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Italia e dipendenza
energetica:
diversificare le fonti e
investire sulle rinnovabili
per un futuro meno
vincolato e più
decarbonizzato
Studio Accenture-Agici
Workshop 5 maggio 2022
Indice Executive Summary e premesse allo studio
Il contesto europeo
Il contesto italiano
Scenari di riferimento
Analisi del mix di interventi possibili
Punto di vista dei principali player di settore
Conclusioni
01
02
03
04
05
06
07
2
Executive Summary
L’obiettivo dello studio è valutare le modalità attraverso le quali l’Italia può ridurre la dipendenza dal gas (in particolare dal gas russo) e quali leve /
iniziative è possibile mettere in campo per tale scopo.
Partendo dagli obiettivi fissati dalla Commissione Europea nel piano «RePower EU», lo studio analizza due possibili scenari in Italia, valutando le
implicazioni derivanti dall’attivazione dei diversi interventi possibili.
Il piano RePower EU è articolato su tre macro-categorie di interventi:
1. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas, effettuata sia in termini geografici (ovvero acquistando gas naturale e liquido da Paesi
diversi dalla Russia), sia attraverso un incremento della produzione di gas rinnovabile (biometano ed idrogeno)
2. Incremento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili (eolico e solare)
3. Riduzione della domanda attraverso interventi di efficienza energetica
Tale piano si pone l’obiettivo di ridurre di 2/3 la dipendenza dal gas russo entro la fine del 2022 e di eccedere gli obiettivi del piano «Fit for 55» (che
prevede una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030), attraverso un’accelerazione ed un ampliamento di interventi, in modo da garantire la piena
indipendenza dal gas russo entro il 2030 e di accelerare allo stesso tempo la transizione energetica.
Partendo da un’analisi della domanda e dell’offerta di gas in Italia e delle principali peculiarità e criticità del settore energetico nel nostro Paese, nel
presente studio vengono analizzati due possibili scenari:
A. Scenario «green acceleration»: che prevede una forte focalizzazione sulle rinnovabili, sul biometano e sugli interventi di efficienza energetica,
utilizzando in modo progressivamente ridotto l’approvvigionamento da gas
B. Scenario «progressive growth»: che è basato su un’ipotesi più cautelativa in termini di velocità di crescita su rinnovabili, biometano ed efficienza
energetica e richiede conseguentemente un utilizzo maggiore di importazioni di gas, LNG e, nel breve, anche di ricorso alla produzione elettrica a
carbone per ridurre la domanda di gas
Gli scenari sopra descritti vengono quindi analizzati per ciascuna delle leve di intervento, guardando la situazione e le criticità attuali ed identificando gli
elementi abilitanti a le azioni necessarie per l’attuazione di ciascun intervento. Per ciascuno scenario, inoltre, viene stimato l’impatto in termini di
riduzione della domanda di gas, diversificazione degli approvvigionamenti ed emissioni di CO2.
Lo studio riporta anche il punto di vista su questo tema dei principali player nazionali di settore, raccolto attraverso interviste. Tale punto di vista è
articolato in termini di:
• Piani e priorità per lo sviluppo degli interventi necessari a ridurre la dipendenza dal gas
• Impatto sulle aziende e sui clienti ed azioni previste
3
Premessa
Contesto e situazione attuale
Attività in corso e piani di sviluppo
Razionali del presente studio
4
Il settore dell’energia ha visto negli ultimi mesi un forte aumento dei prezzi dell’elettricità e
del gas a causa della ripresa economica e dell’incremento della domanda successivi al Covid.
Tale incremento è stato ulteriormente aggravato dal conflitto in Ucraina che ha determinato
un’elevata incertezza nell’approvvigionamento del gas
Questa crisi energetica ha investito tutta l’Europa ed in particolar modo l’Italia, a causa della
forte dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas (> 90%). Si è quindi posta con
estrema urgenza la necessità di trovare delle alternative al gas russo
Per delineare una soluzione all’attuale crisi energetica, l’Unione Europea ha predisposto un
piano di iniziative (denominato «RePower EU») che ha l’obiettivo di ridurre rapidamente la
dipendenza dell’Europa dal gas russo e di accelerare la transizione energetica
Anche in Italia il Governo, per iniziativa del MITE e con il supporto di altri Ministeri ha
pianificato ed iniziato a sviluppare una serie di interventi finalizzati a ridurre la dipendenza dal
gas, attraverso la diversificazione degli approvvigionamenti di gas, l’accelerazione sulle
rinnovabili ed un maggior focus sull’efficienza energetica.
Diverse iniziative e dichiarazioni si stanno inoltre succedendo in queste settimane da parte
di tutti i principali stakeholder di settore, al fine di suggerire azioni ed iniziative che possano
facilitare il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione della dipendenza dal gas
Il presente studio, partendo dai piani già delineati a livello Europeo e nazionale, analizza due
possibili scenari, caratterizzati da un set analogo di iniziative, ma con un diverso mix /
velocità di intervento. Per ciascuna delle iniziative proposte vengono analizzate la situazione
e le criticità attuali e si suggeriscono le azioni necessarie e gli elementi abilitanti per
l’attuazione di ciascun intervento.
Tale approccio ha l’obiettivo di contribuire ad una riflessione sulle priorità di intervento e di
stimolare il dibattito tra i principali stakeholder del settore energetico in Italia.
Copyright © 2022 Accenture. All rights reserved
Il contesto europeo
5
Il contesto europeo
Domanda e offerta di gas
• Nel 2020 il consumo di gas in Europa è stato pari a 361 bcm, è diminuito
quindi del 3%, rispetto ai 406 bcm del 2019
• La previsione della domanda di gas rispetto al pacchetto Fit for 55 prevede
una riduzione dei consumi del 39% entro il 2030
• La diminuzione della domanda complessiva di gas deriva da un incremento
nella produzione di energia solare ed eolica
• La produzione di energia elettrica rappresenta la maggior parte della
domanda di gas dell'UE (quasi il 40%), seguito dall’ uso domestico e
industriale
Domanda di gas
• L’UE risulta fortemente dipendente dalle importazioni (circa l’ 86%) per
soddisfare il suo fabbisogno di gas e la Russia fornisce circa il 45% del
consumo totale di gas dell’UE
• Il mercato europeo si trova già in una situazione in cui le forniture di
gasdotti non russi sono al massimo della capacità
• La produzione interna di gas è diminuita di circa il 40% tra il 2017 ed il
2020 a causa della chiusura di alcuni giacimenti di gas: passando da 77,5
bcm a dicembre 2017 a 47,9 bcm a dicembre 2020
• In Europa nel suo complesso, vi è la capacità di mantenere circa 100 miliardi
di metri cubi di scorte di stoccaggio, 1/5 della domanda annuale
Offerta di gas
Domanda Gas in EU (2020)
Offerta Gas in EU (2020)
Produzione
e. elettrica
Domanda
di gas
24%
25%
Uso
domestico
38%
Uso
industriale
Altro
100%
13%
Domanda totale 2020: 361 bcm
11%
86%
3%
Mix fornitura
2020
Stoccaggio
Produz. EU
Importaz. GN
Algeria
Mix importazioni per
Paese - 2020
Russia
Norvegia
USA
Qatar
Altri
45%
24%
13%
7%
5%
7%
Fonti: Oxford Institute for Energy Studies, Repower EU, IEA, European gas market report 6
Il contesto europeo
Il piano REPower EU
• Il piano REPower EU è il piano dell’Unione Europea per affrontare la
crisi energetica e per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas
proveniente dalla Russia
• Il piano RePower è un’accelerazione sui target climatici ed energetici
rispetto al pacchetto Fit for 55 e mira a ridurre di 2/3 il consumo di
gas naturale entro la fine del 2022 (equivalente a ridurre di circa 100
bcm) e di rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi
accelerando la transizione la energetica entro il 2030 (riduzione di
380-415 bcm)
• Il piano è strutturato su tre principali linee di intervento:
1. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento, incentivando
la produzione e l’importazione di biometano e idrogeno
rinnovabile e aumentando le importazioni di gas naturale liquido
(GNL) e gas da Paesi diversi dalla Russia
2. Incremento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili
(eolico, solare) e velocizzare le procedure di pianificazione e
autorizzazione degli impianti
3. Riduzione della domanda di gas attraverso interventi e misure di
efficientamento e risparmio energetico (e.g. abbassare il
termostato nelle abitazioni di 1 °C, raddoppiare il tasso di
installazione delle pompe di calore)
Highlights
Contributo % di ciascuna leva del piano REPower EU
alla riduzione della dipendenza da gas russo
(% bcm su totale, 2022 vs 2030)
Fonti: elaborazione Accenture su dati REPower EU, Commissione Europea
2022 2030
3%
3%
13%
10%
49%
15%
22%
13%
9%
21%
43%
Rinnovabili
Diversificazione import gas
Biometano
LNG
Idrogeno
Efficienza energetica
7
Il contesto italiano
8
Il contesto in Italia
Domanda e offerta di gas
• La domanda di gas in Italia si è attestata su una media di circa 73 bcm negli
ultimi 5 anni, con un picco raggiunto lo scorso anno (2021), pari a circa 76
bcm
• Le previsioni di domanda di gas per i prossimi anni collegate al PNIEC
prevedono un valore di circa 72 bcm al 2025 e circa 62 bcm al 2030
• Tale riduzione è guidata dalla riduzione della produzione termoelettrica e
da una riduzione della domanda derivante da efficienza energetica
Domanda di gas
Consumi di gas in Italia per settore
(% bcm su tot, 2021)
Offerta Gas in Italia
(% bcm su tot, 2021)
Domanda totale 2021: 76 bcm
Domestico
e terziario
44%
Altro
Domanda
gas
18%
4%
Industria Generazione
elettrica
34%
100%
4%
13%
83%
Mix fornitura
2021
Produz. Italia
Importaz. LNG
Importaz. gas nat.
Russia
Mix importazioni per
Paese - 2021
Algeria
5%
40%
Qatar
Azerbaijan 10%
Altri
Libia
31%
9%
4%
• L’offerta di gas ha visto un progressivo incremento delle importazioni negli
ultimi 20 anni, passate da circa l’80% nel 2002 ad oltre il 95% nel 2021
avendo ridotto negli anni la produzione interna del 71% : da 983 bcm
segnalati a dicembre del 2005 a 287 bcm di dicembre 2021
• La riduzione della produzione interna è dovuta ad un mix di cause:
o Scarsa convenienza economica dell’estrazione rispetto ai prezzi storici
del gas importato
o Vincoli / scelte di tipo tecnologico
• La Russia è il primo fornitore di gas verso l’Italia, rappresentando in media
circa il 40% delle importazioni negli ultimi 5 anni (tra gas naturale ed LNG),
seguita dall’Algeria (31%) e dal Qatar (9%)
Offerta di gas
Fonti: MISE, MITE, Bilancio energetico nazionale, elaborazione Staffetta Quotidiana su dati SNAM 9
Il contesto in Italia
Le infrastrutture per la fornitura di gas
Capacità gasdotti
(bcm / anno, 2021)
Capacità rigassificatori
(bcm / anno, 2021)
21,2
7,2
3,2
5,8
9,8
0,0
1,3
TMPC
(Transmed)
TAP Transitgas
Greenstream
2,2
Capacità disponibile[1]
Capacità utilizzata
7,3
1,1 1,4
2,4 2,3
Livorno
0,7
Rovigo Panigaglia
Capacità disponibile[1]
Capacità utilizzata
I gasdotti, che forniscono circa l’83% dell’offerta di gas:
• TAG, per il gas proveniente dalla Russia attraverso l’Ucraina
• Transitgas, per il gas proveniente dal mercato nordeuropeo
• TMPC (Transmed), per l’importazione del gas algerino
• Greenstream che importa il gas prodotto in Libia
• TAP che trasporta tramite la Turchia il gas proveniente dall’Azerbaijan
Gasdotti
Fonti: MITE
Le Infrastrutture di stoccaggio servono ad assicurare il bilanciamento delle
forniture:
• I giacimenti di stoccaggio di gas naturale, assicurano il bilanciamento tra i
consumi invernali ed estivi, per circa 18 bmc, di cui:
o Circa 6 bmc destinati allo stoccaggio strategico, di proprietà delle
imprese di stoccaggio, ed utilizzabili solo in caso di emergenza
o Circa 12 bmc destinati allo stoccaggio “commerciale” di gas di proprietà
dei traders
Infrastrutture di stoccaggio
I terminali rigassificatori di LNG, che forniscono circa il 13% dell’offerta di gas:
• Terminale di rigassificazione di Panigaglia onshore
• Il rigassificatore offshore installato al largo di Rovigo
• Il terminale galleggiante di rigassificazione OLT ubicato al largo di Livorno
Rigassificatori
Il gas importato in Italia viene fornito attraverso tre tipologie di infrastrutture:
[1] La capacità totale nominale disponibile non è sempre utilizzabile a pieno per motivi tecnici (e.g. manutenzioni, …)
10
Il contesto in Italia
Piani e attività del Governo per far fronte alla Crisi Energetica
Fonti: elaborazioni Accenture su «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti»;
decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e
per il rilancio delle politiche industriali
11
Per fronteggiare la crisi energetica il Governo ha avviato una serie di attività:
• Definizione piano per la diversificazione degli approvvigionamenti dal gas
russo. Tale piano prevede diverse linee di intervento:
o Diversificazione geografica delle importazioni attraverso l’incremento del
gas da gasdotti TMPC e TAP e raddoppio della capacità TAP
o Incremento del livello di utilizzo rigassificatori esistenti e investimento in due
nuovi rigassificatori per poter acquisire quantità più elevate di LNG
o Incremento della produzione del biometano
o Incremento della produzione di elettricità da solare ed eolico
o Incremento della produzione nazionale gas
o Utilizzo temporaneo di carbone ed olio per produzione elettrica
• Avvio “Campagna del gas” in Africa per la definizione di accordi di fornitura
con Algeria, Congo, Angola e Mozambico e sviluppo di progetti congiunti a
favore della transizione energetica. Tali accordi dovrebbero rendere disponibili
all’Italia 4,5 bmc di LNG dal 2023
• Approvazione decreto legge energia che contiene:
o Semplificazioni per l’installazione di impianti rinnovabili, anche in aree
agricole e di proprietà̀ pubblica
o Definizione di un meccanismo che vede GSE come il punto d’incontro fra
domanda e offerta di contratti di compravendita a lungo termine di
elettricità̀ da rinnovabili
Piano MITE
2,2
2,2 6,0 9,0 12,0 15,0 18,0 21,0 24,0
3,0
26,0
26,0
26,0
26,0
26,0
26,0
26,0
6,0
6,0
10,5
10,5
10,5
20,5
20,5
20,5
20,5
10,5
10,5
25,2
20,0
2030
2029
2,2
2,5
2024 2028
2027
2026
2,2
2,5
2,2
2,5
2023
2,5
2025
2,2
2,5
2,2
2022
3,5 2,2
44,7
75,2
69,2
53,2
47,7
72,2
66,2
3,5
Incremento produzione nazionale gas (bmc)
Aumento LNG e capacità rigassificazione (bmc)
Incremento produzione solare ed eolico (bmc gas evitati)
Incremento produzione biometano (bmc)
Incremento produzione elettrica a carbone e olio (bmc equivalenti gas)
Diversificazione importazioni da gasdotti (bmc)
Piano MITE per diversificazione gas russo
lug-21 gen-22 lug-22 gen-23 lug-23 gen-24 lug-24
30
40
0
20
gen-21 mag-21
mar-21 lug-21
set-21
nov-21
Il contesto in Italia
Andamento dei prezzi e implicazioni per il mercato italiano
TTF – andamento storico e futures (2)
0
20
40
60
80
100
120
140
mag-21
gen-21 mar-21 mar-22
lug-21 set-21 nov-21 gen-22
Dutch TTF [€/MWh]
Italian PSV [€/MWh]
PSV e TTF (1)
Prezzo medio PSV 2021: 46,23 €/MWh
• A partire dal 2009, in piena crisi economica e con un’offerta di gas
superiore alla domanda, i mercati spot hanno subito un forte sviluppo,
registrando prezzi più favorevoli rispetto ai più stabili e tradizionali
contratti a lungo termine.
• L’aumento del prezzo del gas è iniziato nell’estate del 2021, in seguito a:
o Ripresa dell'economia e quindi dei consumi dopo la pandemia del
COVID-19
o Incremento del prezzo dell’LNG a causa dell’effetto combinato di
elevata crescita della domanda al di fuori dell’Europa (Asia) e di
riduzione dell’offerta (circa -10 bcm) a causa di problemi tecnici di
natura diversa (es. Nigeria, Qatar, Norvegia)
• In termini previsionali le attuali quotazioni dei prodotti forward del gas
(Marzo 2022) pari a circa 250 €/MWh scenderanno attorno a circa 100
€/MWh per metà 2023 e a circa 60/70 €/MWh ad inizio 2024. Tuttavia
esiste forte incertezza su tali previsioni: nel DEF del 6 aprile il Governo
ipotizza che il prezzo del gas all’ingrosso si mantenga intorno a 200
€/Mwh fino a inizio 2023, per poi mantenersi su valori pari a circa il
doppio degli attuali livelli dei futures sulle scadenze corrispondenti
• Tale situazione ha significative implicazioni sul mercato italiano:
o L’elevato prezzo attuale del gas determina scarsa motivazione al
riempimento degli stoccaggi nazionali, misura necessaria per ridurre
rischi di fornitura per la prossima stagione. Il Governo sta quindi
valutando misure per l’incentivazione dell’iniezione gas in stoccaggio
o L’incertezza sul prezzo rende più difficile la ricontrattualizzazione dei
clienti finali con contratti a prezzo fisso, portando le utilities a limitare
questa tipologia di offerta e/o a proporre prezzi fissi superiori a quelli
precedentemente contrattualizzati dai clienti (seppure inferiori agli
attuali prezzi spot vista l’attesa riduzione del prezzo wholesale), con un
potenziale impatto per i consumatori
Highlights
[1] PSV= Punto di Scambio Virtuale PSV, sistema elettronico tramite il quale si definisce il prezzo all'ingrosso in Italia. Il PSV segue l’andamento del TTF (Title Transfer Facility),
hub virtuale con sede in Olanda e snodo centrale per i transiti gas pipeline tra i principali paesi europei [2] ACER (European Union Agency for the Cooperation of Energy
Regulators) - ACER’s Final Assessment of the EU Wholesale Electricity Market Design, Aprile 2022
12
0
50
100
150
200
250
mar-22
gen-24
lug-23
nov-21
gen-22
lug-22
gen-23
set-21
mag-22
set-22
nov-22
mar-23
mag-23
set-23
nov-23
mar-24
TTF forward price, 1 Ottobre 2021 [€/MWh]
TTF forward price, 12 Gennaio 2022 [€/MWh]
TTF forward price, 7 Marzo 2022 [€/MWh]
Scenari di riferimento
13
Nelle pagine seguenti vengono illustrati, per ciascuno dei due scenari analizzati:
• il mix di interventi ipotizzati, con un’analisi del contesto e della situazione
attuale relativa a ciascun intervento
• I vincoli e gli elementi abilitanti di natura tecnologica, regolamentare e di
mercato necessari per l’adozione degli interventi
• I risultati relativi a ciascuno scenario vengono quindi presentati in termini di tre
KPI sintetici:
o Riduzione della domanda di gas (volumi di gas evitato)
o Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas (non russo)
o Riduzione cumulativa CO2
• Nella tabella seguente è illustrata la mappatura tra le diverse tipologie di
intervento possibili ed i KPI sintetici relativi a ciascuno degli scenari analizzati:
Ai fini del presente studio sono stati considerati due scenari
alternativi, che tengono conto delle indicazioni fornite sia a livello
Europeo dal piano Repower EU sia dal Ministro della Transizione
Ecologica (Cingolani) nei suoi interventi recenti (marzo 2022) al
Senato ed alla Camera dei Deputati[1]
Entrambi gli scenari – con orizzonte temporale al 2030 – sono stati
costruiti simulando un mix di interventi che consentano di ridurre la
dipendenza dal gas e di raggiungere gli obiettivi di
decarbonizzazione, agendo su 4 leve principali:
Accelerazione sull’installazione di rinnovabili
Incremento della produzione di biometano
Aumento dell’efficienza energetica
Flessibilità fonti di approvvigionamento gas
1
2
3
4
Gli scenari forniscono in sintesi una stima della riduzione attesa di
volume di gas al 2030 grazie agli interventi ipotizzati e – in
conseguenza – dell’impatto positivo in termini di minore CO2. Le
analisi di ogni singola leva includono inoltre considerazioni
quali/quantitative che hanno l’obiettivo di fornire – senza pretesa di
esaustività – raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per
rendere lo scenario «actionable»
 
 
 

Riduzione della
domanda di gas
Diversificazione
approvvigionamentogas
Riduzione CO2
Accelerazione
sull’installazione di rinnovabili
Incremento della produzione
di biometano
Aumento dell’efficienza
energetica
Flessibilità fonti di
approvvigionamentogas
[1] «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal
Governo per contrastarne gli effetti» | Senato della Repubblica, 16 marzo 2022
14
Scenari di riferimento
Definizione scenari
Scenario
Green
Acceleration
Basato sull’utilizzo di leve analoghe a quelle dello scenario «Progressive Growth» ma con un tasso di
crescita più aggressivo, ovvero attraverso forte accelerazione sulle rinnovabili nei prossimi 3 anni (20
Gw/anno), target aggressivi di produzione di biometano (8 bmc al 2030) e mantenimento di un elevato
tasso di riqualificazione energetica profonda degli edifici (fino a 1,5% di tasso annuo). Tale approccio
consente il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione in anticipo rispetto al 2030 e la domanda
residua di gas si riduce progressivamente negli anni
Scenario
Progressive
Growth
Basato sulla riduzione della dipendenza dal gas attraverso un moderato tasso di crescita delle leve
individuate che consentono una riduzione della domanda di gas naturale. In particolare lo sviluppo delle
rinnovabili procede con un’accelerazione progressiva (da 2 a 15 Gw/anno nel periodo 2022-2030), il target
di produzione del biometano è contenuto (3 bmc) e il tasso di riqualificazione profonda degli edifici si
riassesta su valori moderati (fino all’1%), dopo un boost per il periodo 2021-2024. Tale approccio consente il
raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.
