2. Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene2
Presidente - Legale Rappresentante
Don Massimo Toniolo
Comitato di Gestione
Vice-Presidente: Dario Savio
Consiglio Parr. Gest. Economica: Elena Maddalena
Rappr. Consiglio Pastorale: Barbara Massignani
Rappr. Genitori: Elenia Carollo
Matteo Laghetto
Coordinatrice
Cristina Marcante
Anna Zordan Insegnante
Sezione
Rosaria Maistrello Insegnante
Laboratorio
Personale
Ausiliario
Angela Dandos
3. I Bisogni Fondamentali della Crescita
• Amore (attaccamento, uscita dalla simbiosi materna)
• Stabilità, ritmi (routine), regole, sostegno nella crescita
• Ascolto, tempo, presenza e responsabilità degli adulti
• Protezione vs autonomia
• Stimoli linguistici, intellettivi, motori
• Movimento, gioco, socializzazione
• Alfabetizzazione emotiva
Fonte: Anna Oliverio Ferraris
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene3
4. ATTENZIONE!!! Punti Fermi:
4
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
• I bambini non sono adulti in miniatura
• La visione del mondo e della realtà è diversa da quella degli adulti e adolescenti
• La crescita avviene per fasi successive
• Imparare non è sinonimo di capire
• I bambini hanno esigenze diverse da quelle degli adulti, hanno bisogno di
esplorare, giocare, muoversi, organizzare il tempo
• La crescita intellettiva ed emotiva non sempre coincidono
5. Progetto CHESS
Child Evaluation Support System
Sistema di Monitoraggio degli esiti educativi
nella Prima Infanzia
• Fornisce alle docenti strumenti
e modalità di osservazione
sistematica
• Visione immediata della
situazione del singolo e del
gruppo
• Prevede confronto tra
insegnanti e genitori attraverso
questionario di percezione
• Condivisione del progetto
educativo e verifica dei risultati
raggiunti
5 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
6. Differenza tra Casa e Scuola A che punto siamo?
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene6
7. Differenza tra Casa e Scuola Confronto con il gruppo
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene7
8. Organizzazione Didattica Settimanale
• IPUMP TEAMLunedì
• Insegnamento Religione
Cattolica
Martedì
• LaboratoriMercoledì
• LaboratoriGiovedì
• LaboratoriVenerdì
8 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
9. English in Motion
IPump Team – Thriatlon Kids Academy
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene9
10. Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
10
HELLO! BYE-BYE!
LINE UP!
RED, YELLOW,
GREEN…Durante l’attività vengono inserite parole in lingua
inglese, riferite a situazioni, oggetti, azioni …
12. Attraverso il racconto”C’è un filo…” introduciamo valori come Amore, Amicizia, Fiducia …
DIO
che collega attraverso l’amore tutte le cose, come un filo cucito da un ago trasparente. Un
filo che se mi perdo mi permette di ritrovare la strada …
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene12
13. L’AMICIZIA tra bambini è uno dei sentimenti più facili
da spiegare, è una forma di amore e, come tale, è in
costante evoluzione.
Si tratta di un processo che inizia, avanza e non
raggiunge mai la perfezione, pur tendendo ad essa.
Non si tratta tanto di essere amico, ma di farsi amico,
nel senso di diventare sempre più amico.
Farsi amici è una delle forme d’amore che impegna di
più l’uomo in tutta la sua vita: in primo luogo in ordini
di tempo, perché si tratta di una esperienza che ci
accompagna dall’infanzia fino alla vecchiaia e , in
secondo luogo, ci mette a contatto con la diversità e la
peculiarità delle persone, ciascuna diversa dall’altra;
una diversità in cui siamo chiamati a giocare la nostra
verità.
13 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
14. Gesù amava stare in mezzo alla gente. Che fosse un
pranzo, una cena, una festa di matrimonio, un
incontro casuale lungo la strada o davanti a un
pozzo, lui sapeva trasformare ogni normale scambio
tra persone in un evento unico e straordinario.
