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1. Daniele Grespan: il romanzo di formazione
nelle periferie del mondo
La lunga e consolidata tradizione letteraria del romanzo di formazione trova
nelle pagine di Daniele Grespan una degna conferma del genere
Personaggi che conducono un’esistenza tranquilla, ai margini della società,
esclusi, con “peccati” da redimere o con segreti da nascondere. La
geografia delle ambientazioni scelte da Daniele Grespan rispecchia le
inquietudini dei protagonisti dei suoi romanzi: paesi piccoli e angusti,
arroccati tra le colline dell’entroterra italiano, come in Quel che resta è un
2. eco (Agra, 2009) o tra le montagne andine di Una rivolta silenziosa (Cairo,
2020).
La geografia degli esclusi nei libri di Daniele Grespan
L’opposto dell’Arcadia rinascimentale, in cui la bellezza del locus amoenus
stimola riflessioni profonde sull’amore e sull’animo umano, in un clima di
cieca ingenuità e distacco dai problemi del mondo: così dipinge Daniele
Grespan le ambientazioni che ospitano i suoi romanzi.
Luoghi piacevoli e carichi d'arte, tanto italiana quanto latinoamericana,
tradizioni e rituali, che danno asilo a personaggi tormentati in cerca del
proprio io.
Le montagne, simbolo di frontiera naturale che tende a separare ed
escludere, ma anche a proteggere e preservare, lasciano sempre filtrare
qualcosa dall’esterno.
“La loro natura è porosa, come la roccia e la stessa pelle umana. Nei miei
libri tendono a fungere da corazza, i protagonisti si proteggono dietro di esse,
ma alla fine rivelano la loro natura conciliante. La protezione non è
chiusura, la tutela delle radici non è esclusione” - spiega Daniele Grespan.
Nei villaggi italiani o oltreoceano dell’autore italo-venezuelano i problemi
entrano e innescano lo svolgimento della storia quando non anche il motore
di avvio della vera e propria scrittura dell’autore.
Si tratta di luoghi lontani dalla frenesia della modernità, che vivono chiusi in
comunità frammentate ma molto strutturate, quasi ancestrali, all’interno
3. delle quali l’elemento estraneo proveniente dall’esterno genera confusione
e scompiglio.
In maniera speculare si comporta l’amore che, quando arriva, tende ad
essere una forza rivelatrice, la cui virtù sta nell’illuminare il cammino di quanti
lo sperimentano. Per certi versi fa eccezione Angelica, la fantasmatica
presenza femminile di Indagini su un amore, il romanzo pubblicato nel 2007
per Sperling & Kupfer.
“Tutti i personaggi, comunque, vivono immersi in un universo che si riparte
secondo il binomio bene-male, perché di fondo la sperimentazione
dell’elemento negativo è ciò che permette di intraprendere il cammino di
crescita” - commenta Grespan.
Daniele Grespan: l’attualità come spazio-tempo della
metafora
Tanto i testi che hanno una più marcata componente onirica e fantastica,
come l’ultima pubblicazione Una rivolta silenziosa, quanto i precedenti
romanzi, utilizzano lo spazio temporale dell’attualità per condensare una
serie di metafore sulla crescita.
I protagonisti dei romanzi di Daniele Grespan, eroi romantici angosciati
dalla monotonia di un’esistenza vissuta in una periferia senza sbocchi, sono
sempre tormentati dal passato.
I tormenti del capitano di polizia di Indagine su un amore e i sogni agitati
dei protagonisti dai defunti di Una rivolta silenziosa dimostrano che solo la
risoluzione delle proprie sfide personali può portare alla risoluzione di un
4. problema di più ampia portata. Vale per l’omicidio quanto per i misteriosi
avvenimenti oltreoceano:
“La crescita corrisponde alla risoluzione, c’è una coincidenza di tempi
visibile nei libri ma anche nella vita. Non c’è sentimentalismo in questa
affermazione, la crescita graduale e duratura necessita di piccoli step che i
miei personaggi compiono con qualche fatica, ma senza ripensamenti” -
conclude Daniele Grespan.