15
Scenario “Progressive Growth”
Ipotesi di base
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
14 16 18 21 23 26 29
23 24 28 35 43 51
61
71
83
95
11
4
58
12
2022
4
2028
2023
4 4
2024
4
4
2029
2025
94
4
13
2026
2021
4
2027
4
106
4
2030
60 65
73
83
119
133
148
Solare
Geotermico
Bioenergia
Eolico
Idroelettrico
Tale scenario è caratterizzato da una spinta sulle rinnovabili più graduale e progressiva, arrivando ad installare 15 GW/anno tra fotovoltaico ed eolico al 2030.
Questo consente di raggiungere il target di decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie ad una capacità produttiva di 114 GW di
rinnovabili) nel 2028 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030. La progressione
sulle rinnovabili, insieme alle altre leve, consente inoltre il raggiungimento dell’ indipendenza dal gas russo nel 2024, ma richiede un maggior utilizzo nel
breve di produzione termoelettrica a carbone e di diversificazione delle importazioni (sia tramite gasdotti, sia tramite LNG). Anche in questo scenario il
ricorso a nuove infrastrutture di rigassificazione e l’ampliamento della capacità dei gasdotti esistenti non sono strettamente necessari
6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
44 44 44 44 44 44 44 44 44 44
21 21 23 26 30 34 38 43 48 54
25 27 31 38 47
57
68
79
92
105
2028
2025
174
2022
18
2023
18 18
227
2024
18
2027
18
18
18
123
191
2026
18
208
18 18
2021 2029 2030
114 116
133
145
159
Solare
Geotermico
Bioenergia
Eolico
Idroelettrico
• Target di riferimento: raggiungere 114 GW di rinnovabili,
corrispondenti a circa il 60% della domanda di elettricità , come
previsto dal nuovo PNIEC (+58 GW)
• Crescita graduale della potenza rinnovabile (fotovoltaico ed
eolico) installata all’anno fino al valore di 15 GW al 2030;
• Potenza installata delle altre fonti rinnovabili (idroelettrico,
bioenergia e geotermico) stabile
• Tasso annuo di riqualificazione degli edifici attraverso interventi di
efficienza energetica più moderato dopo il periodo 2021-2024
• Incremento graduale delle produzione di biometano con obiettivo
di raggiungere 2,5 bcm al 2030
• Contributo marginale dell’Idrogeno come fonte di diversificazione
del gas, rilevante invece come vettore energetico
• Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sui
piani annunciati dal MITE in termini di:
o Diversificazione geografica delle importazioni su gasdotti;
o incremento acquisizione LNG e capacità rigassificatori;
o Incremento della produzione nazionale di gas;
o Produzione di energia elettrica da carbone ed olio
Principali ipotesi scenario
16
Rinnovabili-Potenza installata cumulata (GW)
Rinnovabili-Energia prodotta (TWh)
Scenario “Progressive Growth”
Risultati (1/2)
1,1 1,6 2,0 2,5 2,6 2,8 2,9 3,0
0,6
1,2 1,7 2,2 2,6 3,1 3,5 4,0 4,4
0,5 1,7
3,6
6,0
8,6
11,4
14,5
17,9
21,5
10,2
20,8
6,9
13,7
2030
2028
2026
2023
3,9
17,1
24,7
2022
28,9
0,6
2027
2025
1,7
2024 2029
Da Biometano
Da Efficienza energetica
Da rinnovabili
Volumi di gas evitato (bcm)
Lo Scenario è caratterizzato da:
• Una crescita graduale sulle rinnovabili nel periodo 2022-30: da 2 GW
nel 2022 a 15 GW nel 2030. Ciò consente all’Italia di traguardare il
target di decarbonizzazione 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie
ad una potenza di 114 GW di rinnovabili) nel 2028 e di raggiungere
una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della
domanda di elettricità al 2030
• Un obiettivo di incremento della produzione di biometano, in linea
con le previsioni del MITE (2,5 bcm attraverso un mix tra produzione
da scarti agricoli e produzione da rifiuti organici)
• Un ridotto tasso di crescita degli interventi di efficienza energetica,
basato sull’ipotesi di riduzione degli incentivi esistenti allo stato
attuale
• Il piano sopra descritto consente il raggiungimento dell’
indipendenza dal gas russo nel 2024, ma richiede nel breve un
maggior ricorso (rispetto allo scenario "Green Acceleration") alla
produzione termoelettrica a carbone ed olio
• Gli interventi sopra descritti riducono la domanda residua di gas, che
viene soddisfatta attraverso un mix di soluzioni descritte nella slide
successiva
Risultati Scenario
2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
25%
39%
20%
2% 9%
5%
14%
47%
32%
% gas evitato su domanda totale di gas
2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
58%
49% 53%
45%
63%
36% 41%
38%
69%
% domanda elettricità coperta da fonti rinnovabili
17
Scenario “Progressive Growth”
Risultati (2/2)
• La domanda di gas residua, al netto del gas evitato attraverso gli
interventi di cui alla slide precedente, è riportata nel grafico a destra, con
evidenza della quota parte di gas russo
• Tale domanda residua può essere soddisfatta attraverso l’accelerazione
su un mix di iniziative secondo quanto indicato dal MITE (importazione
gasdotti, LNG, produzione nazionale gas e produzione elettricità a
carbone/olio)
• Rispetto a tali iniziative, nel presente studio, si è ipotizzato di adottare un
mix che dia priorità alle leve che:
o Garantiscano maggiore flessibilità di fornitura, in termini di Paesi
da cui approvvigionarsi per il gas (ovvero preferire LNG e
produzione nazionale ai gasdotti)
o Minimizzino, per quanto possibile le emissioni CO2 (i.e. limitare
produzione a carbone ed olio)
o Offrano al Sistema Italia delle «opzionalità» che possano fungere
anche da leva di negoziazione per le diverse fonti di
approvvigionamento (i.e. avere capacità spare sui gassificatori
come elemento di «assicurazione» nel caso una delle altre fonti di
approvvigionamento non sia disponibile
• Conseguentemente, il mix di leve adottate per soddisfare la domanda
residua di gas al netto del gas evitato è riportato nel grafico a destra
• La diversificazione attraverso le leve sopra indicate garantisce
l’indipendenza dal gas russo entro il 2024
Risultati Scenario Volumi di gas evitato e di gas residuo da coprire (bcm)
Mix interventi per copertura domanda di gas residua (bcm)
0,8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5
3,3 5,5
5,5
15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 14,6
15,8
15,8
15,8
40,4
34,9
29,4
23,7
17,8
12,8
44,3
44,3
44,3
7,6 66,5
2030
50,7
39,1
2029
45,0
2028
56,2
2027
0,1
2026
2025
61,7
2024
32,9
74,5
2023
3,5
1,7
2022
70,8
3,5
Produzione nazionale di gas (bcm)
Produzione elettricità da carbone (bcm evitati)
LNG (bcm)
Importazioni non russe (bcm)
Importazioni russe (bcm)
18
6,9 10,2 13,7 17,1 20,8 24,7 28,9
74,5 70,8 66,5 61,7 56,2 50,7 45,0 39,1 32,9
65,8
67,9
69,9
74,8
2029
61,8
2028
73,3
2030
1,7
2026
3,9
2027
2024
2023 2025
76,2
63,8
71,9
2022
Gas residuo
Gas evitato
Scenario “Progressive Growth”
Sintesi
• Tale scenario è caratterizzato dalle medesime leve di intervento dello
scenario "Green Acceleration", dal quale si differenzia per un approccio
maggiormente cautelativo:
1. Graduale spinta sulle rinnovabili (15 GW tra fotovoltaico ed eolico al
2030), a copertura del 70% della domanda di energia elettrica;
2. Incremento progressivo della produzione di biometano (2,5 bcm al
2030) a partire dagli scarti della filiera agricola e dai rifiuti organici;
3. Tasso di crescita degli interventi di efficienza energetica ridotto
rispetto allo Scenario "Green Acceleration", basato sull’ipotesi di
riduzione degli incentivi esistenti allo stato attuale
4. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sulle
iniziative previste dal MITE
• Il mix di interventi proposto consente di raggiungere l’obiettivo di
decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2) nel
2028 e l’indipendenza dal gas russo nel 2024
• Come conseguenza della crescita graduale della potenza rinnovabile
installata, risulta necessario sfruttare maggiormente, almeno nel breve,
la produzione termoelettrica a carbone e promuovere la diversificazione
delle importazioni (sia tramite gasdotti, sia tramite LNG)
• Nonostante quanto sopra, non si ha necessità di investire in nuove
infrastrutture di rigassificazione o per l’ampliamento della capacità dei
gasdotti esistenti
• Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche
attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo
• Introdurre meccanismi per la stabilità delle reti di trasporto e
distribuzione al crescere delle potenza rinnovabile
• Garantire stabilità normativa e favorire accordi di lungo termine tra
produttori e grandi consumatori per assicurare il ritorno degli
investimenti ai primi e certezza dei costi di acquisto ai secondi
• Assicurare diversificazione degli approvvigionamenti di gas nel
breve-medio termine, in continuità con quanto già avviato
• Valutare espansione capacità di rigassificazione e gasdotti, nonché
realizzazione nuovo gasdotto EastMed, anche come strumento che
garantisca all’Italia maggiore flessibilità negli approvvigionamenti
128
Riduzione cumulata domanda di gas (bcm)
Volume cumulato gas russo (bcm)
Riduzione cumulata CO2 (Mt)
9,4
27 (*)
KPI sintetici scenario (2022-30)
(*) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone 19
Scenario “Green Acceleration”
Ipotesi di base
1 1 1 1 1 1 1 1 1 1
19 19 19 19 19 19 19 19 19 19
16 20 24 25 26 27 28 29
23 27
43
59
75 79 83 87 91 95
4
2021
138
2026
12
2022
4 4
148
4
4
11
2025
4
2024
4
4
2027
58
2029
4 4
2023
128
2030
63
2028
103
123
133
143
83
Bioenergia
Eolico
Solare
Geotermico
Idroelettrico
Lo Scenario "Green Acceleration" è caratterizzato da una forte spinta sulle rinnovabili nel periodo 2023-26: installando 20 GW all’anno tra fotovoltaico ed
eolico, l’Italia è in grado di traguardare il target di decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie ad una capacità produttiva di 114
GW di rinnovabili) già nel 2025 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030.
L’accelerazione sulle rinnovabili, insieme alle altre leve, consente il raggiungimento dell’ indipendenza dal gas russo nel 2023, minimizzando la produzione
termoelettrica a carbone e non richiedendo necessariamente il ricorso a nuove infrastrutture di rigassificazione ed all’ampliamento della capacità dei
gasdotti esistenti
6 6 6 6 6 6 6 6 6 6
44 44 44 44 44 44 44 44 44 44
21 23 30 37 45 47 48 50 52 54
25 30
47
65
83 87 92 96 101 105
18
120
2030
18
18 18
2021 2026
2022 2023
221
18
2024
18 18
202
18
196
18
2028 2029
18
2027
114
145
170
208 215
227
2025
Solare
Geotermico
Eolico
Idroelettrico
Bioenergia
• Target di riferimento: raggiungere 114 GW di rinnovabili,
corrispondenti a circa il 70% della domanda di elettricità , come
previsto dal nuovo PNIEC (+58 GW)
• Forte crescita della potenza incrementale rinnovabile (fotovoltaico
ed eolico) installata fino al 2026, con graduale riduzione negli anni
successivi;
• Potenza installata delle altre fonti rinnovabili (idroelettrico,
bioenergia e geotermico) stabile
• Tasso annuo di riqualificazione profonda degli edifici attraverso
interventi di efficienza energetica molto sostenuto (fino a 1,5%)
• Incremento graduale delle produzione di biometano con obiettivo
di raggiungere 8 bcm al 2030;
• Contributo dell’Idrogeno rilevante solo come vettore energetico
• Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sui
piani annunciati dal MITE in termini di:
o diversificazione geografica delle importazioni su gasdotti;
o incremento acquisizione LNG e capacità rigassificatori;
o Incremento della produzione nazionale di gas;
o Produzione di energia elettrica da carbone ed olio.
Rinnovabili-Energia prodotta (TWh)
Rinnovabili-Potenza installata cumulata (GW)
Principali ipotesi scenario
20
Scenario “Green Acceleration”
Risultati (1/2)
0,6 1,1 1,6 2,0 2,5 3,9 5,3 6,6 8,0
0,6 2,6 3,3
3,9
4,6
5,2
5,9
6,0
10,7
15,5
16,7
17,9
19,1
20,3
21,5
20,1
8,4
2030
25,7
14,2
2027 2028
35,4
2025
2,5
2029
22,4
2024
1,3
2026
2023
1,9
28,9
32,1
1,2
2022
Da Biometano
Da Efficienza energetica
Da rinnovabili
Volumi di gas evitato (bcm)
Lo Scenario è caratterizzato da:
• Una forte spinta sulle rinnovabili nel periodo 2023-26: installando 20
GW all’anno tra fotovoltaico ed eolico, l’Italia è in grado di
traguardare il target di decarbonizzazione 2030 (corrispondenti ad
una capacità produttiva di 114 GW di rinnovabili) già nel 2025 e di
raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa
il 70% della domanda di elettricità al 2030
• Un obiettivo aggressivo di incremento della produzione di
biometano, attraverso un mix tra produzione da scarti agricoli e
produzione da rifiuti organici
• Un mantenimento di elevati tassi di crescita degli interventi di
efficienza energetica basato sull’ipotesi di estensione degli incentivi
esistenti, seppure con progressiva riduzione della quota parte di
investimento coperta
• Il piano sopra descritto consente il raggiungimento
dell’indipendenza dal gas russo nel 2023 e di minimizzare la
produzione termoelettrica a carbone ed olio
• Grazie agli interventi sopra descritti, la domanda residua di gas è
notevolmente ridotta e viene soddisfatta attraverso un mix di
soluzioni descritte nella slide successiva
Risultati Scenario
2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
44%
32%
19%
57%
28%
11%
3%
50%
38%
% gas evitato su domanda totale di gas
2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030
69%
63%
45%
65% 67%
62%
60%
53%
38%
% domanda elettricità coperta da fonti rinnovabili
21
Scenario “Green Acceleration”
Risultati (2/2)
Volumi di gas evitato e di gas residuo da coprire (bcm)
8,4 14,2 20,1 22,4 25,7 28,9 32,1 35,4
73,7 66,4 59,1 51,8 47,4 42,2 36,9 31,7 26,4
65,8
61,8
67,9
69,9
71,9
74,8
2022 2024 2030
63,8
2025
76,2
2023
73,3
2028 2029
2,5
2027
2026
Gas residuo
Gas evitato
Mix interventi per copertura domanda di gas residua (bcm)
0,8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5
3,3 5,5
15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 14,6
15,8 15,8
37,8
30,5
26,1
20,9
15,6
10,4
6,3
44,3 44,3
6,8
2029
47,4
51,8
2027
2025
2024
2023
0,0
26,4
31,7
59,1
2030
2022
66,4
2026 2028
42,2
3,5
73,7
36,9
LNG (bcm)
Produzione elettricità da carbone (bcm evitati)
Produzione nazionale di gas (bcm)
Importazioni non russe (bcm)
Importazioni russe (bcm)
22
• La domanda di gas residua, al netto del gas evitato attraverso gli
interventi di cui alla slide precedente, è riportata nel grafico a destra, con
evidenza della quota parte di gas russo
• Tale domanda residua può essere soddisfatta attraverso l’accelerazione
su un mix di iniziative secondo quanto indicato dal MITE (importazione
gasdotti, LNG, produzione nazionale gas e produzione elettricità a
carbone/olio).
• Rispetto a tali iniziative, nel presente studio, si è ipotizzato di adottare un
mix che dia priorità alle leve che:
o Garantiscano maggiore flessibilità di fornitura, in termini di Paesi da
cui approvvigionarsi per il gas (ovvero preferire LNG e produzione
nazionale ai gasdotti)
o Minimizzino, per quanto possibile le emissioni CO2 (i.e. limitare
produzione a carbone ed olio)
o Offrano al Sistema Italia delle «opzionalità» che possano fungere
anche da leva di negoziazione per le diverse fonti di
approvvigionamento (i.e. avere capacità spare sui gassificatori come
elemento di «assicurazione» nel caso una delle altre fonti di
approvvigionamento non sia disponibile
• Conseguentemente, il mix di leve adottate per soddisfare la domanda
residua di gas al netto del gas evitato è riportato nel grafico a destra
• La diversificazione attraverso le leve sopra indicate garantisce
l’indipendenza dal gas russo entro il 2023
Risultati Scenario
Scenario “Green Acceleration”
Sintesi
23
• Tale Scenario si basa su 4 leve di azione principali:
1. Forte spinta sulle rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico
(+20GW/anno fino al 2025), in grado di soddisfare il 70% della
domanda di energia elettrica al 2030;
2. Incremento consistente della produzione di biometano (8 bmc al
2030) a partire dagli scarti della filiera agricola e dai rifiuti organici;
3. Realizzazione di interventi di efficienza energetica ed estensione
degli incentivi da essi ottenibili;
4. Promozione della diversificazione delle importazioni di gas,
attraverso l’attuazione del mix di iniziative previste dal MITE.