E come si fa a svelare il volto di Dio con parole
umane? Quali immagini usare, visto che l’uomo non
lo può vedere? Quali parole riferire, visto che non lo
possiamo udire?
Gesù era un grande oratore usava, storie che partono
dalla vita vissuta, da eventi banali di cui tutti
hanno esperienza. In questo modo raggiungeva
chiunque, gli studiosi e gli analfabeti, i potenti e le
persone più umili. Usa parole semplici e fatti
comuni che in mano sua hanno il potere di parlare
al cuore dell’uomo per raccontare le cose di Dio.
Con le parabole Gesù unisce il cielo e la terra, lega un
filo tra l’uomo e Dio. Ecco perché sono così tante.
Tante cose da dire, mille storie da raccontare.
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene14
15. Sulla Collina …
una fantastica storia di amicizia.
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene15
16. Serata con Mamma e Papà, per conoscerci e conoscere!
16 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
17. I Bambini adorano
gli Scatoloni …
• Sviluppo della consapevolezza corporea. I bambini nei primi
anni di vita sono molto coinvolti nella scoperta del proprio
corpo e di come esso funziona e ciò avviene soprattutto
attraverso il movimento e il gioco (in particolare quello
sensomotorio). Per usare un’immagine, è come se avessero
avuto in dono un’auto e fossero tutti intenti a capire come
funziona il mezzo, quali prestazioni può dare, cosa si può o
non si può fare in modo sicuro con esso.
• Organizzazione spazio-temporale, ovvero l’acquisizione della
capacità di orientarsi nel tempo e nello spazio e di adattare il
proprio corpo e il proprio movimento rispetto a questi
parametri. Ciò comporta anche che il bambino si chieda, tra
le altre cose: “quanto sono grande?” e, per rispondere a tale
quesito, ricerchi situazioni di movimento e gioco che gli
permettano di esplorare e testare questa dimensione.
• Sicurezza. Gli scatoloni rappresentano un contenitore
all’interno del quale essi possono rifugiarsi e sostare,
nascondendosi e proteggendosi dalla vista degli altri,
rannicchiandovisi dentro e ricercando un simbolico ritorno in
utero. Infatti, nidificare, penetrare cavità, rappresenta
un’opportunità molto piacevole per i bambini, ricercata con
grande frequenza e che permette di tornare ad una
dimensione ancestrale, profonda, di sicurezza e appagamento
di ogni necessità, come nel periodo gestazionale.
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene17
18. • Tra l’altro, quando il bambino si cela nello scatolone, tipicamente l’adulto
inizia la sua ricerca: “Giovanni, dove sei? Ma dove si sarà nascosto che
non lo trovo più…mah!!” e parte così tutto il gioco del nascondino che
piace tantissimo anche perché, in questo caso, finalmente si ribaltano i
ruoli ed è l’adulto che cerca il piccolo e non viceversa, come avviene di
solito! Sentire di essere cercati è molto importante per lo sviluppo
affettivo in quanto il bambino sente di essere importante per l’altro e
riceve una conferma del suo essere amato e desiderato. Inoltre, questo
gioco contribuisce allo Sviluppo della permanenza dell’oggetto, ovvero
sapere che l’altro continua ad esistere anche se non lo vedo ed io stesso
(bambino) continuo ad esistere anche se gli altri non mi vedono.
• Sviluppo di una buona autostima e del senso di auto-efficacia. I bambini
sanno benissimo di essere piccoli e si rapportano costantemente ad un
mondo popolato prevalentemente da “giganti” e conformato a misura
degli adulti. Così, nel momento in cui entrano in uno spazio piccolo come
lo scatolone e lo occupano pressoché totalmente, possono finalmente
sentirsi grandi, in grado di occupare tutto lo spazio. Allo stesso tempo, gli
scatoloni, pur essendo ingombranti, sono leggeri per cui i bambini li
possono maneggiare facilmente, li possono trasportare, spingere,
distruggere e questi si piegano ed adattano al loro volere. In questo
modo i bambini acquisiscono un senso di sé “potente”, nel senso del “ce la
posso fare” e del “posso trasformare il mondo sotto l’azione del mio corpo
e della mia volontà“.
