La presentazione descrive i risultati di una ricerca svolta in collaborazione col gruppo Rhizai, per indagare se, quanto e come la pratica del parkour abbia dei risvolti psicologici nella vita quotidinana delle persone che lo praticano
Parkour e vita quotidiana: risvolti psicologici della pratica del parkour
1.
2. FOCUS
Il parkour ha dei
risvolti sulla vita
quotidiana di chi lo
pratica? E, se sì, sono
di natura psicologica?
3. SPUNTI DA LETTERATURA
EFFETTI PSICOLOGICI ESERCIZIO FISICO (Pierantoni, 2012)
• Miglioramento prestazioni cognitive (attenzione,
memoria, ecc)
• Incremento autostima (valori positivi di sé)
• Incremento autostima fisica (valori positivi del proprio
corpo)
• Incremento senso di padronanza (cosa sono in grado di
fare)
RISVOLTI NEL PRATICARE PARKOUR (Bavington, 2007)
• Parkour Vision
• Propositività (ogni ostacolo è un’opportunità)
4. L’INDAGINE
DATI
Risposte a una domanda
aperta («Cosa ti porti del
parkour nella vita
quotidiana?») facente
parte di un questionario
su esperienza soggettiva
nel praticare parkour
METODO
Qualitativo e
interpretativo:
individuazione di
parole chiave ed
analisi di frequenza e
distribuzione tra i
partecipanti.
Fini esplorativi e non
esplicativi, obiettivo è
fornire spunti di
riflessione
5. PARTECIPANTI
Collaborazione con Rhizai
23 praticanti:
- 19 maschi (83%) e 4 femmine
(17%)
- Età: dai 17 ai 44 (69,5% tra i 20 e i
30 anni)
- Mesi di pratica: da 5 a >48 (65%
6. RISULTATI
19 partecipanti su 23 (83%) hanno affermato che il
parkour ha portato nella loro vita quotidiana delle
qualità dal punto di vista psicologico
3 partecipanti su 23 (13%) hanno descritto il saper
riconoscere nuovi ostacoli nell’ambiente urbano
(Parkour Vision) come unica caratteristica della
pratica trasferita nel contesto quotidiano
1 partecipante su 23 (4%) ha dichiarato che il parkour
non ha apportato nulla alla sua vita quotidiana
Nessuno dei partecipanti ha menzionato attributi fisici
8. PRECISAZIONI (1)
Le sottolineature indicano categorie concettuali
utilizzate per raggruppare in un’unica parola uno
stesso concetto espresso diversamente nelle risposte
dei partecipanti.
1) Forza interiore: intesa come forza di volontà, il
mollare mai», la determinazione.
«Mi ricordo una volta in azienda, mi hanno portato 100 pezzi
meccanici da smussare a mano e mi ero imposto di finirli
finisse il turno lavorativo giornaliero, credevo di non farcela
cominciato subito a pensare al Parkour, al modo in cui mi
ad un ostacolo. Ho raggiunto il mio obbiettivo e l'ho superato»
9. PRECISAZIONI (2)
2) Coraggio: inteso come consapevolezza delle proprie
capacità
«Nella vita quotidiana mi porto principalmente l’idea di
voler superare gli ostacoli (non fisici naturalmente)»
«Nella vita mi porto il non tirarmi indietro di fronte
a qualsiasi tipo di ostacolo o di contrattempo»
3) Problem solving: intesa come capacità di cercare e
trovare risorse per risolvere i problemi
«Sicuramente mi porto l’attitudine a studiare
le varie problematiche e cercare/trovare soluzioni.»
10. FREQUENZE DELLE PAROLE CHIAVE
20%
14%
14%
8%
5%
6%
6%
3%3%3%3%
3%
9%
3%
Forza interiore
Coraggio
Dedizione
Problem Solving
Propriocezione
Condivisione
Rispetto
Accettazione
Positività
Libera espressività
Autocritica
Gradualità
Fiducia in sé
Spensieratezza
11. DIFFERENZE IN BASE A GENERE,
ETA’ E MESI DI PRATICA
GENERE
Le parole chiave che esprimono qualità di tipo
psicosociale, ovvero condivisione, rispetto,
accettazione, sono state indicate per l’80% da
praticanti di genere femminile.
Le categorie «coraggio» e «problem solving»
raccolgono risposte di praticanti esclusivamente
maschili
ETA’/MESI DI PRATICA
Rispetto ad età e mesi di pratica le parole chiave si
12. CONCLUSIONI
• Da questa prima indagine pare che la pratica
del parkour abbia dei risvolti positivi (e in
alcuni casi anche un «potenziamento») di
tipo psicologico nella vita quotidiana della
maggior parte dei partecipanti (83%);
• Questi risvolti sembra vadano oltre i classici
benefici psicologici dell’esercizio fisico,
sembrando toccare un livello più profondo
legato al rapporto con sé stessi e col proprio
ambiente;
13. • Confrontando le parole chiave citate da
praticanti maschi e praticanti femmine
emergono alcune differenze di genere: le
femmine sembrano aver interiorizzato
maggiormente la dimensione pro-sociale
della pratica, mentre i maschi dimensioni
più «strategiche» legate all’adattamento
CONCLUSIONI(2)
14. SPUNTI DI RIFLESSIONE
• L’esperienza di parkour viene vissuta
differentemente a seconda del genere?
• Cosa fa sì che il parkour venga vissuto in
maniera più intima, andando oltre la mera
creatività di movimento?
• Il parkour può assumere il ruolo di
dispositivo formativo/terapeutico in contesti
diversi da quello del tempo libero (es. scuola,
aziende, comunità)?