• Pur avendo come orizzonte temporale il 2030, tale scenario è sfidante al
punto da consentire di traguardare in anticipo obiettivi quali la
decarbonizzazione (> 114 Gw di rinnovabili ) nel 2025 e l’indipendenza
dal gas russo nel 2023
• Nonostante si tratti di una roadmap ambiziosa in termini di
concretizzazione delle azioni da intraprendere e di sinergie necessarie,
gli interventi considerati prioritari mantengono come focus per l’Italia:
1. Garantire maggiore flessibilità di fornitura, promuovendo l’utilizzo
dell’LNG e l’incremento della produzione nazionale di gas;
2. Promuovere uno sviluppo sostenibile, minimizzando le emissioni di
CO2 limitando la produzione termoelettrica da centrali a carbone ed
olio
KPI sintetici scenario (2022-30)
190
Riduzione cumulata domanda di gas (bcm)
Volume cumulato gas russo (bcm)
Riduzione cumulata CO2 (Mt)
6,9
68 (*)
• Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche
attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo
• Introdurre meccanismi per la stabilità delle reti di trasporto e
distribuzione al crescere delle potenza rinnovabile
• Garantire l’approvvigionamento delle componenti necessarie per gli
impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera
necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting
• Nel medio termine sviluppare una filiera di produzione della
componentistica per rinnovabili a livello nazionale ed Europeo
• Garantire stabilità normativa e favorire accordi di lungo termine tra
produttori e grandi consumatori per assicurare il ritorno degli
investimenti ai primi e certezza dei costi di acquisto ai secondi
Elementi abilitanti chiave
(*) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone
Analisi del mix di interventi possibili
24
Accelerazione sull’installazione di rinnovabili
Incremento della produzione di biometano
Aumento dell’efficienza energetica
Flessibilità fonti di approvvigionamento gas
1
2
3
4
Nelle pagine seguenti è presentata un’analisi che include,
per ciascuna delle leve di intervento riportate a destra:
• Il contesto e la situazione attuale
• Potenziali criticità
• Raccomandazioni sulle azioni da intraprendere nel
breve e nel medio-lungo termine per facilitare
l’accelerazione
• Contributo apportato da ciascun intervento nei due
scenari analizzati («Progressive Growth» e «Green
Acceleration») e relative ipotesi alla base
25
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Accelerazione sull’installazione di rinnovabili
Contesto attuale e criticità (1/2)
Le rinnovabili in Italia
• L’Italia ha investito nelle rinnovabili come leva di sviluppo sostenibilee
indipendenza energetica nazionale, raggiungendo più di un terzo[1] della
produzione elettrica nazionale da fonti rinnovabili
• L’Unione europea ha fissato il target di riduzione delle emissioni di CO2 ad
almeno il 55% al 2030 rispetto al 1990. In Italia, per il settore elettrico,
rispettare il target significa incrementare la quota di energia rinnovabile dal
38% di oggi ad oltre il 70% al 2030
• In termini assoluti l’energia eolica è in crescita in Italia, con già oltre 5mila
impianti eolici distribuiti sul territorio. Ad oggi si tratta principalmente di siti
con turbine eoliche di potenza unitaria tra i 20 e i 200 kW, con margini di
miglioramento in termini di ottimizzazione degli spazi e consumo di suolo
• Circa 1/12 dell’energia totale prodotta in Italia, rinnovabile e non, deriva da
impianti fotovoltaici, cresciuti notevolmente grazie al crollo del costo
dell’energia (LCOE) che, negli ultimi 10 anni, è sceso di più dell’80%
• Per il fotovoltaico, nel 2021 la potenza installata è pari a 22,5 GW, per una
produzione lorda di 25,1 TWh. Per l’eolico nel 2021 la potenza installata è
pari a 11,1 GW, per una produzione lorda di 20,6 TWh
• I target del PNIEC (in corso di aggiornamento) prevedono, secondo le
anticipazioni del Ministro Cingolani, un taglio ulteriore delle emissioni di gas
serra al 2030, che comporterà un incremento della capacità installata di
ulteriori 58 GW
• Grazie all’approvazione della Direttiva EU 2018/2001, recepita in Italia nel
2021, stanno formandosi nel nostro paese le prime comunità energetiche,
che potrebbero contribuire fortemente alla crescita della generazione
distribuita (oltre 4.4 GW attesi al 2025 in scenario intermedio)
Contesto attuale e criticità (1/2)
Fotovoltaico – Potenza e produzione lorda
26
All’ 8.11.2021 previsti 47GW di capacità «prenotata» on-shore e 23GW
off-shore
Eolico - Potenza e produzione lorda
9,4 9,8 10,3 10,7 10,9 11,1
17,7 17,7 17,7
20,2
18,8
20,6
2021
2016 2019
2018 2020
2017
Potenza (Gw)
Produzione lorda (Twh)
19,7 20,1 20,9 21,6 22,5
22,1
24,4
22,7 23,7 24,9 25,1
2020
2019
2017
2016 2021
2018
Produzione lorda (Twh)
Potenza (Gw)
Fonti: ENEA, Bilancio Energetico Nazionale, MISE, GSE, IRENA, Politecnico di Milano (Energy & Strategy Group) [1] Includendo le bioenergie, l’eolico e il geotermico,
l’idroelettrico, il solare fotovoltaico
Accelerazione sull’installazione di rinnovabili
Contesto attuale e criticità (2/2)
• A supporto dell’espansione delle fonti rinnovabili, il PNRR stanzia
complessivamente 4,8 Mld€ per il fotovoltaico (agri-solare, agri-voltaico e
comunità energetiche) ulteriori 1,7 Mld€ per potenziare le filiere di batterie e
pannelli, 0,7 Mld€ per impianti innovativi solari / eolici (es. galleggianti) e
oltre 4 Mld€ per il potenziamento delle reti di distribuzione e trasmissione
Vincoli e criticità
• La complessità dell’iter autorizzativo, la disponibilità di suolo, gli impatti sul
bilanciamento della rete, l’applicabilità della generazione distribuita
• L’iter per l’autorizzazione alla costruzione di impianti è considerato il
principale ostacolo al rapido sviluppo delle rinnovabili, con oltre 170GW di
potenza «bloccata» per impianti con richieste di allaccio già inviate a Terna
• L’incremento atteso della generazione rinnovabile avrà impatti sulla
congestione della rete dovuto alla mancata inerzia, normalmente fornita
dal termoelettrico, e sulla capacità del sistema di fornire flessibilità e
bilanciamento tra domanda e offerta, vista la non programmabilità delle
rinnovabili e la concentrazione della produzione solare nelle sole ore diurne
• In termini di sistemi di accumulo, l’attuale capacità disponibile è pari a circa
1 Gwh, a fronte di un target previsto dal PNIEC al 2030 di circa 39 Gwh
• Infine, l’opportunità delle comunità energetiche evidenzia alcuni punti di
attenzione sul fronte tecnico, quali la scelta degli edifici da destinare
all’installazione degli impianti, e sul fronte sociale, di supporto agli
adempimenti necessari per la messa in esercizio
Stanziamento risorse PNRR per fotovoltaico, eolico e
sviluppo reti elettriche
(M€)
Comunità energetiche (CE) e autoconsumo collettivo (AC)
status 2021
Fonti: MISE, Energy Strategy Group Politecnico di Milano, Elettricità Futura
Contesto attuale e criticità (2/2)
27
CER: comunità energetiche; AC: autoconsumo collettivo
Autoconsumo Collettivo
Numero: 12
Potenza media: ca. 32kW
Comunità energetiche
Numero: 21
Potenza media: ca. 48kW
1,5 1,1
2,2
1,0 0,7
4,1
Impianti
innovativi
e off shore
Resilienza reti
e smart grid
Agrivoltaico
Agri-solare Rinnovabili
e batterie
CER e AC
Presenza dispositivi di misura
e software di gestione
Presenza dispositivi di ricarica
30% 70%
15%
75%
No
85%
Presenza di storage
Sì
25%
Accelerazione sull’installazione di rinnovabili
Le azioni da intraprendere
28
MEDIO-LUNGO TERMINE
BREVE TERMINE
NORMATIVA
MERCATO
• Per favorire certezza di ritorno degli investimenti ai produttori e
certezza dei prezzi ai consumatori occorre favorire lo sviluppo di
accordi a lungo termine (PPA), estendendo la recente previsione del
Decreto Energia che vede il GSE come coordinatore di questo tipo di
meccanismi ad ambiti più ampi, o prevedere meccanismi di acquisto
da parte di Acquirente Unico a prezzo fisso a lunghissimo termine
• Garantire l’approvvigionamento delle componenti necessarie per gli
impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera
necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting
TECNOLOGIA
• Per rispondere allo sbilanciamento causato dalle rinnovabili nel breve
periodo, una opzione di «emergenza» è rappresentato dal
distaccamento dalla rete delle stesse. Tuttavia è chiaro che bisogna
prevedere adeguati investimenti in meccanismi di «inerzia» per
assicurare il bilanciamento della rete in termini di frequenza
• Prevedere un disaccoppiamento del mercato delle rinnovabili da
quello della produzione termoelettrica, in particolare per il lungo
termine
• Valutare la creazione di un mercato per servizi di flessibilità /
stabilità a livello Europeo, facendo leva sul mix di generazione
programmabile a livello continentale
• Re-powering degli impianti esistenti per incrementare la produzione
senza occupazione di nuovo suolo (stimato ca. 1.000 ha /GW)
• Garantire l’approvvigionamento della componentistica per gli
impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera
necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting
• Nel medio termine sviluppare una filiera di produzione della
componentistica per rinnovabili a livello nazionale ed Europeo
• Incentivare investimenti per l’adeguamento dell’infrastruttura, come
i condensatori asincroni, o sistemi avanzati di misurazione in tempo
reale dell’inerzia di rete, al fine di ottimizzare gli investimenti in
apparati per la stabilità
• investire in sistemi di accumulo per raggiungere i target previsti dal
PNIEC (39 Gwh), sia al fine di utilizzare l’energia prodotta dalle
rinnovabili in orari off peak, sia come elemento di bilanciamento delle
reti
• Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche
attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo
• Estensione delle misure di detrazione e Superbonus per supportare il
mercato, rallentato anche dalla difficoltà di approvvigionamento di
risorse dell’ultimo anno
• Rendere operativo recepimento direttive EU con rilassamento vincoli
su taglia impianto e cabina primaria per le comunità energetiche
1.000.000
500.000
2.000
1.000
3.000
0
6.000
4.000
5.000
7.000
8.000
Incremento della produzione di biometano
Contesto attuale e criticità (1/2)
Il Biometano in Italia
• Il biometano è una leva ancora poco diffusa in Italia che supporta la
transizione energetica e può sostenere la produzione di gas sul territorio
nazionale
• La produzione di biogas ad oggi si basa su 2.201 impianti attivi in Italia di
cui l’ 80% sono in ambito agricolo
• Il biometano è una fonte di energia rinnovabile che si ottiene da biomasse
agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli, deiezioni animali),
agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare)
e la frazione organica dei rifiuti solido urbani
• Il biometano non è solo una risorsa rinnovabile che contribuisce al
raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, ma è anche una risorsa
sostenibile in quanto può ridurre in modo significativo anche le emissioni
del settore agricolo
• Sono garantiti degli incentivi da parte del GSE quali il rilascio di Certificati
di immissione in Consumo (CIC) con maggiorazioni per materie prime
(biometano) e 375€/CIC riconosciuto per 10 anni con maggiorazioni in caso
di investimento in impianti pertinenti (biometano avanzato)
• Inoltre, nel PNRR sono previsti 1,92 mld€ per lo sviluppo del biometano, con
l’obiettivo di produrre almeno 2,3/2,5 miliardi di metri cubi in Italia
• Il target di produzione del PNRR è confermato anche dalla Relazione di
Cingolani del 16.03.2022
• Per Elettricità Futura, l’Italia potrebbe essere in grado al 2030 di immettere
in rete 10 miliardi di metri cubi annui di biometano
Contesto attuale e criticità (1/2)
Produzione biometano (Mm3)
Fonti: SNAM, Bilancio Energetico Nazionale, GSE
2019
175
2020 2021
104
52
#
impianti
1.924 2.201
CAGR: +2%
29
Produzione di energia termica da bioenergie*
(Mtep)
7,8 7,6
8,2
7,7 7,8 7,5
0
2
4
6
8
10
2020
2018
2015 2017
2016 2019
*Biomasse solide, biogas e bioliquidi
Vincoli e criticità
• Il biometano in Italia presenta un elevato potenziale produttivo (fino a 8-10
miliardi di metri cubi annui) ma permangono diversi ostacoli che rallentano
l’utilizzo della suddetta fonte energetica rinnovabile
• I vincoli che si registrano ad oggi che stanno limitando lo sviluppo del
biometano sono soprattutto vincoli normativi / burocratici e di sostenibilità
economica
• La produzione di biometano, soprattutto in ambito agricolo, dipende
fortemente dalle materie prime utilizzabili che hanno – per loro natura –
forte stagionalità. Ad oggi, non tutti gli scarti agricoli sono «ammessi» per
la produzione di biometano
• In aggiunta, sempre in campo agricolo, molti impianti hanno scala «ridotta»
con volumi spesso non sufficienti a ripagare gli investimenti sostenuti. La
forte delocalizzazione degli impianti rappresenta un vincolo a raggiungere
una massa critica sufficiente
• In ambito «urbano» invece, i livelli di incentivazione del biometano da
FORSU (rifiuti organici) sono decisamente inferiori rispetto a quelli in
campo agricolo (rapporto di 1 a 4), che limita la possibilità di colmare il
cronico deficit impiantistico (soprattutto al centro-nord) e chiudere a livello
territoriale il ciclo di gestione dei rifiuti (almeno della frazione organica dei
rifiuti urbani) realizzando moderni biodigestori
• Un ulteriore vincoli riguarda la complessità (tempi e attività necessarie) per
dimostrare che il biometano rispetti i criteri UE di sostenibilità e possa
quindi essere immesso nella rete di distribuzione gas
Fonti: Biogas Italy, Consorzio Italiano Biogas 30
Potenza e Produzione Elettrica da biogas
1.406
2015 2016 2019
1.448
2018 2020
1.423
8.121
1.433
8.300
1.455
8.258
2017
1.452
8.276
8.166
8.299
Energia elettrica prodotta (GW)
Potenza Impianti (kw)
Incremento della produzione di biometano
Contesto attuale e criticità (2/2)
Contesto attuale e criticità (2/2)
31
MEDIO-LUNGO TERMINE
BREVE TERMINE
NORMATIVA
MERCATO
• Incrementare esponenzialmente la raccolta, trattamento e
valorizzazione dei rifiuti organici. Contributo fondamentale che
può essere attivato prioritariamente dalle multi-utility già attive
nel settore della raccolta rifiuti
TECNOLOGIA
• Spinta normativa verso la semplificazione burocratica per
promuovere la valorizzazione dei sottoprodotti agroindustriali
allargando la gamma delle biomasse impiegabili, favorendo così
lo sviluppo del biogas e biometano agricolo in funzione delle
specificità dei territori
• La diffusione di pratiche ecologiche nelle pratiche agricole
collegate al biogas (e.g. lavorazione minima del suolo, sistemi
innovativi a basse emissioni per la distribuzione del digestato) può
garantire la riduzione dell'uso di fertilizzanti sintetici e
aumentare l'approvvigionamento di materia organica nei suoli
• Garantire una distribuzione ottimizzata degli impianti – in ambito
agricolo – attivando processi di raccolta centralizzata delle
materie prime agricole da destinare a impianti «collettivi»
• Mantenere e rafforzare gli incentivi già ad oggi presenti e
garantiti da GSE
• Sfruttare da subito i fondi PNRR da destinare alla riconversione
degli attuali impianti a biogas e per incentivare lo sviluppo di
nuovi impianti di biometano
Incremento della produzione di biometano
Le azioni da intraprendere
Aumento dell’efficienza energetica
Contesto attuale e criticità (1/2)
L’efficienza energetica in Italia
• L’efficienza energetica è considerata uno dei driver principali per ridurre
consumi ed emissioni già da prima delle attuali turbolenze nello scenario
energetico internazionale
• Il tema dell’efficienza energetica è particolarmente rilevante nel settore
residenziale, che assorbe circa il 28% del totale dei consumi finali di gas
• L’attuale PNIEC (in corso di revisione) prevede per il settore residenziale un
target di risparmio di 0,33 Mtep/anno dal 2020 al 2030, che verrà
incrementato per raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal ed il
framework Fit for 55
• Inoltre, nel PNRR sono stati stanziati 15,3€ miliardi per l’efficientamento
energetico e la riqualificazione degli edifici, da cui sono attesi risparmi di
209 Ktep /anno di energia finale e 718 KtCO2 /anno a regime
• Il gas rappresenta la principale fonte di energia primaria nel settore
residenziale (oltre il 50% del fabbisogno è soddisfatto dal gas), utilizzato
principalmente per riscaldamento, oltre che per usi cucina e acqua calda
• GIi strumenti più incisivi su cui si sta puntando per ridurre i consumi di gas
sono l’installazione di pompe di calore come impianti primari di
riscaldamento, gli interventi di riqualificazione edilizia (es. coibentazione
involucri) o azioni dirette per limitare i consumi (es. riduzione di 1 grado
della temperatura dei termostati)
• Gli strumenti di policy più rilevanti per incentivare questi interventi
riguardano le detrazioni fiscali (ecobonus, bonus casa e i più recenti bonus
facciate e superbonus), oltre che, in misura minore, il Conto Termico ed i
Certificati Bianchi
Contesto attuale e criticità (1/2)
2017
2015 2016 2018 2019 2020
16,5
17,0 17,1 17,3
16,1 15,7
-8%
Consumi finali di gas, settore residenziale
(Mtep, 2015-2020)
Risparmi energetici da detrazioni fiscali
(Mtep/anno di energia finale, 2015-2020)
Fonti: ENEA, Bilancio Energetico Nazionale, MISE
0,281 0,257 0,277 0,270 0,293
0,094 0,096
0,112 0,099
0,108
0,003
0,247
0,117
2016
2015 2019
2018
2017 2020
0,003
0,375 0,353
0,389 0,369
0,401
0,370
Ecobonus Bonus Casa Bonus facciate
Superbonus
2,3 Mtep risparmi cumulati
32
Aumento dell’efficienza energetica
Contesto attuale e criticità (2/2)
• Il sistema delle detrazioni ha già portato a risparmi di oltre 2,3 Mtep di
energia finale negli anni 2015-2020, superando i target di risparmi previsti a
livello nazionale per questo settore
• In particolare, l’introduzione del Superbonus con sconto in fattura e
cessione del credito rappresenta uno strumento efficace per finanziare il
rinnovamento edilizio, con risparmi attesi di oltre 190 Mtep/anno
• Gli incentivi introdotti, uniti all’aumento dei prezzi dei beni energetici,
hanno portato nel corso del 2021 ad un aumento particolarmente
significativo delle vendite di impianti fotovoltaici domestici e pompe di
calore (+98% vs 2020 di pompe di calore secondo Assoclima)
Vincoli e criticità
• Il 2021 ha rappresentato un anno eccezionale per gli interventi di
efficientamento energetico, anche grazie al Superbonus
• La crescita è tuttavia ostacolata dal consistente aumento dei prezzi delle
materie prime edilizie (es. materiali isolanti), oltre che dalla difficoltà di
approvvigionamento degli stessi materiali
• Le imprese edilizie e tecniche hanno riscontrato diversi problemi di
capacity, con difficoltà a soddisfare la domanda di servizi in aumento
• Ulteriori criticità legate agli incentivi riguardano l’eccesso di adempimenti
burocratiche / amministrativi per l’ottenimento dei bonus, che portano
spesso ad allungamenti dei tempi e scoraggiano nuovi interventi
• Esistono inoltre vincoli tecnologici / strutturali: in primis sussistono vincoli
di natura paesaggistica / storica che impediscono la riqualificazione
energetica di edifici nei centri storici, in secondo luogo l’installazione di
pompe di calore dipende anche dalla zona climatica e dal tipo di edificio
Pompe di calore vendute in Italia come impianto primario
di riscaldamento
(migliaia, 2016-2021)
L’efficienza del parco edilizio residenziale
(distribuzione classi energetiche nelle abitazioni)
Fonti: MISE, elaborazione Accenture su dati ENEA e Assoclima, elaborazioni ENEA su dati SIAPE
Contesto attuale e criticità (2/2)
2021e
2019
148
2016 2020
2017 2018
135
147 145 150
293
+98%
35%
16%
26%
10%
17%
12%
10%
16%
4%
15%
2%
8% 24%
6%
A1/4
B
Residenziale ad
uso continuativo
E
Residenziale ad
uso saltuario
C
D
F
G
33
Aumento dell’efficienza energetica
Le azioni da intraprendere
34
MEDIO-LUNGO TERMINE
BREVE TERMINE
NORMATIVA
MERCATO
TECNOLOGIA
• Armonizzare / razionalizzare gli incentivi esistenti, semplificando le
misure per ottenerli, alleggerendo gli adempimenti burocratici e
dando una stabilità normativa di lungo periodo (i.e. non modificare le
regole con la frequenza a cui si è assistito negli ultimi anni / mesi)
• Estendere il Superbonus oltre il 2023, eventualmente riducendo
gradualmente l’importo rimborsato
• Eliminare gradualmente gli incentivi per impianti alimentati a gas
(es. caldaie a condensazione)
• Promuovere programmi di Green Financing agevolato, per
supportare il finanziamento di opere di riqualificazione energetica
profonda
• Prevedere campagne di informazione per favorire gli interventi di
efficientamento e comportamenti virtuosi per la riduzione dei
consumi
• Promuovere programmi di formazione per aziende termoidrauliche
su nuove tecnologie / pompe di calore
• Considerate le misure straordinarie già in vigore (es. Superbonus) e il
contesto di mercato, risulta improbabile pensare ad ulteriori misure
per promuovere l’efficienza energetica nel breve
• Contenimento «diretto» dei consumi riducendo la temperatura dei
termostati nelle case (7-8% di risparmi potenziali), che tuttavia risulta
di difficile applicazione / controllo nel settore privato. Da questo
punto di vista, un possibilità potrebbe essere quella di posticipare
l’avvio e anticipare la chiusura della stagione termica
Flessibilità fonti di approvvigionamento gas
Contesto attuale e criticità (1/2)
Import e produzione di gas in Italia
• L’Italia è fortemente dipendente dalle importazioni estere per soddisfare il
proprio fabbisogno di gas naturale / GNL (oltre il 95% della domanda è
coperta da import)
• La Russia è il primo fornitore di gas verso l’Italia, rappresentando in media
circa il 45% delle importazioni negli ultimi 5 anni, seguita dall’Algeria (26%) e
dal Qatar (9%)
• L’Italia importa gas naturale dall’estero attraverso una rete di gasdotti: TAG
(Russia), Transitgas (Nord Europa), TMPC (Algeria), Greenstream (Libia),
TAP (Azerbaijan)
• Al 2021, sui gasdotti «non russi» risultava una capacità residua teorica di
circa 16,9 bcm (circa il 33% del totale), sufficiente per coprire quasi il 60%
dell’import attualmente proveniente dalla Russia
• Il GNL viene invece importato attraverso 3 siti di rigassificazione (Rovigo,
Panigaglia, Livorno), che al 2021 presentavano capacità residua teorica
totale di 6,2 bcm, equivalente a circa il 20% dell’import russo
• La produzione nazionale di gas è invece in declino da diversi anni, sia per la
scarsa convenienza economica di estrarre dai giacimenti presenti rispetto ai
prezzi del gas degli ultimi anni, sia per una generale opposizione delle
comunità locali rispetto all’apertura di nuovi siti estrattivi
• La strategia energetica italiana degli ultimi anni ha considerato il gas come
fonte di transizione per permettere il phase out del carbone in vista
dell’incremento delle rinnovabili, oltre che come fonte per garantire
flessibilità al sistema elettrico
Contesto attuale e criticità (1/2)
Volumi di gas e GNL importati in Italia
(bcm, 2015-2021)
Produzione interna di gas naturale
(bcm, 2015-2021)
Fonti: MISE, MITE 35
66
71
70
61
2021
19%
19%
91%
2019
2017 2020
81%
87%
68
2016
73
88%
81%
2018
2015
13%
65
12%
9%
14%
86%
91%
9%
Gas
GNL
6
7
6
2020 2021
2018 2019
5
2017
5
2015 2016
4
3
-51%
Flessibilità fonti di approvvigionamento gas
Contesto attuale e criticità (2/2)
• Il PNIEC prevede un picco di domanda al 2025, seguita da un calo fino al
2030 (circa 60 bmc) e si è concentrato nell’individuare misure che
garantiscano la sicurezza energetica del paese attraverso la diversificazione
delle fonti di approvvigionamento, il rafforzamento della rete di stoccaggio,
distribuzione e trasporto del gas e l’aggiornamento dei piani di sicurezza
(piano di Azione Preventiva, piano di Emergenza)
Vincoli e criticità
• La possibilità di aumentare l’import di gas / GNL da altri paesi si inserisce
all’interno di un contesto internazionale in cui, oltre alla capacità delle reti
(gasdotti, rigassificatori), bisogna considerare anche l’effettiva disponibilità di
paesi produttori ad incrementare la produzione o garantire all’Italia quote
maggiori rispetto ad altri paesi
• Tra le opzioni in discussione vi è quella di sviluppare nuovi siti di
rigassificazione, utilizzando navi Fsru (floating storage regasification unit), o
investire in nuovi impianti onshore (es. Porto Empedocle e/o Gioia Tauro).