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene18
19. Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene19
Lo scatolone, poi,
rappresenta un materiale
semplice: infatti ha un
colore naturale non
particolarmente stimolante
ed ha caratteristiche di
neutralità rispetto agli
stimoli, per cui il bambino
può trovarvi un momento
di riposo dal
bombardamento sensoriale
a cui è abitualmente
esposto, allo stesso tempo
potendo proiettare in esso
e su di esso qualsiasi
significato fantastico,
stimolando così la propria
creatività ed
immaginazione.
20. All’ inizio è l’Azione
J.Piaget
E’ attraverso il gesto che noi conosciamo il mondo e noi stessi. All’inizio
vi è l’interazione con l’ambiente che fa emergere la realtà. Così
conosce il mondo il neonato, dapprima succhiando, più avanti
toccando e usando tutti i sensi. Le ricerche più recenti in
neuropsicologia e biologia stanno confermando che è
dall’interiorizzazione dei gesti che partono i pensieri,
l’immaginazione, i concetti.
Il gesto è di per sé intelligente perché è con esso che diamo forma ai
nostri pensieri, al nostro corpo e al mondo. Quando si agisce su un
materiale, questo trasmette al nostro gesto delle informazioni su
di sé, sulle caratteristiche che gli appartengono.
Normalmente noi pensiamo che le mani “facciano” e la materia “si
lasci fare”, ma agendo concretamente con le mani, la materia
esprime vincoli e resistenze. Si tratta sempre di una negoziazione,
si crea un dialogo tra gesto, materia e pensiero. L’intelligenza del
gesto non impone con la forza la propria volontà, ma cerca di
negoziare il proprio progetto d’azione con i vincoli e le resistenze
che la materia esprime.
Il bambino che vuole fare qualcosa con le mani, agisce, raccoglie
informazioni, conversa con il materiale, lo conosce e nello stesso
tempo impara a conoscere se stesso. Più il bambino farà esperienze
che gli consentano di sperimentare l’interazione con i materiali più
vari più arricchirà la propria comprensione del mondo.
Questa è la base per lo sviluppo della creatività nel bambino.
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene20
21. Laboratori del Mattino (09.45 – 11.00)
“La Scatola Azzurra …
l’alba del gioco"
Maestra Cristina
Mercoledì
Gruppo Rosso
Giovedì
Gruppo Arancione
Venerdì
Gruppo Giallo
“Solo chi sogna può
volare"
Maestra Anna
Mercoledì
Gruppo Giallo
Giovedì
Gruppo Rosso
Venerdì
Gruppo Arancione
“Il Tempo Magico"
Maestra Rosaria
Mercoledì
Gruppo Arancione
Giovedì
Gruppo Giallo
Venerdì
Gruppo Rosso
21 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
22. IL TEMPO MAGICO
Ins. Rosaria Maistrello
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene22
23. “ Vorrei un tempo magico
per inventare pozioni
con sassi, terra e erba,
per fate e per stregoni…”
“Vorrei un tempo lento lento”
L.Del Gobbo,S.Fatus; ed.Lapis
23 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
24. VORREI UN TEMPO LUNGO,
ANDARE A PIEDI A SCUOLA
SEGUENDO UNA FARFALLA
CHE NEL VENTO VIAGGIA SOLA.
VORREI UN TEMPO ZITTO
PER SENTIRE IL MIO RESPIRO
E TUFFARMI A CAPOFITTO
NEL SILENZIO, QUELLO VERO!
24 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
25. Che tempo sogniamo per i nostri bambini?
• Un tempo allegro...
• Un tempo lungooooo …
• un tempo per sbagliare e poi capire
• Un tempo utile per liberare le mani …
• Un tempo VUOTO …
• Morbido, dolce,per coltivare abbracci e ascoltare FIABE ….
