Da cui se esiste SEGRETO DI STATO IN Cina, ESISTE IL SEGRETO PROFESSIONALE ABUSATO ANTI La Costituzione IN Italia, valgsì, che il segreto professionale che Legittimato dalla Costituzione è quello che difende diritti_doveri, per cui chi svolge una professione Costituzionale, esempi Ing. Arch. Agr. Madico non PSICHIATRA Avv. Magistrato,…ecc…. Ed non CHE NASCONDE OCCULTANDO TORTURE ED PENE DI MORTE……
  • 81. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: Tra dimostrate TORTURE ED PENE DI MORTE OCCULTATE IN Italia, ESISTONO CASI ECLATANTI COME L’OMICIDIO DOLOSO PRETERINTENZIONALE ANTI Cucchi, di cui anche A_I si occupava, ED ALCUNI NON POCHI TIPO ENTITA’ INTORNO AD 1500 ANNUALI, CHE AD ESEMPIO TERAPIE PSICHIATRICHE CON OBBLIGO DA PSICOFARMACO AD SUICIDIO…… QUESTE TERAPIE OLTRE AD ESSERE TORTURE BESTYIALI, PORTANO AL LORO APICE D’ORGASMO CON IL SUICIDIO, CHE APPORTATO DAL METODO PSICHIATRICO STESSO…. ED CHE PER SEGRETO PROFESSIONALE ANCORA DALL’ANTI La Costituzuione, MASSONERIA OCCULTATRICE PERPETUATO PERMETTE DI TORTURARE ED UCCIDERE CON VERI ED PROPRI PROCESSI TENUTI DA PSICHIATRA OD NUCLEI DI PSICHIATRI/E CHE SENZA NEANCHE AVVISAGLIA di Avv., INFATTI L’Avv. Mentre puo’ esprimere pareri in tribunali, NEL CASO DEL GIUDIZIO PSICHIATRICO, puo’ arrivare ad intervenire solo presso il Giudice tutelare, CHE SPESSO HA RICAVI SOLO ED SOLO SE APPLICA MINIMO AMMINISTRAZIONI DI SOTREGNO, OD MANIERA DIRETTA CON STIPENDI, OD INDIRETTA VOLENDO DECIDERE AL POSTO DELLA VITTIMA COME SCEGLIERE DI SPENDERE i suoi capitali.
  • 82. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: È ovvio COME IL GIUDICE TUTELARE E’ INTRINSECA CONTRADDIZIONE DEL SUO ESISTERE STESSO , quando cio’ che percepito da chi , DEVE VENIRE TUTELATO, è cio’ che non Elargito solo dallo Stato ed solo proveniente da Tasse, che non contributi pensionistici…. INTRINESECA CONTRADDIZIONE PERCHE’ QUESTO VUOLE SCEGLIERE AL POSTO DEL TUTELATO COME SPENDERE ED DEVE SENTIRE Ciò Che lui preferisce spendere ed come SENZA PERO’ lasciare scegliere ad lui stesso……. Da cui risulta evidente IL FURTO CON RICATTO ED ESTORSIONBE CHE OPERA QUALSIASI GIUDICE TUTELARE……..
  • 83. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: Passando ad motivi parecchio piu’ gravi del mio denunciare è dimostrati REATI DI INPOTIZZARE PAZIENTI CON PSICOFARMACI AI FINI DI PROVOCARNE IL SUICIDIO, NON SOLO DISTRUGGENDO OGNI dignità intrinseca del poter scegliere di libero arbitriio per come gli propri Sentimenti ed il proprio pensiero, ed di quale di questi applicabili pratico terreno materiali, PERO’ANCHE CON L’INFLUYIRE DI VICENDE NON più vedibili con il proprio intelligere, PERO’ AD IPNOTIZZATO VEDERE CHE CAUSA AMPLIARE DRAMMATICO vicende anche quasi banali, APPORTANDO UNA GRAVITA’ CHE SERVE AD ESTINGUERE SE STETTI/E CON IL SUICIDIO, VEDENDOSI, COME NON vero, ESSERI ABOMINEVOLI AD SE STESSI/E, ED VENENDO PRIVATI/E del proprio senso dignitoso d’esistere ed del conseguente provenire energetico da esso stesso che ci consente di affronare problemi ED PROBLEMI, senza AUTOLEDER ci FINO AL SUICIDIO…..