Entrambe le opzioni hanno tuttavia lunghi tempi di attesa (fino a 48 mesi per
un impianto onshore), oltre che costi elevati
• L’aumento della produzione interna dovrà invece derivare dai pozzi già attivi
o esistenti, senza l’apertura di nuovi giacimenti, come specificato dal
ministro Cingolani, e dovrà anche scontrarsi con alcune limitazioni all’attività
estrattiva nell’alto adriatico, area ricca di gas, per evitare problemi di
subsidenza (legge n. 133 del 2008)
• L’aumento dell’import dall’estero è invece legato all’effettiva capacità di
assicurarsi quote aggiuntive di gas, in un contesto in cui ogni paese Europeo
(e non) si sta muovendo in autonomia per accaparrarsi volumi incrementali,
contribuendo ad un aumento della competizione e, potenzialmente, dei prezzi
Capacità utilizzata e residua totale di gasdotti e
rigassificatori in Italia
(bcm / anno, 2021)
Il numero di pozzi produttivi di gas naturale in italia
(2020)
Fonti: MISE, MITE
Contesto attuale e criticità (2/2)
36
Rigassificatori
39%
33%
Gasdotti
67%
51
61%
16
Capacità disponibile
Capacità utilizzata
1.298
32
514
752
Altri usi
Totale pozzi
produttivi
Pozzi eroganti Pozzi non eroganti
MEDIO-LUNGO TERMINE
BREVE TERMINE
NORMATIVA
Flessibilità fonti di approvvigionamento gas
Le azioni da intraprendere
37
MERCATO
• Incremento dell’import di gas algerino (firmato accordo per
aumento di 9bcm a regime dal 2024)
• Incremento import dal TAP (circa 1,5 bcm di potenziale)
• Valutare affitto di unità di rigassificazione galleggianti, da
saturare attraverso l’aumento di import da paesi quali il Congo
(siglato accordo per circa 5 bcm/anno) , l’Angola, il Qatar e il
Mozambico
TECNOLOGIA
• Massimizzazione utilizzo siti di rigassificazione attuali (circa 6
bcm aggiuntivi)
• Accordo di fornitura di lungo periodo con il governo Azero per
incremento alimentazione TAP
• Incremento della produzione nazionale fino a 5 bcm/anno grazie
alla messa a pieno regime dei giacimenti Cassiopea e Argo e
dall’aumento dell’estrazione dai pozzi nelle Marche ed Emilia-
Romagna
• Valutare realizzazione dei gasdotti Melita (Libia-Malta-Gela: 2
bcm/anno) e EastMed (Israele-Egitto-Cipro-Grecia-Otranto: 10-12
bcm/anno), inseriti come progetti di interesse comune (PIC)
nell’ambito Ten-E
• Raddoppio della capacità del TAP per 10 bcm/anno attraverso
interventi strutturali in Albania, Grecia e Italia
• Valutare realizzazione rigassificatori onshore, realizzabili due
terminali per 20 bcm/anno, già autorizzati, a Gela e Porto
Empedocle, che, anche se non pienamente utilizzati possono
garantire al Sistema Italia delle «opzionalità»
• Introduzione incentivi per favorire l’iniezione di gas in
stoccaggio, che stimolino gli operatori ad incrementare le scorte
anche a fronte di prezzi elevati
Il punto di vista dei principali player
di settore
38
Impatto derivanti dalla crisi energetica sulle
organizzazioni e sui clienti finali
Principali iniziative da attivare
Elementi abilitanti necessari per attivare le iniziative
necessarie
1
2
3
Nella presente sezione è riportata una sintesi del punto di
vista di alcuni dei principali stakeholder del settore
dell’energia in Italia sul tema oggetto del presente studio.
Tale punto di vista è stato raccolto attraverso interviste
svolte durante il mese di aprile.
I temi discussi durante le interviste sono riconducibili a
quelli descritti di seguito
39
Copyright © 2022 Accenture. All rights reserved
Il punto di vista dei principali player di settore
Impatti della crisi energetica su clienti finali e operatori
• Clienti mercato libero: impatto limitato nel breve, visto
l’elevato numero di clienti con offerte a prezzo fisso
definito 12-18 mesi fa
• Clienti mercato tutelato: impatto significativo per
incremento prezzi spot (a cui acquista Acquirente Unico)
• Clienti business: impatto significativo per assenza di
copertura dal rischio della maggior parte dei clienti
• Impatti limitati nel breve termine grazie a combinazione
di hedging naturale (contratti cliente e produzione da
rinnovabili) e copertura con strumenti finanziari
• Limitati extra profitti per le utilities perché la maggior
parte dei clienti hanno offerte con condizioni economiche
definite prima dell’incremento dei prezzi
• Impatti più significativi nel medio termine per aumento
costo coperture rischio ed aumento rischio di credito
• Impatti più significativi per operatori con minore solidità
Economico-
finanziari
Impatti sui clienti Impatti sugli operatori
• Incremento dei nuovi clienti nel mercato libero che
provengono dal mercato tutelato (alla ricerca di
maggiore stabilità nei prezzi)
• Ricontrattualizzazione clienti mercato libero a prezzo
fisso più elevato del precedente, ma più basso del prezzo
attuale, vista attesa riduzione dei prezzi all’ingrosso nel
medio termine
• Transizione clienti business verso offerte a prezzo fisso
ed iniziative di auto-produzione
• Opportunità di consolidamento nel settore possibili, ma
condizionato da un’azione anticipata di supporto
commerciale agli operatori in difficoltà (ovvero prima che
i clienti vadano in salvaguardia)
• Acquisto energia da parte dei retailer da operatori
diversificati sulle fonti di approvvigionamento per
limitare rischi per la prossima stagione
• Possibile creare gruppi di acquisto di diversi operatori
per ridurre rischi
Mercato
40
Il punto di vista dei principali player di settore
Iniziative da attivare
Approccio agli
interventi
Priorità e modalità
di intervento
41
• Adottare un mix completo di interventi, che determini sia riduzione della domanda di gas (attraverso rinnovabili, efficienza
energetica e biometano), sia diversificazione delle fonti di approvvigionamento (importazioni non russe e LNG)
• Prioritizzare interventi che offrano più flessibilità ed indipendenza al Sistema Italia. In tal senso l’accelerazione sulle
rinnovabili e l’LNG offrono maggiore gradi di libertà rispetto ai gasdotti (la cui fornitura è legata in modo biunivoco ai Paesi
di origine dei gasdotti
• Prevedere capacità e gradi di flessibilità «spare», sia per ridurre il rischio in caso di indisponibilità o ritardi di alcune fonti
di approvvigionamento, sia come elemento di potere negoziale per gli approvvigionamenti sui mercati
• Rinnovabili: prevedere una forte accelerazione sulle rinnovabili, facendo leva sulla forte riduzione dei costi ed incremento
di efficacia delle tecnologie osservate negli ultimi anni. Le rinnovabili forniscono un elevato grado di indipendenza
dell’Italia da approvvigionamenti esteri e possono portare ad un’elevata riduzione del costo dell’energia (35-40% di
riduzione al raggiungimento del 70% di copertura della domanda elettrica con rinnovabili). Tale accelerazione può essere
attivata attraverso nuovi impianti ed il rinnovo impianti esistenti con tecnologie a più elevata efficienza
• Efficienza Energetica: estendere gli incentivi su interventi di efficienza energetica, ma riducendo le percentuali di
copertura dell’investimento per evitare fenomeni distorsivi del mercato
• Gas verdi: favorire investimenti nella produzione di biometano, per quanto il contributo complessivo a copertura della
domanda di gas rimarrà probabilmente limitato. Per quanto riguarda l’idrogeno, si prevede un ruolo importante come
accumulo, ovvero per utilizzare l’energia elettrica rinnovabile in eccesso per produrre idrogeno verde
• Diversificazione approvvigionamento gas: puntare su espansione della capacità di rigassificazione, sia per la maggiore
diversificazione geografica del mercato dell’LNG rispetto ai gasdotti, sia come elemento di potere negoziale. Inoltre valutare
investimento in gasdotto Eastmed, in considerazione della buona stabilità dei Paesi fornitori
Il punto di vista dei principali player di settore
Elementi abilitanti necessari
Rinnovabili
42
• Favorire lo sviluppo di manodopera qualificata attraverso programmi di recruitment e formazione che coinvolgano le
società impegnate nella realizzazione di impianti
• Sviluppare capabilities in ambito nazionale per la realizzazione di componenti per impianti rinnovabili e di batterie
• Considerare la creazione di un mercato ad hoc per l’energia rinnovabile, soprattutto per il lungo termine, favorendo la
finalizzazione di accordi a lungo termine tra produttori e consumatori (in particolare industriali). Questo darebbe certezza
sul ritorno degli investimenti per i produttori e certezza sui costi di acquisto dell’energia per i consumatori
Approccio generale
• Velocizzare la burocrazia e superare il lungo iter derivante dai vari enti approvatori (Enti Parchi, Sovraintendenza, etc.) e
centralizzare il coordinamento e processo approvativo
• Favorire un quadro normativo stabile ed un ritorno degli investimenti certo per chi realizza impianti
• Promuovere iniziative a livello nazionale ed Europeo per agevolare lo sviluppo di filiere di produzione (es. nel settore delle
rinnovabili) per creare un più elevato grado di indipendenza dell’Europa dal mercato mondiale degli approvvigionamenti
Altre leve
• Promuovere lo sviluppo di accordi tra le utilities per finalizzazione di acquisti collettivi attraverso contratti a lungo termine
• Prevedere la finalizzazione di accordi a lungo termine da parte di Acquirente Unico per favorire la stabilizzazione dei prezzi
• Prevedere investimenti nella rete di trasmissione per favorire lo sviluppo di un mercato più flessibile e mantenere adeguati
livelli di bilanciamento ed inerzia della rete al crescere delle fonti non programmabili
• Prevedere investimenti in capacità di rigassificazione come elemento di flessibilità e ridondanza per il Sistema Italia
Conclusioni
43
«Green Acceleration» è ambizioso … … ma serve accelerare
(1) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone
… l’Italia ha le «carte in regola»
capacità installata
annua di rinnovabili
nei prossimi 3 anni
20 GW/anno
riduzione domanda
cumulata di gas
al 2030
190 Bcm
riduzione cumulata
emissioni di CO2
al 2030
68 Mt [1]
FORTE DISPONIBILITA’ AD
INVESTIRE NEL MERCATO DELLE
RINNOVABILI CON ELEVATA
RICHIESTA DI CONNESSIONE FER
(>150 GW A NOVEMBRE 2021)
GIA’ INSTALLATI OLTRE 11 GW NEL
2011 PUR DISPONDENDO DI
TECNOLOGIE MENO PERFORMANTI
E SISTEMI MENO EFFICIENTI
MERCATO SOSTENIBILE ANCHE
SENZA INCENTIVI GRAZIE A
DIMINUZIONE DEI COSTI E
AUMENTO EFFICIENZA
TECNOLOGICA
LIMITATO UTILIZZO DEL SUOLO
AGRICOLO PARI ALL’1,3% DELLA
SUPERFICIE NON UTILIZZATA
Conclusioni
Favorire la creazione di un mercato delle rinnovabili a
lungo termine (a livello europeo) per garantire il ritorno
degli investimenti ai produttori e certezza dei costi per
i consumatori
Garantire flessibilità nelle fonti di approvvigionamento
per fronteggiare eventuali ritardi di implementazione /
imprevisti (e.g. produzione nazionale, capacità «spare»
sui gassificatori, …)
Investire strutturalmente sulle infrastrutture per
adeguare la rete e garantirne stabilità al crescere della
potenza rinnovabile
Semplificare i processi autorizzativi alleggerendo gli
adempimenti burocratici e garantire stabilità
normativa
Creare gruppi di acquisto per l’approvvigionamento di
componenti e materiali e prevedere adeguati piani di
formazione e recruiting della manodopera
44
Riferimenti
45
• Anima, Assoclima - Comunicazione di presentazione dell’indagine statistica 2021 «Il 2021 è stato un anno imprevedibile per il settore della climatizzazione», Marzo 2022
• ARERA - «Relazione Annuale – Stato dei Servizi 2020», 2021
• ARERA - Dati statistici, 2020
• ARERA - Elaborazione su dati del Ministero dello sviluppo economico di Terna – Bilancio Energetico Nazionale
• Assoclima - «Libro Bianco sulle Pompe di Calore», 2020
• Commissione Europea - «REPowerEU: Joint European Action for more affordable, secure and sustainable energy”, 8 marzo 2022
• Commissione Europea - «Quarterly Report on European Gas Markets – Volume 13», Q4 2020
• Convegno Biogas Italy 2021 - «Greenpossible. Nuove energie per nuovi mercati», settembre 2021
• Elettricità Futura - «La soluzione strutturale all’emergenza caro energia», 25 febbraio 2022
• ENEA - «Rapporto Annuale – Detrazioni Fiscali 2021», 2021
• ENEA - «Rapporto Annuale – Efficienza Energetica 2021», 2021
• European Union Agency for the Cooperation of Energy Regulators (ACER) - «ACER’s Final Assessment of the EU Wholesale Electricity Market Design», aprile 2022
• Gestore dei Servizi Energetici (GSE) - «Rapporto delle Attività 2020», maggio 2021
• Gestore dei Servizi Energetici (GSE) - «Rapporto Statistico – Solare Fotovoltaico», 2020
• International Energy Agency (IEA) - «A 10-Point Plan to Reduce the European Union’s Reliance on Russian Natural Gas”, 3 marzo 2022
• International Renewable Energy Agency (IRENA) - «Renewable Power Generation Costs in 2018”, 2019
• Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti», 16 marzo 2022
• Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - Bilancio gas naturale, 2021
• Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - Importazioni di gas naturale, 1990-2021
• Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), 2021
• Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), 2019
• Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Nazionale, 2020
• Politecnico di Milano, Energy & Strategy Group - «Electricity Market Report 2021», 2021
• Staffetta Quotidiana, elaborazione su dati SNAM Rete Gas, citato da La Stampa nell’articolo «Gas, consumi da record nel 2021: mai così alti negli ultimi 10 anni», Gennaio 2022
• The Oxford Institute for energy studies - «The EU plan to reduce Russian gas imports by two-thirds by the end of 2022: practical realities and implications», marzo 2022
46
Autori
Claudio Arcudi, Energy & Utilities Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece
Sandro Bacan, Innovation Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece
Pierfederico Pelotti, Utilities Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece
Sergio Tieri, Strategy & Consulting Principal Director, Accenture Italy
con il supporto di Paola Confalonieri Accenture Research
Ringraziamenti
A Marco Carta, Amministratore Delegato Agici
Al team esteso di Accenture Energy & Utilities:
Michele d’Abbieri, Andrea Locati, Krizia Perna, Ginevra Maria Martini Ugurgieri, Gaia Marullo, Arianna Dutto
Agli SME Accenture:
Giovanni Di Giorgio, Riccardo Gallottini, Matteo Mannella, Gregorio Ogliaro, Luca Venturini
Contatti: Sergio Tieri sergio.tieri@accenture.com

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  • 1. Italia e dipendenza energetica: diversificare le fonti e investire sulle rinnovabili per un futuro meno vincolato e più decarbonizzato Studio Accenture-Agici Workshop 5 maggio 2022
  • 2. Indice Executive Summary e premesse allo studio Il contesto europeo Il contesto italiano Scenari di riferimento Analisi del mix di interventi possibili Punto di vista dei principali player di settore Conclusioni 01 02 03 04 05 06 07 2
  • 3. Executive Summary L’obiettivo dello studio è valutare le modalità attraverso le quali l’Italia può ridurre la dipendenza dal gas (in particolare dal gas russo) e quali leve / iniziative è possibile mettere in campo per tale scopo. Partendo dagli obiettivi fissati dalla Commissione Europea nel piano «RePower EU», lo studio analizza due possibili scenari in Italia, valutando le implicazioni derivanti dall’attivazione dei diversi interventi possibili. Il piano RePower EU è articolato su tre macro-categorie di interventi: 1. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento del gas, effettuata sia in termini geografici (ovvero acquistando gas naturale e liquido da Paesi diversi dalla Russia), sia attraverso un incremento della produzione di gas rinnovabile (biometano ed idrogeno) 2. Incremento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili (eolico e solare) 3. Riduzione della domanda attraverso interventi di efficienza energetica Tale piano si pone l’obiettivo di ridurre di 2/3 la dipendenza dal gas russo entro la fine del 2022 e di eccedere gli obiettivi del piano «Fit for 55» (che prevede una riduzione delle emissioni del 55% entro il 2030), attraverso un’accelerazione ed un ampliamento di interventi, in modo da garantire la piena indipendenza dal gas russo entro il 2030 e di accelerare allo stesso tempo la transizione energetica. Partendo da un’analisi della domanda e dell’offerta di gas in Italia e delle principali peculiarità e criticità del settore energetico nel nostro Paese, nel presente studio vengono analizzati due possibili scenari: A. Scenario «green acceleration»: che prevede una forte focalizzazione sulle rinnovabili, sul biometano e sugli interventi di efficienza energetica, utilizzando in modo progressivamente ridotto l’approvvigionamento da gas B. Scenario «progressive growth»: che è basato su un’ipotesi più cautelativa in termini di velocità di crescita su rinnovabili, biometano ed efficienza energetica e richiede conseguentemente un utilizzo maggiore di importazioni di gas, LNG e, nel breve, anche di ricorso alla produzione elettrica a carbone per ridurre la domanda di gas Gli scenari sopra descritti vengono quindi analizzati per ciascuna delle leve di intervento, guardando la situazione e le criticità attuali ed identificando gli elementi abilitanti a le azioni necessarie per l’attuazione di ciascun intervento. Per ciascuno scenario, inoltre, viene stimato l’impatto in termini di riduzione della domanda di gas, diversificazione degli approvvigionamenti ed emissioni di CO2. Lo studio riporta anche il punto di vista su questo tema dei principali player nazionali di settore, raccolto attraverso interviste. Tale punto di vista è articolato in termini di: • Piani e priorità per lo sviluppo degli interventi necessari a ridurre la dipendenza dal gas • Impatto sulle aziende e sui clienti ed azioni previste 3