Tratto liberamente da “VORREI UN TEMPO LENTO LENTO”
25 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
26. Quest’anno proponiamo ai ai bambini un
laboratorio dove scopriremo con varie attività
creative lo scorrere naturale del Tempo
SARA’ UN TEMPO
LENTO, scandito dai
ritmi naturali
E sarà un tempo
Nostro …
“un perdere tempo per
ascoltare storie, per
imparare a rispettare tutti,
per GIOCARE e per
crescere assieme”
(tratto liberamente da G. Zavelloni)
26 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
27. Scopriremo
l’alternarsi infinito del
GIORNO E della
NOTTE… con il sole la
luna e la terra che
“ruota e volteggia
come una ballerina”.
Le settimane
Il susseguirsi dei MESI
che diventano
STAGIONI
27 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
28. … tutto con la
magia di un vecchio
albero e UNO
GNOMO buffo e
scorbutico che ci
guiderà in queste
scoperte , nei
segreti del bosco, e
dei suoi animali.
Con l’ausilio del
nostro amato
Kamishibay
28 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
29. • Giocheremo e sperimenteremo COLORI,
COLORI NATURALI,
• Scopriremo e rafforzeremo i CONCETTI
TOPOLOGICI
29 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
30. Come sempre il boschetto della scuola, e la natura che ci circonda, diverranno
un vero laboratorio e uno spazio didattico aperto dove i bambini potranno
osservare e cogliere gli elementi di novità e di significato stagionale,
attraverso le proprie percezioni.
30 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
31. Apprenderemo utilizzando
tutti i sensi e tutto il
corpo.
Verranno quindi
proposte , in base all’età
, anche delle attività di
respirazione consapevole
, rilassamento e di
visualizzazione.
Sperimenteremo in modo giocoso
alcune posizioni legate al mondo
della natura che aiuteranno i
bambini a scoprire nuovi
movimenti, a coordinare il proprio
corpo e a concentrarsi.31
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
33. “Solo chi sogna può volare”
Peter Pan
Ins. Anna Zordan
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene33
34. I libri ci aiutano a comprendere cosa succede dentro e intorno a noi, ci
consentono di creare spazi comuni di esperienza, di conoscenza, di
condivisione, di inclusione e di integrazione.
I libri diventano i fili conduttori del nostro viaggio, in grado di offrire
incontri ad alta valenza formativa che ben si accordano alle emozioni, ai
desideri, ai bisogni personali, alla voglia di imparare e di comprendere,
alla possibilità di inventare ,fantasticare, creare, alla libertà di
esprimere e pensare.
Il libro come oggetto misterioso: il bambino scopre che aprire un libro
vuol dire aprire una finestra su altri mondi ; quello della realtà e quello
della fantasia, quello dei sogni e quello delle cose di ogni giorno.
35. Obiettivi di insegnamento:
• Promuovere, consolidare e sviluppare l'amore per la lettura
• Favorire il piacere all'ascolto
• Far nascere nel bambino la curiosità e la voglia di leggere
• Fornire ai bambini le competenze necessarie per realizzare un rapporto
attivo-creativo e costruttivo con il libro
• Creare momenti di condivisione della storia sia in
relazione all'ascolto che all'elaborazione
• Stimolare le competenze linguistiche ed espressive
• Permettere ai bambini l'identificazione con i personaggi della
storia favorendone il riconoscimento degli stati d'animo e delle emozioni.
36. Lettura
Prima di entrare nella biblioteca i
bambini si toglieranno le scarpe,
per entrare piano piano nel luogo
delle storie ,si procederà quindi
con la lettura per sognare ed
emozionarsi, attraverso esposizioni
di vario tipo.
37. Costruzione del libro:
I bambini proveranno con materiale diverso a
rappresentare un' immagine, un
oggetto un'emozione della storia ascoltata
e successivamente si potrà
avviare una conversazione ,un momento
di rielaborazione e condivisione della storia.
Costruire libri prendendo confidenza con la carta ed
il suo colore.
• Quanti tipi di bianco esistono? Da quali parti è
formato un libro?