  • 84. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: Ulteriori motivi inerenti il mio denunciare è ad esempio, IL GRAVE COMPORATMENTO AD ASSOCIARSI AD DELINQUERE INTRINSECO TRA L’ERRORE NEL procedere medico, CHE PUO’ ESSERE DI DOLO, DI IGNORANZA, come di buona fede, CHE PER VENIR OCCULTATO SI ASSERVE DEL METTERE AD DISABILE MENTALE, chi, se anche solo di dubbi, ne ha diriti_doveri di esplicarli, senza INCONTRARE SISTEMI OCCULTATORI DI TORTURE COME IL METODO PSICHIATRICO E’ INTRINSECO QUALORA LO SI IMPONE ED NON è libero scegliere diproprio libero arbitrio, CIOE’ QUANDO NON esiste Obbiettare Anti DISCRIMINAZIONE MENTALE…….. Di qui posso pensare che ad esempio in Cina, vedi dimnostrati GRAVI CASIU DI VIOLENZE ED PENE DI MORTE SENZA PROCESSI, CHE COINVOLGEVANO Dailalama od ragazzi di ThienAmen…… beh qui PER NON ottenere per questi il giusto decorrere secondo Dichiarazione dei diritti dell’uomo,…SI SPARA COMPLETO ABUSANDONE ARRIVANDO AD GIUDICARE gli Cinesi COME LO PSYCHIATER ED MILOSEVIC, ANCHE DOVE, dimostrato E’ LA CORRUZZIONE IN parte dello Stato Cinese AD ESSERE COLPEVOLE ed non l’intero Stato Coinese,,,,,,,, anzi oso die ed scrivere ed non penso di ERRARE nenache di poco … nel considerare dimostrati CHE I VERI AGGRESSORI LIBERALI ANTI lo Stato Cinese ENNO QUELLI CHE HANNO VIOLENTATO ED UCCISO CON TANTO DI BENE PLACIDO DI CHI HA STESSI INTERESSI AD DISTRUGGERE lo Stato Cinese….
  • 85. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Commento personali di Dott(2°).Ing.Arch.giovanni colombo A1360 PG_I_1995 09171 B_de_2003_2011 alla nota riportata da Amnesty international: Lo Stato Cinese ha solo interessi ad ridurre igli numeri di residenti ed non AD UCCIDERE ED/OD TORTURARE… la sua arma piu’ potente è condurre chi gli è ANTI od anti , al di là dei limiti doganali, senza lederli lederle…..SOLO CHE GLI STATI CHE NON li con le VOGLIONO, SI RIFIUTANO DI ACCOGLIER li con le, ED LASCIANO PER CUI LA CORRUZZIONE NELLO Stato Cinese COME METODO SIA PER NON ricevere, SIA PER INCOLPARE lo Stato Cinese DI COLPE CHE INTRINSECHE DELLA CORRUZZIONE ED NON dello Stato Cinese stesso…..vedi in Italia COME UCCIDEVANO Falcone ed borsellino…. LA VERA PIAGA ERA LA MAFIA NELLO Stato Costituzionale ed non Lo Stato Costiotuzionale che loro stessi difendevano……
  • 86. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Gli esseri umani non ENNO PERSONAGGI DI FUMETTO DI WALT DISNEY, ed ne ANCHE ANIMALI DA LABORATORIO ED/OD LAGER
  • 87. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Nel mio caso non era quasi Così….. DELLE VOLTE IN PSICHIATRIA ci si nasce NON TI CI PORTANO……..
  • 88. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed LA SICUREZZA DI PROLE….. LA SIRINGA CHE NON si vede…….
  • 89. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed Una volta si abortiva per sovrannumero…. ADESSO PERCHE’ INTERESSA DI PIU’ LA PLACENTA CON LE SUE CELLULE STAMINALI……….
  • 90. Welkome to cessed DEADS PENALTY And the labour to necessed BEH MINIMO NON BORBOTTA ED NON E’ MORBIDO Come il cuore naturali….. SYLENT SYSTEM MOTOR………..