  • 4. Premessa Contesto e situazione attuale Attività in corso e piani di sviluppo Razionali del presente studio 4 Il settore dell’energia ha visto negli ultimi mesi un forte aumento dei prezzi dell’elettricità e del gas a causa della ripresa economica e dell’incremento della domanda successivi al Covid. Tale incremento è stato ulteriormente aggravato dal conflitto in Ucraina che ha determinato un’elevata incertezza nell’approvvigionamento del gas Questa crisi energetica ha investito tutta l’Europa ed in particolar modo l’Italia, a causa della forte dipendenza del nostro Paese dalle importazioni di gas (> 90%). Si è quindi posta con estrema urgenza la necessità di trovare delle alternative al gas russo Per delineare una soluzione all’attuale crisi energetica, l’Unione Europea ha predisposto un piano di iniziative (denominato «RePower EU») che ha l’obiettivo di ridurre rapidamente la dipendenza dell’Europa dal gas russo e di accelerare la transizione energetica Anche in Italia il Governo, per iniziativa del MITE e con il supporto di altri Ministeri ha pianificato ed iniziato a sviluppare una serie di interventi finalizzati a ridurre la dipendenza dal gas, attraverso la diversificazione degli approvvigionamenti di gas, l’accelerazione sulle rinnovabili ed un maggior focus sull’efficienza energetica. Diverse iniziative e dichiarazioni si stanno inoltre succedendo in queste settimane da parte di tutti i principali stakeholder di settore, al fine di suggerire azioni ed iniziative che possano facilitare il raggiungimento dell’obiettivo di riduzione della dipendenza dal gas Il presente studio, partendo dai piani già delineati a livello Europeo e nazionale, analizza due possibili scenari, caratterizzati da un set analogo di iniziative, ma con un diverso mix / velocità di intervento. Per ciascuna delle iniziative proposte vengono analizzate la situazione e le criticità attuali e si suggeriscono le azioni necessarie e gli elementi abilitanti per l’attuazione di ciascun intervento. Tale approccio ha l’obiettivo di contribuire ad una riflessione sulle priorità di intervento e di stimolare il dibattito tra i principali stakeholder del settore energetico in Italia. Copyright © 2022 Accenture. All rights reserved
  • 6. Il contesto europeo Domanda e offerta di gas • Nel 2020 il consumo di gas in Europa è stato pari a 361 bcm, è diminuito quindi del 3%, rispetto ai 406 bcm del 2019 • La previsione della domanda di gas rispetto al pacchetto Fit for 55 prevede una riduzione dei consumi del 39% entro il 2030 • La diminuzione della domanda complessiva di gas deriva da un incremento nella produzione di energia solare ed eolica • La produzione di energia elettrica rappresenta la maggior parte della domanda di gas dell'UE (quasi il 40%), seguito dall’ uso domestico e industriale Domanda di gas • L’UE risulta fortemente dipendente dalle importazioni (circa l’ 86%) per soddisfare il suo fabbisogno di gas e la Russia fornisce circa il 45% del consumo totale di gas dell’UE • Il mercato europeo si trova già in una situazione in cui le forniture di gasdotti non russi sono al massimo della capacità • La produzione interna di gas è diminuita di circa il 40% tra il 2017 ed il 2020 a causa della chiusura di alcuni giacimenti di gas: passando da 77,5 bcm a dicembre 2017 a 47,9 bcm a dicembre 2020 • In Europa nel suo complesso, vi è la capacità di mantenere circa 100 miliardi di metri cubi di scorte di stoccaggio, 1/5 della domanda annuale Offerta di gas Domanda Gas in EU (2020) Offerta Gas in EU (2020) Produzione e. elettrica Domanda di gas 24% 25% Uso domestico 38% Uso industriale Altro 100% 13% Domanda totale 2020: 361 bcm 11% 86% 3% Mix fornitura 2020 Stoccaggio Produz. EU Importaz. GN Algeria Mix importazioni per Paese - 2020 Russia Norvegia USA Qatar Altri 45% 24% 13% 7% 5% 7% Fonti: Oxford Institute for Energy Studies, Repower EU, IEA, European gas market report 6
  • 7. Il contesto europeo Il piano REPower EU • Il piano REPower EU è il piano dell’Unione Europea per affrontare la crisi energetica e per ridurre la dipendenza dell’Europa dal gas proveniente dalla Russia • Il piano RePower è un’accelerazione sui target climatici ed energetici rispetto al pacchetto Fit for 55 e mira a ridurre di 2/3 il consumo di gas naturale entro la fine del 2022 (equivalente a ridurre di circa 100 bcm) e di rendere l'Europa indipendente dai combustibili fossili russi accelerando la transizione la energetica entro il 2030 (riduzione di 380-415 bcm) • Il piano è strutturato su tre principali linee di intervento: 1. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento, incentivando la produzione e l’importazione di biometano e idrogeno rinnovabile e aumentando le importazioni di gas naturale liquido (GNL) e gas da Paesi diversi dalla Russia 2. Incremento della produzione di elettricità da fonti rinnovabili (eolico, solare) e velocizzare le procedure di pianificazione e autorizzazione degli impianti 3. Riduzione della domanda di gas attraverso interventi e misure di efficientamento e risparmio energetico (e.g. abbassare il termostato nelle abitazioni di 1 °C, raddoppiare il tasso di installazione delle pompe di calore) Highlights Contributo % di ciascuna leva del piano REPower EU alla riduzione della dipendenza da gas russo (% bcm su totale, 2022 vs 2030) Fonti: elaborazione Accenture su dati REPower EU, Commissione Europea 2022 2030 3% 3% 13% 10% 49% 15% 22% 13% 9% 21% 43% Rinnovabili Diversificazione import gas Biometano LNG Idrogeno Efficienza energetica 7
  • 9. Il contesto in Italia Domanda e offerta di gas • La domanda di gas in Italia si è attestata su una media di circa 73 bcm negli ultimi 5 anni, con un picco raggiunto lo scorso anno (2021), pari a circa 76 bcm • Le previsioni di domanda di gas per i prossimi anni collegate al PNIEC prevedono un valore di circa 72 bcm al 2025 e circa 62 bcm al 2030 • Tale riduzione è guidata dalla riduzione della produzione termoelettrica e da una riduzione della domanda derivante da efficienza energetica Domanda di gas Consumi di gas in Italia per settore (% bcm su tot, 2021) Offerta Gas in Italia (% bcm su tot, 2021) Domanda totale 2021: 76 bcm Domestico e terziario 44% Altro Domanda gas 18% 4% Industria Generazione elettrica 34% 100% 4% 13% 83% Mix fornitura 2021 Produz. Italia Importaz. LNG Importaz. gas nat. Russia Mix importazioni per Paese - 2021 Algeria 5% 40% Qatar Azerbaijan 10% Altri Libia 31% 9% 4% • L’offerta di gas ha visto un progressivo incremento delle importazioni negli ultimi 20 anni, passate da circa l’80% nel 2002 ad oltre il 95% nel 2021 avendo ridotto negli anni la produzione interna del 71% : da 983 bcm segnalati a dicembre del 2005 a 287 bcm di dicembre 2021 • La riduzione della produzione interna è dovuta ad un mix di cause: o Scarsa convenienza economica dell’estrazione rispetto ai prezzi storici del gas importato o Vincoli / scelte di tipo tecnologico • La Russia è il primo fornitore di gas verso l’Italia, rappresentando in media circa il 40% delle importazioni negli ultimi 5 anni (tra gas naturale ed LNG), seguita dall’Algeria (31%) e dal Qatar (9%) Offerta di gas Fonti: MISE, MITE, Bilancio energetico nazionale, elaborazione Staffetta Quotidiana su dati SNAM 9
  • 10. Il contesto in Italia Le infrastrutture per la fornitura di gas Capacità gasdotti (bcm / anno, 2021) Capacità rigassificatori (bcm / anno, 2021) 21,2 7,2 3,2 5,8 9,8 0,0 1,3 TMPC (Transmed) TAP Transitgas Greenstream 2,2 Capacità disponibile[1] Capacità utilizzata 7,3 1,1 1,4 2,4 2,3 Livorno 0,7 Rovigo Panigaglia Capacità disponibile[1] Capacità utilizzata I gasdotti, che forniscono circa l’83% dell’offerta di gas: • TAG, per il gas proveniente dalla Russia attraverso l’Ucraina • Transitgas, per il gas proveniente dal mercato nordeuropeo • TMPC (Transmed), per l’importazione del gas algerino • Greenstream che importa il gas prodotto in Libia • TAP che trasporta tramite la Turchia il gas proveniente dall’Azerbaijan Gasdotti Fonti: MITE Le Infrastrutture di stoccaggio servono ad assicurare il bilanciamento delle forniture: • I giacimenti di stoccaggio di gas naturale, assicurano il bilanciamento tra i consumi invernali ed estivi, per circa 18 bmc, di cui: o Circa 6 bmc destinati allo stoccaggio strategico, di proprietà delle imprese di stoccaggio, ed utilizzabili solo in caso di emergenza o Circa 12 bmc destinati allo stoccaggio “commerciale” di gas di proprietà dei traders Infrastrutture di stoccaggio I terminali rigassificatori di LNG, che forniscono circa il 13% dell’offerta di gas: • Terminale di rigassificazione di Panigaglia onshore • Il rigassificatore offshore installato al largo di Rovigo • Il terminale galleggiante di rigassificazione OLT ubicato al largo di Livorno Rigassificatori Il gas importato in Italia viene fornito attraverso tre tipologie di infrastrutture: [1] La capacità totale nominale disponibile non è sempre utilizzabile a pieno per motivi tecnici (e.g. manutenzioni, …) 10
  • 11. Il contesto in Italia Piani e attività del Governo per far fronte alla Crisi Energetica Fonti: elaborazioni Accenture su «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti»; decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17, recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali 11 Per fronteggiare la crisi energetica il Governo ha avviato una serie di attività: • Definizione piano per la diversificazione degli approvvigionamenti dal gas russo. Tale piano prevede diverse linee di intervento: o Diversificazione geografica delle importazioni attraverso l’incremento del gas da gasdotti TMPC e TAP e raddoppio della capacità TAP o Incremento del livello di utilizzo rigassificatori esistenti e investimento in due nuovi rigassificatori per poter acquisire quantità più elevate di LNG o Incremento della produzione del biometano o Incremento della produzione di elettricità da solare ed eolico o Incremento della produzione nazionale gas o Utilizzo temporaneo di carbone ed olio per produzione elettrica • Avvio “Campagna del gas” in Africa per la definizione di accordi di fornitura con Algeria, Congo, Angola e Mozambico e sviluppo di progetti congiunti a favore della transizione energetica. Tali accordi dovrebbero rendere disponibili all’Italia 4,5 bmc di LNG dal 2023 • Approvazione decreto legge energia che contiene: o Semplificazioni per l’installazione di impianti rinnovabili, anche in aree agricole e di proprietà̀ pubblica o Definizione di un meccanismo che vede GSE come il punto d’incontro fra domanda e offerta di contratti di compravendita a lungo termine di elettricità̀ da rinnovabili Piano MITE 2,2 2,2 6,0 9,0 12,0 15,0 18,0 21,0 24,0 3,0 26,0 26,0 26,0 26,0 26,0 26,0 26,0 6,0 6,0 10,5 10,5 10,5 20,5 20,5 20,5 20,5 10,5 10,5 25,2 20,0 2030 2029 2,2 2,5 2024 2028 2027 2026 2,2 2,5 2,2 2,5 2023 2,5 2025 2,2 2,5 2,2 2022 3,5 2,2 44,7 75,2 69,2 53,2 47,7 72,2 66,2 3,5 Incremento produzione nazionale gas (bmc) Aumento LNG e capacità rigassificazione (bmc) Incremento produzione solare ed eolico (bmc gas evitati) Incremento produzione biometano (bmc) Incremento produzione elettrica a carbone e olio (bmc equivalenti gas) Diversificazione importazioni da gasdotti (bmc) Piano MITE per diversificazione gas russo
  • 12. lug-21 gen-22 lug-22 gen-23 lug-23 gen-24 lug-24 30 40 0 20 gen-21 mag-21 mar-21 lug-21 set-21 nov-21 Il contesto in Italia Andamento dei prezzi e implicazioni per il mercato italiano TTF – andamento storico e futures (2) 0 20 40 60 80 100 120 140 mag-21 gen-21 mar-21 mar-22 lug-21 set-21 nov-21 gen-22 Dutch TTF [€/MWh] Italian PSV [€/MWh] PSV e TTF (1) Prezzo medio PSV 2021: 46,23 €/MWh • A partire dal 2009, in piena crisi economica e con un’offerta di gas superiore alla domanda, i mercati spot hanno subito un forte sviluppo, registrando prezzi più favorevoli rispetto ai più stabili e tradizionali contratti a lungo termine. • L’aumento del prezzo del gas è iniziato nell’estate del 2021, in seguito a: o Ripresa dell'economia e quindi dei consumi dopo la pandemia del COVID-19 o Incremento del prezzo dell’LNG a causa dell’effetto combinato di elevata crescita della domanda al di fuori dell’Europa (Asia) e di riduzione dell’offerta (circa -10 bcm) a causa di problemi tecnici di natura diversa (es. Nigeria, Qatar, Norvegia) • In termini previsionali le attuali quotazioni dei prodotti forward del gas (Marzo 2022) pari a circa 250 €/MWh scenderanno attorno a circa 100 €/MWh per metà 2023 e a circa 60/70 €/MWh ad inizio 2024. Tuttavia esiste forte incertezza su tali previsioni: nel DEF del 6 aprile il Governo ipotizza che il prezzo del gas all’ingrosso si mantenga intorno a 200 €/Mwh fino a inizio 2023, per poi mantenersi su valori pari a circa il doppio degli attuali livelli dei futures sulle scadenze corrispondenti • Tale situazione ha significative implicazioni sul mercato italiano: o L’elevato prezzo attuale del gas determina scarsa motivazione al riempimento degli stoccaggi nazionali, misura necessaria per ridurre rischi di fornitura per la prossima stagione. Il Governo sta quindi valutando misure per l’incentivazione dell’iniezione gas in stoccaggio o L’incertezza sul prezzo rende più difficile la ricontrattualizzazione dei clienti finali con contratti a prezzo fisso, portando le utilities a limitare questa tipologia di offerta e/o a proporre prezzi fissi superiori a quelli precedentemente contrattualizzati dai clienti (seppure inferiori agli attuali prezzi spot vista l’attesa riduzione del prezzo wholesale), con un potenziale impatto per i consumatori Highlights [1] PSV= Punto di Scambio Virtuale PSV, sistema elettronico tramite il quale si definisce il prezzo all'ingrosso in Italia. Il PSV segue l’andamento del TTF (Title Transfer Facility), hub virtuale con sede in Olanda e snodo centrale per i transiti gas pipeline tra i principali paesi europei [2] ACER (European Union Agency for the Cooperation of Energy Regulators) - ACER’s Final Assessment of the EU Wholesale Electricity Market Design, Aprile 2022 12 0 50 100 150 200 250 mar-22 gen-24 lug-23 nov-21 gen-22 lug-22 gen-23 set-21 mag-22 set-22 nov-22 mar-23 mag-23 set-23 nov-23 mar-24 TTF forward price, 1 Ottobre 2021 [€/MWh] TTF forward price, 12 Gennaio 2022 [€/MWh] TTF forward price, 7 Marzo 2022 [€/MWh]
  • 14. Nelle pagine seguenti vengono illustrati, per ciascuno dei due scenari analizzati: • il mix di interventi ipotizzati, con un’analisi del contesto e della situazione attuale relativa a ciascun intervento • I vincoli e gli elementi abilitanti di natura tecnologica, regolamentare e di mercato necessari per l’adozione degli interventi • I risultati relativi a ciascuno scenario vengono quindi presentati in termini di tre KPI sintetici: o Riduzione della domanda di gas (volumi di gas evitato) o Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas (non russo) o Riduzione cumulativa CO2 • Nella tabella seguente è illustrata la mappatura tra le diverse tipologie di intervento possibili ed i KPI sintetici relativi a ciascuno degli scenari analizzati: Ai fini del presente studio sono stati considerati due scenari alternativi, che tengono conto delle indicazioni fornite sia a livello Europeo dal piano Repower EU sia dal Ministro della Transizione Ecologica (Cingolani) nei suoi interventi recenti (marzo 2022) al Senato ed alla Camera dei Deputati[1] Entrambi gli scenari – con orizzonte temporale al 2030 – sono stati costruiti simulando un mix di interventi che consentano di ridurre la dipendenza dal gas e di raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, agendo su 4 leve principali: Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Incremento della produzione di biometano Aumento dell’efficienza energetica Flessibilità fonti di approvvigionamento gas 1 2 3 4 Gli scenari forniscono in sintesi una stima della riduzione attesa di volume di gas al 2030 grazie agli interventi ipotizzati e – in conseguenza – dell’impatto positivo in termini di minore CO2. Le analisi di ogni singola leva includono inoltre considerazioni quali/quantitative che hanno l’obiettivo di fornire – senza pretesa di esaustività – raccomandazioni sulle azioni da intraprendere per rendere lo scenario «actionable»        Riduzione della domanda di gas Diversificazione approvvigionamentogas Riduzione CO2 Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Incremento della produzione di biometano Aumento dell’efficienza energetica Flessibilità fonti di approvvigionamentogas [1] «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti» | Senato della Repubblica, 16 marzo 2022 14
  • 15. Scenari di riferimento Definizione scenari Scenario Green Acceleration Basato sull’utilizzo di leve analoghe a quelle dello scenario «Progressive Growth» ma con un tasso di crescita più aggressivo, ovvero attraverso forte accelerazione sulle rinnovabili nei prossimi 3 anni (20 Gw/anno), target aggressivi di produzione di biometano (8 bmc al 2030) e mantenimento di un elevato tasso di riqualificazione energetica profonda degli edifici (fino a 1,5% di tasso annuo). Tale approccio consente il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione in anticipo rispetto al 2030 e la domanda residua di gas si riduce progressivamente negli anni Scenario Progressive Growth Basato sulla riduzione della dipendenza dal gas attraverso un moderato tasso di crescita delle leve individuate che consentono una riduzione della domanda di gas naturale. In particolare lo sviluppo delle rinnovabili procede con un’accelerazione progressiva (da 2 a 15 Gw/anno nel periodo 2022-2030), il target di produzione del biometano è contenuto (3 bmc) e il tasso di riqualificazione profonda degli edifici si riassesta su valori moderati (fino all’1%), dopo un boost per il periodo 2021-2024. Tale approccio consente il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione al 2030. 15