• Il libro bianco
• Il libro " stropicciato"
• Il libro dei tagli e dei buchi
• Il libro "giallo"
•Cosa mi viene in mente?
( Tecnica a strappo)
• Il libro casa
43. La Scatola Azzurra …
l’Alba del Gioco
Ins. Cristina Marcante
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene43
44. Come nasce il Progetto
• Dora Kalff, psicanalista svizzera allieva di Jung, aveva compreso che le tecnologie ci stanno
allontanando sia dalla natura che dalle nostre emozioni. A suo parere allontanare i bambini dalla
natura poteva generare nevrosi. Per provare a risolvere i problemi dei bambini che seguiva durante
le proprie terapie ha deciso di introdurre la scatola azzurra come diversivo e strumento per
riavvicinare i bambini agli elementi naturali.
• È un lavoro pratico, corporeo, ludico, verbale, silenzioso, emozionale, esperienziale, evolutivo,
relazionale, simbolico. Durante l’attività i bambini sono liberi di giocare e di interagire fra loro o di
svolgere i loro giochi e le loro sperimentazioni da soli. Possono giocare esclusivamente con la sabbia,
cosa che capita spesso, o solo con i materiali, o anche rovesciare tutti i cestini nella sabbia. È un
gioco senza regole o indicazioni di azione, molto libero, in cui l’unica consegna data ai bambini è
quella di cercare di non buttare la sabbia per terra; per questo ciascun bambino utilizza il gioco
secondo i propri bisogni e desideri!
• I bambini saranno affascinati dalla proposta, dai materiali… i più agitati si calmeranno, il gioco si
farà sempre più elaborato, i bambini metteranno in campo competenze topologiche, matematiche
esperte, in maniera del tutto spontanea. Metteranno in campo quella concentrazione che nasce da
una profonda motivazione personale.
• Avranno la possibilità di giocare senza danno e pericolo a costruire-distruggere-ricostruire.
45. Situazioni di esperienza possibili
• 1) Attività manipolatorie: offre la possibilità di sperimentare percezioni
sensoriali diverse, manipolare, utilizzare, conoscere materiali naturali;
innanzitutto la sabbia o la terra che piacciono tanto ai bambini e poi sassi,
conchiglie, rametti, foglie, granaglie, ecc. con cui decorare la scatola azzurra;
• 2) Attività per lo sviluppo emotivo: secondo Paola Tonelli lo sviluppo emotivo
avviene proprio grazie al contatto con gli elementi naturali, e mettendo in
scena emozioni e stati d’animo.
• 3) Attività creative: i bambini nella la scatola azzurra possono inventare delle
storie e rappresentarle grazie ad elementi naturali e personaggi.
• 4) Attività per lo sviluppo del linguaggio: con il rito delle filastrocche, il
racconto di storie, tentativi di scrittura spontanea, anche in collaborazione
con altri bambini;
• 5) Attività matematiche e scientifiche: la scatola azzurra diventa un piccolo
laboratorio.
46. Mi immergo totalmente
nello spazio, grande spazio,
ma limitato, definito.
Non sono solo, ci sono i miei
compagni, devo rispettarli.
Tocco la “sabbia” con le
mani, con i piedi, la
assaggio … la lancio … mi
cade in testa, negli occhi …
Mi diverto, rido, piango,
rotolo, salto, corro, striscio,
raccolgo, osservo, sento…
47. Rettangolo Aureo
• Le sue proprietà geometriche e
matematiche e la frequente riproposizione
in svariati contesti naturali e culturali,
apparentemente non collegati tra loro
hanno suscitato per secoli nella mente
dell’uomo la conferma dell’esistenza di un
rapporto tra macrocosmo e microcosmo,
tra Dio e l’uomo, l’universo e la natura: un
rapporto tra il tutto e la parte, tra la
parte più grande e quella più piccola che si
ripete all’infinito attraverso infinite
suddivisioni.
• Filosofi e artisti sono arrivati a cogliervi col
tempo un ideale di bellezza e armonia
spingendosi a ricercarlo e, in alcuni casi, a
ricercarlo nell’ambiente antropico quale
canone di bellezza.
Le sue proporzioni
sono basate sulla
Proporzione
Aurea, una delle
costanti
matematiche più
antiche che
esistano.
48. Paola Tonelli - Formatrice Pubblicista
La sabbiera è uno spazio libero ma protetto, ha
dei confini precisi, la forma rettangolare crea
quel giusto disequilibrio che spinge alla creazione
di scene. è il luogo dove si condensano in forme
concrete le emozioni e gli affetti attivi al
momento
Ha scelto l’azzurro perché è il colore del mare e
del cielo, due degli elementi naturali più
importanti e affascinanti che possiamo avere a
disposizione sul nostro Pianeta ed evoca il nostro
inconscio.
La sabbia è un materiale naturale che può
curare, frutto dell’opera millenaria dei venti e
del mare, del loro rompere, erodere, frangere
sminuzzare, il contatto con essa suscita
sensazioni tattili le più differenti: liquida come
l’acqua, pastosa come la terra, abrasiva come il
fuoco, sfuggente come l’aria.. La sabbia, come
segnale della matrice terrestre da cui tutto ha
origine, suscita un naturale bisogno di
contattare sia le origini della terra, sia le
proprie origini, i primordi della propria relazione
col mondo depositate nell’inconscio.
49. Le mani che toccano la sabbia, la
raccolgono per il bambino e gli
trasportano la storia degli elementi
primordiali naturali, e lo mettono in
contatto con l’opera silenziosa e
misteriosa della natura, restituendogli
emozioni trasformative profondissime.
Le mani sono strumento di
trasformazione dell’inconscio e
dell’immaginazione, sono gli organi di
emergenza delle emozioni, il tramite dei
ricordi affiorati, il mezzo organizzatore
dei contenuti inconsci da integrare.
L’insegnante raccoglie materiali,
osservazioni, studia i bambini mentre
usano la scatola azzurra, garantendo
loro tempo, spazio e fiducia. In una sola
parola: ricerca e restituisce, anzi dona.
Seguendo l’ottica di tenere stretti i
ricordi di quando eravamo bambini, di
smettere di pensare di aver capito
qualcosa sull'infanzia, ma di ascoltarla,
profondamente.
50. Perché questo tipo di Laboratorio nella scuola?
Questo materiale permette ai bambini e alle bambine di svolgere molte attività di grande rilevanza
educativa, con il suo utilizzo:
• Sviluppano la motricità fine e la sensibilità tattile e visiva,
• Esprimono e potenziano le loro abilità narrative e linguistiche,
• Si sostiene una progettualità comune,
• Si rispettano le regole di ingaggio con i compagni con cui condividono la scatola
• Imparano a distinguere e classificare, a costruire e trovare il punto d’equilibrio di due o più oggetti che si
poggiano uno all’altro
• Scoprono che la sabbia accoglie i segni che produce la mano e si preparano al grafismo,
• Provano un grande senso di competenza, sviluppano autostima e crescono nel benessere,
• Non c’è ansia da prestazione, non c’è giusto o sbagliato,
• Imparano ad avere uno spazio, a rispettarlo e a farlo rispettare, a condividere lo spazio, e a collaborare,
• Hanno la libertà distruggere tutto ciò che vogliono quante volte vogliono,
• Mettono in campo il momento della loro giornata, vita, la situazione esatta in cui stanno vivendo.
51. “C’è un Ponte che non si può
attraversare, ci sono i buoni e i
cattivi”
“I cani correvano fuori, i gatti
correvano fuori, gli altri stavano
dentro alla casa a parlare”
Ogni Bambino Racconta il proprio vissuto:
“oggi ho giocato …”
52. Ogni volta che ci si avvicina alla sabbiera, c’è quel miscuglio di curiosità e paura,
speranza, anche imbarazzo, insomma l’emozione di poter ricreare un mondo, una
nuova immagine di qualcosa che sentiamo appartenerci.