  • 16. Scenario “Progressive Growth” Ipotesi di base 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 14 16 18 21 23 26 29 23 24 28 35 43 51 61 71 83 95 11 4 58 12 2022 4 2028 2023 4 4 2024 4 4 2029 2025 94 4 13 2026 2021 4 2027 4 106 4 2030 60 65 73 83 119 133 148 Solare Geotermico Bioenergia Eolico Idroelettrico Tale scenario è caratterizzato da una spinta sulle rinnovabili più graduale e progressiva, arrivando ad installare 15 GW/anno tra fotovoltaico ed eolico al 2030. Questo consente di raggiungere il target di decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie ad una capacità produttiva di 114 GW di rinnovabili) nel 2028 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030. La progressione sulle rinnovabili, insieme alle altre leve, consente inoltre il raggiungimento dell’ indipendenza dal gas russo nel 2024, ma richiede un maggior utilizzo nel breve di produzione termoelettrica a carbone e di diversificazione delle importazioni (sia tramite gasdotti, sia tramite LNG). Anche in questo scenario il ricorso a nuove infrastrutture di rigassificazione e l’ampliamento della capacità dei gasdotti esistenti non sono strettamente necessari 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 44 44 44 44 44 44 44 44 44 44 21 21 23 26 30 34 38 43 48 54 25 27 31 38 47 57 68 79 92 105 2028 2025 174 2022 18 2023 18 18 227 2024 18 2027 18 18 18 123 191 2026 18 208 18 18 2021 2029 2030 114 116 133 145 159 Solare Geotermico Bioenergia Eolico Idroelettrico • Target di riferimento: raggiungere 114 GW di rinnovabili, corrispondenti a circa il 60% della domanda di elettricità , come previsto dal nuovo PNIEC (+58 GW) • Crescita graduale della potenza rinnovabile (fotovoltaico ed eolico) installata all’anno fino al valore di 15 GW al 2030; • Potenza installata delle altre fonti rinnovabili (idroelettrico, bioenergia e geotermico) stabile • Tasso annuo di riqualificazione degli edifici attraverso interventi di efficienza energetica più moderato dopo il periodo 2021-2024 • Incremento graduale delle produzione di biometano con obiettivo di raggiungere 2,5 bcm al 2030 • Contributo marginale dell’Idrogeno come fonte di diversificazione del gas, rilevante invece come vettore energetico • Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sui piani annunciati dal MITE in termini di: o Diversificazione geografica delle importazioni su gasdotti; o incremento acquisizione LNG e capacità rigassificatori; o Incremento della produzione nazionale di gas; o Produzione di energia elettrica da carbone ed olio Principali ipotesi scenario 16 Rinnovabili-Potenza installata cumulata (GW) Rinnovabili-Energia prodotta (TWh)
  • 17. Scenario “Progressive Growth” Risultati (1/2) 1,1 1,6 2,0 2,5 2,6 2,8 2,9 3,0 0,6 1,2 1,7 2,2 2,6 3,1 3,5 4,0 4,4 0,5 1,7 3,6 6,0 8,6 11,4 14,5 17,9 21,5 10,2 20,8 6,9 13,7 2030 2028 2026 2023 3,9 17,1 24,7 2022 28,9 0,6 2027 2025 1,7 2024 2029 Da Biometano Da Efficienza energetica Da rinnovabili Volumi di gas evitato (bcm) Lo Scenario è caratterizzato da: • Una crescita graduale sulle rinnovabili nel periodo 2022-30: da 2 GW nel 2022 a 15 GW nel 2030. Ciò consente all’Italia di traguardare il target di decarbonizzazione 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie ad una potenza di 114 GW di rinnovabili) nel 2028 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030 • Un obiettivo di incremento della produzione di biometano, in linea con le previsioni del MITE (2,5 bcm attraverso un mix tra produzione da scarti agricoli e produzione da rifiuti organici) • Un ridotto tasso di crescita degli interventi di efficienza energetica, basato sull’ipotesi di riduzione degli incentivi esistenti allo stato attuale • Il piano sopra descritto consente il raggiungimento dell’ indipendenza dal gas russo nel 2024, ma richiede nel breve un maggior ricorso (rispetto allo scenario "Green Acceleration") alla produzione termoelettrica a carbone ed olio • Gli interventi sopra descritti riducono la domanda residua di gas, che viene soddisfatta attraverso un mix di soluzioni descritte nella slide successiva Risultati Scenario 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 25% 39% 20% 2% 9% 5% 14% 47% 32% % gas evitato su domanda totale di gas 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 58% 49% 53% 45% 63% 36% 41% 38% 69% % domanda elettricità coperta da fonti rinnovabili 17
  • 18. Scenario “Progressive Growth” Risultati (2/2) • La domanda di gas residua, al netto del gas evitato attraverso gli interventi di cui alla slide precedente, è riportata nel grafico a destra, con evidenza della quota parte di gas russo • Tale domanda residua può essere soddisfatta attraverso l’accelerazione su un mix di iniziative secondo quanto indicato dal MITE (importazione gasdotti, LNG, produzione nazionale gas e produzione elettricità a carbone/olio) • Rispetto a tali iniziative, nel presente studio, si è ipotizzato di adottare un mix che dia priorità alle leve che: o Garantiscano maggiore flessibilità di fornitura, in termini di Paesi da cui approvvigionarsi per il gas (ovvero preferire LNG e produzione nazionale ai gasdotti) o Minimizzino, per quanto possibile le emissioni CO2 (i.e. limitare produzione a carbone ed olio) o Offrano al Sistema Italia delle «opzionalità» che possano fungere anche da leva di negoziazione per le diverse fonti di approvvigionamento (i.e. avere capacità spare sui gassificatori come elemento di «assicurazione» nel caso una delle altre fonti di approvvigionamento non sia disponibile • Conseguentemente, il mix di leve adottate per soddisfare la domanda residua di gas al netto del gas evitato è riportato nel grafico a destra • La diversificazione attraverso le leve sopra indicate garantisce l’indipendenza dal gas russo entro il 2024 Risultati Scenario Volumi di gas evitato e di gas residuo da coprire (bcm) Mix interventi per copertura domanda di gas residua (bcm) 0,8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 3,3 5,5 5,5 15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 14,6 15,8 15,8 15,8 40,4 34,9 29,4 23,7 17,8 12,8 44,3 44,3 44,3 7,6 66,5 2030 50,7 39,1 2029 45,0 2028 56,2 2027 0,1 2026 2025 61,7 2024 32,9 74,5 2023 3,5 1,7 2022 70,8 3,5 Produzione nazionale di gas (bcm) Produzione elettricità da carbone (bcm evitati) LNG (bcm) Importazioni non russe (bcm) Importazioni russe (bcm) 18 6,9 10,2 13,7 17,1 20,8 24,7 28,9 74,5 70,8 66,5 61,7 56,2 50,7 45,0 39,1 32,9 65,8 67,9 69,9 74,8 2029 61,8 2028 73,3 2030 1,7 2026 3,9 2027 2024 2023 2025 76,2 63,8 71,9 2022 Gas residuo Gas evitato
  • 19. Scenario “Progressive Growth” Sintesi • Tale scenario è caratterizzato dalle medesime leve di intervento dello scenario "Green Acceleration", dal quale si differenzia per un approccio maggiormente cautelativo: 1. Graduale spinta sulle rinnovabili (15 GW tra fotovoltaico ed eolico al 2030), a copertura del 70% della domanda di energia elettrica; 2. Incremento progressivo della produzione di biometano (2,5 bcm al 2030) a partire dagli scarti della filiera agricola e dai rifiuti organici; 3. Tasso di crescita degli interventi di efficienza energetica ridotto rispetto allo Scenario "Green Acceleration", basato sull’ipotesi di riduzione degli incentivi esistenti allo stato attuale 4. Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sulle iniziative previste dal MITE • Il mix di interventi proposto consente di raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2) nel 2028 e l’indipendenza dal gas russo nel 2024 • Come conseguenza della crescita graduale della potenza rinnovabile installata, risulta necessario sfruttare maggiormente, almeno nel breve, la produzione termoelettrica a carbone e promuovere la diversificazione delle importazioni (sia tramite gasdotti, sia tramite LNG) • Nonostante quanto sopra, non si ha necessità di investire in nuove infrastrutture di rigassificazione o per l’ampliamento della capacità dei gasdotti esistenti • Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo • Introdurre meccanismi per la stabilità delle reti di trasporto e distribuzione al crescere delle potenza rinnovabile • Garantire stabilità normativa e favorire accordi di lungo termine tra produttori e grandi consumatori per assicurare il ritorno degli investimenti ai primi e certezza dei costi di acquisto ai secondi • Assicurare diversificazione degli approvvigionamenti di gas nel breve-medio termine, in continuità con quanto già avviato • Valutare espansione capacità di rigassificazione e gasdotti, nonché realizzazione nuovo gasdotto EastMed, anche come strumento che garantisca all’Italia maggiore flessibilità negli approvvigionamenti 128 Riduzione cumulata domanda di gas (bcm) Volume cumulato gas russo (bcm) Riduzione cumulata CO2 (Mt) 9,4 27 (*) KPI sintetici scenario (2022-30) (*) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone 19
  • 20. Scenario “Green Acceleration” Ipotesi di base 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 16 20 24 25 26 27 28 29 23 27 43 59 75 79 83 87 91 95 4 2021 138 2026 12 2022 4 4 148 4 4 11 2025 4 2024 4 4 2027 58 2029 4 4 2023 128 2030 63 2028 103 123 133 143 83 Bioenergia Eolico Solare Geotermico Idroelettrico Lo Scenario "Green Acceleration" è caratterizzato da una forte spinta sulle rinnovabili nel periodo 2023-26: installando 20 GW all’anno tra fotovoltaico ed eolico, l’Italia è in grado di traguardare il target di decarbonizzazione previsto per il 2030 (-55% di emissioni di CO2, grazie ad una capacità produttiva di 114 GW di rinnovabili) già nel 2025 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030. L’accelerazione sulle rinnovabili, insieme alle altre leve, consente il raggiungimento dell’ indipendenza dal gas russo nel 2023, minimizzando la produzione termoelettrica a carbone e non richiedendo necessariamente il ricorso a nuove infrastrutture di rigassificazione ed all’ampliamento della capacità dei gasdotti esistenti 6 6 6 6 6 6 6 6 6 6 44 44 44 44 44 44 44 44 44 44 21 23 30 37 45 47 48 50 52 54 25 30 47 65 83 87 92 96 101 105 18 120 2030 18 18 18 2021 2026 2022 2023 221 18 2024 18 18 202 18 196 18 2028 2029 18 2027 114 145 170 208 215 227 2025 Solare Geotermico Eolico Idroelettrico Bioenergia • Target di riferimento: raggiungere 114 GW di rinnovabili, corrispondenti a circa il 70% della domanda di elettricità , come previsto dal nuovo PNIEC (+58 GW) • Forte crescita della potenza incrementale rinnovabile (fotovoltaico ed eolico) installata fino al 2026, con graduale riduzione negli anni successivi; • Potenza installata delle altre fonti rinnovabili (idroelettrico, bioenergia e geotermico) stabile • Tasso annuo di riqualificazione profonda degli edifici attraverso interventi di efficienza energetica molto sostenuto (fino a 1,5%) • Incremento graduale delle produzione di biometano con obiettivo di raggiungere 8 bcm al 2030; • Contributo dell’Idrogeno rilevante solo come vettore energetico • Diversificazione delle fonti di approvvigionamento gas basata sui piani annunciati dal MITE in termini di: o diversificazione geografica delle importazioni su gasdotti; o incremento acquisizione LNG e capacità rigassificatori; o Incremento della produzione nazionale di gas; o Produzione di energia elettrica da carbone ed olio. Rinnovabili-Energia prodotta (TWh) Rinnovabili-Potenza installata cumulata (GW) Principali ipotesi scenario 20
  • 21. Scenario “Green Acceleration” Risultati (1/2) 0,6 1,1 1,6 2,0 2,5 3,9 5,3 6,6 8,0 0,6 2,6 3,3 3,9 4,6 5,2 5,9 6,0 10,7 15,5 16,7 17,9 19,1 20,3 21,5 20,1 8,4 2030 25,7 14,2 2027 2028 35,4 2025 2,5 2029 22,4 2024 1,3 2026 2023 1,9 28,9 32,1 1,2 2022 Da Biometano Da Efficienza energetica Da rinnovabili Volumi di gas evitato (bcm) Lo Scenario è caratterizzato da: • Una forte spinta sulle rinnovabili nel periodo 2023-26: installando 20 GW all’anno tra fotovoltaico ed eolico, l’Italia è in grado di traguardare il target di decarbonizzazione 2030 (corrispondenti ad una capacità produttiva di 114 GW di rinnovabili) già nel 2025 e di raggiungere una produzione di rinnovabili in grado di soddisfare circa il 70% della domanda di elettricità al 2030 • Un obiettivo aggressivo di incremento della produzione di biometano, attraverso un mix tra produzione da scarti agricoli e produzione da rifiuti organici • Un mantenimento di elevati tassi di crescita degli interventi di efficienza energetica basato sull’ipotesi di estensione degli incentivi esistenti, seppure con progressiva riduzione della quota parte di investimento coperta • Il piano sopra descritto consente il raggiungimento dell’indipendenza dal gas russo nel 2023 e di minimizzare la produzione termoelettrica a carbone ed olio • Grazie agli interventi sopra descritti, la domanda residua di gas è notevolmente ridotta e viene soddisfatta attraverso un mix di soluzioni descritte nella slide successiva Risultati Scenario 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 44% 32% 19% 57% 28% 11% 3% 50% 38% % gas evitato su domanda totale di gas 2022 2023 2024 2025 2026 2027 2028 2029 2030 69% 63% 45% 65% 67% 62% 60% 53% 38% % domanda elettricità coperta da fonti rinnovabili 21
  • 22. Scenario “Green Acceleration” Risultati (2/2) Volumi di gas evitato e di gas residuo da coprire (bcm) 8,4 14,2 20,1 22,4 25,7 28,9 32,1 35,4 73,7 66,4 59,1 51,8 47,4 42,2 36,9 31,7 26,4 65,8 61,8 67,9 69,9 71,9 74,8 2022 2024 2030 63,8 2025 76,2 2023 73,3 2028 2029 2,5 2027 2026 Gas residuo Gas evitato Mix interventi per copertura domanda di gas residua (bcm) 0,8 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5 3,3 5,5 15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 15,8 14,6 15,8 15,8 37,8 30,5 26,1 20,9 15,6 10,4 6,3 44,3 44,3 6,8 2029 47,4 51,8 2027 2025 2024 2023 0,0 26,4 31,7 59,1 2030 2022 66,4 2026 2028 42,2 3,5 73,7 36,9 LNG (bcm) Produzione elettricità da carbone (bcm evitati) Produzione nazionale di gas (bcm) Importazioni non russe (bcm) Importazioni russe (bcm) 22 • La domanda di gas residua, al netto del gas evitato attraverso gli interventi di cui alla slide precedente, è riportata nel grafico a destra, con evidenza della quota parte di gas russo • Tale domanda residua può essere soddisfatta attraverso l’accelerazione su un mix di iniziative secondo quanto indicato dal MITE (importazione gasdotti, LNG, produzione nazionale gas e produzione elettricità a carbone/olio). • Rispetto a tali iniziative, nel presente studio, si è ipotizzato di adottare un mix che dia priorità alle leve che: o Garantiscano maggiore flessibilità di fornitura, in termini di Paesi da cui approvvigionarsi per il gas (ovvero preferire LNG e produzione nazionale ai gasdotti) o Minimizzino, per quanto possibile le emissioni CO2 (i.e. limitare produzione a carbone ed olio) o Offrano al Sistema Italia delle «opzionalità» che possano fungere anche da leva di negoziazione per le diverse fonti di approvvigionamento (i.e. avere capacità spare sui gassificatori come elemento di «assicurazione» nel caso una delle altre fonti di approvvigionamento non sia disponibile • Conseguentemente, il mix di leve adottate per soddisfare la domanda residua di gas al netto del gas evitato è riportato nel grafico a destra • La diversificazione attraverso le leve sopra indicate garantisce l’indipendenza dal gas russo entro il 2023 Risultati Scenario
  • 23. Scenario “Green Acceleration” Sintesi 23 • Tale Scenario si basa su 4 leve di azione principali: 1. Forte spinta sulle rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico (+20GW/anno fino al 2025), in grado di soddisfare il 70% della domanda di energia elettrica al 2030; 2. Incremento consistente della produzione di biometano (8 bmc al 2030) a partire dagli scarti della filiera agricola e dai rifiuti organici; 3. Realizzazione di interventi di efficienza energetica ed estensione degli incentivi da essi ottenibili; 4. Promozione della diversificazione delle importazioni di gas, attraverso l’attuazione del mix di iniziative previste dal MITE. • Pur avendo come orizzonte temporale il 2030, tale scenario è sfidante al punto da consentire di traguardare in anticipo obiettivi quali la decarbonizzazione (> 114 Gw di rinnovabili ) nel 2025 e l’indipendenza dal gas russo nel 2023 • Nonostante si tratti di una roadmap ambiziosa in termini di concretizzazione delle azioni da intraprendere e di sinergie necessarie, gli interventi considerati prioritari mantengono come focus per l’Italia: 1. Garantire maggiore flessibilità di fornitura, promuovendo l’utilizzo dell’LNG e l’incremento della produzione nazionale di gas; 2. Promuovere uno sviluppo sostenibile, minimizzando le emissioni di CO2 limitando la produzione termoelettrica da centrali a carbone ed olio KPI sintetici scenario (2022-30) 190 Riduzione cumulata domanda di gas (bcm) Volume cumulato gas russo (bcm) Riduzione cumulata CO2 (Mt) 6,9 68 (*) • Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo • Introdurre meccanismi per la stabilità delle reti di trasporto e distribuzione al crescere delle potenza rinnovabile • Garantire l’approvvigionamento delle componenti necessarie per gli impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting • Nel medio termine sviluppare una filiera di produzione della componentistica per rinnovabili a livello nazionale ed Europeo • Garantire stabilità normativa e favorire accordi di lungo termine tra produttori e grandi consumatori per assicurare il ritorno degli investimenti ai primi e certezza dei costi di acquisto ai secondi Elementi abilitanti chiave (*) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone
  • 24. Analisi del mix di interventi possibili 24
  • 25. Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Incremento della produzione di biometano Aumento dell’efficienza energetica Flessibilità fonti di approvvigionamento gas 1 2 3 4 Nelle pagine seguenti è presentata un’analisi che include, per ciascuna delle leve di intervento riportate a destra: • Il contesto e la situazione attuale • Potenziali criticità • Raccomandazioni sulle azioni da intraprendere nel breve e nel medio-lungo termine per facilitare l’accelerazione • Contributo apportato da ciascun intervento nei due scenari analizzati («Progressive Growth» e «Green Acceleration») e relative ipotesi alla base 25 Copyright © 2022 Accenture. All rights reserved