Come per lo scrittore la pagina vuota per una nuova storia.
Ma qui ci sono forme e figure concrete al posto delle parole.
Il gioco con la sabbiera permette di esprimere il mondo interiore e il Sé profondo,
così come si trovano nel preciso momento presente.
Per chi non trova le parole, per chi le ha dimenticate o perdute, per chi le ha
ma le sente troppo diverse per poter comunicare, per chi è stanco di pensarle e di
dirle e desidera una pausa, per chi infine non le sa ancora usare in tutta la loro
potenzialità, come i bambini piccoli …
… vi pare forse poco?
Elena Liotta - L’ALBA DEL GIOCO, Psicologia della Prima Infanzia e il Sandplay di Dora Kalff Edizioni Magi
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene52
53. Laboratori del Pomeriggio - Gruppo Grandi
53 Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene
• Primi Voli in Lettura - Maestra CristinaLunedì
• Emozioni in arte - Maestra RosariaMartedì
• Trasformando - Maestra AnnaMercoledì
• Primi Voli in Lettura - Maestra CristinaGiovedì
• Trasformando - Maestra AnnaVenerdì
55. Imparare ad utilizzare le forbici è un attività complessa:
• bisogna saperle impugnare
• coordinare le mani
• tagliare dritto
Ai bambini piace moltissimo perché è una «cosa da grandi».
56. Sviluppare la Motricità Fine,
significa compiere gesti ben precisi coordinando mani e occhi.
• Il bambino è in grado di farlo quando sa restare seduto eretto senza appoggiare le
braccia al tavolo e se sa utilizzare le mani insieme per fare movimenti differenti,per
es. la rotazione delle dita per scartare una caramella.
• Non avere matita e gomma è come lasciarsi andare in caduta libera.
• Le forbici,un taglio netto nella carta,ci regalano sensazioni inaspettate, occhi nuovi
con cui vedere la realtà.
57. Attività :
• Ritaglio della carta libero e guidato
• Costruzione della « scatola del ritaglio. « Da un semplice foglio di
cartoncino piegando e tagliando.
• Nella scatola i bambini troveranno di volta in volta sorprese da
ritagliare : striscie di carta colorata con varie linee tracciate
58. • Da linee semplici verticali/orizzontali ben distanziate tra loro a
diagonali,a linee spezzate, curve ed infine labirinti più complessi.
• Giochi di ritaglio (il parrucchiere, e molti altri)
59.
60. Emozioni in Arte
Ins. Rosaria Maistrello
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene60
62. Cosa sono le emozioni?
I bambini restano spesso spiazzati davanti alle emozioni e ai sentimenti, e a tutto ciò che
succede dentro di lui, sono concetti astratti, difficile da definire.
Per questo si propone un progetto sperimentale di alfabetizzazione emotiva che
accompagna i bambini alla scoperta degli stati d’animo , delle EMOZIONI
64. • Pulcio è il protagonista del IL CALEN-DIARIO, un calendario per
bambini
• PULCIO, un simpatico cagnolino che vivrà sulla sua pelle tante
EMOZIONI e STATI D’ANIMO.
• Questo calendario, consegnato ai bambini dell’ultimo anno, sarà uno
strumento prezioso per i vostri figli, e vi chiediamo di appenderlo in una
posizione visibile, e di “utilizzarlo”.
• Potete iniziare ad usarlo attacando gli stikers (in fondo al calendario) dei
compleanni della vostra famiglia e degli amici.
• ci sono molti altri stikers che rappresentano le varie emozioni e stati
d’animo che andremo a conoscere con i bambini.
CALEN-DIARIO
65. EMOZIONI …conoscerle per gestirle
• L’obiettivo sarà capire cosa sta succedendo dentro di noi …
dargli un nome.
• Collegare ciò che si vive, si pensa, si prova.
• imparare a distinguere:
EMOZIONI (improvvise, travolgenti)
STATI D’ANIMO (durano un po’ di più..ore, giorni)
SENTIMENTI (possono durare per sempre)
67. Quest’anno RICORREREMO anche all’ ARTE ,
PER FAR EMERGERE LE EMOZIONI DEI
BAMBINI
I bambini infatti fin da piccoli mostrano il bisogno di
rappresentare graficamente emozioni, sentimenti, avvenimenti,
situazioni, desideri …
come i grandi pittori anche loro vogliono esternare e realizzare
produzioni che testimonino l’espressione di loro stessi favorendo
la propria creatività e fantasia. Disegnare infatti mette in
comunicazione con se stessi e con gli altri
Il progetto avvicinerà i bambini al complesso ed affascinante mondo
dell’arte.
70. L’intento non sarà sicuramente interpretare e
comprendere le grandi opere, ma ci
concentreremo sulle
Emozioni che susciteranno in noi…
"Capire che cos'è l'arte è una preoccupazione(inutile)dell'adulto.Capire come
sifa a farlaè invece uninteresse autentico del bambino".
(B.Munari)
71. ….ci faremo inspirare, in modo giocoso,
Anche da altre forme d’arte…
MUSICA,
POESIA,
FOTOGRAFIA….
72. E anche noi ci improvviseremo PICCOLI GRANDI
ARTISTI
73. La didattica del
Metodo Analogico
Ins. Cristina Marcante
Ins. Anna Zordan
Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene73
74. Cambio di
Prospettiva
«Ogni bambino quando arriva a scuola
si trova davanti a una montagna da
superare. E questa montagna appare ai
suoi occhi come una meta affascinante
perché sa già alcune cose sulla
matematica, sulla lettura e sulla
scrittura ecco perché il compito
dell’insegnante non è quello di essere
guida sul sentiero, ma compagno di
volo del bambino».
Camillo Bortolato
75. Nuovo Metodo
formativo che applica
all’apprendimento la
percezione a colpo
d’occhio, attivando a
tutto campo le
capacità intuitive dei
bambini.
• Ideato dal maestro Camillo Bortolato, il
Metodo si basa sulla modalità di
apprendere che usiamo inconsapevolmente
nella vita di tutti i giorni, ovvero prima
vediamo e poi riflettiamo.
• Utilizzando metafore e analogie, simmetrie
e contrasto di simmetrie, i bambini
scoprono e apprendono nuovi concetti,
senza sforzo, con la stessa naturalezza con
cui imparano a parlare, a giocare, ad usare
le nuove tecnologie.
• «L’idea è di fare pochissimo in classe. Solo
l’essenziale. I bambini non vogliono
spiegazioni parcellizzate. Vogliono imparare
tutto subito, come con il computer»,
76. “Leggere in un giorno,
scrivere in un anno.”
• Diversamente da quanto avviene nella didattica
tradizionale, l’alfabeto viene presentato tutto insieme, fin
dal primo giorno di scuola, assieme ai digrammi e ai
trigrammi, che da gruppi di parola diventano icone, per
essere più facilmente memorizzati, individuati e
decodificati.
• Ogni bambino imparerà a leggere con il proprio metodo e
ritmo, mentre il percorso di scrittura verrà proposto, in
un’atmosfera di calma e concentrazione, come una ricerca
grafica in itinere per sperimentare tratti sempre più
eleganti e precisi.
È la via del cuore che fa
leva sull’intuito dei
bambini per trasformare
l’apprendimento in un
gioioso volo di scoperta,
considerando tutti i
bambini eccellenti nella
loro unicità».
77. Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene77
Gioco con le lettere e i
disegni
Le divido, Letterine
sopra, disegni sotto
Scopro il mio nome
78. Scuola dell'Infanzia "Santa Maria della Neve" - Rozzampia - Thiene78
Ricompongo il mio nome
Scopro il mio cognome
Quanto è lungo?
80. "Ognuno è un genio.
Ma se si giudica un pesce dalla sua
abilità
di arrampicarsi sugli alberi,
lui passerà tutta la sua vita a credersi
stupido"
Albert Einstein