  • 26. Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Contesto attuale e criticità (1/2) Le rinnovabili in Italia • L’Italia ha investito nelle rinnovabili come leva di sviluppo sostenibilee indipendenza energetica nazionale, raggiungendo più di un terzo[1] della produzione elettrica nazionale da fonti rinnovabili • L’Unione europea ha fissato il target di riduzione delle emissioni di CO2 ad almeno il 55% al 2030 rispetto al 1990. In Italia, per il settore elettrico, rispettare il target significa incrementare la quota di energia rinnovabile dal 38% di oggi ad oltre il 70% al 2030 • In termini assoluti l’energia eolica è in crescita in Italia, con già oltre 5mila impianti eolici distribuiti sul territorio. Ad oggi si tratta principalmente di siti con turbine eoliche di potenza unitaria tra i 20 e i 200 kW, con margini di miglioramento in termini di ottimizzazione degli spazi e consumo di suolo • Circa 1/12 dell’energia totale prodotta in Italia, rinnovabile e non, deriva da impianti fotovoltaici, cresciuti notevolmente grazie al crollo del costo dell’energia (LCOE) che, negli ultimi 10 anni, è sceso di più dell’80% • Per il fotovoltaico, nel 2021 la potenza installata è pari a 22,5 GW, per una produzione lorda di 25,1 TWh. Per l’eolico nel 2021 la potenza installata è pari a 11,1 GW, per una produzione lorda di 20,6 TWh • I target del PNIEC (in corso di aggiornamento) prevedono, secondo le anticipazioni del Ministro Cingolani, un taglio ulteriore delle emissioni di gas serra al 2030, che comporterà un incremento della capacità installata di ulteriori 58 GW • Grazie all’approvazione della Direttiva EU 2018/2001, recepita in Italia nel 2021, stanno formandosi nel nostro paese le prime comunità energetiche, che potrebbero contribuire fortemente alla crescita della generazione distribuita (oltre 4.4 GW attesi al 2025 in scenario intermedio) Contesto attuale e criticità (1/2) Fotovoltaico – Potenza e produzione lorda 26 All’ 8.11.2021 previsti 47GW di capacità «prenotata» on-shore e 23GW off-shore Eolico - Potenza e produzione lorda 9,4 9,8 10,3 10,7 10,9 11,1 17,7 17,7 17,7 20,2 18,8 20,6 2021 2016 2019 2018 2020 2017 Potenza (Gw) Produzione lorda (Twh) 19,7 20,1 20,9 21,6 22,5 22,1 24,4 22,7 23,7 24,9 25,1 2020 2019 2017 2016 2021 2018 Produzione lorda (Twh) Potenza (Gw) Fonti: ENEA, Bilancio Energetico Nazionale, MISE, GSE, IRENA, Politecnico di Milano (Energy & Strategy Group) [1] Includendo le bioenergie, l’eolico e il geotermico, l’idroelettrico, il solare fotovoltaico
  • 27. Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Contesto attuale e criticità (2/2) • A supporto dell’espansione delle fonti rinnovabili, il PNRR stanzia complessivamente 4,8 Mld€ per il fotovoltaico (agri-solare, agri-voltaico e comunità energetiche) ulteriori 1,7 Mld€ per potenziare le filiere di batterie e pannelli, 0,7 Mld€ per impianti innovativi solari / eolici (es. galleggianti) e oltre 4 Mld€ per il potenziamento delle reti di distribuzione e trasmissione Vincoli e criticità • La complessità dell’iter autorizzativo, la disponibilità di suolo, gli impatti sul bilanciamento della rete, l’applicabilità della generazione distribuita • L’iter per l’autorizzazione alla costruzione di impianti è considerato il principale ostacolo al rapido sviluppo delle rinnovabili, con oltre 170GW di potenza «bloccata» per impianti con richieste di allaccio già inviate a Terna • L’incremento atteso della generazione rinnovabile avrà impatti sulla congestione della rete dovuto alla mancata inerzia, normalmente fornita dal termoelettrico, e sulla capacità del sistema di fornire flessibilità e bilanciamento tra domanda e offerta, vista la non programmabilità delle rinnovabili e la concentrazione della produzione solare nelle sole ore diurne • In termini di sistemi di accumulo, l’attuale capacità disponibile è pari a circa 1 Gwh, a fronte di un target previsto dal PNIEC al 2030 di circa 39 Gwh • Infine, l’opportunità delle comunità energetiche evidenzia alcuni punti di attenzione sul fronte tecnico, quali la scelta degli edifici da destinare all’installazione degli impianti, e sul fronte sociale, di supporto agli adempimenti necessari per la messa in esercizio Stanziamento risorse PNRR per fotovoltaico, eolico e sviluppo reti elettriche (M€) Comunità energetiche (CE) e autoconsumo collettivo (AC) status 2021 Fonti: MISE, Energy Strategy Group Politecnico di Milano, Elettricità Futura Contesto attuale e criticità (2/2) 27 CER: comunità energetiche; AC: autoconsumo collettivo Autoconsumo Collettivo Numero: 12 Potenza media: ca. 32kW Comunità energetiche Numero: 21 Potenza media: ca. 48kW 1,5 1,1 2,2 1,0 0,7 4,1 Impianti innovativi e off shore Resilienza reti e smart grid Agrivoltaico Agri-solare Rinnovabili e batterie CER e AC Presenza dispositivi di misura e software di gestione Presenza dispositivi di ricarica 30% 70% 15% 75% No 85% Presenza di storage Sì 25%
  • 28. Accelerazione sull’installazione di rinnovabili Le azioni da intraprendere 28 MEDIO-LUNGO TERMINE BREVE TERMINE NORMATIVA MERCATO • Per favorire certezza di ritorno degli investimenti ai produttori e certezza dei prezzi ai consumatori occorre favorire lo sviluppo di accordi a lungo termine (PPA), estendendo la recente previsione del Decreto Energia che vede il GSE come coordinatore di questo tipo di meccanismi ad ambiti più ampi, o prevedere meccanismi di acquisto da parte di Acquirente Unico a prezzo fisso a lunghissimo termine • Garantire l’approvvigionamento delle componenti necessarie per gli impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting TECNOLOGIA • Per rispondere allo sbilanciamento causato dalle rinnovabili nel breve periodo, una opzione di «emergenza» è rappresentato dal distaccamento dalla rete delle stesse. Tuttavia è chiaro che bisogna prevedere adeguati investimenti in meccanismi di «inerzia» per assicurare il bilanciamento della rete in termini di frequenza • Prevedere un disaccoppiamento del mercato delle rinnovabili da quello della produzione termoelettrica, in particolare per il lungo termine • Valutare la creazione di un mercato per servizi di flessibilità / stabilità a livello Europeo, facendo leva sul mix di generazione programmabile a livello continentale • Re-powering degli impianti esistenti per incrementare la produzione senza occupazione di nuovo suolo (stimato ca. 1.000 ha /GW) • Garantire l’approvvigionamento della componentistica per gli impianti rinnovabili attraverso gruppi di acquisto e della manodopera necessaria attraverso adeguati piani di formazione e recruiting • Nel medio termine sviluppare una filiera di produzione della componentistica per rinnovabili a livello nazionale ed Europeo • Incentivare investimenti per l’adeguamento dell’infrastruttura, come i condensatori asincroni, o sistemi avanzati di misurazione in tempo reale dell’inerzia di rete, al fine di ottimizzare gli investimenti in apparati per la stabilità • investire in sistemi di accumulo per raggiungere i target previsti dal PNIEC (39 Gwh), sia al fine di utilizzare l’energia prodotta dalle rinnovabili in orari off peak, sia come elemento di bilanciamento delle reti • Semplificare i processi per realizzazione rinnovabili anche attraverso centralizzazione del percorso autorizzativo • Estensione delle misure di detrazione e Superbonus per supportare il mercato, rallentato anche dalla difficoltà di approvvigionamento di risorse dell’ultimo anno • Rendere operativo recepimento direttive EU con rilassamento vincoli su taglia impianto e cabina primaria per le comunità energetiche
  • 29. 1.000.000 500.000 2.000 1.000 3.000 0 6.000 4.000 5.000 7.000 8.000 Incremento della produzione di biometano Contesto attuale e criticità (1/2) Il Biometano in Italia • Il biometano è una leva ancora poco diffusa in Italia che supporta la transizione energetica e può sostenere la produzione di gas sul territorio nazionale • La produzione di biogas ad oggi si basa su 2.201 impianti attivi in Italia di cui l’ 80% sono in ambito agricolo • Il biometano è una fonte di energia rinnovabile che si ottiene da biomasse agricole (colture dedicate, sottoprodotti e scarti agricoli, deiezioni animali), agroindustriali (scarti della filiera della lavorazione della filiera alimentare) e la frazione organica dei rifiuti solido urbani • Il biometano non è solo una risorsa rinnovabile che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, ma è anche una risorsa sostenibile in quanto può ridurre in modo significativo anche le emissioni del settore agricolo • Sono garantiti degli incentivi da parte del GSE quali il rilascio di Certificati di immissione in Consumo (CIC) con maggiorazioni per materie prime (biometano) e 375€/CIC riconosciuto per 10 anni con maggiorazioni in caso di investimento in impianti pertinenti (biometano avanzato) • Inoltre, nel PNRR sono previsti 1,92 mld€ per lo sviluppo del biometano, con l’obiettivo di produrre almeno 2,3/2,5 miliardi di metri cubi in Italia • Il target di produzione del PNRR è confermato anche dalla Relazione di Cingolani del 16.03.2022 • Per Elettricità Futura, l’Italia potrebbe essere in grado al 2030 di immettere in rete 10 miliardi di metri cubi annui di biometano Contesto attuale e criticità (1/2) Produzione biometano (Mm3) Fonti: SNAM, Bilancio Energetico Nazionale, GSE 2019 175 2020 2021 104 52 # impianti 1.924 2.201 CAGR: +2% 29 Produzione di energia termica da bioenergie* (Mtep) 7,8 7,6 8,2 7,7 7,8 7,5 0 2 4 6 8 10 2020 2018 2015 2017 2016 2019 *Biomasse solide, biogas e bioliquidi
  • 30. Vincoli e criticità • Il biometano in Italia presenta un elevato potenziale produttivo (fino a 8-10 miliardi di metri cubi annui) ma permangono diversi ostacoli che rallentano l’utilizzo della suddetta fonte energetica rinnovabile • I vincoli che si registrano ad oggi che stanno limitando lo sviluppo del biometano sono soprattutto vincoli normativi / burocratici e di sostenibilità economica • La produzione di biometano, soprattutto in ambito agricolo, dipende fortemente dalle materie prime utilizzabili che hanno – per loro natura – forte stagionalità. Ad oggi, non tutti gli scarti agricoli sono «ammessi» per la produzione di biometano • In aggiunta, sempre in campo agricolo, molti impianti hanno scala «ridotta» con volumi spesso non sufficienti a ripagare gli investimenti sostenuti. La forte delocalizzazione degli impianti rappresenta un vincolo a raggiungere una massa critica sufficiente • In ambito «urbano» invece, i livelli di incentivazione del biometano da FORSU (rifiuti organici) sono decisamente inferiori rispetto a quelli in campo agricolo (rapporto di 1 a 4), che limita la possibilità di colmare il cronico deficit impiantistico (soprattutto al centro-nord) e chiudere a livello territoriale il ciclo di gestione dei rifiuti (almeno della frazione organica dei rifiuti urbani) realizzando moderni biodigestori • Un ulteriore vincoli riguarda la complessità (tempi e attività necessarie) per dimostrare che il biometano rispetti i criteri UE di sostenibilità e possa quindi essere immesso nella rete di distribuzione gas Fonti: Biogas Italy, Consorzio Italiano Biogas 30 Potenza e Produzione Elettrica da biogas 1.406 2015 2016 2019 1.448 2018 2020 1.423 8.121 1.433 8.300 1.455 8.258 2017 1.452 8.276 8.166 8.299 Energia elettrica prodotta (GW) Potenza Impianti (kw) Incremento della produzione di biometano Contesto attuale e criticità (2/2) Contesto attuale e criticità (2/2)
  • 31. 31 MEDIO-LUNGO TERMINE BREVE TERMINE NORMATIVA MERCATO • Incrementare esponenzialmente la raccolta, trattamento e valorizzazione dei rifiuti organici. Contributo fondamentale che può essere attivato prioritariamente dalle multi-utility già attive nel settore della raccolta rifiuti TECNOLOGIA • Spinta normativa verso la semplificazione burocratica per promuovere la valorizzazione dei sottoprodotti agroindustriali allargando la gamma delle biomasse impiegabili, favorendo così lo sviluppo del biogas e biometano agricolo in funzione delle specificità dei territori • La diffusione di pratiche ecologiche nelle pratiche agricole collegate al biogas (e.g. lavorazione minima del suolo, sistemi innovativi a basse emissioni per la distribuzione del digestato) può garantire la riduzione dell'uso di fertilizzanti sintetici e aumentare l'approvvigionamento di materia organica nei suoli • Garantire una distribuzione ottimizzata degli impianti – in ambito agricolo – attivando processi di raccolta centralizzata delle materie prime agricole da destinare a impianti «collettivi» • Mantenere e rafforzare gli incentivi già ad oggi presenti e garantiti da GSE • Sfruttare da subito i fondi PNRR da destinare alla riconversione degli attuali impianti a biogas e per incentivare lo sviluppo di nuovi impianti di biometano Incremento della produzione di biometano Le azioni da intraprendere
  • 32. Aumento dell’efficienza energetica Contesto attuale e criticità (1/2) L’efficienza energetica in Italia • L’efficienza energetica è considerata uno dei driver principali per ridurre consumi ed emissioni già da prima delle attuali turbolenze nello scenario energetico internazionale • Il tema dell’efficienza energetica è particolarmente rilevante nel settore residenziale, che assorbe circa il 28% del totale dei consumi finali di gas • L’attuale PNIEC (in corso di revisione) prevede per il settore residenziale un target di risparmio di 0,33 Mtep/anno dal 2020 al 2030, che verrà incrementato per raggiungere gli obiettivi previsti dal Green Deal ed il framework Fit for 55 • Inoltre, nel PNRR sono stati stanziati 15,3€ miliardi per l’efficientamento energetico e la riqualificazione degli edifici, da cui sono attesi risparmi di 209 Ktep /anno di energia finale e 718 KtCO2 /anno a regime • Il gas rappresenta la principale fonte di energia primaria nel settore residenziale (oltre il 50% del fabbisogno è soddisfatto dal gas), utilizzato principalmente per riscaldamento, oltre che per usi cucina e acqua calda • GIi strumenti più incisivi su cui si sta puntando per ridurre i consumi di gas sono l’installazione di pompe di calore come impianti primari di riscaldamento, gli interventi di riqualificazione edilizia (es. coibentazione involucri) o azioni dirette per limitare i consumi (es. riduzione di 1 grado della temperatura dei termostati) • Gli strumenti di policy più rilevanti per incentivare questi interventi riguardano le detrazioni fiscali (ecobonus, bonus casa e i più recenti bonus facciate e superbonus), oltre che, in misura minore, il Conto Termico ed i Certificati Bianchi Contesto attuale e criticità (1/2) 2017 2015 2016 2018 2019 2020 16,5 17,0 17,1 17,3 16,1 15,7 -8% Consumi finali di gas, settore residenziale (Mtep, 2015-2020) Risparmi energetici da detrazioni fiscali (Mtep/anno di energia finale, 2015-2020) Fonti: ENEA, Bilancio Energetico Nazionale, MISE 0,281 0,257 0,277 0,270 0,293 0,094 0,096 0,112 0,099 0,108 0,003 0,247 0,117 2016 2015 2019 2018 2017 2020 0,003 0,375 0,353 0,389 0,369 0,401 0,370 Ecobonus Bonus Casa Bonus facciate Superbonus 2,3 Mtep risparmi cumulati 32
  • 33. Aumento dell’efficienza energetica Contesto attuale e criticità (2/2) • Il sistema delle detrazioni ha già portato a risparmi di oltre 2,3 Mtep di energia finale negli anni 2015-2020, superando i target di risparmi previsti a livello nazionale per questo settore • In particolare, l’introduzione del Superbonus con sconto in fattura e cessione del credito rappresenta uno strumento efficace per finanziare il rinnovamento edilizio, con risparmi attesi di oltre 190 Mtep/anno • Gli incentivi introdotti, uniti all’aumento dei prezzi dei beni energetici, hanno portato nel corso del 2021 ad un aumento particolarmente significativo delle vendite di impianti fotovoltaici domestici e pompe di calore (+98% vs 2020 di pompe di calore secondo Assoclima) Vincoli e criticità • Il 2021 ha rappresentato un anno eccezionale per gli interventi di efficientamento energetico, anche grazie al Superbonus • La crescita è tuttavia ostacolata dal consistente aumento dei prezzi delle materie prime edilizie (es. materiali isolanti), oltre che dalla difficoltà di approvvigionamento degli stessi materiali • Le imprese edilizie e tecniche hanno riscontrato diversi problemi di capacity, con difficoltà a soddisfare la domanda di servizi in aumento • Ulteriori criticità legate agli incentivi riguardano l’eccesso di adempimenti burocratiche / amministrativi per l’ottenimento dei bonus, che portano spesso ad allungamenti dei tempi e scoraggiano nuovi interventi • Esistono inoltre vincoli tecnologici / strutturali: in primis sussistono vincoli di natura paesaggistica / storica che impediscono la riqualificazione energetica di edifici nei centri storici, in secondo luogo l’installazione di pompe di calore dipende anche dalla zona climatica e dal tipo di edificio Pompe di calore vendute in Italia come impianto primario di riscaldamento (migliaia, 2016-2021) L’efficienza del parco edilizio residenziale (distribuzione classi energetiche nelle abitazioni) Fonti: MISE, elaborazione Accenture su dati ENEA e Assoclima, elaborazioni ENEA su dati SIAPE Contesto attuale e criticità (2/2) 2021e 2019 148 2016 2020 2017 2018 135 147 145 150 293 +98% 35% 16% 26% 10% 17% 12% 10% 16% 4% 15% 2% 8% 24% 6% A1/4 B Residenziale ad uso continuativo E Residenziale ad uso saltuario C D F G 33
  • 34. Aumento dell’efficienza energetica Le azioni da intraprendere 34 MEDIO-LUNGO TERMINE BREVE TERMINE NORMATIVA MERCATO TECNOLOGIA • Armonizzare / razionalizzare gli incentivi esistenti, semplificando le misure per ottenerli, alleggerendo gli adempimenti burocratici e dando una stabilità normativa di lungo periodo (i.e. non modificare le regole con la frequenza a cui si è assistito negli ultimi anni / mesi) • Estendere il Superbonus oltre il 2023, eventualmente riducendo gradualmente l’importo rimborsato • Eliminare gradualmente gli incentivi per impianti alimentati a gas (es. caldaie a condensazione) • Promuovere programmi di Green Financing agevolato, per supportare il finanziamento di opere di riqualificazione energetica profonda • Prevedere campagne di informazione per favorire gli interventi di efficientamento e comportamenti virtuosi per la riduzione dei consumi • Promuovere programmi di formazione per aziende termoidrauliche su nuove tecnologie / pompe di calore • Considerate le misure straordinarie già in vigore (es. Superbonus) e il contesto di mercato, risulta improbabile pensare ad ulteriori misure per promuovere l’efficienza energetica nel breve • Contenimento «diretto» dei consumi riducendo la temperatura dei termostati nelle case (7-8% di risparmi potenziali), che tuttavia risulta di difficile applicazione / controllo nel settore privato. Da questo punto di vista, un possibilità potrebbe essere quella di posticipare l’avvio e anticipare la chiusura della stagione termica
  • 35. Flessibilità fonti di approvvigionamento gas Contesto attuale e criticità (1/2) Import e produzione di gas in Italia • L’Italia è fortemente dipendente dalle importazioni estere per soddisfare il proprio fabbisogno di gas naturale / GNL (oltre il 95% della domanda è coperta da import) • La Russia è il primo fornitore di gas verso l’Italia, rappresentando in media circa il 45% delle importazioni negli ultimi 5 anni, seguita dall’Algeria (26%) e dal Qatar (9%) • L’Italia importa gas naturale dall’estero attraverso una rete di gasdotti: TAG (Russia), Transitgas (Nord Europa), TMPC (Algeria), Greenstream (Libia), TAP (Azerbaijan) • Al 2021, sui gasdotti «non russi» risultava una capacità residua teorica di circa 16,9 bcm (circa il 33% del totale), sufficiente per coprire quasi il 60% dell’import attualmente proveniente dalla Russia • Il GNL viene invece importato attraverso 3 siti di rigassificazione (Rovigo, Panigaglia, Livorno), che al 2021 presentavano capacità residua teorica totale di 6,2 bcm, equivalente a circa il 20% dell’import russo • La produzione nazionale di gas è invece in declino da diversi anni, sia per la scarsa convenienza economica di estrarre dai giacimenti presenti rispetto ai prezzi del gas degli ultimi anni, sia per una generale opposizione delle comunità locali rispetto all’apertura di nuovi siti estrattivi • La strategia energetica italiana degli ultimi anni ha considerato il gas come fonte di transizione per permettere il phase out del carbone in vista dell’incremento delle rinnovabili, oltre che come fonte per garantire flessibilità al sistema elettrico Contesto attuale e criticità (1/2) Volumi di gas e GNL importati in Italia (bcm, 2015-2021) Produzione interna di gas naturale (bcm, 2015-2021) Fonti: MISE, MITE 35 66 71 70 61 2021 19% 19% 91% 2019 2017 2020 81% 87% 68 2016 73 88% 81% 2018 2015 13% 65 12% 9% 14% 86% 91% 9% Gas GNL 6 7 6 2020 2021 2018 2019 5 2017 5 2015 2016 4 3 -51%
  • 36. Flessibilità fonti di approvvigionamento gas Contesto attuale e criticità (2/2) • Il PNIEC prevede un picco di domanda al 2025, seguita da un calo fino al 2030 (circa 60 bmc) e si è concentrato nell’individuare misure che garantiscano la sicurezza energetica del paese attraverso la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, il rafforzamento della rete di stoccaggio, distribuzione e trasporto del gas e l’aggiornamento dei piani di sicurezza (piano di Azione Preventiva, piano di Emergenza) Vincoli e criticità • La possibilità di aumentare l’import di gas / GNL da altri paesi si inserisce all’interno di un contesto internazionale in cui, oltre alla capacità delle reti (gasdotti, rigassificatori), bisogna considerare anche l’effettiva disponibilità di paesi produttori ad incrementare la produzione o garantire all’Italia quote maggiori rispetto ad altri paesi • Tra le opzioni in discussione vi è quella di sviluppare nuovi siti di rigassificazione, utilizzando navi Fsru (floating storage regasification unit), o investire in nuovi impianti onshore (es. Porto Empedocle e/o Gioia Tauro). Entrambe le opzioni hanno tuttavia lunghi tempi di attesa (fino a 48 mesi per un impianto onshore), oltre che costi elevati • L’aumento della produzione interna dovrà invece derivare dai pozzi già attivi o esistenti, senza l’apertura di nuovi giacimenti, come specificato dal ministro Cingolani, e dovrà anche scontrarsi con alcune limitazioni all’attività estrattiva nell’alto adriatico, area ricca di gas, per evitare problemi di subsidenza (legge n. 133 del 2008) • L’aumento dell’import dall’estero è invece legato all’effettiva capacità di assicurarsi quote aggiuntive di gas, in un contesto in cui ogni paese Europeo (e non) si sta muovendo in autonomia per accaparrarsi volumi incrementali, contribuendo ad un aumento della competizione e, potenzialmente, dei prezzi Capacità utilizzata e residua totale di gasdotti e rigassificatori in Italia (bcm / anno, 2021) Il numero di pozzi produttivi di gas naturale in italia (2020) Fonti: MISE, MITE Contesto attuale e criticità (2/2) 36 Rigassificatori 39% 33% Gasdotti 67% 51 61% 16 Capacità disponibile Capacità utilizzata 1.298 32 514 752 Altri usi Totale pozzi produttivi Pozzi eroganti Pozzi non eroganti
  • 37. MEDIO-LUNGO TERMINE BREVE TERMINE NORMATIVA Flessibilità fonti di approvvigionamento gas Le azioni da intraprendere 37 MERCATO • Incremento dell’import di gas algerino (firmato accordo per aumento di 9bcm a regime dal 2024) • Incremento import dal TAP (circa 1,5 bcm di potenziale) • Valutare affitto di unità di rigassificazione galleggianti, da saturare attraverso l’aumento di import da paesi quali il Congo (siglato accordo per circa 5 bcm/anno) , l’Angola, il Qatar e il Mozambico TECNOLOGIA • Massimizzazione utilizzo siti di rigassificazione attuali (circa 6 bcm aggiuntivi) • Accordo di fornitura di lungo periodo con il governo Azero per incremento alimentazione TAP • Incremento della produzione nazionale fino a 5 bcm/anno grazie alla messa a pieno regime dei giacimenti Cassiopea e Argo e dall’aumento dell’estrazione dai pozzi nelle Marche ed Emilia- Romagna • Valutare realizzazione dei gasdotti Melita (Libia-Malta-Gela: 2 bcm/anno) e EastMed (Israele-Egitto-Cipro-Grecia-Otranto: 10-12 bcm/anno), inseriti come progetti di interesse comune (PIC) nell’ambito Ten-E • Raddoppio della capacità del TAP per 10 bcm/anno attraverso interventi strutturali in Albania, Grecia e Italia • Valutare realizzazione rigassificatori onshore, realizzabili due terminali per 20 bcm/anno, già autorizzati, a Gela e Porto Empedocle, che, anche se non pienamente utilizzati possono garantire al Sistema Italia delle «opzionalità» • Introduzione incentivi per favorire l’iniezione di gas in stoccaggio, che stimolino gli operatori ad incrementare le scorte anche a fronte di prezzi elevati
  • 38. Il punto di vista dei principali player di settore 38
  • 39. Impatto derivanti dalla crisi energetica sulle organizzazioni e sui clienti finali Principali iniziative da attivare Elementi abilitanti necessari per attivare le iniziative necessarie 1 2 3 Nella presente sezione è riportata una sintesi del punto di vista di alcuni dei principali stakeholder del settore dell’energia in Italia sul tema oggetto del presente studio. Tale punto di vista è stato raccolto attraverso interviste svolte durante il mese di aprile. I temi discussi durante le interviste sono riconducibili a quelli descritti di seguito 39 Copyright © 2022 Accenture. All rights reserved
  • 40. Il punto di vista dei principali player di settore Impatti della crisi energetica su clienti finali e operatori • Clienti mercato libero: impatto limitato nel breve, visto l’elevato numero di clienti con offerte a prezzo fisso definito 12-18 mesi fa • Clienti mercato tutelato: impatto significativo per incremento prezzi spot (a cui acquista Acquirente Unico) • Clienti business: impatto significativo per assenza di copertura dal rischio della maggior parte dei clienti • Impatti limitati nel breve termine grazie a combinazione di hedging naturale (contratti cliente e produzione da rinnovabili) e copertura con strumenti finanziari • Limitati extra profitti per le utilities perché la maggior parte dei clienti hanno offerte con condizioni economiche definite prima dell’incremento dei prezzi • Impatti più significativi nel medio termine per aumento costo coperture rischio ed aumento rischio di credito • Impatti più significativi per operatori con minore solidità Economico- finanziari Impatti sui clienti Impatti sugli operatori • Incremento dei nuovi clienti nel mercato libero che provengono dal mercato tutelato (alla ricerca di maggiore stabilità nei prezzi) • Ricontrattualizzazione clienti mercato libero a prezzo fisso più elevato del precedente, ma più basso del prezzo attuale, vista attesa riduzione dei prezzi all’ingrosso nel medio termine • Transizione clienti business verso offerte a prezzo fisso ed iniziative di auto-produzione • Opportunità di consolidamento nel settore possibili, ma condizionato da un’azione anticipata di supporto commerciale agli operatori in difficoltà (ovvero prima che i clienti vadano in salvaguardia) • Acquisto energia da parte dei retailer da operatori diversificati sulle fonti di approvvigionamento per limitare rischi per la prossima stagione • Possibile creare gruppi di acquisto di diversi operatori per ridurre rischi Mercato 40
  • 41. Il punto di vista dei principali player di settore Iniziative da attivare Approccio agli interventi Priorità e modalità di intervento 41 • Adottare un mix completo di interventi, che determini sia riduzione della domanda di gas (attraverso rinnovabili, efficienza energetica e biometano), sia diversificazione delle fonti di approvvigionamento (importazioni non russe e LNG) • Prioritizzare interventi che offrano più flessibilità ed indipendenza al Sistema Italia. In tal senso l’accelerazione sulle rinnovabili e l’LNG offrono maggiore gradi di libertà rispetto ai gasdotti (la cui fornitura è legata in modo biunivoco ai Paesi di origine dei gasdotti • Prevedere capacità e gradi di flessibilità «spare», sia per ridurre il rischio in caso di indisponibilità o ritardi di alcune fonti di approvvigionamento, sia come elemento di potere negoziale per gli approvvigionamenti sui mercati • Rinnovabili: prevedere una forte accelerazione sulle rinnovabili, facendo leva sulla forte riduzione dei costi ed incremento di efficacia delle tecnologie osservate negli ultimi anni. Le rinnovabili forniscono un elevato grado di indipendenza dell’Italia da approvvigionamenti esteri e possono portare ad un’elevata riduzione del costo dell’energia (35-40% di riduzione al raggiungimento del 70% di copertura della domanda elettrica con rinnovabili). Tale accelerazione può essere attivata attraverso nuovi impianti ed il rinnovo impianti esistenti con tecnologie a più elevata efficienza • Efficienza Energetica: estendere gli incentivi su interventi di efficienza energetica, ma riducendo le percentuali di copertura dell’investimento per evitare fenomeni distorsivi del mercato • Gas verdi: favorire investimenti nella produzione di biometano, per quanto il contributo complessivo a copertura della domanda di gas rimarrà probabilmente limitato. Per quanto riguarda l’idrogeno, si prevede un ruolo importante come accumulo, ovvero per utilizzare l’energia elettrica rinnovabile in eccesso per produrre idrogeno verde • Diversificazione approvvigionamento gas: puntare su espansione della capacità di rigassificazione, sia per la maggiore diversificazione geografica del mercato dell’LNG rispetto ai gasdotti, sia come elemento di potere negoziale. Inoltre valutare investimento in gasdotto Eastmed, in considerazione della buona stabilità dei Paesi fornitori
  • 42. Il punto di vista dei principali player di settore Elementi abilitanti necessari Rinnovabili 42 • Favorire lo sviluppo di manodopera qualificata attraverso programmi di recruitment e formazione che coinvolgano le società impegnate nella realizzazione di impianti • Sviluppare capabilities in ambito nazionale per la realizzazione di componenti per impianti rinnovabili e di batterie • Considerare la creazione di un mercato ad hoc per l’energia rinnovabile, soprattutto per il lungo termine, favorendo la finalizzazione di accordi a lungo termine tra produttori e consumatori (in particolare industriali). Questo darebbe certezza sul ritorno degli investimenti per i produttori e certezza sui costi di acquisto dell’energia per i consumatori Approccio generale • Velocizzare la burocrazia e superare il lungo iter derivante dai vari enti approvatori (Enti Parchi, Sovraintendenza, etc.) e centralizzare il coordinamento e processo approvativo • Favorire un quadro normativo stabile ed un ritorno degli investimenti certo per chi realizza impianti • Promuovere iniziative a livello nazionale ed Europeo per agevolare lo sviluppo di filiere di produzione (es. nel settore delle rinnovabili) per creare un più elevato grado di indipendenza dell’Europa dal mercato mondiale degli approvvigionamenti Altre leve • Promuovere lo sviluppo di accordi tra le utilities per finalizzazione di acquisti collettivi attraverso contratti a lungo termine • Prevedere la finalizzazione di accordi a lungo termine da parte di Acquirente Unico per favorire la stabilizzazione dei prezzi • Prevedere investimenti nella rete di trasmissione per favorire lo sviluppo di un mercato più flessibile e mantenere adeguati livelli di bilanciamento ed inerzia della rete al crescere delle fonti non programmabili • Prevedere investimenti in capacità di rigassificazione come elemento di flessibilità e ridondanza per il Sistema Italia
  • 44. «Green Acceleration» è ambizioso … … ma serve accelerare (1) Riduzione di CO2 da gas evitato, al netto della CO2 emessa dalla produzione a carbone … l’Italia ha le «carte in regola» capacità installata annua di rinnovabili nei prossimi 3 anni 20 GW/anno riduzione domanda cumulata di gas al 2030 190 Bcm riduzione cumulata emissioni di CO2 al 2030 68 Mt [1] FORTE DISPONIBILITA’ AD INVESTIRE NEL MERCATO DELLE RINNOVABILI CON ELEVATA RICHIESTA DI CONNESSIONE FER (>150 GW A NOVEMBRE 2021) GIA’ INSTALLATI OLTRE 11 GW NEL 2011 PUR DISPONDENDO DI TECNOLOGIE MENO PERFORMANTI E SISTEMI MENO EFFICIENTI MERCATO SOSTENIBILE ANCHE SENZA INCENTIVI GRAZIE A DIMINUZIONE DEI COSTI E AUMENTO EFFICIENZA TECNOLOGICA LIMITATO UTILIZZO DEL SUOLO AGRICOLO PARI ALL’1,3% DELLA SUPERFICIE NON UTILIZZATA Conclusioni Favorire la creazione di un mercato delle rinnovabili a lungo termine (a livello europeo) per garantire il ritorno degli investimenti ai produttori e certezza dei costi per i consumatori Garantire flessibilità nelle fonti di approvvigionamento per fronteggiare eventuali ritardi di implementazione / imprevisti (e.g. produzione nazionale, capacità «spare» sui gassificatori, …) Investire strutturalmente sulle infrastrutture per adeguare la rete e garantirne stabilità al crescere della potenza rinnovabile Semplificare i processi autorizzativi alleggerendo gli adempimenti burocratici e garantire stabilità normativa Creare gruppi di acquisto per l’approvvigionamento di componenti e materiali e prevedere adeguati piani di formazione e recruiting della manodopera 44
  • 45. Riferimenti 45 • Anima, Assoclima - Comunicazione di presentazione dell’indagine statistica 2021 «Il 2021 è stato un anno imprevedibile per il settore della climatizzazione», Marzo 2022 • ARERA - «Relazione Annuale – Stato dei Servizi 2020», 2021 • ARERA - Dati statistici, 2020 • ARERA - Elaborazione su dati del Ministero dello sviluppo economico di Terna – Bilancio Energetico Nazionale • Assoclima - «Libro Bianco sulle Pompe di Calore», 2020 • Commissione Europea - «REPowerEU: Joint European Action for more affordable, secure and sustainable energy”, 8 marzo 2022 • Commissione Europea - «Quarterly Report on European Gas Markets – Volume 13», Q4 2020 • Convegno Biogas Italy 2021 - «Greenpossible. Nuove energie per nuovi mercati», settembre 2021 • Elettricità Futura - «La soluzione strutturale all’emergenza caro energia», 25 febbraio 2022 • ENEA - «Rapporto Annuale – Detrazioni Fiscali 2021», 2021 • ENEA - «Rapporto Annuale – Efficienza Energetica 2021», 2021 • European Union Agency for the Cooperation of Energy Regulators (ACER) - «ACER’s Final Assessment of the EU Wholesale Electricity Market Design», aprile 2022 • Gestore dei Servizi Energetici (GSE) - «Rapporto delle Attività 2020», maggio 2021 • Gestore dei Servizi Energetici (GSE) - «Rapporto Statistico – Solare Fotovoltaico», 2020 • International Energy Agency (IEA) - «A 10-Point Plan to Reduce the European Union’s Reliance on Russian Natural Gas”, 3 marzo 2022 • International Renewable Energy Agency (IRENA) - «Renewable Power Generation Costs in 2018”, 2019 • Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - «Informativa urgente del Governo sull’incremento dei costi dell’energia e sulle misure adottate dal Governo per contrastarne gli effetti», 16 marzo 2022 • Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - Bilancio gas naturale, 2021 • Ministero della Transizione Ecologica (MITE) - Importazioni di gas naturale, 1990-2021 • Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), 2021 • Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), 2019 • Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Nazionale, 2020 • Politecnico di Milano, Energy & Strategy Group - «Electricity Market Report 2021», 2021 • Staffetta Quotidiana, elaborazione su dati SNAM Rete Gas, citato da La Stampa nell’articolo «Gas, consumi da record nel 2021: mai così alti negli ultimi 10 anni», Gennaio 2022 • The Oxford Institute for energy studies - «The EU plan to reduce Russian gas imports by two-thirds by the end of 2022: practical realities and implications», marzo 2022
  • 46. 46 Autori Claudio Arcudi, Energy & Utilities Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece Sandro Bacan, Innovation Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece Pierfederico Pelotti, Utilities Lead, Accenture Italy, Central Europe and Greece Sergio Tieri, Strategy & Consulting Principal Director, Accenture Italy con il supporto di Paola Confalonieri Accenture Research Ringraziamenti A Marco Carta, Amministratore Delegato Agici Al team esteso di Accenture Energy & Utilities: Michele d’Abbieri, Andrea Locati, Krizia Perna, Ginevra Maria Martini Ugurgieri, Gaia Marullo, Arianna Dutto Agli SME Accenture: Giovanni Di Giorgio, Riccardo Gallottini, Matteo Mannella, Gregorio Ogliaro, Luca Venturini Contatti: Sergio Tieri sergio.tieri@accenture.com